Assemblea Anie 2017: innovazione, digitalizzazione, Industria 4.0

L'industria tecnologica guida la ripresa: +4,2% per il comparto elettronico, -0.7% per il settore elettrico. Questi alcuni dati emersi durante l'Assemblea Anie
Assemblea Anie

assemblea anie 2017In un contesto economico caratterizzato dall’incertezza, i settori di Federazione Anie hanno avuto comportamenti differenti: il comparto dell’elettronica ha segnato un +4.2%, mentre quello elettrotecnico è rimasto stabile con un -0.7% nel 2016.

I primi mesi del 2017 sono decisamente positivi con una variazione positiva sia per il mercato interno, sia per l’export.
Questi i dati emersi dall’annuale Assemblea Anie che rappresenta 1300 aziende, 468.000 addetti e un fatturato aggregato di 74 Miliardi di Euro.

“Per i quattro comparti rappresentati – industria, building, energia, infrastrutture/trasporti – possiamo affermare che l’industria manifatturiera guida il trend positivo anche grazie a politiche nazionali improntate sull’Industria 4.0. Già oggi possiamo parlare di un aumento sensibile del fatturato, per le tecnologie direttamente coinvolte nel piano del Governo. Il mercato è in movimento e molte richieste lasciano presagire un’accelerazione negli investimenti nei prossimi mesi” ha spiegato Busetto.

“L’industria è il motore pulsante di un’economia florida e in crescita. Noi vogliamo rafforzare la nostra posizione. La digitalizzazione e le tecnologie abilitanti di Industria 4.0 determineranno il futuro dell’Italia. È necessario per mantenere la leadership manifatturiera puntare su creatività, flessibilità e innovazione. Anie rappresenta la casa delle tecnologie e questi dati ci fanno sperare in un andamento positivo grazie all’innovazione e la ricerca che fanno parte del DNA delle nostre aziende” ha commentato Giuliano Busetto, presidente di Anie.

Proprio su questo tema è intervenuto – all'Assemblea Anie – Vincenzo Boccia, Presidente di Confindustria sottolineando l’importanza del un piano di sviluppo industriale, “Iperammortamento e superammortamento non sono solo incentivi, sono un’idea, una linea di indirizzo della politica industriale che spinge la competitività delle imprese. Per questo non rinnovarli sarebbe un errore. Ci aspettiamo e chiediamo una proroga. Siamo all’inizio di una potenziale uscita dalla crisi, non è il momento di fare errori, non dobbiamo rischiare di arretrare, dobbiamo invece andare e guardare avanti”.

Per il settore dell’energia, invece, nel 2016 c’è stata una frenata sia relativamente alle fonti tradizionali sia a quelle rinnovabili.

Nel prossimo triennio, però, sono previsti investimenti sulle infrastrutture di Rete elettrica, la manutenzione e ammodernamento del parco installato e per uno sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili alla luce degli obiettivi europei al 2030. 

A livello globale è aperto il dibattito sulla nuova Strategia Energetica Nazionale (SEN) e sulla Riforma del mercato elettrico che tiene conto dell’integrazione di tutte le fonti energetiche.

“Molto sfidanti obiettivi fissati dalla SEN, + 27% di produzione di energia da fonti rinnovabili, + 27 % di efficienza energetica, – 40% di emissioni. Riteniamo che per raggiungere l’obiettivo ambizioso del +27% di efficienza energetica voluto dall’Europa, occorra agire sui comportamenti dei consumatori, rendendoli consapevoli dei loro consumi” ha sottolineato Busetto.

Certo è necessario intervenire con una politica ancora più spinta verso il vettore elettrico, in particolare nei settori più energivori come il residenziale, i trasporti e l’industria.

È necessario investire in soluzioni e tecnologie altamente efficienti ed energicamente performanti e seguire una progettazione eco sostenibile e gestire un fine vita che passa attraverso il riciclo, il riuso delle materie prime.

Giuliano Busetto ha poi lanciato la sfida della “città elettrica” come modello di sviluppo, dove un ruolo chiave è svolto dagli edifici e dal grado di tecnologia che si riuscirà a inserire al loro interno per renderli a impatto zero. Sfida accettata dal Presidente della Regione Roberto Maroni, presente all'Assemblea Anie, che ha dichiarato di essere interessato e pronto a individuare un’area o un comune nel territorio lombardo per una città prototipo.

Analizzando il parco immobiliare che a oggi è per il 75% energeticamente inefficiente, si può ben capire come la sfida energetica italiana debba inevitabilmente partire da qui.

“Un altro fronte che ritengo di particolare sviluppo, è l’elettrificazione della mobilità intesa sia come rete ferroviaria, sia su strada. Un progetto molto interessante è “Easy and Smart Station” legato alla riqualificazione di 620 stazioni ferroviarie. Qui Federazione Anie rappresenta un settore industriale ricco e variegato, autorevole nei numeri come nell’ampissimo portafoglio di tecnologie offerto: materiale rotabile, elettrificazione, illuminazione, cavi, sistemi per impianti, sicurezza, ascensori, gestione e controllo degli impianti”.

“Federazione Anie è il punto di riferimento del mercato e delle imprese: non possiamo smettere di guardare lontano, di cercare e di affrontare opportunità e nuove sfide, con passione e con determinazione, per il successo dell’industria e dell’ingegno italiano” ha concluso Busetto.

 

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Alessia Varalda

Ingegnere elettrotecnico con esperienza come Project Manager presso un'importante multinazionale attiva nel settore dell'energia e dell'automazione. La curiosità verso le tecnologie innovative e le soluzioni all'avanguardia nel mondo delle energie (tradizionali e rinnovabili) mi ha portata a lavorare per 14 anni presso un importante editore di riviste tecniche di settore scrivendo di home&building automation, illuminazione, comfort, efficienza energetica e sostenibilità.
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