Il climatizzatore è diventato indispensabile non solo per garantire comfort ma per migliorare le condizioni di vita, per ridurre l’umidità, per migliorare l’umore…il climatizzatore non è più un lusso, parola di Andrea Giuliacci, meteorologo e climatologo italiano.
“Il clima è cambiato molto negli ultimi 40 anni, lo raccontano le temperature che sono cresciute sensibilmente soprattutto nel ventesimo secolo con un aumento di 6-7 decimi di grado. Cambiamenti climatici non uniformi ma che hanno portato a conseguenze ben visibili come la diminuzione della calotta artica, un innalzamento del livello dei mari, estati molto calde, nubifragi, violente piogge, nevicate anomale. Un cambiamento che sta mutando le stagioni in diverse aree del pianeta” ha sottolineato Andrea Giuliacci.
“In Italia, ad esempio si sono registrate nevicate estreme nel centro Italia, mentre al nord ci sono stati inverni miti e senza piogge. Pochissime gelate e addirittura le estati più calde di sempre con temperature che hanno non solo superato i 35 gradi di giorno, ma hanno registrato temperature tropicali – oltre i 20 gradi – di notte”.
Il clima influenza tutte le attività umane, se il clima cambia, cambia anche il modo in cui esso influenza l'uomo.
Molte ricerche stanno valutando gli effetti climatici sull’organismo: le condizioni meteo influenzano le capacità intellettive e se il tempo cambia troppo rapidamente cala l’efficienza mentale, il sistema circolatorio richiede un surplus di lavoro per adattarsi al clima e porta meno ossigeno al sistema nervoso centrale.
Per quanto riguarda le previsioni del tempo, queste sono profondamente cambiate e migliorate grazie agli strumenti a disposizione. Ovviamente c’è molto da lavorare poiché comunque per realizzare le previsioni analizziamo molti fattori e molte equazioni e, ovviamente, è necessario fare delle approssimazioni, ma alcuni dati sono ormai chiari: temperature superficiali oceano, umidità terreno, copertura nevosa.
Tutto questo ci porta alla considerazione iniziale: il climatizzatore non è più un lusso, ma è indispensabile.
“Diciamo che è un apparecchio che può in alcuni casi salvare la vita, sicuramente consente di essere efficienti e migliorare l’umore. Fino al 2003 nella Francia del nord nessuno aveva una casa climatizzata, ma quell'estate torrida ha cambiato il mercato portando a un’impennata di vendite nel 2003 e 2004 (per strascico del 2003).
Il clima influenza tante attività produttive e nel settore della climatizzazione e del riscaldamento questo è sicuramente un fattore da considerare. In futuro secondo una ricerca le giornate bollenti con notti tropicali e pomeriggi roventi saranno almeno 50 all'anno nelle principali città italiane. Vivere quindi al giusto comfort sarà una necessità”.