BIM: come migliorare l’efficienza della progettazione degli edifici

BIM Building Information Modelling

BIM Building Information ModellingAcronimo di Building Information Modeling, il BIM è lo strumento indicato dalle Direttive del Parlamento Europeo del gennaio 2014 per consentire di ottimizzare l’efficienza della progettazione, della costruzione e della gestione degli edifici, contribuendo, allo stesso tempo, a fornire una maggiore qualità già in fase preliminare e un significativo contenimento di tempi e costi.

Sulla scia delle esperienze internazionali, le discussioni che stanno caratterizzando la messa a punto del Decreto relativo all’obbligo di utilizzo del BIM nel mondo degli appalti pubblici, hanno stimolato alcune considerazioni da parte dell’UNI sulla sostanza e sul ruolo della normazione tecnica volontaria, nonché sul suo rapporto con la legislazione.

«Da anni ci stiamo occupando di digitalizzazione delle costruzioni e nei primi giorni di quest’anno abbiamo pubblicato le prime parti della Norma UNI 11337: “Edilizia e opere di ingegneria civile – Gestione digitale dei processi informativi delle costruzioni”, che collocano l’Italia all’avanguardia in Europa e nel mondo, ma soprattutto forniscono risposte coerenti con la realtà e le esigenze nazionali», spiega il Presidente dell’UNI (Ente italiano di normazione) Piero Torretta, entrando nel vivo del problema.

torretta UNI«Queste Norme potrebbero essere protagoniste di una sinergia più corretta, attuabile e auspicabile con la legislazione: la co-regolamentazione, in cui il legislatore rimanda in modo facoltativo ai requisiti di una Norma tecnica UNI per il raggiungimento degli obiettivi di legge. L’uso della Norma UNI sarebbe sufficiente, ma non necessario, sussistendo sempre la condizione di ottemperare in maniera equivalente, con il logico corollario del contrario, ovvero che in presenza di una Norma tecnica UNI, la conformità ad essa può sostituire un requisito equivalente richiesto. Le norme UNI possono dare stabilità, certezza, univocità allo strumento BIM nel processo di digitalizzazione delle costruzioni, per garantire la sua natura open source sottraendolo alle logiche degli schemi proprietari di chi non fa altro che impossessarsi della “sapienza comune” e trasformarla in interesse soggettivo».

Una garanzia di apertura che può essere fornita solo da un documento elaborato dall’Ente di normazione riconosciuto dallo Stato Membro UE (e notificato alla Commissione dal Governo), Ente che ha il diritto di promulgare norme tecniche con la valenza di “stato dell’arte”, ma ha anche il dovere di rispettare gli obblighi cui la funzione corrisponde. Diritti e doveri che sono funzionali alla creazione di un quadro tecnico/normativo unico, stabile e certo indispensabile per la libera circolazione delle persone, dei prodotti e dei servizi nel Mercato Unico Europeo, un patrimonio che va sostenuto, legittimato, praticato.

 

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