Assicurazione per la casa contro i rischi domestici

La casa rappresenta il bene rifugio per eccellenza in Italia: ciò nonostante, sono poche le famiglie che si tutelano in modo opportuno – ad esempio con una assicurazione sull’immobile – affinché il proprio investimento mantenga il proprio valore nel tempo.
Assistenza Casa, azienda del Gruppo HomeServe, si occupa di servizi di assistenza domestica: per fare un po’ di chiarezza su questo tema ha realizzato – in collaborazione con GFK Eurisko – un Osservatorio sulla Percezione del Rischio Domestico, analizzando i comportamenti e le intenzioni delle famiglie italiane per conoscere il grado di consapevolezza dei rischi legati ai guasti degli impianti di luce, gas e acqua e la diffusione di polizze assicurative.

I risultati lasciano perplessi: sebbene le famiglie siano consapevoli dei rischi legati alle emergenze domestiche, circa metà degli intervistati ammette che i propri impianti sono datati e necessiterebbero di manutenzione. La statistica si spinge oltre: metà degli interpellati ha già dovuto fare i conti almeno una volta con un imprevisto all’impianto del gas (18%) o a quello elettrico (27%). Ma è con l’impianto idraulico che i problemi sono maggiori: il 39% ha dovuto affrontare un’emergenza non prevista che ha gravato sul bilancio famigliare.
Per l’impianto elettrico, la paura maggiore arriva dai costi di riparazione (42% degli intervistati), anche se non mancano coloro che sono preoccupati per la sicurezza (20%) e per la difficoltà di risolvere entro brevissimo tempo il guasto (27%).
In caso di problema all’impianto idraulico, invece, il timore più grande è relativo all’entità del danno che la fuoriuscita di acqua potrebbe causare agli arredi e alla casa (58%) e relativo al valore del danno arrecato (per il 35% delle famiglie).

Una manutenzione costante rappresenta il modo migliore per tutelarsi, ma a volte non è sufficiente. Per questo una assicurazione rappresenta un possibile cuscinetto in grado di assorbire eventuali costi legati ai più diffusi problemi di casa.

Pur comprendendo l’importanza e la serietà del problema, solo una famiglia italiana su tre oggi protegge concretamente la propria casa. Il 50% degli intervistati ha, infatti, dichiarato di non possedere alcuna assicurazione in caso di guasti agli impianti di gas, luce e acqua, il 10% sta considerando una qualche forma di servizio di assistenza, il 21% ha sottoscritto una polizza sulla casa per scelta personale, il 16% possiede una copertura a livello condominiale e per circa il 3% degli intervistati è il proprietario ad averla stipulata.

Elettrica 2016: l’impianto elettrico diventa smart

Si terrà a Novara dal 7 al 10 aprile l’ottava edizione di Elettrica, la mostra biennale del mercato di materiale elettrico, organizzata dal Gruppo Comoli Ferrari con un focus sull’impianto elettrico smart. La rassegna biennale Elettrica 2016 dedicata alle tecnologie impiantistiche per illuminazione e climatizzazione, domotica e sicurezza, automazione, energie alternative, risparmio energetico, mobilità, quest’anno ha deciso di incentrare tutto sulle tecnologie intelligenti, sull’innovazione smart.

Produttori, progettisti, impiantisti, istituzioni, docenti, tecnici sono invitati a Elettrica 2016 dove potranno toccare con mano le tecnologie più innovative presentate in 12.000 metri quadrati da ben 180 espositori.

Usare in modo intelligente risorse e tecnologie è un plus a cui non si può non puntare, e proprio le soluzioni smart che verranno presentate hanno la possibilità di ridisegnare il modo di pensare, progettare e realizzare gli impianti elettrici e gli impianti domotici.

Formazione tecnica a Elettrica 2016

Anche quest’anno sarà a disposizione un’Area Eventi dove enti, associazioni del settore proporranno convegni e momenti tecnici di aggiornamento sulla normativa, la legislazione e le soluzioni impiantistiche.
Particolare attenzione verrà riservata a scuole e università con un percorso a loro dedicato.
Formazione e informazione sono le basi per realizzare impianti elettrici a regola d’arte e sono la chiave per poter proporre soluzioni impiantistiche innovative, tecnologie smart e innovazioni legate al mondo dell’internet of things.

Elettrica 2016 punta a mettere in stretto contatto tutti gli attori del mercato, dai produttori ai clienti finali. Sul sito www.elettricanovara.it è possibile effettuare la registrazione per accedere liberamente all’esposizione e trovare tutte le informazioni sugli eventi in programma.

Elettrica 2016 punta a mettere in stretto contatto tutti gli attori del mercato, dai produttori ai clienti finali

10.000 i visitatori attesi, provenienti da tutta Italia e in particolare da Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Emilia Romagna, Liguria, Toscana, Sardegna e Marche, le regioni in cui il Gruppo è presente. La recente acquisizione del Gruppo Mauri fa di Comoli Ferrari una realtà con 380 milioni di euro di fatturato, 1.200 collaboratori e ben 110 filiali.

Sono previsti percorsi specifici anche per i visitatori stranieri europei e dell’area mediterranea dove Comoli Ferrari sta consolidando la propria presenza. Maggiori informazioni (orari, indirizzo ecc.) sono presenti sulla pagina dell’evento.

Un mondo smart attende di essere scoperto!

Efficienza energetica grazie a un termostato smart

termostato smart BoschGestire il riscaldamento domestico, regolare la temperatura dell’acqua risparmiando energia elettrica, oggi è possibile grazie a CT100 di Bosch, un innovativo termostato smart.

Grazie a un touchscreen posizionabile a parete, e un’app smart e funzionale, CT100 è un termostato che coniuga caratteristiche tecniche innovative con un design moderno ed elegante. Grazie al dispositivo è possibile aumentare l’efficienza energetica dell’impianto di riscaldamento adeguando automaticamente la potenza in base all’energia necessaria e al reale fabbisogno, in più, sfruttando la funzione “timer doccia” è possibile impostare un giusto intervallo di tempo che garantisce una temperatura costante dell’acqua senza eccedere nel consumo di energia (se l’impianto dispone di una caldaia Junkers Bosch combinata).

Bosch CT100 controlla e gestisce la caldaia regolandone la temperatura in due differenti modalità: prendendo come riferimento la temperatura interna preimpostata, oppure rilevando automaticamente la temperatura esterna grazie alla connessione Internet, che permette di accedere alle informazioni meteo locali.

efficienza energetica con termostato smart BoschBosch CT100 è dotato della funzione “rilevamento presenza” che permette la localizzazione delle persone nella casa, rilevate attraverso il proprio smartphone tramite la connessione Wi-Fi, e regola la temperatura in ambiente in relazione alle presenze rilevate (fino a 5 smart device). Inoltre, il dispositivo è in grado di adeguare il fabbisogno di comfort in base alle abitudini e i consumi dell’utente. Il tutto in modo autonomo.
Ad esempio se la casa è vuota, il termostato abbassa in automatico il riscaldamento, limitandone così gli sprechi e quindi garantisce risparmio energetico. CT100 è facile e comodo da usare, e può essere gestito da remoto attraverso l’apposita app Bosch Control scaricabile sul proprio smartphone o tablet.

Grazie a questo dispositivo è possibile aumentare l’efficienza energetica dell’impianto di riscaldamento

Grazie ad una app è quindi possibile accendere o spegnere il riscaldamento o regolare il livello della temperatura. Tutto questo permette di ottenere il comfort e il calore desiderato. Inoltre, sempre attraverso questa app, è possibile visualizzare i dati del consumo di energia per il riscaldamento e per la produzione di acqua sanitaria.

Tutte le funzionalità garantiscono la sicurezza dell’abitazione, infatti, le comunicazioni tra i dispositivi mobili e il termostato sono crittografate e i dati non sono accessibili ad estranei.

 

eRuler, la App di Socomec per configurare UPS e gruppi di continuità

eRuler calcolo gruppi di continuitàConfigurare un gruppo di continuità può essere una attività complessa: sono molte le variabili da tenere in considerazione per ottenere il risultato voluto nel migliore dei modi e nel minor tempo possibile.

Socomec ha quindi pensato a un sistema per semplificare il lavoro degli installatori: è nata così eRuler, una  App in grado di configurare facilmente i parametri elettrici e le infrastrutture tecniche necessarie per le installazioni dei sistemi di continuità.

In particolare, l’applicazione digitale permette di configurare i parametri elettrici raccomandati (classe di protezione d’ingresso raddrizzatore, classe di protezione rete ausiliaria, classe di protezione generale d’ingresso, morsetti raddrizzatore, morsetti bypass, morsetti batteria, morsetti di uscita, sezione cavi batteria) e le caratteristiche prescritte per il locale tecnico (larghezza, altezza, lunghezza e peso dell’UPS, dissipazione termica).

eRuler semplifica il dimensionamento dei sistemi di continuità configurando i principali parametri elettrici sulla base di valori raccomandati

Per determinare la rete elettrica e progettare il locale tecnico si può realizzare una configurazione sia per taglia di potenza, sia per gamma di sistema di continuità. Per ottenere la configurazione ideale è necessario selezionare la tensione in ingresso per la propria applicazione (monofase o trifase), scegliere tra rete comune o rete separata e, infine, indicare la potenza nominale.

A questo punto il sistema genera un progetto completo e dettagliato, oltre a permettere il download di un PDF con le caratteristiche dell’impianto e, se necessario, un modulo di contatto per ottenere maggiori informazioni o un supporto aggiuntivo da parte dei tecnici Socomec.

L’applicazione eRuler è disponibile gratuitamente sul sito www.ups-ruler.com

Nuovi supporti inclinati per moduli fotovoltaici da Renusol

supporti inclinati per moduli fotovoltaiciFS10-S e FS18-S sono i nomi di due nuovi supporti inclinati per moduli fotovoltaici proposti da Renusol. Si tratta di sistemi zavorrati per tetti piani, concepiti per fissare i moduli fotovoltaici con orientamento a sud. Realizzato con un numero ridotto di componenti e guide particolarmente corte, il sistema risulta conveniente da acquistare ed risulta rapido da montare.
Un altro dettaglio positivo riguarda la quantità di zavorra necessaria per dargli la giusta stabilità: i progettisti Renusol hanno studiato una forma particolarmente aerodinamica, capace di offrire al vento una superficie limitata e, nel contempo, di montare appositi deflettori anti-vento. Il nuovo sistema di fissaggio è quindi adatto anche per i tetti dalla struttura leggera su edifici commerciali e agrari.

Adatto a tutte le tipologie di moduli fotovoltaici?

Con questo nuovo sistema si possono fissare tutti i comuni pannelli fotovoltaici con cornice. La variante FS10-S si impiega per il fissaggio di moduli fotovoltaici con angolo di inclinazione di 10 gradi, mentre con la variante FS18-S si raggiunge un’angolazione di 18 gradi. Per FS10-S si utilizzano guide corte di lunghezza 1,38 m, per FS18-S guide di lunghezza 1,73 m. Entrambi i supporti inclinati per moduli fotovoltaici sono semplici da trasportare dal punto di vista logistico e maneggevoli in cantiere. Anche i restanti componenti del sistema sono pratici e si possono immagazzinare con semplicità, con evidenti vantaggi per i grossisti. Grazie alle guide corte, collegate con dei raccordi, si possono compensare le irregolarità del tetto. I fori allungati nei raccordi delle guide compensano inoltre le estensioni termiche, che in altri sistemi possono provocare uno spostamento dei moduli fotovoltaici sul tetto.supporti inclinati per moduli fotovoltaici
Il nuovo sistema di supporto è adatto per coperture bituminose, in cemento armato, con membrane e ghiaia. Per una tenuta sicura dell’impianto sul tetto non è necessario perforare il manto del tetto. Vengono invece impiegati blocchetti in pietra o lastre in cemento da posizionare nei canali dei deflettori anti-vento. Il prodotto è coperto da garanzia di 10 anni.
FS10-S e FS18-S verranno presentati ufficialmente in occasione della fiera Ecobuild di Londra (dall’8 al 10 marzo 2016) nello stand Renusol E2310.

Protezione dai disturbi elettromagnetici: cavi schermati di qualità

Stefano BullettiPer garantire una valida protezione contro i disturbi elettromagnetici è necessario garantire l’efficacia della schermatura dei cavi.
Per raggiungere questo obiettivo, AICE, l’Associazione federata ANIE che rappresenta le aziende produttrici di cavi per energia e accessori, cavi per comunicazione e conduttori per avvolgimenti elettrici, e IMQ, l’Ente italiano per la conformità e la certificazione di prodotto e dei sistemi di qualità e di gestione aziendale, si sono uniti in un lavoro di realizzazione e normazione dei cavi schermati.

Efficacia della schermatura dei cavi

Per la riduzione dei disturbi elettromagnetici, anche i cavi del tipo FROR con tensione nominale U0/U fino a 450/750 V giocano un ruolo importante, se dotati di un adeguato livello di schermatura dei cavi, generalmente realizzata attraverso una treccia di rame (FROH2R) o una combinazione di nastro+treccia (FROHH2R), disposti sui conduttori isolati e cordati sotto la guaina non metallica. L’efficacia della schermatura dipende dalla sua costruzione e dai suoi parametri progettuali (percentuale di copertura, angolo di treccia), dal diametro minimo dei fili e dalla resistenza elettrica. Lo schermo, dunque, non è più inteso solo come elemento di protezione contro i contatti accidentali, ma anche come protezione dai disturbi elettromagnetici che possono alterare il funzionamento di un dispositivo, di un’apparecchiatura o di un sistema, consentendone il funzionamento senza pregiudizio per le loro prestazioni, anche in presenza di fenomeni elettromagnetici.

Verifica dello schermo dei cavi elettrici

Per regolamentare il corretto progetto dello schermo nei suoi parametri, sia fisici, sia elettrici, AICE, in collaborazione con IMQ, sulla base dell’esperienza di prove di laboratorio e di condizioni reali d’installazione, hanno standardizzato, attraverso le Norme CEI, i parametri costruttivi dello schermo.

Il controllo sistematico della produzione e del mercato svolto da IMQ, per verificare l’efficienza e l’efficacia dello schermo e la rispondenza di tutti gli altri parametri fisici, elettrici e di comportamento al fuoco, costituisce, poi, il valore aggiunto che permette di distinguere i cavi con il marchio “IMQ-CPT-007 Ed.2015” da quelli solo “potenzialmente” schermati e di dubbia rispondenza alle Norme, perché, come dichiarato dal Presidente di AICE Stefano Bulletti: «La qualità dei nostri prodotti è una garanzia per chi li utilizza, ma anche un grande vantaggio per chi li produce, perché immettere sul mercato prodotti sicuri alza la competitività dell’industria. Quando il mercato è in preda alla deregulation tecnica, si pregiudica, oltre alla qualità dell’impiego dei prodotti anche la corretta competizione tra le aziende».

 

Guido Barcella nuovo Presidente di FME

Guido BarcellaNel corso dell’Assemblea Ordinaria della Federazione Nazionale Distributori di Materiale Elettrico che si è tenuta il 26 gennaio a Milano, i soci hanno eletto a larga maggioranza alla carica di Presidente Guido Barcella, che per il prossimo triennio guiderà l’importante Associazione di riferimento del settore della Distribuzione di Materiale Elettrico.

Nato nel 1960, laureato, Guido Barcella, Amministratore Unico della storica Società Barcella Elettroforniture di Azzano San Paolo (BG), succede a Giampaolo Ferrari che per diversi anni ha guidato la Federazione in un percorso di profondo rinnovamento.

Molti gli impegni che attendono il neo eletto Presidente, che ha già affermato di volersi avvalere di una squadra di colleghi che siano portavoce ed espressione della volontà e delle richieste degli associati per mantenere forte e autorevole la Federazione, capace di difendere gli interessi della categoria in una fase delicata quanto cruciale del contesto economico attuale, i cui chiari segnali di ripresa, se ben interpretati ed orientati, potranno portare al raggiungimento di grandi obiettivi nel medio lungo periodo.

Una sfida, quindi, non facile, ma indubbiamente stimolante, della quale il Presidente Barcella si auspica che tutti i soci di FME possano sentirsi parte e protagonisti, così come la folta partecipazione all’Assemblea ha dimostrato.

 

Casa domotica: terzo trimestre da record

Analisi settore domoticaI dati di mercato di Smart Hut indicano una evidente crescita del mercato della domotica nel corso del terzo trimestre, attestandosi al 24% nei mesi di luglio-settembre 2015. 
Durante l’incontro trimestrale le aziende di Smart Hut hanno analizzato i risultati cercando di identificare i fattori che hanno portato a questo significativo dato positivo. I dati oggettivi a disposizione sono due: un’estate eccezionalmente calda, che ha influenzato l’acquisto di climatizzatori e condizionatori, e gli incentivi fiscali per l’acquisto di tecnologia integrabile ed evoluta. Ma è necessario considerare anche che negli ultimi tempi si è sviluppata una vera e propria domotica fai da te, dato che le soluzioni in commercio sono sempre più facili da installare e non necessitano di interventi di riqualificazione domestica.
 
Smart Hut sta mappando le tendenze del settore, che risulta in decisa crescita.
 
Il mercato della domotica domestica ormai è integrato con altre tecnologie in grado di creare la smart home, con funzionalità quali la gestione e il controllo della climatizzazione, la sicurezza domestica o la creazione di specifici scenari.
Ma i dati macroeconomici da soli non bastano e Smart Hut è impegnata a “mappare” le tendenze di fondo del settore, da cui si evince come, nonostante gli impianti elettrici siano ancora protagonisti del mercato, la domotica wireless stia guadagnando quote di mercato. 
 

Da impianto elettrico a sistema domotico

casa domoticaLa media del panel di Smart Hut conferma come il 27,5% del fatturato derivi proprio dal wireless. Un dato però che non comunica come in realtà ci sia una polarizzazione crescente tra aziende che si dedicano sempre di più solo al wireless e altre che rimangono legate ai dispositivi a filo. Tutti d’accordo invece nel constatare come l’installatore sia ancora la figura centrale e strategica del mercato, capace di generare oltre il 65% del fatturato medio delle aziende, con picchi che salgono al 96% per singola azienda. La quota di fatturato derivato dai system integrator è comunque focalizzata su aziende che costruiscono con loro fino al 60% degli introiti. Sarà molto interessante osservare come questo rapporto cambierà nel tempo.
 

Sistemi domotici, tra l’utile e il sociale

Ma come si compone concretamente il business della domotica? Esiste un mercato terziario? Se andiamo a vedere la percentuale di fatturato derivante dal settore HoReCa, osserviamo come rappresenti solo il 6,8% del panel di Smart Hut. Ma il dato è più interessante se entriamo nel dettaglio della singola azienda. Anche in questo caso infatti si vede come solo alcune aziende hanno un canale di accesso a questo settore.

Il 27,5% del fatturato del settore deriva dai dispositivi wireless

Per le poche fortunate, la percentuale di fatturato può arrivare al 25%. Smart Hut si è molto battuta in questi anni per dare spazio e voce alla domotica sociale, intesa come l’insieme delle soluzioni e delle tecnologie per l’autonomia e l’indipendenza delle persone. Questo settore della domotica oggi ha un fatturato medio del 5,2%, ma il dato non rende giustizia della sua crescita e delle sue potenzialità; ci sono infatti aziende del panel per cui questo settore rappresenta il 20% del fatturato. Dato comprensibile perché la domotica sociale richiede un alto livello di specializzazione, progetti evoluti, forti legami con il territorio e dei partner di installatori di alto livello. Inutile dire che in un paese a crescita zero e con una popolazione di anziani sempre maggiore, questo settore è destinato a una lenta ma inarrestabile crescita. Contigua per certi versi è la domotica per i beni culturali e gli spazi museali: rappresenta infatti il 4,25% del fatturato medio.

Le opportunità della Home Control

L’incontro periodico dei soci di Smart Hut è stata poi l’occasione per discutere intorno al reale stato dell’integrazione delle diverse tecnologie per la smart home. Parliamo infatti sempre di un nuovo mercato, spinto da motivazioni tecnologiche e legislative, che ha il suo centro nella ristrutturazione e riqualificazione e che vede nell’integrazione il suo cuore pulsante, ma senza la conferma concreta del mercato, il rischio è di un esercizio di astrazione. Smart Hut ha voluto approfondire il reale grado di integrazione attraverso l’esperienza concreta delle aziende del suo panel. Consumer Electronic ShowI risultati sono stati per certi versi una sorpresa e hanno confermato ancora una volta come oramai sia riduttivo affrontare singolarmente questi settori: il livello di integrazione è veramente elevato. Secondo i dati di Smart Hut, il 54% degli impianti domotici integra o va a integrare anche impianti di videosorveglianza e sicurezza. Ancora maggiore il livello di integrazione tra domotica e smart lighting: in questo caso la percentuale sale fino al 66,24%. La smart home è quindi una realtà, costruita intorno al risparmio energetico, alla sicurezza e al benessere: in altre parole, al cosiddetto home control. Proprio questo processo di progressiva integrazione pone in primo piano il tema della formazione degli installatori e, più in generale, degli operatori del settore, affinché possano cogliere appieno le opportunità contribuendo a rendere stabile e strutturale la crescita un settore che può fare affidamento sul dato oggettivo di un Paese come l’Italia, dove il 70% delle abitazioni ha oltre trent’anni e ha bisogno di opere di riqualificazione. 
 
Ulteriori informazioni e aggiornamenti sul sito di Smart Hut.

Prontopro, un network di professionisti a portata di clic

ProntoproSi parla sempre più spesso di startup, imprese web-based, imprenditori diversi da quelli ai quali siamo abituati. Marco Ogliengo e Silvia Wang rientrano a pieno titolo in ognuna di queste categorie.
Con alle spalle esperienze significative all’estero (in particolare a Taiwan), moglie e marito sono tornati in Italia con un’idea che ben presto ha preso un nome preciso: Prontopro, una rete in grado di far incontrare professionisti e clienti (a oggi già migliaia).

Al momento sono tre i settori trattati da Prontopro: la casa, gli eventi e le lezioni artistiche o didattiche. Il funzionamento è semplice: l’utente fa una richiesta specifica, dal corso di pianoforte all’intervento dell’elettricista, e i professionisti interessati inviano le rispettive proposte. A questo punto il cliente non deve fare altro che scegliere quella preferita, magari affidandosi anche alle recensioni rilasciate da altri utenti della community.Prontopro

I professionisti che intendono sfruttare le potenzialità di Prontopro possono accedere al sito, selezionare la voce “sono un professionista”, compilare il modulo selezionando le aree di interesse (sono veramente molte e ben organizzate, comprendendo attività legate a vetrai, traslocatori, riparatori di elettrodomestici, imprese di lavori edili e ristrutturazioni, installatori di  pannelli solari, antifurti e allarmi, elettricisti, certificatori energetici ecc.), aggiungere le modalità di contatto ed entrare in questo network in continua espansione.

I privati, invece, possono iscriversi gratuitamente e cominciare a leggere le opinioni degli altri utenti presenti nella community o richiedere direttamente un preventivo.
All’interno di Prontopro, oltre a Marco Ogliengo e Silvia Wang, lavorano molti giovani (circa 15) prevalentemente neolaureati e tutti assunti a tempo indeterminato.

Nel 2016 Ecobonus 65% per la domotica

La legge di Stabilità ha prorogato fino al 31 dicembre 2016 la detrazione fiscale del 65% (Ecobonus 65%) per gli interventi di efficientamento e riqualificazione energetica, ma al contempo ha esteso il bonus a una nuova tipologia di intervento: gli impianti domotici.
Quindi rientrano tutte le spese per l’acquisto, installazione e messa in opera di impianti e dispositivi che consentono il controllo a distanza del proprio appartamento, dal riscaldamento alla climatizzazione.

Una buona notizia, quindi, per chi vuole ristrutturare casa e installare un impianto domotico.

Vorrei sottolineare che anche negli anni passati era possibile detrarre questa tipologia di impianto, ma solo al 50%. Ora invece è possibile trasformare la propria abitazione in una smart home sfruttando le agevolazioni fiscali del 65%.

Una buona notizia per chi vuole ristrutturare casa e installare un impianto domotico: anche per questo tipo di spesa è previsto l’ecobonus del 65%

Abitazioni intelligenti ed efficientamento energetico sono due aspetti della stessa medaglia: avere un controllo degli impianti presenti nella propria casa permette di effettuare efficientamento energetico individuando gli sprechi e quindi riducendo i consumi. Come conseguenza è possibile ottenere un risparmio sulla bolletta.

Se fino ad oggi la diffusione della domotica è stata frenata dai costi di installazione più elevati rispetto a un normale impianto elettrico, ora grazie all’Ecobonus è possibile installare a casa propria un impianto domotico spendendo relativamente poco e ottenendo indietro il 65% nel giro di 10 anni.
Grazie a questa novità il mercato della domotica ha la possibilità di crescere ed espandersi e gli installatori hanno la possibilità di proporre nuove tecnologie intelligenti.

Chi può usufruire dell’Ecobonus 65%?

casa domoticaCome per i precedenti Decreti, la detrazione per gli interventi di efficientamento energetico – e quindi anche per la realizzazione della domotica – può essere richiesta da persone fisiche, compresi i professionisti, società di persone, società di capitali, associazioni tra professionisti, enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale.

Non è necessario essere proprietari dell’immobile, infatti anche gli affittuari, i coniugi e i famigliari conviventi possono usufruire delle detrazioni.

 

Per quali interventi posso chiedere l’incentivo fiscale?

Vediamo quindi quali sono gli interventi per i quali è possibile ottenere l’incentivo fiscale del 65%.
 1 – Riqualificazione degli edifici esistenti: insieme di interventi, che incide sulla prestazione energetica dell’edificio, realizzando la maggior efficienza energetica richiesta dalla norma.

2 – Interventi sugli involucri degli edifici, quindi strutture opache verticali, coperture, pavimenti, finestre e infissi, comprese le demolizioni e ricostruzioni eventualmente connesse con la loro realizzazione.

3 – Installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda per usi domestici o industriali e per la copertura del fabbisogno di acqua calda in piscine, strutture sportive, case di ricovero e cura, istituti scolastici e università.

4 – Sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti dotati di caldaie a condensazione e inserimento di valvole termostatiche per la contabilizzazione del calore, sostituzione con pompe di calore ad alta efficienza e impianti geotermici a bassa entalpia, sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore dedicati alla produzione di acqua calda sanitaria. Rientrano in questa categoria anche la trasformazione degli impianti di climatizzazione invernale autonomi in impianti centralizzati, con contabilizzazione del calore, e l’applicabile della contabilizzazione del calore agli impianti centralizzati.

Purtroppo ci sono delle esclusioni come la trasformazione dell’impianto da centralizzato ad autonomo.

5 – Interventi di adeguamento antisismico delle prime case e degli edifici produttivi ricadenti nelle zone sismiche ad alta pericolosità.

impianti domotici6 – Acquisto, installazione e messa in opera di sistemi domotici, cioè dispositivi multimediali in grado di controllore e gestire da remoto gli impianti per il riscaldamento, la produzione di acqua calda e la climatizzazione nelle unità abitative.
La domotica sfrutta tecnologie wireless o in grado di operare a distanza al fine di ottimizzare e migliorare il risparmio energetico, l’efficienza energetica e il comfort. Grazie all’installazione di impianti smart home è possibile quindi gestire i consumi, la manutenzione e la programmazione a distanza degli elettrodomestici, regolare l’impianto di illuminazione, gestire gli impianti di sicurezza quali antintrusione e videosorveglianza, prevenzione degli incendi, fughe di gas e allagamenti.

Come ottenere l’Ecobonus 65% per efficienza energetica e per la domotica?

Per prodotti come finestre o caldaie è richiesta una certificazione fornita dal produttore. Bisogna inoltre produrre l’Attestato di prestazione energetica (APE). Va, inoltre, compilata la scheda informativa relativa ai lavori realizzati sul sito dell’Enea entro 90 giorni dalla fine dei lavori.

Il bonus funziona nello stesso modo di quello per l’efficientamento energetico, per cui chi intende installare impianti elettrici domotici per il controllo a distanza del riscaldamento, della climatizzazione e della produzione di acqua calda sanitaria nella propria abitazione deve farsi rilasciare dall’installatore una dichiarazione attestante l’avvenuto intervento.

Le spese devono essere effettuate tramite bonifico bancario o postale indicando la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione, il numero di partita Iva o il codice fiscale del soggetto a favore del quale è effettuato il bonifico, cioè il professionista o l’impresa che ha effettuato i lavori.

Il beneficiario per ottenere l’agevolazione, dovrà poi dichiarare le spese effettuate per la domotica nella successiva dichiarazione dei redditi, ossia, a partire dal modello 730/2017 o modello Unico 2017, suddividendo l’importo da detrarre in 10 quote annuali di pari importo.