I cambiamenti comportamentali influenzano l’efficienza energetica?

L’efficienza energetica ha ancora molta strada da compiere e tutte le soluzioni e innovazioni tecnologiche che si affacciano sul mercato puntano in questa direzione per garantire sempre più risparmio energetico. Ma tagliare i consumi significa anche adottare comportamenti virtuosi con la consapevolezza dei benefici.

Secondo l’Unione Europea e l’Agenzia Internazionale per l’Energia, i cambiamenti comportamentali consentono di aumentare la richiesta di efficienza energetica (quelli direttamente collegati all’uso ottimale delle tecnologie correnti o quelli più strettamente legati a un vero e proprio cambiamento culturale) consentendo un risparmio energetico dal 5 al 20%.

Sono necessari, quindi, programmi e meccanismi pro cambiamento comportamentale per far conoscere non solo la tecnologia in grado di migliorare l’efficienza energetica ma anche il modo di usarla al meglio poiché la consapevolezza dei benefici è uno stimolo per migliorare e migliorarsi.

Vantaggi economici, sociali ed ambientali convergenti verso un vero sviluppo sostenibile.

Il report degli Stati Generali Efficienza energetica – progetto condotto e promosso da Enea in collaborazione con Efficiency Know – con “Cambiamento comportamentale ed efficienza energetica” vuole dare alcune indicazioni utili all’implementazione di strategie e progetti finalizzati al cambiamento comportamentale del consumatore finale di energia.

Tale cambiamento ha come obiettivo di contribuire al raggiungimento di un maggior risparmio energetico e una riduzione delle emissioni climalteranti.

Programmi di informazione

Tra i programmi di informazione rientrano, per esempio, quelli basati su Resoconti di Energia Domestica (RED), particolarmente significativi se si considera che esperienze internazionali contano su un coinvolgimento di oltre 8,9 milioni di famiglie nel 2013 con un risparmio energetico totale stimato in circa 11 TWh dall’inizio del programma.
I resoconti vengono inviati ai clienti separatamente dalle bollette e includono:

I programmi RED sono solitamente remunerativi e permettono ai clienti residenziali di risparmiare tra 1,2 e 2,2% all’anno di energia elettrica.

Sistemi di gestione energetica domestica e termostati intelligenti

I termostati smart, intelligenti sono uno strumento interessante e in grado di offrire un risparmio energetico e in uno studio pilota risulta quasi doppio rispetto ai tradizionali termostati programmabili.
“I dispositivi basati sulle informazioni dimostrano un risparmio di circa l’1%, con un potenziale massimo teorico fino al 15% e dispositivi basati sul controllo consentono un risparmio dell’1% con un potenziale massimo teorico fino al 17%. Per i sistemi HVAC (Heating, Ventilation and Air Conditioning) i dispositivi basati sulle informazioni raggiungono risparmi rispettivamente del 2-22% e i dispositivi basati sul controllo consentono un risparmio del 2-16%” si legge nel report.

Il progetto Stati Generali Efficienza energetica 2017 è supportato da aziende come E.on e Schneider Electric che propongono molte iniziative innovative dedicate alla sinergia tra cambiamento comportamentale e l’efficienza energetica.

“Comportamenti e tecnologie per trasformarsi in innovazione hanno bisogno di essere sostenute da un ecosistema virtuoso che promuova modelli funzionanti e casi replicabili dalle aziende, dalle persone, dalle istituzioni. L’Italia ha grandi capacità, creatività, attenzione alla sostenibilità, filiera tecnologica di valore ed una collaborazione fruttuosa fra pubblico e privato che può permettere alle eccellenze di emergere” ha sottolineato Laura Bruni, Direttore Affari Istituzionali e Relazioni Esterne Schneider Electric.

“La condivisione di informazioni è uno dei principali compiti degli operatori energetici per favorire quel processo di acquisizione di conoscenze che li metta nelle condizioni di scegliere consapevolmente un’offerta adeguata alle proprie esigenze e alle proprie abitudini di consumo. Per contribuire a diffondere questa consapevolezza e far comprendere i vantaggi di un uso razionale ed efficiente delle risorse energetiche, E.on utilizza diversi canali e strumenti sia digitali, sia tradizionali” ha aggiunto Péter Ilyés, Ceo E.on Italia.

Il massimo risparmio può essere raggiunto incoraggiando investimenti in tecnologie a basso consumo energetico e cambiamenti verso mirati comportamenti di uso razionale dell’energia: per generare benefici è necessario oltre a installare tecnologie a basso consumo, utilizzarle al meglio.

“Maxi a tutta birra”: il nuovo concorso di Findea

MAXI a tutta birra 2017Parte il 1 Luglio il concorso a premi "Maxi a tutta birra", organizzato dal gruppo Findea, presente da oltre 30 anni nel settore della distribuzione di materiale elettrico.

Il concorso "Maxi a tutta birra" è dedicato agli installatori che acquisteranno – dal 1° al 31 Luglio 2017 – materiale elettrico delle aziende Sponsor presso i punti vendita.

Il concorso è valido negli oltre 200 punti vendita degli associati Findea, dislocati su tutto il territorio nazionale.

Il concorso, dedicato quest’anno al mondo della birra, è in linea con le promozioni precedenti: nel 2015 “Maxichef” dedicato al tema gourmet con testimonial lo Chef Carlo Cracco, nel 2016 “Maxichoc” ispirato alle eccellenze del cioccolato.

Con questa operazione l’installatore verrà anche accompagnato in un percorso di conoscenza degli aspetti più sofisticati della cultura della birra, tra ingredienti, tradizioni, metodi produttivi, varietà di sapori e di qualità.
I premi immediati sono: una selezione di birre di varie tipologie, colori e gusti, di storici marchi made in italy, come Moretti, Ichnusa e Poretti.
In palio anche dei super premi: gli spillatori di birra modello “The Sub”.

Partecipare al concorso è molto semplice: basta recarsi, nel mese di luglio, in uno dei punti vendita e per ogni acquisto di 100 € – effettuato al banco – tra i prodotti dei marchi Sponsor, l’installatore, il professionista del settore in possesso di partita iva, riceverà una cartolina instant win.
In palio più di 12 mila premi! In caso di vincita il professionista potrà ritirare direttamente in negozio il premio.

Per scoprire il regolamento, tutti i dettagli del concorso "Maxi a tutta birra", i marchi dei prodotti delle aziende Sponsor che partecipano alla promozione, i punti vendita del gruppo Findea sul sito www.promofindea.it.

Nuova guida tecnica CEI 205-18

Il Cei ha pubblicato la seconda edizione della Guida tecnica CEI 205-18 Guida per l’utilizzo della EN 15232 – Classificazione dei sistemi di automazione degli impianti tecnici negli edifici, identificazione degli schemi funzionali, stima dei contributi di detti sistemi alla riduzione dei consumi energetici”, entrata in vigore il 1 maggio scorso.

La nuova edizione sostituisce la Guida CEI 205-18:2011 e si applica alla valutazione dei risparmi energetici conseguibili con l’impiego dei sistemi di automazione destinati al controllo e/o alla gestione degli impianti tecnici, in conformità alla Norma EN 15232:2012, negli edifici residenziali e non residenziali.

La Guida non tratta in dettaglio il calcolo del fabbisogno energetico dell’edificio, però dà alcune indicazioni sulle metodologie di calcolo, conformi alle norme, utili allo scopo.

Tra novità presenti della nuova edizione Guida tecnica CEI 205-18:

Energia, novità e tanto LED nel catalogo Plexiform

catalogo Plexiform luceCon 50 famiglie di corpi illuminanti e 27 prodotti inediti, il catalogo Plexiform rappresenta un passo avanti strategico per una realtà che ha fatto dell’innovazione, della ricerca tecnologica e del made in Italy i propri punti di forza. Le 465 pagine del catalogo Plexiform, suddivise in quattro sezioni, in base a target di riferimento e tipologia di prodotto, confermano una filosofia aziendale orientata a un consumo energetico consapevole, vocato alla tecnologia LED, così come all’estetica, sempre protagonista delle sfide tecnologiche italiane.

Dopo oltre un anno di impegno nella realizzazione del volume, lo staff Plexiform si è riunito alla presenza della forza vendita globale nella sede di Liscate (MI), per la presentazione di una nuova strategia aziendale, incarnata nel catalogo Plexiform 2017, che vedrà importanti investimenti in termini di R&S e risorse umane per accrescere la presenza dell’azienda in RossiniGroup.

Il catalogo Plexiform, sfogliabile su www.plexiform.it e tramite l’app RossiniGroup, è concepito come una guida semplice ma ragionata, che accompagna il cliente in un affascinante viaggio tra i contesti applicativi, con l’ausilio di riflessioni utili a cogliere l’essenza dei prodotti, senza dimenticare caratteristiche tecnologiche e spinta all’efficienza energetica, sottolineata dalla presenza di numerose soluzioni a LED, insieme a suggerimenti per migliorare, grazie all’illuminazione, la quotidianità di chi vive gli ambienti.

Il catalogo Plexiform lancia 27 novità di prodotto, con particolare attenzione a efficienza energetica, relamping e LED

Nuovi concetti di illuminazione nel catalogo Plexiform

catalogo prexiform sanitàOgnuna delle quattro sezioni del catalogo – Architectural, Technical, Industrial, Healthcare – è accompagnata da spunti a supporto di potenziali clienti, progettisti, architetti, lighting designer nella selezione del prodotto che più si adatti alle specifiche esigenze progettuali e illluminotecniche.

Architectural

“L’estetica del design è fattore sostanziale. Luce che disegna gli spazi e definisce i volumi”. Design&Light è il payoff del capitolo dedicato ai progettisti di sistemi di illuminazione. Fra i prodotti più flessibili, Remo, Eiffel, Rift, Sistema9 e Folio, scelta ideale quando aspetto e performance di illuminazione sono chiamati a compenetrarsi, senza dimenticare un gusto e una produzione tutti italiani.

Technical

“Sistemi d’illuminazione per ambienti di diverse tipologie. Comfort visivo per il mondo office, versatilità ed efficienza per il settore retail”. Office&Efficiency introduce invece la sezione del catalogo Plexiform dedicata ad applicazioni office, retail e residenziali, concepita per soddisfare la dinamicità degli spazi lavorativi e abitativi. Il comfort visivo è la caratteristica principe di questi prodotti, tra i quali spiccano Sofy, Pluma, Tesis S9 e Cielo S9.

Industrial

“Il progetto richiede precisi requisiti tecnici. Concetti chiave: relamping, grandi aree, efficienza energetica”. Su Energy&Relamping si concentrano le proposte di illuminazione rivolte al mondo industriale, da sempre connotato da progetti per grandi spazi, che richiedono prodotti collaudati, affidabili e solidi. Linee produttive, magazzini, aree commerciali possono contare su prodotti come Nest, Cool e Pencil, ideali anche per il relamping, soprattutto con tecnologia LED, di apparecchi obsoleti.

Healthcare

“Il settore che richiede prodotti dedicati. Voce del verbo benessere, luce al servizio della persona”. Life&Wellness è infine la sezione che Plexiform dedica alla richieste progettuali di contesti più delicati. Apparecchi selezionati per favorire la qualità della luce (e quindi della vita) in ambienti protetti, come i luoghi di accoglienza e di cura. Prodotti come Natura, Hacca e Synto incarnano un concetto di luce al servizio della persona e del suo benessere.

Luce di qualità: innovazione e cultura per una progettazione sostenibile

Il settore dell’illuminazione sta vivendo un’evoluzione tecnologica incentrata sui led e sulla gestione della luce che porta con sé indubbi vantaggi: efficienza energetica, sostenibilità, benessere delle persone. A tutto questo si aggiunge l’avvento dell’Internet of Things (IoT) che mette in comunicazione cose, dati e persone.

Tutto questo porta la luce a diventare la protagonista di un cambiamento culturale e progettuale: “Luce di qualità. Rivoluzione tecnologica e cultura della progettazione” è il titolo del convegno, realizzato da Aidi (Associazione Italiana di Illuminazione) e Assil (Associazione Nazionale Produttori Illuminazione federata Anie Confindustria), organizzato da Messe Frankfurt. 

La qualità della luce è un processo complesso che richiede continui aggiornamenti ed adeguate competenze e vede coinvolta tutta la filiera: architetti, progettisti, lighting designer, produttori, imprese di installazione e manutenzione degli impianti.

Il presidente di Assil sottolinea come “la digitalizzazione e le nuove tecnologie in campo aprano nuove possibilità offrendo grandi potenzialità di sviluppo. La luce è destinata a giocare un ruolo sempre più importante, oltre a essere un elemento strategico per la diffusione dell’IoT è anche uno strumento indispensabile per la sicurezza delle città, per la valorizzazione di monumenti, è in grado di migliorare il benessere delle persone”.

Concorde anche Margherita Süss, presidente Aidi che evidenzia che luce di qualità significa integrazione e valore uniti a una progettazione e una corretta selezioni di materiali. 

La Luce di qualità porta benefici sociali ed economici grazie alla tecnologia LED che offre riduzione dei consumi energetici, sicurezza e benessere delle persone, nonché di interazione con altri servizi: connettività, telecontrollo, stazioni di ricarica per veicoli elettrici…

Ma in questo contesto gioca un ruolo chiave la gestione e il controllo intelligente della luce che necessita di un’accurata conoscenza dei sistemi e degli effetti complessivi della luce sugli individui, sia delle potenzialità offerte dalle attuali tecnologie. 

“La luce è da considerarsi come un materiale da costruzione, non arriva dopo: l’architettura è viva e i materiali devo sapersi trasformare e plasmare” ha aggiunto l’architetto Giulio Ceppi. 
“Gli architetti ormai costruiscono attraverso la luce, la luce naturale è variabile e dinamica in intensità e colore. La sfida è quella di riuscire a cogliere la massima utilizzabilità della luce naturale e sfruttare le potenzialità della luce artificiale per ottimizzare efficienza, risparmio e benessere. Questo è il concetto di luce di qualità” ha sottolineato Chiara Aghemo, presidente sezione Aidi Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta.

Ma cos’è quindi la luce di qualità?
È saper rispettare le regole, è raggiungere il benessere e la sicurezza delle persone, è saper dare la corretta valorizzazione agli spazi, è permetterne una corretta fruizione, è un risultato voluto e rispettoso dell’ambiente e delle persone.

 

Sistemi di accumulo: dal GSE le nuove regole tecniche per l’integrazione

Il GSE ha pubblicato le regole tecniche per l’integrazione dei sistemi di accumulo, aggiornate alle norme CEI 0-16 e 0-21.

Come previsto dal comma 1 dell’art. 10 della deliberazione 574/2014/R/eel, le Regole Tecniche integrano i regolamenti operativi per l’accesso ai regimi di incentivazione dedicati a impianti da fonte rinnovabile e per il loro mantenimento nel tempo, oltre alle disposizioni tecniche per il rilascio delle garanzie di origine e per l’accesso ai prezzi minimi garantiti nell’ambito del ritiro dedicato.

Nel documento viene inquadrato il contesto normativo e regolatorio di riferimento, vengono identificati gli schemi di connessione alla Rete dei sistemi di accumulo così come definiti dal CEI; i requisiti da rispettare per l’installazione dei sistemi di accumulo integrati in impianti di produzione alimentati da fonte rinnovabile; i requisiti per il mantenimento degli incentivi già riconosciuti agli impianti di produzione alimentati da fonti rinnovabili nei casi in cui vengano installati sistemi di accumulo.

Le disposizioni si applicano nei casi di installazione di sistemi di accumulo con:

Inoltre, nel documento sono indicate le procedure per la gestione degli interventi di manutenzione e ammodernamento tecnologico sugli impianti fotovoltaici in esercizio e le modalità di gestione delle comunicazioni relative all’installazione di sistemi di accumulo integrati in impianti di produzione gestiti dal GSE.

Rispetto alla prima edizione del documento, pubblicata nell’aprile 2015, vengono recepite le disposizioni regolatorie e gli aggiornamenti delle norme CEI 0-16 e CEI 0-21: questo rappresenta un ulteriore passo nella direzione della sostenibilità ambientale e della promozione e integrazione della generazione distribuita.

L’Autorità ha sottolineato che i sistemi di accumulo, essendo sistemi in grado di scambiare energia elettrica con la rete, siano trattati come impianti di produzione.

Il quadro regolatorio attuale definisce:

Il CEI con la Variante V2 alla Norma CEI 0-16 ha:

Con la nuova edizione della Norma CEI 0-21, il CEI ha:

Per maggiori informazioni il documento del GSE storage_regole_tecniche.

Strategia Energetica Nazionale (SEN): al via la consultazione

Aperta la consultazione sulla Strategia energetica nazionale siglata dai ministri dello Sviluppo economico e dell’Ambiente Carlo Calenda e Gian Luca Galletti.

Il  documento di programmazione e indirizzo nel settore energetico ha individuato una serie di obiettivi e azioni in materia di sistema elettrico, rinnovabili, efficienza energetica, mercati oil-gas ma anche ricerca & sviluppo per traghettare il Paese al 2030 cercando di unire gli obiettivi della competitività dell’industria nazionale con gli impegni di Parigi a contrasto del surriscaldamento globale.  La parola in questi giorni è passata ad associazioni e addetti al lavoro che avranno tempo fino alla metà di luglio per offrire il proprio contributo.

Come è noto, il nostro Paese dispone oggi di un sistema energetico che dipende dall’estero ed è basato principalmente su gas e rinnovabili, Strategia-energetica-nazionalecon il petrolio ancora indispensabile per i trasporti.  Il futuro tracciato da questa strategia dovrebbe confermare questo trend con la produzione elettrica garantita dagli impianti a ciclo combinato e dalle rinnovabili la cui evoluzione è in rapida crescita (così come il ricorso ad azioni a sostegno dell’efficienza energetica). Ne conseguente la decisione di abbandonare, in misura parziale o totale, la produzione proveniente dalle centrali a carbone. 

Questi indirizzi – come viene evidenziato nel documento – tengono conto di due fattori che appaiono decisivi in termini di programmazione: primo, la domanda elettrica nei prossimi 12 anni crescerà, ma non troppo. Il World Energy Outlook 2016 , stima un +18% al 2030, pari alla metà di quella registrata negli ultimi 15 anni (+ 36%), benché il tasso composto annuo di crescita del PIL sia stimato costante (3,7% sia nel periodo 2000-2014 che nel 2014-2030). 

Emerge quindi un dato economico inedito: la relazione tra PIL e domanda energetica si sta indebolendo, complice anche  il crescente livello di efficienza energetica degli impianti;  secondo fattore  è l’evidente progresso tecnologico compiuto sulle fonti rinnovabili e sui sistemi di accumulo – in termini di incidenza di costo sulla grid parity – che potrebbe presto risolvere il problema di poter disporre di prezzi energetici più concorrenziali, garantiti fino ad oggi solo dai combustibili più impattanti dal punto di vista climatico.

I temi chiave che guideranno le azioni della Strategia energetica nazionale sono dunque tre: 

Colmare il gap con l’Europa 

Per competere in Europa e nel mondo le nostre imprese devono combatte ad armi pari nei costi energetici perché ad oggi pagano il 25% in più dei colleghi. Il Governo punta così a ridurre il gap di prezzo e costo dell’energia rispetto alla Unione Europea. È bene ricordare che questa situazione è determinata anche dalla maggiore pressione fiscale che nel nostro Paese colpisce i prodotti energetici: nel 2015, ultimo dato disponibile, ogni tep di energia utilizzata era gravata da una imposta di 369 euro, un valore superiore del 58% alla media europea. 

Ma il ministero dello Sviluppo economico punta soprattutto a mantenere la competitività delle produzioni industriali più energivore, grazie al nuovo regime tariffario per gli oneri di sistema e alle nuove agevolazioni sugli oneri per le energie rinnovabili destinati alle imprese a più alto consumo energetico. L’obiettivo, nelle intenzioni, è di salvaguardare le grandi produzioni nazionali dell’industria pesante e poter rilanciare così crescita e occupazione. 

La sicurezza energetica  

Se la domanda futura non risulta essere particolarmente in crescita almeno nel nostro Paese, è il capitolo contingenze stagionali a preoccupare i decisori. Per prevenire eventuali black-out da freddo invernale o da calure, la strategia punta ad intervenire su sicurezza, adeguatezza e flessibilità delle reti gas ed elettriche. La scadenza che più preoccupa è quella del 2025 laddove il ridimensionamento della potenza alimentata a carbone e la riduzione del ruolo del nucleare a livello europeo incideranno sul volume e sull’assetto degli scambi di energia.

La ricetta prevede di integrare il fabbisogno sostenendo il ricorso a rinnovabili elettriche, anche in forma di generazione distribuita (derivanti anche da forme aggregative) che potenziano e fanno evolvere le reti e i mercati verso configurazioni smart, flessibili e resilienti.  

Torna ad emergere in questo ambito anche la necessità di un rapido avvio del capacity market per garantire l’adeguatezza del sistema, mantenendo la disponibilità della potenza a gas ancora necessaria, con priorità per quella flessibile e sollecitando nuove risorse (rinnovabili, accumuli, domanda attiva) per aumentare la flessibilità del sistema. 

Il capacity market, che si prevede di avviare nel 2018, permetterà al TSO di approvvigionarsi di risorse a medio-lungo termine con procedure trasparenti, concorrenziali e complessivamente meno onerose per il sistema, garantendo allo stesso tempo agli investitori stabilità nel medio-lungo termine. 

L’evoluzione del parco di generazione e degli assetti del mercato elettrico richiede il potenziamento e l’ammodernamento infrastrutturale delle reti, sia nella trasmissione che nella distribuzione. Sempre in ottica di garantire adeguatezza al sistema e ampliare il mercato, la SEN intende potenziare ulteriormente le interconnessioni con l'estero.

La gestione della sicurezza richiederà un maggiore coordinamento operativo e metodologico a fronte di una crescente interdipendenza tra i diversi mercati energetici nazionali.

La strategia per le rinnovabili 

energia greenLe analisi di scenario proposte dalla SEN evidenziano che l’Italia rispetterebbe gli impegni europei al 2030 con una quota di rinnovabili dall’obiettivo minimo del 27%, che si tradurrà, per il settore elettrico, nella copertura di almeno la metà del consumo con fonti rinnovabili.

Ma il vero salto di qualità proviene dall’evoluzione tecnologica: la maggiore maturità tecnologica ed economica consentirà, a partire dal 2020, di eliminare gli incentivi diretti sulla produzione per passare a politiche di sostegno, che faciliteranno gli investimenti, eliminando rigidità regolatorie e procedurali.

Tra questi sono considerati prioritari: 

Climatizzazione smart con Rialto

Il mercato dell'efficienza energetica, sempre più orientato a sistemi intelligenti per la regolazione del comfort e impianti di climatizzazione smart, trova un valido “alleato” nei cronotermostati intelligenti Rialto.

Migliorare l’impatto ambientale, ridurre i costi energetici, semplificare la quotidianità dei dipendenti e dei processi produttivi sono solo alcune delle motivazioni che hanno spinto una realtà veneta specializzata nella lavorazione del sughero a scegliere questi sistemi di home & building automation, allo scopo di ottimizzare i consumi del proprio sistema di climatizzazione sia in estate sia in inverno, rispettando le differenti esigenze di zona produttiva e spazi dedicati agli uffici. 

Dai termostati tradizionali alla climatizzazione smart

termostato RialtoLa climatizzazione dello stabilimento da 2.300 mq era precedentemente gestita tramite due sistemi di riscaldamento e raffrescamento utilizzati in parallelo e regolata da termostati tradizionali “a rotella”, per mantenere costantemente la temperatura in produzione tra 22°C e 26°C. Per gli altri locali si rimaneva invece sui 20°C, con possibili differenze a seconda della destinazione d’uso.

Nonostante l'azienda già utilizzasse un sistema di supervisione, la gestione della climatizzazione restava manuale, senza accesso a una programmazione centralizzata, con sprechi energetici considerevoli. Si è resa necessaria dunque l’introduzione di un sistema di controllo e termoregolazione intelligente, efficiente e puntuale, tenendo delle dimensioni dello stabilimento, che richiedevano di ridurre al minimo gli interventi tecnici sugli impianti.

L'azienda ha optato per la climatizzazione smart targata Rialto, linea di cronotermostati intelligenti per l'home & bulding automation di Astrel Group, ritenuta in grado di soddisfare i requisiti di facilità di installazione, centralizzazione della programmazione su un unico dispositivo, anche da remoto via app, competitività in termini di rapporto prezzo/prestazioni. 

Le funzionalità dei cronotermostati intelligenti 

 Case study RialtoLa sostituzione dei termostati manuali con 14 nuovi cronotermostati intelligenti wireless Rialto ha richiesto soltanto due ore di intervento tecnico. La regolazione centralizzata del clima avviene tramite un unico gateway (WhiteBox) che funge da nodo di collegamento fra i termostati e l'app Rialto.

La gestione del sistema di climatizzazione smart è stata affidata al responsabile di stabilimento, che da un unico tablet ha configurato e programmato i cronotermostati intelligenti, in funzione della zona. 

“Fra i limiti dei vecchi termostati, c'erano la scarsa accuratezza nella rilevazione della temperatura e l’impossibilità di programmarne il funzionamento per fasce orarie – spiega il Responsabile di stabilimento -. Per questo prima di adottare i cronotermostati intelligenti Rialto, era stato installato un temporizzatore per l’accensione e lo spegnimento della caldaia. Tuttavia, anche questa soluzione era poco efficiente: spesso nei reparti di produzione si rendeva necessario intervenire manualmente per azionare il riscaldamento, che veniva automaticamente acceso anche in uffici dove non era necessario”.

Rapidità di installazione, flessibilità, semplicità di uso e controllo via app rendono Rialto ideale per la home & building automation

Grazie a Rialto, invece, la regolazione della temperatura è precisa in ognuna delle 14 zone, che possono essere programmate in maniera indipendente l’una dall’altra. Finita la stagione invernale, per passare al raffrescamento, sono bastati un intervento dell’idraulico, per attivare la circolazione di acqua fredda nelle pompe di calore, e un “tap” sul tablet per passare alla modalità estiva: il sistema di climatizzazione smart era subito pronto e operativo per il cambio di stagione. 

A qualche mese dall’installazione, i miglioramenti apportati dall'home & building automation dei cronotermostati Rialto sono evidenti e apprezzati in azienda. La facilità di personalizzazione delle singole zone e di rapida modifica delle impostazioni rende il sistema flessibile e adatto a tutte le esigenze, garantendo comfort e accuratezza. Inoltre, poter controllare e programmare tutti i dispositivi tramite un unico smart device, ha consentito risparmi energetici ed economici immediatamente tangibili.

Smart metering: nasce Open Meter, il contatore intelligente 2.0

Consumare in maniera intelligente, consumare meno e meglio: concetti fino a ieri impensabili con l’impiego dei prodotti e delle tecnologie tradizionali, ma oggi possibili grazie allo smart metering.

Enel (e-distribuzione) ha sviluppato Open Meter, un contatore intelligente (smart meter) che è il risultato di un percorso che tiene conto dell’evoluzione tecnologica nel campo della misura e della telegestione.

Grazie a e-distribuzione sta entrando in funzione la nuova generazione di contatori intelligenti, uno dei pilastri del piano di investimento per l’Italia del Gruppo Enel, focalizzato sulla digitalizzazione e le energie rinnovabili con l’obiettivo di rappresentare un esempio concreto di impulso all’innovazione per il Paese.

Open Meter sostituirà progressivamente il contatore elettronico di prima generazione, e alla fine del processo di sostituzione saranno 41 milioni i contatori intelligenti in servizio.

Già dal 2001 Enel è stata pioniera nello smart metering (telelettura e telegestione dei contatori elettronici) con il sistema Telegestore, che risulta uno dei più evoluti.

Lo smart meter è un dispositivo intelligente basato su tecnologie di misura evolute, equipaggiato con un sistema integrato di comunicazione in grado di interfacciarsi con la rete di comunicazione e di trasmettere i dati in accordo con gli standard tecnici vigenti.

Open Meter ha le caratteristiche previste dalle specifiche tecniche adottate dell’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico con la delibera 87/2016 che stabilisce alcuni indicatori di performance ai fini dell’efficienza energetica.

Le caratteristiche richieste al nuovo sistema di misura sono:


Open Meter: tantissimi i vantaggi

open meter e distribuzioneLe direttive europee prevedono che vengano fornite al cliente informazioni molto più dettagliate di prima su tempi e profili di utilizzo dell’energia elettrica per favorire l’efficienza energetica.

Open Meter è un passo avanti nella direzione della smart home, infatti offrirà informazioni sul monitoraggio e abiliterà servizi innovativi legati alla domotica.

Il nuovo contatore 2.0, grazie alla disponibilità dei dati di consumo ogni 15 minuti, consentirà ai clienti di conoscere con maggiore dettaglio i prelievi giornalieri di energia e l’effettiva potenza assorbita da tutti i dispositivi elettrici ed elettronici. Questo consentirà di acquisire consapevolezza dei consumi che si trasformerà in risparmio sulla bolletta.

Con la rilevazione più frequente dei dati di misura si ridurranno le fatture stimate, evitando i conguagli di fatturazione.

Nel caso di un cliente “prosumer” (ovvero produttore e consumatore di energia elettrica) sarà possibile visualizzare i dati di consumo, i trend e accedere allo storico di consumi e produzione.

Grazie allo smart metering si ridurranno i tempi di switching, cioè di cambio del gestore di fornitura elettrica. 

Spinta verso la liberalizzazione della vendita di energia con la possibilità di creare offerte mirate verso alcuni segmenti di clientela con profili di consumo specifici.

L'installazione degli smart meter può incrementare e rafforzare la diffusione della fibra ottica.

Integrandosi nel mondo IoT (Internet of Things) consentono modalità di interazione con i flussi bidirezionali di energia.

Il nuovo contatore Open Meter disporrà di funzionalità avanzate per migliorare la qualità del Sistema elettrico.

 

Per ulteriori informazioni:

Articolo – Smart metering e contatori elettrici 2G per le utenze domestiche

Articolo – Smart metering di seconda generazione: nuove prospettive e regole

Rinnovabili al 35% al 2030: la richiesta delle associazioni delle rinnovabili

Italia SolareItalia Solare e le associazioni europee delle rinnovabili hanno inviato ai Membri del Parlamento una lettera per chiedere di innalzare al 35% l’obiettivo al 2030 per le rinnovabili nell’UE.

Nelle scorse settimane ci sono stati diversi incontri proprio per discutere sul pacchetto Clean Energy che suggerisce un obiettivo di almeno il 27% di energie rinnovabili entro il 2030. Secondo le associazioni delle rinnovabili questa indicazione poco ambiziosa rischia di penalizzare il mercato.
Nella lettera si legge che “il pacchetto Clean Energy for All Europeans proposto dalla Commissione europea nel novembre dello scorso anno suggerisce un obiettivo europeo vincolante di almeno il 27% di energie rinnovabili entro il 2030. La mancanza di ambizione di questo obiettivo comporterà un rallentamento nella diffusione delle rinnovabili dopo il 2020”.

Target condiviso all’unanimità da tutte le associazioni delle rinnovabili europee che hanno unito le forze per chiedere di innalzare l’obiettivo al 35% entro il 2030 al fine di consentire al settore di mantenere il suo slancio e far sì che l’Europa possa raccogliere i benefici economici che derivano dalle rinnovabili.

“Con un target inferiore al 35% l’Europa potrebbe perdere il vantaggio competitivo. È necessario puntare in alto per onorare gli accordi di Parigi”.
Le associazioni europee delle rinnovabili chiedono un incontro per discutere le proposte.
Gianni Chianetta ha partecipato a tutti gli incontri e alla stesura della lettera in rappresentanza di Italia solare.