Intelligent Building Report, il ruolo degli edifici smart

Intelligent Building Report
Intelligent Building ReportOggi sempre più spesso si parla di soluzioni smart: partendo dalle Smart city, passando dalle Smart grid per arrivare fino agli edifici intelligenti, responsabili di una quota significativa dei consumi energetici e sede, inoltre, di un numero crescente di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili.
E proprio il ruolo e le potenzialità di mercato degli edifici intelligenti è il tema della prima edizione dell’“Intelligent Building Report”, realizzato dall’Energy & Strategy Group del Politecnico di Milano.
 

Intelligent Building Report

Un’analisi approfondita del mercato e degli operatori coinvolti, che parte da un inquadramento del concetto di edificio intelligente, inteso come una struttura in cui gli impianti presenti siano gestiti in maniera integrata e automatizzata, attraverso l’adozione di un’infrastruttura di supervisione e controllo degli impianti stessi, al fine di ottimizzare il risparmio energetico, il comfort e la sicurezza degli occupanti e Intelligent Building Reportgarantendone, inoltre, l’integrazione con il sistema elettrico di cui il building fa parte. L’attenzione è posta, in particolare, sull’infrastruttura di supervisione e controllo degli impianti, facendo riferimento alle diverse configurazioni/tipo di infrastruttura che possono essere adottate in un edificio, al fine di raggiungere diversi livelli di “intelligenza”, in funzione del numero di impianti controllati e del livello d’integrazione tra loro.
Lo studio valuta, poi, la sostenibilità economica della realizzazione di un edificio intelligente in diversi ambiti d’applicazione, del residenziale e del terziario, nel caso sia di edificio di nuova costruzione, sia di ristrutturazione di uno esistente.
Si arriva così, per ciascuna soluzione, a individuare la “frontiera efficiente dell’intelligenza”, ovvero il livello ottimale di intelligenza che consente di massimizzare il ritorno economico per il soggetto investitore, considerando anche l’effetto dei diversi strumenti d’incentivazione attualmente vigenti e dell’adozione di tecnologie “complementari”, quali i sistemi di storage dell’energia e gli impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili.
Partendo dall’individuazione e dall’analisi di una serie di possibili scenari di mercato, lo studio fornisce, infine, una stima del potenziale di mercato degli edifici intelligenti nel nostro Paese, che si attesta fra i 9,3 e i 17 miliardi di euro, pari a un volume d’affari medio fra il 2016 e il 2020 di circa 1,9÷3,4 miliardi di euro l’anno.

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Maurizio Gambini

Ingegnere elettronico, giornalista pubblicista che da molti anni lavora nel settore della comunicazione tecnica.
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