Smarther, il termostato connesso di Bticino

Smarther BticinoPer la gestione di riscaldamento e climatizzazione Bticino presenta Smarther, un termostato connesso da incasso o a parete, dal design innovativo e dall’interfaccia intuitiva.

Il design elegante e minimale scompare sulla superficie del muro e appare solo quando ci si avvicina. La finitura effetto vetro bianco e la leggera illuminazione bianca dell’interfaccia di Smarter si adattano a ogni ambiente.

E’ dotato della funzione ‘Boost’ che permette, con un solo click, di accelerare il riscaldamento o il raffreddamento per un breve periodo di tempo. Il dispositivo ospita le funzioni essenziali quotidiane; mentre la programmazione è realizzata attraverso un’app per smartphone. Con la app è possibile impostare le funzioni e/o modificarle con semplici passi guidati.
Smarther si installa nelle normali scatole da incasso e si caratterizza per la gestione delle funzioni tramite integrazione di geolocalizzazione e profilazione degli utilizzatori.

marther_Termostato ConnessoSmarther fa parte del programma Eliot di BTicino dedicato agli oggetti connessi (IoT o Internet of Things) in ambito residenziale, che comprende prodotti e sistemi che, grazie alla possibilità di connettersi, garantiscono funzionalità, facilità di utilizzo, informazioni, interazioni con l’ambiente circostante.

Smarther dopo essere stato presentato a ISE, Integrated System Europe 2017 di Amsterdam, ha vinto il prestigioso IF Design Award 2017 nella categoria Building Technology.

“Siamo naturalmente contenti che il termostato connesso Smarther abbia vinto il prestigioso IF award 2017. Per progettare un termostato che garantisse un elevato livello di comfort, abbiamo attentamente studiato il comportamento quotidiano del pubblico e le condizioni di utilizzo. Questo  premio è un riconoscimento alla cultura aziendale di BTicino che sceglie di realizzare prodotti in cui la funzionalità dialoga armoniososamente con originali contenuti formali. Un progetto italiano, unitario e coerente, reso possibile dalla stretta collaborazione tra il lavoro di designer e tecnici di BTicino” ha commentato Milka Eskola, Vice Presidente Art and Design di Legrand e BTicino.

Uno sguardo sull’Internet of Things (IoT)

Obiettivo del recente Libro Bianco pubblicato dall’IEC è quello di fornire uno sguardo generale sullo stato attuale dell’Internet of Things (IoT), incluse le sue limitazioni e mancanze in merito a sicurezza, interoperabilità e scalabilità. Il documento analizza anche diversi casi d’uso nel settore industriale e in quelli del pubblico e del privato che evidenziano la necessità della disponibilità di una piattaforma IoT intelligente e affidabile, prendendo, infine, in considerazione le diverse tecnologie basate su “platform level” di prossima generazione per connettività, elaborazione e sicurezza.

In base a quanto emerge dal documento, l’Internet of Things influisce già oggi in modo significativo sull’economia globale e le previsioni indicano come il suo impatto sulle tecnologie sia destinato a crescere esponenzialmente in un futuro non lontano, trasformando l’intera società. Da ciò nasce la conclusione che per sviluppare una piattaforma IoT intelligente e affidabile si debbano accuratamente considerare gli aspetti critici, al fine di garantire la sicurezza, l’interoperabilità e la flessibilità della piattaforma. Un argomento questo di grande interesse nella comunità degli operatori che la utilizzano e le diverse soluzioni attuative, più o meno raffinate, saranno alla base del successo di questa tecnologia.

L’IoT costituisce un’infrastruttura di oggetti, persone o sistemi interconnessi destinata a fornire ed elaborare informazioni fisiche e virtuali, utilizzando Internet per collegare i diversi dispositivi in grado di connettersi alla rete. Attraverso l’analisi e la raccolta dei dati, l’IoT può fornire una grande quantità di dati per migliorare l’esperienza dell’utilizzatore o le prestazioni di dispositivi e sistemi.

E sono proprio le modalità con cui vengono raccolti e analizzati i dati che determineranno le evoluzioni future dell’IoT, con la necessità di una crescita esponenziale della sicurezza per evitare che dispositivi, una volta isolati e oggi sempre più interconnessi, possano essere sottoposti ad attacchi esterni per carpirne le informazioni. Inoltre, occorre evitare che le soluzioni proposte dai provider, che promuovono i loro accessi esclusivi, possano avere un impatto sull’interconnettività. In questo senso, l’attività di normazione può significativamente contribuire a sottrarsi ai sistemi proprietari e a fornire concrete soluzioni finora ritenute “visionarie”.

«L’IoT costituisce un tema importante che richiede considerazioni attente da parte degli Organismi di Normazione, se dobbiamo concretizzare i suoi reali vantaggi», spiega Timo Kubach, Vice Presidente SAP per la Strategia della Piattaforma di servizi Cloud (Cloud Platform Strategy). «Comprendendo questo, abbiamo puntato a identificare lo stato futuro dell’IoT e a fornire raccomandazioni sulle azioni che la IEC e la più ampia comunità normativa potrebbero intraprendere per sostenere la crescita dinamica attesa di soluzioni IoT».

Il Libro Bianco può essere scaricato dal seguente link

Convegno Italia Solare a Treviso: storage, revamping ed autoconsumo

Italia SolareIl 2017 si è aperto con importanti novità: il GSE ha pubblicato le procedure per la manutenzione e l’ammodernamento tecnologico degli impianti incentivati in Conto Energia. Finalmente il mercato del Revamping può partire.

Il documento è finalizzato a ridurre e semplificare gli adempimenti degli operatori verso il GSE, ma anche ad agevolare il conseguimento degli obiettivi generali di sostenibilità ambientale. La diffusione di buone pratiche, da seguire nella realizzazione degli interventi di manutenzione e ammodernamento degli impianti, si propone di massimizzare la produzione energetica da fotovoltaico.

Inoltre, ci sono novità per l’autoconsumo e gli oneri di sistema nel Decreto Milleproroghe, pubblicato in gazzetta nei giorni scorsi, uno strumento di programmazione comunitaria, l’Energy Winter Package dell’EU, che traccia le linee guida per il mercato energetico a partire dal 2018.

Nel 2016 il mercato del fotovoltaico italiano ha dato segni di ripresa guidata soprattutto da una riduzione del costo della tecnologia e la scalata dei sistemi di accumulo.

Questi gli argomenti del convegno su cui verterà la seconda tappa del tour “ITALIA loves solar energy” dell’Associazione Italia Solare per diffondere il concetto che l’energia solare fotovoltaica è la migliore risorsa energetica per l’Italia.

Il secondo appuntamento del tour 2017 è per il 17 marzo a Treviso presso l’Hotel BHR.

La partecipazione è gratuita, la registrazione è obbligatoria.  

Informazioni e registrazioni a questo link

Fotovoltaico: consigli sulla scelta dei sistemi di accumulo a batteria

sonnenBatterie - sistemi di accumulo fotovoltaicoUn impianto fotovoltaico è un sistema composto da pannelli di celle fotovoltaiche capaci di convertire l'energia solare in energia elettrica e quindi generare corrente in modo indipendente, sicuro, economico, sfruttando un'energia pulita che non impatta sull'ambiente in modo negativo. Quest'energia gratuita, ecologica e facilmente ottenibile può essere sfruttata al meglio grazie ai sistemi di accumulo, che consentono l'utilizzo dell'energia accumulata durante il giorno anche la notte e per varie funzioni, dal tenere accese le luci la notte al caricare un'auto elettrica.

É possibile installare un sistema d'accumulo sull'impianto fotovoltaico, seguendo le normative del Comitato Elettrotecnico Italiano e beneficiando così di tanti vantaggi. Tutti gli impianti che hanno beneficiato degli incentivi possono essere dotati di sistema d'accumulo a batteria, tranne quelli appartenenti al Primo Conto Energia, ma è necessario attenersi ad alcuni criteri di selezione imposti dal GSE. Facciamo un po' di chiarezza su quali sono le soluzioni possibili e le tipologie di sistemi d'accumulo.

Sistemi di accumulo lato produzione

Quando il pacco batteria e il sistema di controllo vengono allocati tra i pannelli e l'inverter, cioè sul lato corrente continua, il sistema prende il nome di lato produzione. Sul mercato si trovano sotto forma di inverter dotati di controllo delle batterie integrato. Se desideri installare un sistema di accumulo lato produzione dovrai prima dotare il tuo impianto di un contatore bidirezionale, se quello preesistente è monodirezionale.

Sistemi di accumulo post produzione

Quando il pacco batterie e il sistema di controllo vengono allocati dopo l'inverter, cioè sul lato di corrente alternata, il sistema viene denominato post produzione. Si tratta di kit che si applicano all'impianto esistente e lavorano sula corrente già prodotta ed erogata dall'impianto.

Se si è interessati all'installazione di un simile sistema non è necessario installare un nuovo contatore, a meno che l'impianto non sia incentivato con il Quinto Conto Energia: in quel caso è necessario comunicare eventuali modifiche al GSE attraverso due modelli specifici scaricabili sul sito GSE.

Quali sono e come funzionano i sistemi più diffusi 

Per orientarsi nel mercato del settore, può essere utile conoscere quali siano le tipologie di sistemi di accumulo a batteria più diffusi, e a quali esigenze rispondono. A seconda delle vostre esigenze potrete scegliere tra sistemi on grid lato produzione, sistemi on grid post produzione, sistemi off grid lato produzione e sistemi off grid post produzione. Nei sistemi on grid l'inverter controlla in modo diretto il pacco batteria: questo è un processo intelligente che dà la priorità ai carichi in funzione in casa caricando le batterie solo con l'energia in eccesso, e quando la batteria è carica, tornando a rimettere il surplus in rete.

I sistemi di accumulo permettono di immagazzinare l’energia prodotta dall’impianto e di utilizzarla in qualsiasi momento di necessità

Questo tipo di sistema è adatto a tutti coloro che vogliono produrre energia ma a cui non dispiace che il surplus venga erogato alla rete pubblica. Nei sistemi off grid invece, il surplus energetico non viene mai rimandato in rete, perché questo impianto funziona a scatola chiusa: a causa del loro isolamento questi impianti vengono anche detti a isola.

Questa soluzione è adatta a chi desidera essere totalmente indipendente dai fornitori pubblici, e desidera risparmiare sulle pratiche di connessione all'Enel e sullo scambio sul posto GSE, il cui costo medio complessivo è di circa un centinaio d'euro ogni anno. Ovviamente la scelta di questo tipo di sistemi è preclusa a chi ha beneficiato di incentivi per la realizzazione del proprio impianto.

La scelta delle batterie

Le batterie disponibili sono di due tipi: quella al piombo-acido e quelle al litio. Il mercato è equamente diviso, con produttori specializzati in tutte e due le gamme. Ciascuno dei due tipi presenta i suoi pro e i suoi contro.

Le battebatterierie piombo-acido sono una realtà ben consolidata, sono economiche ed efficienti, ma piuttosto pesanti e ingombranti. Il loro funzionamento di ciclo ottimale viene raggiunto solo al 50% di scarica e devono essere posizionate esclusivamente in locali aerati perché sprigionano gas.

Le batterie al litio, invece, sono più piccole e leggere ma molto più costose. Rispetto alle prime, sono più durevoli, consentono il doppio dei cicli e hanno una profondità di scarica dell'80%, ma necessitano di un impianto perfettamente strutturato, e di una manutenzione molto maggiore. 

Per trovare un professionista esperto che possa effettuare l’installazione di batterie per fotovoltaico è possibile fare riferimento a soluzioni online, una tra tutte è www.fazland.com, un’applicazione web che permette di confrontare gratuitamente fino a 5 preventivi dalle migliori aziende della propria città. Con questa possibile soluzione, si potranno ricevere gratuitamente offerte e quotazioni più precise, in base al tipo di sistema di accumulo che si vuole installare.

Per i sistemi d'accumulo con batteria a piombo-acido esistono due ulteriori tipologie: le AGM a piastre piane e le OPzV stagne a piastre positive tubolari. Anche per queste due tipologie, il rapporto pro e contro dev'essere valutato secondo le necessità e il tipo d'uso che vi proponete per il vostro impianto: le AGM garantiscono fino a 700 cicli di carica-scarica, un valore molto basso perché non sono state progettate per un uso ciclico. Le batterie OPzV invece, garantiscono fino a 2500 cicli ma sono molto più costose delle AGM. 

U-Light: sottili linee curve per l’illuminazione led

AxoLight U-LightAxolight – un’azienda di illuminazione e lampade di design – presenta U-Light una collezione composta da sospensioni in alluminio in versione marrone ruggine o grigio antracite. U-Light è caratterizzata da una struttura composta da due sottili linee curve in alluminio: una linea a forma di U rovesciata e un anello sottostante, nel quale si colloca la fonte luminosa.

La lampada è particolarmente leggera ed è in grado di arredare e caratterizzare qualsiasi installazione creando effetti scenici. 

Elementi bidimensionali generano l'impressione tridimensionale di una cupola, come se le due semplici linee racchiudessero un volume invisibile ma ben presente nello spazio in cui viene inserita.

Il design è molto semplice ed originale ed è adatta sia ad ambienti privati, sia a spazi pubblici e commerciali. 

U-Light è disponibili in tre dimensioni: 

AxoLight U-LightLe tre diverse misure e le due finiture disponibili possono essere accostate per originali
composizioni di luce.

La fonte luminosa è una striscia LED integrata nella struttura che diffonde una morbida luce bianca dimmerabile e smorzata verso il basso da un diffusore acrilico.

Chi è AxoLight?

Rigorosamente made in Italy, l’azienda ha saputo coniugare la passione italiana per il design e la spiccata vocazione internazionale, diventando una delle principali realtà nell'illuminazione decorativa di alta gamma. 
Grazie alla collaborazione con importanti designer, ha creato due linee per offrire soluzioni a 360°: la linea decorativa Axo Light, che include anche prodotti tecnico/emozionali tutti con sorgente luminosa LED, e la linea per il contract Lightecture.

Efficienza energetica e climatizzazione Trane Italia nella “città del futuro”

Trane Italia x Parco LeonardoTrane Italia ha efficientato e ottimizzato l’impianto di condizionamento del centro commerciale Parco Leonardo a pochi chilometri da Roma.

Parco Leonardo è un progetto ideato dall’architetto Ricardo Bofill pensato come una “città del futuro” che racchiude in sé tutte le funzioni, attività e servizi di un insediamento autosufficiente. Al suo interno si trovano zone residenziali, un cinema a 24 sale, bowling, ristoranti, uffici ed un’area commerciale. 

Proprio il centro commerciale Parco Leonardo, con i suoi 220 negozi e un’area complessiva di 102.000 metri quadrati, è stato oggetto di riqualificazione energetica.

La proprietà del complesso, attenta alle tematiche di risparmio energetico e sostenibilità ambientale, ha deciso di efficientare l’impianto di condizionamento del centro, al fine di ridurre lo spreco di energia

Trane Italia, scelta per la qualità e affidabilità delle soluzioni, ha fornito una soluzione chiavi in mano che includeva lo smaltimento delle vecchie unità installate e la posa in opera delle nuove e più efficienti.

Sono state installate 22 unità di climatizzazione rooftop Trane di tipo Voyager II e Voyager III completi di recuperatore rotativo, per un totale di 2.257 kW di potenza frigorifera. 

In aggiunta 3 sistemi di gestione e sequenziamento che permettono di ottimizzare il consumo energetico globale in base alle condizioni ambientali, e una postazione per centralizzazione e remotizzazione.

parco leonardo - Trane ItaliaGrazie a questa postazione è possibile il controllo centralizzato dell'edificio mediante un unico sistema integrato, come la programmazione e gestione delle condizioni climatiche, dell’illuminazione, del consumo energetico, del monitoraggio della qualità dell'aria.

Inoltre il sistema permette una facile e veloce individuazione di anomalie e la risoluzione da remoto riducendo al minimo i disservizi e il fermo macchina. 
Trane Italia, inoltre, fornirà servizio di assistenza specializzata per una manutenzione di alto livello.  

L’efficientamento dell’impianto di condizionamento proposto da Trane si inserisce in contesto di sostenibilità ambientale: i materiali utilizzati e i servizi offerti sono stati pensati per offrire e garantire un elevato livello di qualità della vita di chi abita, lavora o frequenta la “città del futuro”.

 

Nasce il Gruppo d’Acquisto Sostenibilità

Green Network Energy partecipa all’iniziativa delle associazioni dei consumatori Codacons e Konsumer Italia affiancandole nel progetto Gruppo d’Acquisto Sostenibilità.

Green Network ha raggiunto un accordo nel quale i consumatori aderenti al Gruppo d’Acquisto Sostenibilità potranno accedere a un’offerta sulla fornitura di energia elettrica e gas che taglia fino al 20% il costo determinato dall’Autorità per l’Energia Elettrica (Aeegsi), il Gas e il Sistema Idrico per il mercato di maggior tutela.

Si tratta di un costo trasparente:

“Siamo orgogliosi di questa iniziativa in collaborazione con le associazioni dei consumatori. Prosegue il nostro impegno per la massima trasparenza e convenienza per i nostri clienti” ha dichiarato Piero Saulli, Presidente di Green Network Energy.

Green Network, nato a seguito della liberalizzazione del mercato dell’energia elettrica, si propone come partner energetico dei Grandi Clienti industriali nazionali, ponendosi come interlocutore tra loro e i produttori nazionali.

Questo progetto Gruppo d’Acquisto Sostenibilità rappresenta un primo passo nel supportare la continua crescita del costo dell’energia e del gas.

Nasce la prima energy community dei consumatori grazie alla collaborazione fra Green Network e le associazioni dei consumatori. Ciò è stato realizzato in virtù di un’attenta attività di controllo e condivisione, che si è avvalsa anche delle sinergie con ricercatori universitari specializzati in diritto del consumo, al fine di ottenere una vera tutela del consumatore e rendere accessibile a un costo vantaggioso un’importante voce del bilancio familiare quale l’energia.

 

Da Faac automazioni per il residenziale e sistemi d’allarme

Faac-D700HSFaac presenta soluzioni per il residenziale con i vantaggi dell’automazione applicati a cancelli carrai, portoni per garage, tapparelle, tende da sole, scuri, persiane… A tutto questo si aggiungono i sistemi d’allarme domestico. 

Tutti i prodotti Faac si caratterizzano per il design italiano, qualità e affidabilità.

Automazioni per cancelli

Faac ha ampliato la propria offerta con tre prodotti per applicazioni residenziali, scorrevoli o a battente: il motoriduttore C720, l’attuatore elettromeccanico S418 e l’attuatore oleodinamico S450H

Sono conformi alle normative europee EN 12445 e EN 12453 e alla Direttiva Macchine, inoltre sono dotati di un sistema di controllo con dispositivo antischiacciamento a encoder elettronico con inversione su ostacolo.

Per le porte dei garage e dei box auto sono a disposizione gli attuatori elettromeccanici 550ITT, D600 e D700HS che offrono l’irreversibilità antieffrazione che evita l’installazione di serrature e chiavistelli e, inoltre, sono dotati di meccanismi antischiacciamento.

Automazione serramenti

Per quanto riguarda l’automazione di tapparelle, tende da sole e tende a bracci, è a disposizione la linea T-Mode, che comprende motori tubolari di tre diversi diametri, azionabili tramite comando a filo o telecomando. La proposta si caratterizza per il sensore sole-vento connesso al motore via radio che favorisce il risparmio energetico e il sensore di rilevamento ostacoli che garantisce la sicurezza delle persone.

Per scuri e persiane Faac offre il sistema N1D, un kit universale per infissi ad una o due ante con la ricevente radio incorporata e la rilevazione automatica di ostacoli, ghiaccio, blocchi meccanici, folate di vento. 
I sistemi T-Mode e N1D sono integrati tra loro.

Sistemi di allarme

faac Home LockHome Lock è il sistema d’allarme senza fili di Faac che coniuga elevata efficacia antintrusione, semplicità di installazione e un aspetto estetico raffinato.

Home Lock elimina il problema dei falsi allarmi, è protetto contro i tentativi di neutralizzazione elettronica ed è controllabile da remoto con uno smartphone.

Il sistema comprende un’ampia gamma di sensori e periferiche adatti ad ogni tipo di serramenti. Essendo il sistema wireless, la posa è semplice e non richiede opere murarie.

Climatizzazione: trends positivi e aspettative per il 2017

Il 2016 è stato un anno particolare per il mercato dei climatizzatori e delle pompe di calore e Alessandro Riello, presidente di Assoclima Costruttori Sistemi di Climatizzazione ha illustrato i risultati del 2016 e sollecitato le aziende a prepararsi per le sfide del 2017 derivanti dai cambiamenti in atto. 

Il mercato della climatizzazione ha avuto due anni positivi anche grazie alla crescita dei sistemi a pompa di calore; una crescita supportata dall’introduzione della tariffa D1 e dalle proroghe delle detrazioni fiscali del 65%. A questi strumenti si aggiungono ora le aspettative del nuovo conto termico, sostenuto da Assoclima, e della ristrutturazione delle tariffe elettriche che porteranno a un aumento dell’installazione delle apparecchiature elettriche.

“Non possiamo però dimenticare – ha precisato Riello – il nostro ruolo più importante, quello legato allo sviluppo tecnologico: se da una parte abbiamo bisogno di rendere stabili e strutturali gli strumenti di incentivazione, dall’altra le imprese hanno la possibilità di progettare sistemi sempre più performanti. In questi anni le aziende di questo comparto hanno lavorato molto in questa direzione ma la strada è ancora lunga” ha dichiarato Alessandro Riello.

L’indagine trimestrale di Assoclima sul fatturato Italia del settore della climatizzazione rileva un numero totale di pezzi venduti nel 2016 di 1.688.509 unità, con una variazione positiva del 38,5% in numero di pezzi e del 27,1% a valore rispetto al 2015, dati riferiti unicamente al mercato Italia.

Il secondo semestre registra un rallentamento generale per tutte le categorie di prodotti, in particolare per i condizionatori monoblocco e trasferibili che, a causa di un’estate 2016 particolarmente mite. 

Rispetto al 2015 restano a doppia cifra gli incrementi per i sistemi monosplit (+54,1% a volume e +27,4% a valore), multisplit (+53,1% a volume e +53,4% a valore) e miniVRF e VRF (+21,6% a volume e +15,3% a valore).  
Confortanti i dati del comparto centralizzato, soprattutto per i condizionatori packaged e rooftop con una crescita del 61,4% a volume e del 53,3% a valore. 

Dati confermati – per il comparto climatizzatori con pompa di calore –  da CECED Italia, Associazione Nazionale Produttori di apparecchi domestici e professionali, che ha visto un primo semestre particolarmente brillante, consolidato nel terzo quadrimestre evidenziando un buon andamento delle vendite con un picco fino a giugno 2016. Da luglio 2016 l’andamento è stato buono anche se negativo rispetto a luglio 2015.

Per il 2017 l’aspettativa è positiva, grazie al nuovo Conto Termico entrato in vigore il 31 maggio 2016 che rappresenta una formula incentivante diretta: quando non supera 5.000 euro, l’incentivo viene erogato in unica soluzione e rappresenta un sistema incentivazione all’utilizzo di pompe di calore ad alta efficienza. 

 

Elettroutensili, dall’Europa arriva lo stop alle batterie nichel-cadmio (NiCd)

Elettroutensili Li-ionA partire dallo scorso 1° gennaio è stata vietata la commercializzazione di batterie nichel-cadmio (NiCd) per gli utensili elettrici sull’intero territorio europeo. La Direttiva 2013/56/UE sull’utilizzo delle batterie prevedeva infatti una deroga per gli utensili elettrici senza fili, che però è stata cancellata.
Questo perché il cadmio utilizzato in questo tipo di accumulatori è cancerogeno, altamente tossico e comporta effetti negativi sull’ambiente se smaltito nelle discariche.
L’alternativa, ormai disponibile per tutti e a costi contenuti, è l’impiego di utensili elettrici che utilizzano batterie agli ioni di litio (Li-ion): questi andranno a sostituire quelli dotati di batterie al nichel-cadmio, ampiamente utilizzate per anni. Il vantaggio delle batterie agli ioni di litio consiste nella capacità di mantenere una tensione di uscita costante fino al loro esaurimento, a differenza delle batterie alcaline o al piombo dove la tensione si riduce con il diminuire della carica. Inoltre, l’assenza di effetto memoria consente di rimetterle in carica a prescindere dal livello della batteria e non soffrono il problema dell’autoscarica (ovvero un lento degrado del livello di carica durante i periodi di inattività). Non ultimi, le dimensioni ridotte e il peso inferiore rispetto alle batterie NiCd consente un utilizzo più agevole da parte dell’operatore o, in alternativa, permette ai produttori di realizzare batterie con tensioni e capacità superiori, ottenendo una maggiore durata, senza aumentarne il peso o le dimensioni.
Ovviamente gli elettroutensili già in possesso dei professionisti installatori potranno essere utilizzati senza problemi, ma occorre sapere che le batterie gli ioni di litio non sono intercambiabili con quelle al nichel-cadmio, pertanto una volta esaurite queste ultime sarà necessario sostituire gli utensili elettrici.