Ridurre lo sfarfallio dei LED migliora la salute, la sicurezza e il benessere visivo

sfarfallio dei led - FlickerPresente in tutte le sorgenti luminose, il fenomeno del Flicker (sfarfallio dei LED) deve essere limitato per migliorare la salute, la sicurezza e il benessere visivo: è quanto è emerso dall’incontro dedicato a “Il Flicker ottico nell'illuminazione a LED”, organizzato lo scorso 23 giugno da UL (Underwriters Laboratories) nella propria sede di Burago Molgora (MB).

Anche se non percepito, il fenomeno può avere effetti negativi sulla salute e, in ogni caso, compromette la qualità della luce. Per questo, in attesa di una normativa che stabilisca valori standard, per i produttori del settore illuminotecnico è importante poter certificare il basso livello di Flicker dei loro prodotti.

Convegno UL sullo sfarfallio dei ledIl convegno è stato aperto dall’autorevole contributo di Laura Bellia, ordinario di Fisica tecnica ambientale del Dipartimento di ingegneria industriale dell’Università Federico II di Napoli, che ha chiarito quale sia l’esatta definizione del Flicker e dei parametri utilizzati per la misurazione del fenomeno, facendo, poi, il punto sulle conoscenze attuali in merito agli effetti sull’uomo.

Un meccanismo complesso che coinvolge sia gli organi della vista, sia le risposte neurologiche dell’organismo, in merito al quale sono in corso importanti ricerche destinate a fornire dati sempre più precisi, in considerazione del fatto che la diffusione su larga scala dei LED è relativamente recente.

Successivamente, Walter Parmiani di UL ha illustrato la metodica messa a punto dall’Ente di certificazione per la misurazione dello sfarfallio nei diversi apparecchi d’illuminazione e per il rilascio del marchio “Low Optical Flicker”.

ParmisanoULGiorgio Sottsass, della Disano Illuminazione, la prima azienda italiana ad avere prodotti certificati “Low Optical Flicker”, ha portato il contributo dei produttori, sottolineando come la propria azienda abbia intrapreso da diversi anni la strada della verifica di questo parametro, in linea con la costante ricerca della qualità che la caratterizza.

Il LED, in particolare, è una sorgente in cui questo problema è presente in misura maggiore rispetto a quelle tradizionali e, spiega Sottsass, per i produttori sarebbe importante avere una normativa di riferimento, la cui messa a punto, però, è un fenomeno più lento rispetto all’evoluzione tecnologica e di mercato.

Nasce da qui l’importanza di una certificazione fornita da un Ente indipendente che consenta di scegliere un prodotto provato e sicuro.

 

Una guida sui trasformatori da Anie Energia

Guida trasformatori Anie EnergiaAnie Energia ha realizzato un volume dedicato a “I trasformatori dei costruttori associati ad ANIE”, una vera e propria guida nella quale sono raccontate le caratteristiche costruttive, di affidabilità e qualità dei trasformatori costruiti dalle aziende associate.

Innovazione tecnologica, competitività, internazionalizzazione e qualità sono i driver che contraddistinguono questo comparto strategico. Le aziende associate a Federazione ANIE  possiedono tutte le certificazioni di garanzia di qualità.

I primi capitoli illustrano le due principali tecnologie: isolati in olio e isolati in resina (a secco), identificandone le caratteristiche, le applicazioni e le normative.

Per i trasformatori di potenza in olio la Norma principale è quella che fa riferimento alla famiglia EN 60076 “Trasformatori di potenza”.

Per i trasformatori da distribuzione in olio alla famiglia di Norme EN 50464 “Trasformatori trifase per distribuzione immersi in olio a 50 Hz, da 50 kVA a 2500 kVA con tensione massima per il componente non superiore a 36 kV”.

Per le apparecchiature in resina bisogna attenersi alla famiglia di Norme EN 50541 “Trasformatori trifase di distribuzione di tipo a secco a 50 Hz, da 100 kVA a 3150 kVA e con una tensione massima per il componente non superiore a 36 kV”.

Anche per quelli di potenza e di distribuzione è necessario seguire gli obblighi legislativi derivanti dalla recente pubblicazione del Regolamento della Comunità Europea n. 548/2014, relativo alla progettazione Ecodesign.

Nel volume vengono spiegate tutte le prove di collaudo e le verifiche che devono essere eseguite sia dai produttori sia durante il ciclo di vita delle apparecchiature.

L’ultima parte della guida i dati più aggiornati relativi al comparto industriale dei produttori del settore.

Il Gruppo Trasformatori di ANIE Energia è costituito da 24 aziende con un fatturato totale di 430 milioni di euro nel 2015 e rappresentano circa l’80% del mercato.

Il volume è disponibile gratuitamente on line sul sito di Federazione ANIE

 

Nuova Guida tecnica CEI 34-156

light-post-1096395_1280È stata pubblicata la nuova Guida tecnica CEI 34-156 per la protezione dalle sovratensioni degli apparecchi di illuminazione equipaggiati con moduli LED.

La “Guida per la protezione degli apparecchi di illuminazione con moduli LED dalle sovratensioni” ha lo scopo di informare i produttori di apparecchi di illuminazione sulle cause che originano le sovratensioni e di dare indicazioni sulle misure di protezione che sono in grado di preservare gli apparecchi di illuminazione dai possibili guasti.

La Guida tratta soprattutto gli apparecchi installati in impianti di illuminazione all’esterno come l’illuminazione stradale e arredo urbano. Sono proprio questi impianti che hanno evidenziato i maggiori problemi e diverse tipologie di guasto a causa di sollecitazioni esterne e atmosferiche, spesso gravose.

L’evoluzione delle sorgenti luminose con tecnologie LED e gli studi per portare miglioramento dell’efficienza luminosa, hanno permesso a questa tecnologia di espandersi e crescere modificando il concetto di illuminazione, aprendo a nuove soluzioni di design e creado nuovi scenari e percezioni luminose.

Oggi gli apparecchi di illuminazione equipaggiati con moduli LED dispongono di una sorgente luminosa compatta, dalle dimensioni contenute, in grado di garantire sempre l’illuminazione adatta, costruita utilizzando tecnologie, strumenti ed attrezzature derivanti dal mondo dell’elettronica.

È necessario però studiare le caratteristiche dimensionali, di funzionamento e di isolamento che sono decisamente diverse dalle sorgenti tradizionali.

La temperatura di funzionamento è uno degli elementi critici per i moduli LED, poiché influenza sia la quantità di luce emessa, quindi il flusso luminoso, sia la vita utile di funzionamento. È necessario, quindi, che tutti gli apparecchi LED vengano progettati per mantenere più bassa possibile la temperatura dei singoli LED.

Proprio in caso di apparecchi LED installati in impianti posti all’esterno, l’aspettativa di vita non ha eguagliato quella delle prove di laboratorio in accordo alle Norme di sicurezza e di immunità. È quindi necessario adottare specifiche caratteristiche per migliorarne la durata e garantire qualità e affidabilità: la guida CEI 34-156 vuole essere un supporto per progettisti e produttori.

 

Nasce la presa universale multistandard Ave

presa universale multistandard AveAve presenta la presa universale multistandard per agevolare chi si reca all’estero per lavoro o per piacere che consente di alimentare i dispositivi elettronici e multimediali senza l’utilizzo di adattatori.

Il nuovo dispositivo realizzato da Ave trova applicazione in ambienti commerciali, pubblici e in strutture ricettive, è la soluzione ideale per sale riunioni e conferenze, sale d’aspetto ed uffici, mentre diventa necessaria in ambienti pubblici come aeroporti, stazioni ferroviarie, scuole e università e ovviamente nelle strutture alberghiere che desiderano garantire il massimo comfort ai propri ospiti.

Ave, azienda che vanta da più di cent’anni competenze nel settore elettrico, grazie al settore ricerca e s sviluppo ha progettato una presa che consente l’inserimento delle spine dei più diffusi standard elettrici: è possibile collegare le spine con standard UK, da 5 A e 13 A, euro americano, italiano e cinese da 10A.

La presa universale multistandard 441059TS in 2 moduli del sistema S44 di Ave è caratterizzata da: presenza di alveoli schermati, dati nominali 5/6/10/13 A 250 V – 15 A 127 V.

Ave per realizzare questo dispositivo ha pensato anche ad agevolare il lavoro degli installatori elettrici e dei professionisti, infatti, grazie ai morsetti a vite e all’accesso dei cavi sul retro l’installazione diventa facile e veloce.

La presa universale multistandard presenta un design sobrio, dalle linee contemporanee che si adatta a vestire ogni ambiente ed è integrabile con l’ampia offerta di prodotti e soluzioni Ave nel segmento civile e residenziale.  È disponibile nel colore bianco RAL9010, che contraddistingue la serie civile Domus Touch di Ave ed è il colore più utilizzato per elettrodomestici, televisori e apparecchiature multimediali.

Grazie agli accorgimenti adottati, Ave propone al mercato un dispositivo innovativo che si distingue per semplicità, flessibilità, utilità e tecnologia.

Obbiettivo principale dell’azienda era quello di studiare e realizzare un prodotto in grado di semplificare gli spostamenti poiché permette di archiviare gli adattatori di corrente e abbattere i limiti imposti dagli standard elettrici.

 

Sempre connessi con LED lamp+Power bank

led lamp power bank 2LED lamp+Power bank è la nuova proposta di BTicino che riunisce al proprio interno una lampada a LED a 3 intensità e una batteria esterna per la carica di dispositivi alimentati tramite connettori USB.

La necessità di essere sempre connessi è oggi assolutamente prioritaria, alla luce della costante crescita dell’utilizzo di dispositivi mobili quali smartphone e tablet: poter disporre di una riserva di energia in ogni momento e situazione evita vere e proprie “crisi di panico” da telefonino scarico.

Meglio ancora se la potente batteria esterna per ricaricare dispositivi portatili è corredata da una lampada a LED, dalla luce diffusa e intensa, capace di rischiarare un piccolo spazio, una tenda da campeggio, un bungalow, una cantina, uno sgabuzzino.

Proprio le funzioni che è in grado di fornire LED lamp+Power bank.

led lamp power bankDalle dimensioni compatte, meno di 10 cm sul lato maggiore, e leggero, solo 130 grammi, il dispositivo è in grado di assicurare un’illuminazione bianca diffusa sino ad un massimo di 11 ore, con un interruttore per l’accensione che permette di configurare, in sequenza, la modalità d’illuminazione desiderata (spento, 50 per cento, 100 per cento, intermittente).

Fornito di un’uscita USB, LED lamp+Power bank può erogare 2 A, un valore ottimale per ricaricare dispositivi ad alto assorbimento come i tablet, gli smartphone, i telefoni cellulari e, anche, macchine fotografiche di tutte le marche. Ad esempio, la ricarica completa di uno smartphone può essere fatta in meno di 2 ore alla massima potenza.

Naturalmente, l’utilizzo della porta USB non esclude quello della lampada: in caso di necessità è possibile usufruire contemporaneamente di entrambe le funzioni.

Per essere sicuri di avere sempre energia di riserva, la potente batteria al litio ad alta capacità dispone di un pratico indicatore a scala graduata LED, che permette di tenere sotto controllo il livello di carica.

Per la sua ricarica LED lamp+Power bank utilizza l’ingresso Micro USB, che può essere collegato a un alimentatore o, tramite il cavo in dotazione, alle uscite USB di adattatori da casa, da auto o da Personal Computer.

Sistema KNX di Schneider Electric per parco acquatico smart

sistema knx schneider electric parco acquaticoGrazie all’adozione di soluzioni intelligenti Schneider Electric per la distribuzione elettrica e il building management, Fardef Piscine, azienda veneta specializzata nella progettazione, costruzione e gestione di impianti natatori, ha realizzato ad Arzignano un nuovo impianto che garantisce risparmio nei costi di gestione e elevate prestazioni energetiche.

Il Parco Sportivo di Arzignano si compone di un’area di 2.750 m2 coperta che ospita tre piscine, una palestra, un’area benessere e una sala riunioni, di un’area esterna di 22.000 m2 con una e area solarium.

Grazie al nuovo sistema la struttura utilizza l’80% di energia in meno.

L’impianto è stato realizzato da Daimel un’azienda con sede a Zero Branco (TV) che fa parte della rete di partner certificati EcoXpert (specializzati in soluzioni ad elevata efficienza e sostenibilità) di Schneider Electric.

Utilizzando soluzioni nativamente comunicanti e protocolli aperti è stato possibile connettere tutta la sensoristica presente nella struttura ottenendo un’ottimizzazione degli impianti, elevata efficienza energetica e rispetto per l’ambiente.

particolare gestioneDaimel ha realizzato un sistema di controllo integrato automatico e da remoto, sfruttando protocolli aperti sia per la parte elettrica sia quella idraulica, optando il sistema KNX di Schneider Electric per il controllo e la gestione dell’illuminazione, per il controllo di parametri ambientali (umidità, temperatura, livello di anidride carbonica nella struttura) e i quadri elettrici smart iQuadro per la distribuzione, il monitoraggio e la gestione dell’energia.

Per sfruttare le funzionalità integrate di misurazione e di controllo insite in iQuadro, è stata realizzata una piattaforma di building management per controllare la termoregolazione e gestire l’impianto.

Nella struttura sono stati installatati 8 quadri elettrici smart iQuadro muniti di interruttori comunicanti, smart link e multimetri, inoltre la suite software Struxureware permette la gestione della centrale termica e di sette centrali per il trattamento aria.

arzignano aerea“La tecnologia ci ha permesso di raggiungere una classe A + per un edificio a uso civile: è molto più di quanto richiesto dalle norme, che richiedono una classe energetica C” commenta il technical manager di Fardef Engineering Antonio Fedon.

Questo importante risultato è stato possibile grazie all’integrazione totale di tutti gli impianti tecnologici e l’adozione di inverter per controllare le pompe e i ventilatori presenti.

Tutto ciò grantisce di ricavare algoritmi per ridurre al minimo l’assorbimento elettrico e rimanere al di sotto dell’allacciamento di potenza, realizzando un controllo carichi globale, e lasciando la gestione dinamica di tutti i set-point rilevanti per consumi e comfort al cliente.

 

Data center: corrente continua (CC) verso corrente alternata (CA)

data center corrente continua corrente alternataLa guerra tra corrente alternata e corrente continua esisteva già ai tempi di George Westinghouse e Thomas Edison e ora dopo oltre un secolo la corrente continua comincia ad essere considerata maggiormente.

I dispositivi che si avvalgono di transistor dipendono dal flusso continuo di elettricità fornito dall’alimentazione CC: smartphone, tv rappresentano fino al 20% del consumo totale di elettricità fanno affidamento sulla corrente continua. Lo sviluppo della corrente continua sembrerebbe legata alla tecnologia di consumo.

La corrente alternata – per la trasmissione dell’elettricità alla rete elettrica e a molti dispositivi industriali, come i motori elettrici – rappresenta lo standard. Tuttavia, in questo periodo storico nel quale le aziende sono alla continua ricerca di migliorare l’efficienza energetica di impianti e apparecchiature, l’alimentazione CC è considerata come un’opportunità di risparmio energetico. 

Le aziende possono evitare perdite di energia distribuendo alimentazione in corrente continua ai dispositivi CC, invece di effettuarne la conversione in corrente alternata durante i processi. 

L’alimentazione continua deve la sua popolarità al continuo aumento dei data center in tutto il mondo che attualmente consumano l’1,3% dell’elettricità mondiale. I gestori dei data center stanno convertendo l’alimentazione CA in entrata dalla rete, servendosi di ampi convertitori centralizzati, per distribuire alimentazione CC in tutte le loro strutture.

Corrente continua o corrente alternata per i Data Center?

Se venissero sostituiti i convertitori CA/CC con invertitori centralizzati più efficienti, si potrebbe risparmiare fino al 15% di energia. 

I vantaggi dell’alimentazione CC per i data center sono evidenti: minori costi di installazione, funzionamento e manutenzione inferiore, inoltre, non occorre adattare la capacità per influire sul bilanciamento delle fasi e sulle armoniche poiché l’alimentazione in corrente continua non lo richiede. 

Per i data center affidabilità e maggiore capacità sono elementi fondamentali, quindi l’alimentazione CC appare come la soluzione più ovvia per abbassare i costi e ridurre il consumo energetico. 

Tuttavia, non tutti gli esperti sono convinti la corrente continua possa diventare predominante, nei paesi sviluppati, la rete elettrica in corrente alternata è ormai lo standard e i problemi logistici per conversione di una vasta parte della rete esistente CA in CC sono tantissimi. 

Nonostante questo la corrente continua è una parte fondamentale dell’infrastruttura IT: con carichi critici che consumano elettricità CC e sorgenti ausiliarie che la generano. 

Le economie in via di sviluppo, che stanno pensando a infrastrutture di alimentazione nuove, sono sicuramente attratte dai vantaggi offerti dall’implementazione delle reti elettriche CC. 

Si ringrazia Darren Halford, direttore vendite dell’azienda fornitrice di automazione industriale EU Automation

L’innovazione degli interruttori magnetotermici

ABB interuttori magnetotermiciProseguendo nel proprio percorso d’innovazione, ABB propone, come evoluzione e completamento degli interruttori magnetotermici della propria gamma System pro M compact S200, i nuovi apparecchi S200 da 80 A e 100 A dalle dimensioni compatte – un solo modulo (17,5 mm) per polo – particolarmente indicati per agevolare la realizzazione di quadri per HVAC, GenSEt, distribuzione terminale e gestione di pompe.

Progettati per impiego in corrente sia alternata, sia continua, gli interruttori magnetotermici SU 200 M raggiungono nuovi livelli di affidabilità, efficienza e sicurezza per proteggere gli impianti elettrici dal sovraccarico e dal cortocircuito in molte applicazioni residenziali, terziarie e industriali, a tutto beneficio di installatori e utenti.

Caratteristiche principali dei nuovi interruttori magnetotermici

Soluzione ottimale per la protezione delle linee con tensioni fino a 480Y/277 Vca e 96 Vcc, sono realizzati in conformità alle normative mondiali UL489, CSA 22.2 n.5 e IEC 60947-2, potendo essere così utilizzati su macchine e in quadri di automazione destinati al mercato di tutto il mondo.

L’accurata progettazione della nuova generazione di interruttori magnetotermici, di cui fanno parte gli S200 da 80-100A e gli SU 200 M, offre diversi vantaggi: per semplificare l’installazione, ad esempio, sono stati adottati morsetti cilindrici bidirezionali brevettati da ABB, caratterizzati da due sedi distinte per cavi e barrette di collegamento, che consentono una maggiore flessibilità nel cablaggio e assicurano una migliore connessione, sia nel caso di conduttori di tipo rigido, sia in quello di cavi flessibili, con o senza puntali.

Segnalazioni chiare e univoche dello stato operativo dell’interruttore (aperto/chiuso), ottenute tramite indicatori meccanici solidali con i contatti mobili e indipendenti dalla leva di manovra (verde=aperto, rosso=chiuso), permettono la rapida identificazione del reale stato dell’interruttore.

Questo garantisce la massima sicurezza negli interventi di manutenzione, che sono agevolati anche dalla marcatura indelebile e dalla perfetta visibilità sia dei dati di targa, sia delle certificazioni ottenute dagli apparecchi.

Un contributo alla sostenibilità ambientale viene, infine, dall’uso di materiali termoplastici privi di alogeni e facili da riciclare, mentre la completa compatibilità con l’ampia serie di accessori, unificati e standardizzati, per tutta la gamma System pro M compact, offre ulteriori vantaggi, che spaziano dalla semplificazione della progettazione e installazione all’ottimizzazione del magazzino.

 

A Illuminotronica 2016 una vera Smart Home

illuminotronica 2016Dal 6 all’8 ottobre a Padova Illuminotronica 2016, la mostra-convegno promossa da Assodel, metterà in mostra nuove tecnologie innovative, soluzioni di domotica, smart lighting e la sicurezza.

Ma Illuminotronica vuole andare oltre la tecnologia e infatti sta realizzando una Casa Domotica, una smart home dove saranno visibili tecnologie intelligenti in grado di dare un supporto alla vita di tutti i giorni.

Il progetto è realizzato dal gruppo HUT di Assodel in collaborazione con CasaClima, con la supervisione tecnica di KNX e con alcune imprese del settore.

Qui installatori, system integrator, progettisti e professionisti avranno l’opportunità di vedere le ultime soluzioni intelligenti e integrate e potranno approfondire i concetti dello smart building, della domotica e della building automation grazie a convegni e talk show.

La casa Domotica è un vero e proprio laboratorio dove mettere in gioco le proprie conoscenze e accogliere le sfide future iniziando un percorso di qualificazione professionale per realizzare progetti innovativi.

Ben 96 metri quadrati e sei stanze tutte da “sperimentare”, con percorsi tematici differenti, formativi ed esperienziali, dove sarà possibile approfondire alcuni aspetti specifici della installazione e progettazione della Smart Home.

Illuminazione: luci da interno ed esterno, creazione e gestione scenari, soluzioni per smart lighting, sensoristica, human centric lighting risparmio energetico (supporto di Gruppo Giovannini).

Sicurezza: sistemi di allarme, telecamere, sensoristica, sicurezza integrata, tecnologie antiintrusione, gestione della sicurezza con un impianto domotico (supporto di Hager Sicurezza).

Integrazione domotica: gestione e controllo domotico delle automazioni, software per l’integrazione di sistemi, integrazione audio/video, gateway di connessione (supporto diErgo Solution, G.P. Tecno, Home Innovation).

Efficienza energetica: gestione e controllo dei consumi, gestione carichi elettricii, gestioni picchi di produzione, regolazioni termiche (supporto di:Domotica Labs, Kblue).

Installatori Smart Pro

WebLa Casa Domotica punta a valorizzare il ruolo della formazione dei professionisti, infatti Assodel ha la possibilità di fornire percorsi certificati grazie a un ente di formazione accreditato (Tecnoimprese).

Il gruppo HUT di Assodel sta realizzando un percorso di qualificazione per gli esperti domotici, gli Smart Pro: a Illuminotronica 2016 sarà presentato un calendario di corsi per gli installatori che vorranno ampliare le proprie conoscenze relativamente alla smart home e alla domotica.

Qualifica le tue competenze su pro.smarthut.it!

Came apre una sede in Toscana

came inaugurazione in ToscanaDopo Brescia, Mantova, Bologna e Parma, Came, gruppo trevigiano che opera nel settore della Home & Building Automation, dell’urbanistica e della sicurezza di alto livello, ha scelto di aprire a Sesto Fiorentino (FI) la quinta sede della Filiale Came Centro, investendo anche sul territorio toscano per garantire un servizio di assistenza in tempo reale, supportando da vicino i propri clienti.

Come ha spiegato il cavalier Paolo Menuzzo, Presidente di Came: «Fin dalla sua fondazione, il nostro Gruppo ha fatto della soddisfazione del cliente uno dei principali obiettivi da perseguire e la nuova sede di Sesto Fiorentino, espressione del nostro modo di fare impresa, è stata fortemente voluta per migliorare ulteriormente la qualità del servizio ed essere sempre più vicini ai nostri clienti. Siamo, infatti, convinti che in un settore tecnologico come quello in cui operiamo, la presenza sul territorio e la formazione giochino un ruolo cruciale per essere competitivi sul mercato. Mai come ora, nell’era della connettività e dell’Internet of Things, la formazione e l’informazione verso i professionisti dell’installazione rappresentano uno strumento fondamentale per rispondere in tempo reale alle esigenze dell’utente finale».

Came sede ToscanaPunto di riferimento del Gruppo per l’intera regione Toscana, l’apertura del nuovo sito porta a 17 i dipendenti complessivi della Filiale Came Centro, che, grazie a un magazzino e alla presenza di una struttura tecnica e commerciale dedicata, sarà ancora più vicina al mondo della distribuzione: potrà effettuare consegne veloci, in grado di rispondere tempestivamente alle esigenze degli addetti ai lavori, supportarli sia nelle attività di prevendita, con programmi di formazione e aggiornamento, sia in quelli di post vendita, attraverso un servizio di assistenza tecnica e di ricambistica.

Come già avviene nel Quartier Generale di Treviso, anche nella nuova sede toscana saranno programmati corsi di formazione dedicati ai professionisti e ai tecnici addetti alla progettazione, installazione e manutenzione degli impianti, con percorsi specifici per approfondire le tecniche installative, aggiornarsi sulle normative vigenti e accrescere le competenze, proponendo le migliori soluzioni sviluppate dal Gruppo e quelle progettate su misura e in grado di rispondere alle specifiche esigenze degli utente finali.

All’inaugurazione, ha partecipato anche Paolo Simoncelli, con i giovanissimi piloti del team Sic58 Squadra Corse, la scuderia intitolata a Marco Simoncelli e sponsorizzata da Came.