Con Daikin “toccare l’aria” è possibile

Daikin Temporary ShowroomMultinazionale giapponese ai vertici del comparto mondiale dei sistemi di climatizzazione e riscaldamento, Daikin ha inaugurato lo scorso 5 maggio il suo primo Temporary Showroom a Milano, in Via Statuto 16, in cui i visitatori avranno la possibilità di vivere un’entusiasmante esperienza sensoriale: quella di “toccare l’aria”.

Situato nel cuore del Brera Design District, che ospita negozi e spazi espositivi dei principali marchi di arredamento e applicazioni per la casa, il Temporary Showroom sarà aperto tutti i giorni, dal lunedì al sabato, con orario continuato dalle 10 alle 19, e vede come protagonista Daikin Emura, il climatizzatore che può trasformarsi in elemento d’arredo, grazie alla personalizzazione in Alcantara.

Sono, infatti, esposte tutte le 30 finiture create in esclusiva dall’azienda di materiali di rivestimento, declinate in tre stili, in grado di soddisfare anche i gusti più esigenti:
– Tropicalia, per una casa dalle colorate sfumature esotiche;
– Savile Row, per chi ama l’eleganza e un tocco di classe personalizzato;
– Fly High, che si ispira a tonalità e giochi di luce del cielo.

DaikinL’intera gamma Daikin Bluevolution per la climatizzazione residenziale potrà essere scoperta grazie alla tecnologia della “Realtà Aumentata”, mentre l’innovazione, motore pulsante dell’azienda, avrà un piccolo, ma prezioso spazio dedicato ai prodotti del futuro in legno, direttamente in arrivo dal nuovo Centro R&D di Osaka. Inoltre, all’interno, i visitatori potranno scoprire anche l’offerta per il riscaldamento di Daikin.

A fianco dei prodotti, spazio per avvicinarsi anche ad alcune delle più note arti legate alla cultura giapponese: i visitatori, infatti, potranno assistere a dimostrazioni gratuite di origami (l’arte di trasformare la carta in oggetti e figure quasi reali), di ikebana (antica pratica che combina fiori recisi, anticamente conosciuta come Kadō, per creare meravigliosi elementi decorativi) e di calligrafia (una vera e propria disciplina artistica e morale che richiede un lungo apprendimento e un continuo esercizio, chiamata anche Shodo).

Iniziative che saranno complementari a momenti d’incontro e confronto con designer, esperti d’arredamento e professionisti legati a Daikin e alla sua comunicazione istituzionale, e a workshop creativi in collaborazione con stilisti e blogger designer.

All’indirizzo www.daikin.it è disponibile il calendario completo, mentre sulla pagina Facebook di Daikin Italy si possono seguire, in tempo reale, tutti gli incontri e le attività in programma.

SPS Drives Italia ai blocchi di partenza

SPS Drives Italia, la fiera annuale organizzata da Messe Frankfurt Italia, che riunisce fornitori e produttori del mondo dell’automazione industriale, è giunta alla sesta edizione che si svolgerà a Parma dal 24 al 26 maggio 2016.

La fiera, che presenta soluzioni tecnologiche, applicazioni in diversi settori industriali e non solo prodotti, vede la partecipazione di tutti i principali fornitori di componenti e sistemi per l’automazione.

674 le aziende partecipanti in due padiglioni espositivi, un’area esterna, il padiglione 4 con soluzioni di automazioni 4.0 e demo funzionanti, un fitto programma di convegni e incontri tecnici: queste le principali caratteristiche di SPS Drives.

La fiera italiana è pronta ad affrontare le sfide e i cambiamenti della quarta rivoluzione industriale, presentando la prima mostra di soluzioni applicative per la Manifattura 4.0. 25 aziende propongono alcuni modi di uso concreto relativi alla nuova rivoluzione industriale confrontandosi attraverso idee, soluzioni e applicazioni.

L’edizione 2016 ha registrato una significativa crescita: +11% rispetto alla passata edizione.

“La nostra attenzione è sempre rivolta ai mega trend che riguardano in particolare il settore manifatturiero europeo e italiano: per questo non possiamo ignorare l’impatto che i concetti alla base di Industria 4.0 avranno sul prossimo futuro. La nostra piattaforma espositiva è un‘agorà che permette a tutti gli operatori di incontrarsi e confrontarsi per studiare applicazioni, proporre soluzioni e comprendere gli investimenti” ha sottolineato Donald Wich, Amministratore Delegato Messe Frankfurt Italia.

Sps Drives 2016 piantinaRicco programma convegnistico a SPS Drives Italia 2016

Tra gli incontri Cisco presenterà “IoE Talks: la fabbrica in digitale”, L’internet of everything è il punto di incontro tra l’automazione industriale e l’information technology ed è la base su cui si fonda la Smart Factory; “Automazione e manifattura, il binomio del 4.0 in Italia” si focalizzerà non solo sui dati di settore, ma anche i risultati dell’osservatorio commissionato da Messe Frankfurt Italia riguardante la nuova frontiera della competitività industriale in Italia.

Diverse le tavole rotonde che affronteranno argomenti legati all’Internet of Things (IoT) e Big data, la progettazione Meccatronica, l’industria 4.0, il ruolo della sensoristica nelle applicazioni IoT…

Per programmare al meglio la visita della fiera è possibile scaricare la App SPS Italia dove ci si può registrare, consultare il catalogo degli espositori, rimanere aggiornati su tutti gli appuntamenti.
L’ingresso in fiera è gratuito e riservato agli operatori del settore. Iscrizioni su www.spsitalia.it.

 

Privacy e sicurezza con la tecnologia masking di Panasonic

Masking PanasonicQual è il confine tra sicurezza e privacy? Si tratta di un argomento molto dibattuto, in particolare quando si parla di videosorveglianza. L’Unione Europea ha in programma l’entrata in vigore di una apposita normativa in tal senso, che porrà dei limiti ben definiti.
Per ovviare a questa impasse Panasonic ha sviluppato una soluzione di masking – disponibile sia come tecnologia integrata nella telecamere che sotto forma di software per PC – che permette di monitorare gli spazi videosorvegliati proteggendo nel contempo la privacy delle persone.
Questa tecnologia consente appunto di “mascherare” il volto dei soggetti inquadrati al fine di preservarne la privacy: il sistema viene attivato dal movimento e a quel punto sostituisce automaticamente la silhouette con un’immagine tale da rendere irriconoscibile la persona. In questo modo è possibile proteggere la privacy dell’individuo senza dover rinunciare a garantire la sua sicurezza, al pari di quella dei collaboratori e di tutti gli asset aziendali.
“Il sistema è stato sviluppato in prima battuta per fornire al settore della logistica un efficace metodo di monitoraggio dei colli e che protegga nel contempo anche i diritti del lavoratore. – spiega Gerard Figols, Product Marketing Manager di Panasonic Security Solutions – Inoltre, poiché permette di proteggere sia dipendenti che clienti, risulterà di sicuro interesse anche per i settori retail e bancario, dove è necessaria una sorveglianza continua”.
Masking LogisticaIl tema della sicurezza e della privacy, come detto, è oggi particolarmente caldo: in Panasonic hanno colto l’esigenza di analizzare questa necessità già un anno fa attraverso una serie di incontri formativi rivolti alle aziende e ai system integrator.
“Questo ciclo di incontri, volto a fare chiarezza su tutto ciò che cambierà in termini normativi, burocratici e sanzionatori, è stato estremamente apprezzato dal settore. – aggiunge Antonella Sciortino, Field Marketing Manager Panasonic Pro Camera Solution Italia – Parallelamente Panasonic ha investito in modo cospicuo nello sviluppo di tecnologie mirate esattamente a fornire soluzioni concrete per le aziende che operano all’interno del contesto, da sempre complesso, della tutela della Privacy in presenza di sistemi di videosorveglianza”.

Il masking per tutte le necessità

Masking BancaLa soluzione di masking sviluppata da Panasonic è disponibile per le telecamere delle serie 3, 5 e 6, nonché per i modelli WV-SFN480 e WV-SFV481 4K; per chi dispone di altri modelli di telecamera esiste una soluzione software PC-based che consente di implementare la schermatura delle persone sui sistemi TVCC analogici esistenti.

 

 

 

I vincitori del Trofeo Smart Project di Omron

trofeo smart project di OmronSi è svolta a Roma – presso il Miur – Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – la nona edizione del Trofeo Smart Project di Omron, la gara nazionale legata al mondo dell’automazione industriale che premia gli studenti degli istituti tecnici e professionali.

Il progetto è il linea con le direttive ministeriali che promuovono l’interazione tra la scuola e il lavoro e puntano a valorizzare le eccellenze italiane.

L’obiettivo è ambizioso: portare all’integrazione di competenze tra mondo produttivo e istruzione tracciando un cambiamento significativo nell’insegnamento e nell’approccio culturale. In questo modo si vuole colmare il “gap” che normalmente esiste tra le due realtà.

Omron crede fortemente in questo progetto e nella possibilità di formare i ragazzi attraverso iniziative concrete”, ha detto Massimo Porta, Country General Manager di Omron Italia. “Tutto si basa su tre importanti valori: passione, rispetto e curiosità. Questi sono i motori che permettono di raggiungere obiettivi impensabili. Questa cerimonia è un importante momento di crescita personale e professionale per gli studenti e per noi, invece, è un’emozione constatare l’impegno e la voglia di creare che gli studenti riescono a mettere in campo. I progetti di quest’anno sono decisamente di alto livello”.

Il Trofeo Smart Project, coordinato da Michele Di Benedetto, mette a confronto progetti di automazione realizzati dagli studenti degli ultimi due anni degli Istituti tecnici con strumenti software e dispositivi hardware messi a disposizione da Omron.
Vengono premiati i migliori progetti, ma anche il miglior modo di comunicare.

Quest’anno sui 48 progetti presentati, 11 sono arrivati alla finale a Roma dove le squadre composte da un docente e da due studenti hanno sostenuto prima alcuni test legati all’automazione e poi hanno presenta a una platea – composta da professori, tecnici e giornalisti – il progetto. Importante, in questo contesto, non solo la conoscenza tecnica e la bontà del progetto, ma anche la capacità nell’esporre e comunicare.

I premi, come tutti gli anni, consistono in buoni acquisto per le Scuole e borse di sttrofeo smart project 2016udio per gli studenti.

Il Premio “Eccellenza nella comunicazione” è stato assegnato al Progetto Scuola A++ presentato da Pietro Gori e Massimo Arcangeli dell’ITTS Fedi-Fermi di Pistoia.

Per quanto riguarda gli altri premi ricordiamo tra gli studenti il primo posto per Pietro Gori dell’ITTS Fedi Fermi di Pistoia, mentre per le scuole: primo classificato ITTS Fedi-Fermi di Pistoia, secondo ITIS Fermo-Corni di Modena; terzo classificato l’Istituto Einstein-Bachelet di Roma.

 

Come proteggersi dalle sovratensioni – Seconda parte

fulmini pericolo sovratensioniProsegue l’analisi delle opzioni legate alla protezioni dalle sovratensioni. La prima parte è stata pubblicata a questo indirizzo, mentre la terza parte a questo indirizzo,

 

Non è possibile, in questa sede, illustrare tutti i contenuti delle quattro parti delle Norme CEI EN 62305: è, però, doveroso citare almeno 2 concetti base relativamente alla protezione da sovratensione:

Il livello di protezione LPL

È del tutto evidente che il rischio di fulminazione e l’entità degli eventuali danni provocati sono anche funzione dell’intensità del fulmine stesso.
Sono molti i parametri elettrici considerati nell’analisi statistica dei fulmini che sono registrati dagli Istituti preposti.
Le Norme CEI EN 62305 (CEI 81-10) prevedono 4 livelli di protezione (da I a IV): per ciascun livello è fissato un insieme di parametri, minimi e massimi, della corrente di fulmine.
I valori massimi della corrente di fulmine relativi all’LPL I (200 kA) presentano una probabilità di non essere superati pari al 99%.
I valori massimi dell’LPL I vengono ridotti al 75% per l’LPL II (150 kA) ed al 50% per gli LPL III e IV (100 kA).
I valori minimi, invece, sono utilizzati per determinare il raggio della sfera rotolante che delimita la zona in cui è impedito l’accesso al fulmine: si parte da 3 kA, per l’LPL I, per arrivare a 16 kA, per l’LPL IV.
Tutte le misure di protezione descritte in queste Norme sono efficaci contro i fulmini i cui parametri di corrente siano contenuti entro il campo di variazione definito dall’LPL scelto per il progetto.

Scegliere un determinato LPL significa dimensionare il sistema di protezione secondo i parametri della corrente di fulmine definiti per quel livello. In pratica, significa dimensionare gli SPD (limitatori di sovratensioni) secondo la corrente che li attraversa con una data probabilità.

Per questo, nelle Norme CEI 81-10, si preferisce parlare di “sistema di SPD” piuttosto che di singoli SPD. Questo perché un sistema di SPD si può associare ad un livello di protezione. Il progetto secondo le Norme CEI 81-10 richiederà, infatti, un sistema di SPD di un certo livello LPL da I a IV.
Attenzione però che non è possibile definire un livello LPL per un SPD prescindendo dal progetto nel quale è inserito e per questa ragione non troverete nessuna indicazione del livello di protezione LPL sui cataloghi dei costruttori di SPD.

Il livello LPL, lo schema d’inserzione degli SPD e altri parametri del progetto permettono di determinare i veri principali parametri di scelta degli SPD, che sono: la classe di prova, la corrente impulsiva e/o la corrente nominale, il livello di protezione di tensione Up e la tensione continuativa Uc.
Un sistema di SPD di un dato livello contribuisce a ridurre il rischio totale derivante dalle sovratensioni: è chiaro che un sistema di SPD con LPL IV riduce meno il rischio di un sistema di protezione LPL I. Solo un sapiente bilanciamento delle varie misure di protezione può portare il rischio sotto il livello accettabile con una spesa adeguata.

Le zone di protezione LPZ

Danno elettrico da sovratensioniGli impianti elettrici ed elettronici sono soggetti a guasti dovuti al LEMP (impulso elettromagnetico del fulmine). Per evitare guasti negli impianti interni è necessario adottare opportune misure di protezione. La protezione contro il LEMP si basa, nelle Norme CEI 81-10, sul concetto delle zone di protezione LPZ.
A determinare le zone di protezione LPZ sono i vari sistemi di protezione come gli LPS (Lightning Protection System), le funi di guardia, le schermature ed i sistemi di SPD.

Per semplificare il concetto è sufficiente affermare che una zona LPZ a valle di determinate misure di protezione è caratterizzata da una rilevante riduzione del LEMP rispetto alla zona LPZ a monte.

Le Norme CEI 81-10 definiscono le zone in funzione della severità degli effetti dovuti al fulmine. Le zone LPZ sono dei volumi ideali nei quali la severità del LEMP è compatibile con il livello di tenuta degli impianti interni al volume. Il confine da una zona LPZ a quella successiva è definito dalle misure di protezione adottate.

Le zone sono così definite:

 

Si ringrazia il Gruppo Limitatori di Sovratensione – ANIE CSI

Smart Home NOW fa tappa a Milano

smart home nowArriva a Milano Smart Home NOW, il roadshow nato dalla collaborazione tra Innovability e Daivai, dedicato alle soluzioni e alle tecnologie legate alla Smart Home. Giovedì 12 maggio dalle ore 9 alle 17 in via Manuel Fangio a Lainate, a circa 30 minuti da Milano, presso il Centro Guida Sicura ACI-SARA.

Soluzioni, prodotti e applicazioni per la realizzazione di case intelligenti, installazioni innovative e modelli di business alternativi possono accelerare un settore che in questo momento sta crescendo: aziende, professionisti, maker digitali e service providers discuteranno proprio su queste tematiche.

Alla tappa di Milano saranno presenti l’associazione Energy@Home e le imprese collegate, Domotica Labs con soluzioni di integrazione, Yale con sistemi di sicurezza e porte intelligenti, Punto Service che offre servizi alla persona, MR&D che sviluppa progetti pubblico-privati in ambito IoT e la Rete di Imprese Starpiù.

Ovviamente per facilitare il networking tra i professionisti che parteciperanno all’evento, ci sono attività quali: un workshop per Professionisti 2.0 coordinato da CreAction Team, un OpenLab tra le aziende e una community di sviluppatori.

L’evento Smart Home NOW  si svolge durante la Disruptive Week Milan, una settimana di eventi in Italia e all’estero dedicati allo sviluppo di nuove tecnologie con un focus sull’Internet of Things (IoT), la Smart Energy, la robotica  e tutto ciò che è legato all’Industria 4.0.

Gli obiettivi della tappa di Milano, come quelle di Torino e Bologna, sono: far conoscere le nuove soluzioni, supportare sia i professionisti sia i consumatori nel passaggio da abitazione a casa evoluta e connessa, creare nuove opportunità di business.

L’evento è rivolto a progettisti, installatori, impiantisti, ingegneri, system integrator, architetti e a tutte le aziende, distributori e rivenditori di prodotti Smart per il residenziale e di soluzioni domotiche e legate all’Internet of Things in grado di semplificare il modo di vivere.

La partecipazione è gratuita, basta, infatti, registrarsi sul sito: www.smarthomenow.it

 

Come rendere più semplice e veloce il montaggio dei quadri elettrici?

ABB Quadri elettriciA questa domanda risponde ABB, proponendo in occasione della Fiera di Hannover, che si è tenuta dal 25 al 29 aprile scorsi, la nuova linea di quadri elettrici di distribuzione System pro E power per impianti fino a 6.300 A, con una corrente di cortocircuito che può arrivare a 120 kA, che consente di risparmiare tempo nel montaggio dei quadri elettrici e di migliorare la qualità degli impianti.

«Nell’industria, spesso innovare significa concentrarsi sui dettagli per apportare quei piccoli, ma significativi miglioramenti che costituiscono un reale valore aggiunto per clienti e utenti finali», spiega Roberto Galuppi, Global Product Group Manager della Business Unit Enclosures di ABB. «Nel corso della fase di sviluppo di questi quadri, i progettisti di ABB hanno lavorato in stretta collaborazione con clienti e utenti per mettere a fuoco con precisione quali caratteristiche di design potevano rendere il montaggio più ergonomico ed efficiente. Di conseguenza, il design di System pro E power ha portato allo sviluppo di 10 nuovi brevetti, che conferiscono a questo prodotto la flessibilità, la semplicità e la configurabilità necessarie ai quadristi che vogliano competere efficacemente sul mercato».

La perfetta integrazione di System pro E power con l’intera gamma di dispositivi in bassa tensione di ABB è garantita da un ampio ventaglio di accessori, che spaziano dagli interruttori modulari a quelli scatolati e aperti, arrivando fino ai sezionatori a fusibile: ognuno di questi componenti è perfettamente compatibile, realizzando così un’offerta di soluzioni per la distribuzione elettrica a 360 gradi.

Il nuovo design offre ai quadristi la massima flessibilità: è, infatti, possibile creare ben 60 diverse configurazioni di differente potenza, il tutto con un numero di componenti relativamente basso. Si possono realizzare quadri di varie altezze (1.800 mm e 2.000 mm), larghezze (da 300 mm a 1.250 mm) e profondità (da 200 mm a 900 mm) ed è possibile scegliere la classe di protezione più adatta all’applicazione, da IP30 a IP65.

Per quanto riguarda la conformità alle normative, System pro E power risponde alla Norma IEC61439 1-2, ai requisiti di classe 6 per la protezione da guasti da arco interno e agli standard antisismici IEE 693 e EN60068.

 

Veicoli elettrici: quali sono le normative in vigore?

stazione di ricarica veicoli elettriciLa diffusione dei veicoli elettrici avrà un impatto sostanziale non solo sull’architettura delle nostre città e delle nostre case, ma anche sull’infrastruttura elettrica e sul modo di concepire la mobilità individuale.

Un cambiamento che sarà tanto più profondo quanto più l’energia utilizzata dalle vetture elettriche sarà ricavata da fonti rinnovabili e distribuita attraverso reti intelligenti.

A differenza delle fonti tradizionali, molte di quelle rinnovabili sono, infatti, intermittenti e non regolabili. Questo rappresenta un connubio ideale in quanto le vetture elettriche, per loro natura, possono essere assimilate a carichi alimentabili in modo discontinuo, se non addirittura, nell’ambito di una Smart Grid, a riserve di energia da restituire alla rete in caso di necessità.

E’ un mercato- quindi – che si sta evolvendo e con esso cambiamo anche le legislazioni e le normative. Infatti. diversi comitati tecnici si stanno confrontando su questo tema per definire le caratteristiche impiantistiche dei componenti elettrici e delle apparecchiature di protezione dell’impianto elettrico destinato alla loro ricarica.

Alimentazione dei veicoli elettrici

veicoli elettrici ricaricaSul fronte dell’infrastruttura di ricarica, aziende e organizzazioni pubbliche e private stanno proponendo nuove soluzioni e nuovi progetti per facilitare e rendere più efficiente l’approvvigionamento di energia, in strada come in casa, ma anche per ridurre l’impatto sulle reti di distribuzione.

Le vetture elettriche, inoltre, possono essere ricaricate nei momenti in cui l’energia in rete è più abbondante ed economica, per esempio durante i picchi di produzione o durante i cali della domanda nelle ore notturne.

Le prescrizioni normative relative all’alimentazione dei veicoli elettrici sono contenute nella sezione 722 della Norma Cei 64-8:2012-06 (introdotta con la variante V1 del mese di luglio 2013), dove vengono trattate le tipologie di circuiti necessari per alimentare i veicoli elettrici sia per la ricarica sia per la protezione in caso di corrente che fluisce dai veicoli elettrici verso la rete di alimentazione privata e pubblica.

La Norma Cei 0-21:2014-09 si occupa degli impianti destinati all’alimentazione di veicoli elettrici (stazioni di carica batterie per veicoli elettrici) in tutto o in parte su suolo pubblico.

E’ bene ricordare la Norma Cei 0-21 rappresenta la Regola tecnica di riferimento per la connessione di Utenti attivi e passivi alle reti di bassa tensione delle imprese distributrici di energia elettrica; per gli impianti installati in luogo pubblico la norma prescrive l’installazione di un dispositivo generale a valle del punto di connessione.

Tipologie di ricarica

Esistono diverse tipologie di ricarica dei veicoli elettrici e sono regolamentati dalla Norma Cei En 61851-1:2012-05 che ne identifica 4:

Car filling up with green fuel, environmentally friendlyLa norma prescrive che per tutte le tipologie di carica è necessario installare un differenziale unito a un dispositivo di protezione dalle sovracorrenti.

Qui entra in gioco anche la Norma Cei 64-8 che prescrive che tutti i punti di connessione siano protetti singolarmente con un differenziale avente corrente differenziale nominale di intervento non superiore a 30 mA, in grado di interrompere tutti i conduttori attivi, compreso il neutro. Il dispositivo differenziale che protegge il punto di connessione deve, in generale, essere almeno del tipo A.

Nel caso di alimentazione trifase è prescritta anche l’adozione di una protezione sensibile alle correnti continue di guasto a terra installando, ad esempio, dispositivi differenziali di tipo B.
Ogni punto di connessione deve essere protetto da un proprio dispositivo di protezione contro le sovracorrenti.

La norma Cei En 61851-1 fissa anche i requisiti per le prese fisse o i connettori mobili. Questi devono essere posti il più vicino possibile al punto di stazionamento del veicolo elettrico da alimentare. E’ vietato l’utilizzo di una prolunga, un secondo cavo di alimentazione o un adattatore.
Ogni presa fissa o connettore mobile, inoltre, deve alimentare un unico veicolo elettrico e deve essere previsto un sistema elettrico o meccanico per impedire l’inserimento/il disinserimento delle spine (senza potere di interruzione/chiusura, sotto carico – modi di carica 3 e 4).

veicoli elettrici amsterdamInoltre, la Norma Cei En 61851-1 prevede tre diverse tipologie di connessione dei veicoli elettrici:

Sicurezza dell’impianto elettrico

Nelle nostre case cresce il numero di apparecchi alimentati dall’elettricità ed è, quindi, fondamentale che l’impianto elettrico sia progettato bene, per non rappresentare un pericolo per la sicurezza delle persone e degli apparecchi.

Il tema della sicurezza elettrica è sempre stato al centro delle discussioni delle principali Istituzioni e degli Enti normatori, che hanno portato alla pubblicazione, nel giugno 2012, della VII edizione della Norma CEI 64-8. Questa ha completamente ridefinito le regole di progettazione e realizzazione degli impianti elettrici in ambito residenziale, recependo definitivamente la nuova classificazione degli impianti elettrici.

La Norma prevede una suddivisione degli impianti in tre livelli: il Livello 1 definisce la configurazione minima che deve avere un impianto perché possa essere considerato a norma, il Livello 2 ne aumenta le dotazioni, le prestazioni e la fruibilità, mentre il Livello 3, quello domotico, rappresenta la massima espressione di un impianto, con funzioni intelligenti e hi tech che ottimizzano la vita domestica e consentono significativi risparmi energetici.

elettricista

Per tutti i livelli si devono rispettare precise prescrizioni normative per garantire la sicurezza dell’impianto, tra cui:

Soluzioni per l’impianto elettrico sicuro

Sacchi Elettroforniture – distributore di materiale elettrico – è sempre a fianco dell’installatore elettrico e del professionista per supportarlo e aiutarlo a scegliere la soluzione più adatta al contesto e all’impianto elettrico da progettare e realizzare.

I prodotti a disposizione sia a catalogo sia su ordinazione sono tantissimi, tra questi ricordiamo:

Restart Gewiss - differenziale puroDifferenziale Puro con Riarmo Automatico di Gewiss (Art. GWGW94817R) con controllo preventivo dell’isolamento – 2 Poli – 25 A Tipo A Idn=0,03 A – tensione nominale 230 Vac – 4 moduli

Il dispositivo di riarmo automatico, a seguito di una verifica dell’impianto, provvede a richiudere l’interruttore, ristabilire tensione nell’impianto ed evitare disservizi nel caso di distacco

Interruttore differenziale Salvavita 2 Poli BticinoInterruttore differenziale Salvavita 2 Poli – tipo AC – In= 25A – Idn= 30mA – Vn= 230/400 Vac – 2 moduli di Bticino (Art. TCGC723AC25)

Gli interruttori differenziali sono anche conosciuti col nome di “Salvavita” per via della loro fondamentale funzione di sicurezza degli impianti. Solitamente negli impianti civili si installa il differenziale da 25 A

Interruttore magnetotermico Abb Interruttore magnetotermico Abb (Art. ELSN201LC16) – 1 Polo + Neutro – potere d’interruzione 4,5 kA – corrente nominale 16 A – caratteristica di intervento C

I nuovi interruttori magnetotermici 1P+N costituiscono una gamma tecnologicamente evoluta e completa, per quanto riguarda taglie, caratteristiche d’intervento, poteri d’interruzione e accessori utilizzabili

Interruttore Magnetotermico Differenziale Schneider Electric Interruttore Magnetotermico Differenziale Schneider Electric (Art. TEDOMC45C1630C) – 1 Polo + Neutro – potere di interruzione 4,5 kA –  corrente nominale 16 A – Curva C – sensibilità del differenziale 30 mA – tensione nominale 230 Vac

Realizzano la protezione dei circuiti contro i guasti di terra, oltre alla protezione contro i sovraccarichi ed i corto-circuiti fornita dallo sganciatore magnetotermico garantendo protezione delle persone contro i contatti indiretti, protezione complementare contro i contatti diretti

Limspd - limitatore Dehnitatore di sovratensione modulare per reti monofase TT e TN – Tipo 2 di Dehn (Art. BV952110)

Unità completa, pronta per il cablaggio, composta da elemento base e moduli di protezione innestabili Elevata capacità di scarica tramite potenti varistori all’ossido di zinco/spinterometri – Elevata sicurezza dell’apparecchio tramite dispositivo di controllo “Thermo-Dynamik-Control”

Domotica evoluta con Came Domotic 3.0

Came domoticEvolve la tecnologia e con essa i sistemi domotici di Came: Came Domotic 3.0 rappresenta infatti l’ultimo step evolutivo delle soluzioni proposte dal costruttore trevigiano, che integra in un unico ecosistema tutte le soluzioni indispensabili per gestire un ambiente in modo sicuro, economico ed ecologico.
Came è inoltre una azienda certificata “100% Qualità Originale Italiana” dall’Istituto Tutela Prodotti Italiani (ITPI). Un riconoscimento che ha premiato la scelta del gruppo di progettare italiano, di non delocalizzare l’assemblaggio e di avvalersi di fornitori esterni, con i quali ha instaurato un rapporto di fiducia reciproca in oltre 40 anni di attività.

Came Domotic 3.0: un sistema completo

Antintrusione Came DomoticLa domotica non deve essere intesa solo come soluzione adatta ad abitazioni di grandi dimensioni o con esigenze particolari: Came lo dimostra attraverso un apposito sito nel quale è possibile trovare tutte le informazioni sulle soluzioni Came e alcuni esempi domotici applicati anche ad ambienti di dimensioni contenuti (come monolocali e bilocali) nei quali l’impiego della domotica rappresenta un interessante valore aggiunto dal punto di vista del comfort, della sicurezza e della valorizzazione dell’immobile.
Came Domotic 3.0 è in grado di monitorare e comandare tutti i dispositivi connessi presenti in casa: automazione, illuminazione, videocitofoni, termostati, sistemi di diffusione sonora e antintrusione.
Utilizzando l’apposita applicazione, disponibile per smartphone e tablet, il proprietario può controllare lo stato di tutti gli ambienti e le immagini delle telecamere, attivare scenari, gestire le utenze e interagire con la propria casa in qualsiasi momento e in tutta sicurezza.
All’interno dell’abitazione i comandi possono essere attivati attraverso eleganti e moderni dispositivi di comando TS, un terminale touch screen evoluto da muro o a incasso con monitor in alta definizione da 7’’ e 10’’.

 

Pratico anche in fase di installazione

La tecnologia Came Connect assicura il collegamento del sistema domotico al Cloud Came sia per l’utente, sia per l’installatore.
Ciò significa che l’installatore può interfacciarsi con l’impianto, effettuare operazioni di verifica e diagnostica e supportare l’utente intervenendo in modo rapido ed efficace in caso di anomalie.
allarmi tecnici Came DomoticIl sistema è inoltre facilmente ampliabile nel corso degli anni: in caso di integrazione di nuovi moduli per l’ampliamento del sistema domotico, il server di programmazione rileva i nuovi dispositivi connessi e li rende subito disponibili all’interno del sistema.
Came Domotic 3.0 lavora indifferentemente con tecnologia wireless e wired: oltre ai moduli radio in grado di creare una rete wireless (installabile anche senza l’ausilio di PC), per i sistemi più complessi è possibile interfacciare il tutto anche con i moduli domotici filari, unendo semplicità di installazione a completezza di funzioni.
Came Domotic 3.0 consente inoltre di monitorare la casa e tutte le apparecchiature elettriche presenti: in caso di allarme tecnico (fuga di gas, allagamento ecc.) i sistemi di avviso sempre connessi permettono all’installatore di avere sotto controllo la casa, garantendo la massima celerità di intervento.