Da Omron soluzioni integrate per l’automazione

omronSono 49 i modelli innovativi di robot industriali, sviluppati da Omron Adept Technologies, che formano, insieme agli apprezzati machine controller della serie NX/NJ e alla gamma di sensori e componenti per la sicurezza di Omron, un ampio ventaglio di soluzioni integrate per l’automazione facilmente applicabili a ogni tipo di ambiente produttivo.

Soluzioni che, grazie alla combinazione di software e architettura di controllo, aiutano ad affrontare le sfide poste oggi dall’automazione industriale, che richiede, ad esempio, sempre maggiore flessibilità per realizzare linee facilmente modificabili, capaci di adattarsi alla fabbricazione di prodotti caratterizzati da cicli di vita brevi.

Le esigenze attuali e future di semplificazione nella progettazione dei processi, di flessibilità operativa e di manutenzione predittiva sono, poi, soddisfatte dall’hardware di controllo comune, dall’architettura software integrata e dall’ambiente di sviluppo.

Una nuova offerta di portata globale, che testimonia l’impegno costante di Omron nello sviluppo di soluzioni innovative che possano migliorare la produttività, grazie all’integrazione tra robot e funzionalità di rilevamento, controllo, gestione dei movimenti e sicurezza.

La disponibilità di 3 famiglie di robot (SCARA, delta, antropomorfi) consente maggiori prestazioni meccaniche in termini di alta velocità e di affidabilità alla soluzione Omron, mentre il controllo dei robot da un ambiente di sviluppo integrato permette di utilizzarli in modo flessibile, in funzione delle esigenze richieste dalle applicazioni.

Tutti i robot possono essere collegati in modo trasparente nell’ambiente di controllo delle macchine gestito dalla piattaforma di automazione Sysmac, migliorando in tal modo il rendimento complessivo delle linee di produzione e superando i limiti dei framework tradizionali.

Per semplificare le attività di progettazione e sviluppo, l’ambiente software integrato ACE (Automation Control Environment) dispone di utili procedure guidate, orientate alle applicazioni, che limitano in modo significativo la quantità di codice di programmazione. A disposizione degli utenti, inoltre, un potente strumento di emulazione 3D, che riduce significativamente i tempi di verifica dei nuovi processi automatizzati, mentre, per le linee di confezionamento, sono interamente supportate da ACE PackXpert le applicazioni robotiche di visione assistita.

 

Industria 4.0 e automazione vincono a SPS Drives

E’ iniziata oggi SPS Drives Italia, la Fiera di riferimento per l’Automazione Elettrica, giunta ormai alla sesta edizione.
SPS Italia pone solide basi per la competitività presente e futura del Made in Italy, nella quale l’automazione gioca un ruolo fondamentale: consentire una produzione sempre più efficiente, flessibile, innovativa e sostenibile.

Girando tra gli stand è possibile cogliere come le soluzioni e le applicazioni siano il focus principale di questa manifestazione dove tutti i principali fornitori di componenti e sistemi per l’automazione pongono l’attenzione sull’innovazione e sulla divulgazione delle applicazioni realizzate nei vari settori industriali.

I tre giorni di fiera sono la vetrina di un’offerta tecnologica all’avanguardia e completa, ma anche un luogo di formazione e informazione grazie ai tantissimi convegni, eventi e incontri tecnici legati al mondo dell’automazione, della connettività, dell’Internet of Things e dei Big Data.

Ma quest’anno è molto di più, infatti si è aggiunto un trend fondamentale, l’Industria 4.0 che rappresenta il futuro dell’industria manifatturiera.

Industria 4.0 è un tema decisamente attuale, è un fenomeno nato in Germania ma che si sta sviluppando anche in Italia che resta il secondo mercato europeo e uno dei primi mercati mondiali per l’automazione industriale.

Ma cosa si intende per industria 4.0?

Industria 4.0 impone la presenza del digitale e della connettività nell’intera catena produttiva, dalla progettazione alla lavorazione dei prodotti, aprendo la strada a una produzione sempre più precisa, flessibile, efficiente, in grado di accorciare i cicli innovativi, ridurre i margini di errore e il time to market, ottimizzare le risorse e realizzare prodotti più complessi in maggior quantità. Una produzione, dunque, capace di soddisfare al meglio e in tempi più rapidi le esigenze del mercato.

La digitalizzazione spinta dei processi produttivi che caratterizza la quarta rivoluzione industriale rappresenta il filo conduttore di questa tre giorni dell’automazione.

Industria 4.0 sps drivesPer capire concretamente tutto questo, è possibile visitare l’area Know How 4.0 che racconta nuovi approcci e soluzioni per il mondo produttivo: 25 aziende condividono alcuni modi di uso concreto relativi al mondo della nuova rivoluzione industriale confrontandosi su tutte le componenti e presentando attraverso idee, soluzioni e applicazioni in diverse aree tematiche Industria intelligente, robotica, informatica e industria digitale, Internet of Things.

Non vi resta che venire a Parma a SPS Drives e scoprire tutto questo!

 

SPS Drives Parma: arriva lo Show Van Rittal

Rittal, quest’anno si fa in due allaShow van rittal fiera SPS Drives di Parma, infatti in aggiunta al classico stand allestito con tantissimi prodotti e soluzioni innovativa, è presente anche un van, lo Show Van Rittal, dove è possibile toccare con mano il sistema di armadi componibile dell’azienda.

A bordo del camion i primi sistemi di climatizzazione per quadri di comando dotati di tecnologia ibrida per l’aumento dell'efficienza energetica, i rack combinabili e flessibili che permettono di creare più di 100 variabili e soluzioni partendo da un unico sistema di armadi. 

Grazie a questo sistema installatori, progettisti e quadristi possono rispondere a qualsiasi esigenza realizzando un armadio su misura per il cliente.

Proprio per far comprendere al meglio le possibilità di questo sistema, durante la tappa italiana lo Show Van Rittal ha presentato le soluzioni tecnologiche presso RK Distribuzione a Verona, Elettroveneta a Piacenza e da oggi fino al 26 maggio è visitabile presso la Fiera di Parma. Quindi durante il tout italiano ben 3 tappe e 5 possibilità per visitarlo.

Ma Rittal ha anche uno stand con un’intera area dedicata al “RAS”, la nuova Business Unit “Rittal Automation Systems”, che mostra come sia possibile gestire un’integrazione di tutte le fasi di lavorazione dei quadri elettrici: dalla progettazione alla personalizzazione.

Ai costruttori di quadri elettrici e di comando, Rittal offre non solo la tecnologia, ma anche le tecniche di lavorazione e movimentazione necessarie per rendere i processi produttivi custom competitivi sia in termini di tempo sia di risorse.

L’offerta Rittal spazia dagli armadi di comando ai sistemi di distribuzione di corrente e climatizzazione, dalle infrastrutture IT ai software e servizi: infatti sono presenti i condizionatori per quadri di comando Blue e+, gli armadi TS 8, il nuovo armadio TE 8000 preassemblato, gli armadietti compatti AE con guida per installazioni interne e l’unità di raffreddamento LCU DX progettata per gli armadi server e di rete TS IT.

 

SPS Drives: Schneider Electric punta sull’innovazione

stand Schneider ElectricPer accompagnare l’industria italiana verso un futuro ricco di connettività e intelligenza, rispondendo all’evoluzione in atto nel settore, Schneider Electric ha strutturato la propria partecipazione a SPS IPC Drives puntando sull’innovazione.

Come spiega Massimo Merli, Vice Presidente della business unit Industry di Schneider Electric: «L’integrazione di tecnologie digitali e operative è una realtà ineludibile e il catalizzatore di tutte le opportunità che questa transizione offre, oggi e nel prossimo futuro, è l’Industrial Internet of Things: un’evoluzione che può portare nuova competitività alle imprese, trasformandole in sistemi intelligenti, sempre più efficienti, flessibili e adattabili al mutare degli scenari di mercato. Con la nostra presenza a SPS vogliamo dimostrare ancora una volta la nostra capacità di offrire risposte “end to end” alla filiera dell’automazione».

Un percorso d’innovazione a tutti i livelli che si articola su quattro elementi: prodotti connessi; controllo locale; Cloud; una piattaforma software per la raccolta dati e la loro elaborazione per l’ottimizzazione di tutti gli aspetti chiave del business: dall’efficienza energetica alla produzione, all’affidabilità dei processi e molto altro ancora.

Elementi che si potranno “toccare con mano” grazie alla demo wall Schneider Electric allestita nella nuova area Know How 4.0 della manifestazione.

stand Schneider Electric Sps drivesPer supportare le aziende che vogliono avviare un percorso verso la “produzione intelligente”, molte le novità delle gamme di componenti e dei sistemi che trovano spazio in fiera, a partire dall’evoluzione dell’architettura per il packaging PacDrive 3, arricchita di nuove funzionalità di connettività e sicurezza. Nuovi anche i controller LMC Pro2, che consentono di gestire fino a 130 servo assi, e la funzionalità C2C (Controller to Controller), che utilizza la comunicazione Sercos per creare una completa trasparenza Ethernet e consentire una comunicazione real time e deterministica su tutta la linea produttiva, connettendo un controllore master con fino a 20 slave.

Al servizio della sicurezza, i nuovi servo drive Lexium 62 e i moduli safety per i servo motori integrati Lexium 62 ILM, che integrano la comunicazione di sicurezza in quella standard attraverso il protocollo Sercos.

Un pacchetto di novità quelle presentate a Parma che include anche le evoluzioni di prodotti quali il Modicon M580, il primo e-PAC con backplane ethernet nativamente integrato, la serie di inverter service oriented Altivar Process, la nuova gamma di PC industriali Magelis iPC e la linea di sensori OsiSense a marchio Telemecanique.

A completamento dell’offerta di prodotti, infine, la presentazione dei piani di servizio Advantage, caratterizzati da un’offerta specifica e totalmente personalizzabile per la manutenzione preventiva, predittiva e correttiva.

Come proteggersi dalle sovratensioni – Quarta parte

Normativa impianti SPD protezione sovratensioniSi conclude l’analisi delle opzioni legate alla protezioni dalle sovratensioni. A questi link è possibile leggere la prima parte, la seconda parte e la terza parte.

Le Norme di prodotto e quelle d’installazione sono soggette a un continuo rinnovamento e si susseguono le edizioni aggiornate delle principali raccolte normative: CEI 64-8, CEI EN 61643 e CEI EN 61305 (CEI 81-10); a quest’ultima, il CEI ha deciso di affiancare anche un software, Flash 4 by CEI, che guida il progettista nell’applicazione di tutte le parti della Norma.

 

CEI EN 62305-1: 2013-02 (CEI 81-10/1): “Protezione contro i fulmini. Principi generali”

La parte 1 della Norma CEI EN 62305 indica i principi generali che sono alla base della protezione contro il fulmine di strutture, inclusi gli impianti, il contenuto e le persone. I seguenti casi non sono compresi nello scopo della presente Norma: sistemi ferroviari, veicoli, navi, aerei, installazioni in mare “offshore”, tubazioni sotterranee ad alta pressione, tubazioni, linee elettriche di potenza e di telecomunicazione non connesse alla struttura.

CEI EN 62305-2: 2013-02 (CEI 81-10/2): “Protezione contro i fulmini. Valutazione del rischio”

La parte 2 della Norma CEI EN 62305 è applicabile alla valutazione del rischio dovuto a fulmini a terra. Il suo scopo è quello di fornire la procedura per la determinazione di detto rischio. Una volta che sia stato stabilito un limite superiore per il rischio tollerabile, questa procedura permette la scelta di appropriate misure di protezione da adottare per ridurre il rischio al limite tollerabile o a valori inferiori.

CEI EN 62305-3: 2013-02 (CEI 81-10/3): “Protezione contro i fulmini. Danno materiale alle strutture e pericolo per le persone”

La parte 3 della Norma CEI EN 62305 definisce i requisiti per la protezione di una struttura contro i danni materiali per mezzo di un impianto di protezione (LPS) e per la protezione contro i danni agli esseri viventi causati dalle tensioni di contatto e di passo in prossimità dell’LPS.

CEI EN 62305-4: 2013-02 (CEI 81-10/4): “Protezione contro i fulmini. Impianti elettrici ed elettronici nelle strutture”

La parte 4 della Norma CEI EN 62305 fornisce informazioni sul progetto, l’installazione, la manutenzione e la verifica delle misure di protezione (SPM) per gli impianti interni elettrici ed elettronici al fine di ridurre il rischio di danni permanenti dovuti all’impulso elettromagnetico (LEMP) associato al fulmine.

CEI EN 61643-11: 2013-03: “Limitatori di sovratensioni di bassa tensione. Limitatori di sovratensioni connessi a sistemi di bassa tensione. Prescrizioni e prove”

La parte 11 della Norma CEI EN 61643 si applica a limitatori di sovratensioni contro gli effetti diretti ed indiretti del fulmine o di altre sovratensioni transitorie. Questi dispositivi sono concepiti per essere connessi a circuiti a 50/60 Hz in corrente alternata e ad apparecchiature a tensione nominale fino a 1.000 V efficaci. La Norma tratta le prescrizioni costruttive, di sicurezza e le prove delle diverse classi.

CEI EN 61643-21: 2003-01 e successive varianti: “Dispositivi di protezione dagli impulsi a bassa tensione. Dispositivi di protezione dagli impulsi collegati alle reti di telecomunicazione e di trasmissione dei segnali – Prescrizioni di prestazione e metodi di prova”

La parte 21 della Norma EN/IEC 61643 si applica a limitatori di sovratensione per reti di telecomunicazione e trasmissione dati.

CEI CLC/TS 61643-12: 2010-11: “Limitatori di sovratensioni di bassa tensione. Limitatori di sovratensioni connessi a sistemi di bassa tensione. Scelta e principi di applicazione”

La presente Specifica Tecnica CLC/TS 61643-12 descrive i principi per la scelta, la messa in opera, la dislocazione e il coordinamento di limitatori di sovratensioni da connettere a circuiti di potenza con frequenze da 50 Hz a 60 Hz in corrente alternata ed apparecchiature con tensione fino a 1.000 V in valore efficace e 1.500 V in corrente continua. Tratta soltanto gli SPD e non i componenti gli SPD integrati nelle apparecchiature.
Si ricorda che l’uso del presente documento può richiedere ulteriori requisiti per l’applicazione in ambienti specifici, quali, ad esempio, nella trazione elettrica, eccetera. Si ricorda, inoltre, che sono applicabili anche le Norme CEI 64-8 ed EN 62305-4.

CEI CLC/TS 61643-22: 2007-02: “Limitatori di sovratensioni connessi alle reti di telecomunicazione e di trasmissione dei segnali. Scelta e principi applicativi”

La presente Parte 22 della Norma IEC 61643 è stata recepita con modifiche dal CENELEC e denominata quale CLC/TS 61643-22. La Specifica Tecnica europea tratta i limitatori di sovratensioni (SPD) connessi alle reti di telecomunicazione e trasmissione dei segnali e ha lo scopo di fornire i principi su cui basarne la scelta, l’applicazione in esercizio, la collocazione negli impianti e il coordinamento.

CEI 64-8/5, sezione 534: 2012-06: “Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1.000 V in corrente alternata e a 1.500 V in corrente continua. Scelta e installazione dei componenti elettrici. Limitatori di sovratensioni (SPD)”

La Norma impianti CEI 64-8 (Capitolo 534) si rivolge principalmente ai progettisti dell’impianto elettrico e, pur facendo riferimento a tutte le Norme fin qui citate, fornisce una guida rapida per la scelta degli SPD.
In modo molto semplice, questo capitolo dà indicazioni per la scelta e l’installazione di:

Per soddisfare quanto già richiesto dal Capitolo 443 della stessa Norma, il Capitolo 534 richiede l’utilizzo di SPD di Tipo 2 o di Tipo 3 conformi alla Norma CEI EN 61643-11, che dovranno essere installati nel quadro più vicino all’origine dell’impianto all’interno dell’edificio.
Viene poi citata la Norma CEI EN 62305-4 (CEI 81-10-4) per la possibilità di creare diverse zone di protezione mediante l’installazione di SPD di Tipo 1, 2 e 3 e, infine, si ricorda la necessità di installare SPD vicino alle apparecchiature più delicate.
Vengono, inoltre, illustrati quei criteri di selezione che sono propri dell’impianto in cui l’SPD viene installato, in funzione della corrente presunta di cortocircuito dell’impianto e della capacità dell’SPD di estinguere la corrente susseguente, del coordinamento tra SPD e del coordinamento (back up) con le protezioni da sovracorrente e delle conseguenze di un eventuale guasto a livello SPD.

Infine, ci sono anche indicazioni circa la sezione da utilizzare per i conduttori e, in alcuni Allegati in coda al Capitolo, interessanti esempi d’installazione.

Si ringrazia il Gruppo Limitatori di Sovratensione – ANIE CSI

Domotica: nuovi dispositivi preconfigurati Plug & Play

Valorizzare una casa è oggi possibile grazie a soluzioni intelligenti come i nuovi dispositivi preconfigurati Plug & Play di Vimar che permettono di trasformare o realizzare ex novo un impianto elettrico tradizionale in un impianto domotico. Infatti, grazie a questa soluzione è possibile gestire l’illuminazione o le automazioni delle tapparelle in modo semplice senza nessuna programmazione specifica. Ma non solo, è possibile inserire le funzioni in uno scenario che può gestire il funzionamento in modo combinato: ad esempio – con un semplice comando – abbassare le tapparelle e spegnere le luci.

Grazie ai nuovi dispositivi Vimar, anche chi non possiede in casa un impianto domotico, potrà beneficiare dei vantaggi offerti da questa tecnologia.

Questi dispositivi ideali per il residenziale e il piccolo terziario, possono essere installati sia in fase di ristrutturazione sia in nuove realizzazioni attraverso impianti a “centro stella” o “distribuititi”.

Schema Din Impianto domotico Vimar

I vantaggi sono tantissimi: flessibilità, versatilità, semplicità e scalabilità.

Innanzitutto semplicità di installazione poiché i dispositivi preconfigurati Plug & Play non richiedono particolari competenze; è sufficiente collegare i pulsanti agli ingressi e i carichi alle uscite. Semplicità nella messa in servizio: il lavoro dell’installatore è agevole in quanto non è necessaria alcuna configurazione; e inoltre semplicità di manutenzione, rapida e da un unico punto, perché centralizzabile a quadro.

La flessibilità e la versatilità riguardano, invece, la possibilità di utilizzare questi dispositivi in diverse situazioni: ristrutturazione, realizzazione o modifica di un impianto tradizionale esistente.

E poi fondamentale è la scalabilità: i nuovi dispositivi preconfigurati Plug & Play di Vimar sono pensati per il controllo e la gestione delle luci e degli automatismi delle tapparelle, ma sono facilmente integrabili nel sistema domotico By-me per ampliare le funzioni dell’impianto.

Questa soluzione è un primo passo per realizzare un impianto elettrico evoluto e connesso. Scegliendo tra i dispositivi a catalogo, comfort, sicurezza, controllo, efficienza energetica e risparmio possono essere integrati in un’unica tecnologia. Nasce la nuova domotica Plug & Play.

Schema incasso Vimar

 

Siemens: digitalizzazione e Industry 4.0

conferenza stampa Siemens Industry 4.0 Digitalizzazione, infrastrutture, urbanistica, cambiamenti demografici e climatici sono i mega trend che stanno trasformando il mondo in generale e che, ovviamente, hanno influenzato anche le strategie e i business di aziende come la Siemens.

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Green IQ: efficienza energetica, sostenibilità per il comfort domestico

quanto sei greenContribuire a diffondere modelli di vita e di consumo sostenibili è per Vaillant una priorità: infatti, ha condotto un’analisi finalizzata a comprendere come il settore risponde e queste tematiche e quanto gli utenti finali siano realmente green.

Per sottolineare tutto questo ha creato il marchio Green IQ.

Per quanto riguarda il consumatore finale e gli utenti è stata condotta una da TNS una ricerca a livello europeo coinvolgendo 13mila cittadini di 13 paesi europei.

Chi è quindi veramente green? La ricerca riserva parecchie sorprese: l’Italia conquista un terzo posto, preceduta soltanto dall’Austria e dalla Turchia. Paesi come la Germania, l’Olanda, la Francia e il Regno Unito si collocano a metà della graduatoria, a dispetto di un’immagine green che solitamente li accompagna.

Il 41% di consumo energetico è negli edifici: almeno il 90% è utilizzato per riscaldamento e acqua calda

Dall’indagine emerge che gli italiani sono particolarmente sensibili ai temi ambientali e all’efficienza energetica, soprattutto quando si parla di edifici energicamente efficienti e che permettono un significativo risparmio energetico.

Inoltre è emerso il concetto di smart home e di tutto ciò che permette di controllare e gestire l’abitazione e il comfort.
Quindi domotica, innovazione, termostati intelligenti, possibilità di comandare il riscaldamento e la climatizzazione con lo smartphone sono conosciuti e richiesti dalla metà degli intervistati.

Il 35% degli italiani è cosciente che la sostituzione di vecchi impianti di climatizzazione e riscaldamento con nuove tecnologie all’avanguardia sia il primo passo per risparmiare energia e ridurre le emissioni (CO₂).

Purtroppo, però, a questa consapevolezza non corrisponde una reale propensione all’acquisto di tecnologie sostenibili ed efficienti e solo il 14% degli Italiani e il 17% dei turchi dichiara di essere pronto ad investire.
Per quanto riguarda il rinnovamento del parco caldaie installate in Italia, anche qui le cose non vanno benissimo.
Infatti, secondo alcune indagini condotte da Vaillant, il 70% delle caldaie installate in Italia è ancora del tipo tradizionale a bassa efficienza.

Sostituendole con moderne caldaie a condensazione, si potrebbero ridurre le emissioni di CO2 di 5.908 kt/anno, pari al 7% delle emissioni di gas serra del settore residenziale, mentre ogni famiglia potrebbe risparmiare in bolletta tra il 20 e il 25% 

Da tutto questo ha preso vita MyGreen IQ, un indice che, sommando comportamenti reali e buone intenzioni, racconta come siano effettivamente green i paesi europei identificando proprio ai primi posti Turchia, Austria e Italia.

Green IQ: il comfort è sempre più efficiente e sostenibile

marchio Green IQ vaillantVaillant per sottolineare la propensione al green, all’efficienza energetica e alla sostenibilità ambientale ha creato il marchio Green IQ, dove green rappresenta il processo produttivo sostenibile, maggior utilizzo di materiali riciclati e riciclabili, ricerca e scelta responsabile dei fornitori e IQ l’intelligenza volta a ottimizzare l’utilizzo del prodotto nel corso degli anni, app per il controllo da smartphone, monitoraggio dei consumi, e assistenza da remoto.

Mirai il climatizzatore sostenibile ed efficiente

Toshiba MIRAI HW0003Mirai è il nuovo climatizzatore di Toshiba Multiclima funzionante con il refrigerante R32 a basso GWP (Global Warming Potential) cioè a basso potenziale di riscaldamento ambientale.

Ideale per il settore residenziale, Mirai si caratterizza per la sostenibilità totale che va oltre all’utilizzo del nuovo refrigerante, infatti sono stati seguiti accorgimenti tecnologici in fase di progettazione, funzionamento e imballaggio proprio per ridurre l’impatto ambientale.

La gamma Mirai è disponibile in cinque taglie differenti da 5 a 16 kW (da 1,5 kW di capacità fino alla taglia 16 di 4,6 kW) fino alla classe energetica A++ in freddo e A+ in caldo.

Tra gli aspetti tecnologici di Mirai da sottolineare il trattamento della batteria con film “Aqua resin” che impedisce il deposito di sporco e impurità.

Il climatizzatore da 5 kW è adatto per climatizzare locali di piccole dimensioni o con elevato livello di isolamento.
Il nuovo compressore DC Rotary riduce i costi d’esercizio garantendo consumi minimi con elevati rendimenti anche a carichi parziali.

Mirai presenta un’estetica moderna e tondeggiante, e grazie al materiale lucido e riflettente, al frontale compatto e ai LED discreti si adatta in qualsiasi ambiente e arredamento.

Toshiba MIRAIToshiba è da sempre vicina all’installatore cercando soluzioni tecniche in grado di agevolare l’installazione: in questo caso è possibile fornire l’alimentazione al sistema sia attraverso l’unità esterna sia attraverso l’unità interna.
Anche per quanto riguarda la manutenzione ci sono delle novità: in pochi passaggi è possibile smontare la bacinella di scarico condensa, il ventilatore e la scatola elettrica.

Il telecomando – compatto e semplice da utilizzare – permette all’utente di scegliere e regolare il comfort in maniera ottimale.

Selezionando il tasto ECO è possibile ottenere un risparmio energetico fino al 25% rispetto alle impostazioni standard, mentre il tasto FAN consente di selezionare 5 velocità per il ventilatore oltre alla funzione AUTO.
Toshiba offre anche la possibilità di comandare, gestire e programmare da remoto il comfort grazie all’installazione di un kit opzionale e uno specifico telecomando.

6 motivi per scegliere la domotica e avere una Smart Home

smart homeRealizzare oggi un impianto elettrico non significa solo posizionare punti luce, prese e comandi, ma vuol dire comandare le tapparelle, gestire i carichi, disporre di automatismi, centralizzare le diverse funzioni, sicurezza… in altre parole è possibile creare una Smart Home.

La norma di riferimento per la realizzazione di un impianto elettrico, CEI 64-8, identifica in 3 livelli le dotazioni dell’impianto facilitandone la scelta in base alle funzioni che l’utente finale desidera avere: livello 1 base, livello 2 standard e livello 3 domotico.
La classificazione dei livelli introdotta non è collegata a nessun’altra classificazione: non dipende né dalla prestazione energetica dell’immobile né dalla classe catastale.
Si riferisce alle prestazioni impiantistiche: l’installatore può offrire al cliente una soluzione creata su misura e può “certificare” il livello di qualità in termini di dotazioni funzioni, allo stesso tempo il cliente può scegliere quali dotazioni installare.

Il livello 3 domotico – quello più performante – introduce la componente tecnologica e innovativa all’interno dell’abitazione, ottimizzando il comfort, garantendo un risparmio energetico e dando maggior valore all’immobile.

6 motivi per scegliere e installare la domotica

Efficienza energetica e risparmio energetico – la domotica permette di controllare, gestire e monitorare le apparecchiature che normalmente funzionano singolarmente, garantendo al contempo una riduzione dei costi della bolletta elettrica e risparmio energetico

Sicurezza – grazie a un impianto domotico è possibile garantire sicurezza alle persone e alle cose evitando allarmi, incendi, fughe di gas o intrusioni

Comfort – grazie all’utilizzo di touch-screen, smartphone, APP o semplici telecomandi è possibile gestire la climatizzazione e il riscaldamento, regolare l’illuminazione, accendere un elettrodomestico migliorando la qualità della vita quotidiana

Facilità e semplicità di utilizzo – comandi semplici, interfacce user-friendly e intuitive permettono di programmare funzioni complesse

Funzionalità – la domotica è un valido aiuto nel caso di utenti anziani o diversamente abili che, infatti possono rendersi autonomi grazie a soluzioni e sistemi semplici da utilizzare ma che integrano funzioni complesse

Flessibilità – la domotica è espandibile, infatti si possono aggiungere nuove funzioni nel tempo adattando l’impianto alle esigenze dell’utente. Le modifiche si effettuano senza opere murarie aggiuntive

Realizzare un impianto domotico è per l’installatore un modo per poter garantire ai propri clienti sicurezza, efficienza energetica, comfort grazie a tecnologie che semplificano la vita, ma soprattutto progettare e realizzare una casa al passo con i tempi (grazie a soluzioni smart, remotizzazione e automazioni) e sostenibile grazie alla e-mobility.