Cosa significa lavorare a regola dell’arte?

Lo scopo di questo articolo è portare l’attenzione degli installatori sul concetto di “regola dell’arte” termine sulla bocca di tutti gli addetti ai lavori ma la cui conoscenza risulta a volte abbastanza evanescente e perlomeno spesso interpretata in modi diversi e cercare di fornire dati, informazioni e correnti di pensiero per potersi destreggiare nella foresta di adempimenti, norme, leggi e interessi economici.

Il concetto di regola dell’arte ha avuto origine nel medioevo. In quel periodo in molte città d’Europa iniziarono a sorgere le corporazioni di arti e mestieri che cominciarono a introdurre regole e modi di comportamento per disciplinare/regolamentare queste associazioni. Successivamente fra la fine ottocento e l’inizio del novecento, con lo sviluppo dell’era industriale, il concetto viene adottato ed esteso a tutte le produzioni sia di macchine che di impianti.

Nonostante questo concetto abbia registrato una vasta diffusione e sia frequentemente utilizzato in contratti e sentenze, essendo espressamente citato dal legislatore – vedi art. 2224 del codice civile che cita “il prestatore d’opera è tenuto a procedere all’esecuzione dell’opera secondo le condizioni stabilite dal contratto e a regola d’arte” – non ha mai fornito una definizione dettagliata e tangibile.

Per quanto attiene il settore elettrico possiamo trovare una prima embrionale definizione nella legge 186 del 1968, legge composta di soli due articoli che citano:

Il medesimo concetto lo ritroviamo poi nel 1990 con la legge 46 e successivamente nel 2008 col DM 37 che interessa direttamente gli installatori e che recita: “Le imprese realizzano gli impianti secondo la regola dell’arte, in conformità’ alla normativa vigente e sono responsabili della corretta esecuzione degli stessi. Gli impianti realizzati in conformità alla vigente normativa e alle norme dell’UNI, del CEI o di altri Enti di normalizzazione appartenenti agli Stati membri dell’Unione europea o che sono parti contraenti dell’accordo sullo spazio economico europeo, si considerano eseguiti secondo la regola dell’arte”.

Per gli ambienti di lavoro interviene anche il D.Lgs. 81 del 2008 che nell’art. 81 riafferma lo stesso concetto, ma ancora non siamo giunti ad una definizione di regola dell’arte che non si presti ad interpretazioni.

Nel caso in cui non si applichino le norme tecniche (CEI, CENELC, IEC, UNI), una definizione della Regola dell’arte è quella del Buon padre di famiglia che si esplicita nel fatto che occorre agire con Perizia, Prudenza e Diligenza (art. 1176 del Codice Civile): in questo caso è ovviamente più difficoltoso dimostrare che si è applicata la regola d’arte.

Definizioni

In qualsiasi ambito tecnico ed in particolare nel settore elettrico si impone, per realizzare impianti “a regola d’arte”, il rispetto delle normative che sono articolate in due tipologie di riferimento: le norme giuridiche e le norme tecniche.
La conoscenza delle norme e la distinzione tra norma giuridica e norma tecnica è pertanto il presupposto fondamentale per un approccio corretto alle problematiche degli impianti elettrici che devono essere realizzati conseguendo quel “livello di sicurezza accettabile” che non è mai assoluto, ma è, al progredire della tecnologia, determinato e regolato dal legislatore e dal normatore.

Norme giuridiche

Per definizione le norme giuridiche sono tutte le leggi dalle quali scaturiscono le regole di comportamento. Sono obbligatorie e vengono emanate dagli Organi legislativi nazionali ed europei e si suddividono in:

Norme tecniche sulla regola dell’arte

In settori particolari caratterizzati da complessità tecniche e dalla necessità di continuo aggiornamento, quali ad esempio la sicurezza, le norme giuridiche non entrano nel merito di requisiti tecnici di dettaglio, ma rinviano per questi alle norme tecniche.

La norma tecnica è definita a livello europeo (norma UNI CEI EN 45020) come il “documento, prodotto mediante consenso e approvato da un organismo riconosciuto, che fornisce, per usi comuni e ripetuti, regole, linee guida o caratteristiche, relative a determinate attività o ai loro risultati, al fine di ottenere il miglior ordine in un determinato contesto”.

La norma tecnica corrisponde alla migliore tecnologia disponibile e rappresenta la codificazione dei corrispondenti standard tecnici.

I campi disciplinati dalle norme sono i più disparati, in quanto spaziano dai materiali ai prodotti, dalle macchine agli impianti, alle costruzioni in generale.

Le norme tecniche non sono per loro natura obbligatorie: diventano obbligatorie nel momento in cui una legge o un’altra norma legislativa fa espresso riferimento ad esse.

La loro applicazione costituisce un metodo corretto ed esaustivo per soddisfare le norme di legge generiche, in quanto viene in tal modo garantito un livello minimo di sicurezza rispondente alla regola dell’arte. In pratica chi applica la norma tecnica non è tenuto a dimostrare di avere lavorato a regola d’arte in quanto la Norma è riconosciuta dal legislatore come regola dell’arte laddove si dice espressamente che la norma tecnica ha la presunzione della regola d’arte.

Nessuno può quindi pretendere di più di quanto indicato dalla norma tecnica, tranne ovviamente accordi contrattuali fra contraente e installatore.

Alla emanazione delle norme tecniche sono preposti appositi Enti di normazione che, per garantire la massima trasparenza e imparzialità, vedono la partecipazione di tutte le parti sociali interessate, quali i produttori, i consumatori, le autorità competenti. In Italia l’organismo riconosciuto ad emettere le norme per il settore elettrico è il CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano), in Europa il CENELEC (Comitato europeo di normazione elettrotecnica), nel mondo l’IEC (Commissione elettrotecnica internazionale).

In base all’ambito territoriale in cui operano, gli enti di normazione vengono distinti in internazionali, europei e nazionali; essi, per ragioni storiche, sono presenti con due organizzazioni diverse: una per il settore elettrico (CEI) e una per tutti gli altri settori (UNI).

Oltre alle norme tecniche gli enti normatori pubblicano anche delle guide che, pur non rientrando nella tipologia delle norme riconosciute dalla legge, devono essere considerate quali pubblicazioni ausiliarie equiparate a qualsiasi altra pubblicazione tecnica a meno che non siano espressamente citate da qualche provvedimento legislativo.

Articolo di UNAE Emilia Romagna per ElettricoMagazine 

Approfondimenti

Per approfondire l’argomento sul sito sono presenti altri due articoli

L’Avvocato: mancato rispetto della regola dell’arte

Cosa significa lavorare a regola d’arte nel settore elettrico?

Con MyDatec abitazioni ad alta efficienza energetica

Un edificio ad elevata efficienza energetica consente di ridurre gli sprechi, di gestire l’utilizzo delle fonti energetiche: grazie a MyDatec è stato possibile riqualificare una villa plurifamiliare.

L’efficientamento energetico e la riqualificazione edilizia sono imprescindibili per il recupero del patrimonio edilizio, è necessario quindi analizzare componenti e materiali adeguati per ottenere il miglior risultato in termini di prestazioni.

L’architetto Montagna – proprietario di una villa bifamiliare di 380 m2 – ha voluto impostare la ristrutturazione partendo da un punto di vista puramente energetico, svincolando la casa dall’utilizzo del gas: efficienza energetica al primo posto.
È stato necessario verificare la compatibilità tra le macchine e il cappotto termico in modo da realizzare l’impianto ottimale.

SMART H MydatecLa scelta è ricaduta su MyDatec che consente di ventilare, riscaldare, raffrescare, economizzare e in base alla superficie della casa sono state installate 3 Smart H e 1 Smart V in sinergia con la soluzione AcquAria DUO per la produzione di acqua calda sanitaria.

La ventilazione meccanica controllata (VMC) a doppio flusso termodinamica proposta da MyDatec è una soluzione all’avanguardia che garantisce elevati standard di efficienza, migliorando il comfort abitativo e rispondendo alle richieste di risparmio energetico.

L’impianto è stato quindi diviso in quattro zone: 

Non è stato necessario realizzare una centrale termica, infatti le macchine sono state installate nel sottotetto e in vani di servizio.

La riqualificazione energetica, inclusa l’installazione delle macchine e il relativo collaudo, ha necessitato di 1 anno e mezzo di lavori.

Alle macchine MyDatec sono state abbinate fonti di riscaldamento a pellet o a legna al fine di usufruire di un’integrazione alternativa di riscaldamento e potenziare le prestazioni delle macchine MyDATEC quando le temperature sono più rigide.

Tanti vantaggi con MyDatec:

Efficienza energetica e Ecobonus 65% 

Questo intervento di efficientamento energetico e riqualificazione edilizia gode dell’ecobonus, che prevede detrazioni fiscali fino al 65% per gli interventi:

Climatizzazione: la cassetta compatta a 4 vie Serie 7 di Toshiba

cassetta compatta a 4 vie serie 7La nuova cassetta compatta a 4 vie serie 7 di Toshiba è installabile in soffitti modulari a pannelli e controsoffitti, ha un telaio e una griglia compatti, un flusso dell’aria intelligente e regolabile e un sensore di presenza in grado di ottimizzare il comfort.
Questo nuovo modello di cassetta compatta risponde alle esigenze di compattezza: 256 mm di altezza, una griglia di 620 x 620 mm di soli 12 mm.

Distribuzione dell’aria e del comfort totalmente personalizzabile attraverso 5 modalità differenti, inoltre il nuovo movimento Cycle Swing (si aggiunge al Dual Swing e Standard Swing) consente di regolare la fuoriuscita dell’aria a intervalli differenti, selezionandone flusso, densità e direzione.

La modalità di funzionamento notturno, selezionabile dal telecomando insieme alla regolazione della potenza, riduce il rumore dell’unità.

Per una gestione ottimale del comfort e un utilizzo ottimizzato dell’energia la nuova cassetta compatta a 4 vie serie 7 è dotabile del sensore di presenza TCB-SIR41UM-E che attiva e disattiva automaticamente il funzionamento in base alla presenza di persone nella stanza.
Ad esempio se dopo 30 minuti, non viene rilevato nessun movimento la macchina si spegne o entra in modalità stand-by.

Toshiba, per agevolare la manutenzione e la pulizia della macchina ha pensato a un sistema molto semplice: il pannello, con gli angoli removibili, può essere smontato sia per ispezione sia per la pulizia delle parti esterne e interne.

Il motore DC di ultima generazione della ventola della serie 7 consente una riduzione del consumo elettrico della cassetta compatta fino al 50%.

Per ogni esigenza e tipologia installativa

cassetta compatta a 4 vie serie 7 particolareLa nuova cassetta compatta a 4 vie serie 7 di Toshiba soddisfa diverse esigenze: dalla gamma residenziale in configurazioni monosplit (1: 1) alle applicazioni Light Commercial in abbinamento con le condensanti Super Digital Inverter, fino alla gamma di sistemi VRF e-line, Mini SMMSe, SMMSe e SHRMe senza dimenticare i Mini SMMS Side Blow.

L’offerta per il residenziale è composta di 3 taglie con capacità di raffrescamento da 2,5 kW a 5 kW e da 3,4 a 5,3 kW in riscaldamento.
Tre le taglie disponibili per la gamma Light Commercial con unità esterna Super Digital Inverter con capacità di raffrescamento da 3,6 a 5 kW e in riscaldamento da 4 kW a 5,6 kW.
Per la gamma business, invece, sono sei le taglie a disposizione con capacità di raffrescamento da 1,7 kW a 5,6 kW e in riscaldamento da 1,9 kW a 6,3 kW.

La cassetta compatta a 4 vie serie 7 è conforme alle norme europee Ecodesign:

Comandi smart per la cassetta compatta a 4 vie Serie 7

Per una gestione intelligente sono a disposizione telecomandi a raggi infrarossi, comandi a filo e centralizzati che – in base al modello – hanno funzioni differenti ma sono in grado di controllare tutti i parametri necessari a garantire comfort ed efficienza energetica.

Il comando RBC-AMS54E-EN a doppio setpoint con timer settimanale consente di impostare tutti i parametri della/e unità. Un display chiaro e immediato consente di leggere  le impostazioni, compreso il codice di controllo guasti.
Inoltre consente di monitorare e modificare i parametri di sistema, le opzioni di risparmio energetico e i dati dei sensori.
Altro aspetto importante la capacità di backup incorporata: le impostazioni vengono mantenute in memoria fino a 48 ore in caso di interruzione di corrente.

Con il kit opzionale TCB-PCUC1E-1 c’è, inoltre, la possibilità di regolare il flusso d’aria in base al livello di CO2 o cambiare le impostazioni in base alla temperatura esterna, fornire informazioni sullo stato dei filtri e del compressore.

Sistema MT-BT Smart: l’intelligenza per l’impianto elettrico connesso

Il Sistema MT-BT Smart è la risposta di Schneider Electric alla profonda trasformazione nella gestione energetica ed operativa degli impianti di distribuzione elettrica che sono pervasi da evoluzioni tecnologiche quali connettività, mobilità, il cloud, l’Internet of Things.

quadro smart MT/BT L’azienda negli ultimi anni ha investito molto in innovazione tecnologica proprio per offrire ai propri clienti il meglio delle soluzioni legate alla digitalizzazione, come il sistema di apparecchi modulari comunicanti Acti 9 e iQuadro, il quadro elettrico in bassa tensione smart e in grado di comunicare.

Questa strada ha portato allo sviluppo del Sistema MT-BT Smart che consente di sfruttare il potenziale della digitalizzazione, abilitare la comunicazione dell’impianto, rendere la manutenzione intelligente e soprattutto incrementare l’efficienza energetica e operativa degli impianti.

Il tutto rispettando la filosofia aziendale che si basa sulla semplicità delle soluzioni e sulla scalabilità delle stesse.
Il Sistema MT-BT Smart estende il potenziale della connettività per tutto il ciclo di vita dell’energia, a tutte le apparecchiature presenti nell’impianto: dalla cabina di trasformazione in media tensione fino al singolo apparecchio modulare.

Con questa soluzione è possibile rendere gli edifici sicuri, efficienti, sostenibili, affidabili e connessi.

Ogni dispositivo è in grado di raccogliere, analizzare e trasformare i dati rendendoli informazioni sicure e connesse, garantendo la massima protezione a livello di cybersecurity.

La manutenzione e la diagnostica vengono facilitate e ottimizzate, poiché il Sistema MT-BT Smart consente il controllo ed il monitoraggio di tutte gli apparecchi connessi, con notifiche istantanee sul funzionamento dell’impianto e del sistema.

Inoltre c’è la possibilità di individuare gli sprechi energetici, migliorare i profili di carico per una gestione energetica ottimale.

I componenti chiave del Sistema MT-BT Smart

Il Sistema MT-BT Smart è un’architettura completa, di facile integrazione facendo diventare smart anche le applicazioni più piccole grazie a una connessione “plug&play”.

“Nella sua complessità è facile da utilizzare, non è richiesta alcuna programmazione dei componenti, ma solo la configurazione poiché il sistema è in grado di ricercare e riconoscere automaticamente i dispositivi connessi” ha sottolineato Daniele Caldara, VP Partner Project & Retail di Schneider Electric.

Energy Server Com’X 510 è il cuore del sistema che raccoglie dati, in locale o attraverso piattaforma cloud, per tutto il Sistema MT-BT Smart. Per una gestione corretta delle apparecchiature è possibile collegare sensori ambientali di temperatura e di umidità, sonde antiallagamento, ecc.

Il quadro di media tensione SM6 Smart, in grado di comunicare informazioni Diagnostiche, sarà dotato del Thermal Monitoring, un monitoraggio termico continuo delle connessioni cavi che consente di anticipare in modo predittivo possibili criticità e ridurre la probabilità di disservizi ed incendi.

Masterpact MTZ, l’interruttore aperto con misura integrata dell’energia in Classe 1, connettività Ethernet nativa e possibilità di ampliare le funzioni di misura, protezione, diagnostica e manutenzione attraverso moduli digitali.

PowerTag, il più piccolo sensore di monitoraggio wireless presente sul mercato, che permette di effettuare un monitoraggio completo sia dal punto di vista energetico, sia per quanto riguarda lo stato di funzionamento dei carichi.

Una piattaforma cloud per la gestione energetica e operativa: la misurazione dei dati energetici consente di monitorare e controllare i consumi, i carichi, e ottimizzare nell’insieme l’efficienza energetica.

I tool di progettazione iProject MT/BT e preventivazione eXteem che facilitano la progettazione e la preventivazione di sistemi smart completi. Inoltre il software i-Project MT/BT consente la configurazione di iQuadro.

SISTEMA MT-BT SMART


Articolo aggiornato

Efficienza energetica con il sistema di illuminazione Helvar

Illuminazione Helvar Terminal MalpensaAll’aeroporto di Malpensa è stato realizzato un collegamento ferroviario tra i Terminal 1 e 2 e una nuova stazione ferroviaria presso il Terminal 2, il cui impianto illuminotecnico è interamente controllato da un sistema di gestione della luce Helvar.

L’obiettivo era realizzare un impianto di illuminazione moderno, affidabile, flessibile ed efficiente e al contempo doveva assicurare sia sicurezza con un illuminamento adeguato, sia evitare sprechi energetici.

La sfida è stata raccolta da Helvar che ha studiato un sistema di gestione della luce personalizzato realizzato grazie alla consulenza del Partner Certificato e Distributore Elettroservice Srl di Padova che ha seguito tutte le fasi del progetto: dalla predisposizione del sistema di controllo, allo studio di una soluzione custom per gli apparecchi, al training sulla programmazione dell’impianto DALI, fino all’assistenza durante la messa in servizio.

Tre le zone interessate: il collegamento pedonale esterno tra aerostazione e stazione ferroviaria, la hall centrale della stazione e le banchine al livello interrato.

Caratteristiche del progetto

Helvar_Malpensa Terminal 2Un unico sistema centralizzato gestisce tutti gli ambienti attraverso 7 Digidim Router 910 di Helvar che attraverso il bus DALI agiscono sugli apparecchi illuminanti controllati, da dimmer che regolano l’intensità luminosa
Sensori di luce e presenza, installati in tutte le aree, garantiscono una regolazione puntuale e in base alle esigenze. 
Tutti i corpi illuminanti sono dotati di sorgenti LED e alimentatori DALI. 

Gli apparecchi delle banchine sono stati realizzati e ingegnerizzati appositamente da Lolaico Impianti.

Nel collegamento pedonale esterno è stato installato un sensore crepuscolare che regola le luci ed i sensori di presenza 311M, basati su tecnologia PIR.

In assenza di luce naturale, i sensori abbassano le luci del 25% se non viene rilevato movimento per almeno 30 minuti, portandole al 100% non appena si riscontra una presenza.

Nella hall sono stati installati dei sensori combinati di luminosità e presenza, oltre a sensori di presenza: la strategia di controllo prevede una dimmerazione automatica delle aree interessate ad apporto di luce naturale, in modo tale da avere un illuminamento costante, controllando le luci tra un livello massimo del 100% e uno minimo del 25%. 

Le banchine, infine, sono soggette ad un rilevamento di presenza che abbassa le luci al 25% quando non viene rilevata presenza per 30 minuti, portandole al 100% non appena vengono rilevati passeggeri in transito o treni in arrivo.

Pe conoscere, in ogni momento, lo stato dell’impianto, è stao installato un touch panel Helvar 924 in grado di richiamare 5 scenari – acceso 100% con regolazione, acceso 100% fisso, acceso 50% fisso, acceso 25% fisso e spento – creati in base alle esigenze ordinarie e di manutenzione della stazione.

Inoltre, il software Helvar Designer garantisce un monitoraggio costante dello stato dell’impianto, con la possibilità di generare report.

Alu-B, i canali in alluminio Bocchiotti adatti a ogni ambiente

Combinando design e semplicità d’installazione, la linea dei canali in alluminio Alu-B di Bocchiotti si adatta a ogni tipo di ambiente ed è in grado di soddisfare le più esigenti richieste impiantistiche.

Top di gamma dell’azienda ligure, la linea, che richiama le colonne monofacciali UNA e bifacciali BIS, è disponibile in due colorazioni, alluminio opaco e bianco, e in tre diverse dimensioni (120 mm x 40 mm, 120 mm x 60 mm monoscomparto e 200 mm x 60 mm a tre scomparti), mentre i componenti e gli accessori in dotazione assicurano sempre un’installazione semplice e veloce.

Al design di elevato impatto, che rende la linea di canali in alluminio Alu-B ottimale per ogni contesto ambientale (pubblico, privato e del terziario avanzato), si affianca una vasta offerta di scatole porta apparecchi universali, conformi alle principali normative europee, che assicura la possibilità di attrezzare il canale con tutte le serie civili in vendita sul mercato Italiano.

Bocchiotti gamma ALU-BLa semplicità installativa, la funzionalità operativa e la sicurezza intrinseca consentono di realizzare impianti di cablaggio strutturato, sfruttando sia la possibilità d’inserire all’interno dei canali gli appositi separatori, sia utilizzando la versione già allestita con i tre scomparti.

È, inoltre, possibile l’installazione sui canali delle parti attive Bocchiotti “Pepita Active” montando il telaio autoportante a 4 moduli sul corpo del canale. Operazione facilitata dagli agganci a scatto che non richiedono l’utilizzo di attrezzi: è sufficiente, infatti, agire con una semplice pressione sulla parte frontale del telaio stesso. Rapido e sicuro anche lo smontaggio del coperchio, che si può eseguire con l’uso di un solo utensile.

La posa immediata delle tre dimensioni di canale e dei relativi componenti è facilitata dal distanziale da pavimento DST-ALU, anche nell’applicazione a battiscopa, in completa conformità alla normativa di riferimento.

L’installazione delle scatole porta apparecchi universali, della centralina per interruttori automatici e del separatore, è, infine, agevolata dallo speciale profilo interno della base del canale e semplificata dall’accessorio di fissaggio ZP1, attaccato alla guida sul fondo del canale.

 

Una microrete ABB per energizzare Aruba

La microrete di ABB integrerà energia solare ed eolica in rete per fornire elettricità all’isola caraibica che fino ad ora dipendeva totalmente da combustibili fossili.

ABB fornirà una microrete avanzata a WEB Aruba N.V., la maggiore utility di Aruba, isola olandese dei Caraibi. Il software e le tecnologie di automazione e controllo di ABB consentiranno di integrare energia solare ed eolica, prevedere e pianificare le attività in tempo reale e soddisfare la crescente richiesta energetica dell’isola.

Aruba ha un picco nella domanda di 134 megaWatt, soddisfatta al momento da un mix di energia termica, solare ed eolica. La utility ha fissato l’obiettivo di generare la metà della sua energia annua media da fonti energetiche rinnovabili e l'altra metà da combustibili alternativi entro il 2020, sostenendo l’intenzione del governo di non dipendere più dal combustibile fossile.

La microrete di ABB permette l'integrazione di più sistemi di generazione di energia, massimizzando l'utilizzo delle energie rinnovabili, ottimizzando le attività in tempo reale. Utilizzando le previsioni su 24 ore sia dell'output delle rinnovabili, sia del carico di sistema, la microrete aiuterà a pianificare le attività e il dispaccio di energia in tempo reale per adattarsi alle modifiche in termini di produzione rinnovabile, di carica o disponibilità di generazione. 

Al centro della soluzione c’è un sistema di controllo avanzato con capacità di spostamento del carico dinamico: quando si verificano importanti transitori di sistema che la generazione e l’accumulo non sono in grado di ospitare, il sistema calcola immediatamente il carico minimo necessario per stabilizzare la frequenza.

Viene inoltre assicurata la distribuzione dei picchi di carico in modo che non siano impattate strutture critiche.

AIRE: collaborazione per l’efficienza energetica

Un importante accordo triennale di collaborazione, finalizzato all’ottimizzazione dell’efficienza energetica, è stato recentemente siglato tra AIRE (Associazione Italiana Risparmio Energetico), la rete delle imprese impegnate a fornire le soluzioni più innovative ed ecosostenibili per la progettazione e la realizzazione di impianti tecnologici e con fonti rinnovabili, e Black Box Green, società che utilizza i Sistemi per la Diagnosi e l’Analisi funzionale per misurare in continuo l’efficienza energetica degli impianti.

AIRE Marco CavagnaCuore dell’accordo, l’aggiornamento e la qualificazione professionale degli operatori del mondo impiantistico al fine di promuovere, nel nostro Paese, sia il monitoraggio dei consumi e dell’efficienza energetica con parametri misurati in continuo, sia l’attuazione di tutte le procedure di riqualificazione degli impianti, che, tra l’altro, oggi possono beneficiare degli strumenti incentivanti previsti dalla legislazione.

Come spiega Marco Cavagna, Presidente di AIRE: «L’obiettivo primario dell’Associazione Italiana del Risparmio Energetico e delle aziende associate è quello di costituire un vero e proprio punto di riferimento nel settore dell’efficientamento energetico, collaborando con primarie aziende e istituzioni». Il tutto dotandosi di soluzioni innovative e di sistemi tecnologicamente avanzati.

Le tecnologie oggi esistenti consentono di ottenere risultati prima impensabili.

Si possono acquisire contemporaneamente molte misure nelle centrali termiche, registrare ed elaborare i risultati, inviarli attraverso il Cloud a server remoti su cui evidenziare gli andamenti dei parametri di efficienza. Attraverso, ad esempio, il costante scambio di dati meteo previsionali con il Centro Epson Meteo e utilizzando gli appositi algoritmi e sistemi Black Box, è possibile programmare l’accensione e lo spegnimento degli impianti di riscaldamento o condizionamento, realizzando risparmi gestionali anche superiori al 15%.

Il settore dell’efficienza energetica rappresenta, perciò, un irrinunciabile fattore sia per lo sviluppo economico del settore impiantistico ed edilizio, sia per gli obiettivi di risparmio energetico e di riduzione delle emissioni inquinanti.

Tra le prime società associate AIRE che si sono dotate del sistema Black Box Voyager, da segnalare la Fms Impianti di San Pellegrino Terme (BG), la Caravati Impianti di Arona (NO) e la Termica Sistemi di Villafranca (VR).

 

Osservatorio sulla casa: sana, comoda, efficiente, sostenibile e smart

Dai dati dell’ultima edizione dell'Osservatorio sulla Casa emerge come, pur amando sempre la propria casa, solo un quarto degli italiani ne è soddisfatto.

Giunta alla sua quarta edizione, l’indagine commissionata a Doxa da Leroy Merlin, cui quest’anno si è affiancata Saint-Gobain, si pone l’obiettivo di analizzare gli stili abitativi e le aspettative degli italiani per definire quali potrebbero essere le caratteristiche della casa del futuro.

Condotto su un campione di 1.500 individui, rappresentativo della popolazione italiana, l’Osservatorio sulla casa 2017 è partito dalla definizione di 5 aspetti di quella che dovrebbe essere la “casa ideale”: sana, comoda, efficiente, sostenibile e intelligente.osservatorio sulla casa 2017

In merito alla salubrità della propria casa, inquinamento acustico (80%) e qualità dell’aria interna (69%) sono tra le principali preoccupazioni degli intervistati, che però dimostrano scarsa conoscenza delle soluzioni esistenti per combattere questi due fenomeni, come spiega Giulio De Gregorio, Direttore Habitat di Saint-Gobain in Italia: «Pochi sanno che l’inquinamento interno è 5 volte maggiore di quello esterno, ma ciò che sorprende ancora di più è quanto poco siano conosciute le maggiori cause che influiscono sulla qualità interna dell’aria, ovvero le aldeidi, i VOC (Composti Organici Volatili, presenti in deodoranti, materiali per la pulizia della casa, ma anche in molti materiali da costruzione, come colle, solventi, pitture) e le muffe provenienti dall’umidità. Oggi esistono materiali edili che non contengono VOC e, soprattutto, che sono in grado di neutralizzare quelli esistenti».

Anche per combattere il rumore, sebbene il 72% degli intervistati dichiari di aver installato i doppi vetri come strumento di difesa, solo l’11% ha eseguito lavori d’isolamento sulla struttura della casa.

Secondo pilastro della casa ideale, il comfort, che vede l’attenzione principalmente indirizzata verso fattori quali le caratteristiche del quartiere, la vicinanza ai mezzi pubblici e ai negozi, senza tuttavia trascurare la possibilità di effettuare modifiche in funzione delle esigenze: oltre l’85% degli intervistati ha eseguito almeno un lavoro per rendere la casa più funzionale e bella, spendendo in media 3.000 euro.

Efficienza energetica, ecosostenibilità e casa intelligente

Sebbene l’impatto economico dei costi legati al riscaldamento e al raffrescamento della casa sia ben presente a tutti, solo il 24% degli intervistati considera l’efficientamento energetico derivato dall’isolamento termico un fattore primario nella scelta dell’abitazione. Scarsa anche in questo caso la conoscenza delle soluzioni esistenti per la struttura dell’edificio, con un’eccezione per le finestre, cui si riconosce un importante ruolo come isolante.

Basse anche le percentuali ottenute sul tema dell’ecosostenibilità: solo il 21% è soddisfatto della qualità dei materiali utilizzati per la costruzione della propria casa e solamente il 15% ha provveduto ad installare pannelli fotovoltaici sulla propria abitazione (o prevede di farlo).

Infine, dai dati dell’Osservatorio sulla Casa emerge come la casa intelligente, dotata di apparecchi connessi, non sia ancora nel cuore di tutti gli italiani (4%), anche se il 16% ritiene che la presenza di sistemi innovativi sia un elemento molto importante nella scelta della casa.

Osservatorio sulla Casa smart home

La casa connessa passa dal frigorifero FamilyHub

Il nuovo frigorifero connesso Samsung FamilyHub si presenta come elemento centrale della casa domotica, con varie funzioni utili integrate come la possibilità di fare la spesa on-line direttamente dal pannello touch di cui è dotato.

Di dispositivi touch il mercato è pieno, ma ad oggi nessuno aveva ancora pensato a un frigorifero. Con il nuovo FamilyHub, Samsung ha voluto fare qualcosa di più rispetto a un semplice frigorifero comandabile attraverso un pannello sensibile al tocco.

Innanzitutto, come il nome lascia intendere, Samsung FamilyHub vuole diventare un punto di riferimento in casa sotto molti aspetti.

Sfrutta, infatti, la tecnologia IoT per organizzare la spesa, fare shopping online e connettersi in qualunque momento. Ma può anche assumere il ruolo di nuovo “aggregatore” di casa, favorendo la comunicazione, creando nuove opportunità di condivisione per la famiglia e facilitando la gestione delle attività domestiche, il tutto attraverso la tipica interfaccia di semplice utilizzo alla quale siamo abituati su tablet e smartphone.

Un nuovo modo di vivere la casa

Familyhub combinatoMa come funziona in pratica Samsung FamilyHub?

Indipendentemente dal modello scelto, quattro porte o combinato, il display touch Full HD da 21,5 pollici consente di avere sotto mano (ma anche “a portata di app”) una serie di funzioni utili per l’organizzazione domestica.

Innanzitutto quella che in Samsung chiamano Food Experience, ovvero una migliore gestione del cibo presente nel frigorifero. Le tre fotocamere integrate mostrano il contenuto, anche a distanza, per sapere sempre cosa c’è e cosa invece manca.

Utile da questo punto di vista la shopping list condivisa, una versione digitale del vecchio “biglietto della spesa” che consente inoltre di ordinare direttamente tramite le applicazioni di shopping online come Supermercato24.
Attraverso lo schermo è poi possibile gestire l’intrattenimento domestico: FamilyHub permette di ascoltare playlist e programmi radio tramite le app di Spotify e TuneIn, navigare in internet, consultare news e guardare la TV tramite la funzione di TV Mirroring presente nelle Smart TV di Samsung.

Samsung_FamilyHub 2Lo stesso display può essere utilizzato come una lavagna digitale su cui scrivere, colorare, condividere foto e impegni di tutti i membri della famiglia.

Se infine si dispone di altri dispositivi connessi compatibili, FamilyHub può diventare il cardine dell’intera casa domotica moderna, come sistemi di sicurezza e videosorveglianza, gestione dell’illuminazione e dei carichi elettrici ecc.

FamilyHub può diventare una sicurezza per le persone anziane o che hanno precise necessità: può registrare i comportamenti e avvisare nel caso ravvisi possibili problemi (come la mancata apertura dello sportello del frigo a colazione).