Assoclima: Roberto Saccone è il nuovo presidente

Presidiare il settore normativo, incrementare i servizi per gli Associati, consolidare i rapporti con le Istituzioni e le Associazioni italiane ed europee: questi gli obiettivi del nuovo presidente di Assoclima Roberto Saccone
Presidente Assoclima Roberto Sacconi

Si è svolta l’Assemblea di Assoclima – associazione federata ad Anima che rappresenta le aziende costruttrici di sistemi per la climatizzazione estiva e invernale di edifici e di processi industriali – con la partecipazione di Vincenzo Boccia, presidente di Confindustria, e il neoeletto presidente Roberto Saccone.
Il presidente uscente dell’associazione, Alessandro Riello, ha fatto gli onori di casa.

“Con oggi termina la mia presidenza e ritengo molto significativa la presenza del presidente Boccia a una nostra assemblea. Siamo una piccola associazione: non siamo tanti nel settore della climatizzazione, ma imprese e imprenditori hanno la voglia di crescere e affermarsi sul mercato nazionale e internazionale. Sono passati 4 anni da quanto ho assunto la presidenza e finalmente possiamo dire la crisi è alle spalle, le imprese hanno saputo reagire. È stato un periodo complesso che ha visto cambiamenti normativi e legislativi, nuovi refrigeranti per salvaguardare l’ambiente che hanno imposto la riprogettazione dei prodotti e problemi di approvvigionamento delle materie prime. Ma abbiamo potuto contare su una associazione che ha saputo affrontare tutte le problematiche e rispondere compatta e solida alle esigenze del mercato. Sono sicuro che il neoeletto presidente Roberto Saccone saprà interpretarla al meglio”.

Saccone ha quindi preso la parola, ringraziando i presenti e indicando la strada che percorrerà nei prossimi anni.

Roberto Saccone"Oggi ho l'onore e l'onere di assumere la presidenza di un'associazione che nel corso degli ultimi anni si è ritagliata un ruolo sempre più importante nel settore della climatizzazione, dell'efficienza energetica e della sostenibilità ambientale. – ha dichiarato Saccone – Un'associazione che, nonostante la congiuntura economica negativa degli ultimi anni, ha continuato a crescere sia in termini numerici, sia di rappresentatività, diventando il riferimento per quanto riguarda il comparto produttivo delle apparecchiature per la climatizzazione. Questo risultato è stato ottenuto grazie alle attività svolte a supporto degli associati e del settore e alla costante presenza dell'associazione ai principali tavoli istituzionali. In linea con le precedenti presidenze continueremo a presidiare il settore normativo in modo che le nostre aziende possano far sentire la propria voce per avere un quadro di riferimento stabile che dia loro la possibilità di pianificare per tempo progetti e investimenti. Per raggiungere i nostri obiettivi sarà fondamentale creare nuove sinergie, in particolare con le Associazioni e le realtà che li condividono, e consolidare i rapporti con le Istituzioni".

Assoclima: sempre più internazionali

Secondo le ultime indagini statistiche, il comparto della climatizzazione ha mostrato segnali di ripresa, nonostante non si sia ancora conclusa la crisi dell'edilizia. In questo periodo di profondo cambiamento, si è assistito all’acquisizione di aziende italiane da parte di gruppi multinazionali.

"Doversi confrontare sempre più con realtà che agiscono su scala globale implica uno sforzo di internazionalizzazione anche da parte di Assoclima e, conseguentemente, la necessità di potenziare i rapporti esistenti con le associazioni europee, come Eurovent e Ceced. – ha aggiunto Saccone – È inoltre mia intenzione ampliare le attività a supporto delle aziende, con l’obiettivo di aumentare la vicinanza con quelle già associate e di attrarne di nuove, porre le basi per una maggiore integrazione con il mondo della Grande Distribuzione Organizzata e continuare a fare informazione non solo nei confronti della filiera, ma anche e soprattutto degli utenti finali per renderli direttamente protagonisti nelle scelte riguardanti i loro sistemi di climatizzazione".

“L’industria italiana della climatizzazione è un punto di riferimento in Europa, grazie alla capacità di sviluppare e mantenere nel tempo un manifatturiero che dà lavoro a migliaia di persone. Oggi il comparto rappresentato da Assoclima occupa più di 7.000 addetti per un fatturato di 1.550 milioni di euro e una quota export/fatturato del 65%. La speranza è di poter incrementare questi numeri”.

Un altro tema che vede coinvolta è l’associazione è quello della Direttiva RAEE, del fine vita dei prodotti, che a breve interesserà anche le apparecchiature con potenze superiori a 12 kW. Sono già stati instaurati rapporti con i consorzi Ridomus e Remedia ai quali fanno riferimento la maggioranza delle aziende di Assoclima.

Industria 4.0 e società 5.0

All’Assemblea di Assoclima è intervenuto il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, che ha sottolineato i punti di forza di un intero settore mostrandone però quelle criticità che ancora frenano una forte crescita della categoria.

vincenzo boccia“Il ruolo di un presidente è un atto di dovere e responsabilità: in Confindustria si entra da imprenditori e si esce da persone e cittadini migliori. – ha esordito Boccia –  Partecipare alle associazioni e alle assemblee serve a migliorare e ad accrescere l’entusiasmo nell'operato di tutti. Sono necessarie idee e contributi da ogni fronte: dalle associazioni, dalle imprese, dai cittadini. Ognuno contribuisce a suo modo alla crescita del paese”.

“L’Italia è il secondo paese industriale in Europa, ma forse il primo anti industriale del mondo! È necessario raccontare l’idea di pensiero economico come crescita sociale. La crescita è l’elemento fondamentale per costruire un’industria 4.0 e una società 5.0: al centro dell’economia ci devono essere le imprese, mentre al centro della società ci sono le persone. La questione industriale è un atto di responsabilità per portare avanti la competitività delle imprese, per migliorare salari e produttività e quindi il benessere sociale. Sulla produttività si gioca la grande sfida del paese e qui conta molto l'organizzazione delle aziende e il supporto dell'associazione di settore. Il Governo ci ha ascoltati sul piano Industria 4.0, che ha funzionato e sta dando una spinta all’innovazione e alla digitalizzazione”.

“Siamo il sistema Confindustria: ogni componente delle singole categorie può apportare grandi contributi a livello globale e nazionale. Non conta il comparto di provenienza, si fanno gli interessi di tutto il tessuto imprenditoriale e sociale. Potremmo essere il paese più importante al mondo nel settore industriale se potessimo limitare alcuni vincoli come la pressione fiscale o i tempi della giustizia, ma dobbiamo aiutare tutte le imprese a fare il salto di qualità nella quarta rivoluzione industriale. Investire in innovazione digitale, nuove tecnologie, efficienza energetica e modelli gestionali vincenti: l’idea di Italia come società aperta, che include e non esclude. Abbiamo proposto la necessità di un grande piano di inclusione dei giovani al fine di dare valore al lavoro” ha concluso Boccia.

 

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Alessia Varalda

Ingegnere elettrotecnico con esperienza come Project Manager presso un'importante multinazionale attiva nel settore dell'energia e dell'automazione. La curiosità verso le tecnologie innovative e le soluzioni all'avanguardia nel mondo delle energie (tradizionali e rinnovabili) mi ha portata a lavorare per 14 anni presso un importante editore di riviste tecniche di settore scrivendo di home&building automation, illuminazione, comfort, efficienza energetica e sostenibilità.
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