Sostenibilità ambientale in primo piano

sostenibilità ambientale

sostenibilità ambientaleDalla produzione energetica alle tecnologie alimentari, dalla termofisica dell’edificio alle innovazioni agro-forestali alla termofisica dell’edificio: quattro laboratori con un comune denominatore, la sostenibilità ambientale per un migliore e minore utilizzo delle risorse.
Una ricerca all’avanguardia e che favorisca la crescita della competitività territoriale puntando sulla valorizzazione delle specificità locali. Questo l’orizzonte degli obiettivi della Libera Università di Bolzano che ha inaugurato i quattro nuovi laboratori e ha rinnovato la strumentazione di altri due già esistenti.
L’Alto Adige è una regione che deve gran parte della sua fortuna alla bellezza dell’ambiente e all’efficacia con cui gestisce le proprie risorse naturali. La ricerca in unibz ha quindi, tra le altre cose, il fine ultimo di permettere un migliore e minore utilizzo delle Da 12 a 16 laboratori: questo il primo mattone del Parco tecnologico. Quando
il Parco tecnologico a Bolzano Sud sarà terminato, la strumentazione ospitata nei nuovi laboratori vi verrà trasferita e questi saranno utilizzati per fini didattici dalla Facoltà di Scienze e Tecnologie.

Il presidente, il prof. Konrad Bergmeister ha sottolineato la crescita quantitativa e qualitativa della ricerca in unibz. “Stiamo lavorando per attirare promettenti giovani ricercatori in Alto Adige. Questa selezione, assieme alla costruzione di laboratori dotati delle più moderne tecnologie, sono la conditio sine qua non affinché possiamo garantire all’economia del territorio il sostegno scientifico necessario per competere sul mercato europeo e internazionale”.
sostenibilità ambientaleIl preside della Facoltà di Scienze e Tecnologie, il prof. Stefano Cesco ha sottolineato come l’apprendimento più elevato sia quello che deriva dallo svolgere un’attività concreta. Il lavoro che vi viene svolto ha un riflesso sia sulle aziende con cui collaboriamo sia sugli studenti. I laboratori dell’università sono, quindi, sia un luogo di elaborazione della conoscenza sia della sua trasmissione verso l’esterno”. Cesco ha poi attinto un esempio dalla sua specializzazione di biochimico per descrivere le condizioni che, a suo parere, permetteranno un fruttuoso sviluppo del futuro centro di ricerca: “Il Parco tecnologico è come un organismo vivente che funziona bene se funzionano anche gli organi che lo compongono. Se il lavoro di rete con tutti gli attori coinvolti – istituzioni e imprese – riuscirà, allora anche il Parco tecnologico darà ottimi frutti”.
Questi laboratori sono fondamentali per approfondire gli ambiti di ricerca prioritari per la Facoltà di Scienze e Tecnologie e daranno anche un forte impulso alla didattica, evidenziano inoltre il ruolo-chiave dell’università nella trasmissione della ricerca di base e di quella applicata. Sono convinto che i risultati attesi daranno un contributo essenziale allo sviluppo sostenibile dei settori economici più importanti per la nostra regione.
Uno dei punti chiave, emerso durante l’inaugurazione, è che i nuovi laboratori ed il Parco tecnologico stesso crescono sulla convinzione che non è possibile fare innovazione da soli, ma è necessaria una sinergia con aziende e privati. 

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Alessia Varalda

Ingegnere elettrotecnico con esperienza come Project Manager presso un'importante multinazionale attiva nel settore dell'energia e dell'automazione. La curiosità verso le tecnologie innovative e le soluzioni all'avanguardia nel mondo delle energie (tradizionali e rinnovabili) mi ha portata a lavorare per 14 anni presso un importante editore di riviste tecniche di settore scrivendo di home&building automation, illuminazione, comfort, efficienza energetica e sostenibilità.
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