Fotovoltaico: consigli sulla scelta dei sistemi di accumulo a batteria

Un impianto fotovoltaico è un sistema composto da pannelli di celle fotovoltaiche capaci di convertire l'energia solare in energia elettrica che può essere sfruttata al meglio grazie ai sistemi di accumulo
sonnenBatterie - sistemi di accumulo fotovoltaico

sonnenBatterie - sistemi di accumulo fotovoltaicoUn impianto fotovoltaico è un sistema composto da pannelli di celle fotovoltaiche capaci di convertire l'energia solare in energia elettrica e quindi generare corrente in modo indipendente, sicuro, economico, sfruttando un'energia pulita che non impatta sull'ambiente in modo negativo. Quest'energia gratuita, ecologica e facilmente ottenibile può essere sfruttata al meglio grazie ai sistemi di accumulo, che consentono l'utilizzo dell'energia accumulata durante il giorno anche la notte e per varie funzioni, dal tenere accese le luci la notte al caricare un'auto elettrica.

É possibile installare un sistema d'accumulo sull'impianto fotovoltaico, seguendo le normative del Comitato Elettrotecnico Italiano e beneficiando così di tanti vantaggi. Tutti gli impianti che hanno beneficiato degli incentivi possono essere dotati di sistema d'accumulo a batteria, tranne quelli appartenenti al Primo Conto Energia, ma è necessario attenersi ad alcuni criteri di selezione imposti dal GSE. Facciamo un po' di chiarezza su quali sono le soluzioni possibili e le tipologie di sistemi d'accumulo.

Sistemi di accumulo lato produzione

Quando il pacco batteria e il sistema di controllo vengono allocati tra i pannelli e l'inverter, cioè sul lato corrente continua, il sistema prende il nome di lato produzione. Sul mercato si trovano sotto forma di inverter dotati di controllo delle batterie integrato. Se desideri installare un sistema di accumulo lato produzione dovrai prima dotare il tuo impianto di un contatore bidirezionale, se quello preesistente è monodirezionale.

Sistemi di accumulo post produzione

Quando il pacco batterie e il sistema di controllo vengono allocati dopo l'inverter, cioè sul lato di corrente alternata, il sistema viene denominato post produzione. Si tratta di kit che si applicano all'impianto esistente e lavorano sula corrente già prodotta ed erogata dall'impianto.

Se si è interessati all'installazione di un simile sistema non è necessario installare un nuovo contatore, a meno che l'impianto non sia incentivato con il Quinto Conto Energia: in quel caso è necessario comunicare eventuali modifiche al GSE attraverso due modelli specifici scaricabili sul sito GSE.

Quali sono e come funzionano i sistemi più diffusi 

Per orientarsi nel mercato del settore, può essere utile conoscere quali siano le tipologie di sistemi di accumulo a batteria più diffusi, e a quali esigenze rispondono. A seconda delle vostre esigenze potrete scegliere tra sistemi on grid lato produzione, sistemi on grid post produzione, sistemi off grid lato produzione e sistemi off grid post produzione. Nei sistemi on grid l'inverter controlla in modo diretto il pacco batteria: questo è un processo intelligente che dà la priorità ai carichi in funzione in casa caricando le batterie solo con l'energia in eccesso, e quando la batteria è carica, tornando a rimettere il surplus in rete.

I sistemi di accumulo permettono di immagazzinare l’energia prodotta dall’impianto e di utilizzarla in qualsiasi momento di necessità

Questo tipo di sistema è adatto a tutti coloro che vogliono produrre energia ma a cui non dispiace che il surplus venga erogato alla rete pubblica. Nei sistemi off grid invece, il surplus energetico non viene mai rimandato in rete, perché questo impianto funziona a scatola chiusa: a causa del loro isolamento questi impianti vengono anche detti a isola.

Questa soluzione è adatta a chi desidera essere totalmente indipendente dai fornitori pubblici, e desidera risparmiare sulle pratiche di connessione all'Enel e sullo scambio sul posto GSE, il cui costo medio complessivo è di circa un centinaio d'euro ogni anno. Ovviamente la scelta di questo tipo di sistemi è preclusa a chi ha beneficiato di incentivi per la realizzazione del proprio impianto.

La scelta delle batterie

Le batterie disponibili sono di due tipi: quella al piombo-acido e quelle al litio. Il mercato è equamente diviso, con produttori specializzati in tutte e due le gamme. Ciascuno dei due tipi presenta i suoi pro e i suoi contro.

Le battebatterierie piombo-acido sono una realtà ben consolidata, sono economiche ed efficienti, ma piuttosto pesanti e ingombranti. Il loro funzionamento di ciclo ottimale viene raggiunto solo al 50% di scarica e devono essere posizionate esclusivamente in locali aerati perché sprigionano gas.

Le batterie al litio, invece, sono più piccole e leggere ma molto più costose. Rispetto alle prime, sono più durevoli, consentono il doppio dei cicli e hanno una profondità di scarica dell'80%, ma necessitano di un impianto perfettamente strutturato, e di una manutenzione molto maggiore. 

Per trovare un professionista esperto che possa effettuare l’installazione di batterie per fotovoltaico è possibile fare riferimento a soluzioni online, una tra tutte è www.fazland.com, un’applicazione web che permette di confrontare gratuitamente fino a 5 preventivi dalle migliori aziende della propria città. Con questa possibile soluzione, si potranno ricevere gratuitamente offerte e quotazioni più precise, in base al tipo di sistema di accumulo che si vuole installare.

Per i sistemi d'accumulo con batteria a piombo-acido esistono due ulteriori tipologie: le AGM a piastre piane e le OPzV stagne a piastre positive tubolari. Anche per queste due tipologie, il rapporto pro e contro dev'essere valutato secondo le necessità e il tipo d'uso che vi proponete per il vostro impianto: le AGM garantiscono fino a 700 cicli di carica-scarica, un valore molto basso perché non sono state progettate per un uso ciclico. Le batterie OPzV invece, garantiscono fino a 2500 cicli ma sono molto più costose delle AGM. 

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