Impianti elettrici: la situazione italiana. Risponde Giovanni Maffeis

impianti elettriciCSI (Associazione Componenti e Sistemi per Impianti) è l’associazione che, all’interno di ANIE Federazione, rappresenta l’industria dei componenti e sistemi per impianti. A CSI aderiscono circa 90 aziende che rappresentano l’85% dell’intero mercato nazionale, con circa 10 mila addetti.
 
Abbiamo chiesto a Giovanni Maffeis, presidente dell’associazione, quali ritiene sia l’attuale situazione italiana in tema di impianti elettrici, sicurezza e propensione all’innovazione da parte di installatori e utenti finali.
Tanto è stato fatto negli ultimi anni, ma ci sono ancora consistenti margini di miglioramento.
 
 
 
 

Nella cucina ci sono tre elementi fondamentali per il successo di una buona ricetta: qualità, varietà e integrazione degli ingredienti. Per un impianto elettrico sicuro valgono le stesse regole?

Mi sento di confermare la validità di qualità e integrazione. È indubbio, infatti, che se i singoli componenti di un impianto elettrico non sono di qualità, difficilmente potranno concorrere a formare un sistema completo e sicuro. E ogni cosa va messa al posto giusto. È quello che cerca di normare il capitolo 37 della CEI 64-8 in fin dei conti: ci vogliono dotazioni minime ben precise, che vanno predisposte secondo regole inderogabili per avere un impianto elettrico a regola d’arte. Prima della cosiddetta classificazione degli ‘Impianti a Livelli’ il concetto di varietà, se vogliamo mutuarlo dalla cucina, era più debole. Ma adesso sappiamo che abbiamo a disposizione ben tre livelli di complessità crescente tra cui scegliere. Se poi arriviamo al livello 3, quello domotico, la varietà è massima: l’utente può farsi installare un vero e proprio impianto elettrico su misura. Quindi potremmo dire che sì, valgono le stesse regole di una buona ricetta di cucina, perché alla sicurezza si possa coniugare anche il massimo comfort e fruibilità dell’impianto elettrico domestico.

 

Con quali parole convincerebbe la “signora Maria” a preoccuparsi della sicurezza del proprio impianto elettrico?

Le direi che ogni anno in Italia si verificano circa 4 milioni di incidenti domestici, di cui 241 mila imputabili a cause elettriche (il 6% del totale). Secondo queste stime il costo per la collettività è di ben 204 milioni di euro all’anno, di cui 71 milioni a carico dello Stato e 133 a carico delle famiglie. Le direi che i Vigili del Fuoco nel 2013 sono intervenuti in incendi in oltre 33 mila edifici, un terzo dei quali Giovanni Maffeisriconducibile a cause elettriche. Dico alla “signora Maria” che per un semplice filo scoperto, uno sbalzo di tensione inaspettato, o per un cattivo innesto della spina nell’adattatore utilizzato per accendere il tostapane, ci si può fare davvero male. Quello di avere un impianto domestico non a norma è un problema più frequente di quanto si pensi: sono 8 milioni gli impianti non a norma nelle abitazioni italiane, sono quindi 8 milioni le famiglie che rischiano seriamente di incorrere in incidenti domestici per il cattivo funzionamento dell’impianto elettrico. Insomma, sono 8 milioni gli impianti elettrici in Italia che necessiterebbero di un rifacimento totale o, per lo meno, di un’opera di messa a norma. Ma per la “signora Maria” abbiamo anche una buona notizia: con la legge di stabilità 2016 il nostro governo ha confermato il bonus ristrutturazioni in quota 50% e l’ecobonus al 65%, questo vuol dire che se decide di far controllare il proprio impianto elettrico domestico da un installatore certificato e di apportare poi le dovute modifiche, può usufruire di agevolazioni fiscali. E, perché no, inserire nuove dotazioni nell’impianto a tutto vantaggio della sicurezza e del comfort, per esempio un videocitofono o un sistema di gestione dei carichi.
 

Gli ultimi dati sullo stato degli impianti elettrici in Italia sono sconfortanti. L’applicazione degli impianti a livelli pensa possa risolvere questo problema o ci si scontrerà, come con la 46/90, con la mancanza di controlli e verifiche?

È evidente che i controlli nel nostro Paese sono una delle maggiori fonti di cambiamento per l’utente comune: fino a che non si incorre in sanzioni e multe, si tende sempre a ignorare la situazione. Anche se rappresenta un pericolo fisico per gli abitanti della casa. Speriamo che gli incentivi che ho già citato, il bonus ristrutturazioni e l’ecobonus, siano uno stimolo ad intraprendere lavori di miglioria e messa a norma per tutti gli utenti. Noi di ANIE, comunque, pensiamo che parte del problema nasca anche da una scarsa conoscenza da parte dell’utente medio di cosa significhi avere un impianto installato a regola d’arte: si tratta di una materia che troppo spesso viene considerata ostica e troppo tecnica. La nostra Federazione sta allora cercando, già da quando il capitolo 37 della norma CEI 64-8 è entrato in vigore, di diffondere una vera e propria cultura dell’impianto elettrico domestico. Con la campagna ‘Impianti a livelli’, aggiornata lo scorso anno, con materiali divulgativi e user friendly, come il booklet “Impianti a livelli for dummies”, e più in generale con il portale www.impiantialivelli.it, che proprio lo scorso 1 ottobre ha debuttato con un’interfaccia completamente rinnovata e ancora di più a misura di utente. Tutti i materiali divulgativi realizzati da ANIE sono disponibili gratuitamente sul sito. Gli utenti ci trovano anche sui social, la nostra pagina Facebook è ormai arrivata a registrare oltre 7 mila followers e i post incassano una portata settimanale di oltre 5 mila visualizzazioni. Ed è proprio dai loro suggerimenti che è nato il rinnovato look del nostro portale web.
 

Il libretto d’impianto elettrico recentemente proposto da Prosiel pensa possa essere uno strumento efficace per migliorare la sicurezza degli impianti elettrici?

Il Libretto di Impianto Elettrico proposto da Prosiel può senz’altro costituire un valido aiuto per tutti gli utenti, un modo semplice e di impianti elettriciimmediata comprensione per avvicinarsi a questa tematica spesso vissuta come troppo tecnica. Il Libretto contiene infatti tutte le istruzioni d’uso e manutenzione delle apparecchiature che formano l’impianto, le relative garanzie, e ogni informazione fornita dall’impresa installatrice per la sua migliore gestione affinché l’utente abbia la possibilità di adempiere agli obblighi e per ottenere le migliori prestazioni in tutta sicurezza. Indica inoltre la frequenza prevista per gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria e costituisce una vera e propria carta d’identità che si accompagna all’immobile e all’impianto domestico anche in eventuali processi di compravendita. Ritengo quindi che sia uno strumento davvero utile, e completamente gratuito, per orientarsi sul funzionamento e su come deve essere gestito l’impianto elettrico di casa.
 

Ecosostenibilità: sviluppo e innovazione devono andare di pari passo con l'attenzione per l'ambiente. Come può contribuire il settore elettrico?

impianti elettriciDiciamo che per quanto riguarda il settore elettrico, l’ecosostenibilità è il più forte driver di sviluppo e innovazione: le tecnologie che la nostra Federazione rappresenta sono proprio al servizio di quegli obiettivi di sostenibilità e risparmio energetico che l’Europa ci ha imposto in questi anni e che stanno diventando sempre più stringenti e rivisti verso performance più ambiziose. Il risparmio energetico può partire allora dalla vita quotidiana di ognuno di noi, e proprio attraverso un impianto elettrico performante. Solo per fare qualche esempio: le tecnologie domotiche sono in grado di garantire un migliore controllo delle zone termiche della casa, permettendo di regolare la temperatura di ciascuna stanza in base al suo reale utilizzo. E ancora: tapparelle e oscuranti automatizzate, in grado cioè di alzarsi o abbassarsi solo quando serve davvero, consentono di preservare la temperatura dell’ambiente interno e di minimizzare la dispersione di calore ed energia. 
 
 

Da molti anni si parla di Domotica, ma a parte alcune realizzazioni di prestigio, gli impianti di questo tipo stentano a diffondersi. Si tratta di mancanza di cultura negli operatori del settore, di scarsa informazione dei clienti finali o solo di un livello di prezzi al momento ancora troppo elevato?

In un momento in cui il mercato immobiliare affronta una dura crisi, non sarà inutile ribadire che su una casa di nuova costruzione il costo dell’impianto elettrico incide per il 2%, ma che con un investimento poco superiore al 3% si può installare un impianto domotico di base. Il corretto uso di questa tecnologia può portare le famiglie a risparmiare fino al 12% in consumi elettrici e fino al 26% sul sistema di impianti elettriciriscaldamento. Negli ultimi vent’anni in Italia sono state realizzate con il sistema domotico più di 300.000 case che corrispondono circa al 15% delle nuove abitazioni, speriamo che questo diventi presto un nuovo imprescindibile standard per tutte le nuove costruzioni e un importante apporto per la riqualificazione degli immobili esistenti. Sicuramente la conoscenza da parte dell’utente finale, e spesso anche da parte dei professionisti del settore, è ancora piuttosto vaga. Proprio per questo noi di ANIE puntiamo molto alla divulgazione di quanto queste tecnologie possono davvero cambiare la vita del consumatore. Come abbiamo visto, non si tratta tanto di un problema di costi elevati, ma piuttosto del fatto che la domotica viene ancora troppo spesso considerata un plus, qualcosa che solo le famiglie benestanti si possono permettere. Le nostre attività vogliono, tra le altre cose, sfatare questo mito.
 

La formazione è un elemento importante per gli operatori del settore elettrico. Quali sono le vostre proposte, in particolare per progettisti e installatori?

ANIE è da sempre molto attenta alla formazione degli specialisti del settore elettrico. La nostra associazione mette a disposizione tutta una serie di strumenti pensati in particolar modo per gli operatori della filiera elettrica, tutti gratuiti e scaricabili e consultabili sul sito www.impiantialivelli.it. Come per esempio il booklet trade riservato agli specialisti, che si trova insieme a tutti gli altri contenuti, le FAQ e la documentazione tecnica, nell’apposita sezione ‘Professionisti’ del sito. Non a caso, uno dei personaggi della nostra campagna di comunicazione ‘Impianti a Livelli’ è proprio un installatore.
 

Innovazione è una parola oggi molto utilizzata. Quali novità dobbiamo aspettarci nei prossimi anni nel settore degli impianti elettrici? 

Le innovazioni tecnologiche notevoli per il nostro comparto non possono che venire dalla domotica: i dispositivi saranno sempre più performanti grazie alla diffusione dell’Internet of Things, che sta finalmente prendendo piede. L’innovazione è una carta vincente del nostro settore, e anche l’andamento economico lo dimostra: il settore del risparmio energetico negli ultimi sei anni ha registrato un vero e proprio boom, secondo l’Osservatorio Cresme di ANIE e ANIMA. Tra il 2008 e il 2014 il settore dell’illuminazione-sorgenti Led è cresciuto del 577% fino a quota 2,81 milioni di euro; quello degli impianti fotovoltaici è salito del 55% con una capacità installata di 7.300 MW. Il trend è stato positivo anche per domotica (+34% a 368 milioni di euro), pompe di calore in gruppi refrigeratori, compressione condizionatori d’aria e di acqua (+20% a 472 milioni di euro), sistemi antintrusione (+4% a 7,68 milioni); sistemi tecnologici di prevenzione incendi (+2,2% a 2,35 milioni).
 

Passioni e interessi influiscono anche sul nostro modo di lavorare: ce n’è uno in particolare che la aiuta a svolgere meglio il suo lavoro?

Personalmente, l’interesse che continuo a coltivare è quello per l’informazione e l’approfondimento; il contributo che oggi la tecnologia ci offre per reperire dati e notizie (rapidità di accesso, fruibilità del dato) è fortissimo, sfruttando l’utilizzo dei moderni mezzi quali tablet, smartphone, pc. Senz’altro essere informati nel modo più veloce e migliore aiuta a svolgere con professionalità il proprio lavoro.

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Alessia Varalda

Ingegnere elettrotecnico con esperienza come Project Manager presso un'importante multinazionale attiva nel settore dell'energia e dell'automazione. La curiosità verso le tecnologie innovative e le soluzioni all'avanguardia nel mondo delle energie (tradizionali e rinnovabili) mi ha portata a lavorare per 14 anni presso un importante editore di riviste tecniche di settore scrivendo di home&building automation, illuminazione, comfort, efficienza energetica e sostenibilità.
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