Decarbonizzazione del sistema energetico italiano

DecarbonizzazioneCome ridurre dell’80% le emissioni di anidride carbonica rispetto ai livelli del 1990 e risparmiare fino a 66 miliardi di euro sulla bolletta energetica nazionale: lo spiega il Rapporto “Percorsi verso la decarbonizzazione profonda in Italia”, realizzato dall’ENEA in collaborazione con la Fondazione Eni Enrico Mattei (FEEM).

Il documento esamina tre diversi scenari per la decarbonizzazione del sistema energetico al 2050: nel primo è previsto un maggior utilizzo di fonti rinnovabili e tecnologie di cattura e stoccaggio dell’anidride carbonica (CCS); il secondo si focalizza sull’efficienza energetica; il terzo è caratterizzato da una limitata disponibilità di tecnologie innovative e fonti alternative.

In particolare, identifica, attraverso una trasformazione radicale del mix di fonti per la produzione di energia elettrica e delle modalità di consumo dell’energia, cinque linee guida strategiche per la transizione verso un’economia “low carbon”:

1) decarbonizzazione della produzione di energia elettrica e cattura e stoccaggio dell’anidride carbonica (CCS). Una politica energetica così orientata consentirebbe al 2050 di avere un sistema di generazione elettrica alimentato al 93% da fonti rinnovabili, con un taglio del 97% delle emissioni per singolo kWh elettrico, rispetto ai livelli del 2010;

2) incremento dell’efficienza energetica, che si traduce in una riduzione dei consumi primari al 2050 tra il 28% e il 39% rispetto ai valori del 2010 e in una diminuzione fra il 56% e il 62% dell’intensità energetica (rapporto tra energia impiegata e PIL);

3) maggior ricorso a elettricità, fonti rinnovabili e a tecnologie CCS negli usi finali (industria, terziario, trasporti e residenziale);

4) maggiori investimenti in ricerca, infrastrutture, formazione e informazione. Il rapporto sottolinea l’importanza degli investimenti pubblici e privati nella ricerca in campo energetico, nelle reti infrastrutturali e nelle tecnologie “trasversali” (ovvero tecnologie che hanno applicazioni in molteplici campi, come ad esempio le nanotecnologie, i processi catalitici e i nuovi materiali) per rendere più efficienti i processi produttivi;

5) cooperazione internazionale della ricerca e coordinamento delle politiche energetiche e ambientali.

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Maurizio Gambini

Ingegnere elettronico, giornalista pubblicista che da molti anni lavora nel settore della comunicazione tecnica.
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