Soluzioni scalabili ad alta efficienza per un’alimentazione elettrica sicura

Socomec sistemi scalabili ad alta efficienza Combinando i vantaggi della tecnologia Green Power 2.0 e la flessibilità offerta da un sistema modulare, Socomec presenta la sua offerta per la realizzazione di soluzioni scalabili ad alta efficienza energetica per un’alimentazione elettrica sicura.

L’evoluzione tecnologica cui stiamo assistendo nel campo dei sistemi informatici richiede l’implementazione di infrastrutture di alimentazione elettrica sempre più flessibili e reattive, realizzate attraverso soluzioni economiche e di rapida messa in opera.

Il sistema UPS Delphys Xtend GP consente di espandere la potenza totale in uscita fino a 1,2 MW, con la semplice l’aggiunta di blocchi di potenza da 200 kW l’uno, inseriti in unità di alloggiamento pre-cablate (Xbay) che consentono di collegare o scollegare i blocchi di potenza (Xmodule) senza modificare l’infrastruttura elettrica circostante. Grazie alla “scalabilità a caldo”, o funzionalità “hot swap”, l’utente può accrescere la potenza totale del sistema senza interruzione della continuità del servizio, con il carico che rimane completamente protetto dalla doppia conversione (modalità “on line”).

La funzione BCR (Battery Capacity Re-injection) integrata negli UPS Delphys Xtend GP consente di misurare il livello di carica della batteria, monitorando, in tal modo, la propria autonomia e il corretto funzionamento della macchina.

Socomec gruppi di continuitàAnch’essa dotata di tecnologia Green Power 2.0, la gamma Modulys GP opera secondo la stessa filosofia: la potenza di ogni singola unità può essere regolata da 25 a 200 kW con l’aggiunta di moduli di potenza che vengono sovrapposti verticalmente all’interno dello stesso armadio. Inoltre, è possibile collegare fino a tre armadi in parallelo per ottenere un sistema in grado di fornire una potenza complessiva di 600 kW. Una soluzione di alimentazione ad alta disponibilità, capace di assicurare una ridondanza totale N + 1 o N + 2, con cui l’utente può sopperire alle esigenze impreviste di potenza al miglior costo.

Infine, il ventaglio di nuove proposte si chiude con il sistema UPS trifase modulare progettato per l’integrazione su rack da 19" Modulys GP, che può comprendere fino a 4 moduli da 25 kW.

Socomec a Hannover presenta ile soluzioni scalabili ad alta efficienzaQuesti prodotti sono stati al centro dell’attenzione dei visitatori della più grande esposizione al mondo per il settore della tecnologia industriale (Hannover, 25-29 aprile), nel corso della quale Socomec ha presentato anche la nuova gamma di interruttori/sezionatori Inosys LBS, soluzione innovativa per la protezione degli impianti elettrici in alternata e in continua, e Sunsys PCS², sistema di accumulo di energia, che ha dimostrato la propria validità nell’ambito del progetto dimostrativo “Nice Grid” (nella Francia meridionale), una Smart Grid in grado di generare e immagazzinare elevate quantità di energia fotovoltaica.

 

Il comfort in un Touch grazie al termostato Rialto

cronotermostato Rialto di Astrel GroupNasce Rialto un nuovo termostato semplice, elegante, touch, smart adatto alla gestione del riscaldamento domestico.

Il prodotto è rigorosamente Made in Italy, infatti è progettato e prodotto da Astrel Group un’azienda attiva nel settore della progettazione e produzione di controlli elettronici per il mondo dell’energia, della domotica e del comfort.

Per gestirlo basta una semplice App per smartphone e tablet – sia per Android sia mondo IOS – che si scarica gratuitamente da Google Play, da Itunes App Store o dal sito www.rialtocomfort.com.

La App è decisamente intuitiva, per cui programmare il termostato è facilissimo, basta un touch!

Il termostato Rialto può sostituire qualsiasi vecchio termostato, è compatibile con quelli tradizionali da muro, funziona a batterie e non sono necessarie opere murarie per installarlo.

Il kit si compone oltre che del termostato anche del ricevitore Rialto White Box che si collega direttamente al router di casa con il cavo ethernet

Si caratterizza per un design essenziale e minimalista che si adatta a qualsiasi contesto.

Termnostato Rialto e AppIl termostato Rialto è indipendente dal sistema di riscaldamento utilizzato – a gas, a biomassa, solare – e può essere utilizzato sia in presenza di radiatori sia di riscaldamento radiante a pavimento.

Gestire il riscaldamento con Rialto diventa semplice e veloce, tutto si configura attraverso lo smartphone, controllando da remoto le temperature o modificando in ogni momento le impostazioni.

Con Rialto è possibile risparmiare energia e soprattutto ridurre le bollette elettriche grazie alla possibilità di regolare le accensioni in base alle abitudini.

Rialto permette di gestire il comfort a zone, infatti è possibile gestire fino a 12 cronotermostati indipendenti.

Oltre ad essere multi zona, il termostato è anche multi-utente, infatti, la App gratuita Rialto, può essere installata ed utilizzata da più persone su smartphone e tablet diversi.

Riassumendo le principali caratteristiche sono: facile da installare, semplice da programmare e intuitivo da utilizzare.

Se volete vedere quanto è facile installarlo, basta seguire il video,

Domotica, un 2015 dai grandi numeri

Smart HutCom’è andato il 2015 per il settore della domotica? I dati sono estremamente positivi: circa 440 milioni di euro di fatturato complessivo stimato secondo gli analisti nazionali. Ma altrettanto buoni sono anche i dati relativi al panel del gruppo Hut di Assodel relativi all’ultimo trimestre e al consuntivo del 2015.

C’è grande movimento, sicuramente grazie all’Ecobonus, esteso nel 2016 agli impianti di home automation, ma anche alle novità tecnologiche, a una sottile ma percepibile ripresa delle nuove costruzioni, e alla riconferma della centralità del mercato delle riqualificazioni e ristrutturazioni di vecchi edifici. Una ristrutturazione che resta senza dubbio centrale nel business di ogni azienda e di ogni professionista.

Emerge inoltre, ancora una volta, la centralità dell’installatore, figura chiave del mercato che Smart Hut vuole sottolineare con un ambizioso progetto di formazione e qualificazione, in collaborazione ENEA, all’interno del progetto Bricks, per la costruzione di un percorso nazionale ed europeo per la certificazione degli installatori di impianti domotici, ovvero gli smart home specialist. Le direttive europee spingono verso la formazione per riqualificare nuove figure professionali, come nel caso degli installatori.

Ad Hut come gruppo, il compito di unire le forze per promuovere la qualificazione di queste figure professionali, anche tramite il successo dei Roadshow della domotica (prossime tappe Bergamo il 5 maggio e Bologna il 23 giugno). Agli installatori, nel frattempo, la possibilità di profilarsi per valorizzare la proprie competenze “smart” ed entrare nel network che porterà a questa certificazione.

Il panel cresce… e segna un +22,9%

Il business legato al filato è ancora imprescindibile, con uno share del 55,5%

Oggi il consolidato proviene da un panel di aziende ampio e significativo, che conta ben 68 milioni di euro di fatturato e una crescita del 22,9% nel 2015 rispetto al 2014.

Il quarto trimestre 2015, in particolare, ha chiuso con un +31,5%, impennata dovuta alle ottime performance di alcune aziende. Passando alle singole componenti del mercato domotica, il business legato al filato sia ancora imprescindibile, con uno share del 55,5%. Il wireless tuttavia cresce rispetto alla precedente indagine e si attesta al 41,5%, delineando di fatto una dicotomia sempre più percepibile tra specialisti del filato e specialisti del wireless.

Nuove costruzioni, qualcosa si muove

domoticaQuanto ai settori applicativi, svetta il residenziale, che copre l’88% del mercato di azione del panel Hut, rispetto al 12% del segmento retail. La percentuale di fatturato delle nuove costruzioni, 47,2%, denota un segnale positivo in un comparto strutturalmente in crisi. Un dato che, si spera, ci proietta in un secondo semestre più vitale per il settore del nuovo, e, di conseguenza, in più business per le aziende e i professionisti della domotica.
Altre interessanti indicazioni ci vengono fornite dagli attori del mercato: il fatturato legato al business con gli installatori è al 59,7%. L’installatore resta il padrone del mercato, mentre il system integrator genera il 23,3% del guadagno. Anche in questo caso però valgono le specializzazioni produttive delle singole aziende.
A livello di canali di vendita, la distribuzione copre il 65,1% del fatturato, e la vendita diretta il rimanente 34,9%.

L’integrazione domotica è una realtà

Tutti gli indici che indicano la realizzazione di impianti integrati sono aumentati, segno che la convergenza digitale sta davvero prendendo piede. I dati presentati da Hut rappresentano quindi una risposta anche a chi realizza l’integrazione concretamente. Vediamo come nelle percentuali seguenti:

Ulteriori informazioni e aggiornamenti sul sito di Smart Hut

Sistema di misura per consumi energetici trasparenti

Sistema di misura Siemens_7KT PAC1200Per le piccole e medie imprese è ora a disposizione un nuovo sistema di misura multicanale, 7KT PAC1200 di Siemens. Questo sistema di misura è in grado di rilevare i consumi energetici fino a un totale di 96 carichi. Tramite un’applicazione web, tutti i dati di consumo possono essere visualizzati graficamente, valutati e soprattutto condivisi e controllati attraverso un sistema di monitoraggio.

Il sistema di misura multicanale 7KT PAC1200 è adatto soprattutto dove è presente un elevato numero di utenze collegate, ad esempio nei data center, nei processi produttivi, negli uffici, negli hotel… E’ facile da installare all’interno del quadro elettrico e – al contempo – è semplice creare i report dei dati di consumo ed effettuare confronti tra i consumi di altre utenze.

 Il sensore, che viene installato all'uscita degli interruttori che proteggono il carico, misura la corrente assorbita dai diversi carichi.

Il vantaggio di tutto questo risiede nel fatto non c’è la necessità di tagliare o sostituire cablaggi presenti. Il sistema, inoltre, fornisce valori chiave che permettono di evitare picchi di carico, quindi permette di garantire efficienza energetica e risparmio adottando specifiche misure. L’installazione di questo sistema di misura comporta una riduzione dei costi.

7KT PAC1200 è adatto sia a piccole applicazione sia a impianti più complessi poiché ha un design modulare, sensor bar di diverse grandezze ed è configurabile nelle versioni 3, 6, 9, 12 sensori.

Con le diverse configurazioni è possibile configurare fino ad un massimo di 8 sensor bar, inoltre ogni carico può essere selezionato e confrontato con altri. Tutti valori di misura di corrente, tensione ed energia delle diverse utenze vengono salvati in un web server e attraverso browser o utilizzando una App (iOS e Android) possono essere visualizzati, consultati e salvati sia a livello grafico sia numerico.  Ovviamente i dati di consumo possono essere visualizzati e raffrontati in diverse forme e tipologie: orario, giornaliero, settimanale, mensile e annuale. 

Grazie a questo sistema, i consumi energetici diventano trasparenti, infatti l’utilizzatore può ottenere facilmente una panoramica dei propri consumi e valutare quali sono i carichi più dispendiosi e soprattutto può decidere come modificare le proprie abitudini.

 

Efficienza energetica con il sistema di domotica Wiser

wiserPer gestire il riscaldamento, la produzione di acqua calda sanitaria, l’energia elettrica necessaria per i diversi elettrodomestici e per misurare e monitorare i consumi nasce Wiser, il sistema plug &play di Schneider Electric.

Lefficienza energetica e il risparmio sono fondamentali, ma per ottenere il massimo risultato e una gestione oculata dell’energia è necessario rendere consapevole l’utente finale. Questo significa che il consumatore deve essere informato di quanto consuma e come lo consuma. Grazie all’applicazione Wiser Smart è possibile monitorare e visualizzare – in ogni momento – i consumi e permette di interagire su ogni dispositivo e elettrodomestico collegato.

Grazie a questa soluzione, è possibile risparmiare fino al 30% sul costo della bolletta energetica.

Entro il 31 dicembre 2016, gli edifici residenziali devono adeguarsi alla normativa sulla contabilizzazione e regolazione dei consumi negli impianti di riscaldamento centralizzati.

La domotica semplice con il sistema di gestione dell’energia Wiser

Dalle parole ai fatti: l’installazione della tecnologia Wiser di Schneider Electric ha permesso di risparmiare fino al 20% di consumi nelle case popolari di ACER – Azienda Casa Reggio Emilia.

All’interno della palazzina è stato installato il sistema di domotica Wiser per la contabilizzazione e regolazione del riscaldamento centralizzato e per la gestione dei carichi elettrici.

Con Wiser è possibile risparmiare fino al 30% sul costo della bolletta energetica

In un anno si è dimostrato che utilizzare un sistema di contabilizzazione, di regolazione dei consumi di gas e energia elettrica permette di efficientare e soprattutto garantisce risparmio energetico.

Tutto questo senza lavori invasivi, infatti Wiser è senza fili e può essere posizionato in un appartamento senza opere murarie.

La sperimentazione è stata realizzata considerando due scenari base: in casa e fuori casa. Il risultato ottenuto può ancora migliorare utilizzando in modo differenziato il sistema di domotica e basandolo sulle reali necessità del fruitore.

Questa realizzazione, in abitazioni comuni, rappresenta un caso virtuoso di efficientamento energetico mostrando i vantaggi di risparmio economico e di comfort grazie all’utilizzo di una soluzione smart, rispetto alla termoregolazione meccanica tradizionale.

A testimonianza di una rigorosa analisi dei dati è stato coinvolto l’ENEA, che ha studiato e certificato i risultati sia dal punto di vista energetico sia economico.

Il ritorno dell’investimento, in questo caso, è molto breve infatti in soli 2 anni questo tipo di soluzione si ripaga.

Per saperne di più su questo esempio virtuoso di efficienza energetica, potete guardare questo video

 

Esapro, dopo COP 21 ha messo a confronto industria, ricerca e politica

Convegno EsaproLo scorso 14 aprile Esapro ha organizzato il convegno dal tema “Fonti rinnovabili ed efficienza energetica: il ruolo della Politica e delle eccellenze italiane all’indomani di Cop 21” come naturale seguito della Conferenza mondiale sul clima svoltasi a Parigi a dicembre.

Un evento di assoluto rilievo, come confermano le numerose presenze istituzionali e i nomi di spicco del mondo della ricerca e dell’industria della filiera delle rinnovabili e dell’efficienza energetica.
La sessione d’apertura ha visto l’intervento del Prof. Andrea Reale, Professore Associato del Dipartimento di Ingegneria Elettronica dell’Università di Roma Tor Vergata, che ha presentato una nuova tecnologia per il fotovoltaico basata sulla stampa di polimeri di sintesi derivati da materiali organici. Una valida alternativa al silicio nei confronti della quale, ha dichiarato il Prof. Reale: “l’Italia vanta un vasto know-how, tra i maggiori a livello europeo”.

Ha continuato il Prof. Federico Testa, neo-eletto Presidente di ENEA, che ha sottolineato l’importanza del ruolo ricoperto dall’ENEA nel trasferimento tecnologico, funzionale alle PMI delle quali l’Italia è ricca. E ha dichiarato: “L’ENEA punta sempre di più all’efficienza energetica e a fungere da soggetto terzo che sostiene chi intraprende la strada degli investimenti in questo settore”.

Il fotovoltaico in Italia

Le rinnovabili come stimolo per creare occupazione di livello (Ivan Fabris, A.D. di Esapro)

La seconda sessione ha dato voce a tre importanti operatori fotovoltaici italiani: RTR, HFV e GSF.
Il Dott. Paolo Lugiato, Amministratore Delegato di RTR, il maggior produttore italiano di energia elettrica dal sole, ha ripreso i temi dell’accordo di Parigi del 2015 che stabilisce la centralità dello sviluppo sostenibile per 196 Paesi, evidenziando il fatto che “Il Green Climate Fund servirà a sostenere Paesi soprattutto dell’Africa centrale e settentrionale dove l’Italia, anche grazie a un rinato ruolo della cooperazione internazionale e alla riforma dell’Agenzia Cooperazione e Sviluppo e dell’iCE, potrebbe giocare un ruolo primario sia per presenza storica con la cooperazione che per rapporti commerciali”.

È seguito l’intervento del Dott. Diego Percopo, Amministratore Delegato di Ultor, joint venture tra Enel Green Power e F2i nel settore del fotovoltaico in Italia, e di HFV che ha richiamato la forte necessità di un sistema normativo chiaro e duraturo, dichiarando che “Le aziende della filiera delle rinnovabili non chiedono forme incentivanti, ma un sistema di regole chiare e stabili nel tempo”.

Il Dott. Giuseppe Tammaro, Amministratore Unico e legale rappresentante in Italia di Global Solar Fund, terzo Gruppo in Italia per potenza installata, ha proposto l’introduzione di un sistema di gradualità e proporzionalità tra eventuali irregolarità compiute e sanzioni comminate per evitare di far proliferare i campi di impianti fotovoltaici bloccati per mesi o anni, che ha definito “i deserti di metallo”, con la concreta possibilità di inquinamento, spreco di tecnologia e di investimenti.

La parola alla politica

Pannello solareHanno chiuso il cerchio quattro esponenti del mondo politico.
“Puntare sulla sburocratizzazione del sistema e creare una cornice di certezza giuridica e normativa. – ha affermato il Senatore Antonio De Poli (UDC) – Queste sono le due carte da giocare, nei prossimi anni, se vogliamo ridare fiducia alle imprese e rimettere in moto le rinnovabili coerentemente con gli impegni presi dal Governo italiano, insieme ad altri 200 Paesi di tutto il mondo, nell’accordo di Cop21 di Parigi. Sul fronte dell’efficienza energetica il Governo ha investito molta attenzione: basti pensare all’Ecobonus, molto apprezzato da famiglie e imprese, introdotto nella Legge di stabilità 2014 e riconfermata nel 2015, misura che ha prodotto 28,5 miliardi di investimento e 425.000 posti di lavoro”.

Lo stesso Ecobonus è stato al centro dell’intervento del Senatore Gianni Pietro Girotto (Movimento 5 Stelle) che ha sottolineato trattarsi di un’iniziativa firmata dal Movimento 5 Stelle, misura che verrà stabilizzata per i prossimi tre anni, così come prevede una mozione approvata di recente in Senato e che impegna il Governo in tale direzione. Lo stesso Senatore ha toccato anche il tasto occupazionale, dichiarando che negli ultimi anni si sono persi 60 mila posti di lavoro nel settore delle rinnovabili a causa della chiusura obbligata di molte aziende del settore che costituivano delle vere e proprie eccellenze del nostro territorio, così come quest’anno ha chiuso i battenti la storica manifestazione fieristica Solarexpo, simbolo e portavoce dell’intero settore in Italia.

Anche l’Onorevole Fabio Rampelli (Fratelli d’Italia) ha ribadito la sensibilità di Fratelli d’Italia nei confronti delle rinnovabili, sulle quali il movimento che rappresenta intende puntare con forza parlando della “necessità di rivedere le forme di finanziamento con le quali vengono pagati gli incentivi alle rinnovabili liberando nuove risorse da destinare alla realizzazione di nuovi impianti”.

L’Onorevole Alessia Rotta (Partito Democratico) ha a sua volta rimarcato il fatto che “tutto quanto concerne il settore dell’energia dev’essere di competenza statale e non regionale in un nuovo sistema regolatorio che dovrebbe nascere anche con il contributo degli operatori del settore”.
Ivan Fabris EsaproIvan Fabris, Amministratore Delegato di Esapro, organizzatore del convegno, ha concluso l’evento portando i numeri del Gruppo a testimonianza di un settore industriale che crede e investe in modo particolare su giovani con alta scolarizzazione.
E, richiamando la recente visita al Dipartimento dell’Università di Roma Tor Vergata dove sono impegnati molti giovani ricercatori per il settore delle rinnovabili, ha dichiarato: “Il nostro settore industriale dev’essere stimolo per creare sempre più occupazione giovane e di livello. Questo tavolo di confronto fra mondo politico e imprenditoriale è stato funzionale ancora una volta a far emergere esigenze e intenti comuni. È servito a ribadire che la nostra filiera industriale non chiede alla politica finanziamenti, bensì chiarezza e certezza normativa. Il Gruppo Esapro, ad oggi tra i pochi operatori del settore ancora in salute, si impegnerà a promuovere a breve altri incontri di questo tipo nell’ottica di continuare un dialogo fruttuoso”.

Cresce l’offerta di cassette di derivazione da parete di Elettrocanali

cassette di derivazione ElettrocanaliPer soddisfare tutte le esigenze di derivazione e connessione che l’installatore qualificato incontra ogni giorno nel proprio lavoro, Elettrocanali ha migliorato l’offerta di cassette di derivazione da parete, incrementando sia le dimensioni disponibili, sia il numero di accessori.

Grazie alla nuova offerta di: passacavi concentrici, per cavi flessibili, o a sfondamento, per cavi rigidi; pareti lisce; coperchi opachi o trasparenti, anche in versione alta; viti metalliche o in materiale isolante, anche a 1/4 di giro, sarà così sempre possibile trovare rapidamente la soluzione giusta.

Montaggio cassette di derivazioneUna serie di nervature incrociate all’interno ed all’esterno della cassetta, ne aumenta la robustezza e ne assicura la rigidità anche nel caso sia montata su pareti grezze o non livellate, mentre il grado di protezione IP, che determina la resistenza all’ingresso di corpi solidi e liquidi delle cassette, è differenziato in funzione del tipo: IP44, per la cassette con coperchio a scatto; IP55, per le versioni con passacavi; IP56, per i modelli totalmente chiusi (pareti lisce).

Disponibili in 150 versioni, strutturate in diverse famiglie, le cassette da parete sono adatte ad ogni esigenza: sono realizzate sia in materiale ABS termoresistente privo di alogeni, sia in materiale ABS autoestinguente V0 secondo la Norma UL94.

particolare cerniera cassette di derivazione ElettrocanaliL’elevata resistenza meccanica protegge le apparecchiature e i cablaggi nelle applicazioni esterne, in locali industriali o del terziario avanzato.

Per realizzare facilmente il foro di drenaggio della condensa come prescritto dalla Norma EN60670-1, EN60670-22, tutte le cassette sono dotate di parte sfondabile, mentre, per semplificare e velocizzare le operazioni di cablaggio, le cassette di derivazione sono dotate di accorgimenti esclusivi e sono realizzate in accordo con le normative internazionali di riferimento, con relative certificazioni, tra le quali il marchio IMQ.

Infine, la disponibilità delle staffe di fissaggio esterne, a partire dalla dimensione 190 mm x 140 mm, evitando la foratura del fondo, permette il fissaggio a parete, conservando il doppio isolamento ed il grado di protezione IP originario.

 

Vortice e il design internazionale in mostra a Milano

Installazione con Pale Vortice NORDIK HD - Hangar Bicocca 2L’Esposizione internazionale del design torna a Milano dopo 20 anni con vari appuntamenti che si terranno fino a settembre in diverse location sparse per tutta la città: e proprio nell’ambito della XXI Triennale di Milano, Vortice Elettrosociali contribuisce alla Mostra “Architecture as Art”, un’installazione architettonica, realizzata dallo Studio Albori di Milano e collocata nel giardino dell’Hangar Bicocca.

Protagonista una delle ultime novità dell’azienda, i ventilatori industriali da soffitto Nordik HD, le cui pale, realizzate in acciaio e progettate per un utilizzo intensivo e in condizioni ambientali particolarmente critiche, si adattano perfettamente per essere installate in spazi aperti, soggetti a pioggia, vento, polvere o elevate temperature, senza subire alcun danno, consentendo ai ventilatori di funzionare senza ostacoli per tutto il periodo dell’esposizione e oltre. Infatti, i Nordik HD di Vortice continueranno a “vivere” nell’edificio anche dopo il termine dell’evento.

particolare Pale Vortice NORDIK HDLo Studio di Architettura Albori, con questa installazione, ha creato una specie di grande portico in uno spazio aperto, realizzato con casse di legno di recupero e attrezzato di sedie, lampade e, appunto, dei ventilatori a soffitto di Vortice, alla cui alimentazione provvede un impianto fotovoltaico per sottolineare ancora maggiormente l’attenzione all’ambiente.

Nel corso dell’evento, l’installazione diventa un luogo di riposo dove poter sostare beneficiando, nelle giornate più calde, della frescura creata dai ventilatori Vortice, mentre, una volta terminata l’esposizione, il progetto prevede che la struttura, con le relative attrezzature, vengano riutilizzate in un altro luogo di Milano, trasformato in una scuola di italiano per profughi e migranti.

Società che da oltre sessant’anni opera nei comparti della ventilazione residenziale, commerciale e industriale e del trattamento dell’aria in generale, Vortice Elettrosociali ha sempre attribuito al design dei propri prodotti un ruolo di primo piano, una scelta che le ha consentito di ottenere numerosi riconoscimenti, di essere inserita nei libri di storia del design e di vedere alcuni dei propri prodotti esposti nei più importanti Musei del mondo. Un ruolo che viene confermato dalla sua partecipazione a questa importante manifestazione milanese.

Installazione Studio Albori con Pale Vortice NORDIK HD - Hangar Bicocca

Ottimizzare un impianto fotovoltaico a inseguimento

impianto fotovoltaico a inseguimentoMassimizzare le ore annuali di produttività, quindi ottimizzare la resa dell’impianto fotovoltaico è la strada migliore da seguire: 1740 h di produttività per un impianto in provincia di Piacenza da 1 MWp invece di una media di 1000 e le 1100 h.

Si tratta di un impianto fotovoltaico a inseguimento composto da 98 inseguitori.

L’impianto, operativo dal 2010 (secondo Conto Energia), è stato progettato prevedendo un inverter per ogni inseguitore, al fine di assicurare il controllo su ogni singola porzione di impianto. Questa soluzione permette di individuare e circoscrivere immediatamente eventuali anomalie e guasti.

Sono stati forniti, quindi, 98 Inverter, 48 KP100L di Omron, con un’efficienza massima del 97,5%, 50 inverter di un altro fornitore con efficienza di conversione istantanea, leggermente superiore (98%). 

L’impianto fotovoltaico a inseguimento è stato realizzato con due tipologie di inverter poiché l’azienda non era in grado di fornire la totalità della fornitura: il 2010 è stato l’anno del boom delle installazioni di impianti fotovoltaici.

L’impianto progettato e realizzato da Tredi Elettronica può essere considerato un modello poiché è possibile analizzare le prestazioni di soluzioni diverse. A distanza di 5 anni, gli inverter Omron assicurano una produttività annuale superiore del 5% rispetto alla sezione di impianto. Il titolare sta pensando di sostituire man mano gli inverter non Omron con i KP100L, che hanno una produttività annuale decisamente maggiore

I risultati sono dovuti a due caratteristiche del KP100L:

740 h di produttività per un impianto in provincia di Piacenza da 1 MWp 

“Siamo molto soddisfatti di Omron non solo per la tecnologia di qualità ma anche per un servizio di assistenza post-vendita efficace. L’inverter è il cuore dell’impianto fotovoltaico, e negli impianti a inseguimento è sollecitato per molte ore al giorno. In caso di guasto Omron ha risposto rapidamente e gli inverter sono sempre rientrati in funzione entro 2 o 3 giorni” sottolinea Daniele De Gasperi progettista e proprietario dell’impianto.

“Non possiamo negare che gli interventi sugli incentivi abbiano modificato la resa dell’investimento. Noi abbiamo un impianto progettato con attenzione e questo permette di mantenere una certa redditività. La scelta di progetto di un impianto a inseguimento, e l’avere equipaggiato ciascuna struttura con un inverter dedicato è stata vincente: in caso di guasto di un elemento si ha un calo di produzione del solo 1%, sempre risolto in pochi giorni” conclude Daniele De Gaspari.

Le tecnologie ABB contribuiscono alla salvaguardia di Venezia

VeneziaSaranno le soluzioni di automazione e di alimentazione elettrica integrata ABB a fornire energia e controllare l’innovativo sistema di barriere mobili che contribuiranno alla salvaguardia di Venezia.

Il Mo.S.E. (Modulo Sperimentale Elettromeccanico) è un sistema di dighe mobili studiato per bloccare l’acqua alta e il flusso delle onde che, regolarmente, entrando nella laguna veneziana attraverso le tre bocche di porto, inondano il centro storico di Venezia.

La soluzione innovativa si baserà sul concetto sviluppato dal Gruppo dell’"Internet of Things, Services and People" per la gestione dei segnali provenienti da oltre 50.000 apparecchiature e coordinare le funzioni dell’intero sistema di protezione della laguna dall’innalzamento del livello dell’acqua, dalle tempeste invernali e dalle maree primaverili.

Sono 78 le paratoie del Mo.S.E., incernierate al fondale marino nelle tre insenature della laguna veneziana. Si tratta di cassoni riempiti d’acqua, di dimensioni variabili da 18,5 x 20 x 3,6 metri a 29,5 x 20 x 4,5 metri, che possono essere alzati in soli 30 minuti grazie ad un impianto ad aria compressa, formando in breve tempo una barriera capace di fronteggiare un innalzamento del livello dell’acqua fino a 3 metri sopra la norma.

tecnologia ABB per la salvaguardia di VeneziaSarà Symphony Plus – il sistema di automazione di ABB progettato nei tre centri di Ricerca & Sviluppo dell’unità Power Generation, tra cui quello di eccellenza italiano di Genova – a controllare le operazioni d’innalzamento e abbassamento delle barriere in funzione di parametri prestabiliti dell’acqua in entrata e in uscita dalla laguna.

A questo si affiancherà una soluzione di automazione elettrica integrata che permetterà agli operatori di controllare la rete da remoto, garantendo una fornitura elettrica stabile e affidabile per l’intero progetto. Nell’ambito dell’ordine, del valore totale di oltre 38 milioni di dollari, fornirà anche quadri di bassa e media tensione, insieme a trasformatori di distribuzione controllati dalla piattaforma di gestione del sistema.

Come ha spiegato Peter Terwiesch, Presidente della divisione Process Automation di ABB: «L’integrazione tra energia e automazione senza interruzioni è un elemento fondamentale della strategia Next Level di ABB per garantire ai nostri clienti che tutte le operazioni siano svolte in modo sicuro, affidabile ed efficiente. Questi ultimi ordini sono solamente un altro esempio di come la connessione tra oggetti, servizi e persone non solo costituisca valore aggiunto per i clienti, ma possa anche contribuire a creare un mondo migliore».