Si conclude l’analisi delle opzioni legate alla protezioni dalle sovratensioni. A questi link è possibile leggere la prima parte, la seconda parte e la terza parte.
Le Norme di prodotto e quelle d’installazione sono soggette a un continuo rinnovamento e si susseguono le edizioni aggiornate delle principali raccolte normative: CEI 64-8, CEI EN 61643 e CEI EN 61305 (CEI 81-10); a quest’ultima, il CEI ha deciso di affiancare anche un software, Flash 4 by CEI, che guida il progettista nell’applicazione di tutte le parti della Norma.
La parte 1 della Norma CEI EN 62305 indica i principi generali che sono alla base della protezione contro il fulmine di strutture, inclusi gli impianti, il contenuto e le persone. I seguenti casi non sono compresi nello scopo della presente Norma: sistemi ferroviari, veicoli, navi, aerei, installazioni in mare “offshore”, tubazioni sotterranee ad alta pressione, tubazioni, linee elettriche di potenza e di telecomunicazione non connesse alla struttura.
La parte 2 della Norma CEI EN 62305 è applicabile alla valutazione del rischio dovuto a fulmini a terra. Il suo scopo è quello di fornire la procedura per la determinazione di detto rischio. Una volta che sia stato stabilito un limite superiore per il rischio tollerabile, questa procedura permette la scelta di appropriate misure di protezione da adottare per ridurre il rischio al limite tollerabile o a valori inferiori.
La parte 3 della Norma CEI EN 62305 definisce i requisiti per la protezione di una struttura contro i danni materiali per mezzo di un impianto di protezione (LPS) e per la protezione contro i danni agli esseri viventi causati dalle tensioni di contatto e di passo in prossimità dell’LPS.
La parte 4 della Norma CEI EN 62305 fornisce informazioni sul progetto, l’installazione, la manutenzione e la verifica delle misure di protezione (SPM) per gli impianti interni elettrici ed elettronici al fine di ridurre il rischio di danni permanenti dovuti all’impulso elettromagnetico (LEMP) associato al fulmine.
La parte 11 della Norma CEI EN 61643 si applica a limitatori di sovratensioni contro gli effetti diretti ed indiretti del fulmine o di altre sovratensioni transitorie. Questi dispositivi sono concepiti per essere connessi a circuiti a 50/60 Hz in corrente alternata e ad apparecchiature a tensione nominale fino a 1.000 V efficaci. La Norma tratta le prescrizioni costruttive, di sicurezza e le prove delle diverse classi.
La parte 21 della Norma EN/IEC 61643 si applica a limitatori di sovratensione per reti di telecomunicazione e trasmissione dati.
La presente Specifica Tecnica CLC/TS 61643-12 descrive i principi per la scelta, la messa in opera, la dislocazione e il coordinamento di limitatori di sovratensioni da connettere a circuiti di potenza con frequenze da 50 Hz a 60 Hz in corrente alternata ed apparecchiature con tensione fino a 1.000 V in valore efficace e 1.500 V in corrente continua. Tratta soltanto gli SPD e non i componenti gli SPD integrati nelle apparecchiature.
Si ricorda che l’uso del presente documento può richiedere ulteriori requisiti per l’applicazione in ambienti specifici, quali, ad esempio, nella trazione elettrica, eccetera. Si ricorda, inoltre, che sono applicabili anche le Norme CEI 64-8 ed EN 62305-4.
La presente Parte 22 della Norma IEC 61643 è stata recepita con modifiche dal CENELEC e denominata quale CLC/TS 61643-22. La Specifica Tecnica europea tratta i limitatori di sovratensioni (SPD) connessi alle reti di telecomunicazione e trasmissione dei segnali e ha lo scopo di fornire i principi su cui basarne la scelta, l’applicazione in esercizio, la collocazione negli impianti e il coordinamento.
La Norma impianti CEI 64-8 (Capitolo 534) si rivolge principalmente ai progettisti dell’impianto elettrico e, pur facendo riferimento a tutte le Norme fin qui citate, fornisce una guida rapida per la scelta degli SPD.
In modo molto semplice, questo capitolo dà indicazioni per la scelta e l’installazione di:
Per soddisfare quanto già richiesto dal Capitolo 443 della stessa Norma, il Capitolo 534 richiede l’utilizzo di SPD di Tipo 2 o di Tipo 3 conformi alla Norma CEI EN 61643-11, che dovranno essere installati nel quadro più vicino all’origine dell’impianto all’interno dell’edificio.
Viene poi citata la Norma CEI EN 62305-4 (CEI 81-10-4) per la possibilità di creare diverse zone di protezione mediante l’installazione di SPD di Tipo 1, 2 e 3 e, infine, si ricorda la necessità di installare SPD vicino alle apparecchiature più delicate.
Vengono, inoltre, illustrati quei criteri di selezione che sono propri dell’impianto in cui l’SPD viene installato, in funzione della corrente presunta di cortocircuito dell’impianto e della capacità dell’SPD di estinguere la corrente susseguente, del coordinamento tra SPD e del coordinamento (back up) con le protezioni da sovracorrente e delle conseguenze di un eventuale guasto a livello SPD.
Infine, ci sono anche indicazioni circa la sezione da utilizzare per i conduttori e, in alcuni Allegati in coda al Capitolo, interessanti esempi d’installazione.
Si ringrazia il Gruppo Limitatori di Sovratensione – ANIE CSI