La produzione e il consumo di energia viaggiano verso un futuro ibrido. L’attuale contesto normativo porta all’utilizzo di più tecnologie interconnesse in modo smart per garantire massimi livelli di efficientamento energetico e sostenibilità.
Sistemi ibridi e flessibili sono il risultato del mix di diverse fonti di energia. La loro flessibilità consente di selezionare e implementare il mix di fonti rinnovabili e tradizionali più adatto alle singole esigenze e in grado di garantire le migliori performance dell’impianto, evitando così di dipendere da una sola fonte energetica. La scelta può essere diversa caso per caso e occorre tenere conto del trend del costo dell’energia primaria, della non programmabilità delle fonti rinnovabili (soprattutto alcune, come il solare) e dello spread crescente tra energia primaria e secondaria.
Tra i sistemi di riscaldamento, quello ibrido, è, dunque, il più tecnologico, tanto che è l’intero impianto a occuparsi dei consumi cercando il miglior compromesso per risparmiare: non è più la singola macchina a realizzare la performance ma la sua corretta collocazione e interazione nel sistema.
In cosa si traduce, nel concreto, una scelta ‘ibrida’? Attualmente gli sviluppi più significativi sono rappresentati dai sistemi ibridi composti da pompa di calore, caldaia e fotovoltaico. La disponibilità di questi tre elementi permette di far fronte ad ogni situazione climatica: in particolare l’abbinamento pompa di calore e i sistemi fotovoltaici fornisce un contributo energetico rinnovabile e conveniente nelle giornate assolate e in quelle non particolarmente fredde, mentre la caldaia è pronta ad intervenire nelle giornate di freddo intenso o per la produzione di acqua calda sanitaria.
Le pompe di calore utilizzate all’interno di sistemi ibridi soddisfano il fabbisogno di riscaldamento e acqua calda sanitaria, raffrescamento e interfacciandosi con altre tecnologie – soprattutto energia solare – consentono di aumentare i livelli di efficienza e l’utilizzo di una consistente quota rinnovabile. Nel corso del convegno organizzato da Viessmann, Direttiva RES (Fonti Energetiche Rinnovabili), Quota Rinnovabili ed etichettatura energetica, svoltosi durante la scorsa edizione di Mostra Convegno Expocomfort, l’intervento di Giovanni Finarelli Le pompe di calore, tecnologie disponibili e sistemi ibridi ha fatto il punto sui settori di applicazioni della tecnologia ibrida, efficientamento e opportunità nel mercato del retrofit.
Nell’ambito di nuovi edifici (Dlgs 28/2011) una pompa di calore può soddisfare in modo conveniente ed efficiente riscaldamento, gestione smart di sistema (ventilazione meccanica controllata (VMC), fotovoltaico, telecontrollo), accesso a tariffa D1 e al contempo far fronte a richieste più gravose – come comfort ACS richiesto in crescita e RES al 50% su produzione di acqua calda sanitaria – attraverso l’integrazione di più fonti o dispositivi per assicurare – oltre a comfort, efficienza e sostenibilità – facilità di utilizzo. Per gli edifici esistenti abbinando le pompe di calore in configurazione ibrida si può efficientare una parte del parco esistente, grazie alla spinta data dai sistemi incentivanti e dalla capacità di adattamento di questi sistemi alla fluttuazione dei prezzi dell’energia.
La tariffa agevolata D1 per pompa di calore e utenza domestica, è concessa se:
Autore: Maruska Scotuzzi per ElettricoMagazine