Ha raggiunto quota 600 membri il consorzio Z-Wave, che si occupa di promuovere e sviluppare l’omonimo protocollo per la domotica.
Dallo scorso gennaio sono infatti cresciute di 150 unità le aziende che abbracciano questo standard: tra queste non solo grandi compagnie (come Fibaro, LG, Smart Things/Samsung e Sigma Designs), ma anche startup e system integrator.
Interessante anche il fatto che la quasi totalità dei nuovi prodotti certificati riguardi dispositivi compatibili Z-Wave Plus. Le soluzioni certificate Z-Wave Plus offrono una serie di funzionalità che migliorano ulteriormente l’esperienza dell’utente finale, aumentando la qualità e la portata del segnale trasmesso e rendendo nel contempo le installazioni Z-Wave ancora più veloci e più facili da installare e configurare grazie alla nuova funzionalità di inclusione a livello di rete Plug-n-Play e per gli aggiornamenti firmware Over the Air (OTA).
Migliora inoltre del 50% la durata della batteria e del 67% il range, con una banda fino al 250% rispetto ai dispositivi standard anche grazie ai tre canali RF che ne migliorano l’immunità al rumore.
Ovviamente i prodotti Z-Wave standard sono perfettamente compatibili con i corrispettivi “plus”: in questo modo, chi volesse ampliare la propria struttura può comodamente abbinare prodotti diversi senza preoccuparsi di eventuali incompatibilità.
Poter contare su un numero sempre maggiore di dispositivi significa coprire virtualmente tutte le necessità di una casa domotica: comfort, home automation, sicurezza, efficienza energetica, entertainment ecc.
Z-Wave Alliance ha inoltre pensato a una serie di strumenti utili sia per gli utenti finali, sia per gli installatori.
Per i primi è possibile cercare all’interno del sito ufficiale un installatore certificato: al momento in Italia sono pochi, ma l’elenco è destinato ad ampliarsi a breve.
Per gli installatori, invece, il consorzio ha previsto un dispositivo pensato per la certificazione degli impianti adatto per una “semplice” casa domotica, sia per interi stabili.