Dalle Regioni nuovi fondi per l’edilizia high-tech e strategie energetiche

Fondi regione per edilizia high-tech

Fondi regione per edilizia high-techProvengono da Lombardia ed Emilia Romagna due iniziative che mettono a disposizione nuovi fondi per l’edilizia high-tech e le nuove strategie energetiche.

La giunta lombarda, infatti, ha recentemente deliberato la misura denominata “Smart Living”, che prevede contributi a fondo perduto fino a 800.000 euro per le aziende che si riuniranno per sviluppare progetti in grado di coniugare il tradizionale know how produttivo con le più avanzate tecnologie abitative. In totale, lo stanziamento previsto è pari a 15 milioni di euro.

Un significativo contributo per il settore dell’edilizia, che può tornare a essere uno dei protagonisti della ripresa a condizione che le imprese si mettano assieme, ampliando i confini della filiera, e che il processo passi attraverso l’innovazione, il digitale e l’applicazione di nuove tecniche costruttive.

Alle ricadute economiche e agli investimenti che questa misura sarà in grado di creare, se ne aggiungono potenzialmente altre non trascurabili in termini di sostenibilità ambientale ed energetica.

Ulteriori 15,7 milioni di euro sono stati stanziati dalla giunta lombarda per l’adeguamento delle strutture sanitarie della Regione alle Norme antincendio, mentre 2,1 milioni di euro sono a disposizione per la prevenzione del rischio sismico, tema d’attualità in questo periodo, in 202 Comuni delle Province di Brescia (147), Bergamo (42) e Mantova (13).

edilizia sostenibile e rinnovabileAmmontano, invece, a oltre 245 milioni gli stanziamenti previsti dal nuovo Piano Energetico Regionale dell’Emilia Romagna, recentemente approvato dalla Giunta, che prevede investimenti dedicati allo sviluppo di energie rinnovabili, al risparmio energetico, ai trasporti, alla formazione, alla ricerca, all’innovazione, e, in generale, al rafforzamento della “green economy”, condividendo così gli obiettivi europei al 2020, 2030 e 2050 in materia di clima ed energia, tra cui: la riduzione delle emissioni del 40% rispetto ai livelli del 1990; l’incremento al 27% della quota di copertura dei consumi finali lordi attraverso fonti rinnovabili; l’incremento dell’efficienza energetica del 27%.

In questa strategia, i principali ambiti d’intervento riguarderanno il risparmio energetico e l’uso efficiente dell’energia nei diversi settori, la produzione di energia elettrica e termica da fonti rinnovabili e la razionalizzazione energetica nel settore dei trasporti.

 

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