7 consorzi per 1 obiettivo comune: i RAEE

recupero RAEE

recupero RAEEL’idea è quella di creare, per il trattamento dei rifiuti elettrici ed elettronici (RAEE), un network in grado di assicurarne la qualità.
ERP Italia, Ecodom, Ecolight, ecoR’it, Cobat, Remedia, REAcycle sono impegnate nel progetto di verifica di trattamento dei RAEE (Weeelabex) e gestiscono circa il 90% dei rifiuti elettrici ed elettronici che vengono prodotti in Italia.

Ma vogliono andare oltre, creando un network vero e proprio in grado di effettuare la totale rimozione delle sostanze dannose per l’ambiente grazie ad impianti qualificati e certificati e recuperare la quasi totalità delle materie prime.

Weeelabex ha l’obiettivo di definire: gli standard di qualità per la raccolta, il trasporto e il trattamento delle varie tipologie di RAEE. Inoltre è prevista una verifica del rispetto degli standard in tutti i Paesi europei, attraverso auditor formati e qualificati.  

Aderire al progetti significa garantire standard di qualità elevati e in Italia sono già 24 gli impianti certificati Weeelabex.

Il 13 agosto 2012 è entrata in vigore la Direttiva 2012/19/UE sui RAEE, recepita nell'impianto normativo nazionale con il d.lgs. del 14 marzo 2014 n. 49 che pone obiettivi ambiziosi di recupero, tripli rispetto a quello attuale.
Raggiungere questo ambizioso risultato è compito di tutti.

La normativa in materia di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche regolamenta la gestione e il corretto trattamento dei rifiuti sempre secondo il principio europeo del “chi inquina paga”.

RAEE

© MARIO GUERRA PHOTO

Il decreto del 2014 evidenzia le misure e le procedure necessarie per proteggere l'ambiente e l’uomo, promuovendo il reimpiego, il recupero e il riciclo dei RAEE al fine di ridurne la quantità da smaltire.
Tutta la filiera è coinvolta in questo processo: produttori, distributori, consumatori e operatori.

La normativa identifica come rifiuti da recuperare a fine vita: apparecchiature elettriche ed elettroniche, le pile, lampadine, accumulatori esausti, pannelli fotovoltaici. 

Questi rifiuti devono essere differenziati, raccolti separatamente per permettere di trattarli con processi che recuperino i metalli nobili e preziosi e che riducano lo smaltimento in discarica.

 

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Alessia Varalda

Ingegnere elettrotecnico con esperienza come Project Manager presso un'importante multinazionale attiva nel settore dell'energia e dell'automazione. La curiosità verso le tecnologie innovative e le soluzioni all'avanguardia nel mondo delle energie (tradizionali e rinnovabili) mi ha portata a lavorare per 14 anni presso un importante editore di riviste tecniche di settore scrivendo di home&building automation, illuminazione, comfort, efficienza energetica e sostenibilità.
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