I fenomeni fisici di natura elettromagnetica generano un repentino e improvviso innalzamento dei valori di picco delle tensioni di rete, ben al di sopra dei parametri nominali, causando fenomeni noti come sovratensioni, principale causa di guasto dei dispositivi elettronici e di interruzione delle attività produttive.
Le sovratensioni sono classificate in base alla frequenza, al valore di picco e al tipo di perturbazione che provocano sulla rete:
Per progettare un sistema di protezione adeguato è necessario seguire l’algoritmo dell’analisi del rischio, descritto nella Norma CEI EN 62305: 2013 (CEI 81-10).
Questa analisi permette d’identificare a quale livello d’esposizione è soggetto l’edificio in questione e può evidenziare le seguenti sorgenti e tipi di danno alle strutture.
Il fulmine può essere causa di tre principali tipi di danno:
D1: danno ad esseri viventi per elettrocuzione;
D2: danno materiale (incendio, esplosione, distruzione meccanica) dovuto agli effetti della corrente di fulmine;
D3: guasti agli impianti interni dovuti al LEMP.
La protezione contro il fulmine deve essere valutata al fine di ridurre le perdite
Ciascun tipo di danno relativo alla struttura da proteggere, solo o in combinazione con altri, può produrre differenti perdite. Il tipo di perdita che può verificarsi dipende dalle caratteristiche della struttura stessa. La Norma CEI EN 62305 considera i seguenti tipi di perdita che possono verificarsi a causa di danneggiamenti alla struttura:
L1: perdita di vite umane (compreso danno permanente);
L2: perdita di servizio pubblico (forniture di gas, acqua, TV, TLC e energia elettrica);
L3: perdita di patrimonio culturale insostituibile;
L4: perdita economica (struttura, suo contenuto e perdita di attività).
La necessità della protezione contro il fulmine di una struttura deve essere valutata al fine di ridurre le perdite dei valori L1, L2 e L3.
Al fine di valutare se la protezione sia o meno necessaria, deve essere effettuata l’analisi del rischio in accordo con la procedura indicata nella CEI EN 62305-2. Devono essere considerati i seguenti rischi, corrispondenti ai tipi di perdita:
R1: perdita di vite umane o danni permanenti;
R2: perdita di servizio pubblico;
R3: perdita di patrimonio culturale insostituibile;
R4: perdita economica: dovrebbe essere valutata quando la protezione contro il fulmine sia economicamente motivata.
La protezione contro il fulmine risulta, quindi, necessaria se il rischio R (da R1 a R3) risulta superiore al livello di rischio tollerabile RT. In questo caso si devono adottare misure di protezione al fine di ridurre il rischio R (da R1 a R3) al di sotto del valore di rischio tollerabile RT.
Oltre alla necessità della protezione contro il fulmine di una struttura, può risultare utile valutare i benefici economici derivanti dall’adozione di misure di protezione atti a ridurre le perdite economiche L4.
In questo caso, deve essere definito il valore del rischio di perdita economica R4. La definizione di R4 permette di valutare il costo della perdita economica con e senza le misure di protezione adottate.
La protezione contro il fulmine è conveniente se la somma del costo CRL della perdita residua in presenza delle misure di protezione e il costo CPM delle misure di protezione risulta inferiore al costo CL della perdita totale in assenza delle misure di protezione.
Per ridurre il rischio secondo il tipo di danno possono essere adottate misure di protezione atte a:
Queste misure possono essere utilizzate singolarmente o in combinazione e costituiscono il sistema completo di protezione.
Prosegue l’analisi delle opzioni legate alla protezioni dalle sovratensioni. La seconda parte è stata pubblicata a questo indirizzo, mentre la terza parte a questo indirizzo,
Si ringrazia il Gruppo Limitatori di Sovratensione – ANIE CSI