Per i sistemi di accumulo prospettive di crescita vertiginose

Un approfondimento di McKinsey stima per il 2030 un giro d’affari relativo allo storage più che raddoppiato con una capacità complessiva delle batterie cinque volte superiore all’attuale
energy storage: continua il boom di installazioni

Con l’espansione continua delle fonti rinnovabili e l’utilizzo sempre più massiccio della relativa produzione energetica diventa sempre più evidente il ruolo strategico dei sistemi di accumulo, il cui adeguato sviluppo è semplicemente indispensabile al raggiungimento dei principali obiettivi di decarbonizzazione per la metà del secolo.

I quesiti fondamentali per l’Energy Storage

Della questione si occupa un recente ed interessante studio di McKinsey dal titolo “Enabling renewable energy with battery energy storage systems”. Un approfondimento che prende in considerazione i principali quesiti riguardanti il futuro dei sistemi di accumulo:

  1. Qual è lo scenario globale di sviluppo dello storage?
  2. Quali prospettive per il settore industriale e commerciale?
  3. Come si evolverà il settore residenziale?
  4. Che cosa aspettarsi dallo sviluppo tecnologico?

Energy Storage: i numeri della crescita

Ma prima di occuparci delle risposte ai principali punti interrogativi inerenti lo sviluppo dello storage è opportuno fare il punto sulle stime che effettua McKinsey in merito all’evoluzione dei sistemi di accumulo da qui alla fine del decennio. Delle previsioni che definire positive è persino riduttivo visto che vengono indicati dei progressi davvero enormi del mercato.

Nel dettaglio, per prima cosa lo studio evidenzia che nel 2022 sono stati investiti in BESS (acronimo di Battery Energy Storage Systems) più di 5 miliardi di dollari: quasi tre volte in più rispetto all’anno precedente. Ne consegue un’aspettativa importante, ovvero che “il mercato globale dei BESS raggiunga tra i 120 e i 150 miliardi di dollari entro il 2030, più del doppio delle sue dimensioni attuali”.

Espansione record della capacità

Una crescita notevole del giro d’affari legato allo storage nonostante l’attesa discesa dei prezzi da qui alla fine del decennio. Non a caso risulta ancor pù significativa una dinamica, quella dell’incremento della capacità globale dei BESS nel 2030, non influenzata direttamente dall’andamento dei prezzi. La previsione è che alla fine del decennio si raggiungeranno fino a 700 GWh di capacità installata, vale a dire ben cinque volte il valore attuale.

Energy Storage: crescita vertiginosa
Fonte Enabling renewable energy with battery energy storage systems – McKinsey

Il tutto nonostante gli analisti di McKinsey definiscano come ancora molto frammentato il settore dei sistemi di accumulo, dove “molti fornitori si chiedono dove e come competere. Con l’esigenza di capire dove saranno le migliori opportunità nel mercato BESS in rapida accelerazione e di iniziare a prepararsi per affrontarle”.

Accumulo: 3 segmenti di mercato

Veniamo quindi alle modalità con cui il settore BESS potrà rispondere alle sfide future. “Il modo migliore per avere un’idea delle opportunità – si legge nello studio – è segmentare il mercato in base alle applicazioni e alle dimensioni degli utenti”.

Da qui l’individuazione di tre segmenti:

  1. installazioni su scala industriale front-of-the-meter (FTM), che sono tipicamente più grandi di dieci megawattora (MWh);
  2. installazioni commerciali e industriali dietro il contatore (behind-the-meter, BTM), che tipicamente vanno da 30 kilowattora (kWh) a dieci MWh;
  3. installazioni residenziali BTM, che di solito sono inferiori a 30 kWh.
Importanza accumulo residenziale, industriale, commerciale

Per i BESS su scala industriale, che già rappresentano la maggior parte della nuova capacità annuale, l’attesa è per una crescita di circa il 29% all’anno per il resto di questo decennio, la più veloce dei tre segmenti. In particolare, i 450-620 GWh di installazioni annuali su scala industriale previste per il 2030 darebbero ai BESS su scala industriale una quota fino al 90% del mercato totale in quell’anno.

Segmento commerciale/industriale e residenziale

Il segmento commerciale e industriale (C&I) viene indicato nello studio come il secondo più grande e dovrebbe raggiungere tra 52 e 70 GWh in aggiunte annuali entro il 2030. A comporlo ci sono quattro sottosegmenti:

  • l’infrastruttura di ricarica dei veicoli elettrici;
  • le infrastrutture critiche come torri di telecomunicazione, data center e ospedali;
  • le infrastrutture pubbliche, gli edifici commerciali e le fabbriche;
  • i cosiddetti ambienti difficili, ovvero le applicazioni per l’estrazione mineraria, l’edilizia, l’esplorazione di petrolio, ecc.

Per quanto attiene le installazioni residenziali, nella stima McKinsey sono destinate a raggiungere circa 20 GWh nel 2030, rappresentando quindi il segmento BESS più piccolo.

“Ma il residenziale – si legge – è un segmento comunque interessante data l’opportunità di innovazione e differenziazione in aree che vanno dal tradizionale stoccaggio domestico alla creazione di microreti in comunità remote. Dal punto di vista delle vendite, i BESS possono essere abbinati a pannelli fotovoltaici o integrati in case intelligenti o sistemi di ricarica per veicoli elettrici domestici”.

L’evoluzione tecnologica

Dal punto di vista tecnologico, i principali parametri della batteria che interessano ai clienti sono il ciclo di vita e la convenienza. Le batterie agli ioni di litio sono attualmente dominanti, tuttavia la relativa scarsità di quest’ultimo sta aprendo la porta a una serie di altre tecnologie promettenti per le batterie, in particolare soluzioni basate su celle come le batterie agli ioni di sodio (Na-ioni), sodio-zolfo (Na-S) e metallo-aria.

Gli analisti di McKinsey invitano soprattutto a tener d’occhio le batterie agli ioni di sodio. Infatti, a fronte di prestazioni inferiori per durata di ciclo e densità energetica, gli accumulatori Na-ioni “hanno il potenziale per essere meno costosi e la tecnologia continua a migliorare, soprattutto man mano che la produzione raggiunge la scala. Un altro vantaggio è la sicurezza, oltre alla maggiore sostenibilità delle batterie agli ioni di sodio perché l’impatto ambientale dell’estrazione del litio è elevato”.

Tutto ciò rende quindi probabile che le batterie agli ioni di sodio conquisteranno una quota crescente del mercato BESS.

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Leonardo Barbini

Copywriter ed editorialista di Elettricomagazine.it, appassionato di tecnologia. Da anni segue le tematiche della mobilità elettrica, della transizione energetica e della sostenibilità
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