La videocitofonia in touch con Comelit App

La nuova Comelit app consente di gestire in modo facile e immediato, i più moderni sistemi di videocitofonia a marchio Comelit direttamente da smartphone e tablet.
Grazie a questa App, Comelit entra di fatto nel campo dell’Internet of Things.

L’obiettivo è realizzare un’applicazione unica per semplificare l’utilizzo dei sistemi presenti in abitazione, dalla videocitofonia all’antintrusione, dalla TVCC alla domotica applicata: Comelit App è un primo passo e al momento è dedicato esclusivamente alla funzione di videocitofonia ViP.

Disponibile e gratuita per iOS e Android, Comelit App consente di ricevere chiamate dalla pulsantiera esterna, garantendo anche conversazioni intercomunicanti con altri apparecchi interni connessi all’impianto, compresi smartphone e tablet. Consente di registrare e visualizzare filmati provenienti dal posto esterno e da eventuali telecamere scorporate, rivedere i video messaggi lasciati dai visitatori in caso di chiamata persa.

Tra i suoi plus anche la gestione e la configurazione di più impianti attraverso la ricezione di push notification – questo significa che l’applicazione si attiva solamente su chiamata con un notevole risparmio energetico e di traffico dati. Inoltre, la app offre la possibilità di governare l’attivazione di attuatori per il comando di luci esterne, porte e cancelli.

Progetto Tata Point: opportunità per gli installatori termoidraulici

progetto Tata PointIl progetto Tata Point – dedicato agli installatori di materiale termoidraulico – consiste in un’attività di consolidamento territoriale attraverso l’apertura di punti vendita, installazione ed assistenza in esclusiva dei prodotti Tata, il brand del gruppo Eurofred attivo nella distribuzione dei sistemi di riscaldamento per i mercati residenziale e commerciale. 

Il progetto Tata Point offre la possibilità di rafforzare la propria identità attraverso un marchio che si sta rafforzando con azioni di comunicazione e di marketing, poter scegliere i prodotti da un catalogo completo e sempre aggiornato e ricevere assistenza continuativa. 

Per rendere competitiva l’offerta dei Tata Point, l'azienda ha predisposto un catalogo completo di prodotti – pompe di calore, climatizzatori, caldaie murali, termoarredi, impianti radianti a pavimento – e il materiale per la personalizzazione e la riconoscibilità del punto vendita, dei furgoni e abbigliamento.

Gli installatori che aderiscono al circuito Tata Point potranno usufruire di: 

Il primo Tata Point è stato aperto a Marghera e oggi sono oltre cinquanta i punti vendita in tutta Italia. 

“L’adesione al progetto garantisce diversi vantaggi, soprattutto se si considera l’evoluzione che c’è stata nel proporre i prodotti e nel modo di fare acquisti da parte dei clienti. Essere un Tata Point mi permette di ottenere maggiori guadagni con il minimo sforzo e la forza di una squadra, di avere una vasta gamma di prodotti esclusivi, di elevata qualità e a condizioni commerciali favorevoli. Inoltre, formazione sia tecnica, sia commerciale da parte dell’azienda mi consente inoltre di poter consigliare il prodotto più adeguato alle esigenze dei clienti. In più, con la possibilità di vestire su misura il mio punto vendita, posso entrare a far parte di un gruppo di aziende riconoscibili dai clienti” ha affermato Michele Franceschini, titolare della Franceschini Snc di Mestre.

“L’idea dei Tata Point è nata dalla volontà di valorizzare la nostra rete con installatori qualificati, supportandoli dalla fase di progettazione e scelta del prodotto più adeguato, all’installazione, fino alla gestione dei servizi di post vendita e assistenza. Si tratta di un processo complesso e strutturato di rafforzamento del marchio e di fidelizzazione” ha sottolineato Roberto Zapelli, responsabile Divisione riscaldamento di Tata. 

La termocamera Fluke Ti480 disponibile da Rs Components

RS Components (RS), distributore di prodotti di elettronica e manutenzione, presenta la termocamera Fluke Ti480, robusta e in grado di fornire informazioni precise e affidabili per individuare e diagnosticare in modo semplice e rapido eventuali problematiche e anomalie prima che possano causare guasti costosi.

Fluke Ti480 è adatta a manutentori, tecnici e altri specialisti che operano in diversi settori e tra le applicazioni figurano: controllo della temperatura dei motori; manutenzione elettrica; ricerca di punti caldi nei cablaggi dei quadri di controllo; gestione dei fluidi, ricerca di perdite sotto pavimentazioni e nelle pareti.

Tra le principali principali:

Fluke Ti480Fluke Ti480 ha un’impugnatura a pistola che consente di lavorare con una sola mano

La termocamera fa parte del sistema Fluke Connect che la collega, in modalità wireless, alla rete Fluke di strumenti di misura e permette il salvataggio sincronizzato delle immagini. In questo modo tutti i tecnici, anche da remoto, possono visualizzare i dati.

Il software Fluke Connect SmartView consente di ottimizzare le immagini termiche, eseguire l’analisi, generare report ed esportare immagini in diversi formati.

Diversi gli accessori a disposizione per la termocamera Fluke Ti480: lenti pre-calibrate, tra cui un grandangolare e due teleobiettivi che consentono di acquisire immagini da vicino o a distanza.

La termocamera Fluke Ti480 è disponibile da RS nelle regioni EMEA e Asia Pacifico.

Hydra la nuova pompa di calore di Thermics

Hydra è la pompa di calore mono-blocco ad alta efficienza energetica di Thermics che sfrutta l’energia da fonti rinnovabili per riscaldare in inverno, climatizzare in estate e produrre acqua calda sanitaria.

Innovazione, evoluzione tecnologica, sostenibilità e comfort sono gli obiettivi primari che guidano Thermics nella progettazione di sistemi ed apparecchiature. 

La tecnologia 4 tubi di Thermics

Grazie alla tecnologia 4 tubi di Thermics e alle logiche software con l’algoritmo soft-adapting le pompe di calore Hydra lavorano con due obiettivi: comfort e ricerca continua delle migliori rese.  

La tecnologia 4 tubi è flessibile ed intelligente, con logiche diverse tra la stagione estiva e invernale.

In estate oltre al condizionamento e raffrescamento degli ambienti Hydra prepara l’acqua calda sanitaria con una modulazione continua con uno sguardo al risparmio energetico.

In inverno Hydra riesce a sostenere il riscaldamento degli ambienti e la produzione di acqua calda sanitaria, evitando al massimo le inversioni di ciclo e le priorità sanitari: in questo modo si produce acqua calda sanitaria a metà del costo senza rinunciare al riscaldamento degli ambienti.

Hydra funziona senza resistenze elettriche aggiuntive e con consumi ridotti per soddisfare il fabbisogno delle abitazioni che sono dotate di riscaldamento a pavimento. Hydra è dotata di una unità esterna abbinabile a un impianto fotovoltaico, il sistema intelligente della pompa di calore è in grado di modulale i consumi rendendo l’impianto più efficiente.

Hydra è progettata e realizzata in Italia, è dotata di un sistema di regolazione semplice ed intuitivo, è silenziosa, di facile manutenzione e si può interfacciare con sistemi domotici ModBus, anche da remoto.

Un nuovo standard ISO per video rilevatori di incendi

Individuare rapidamente la presenza di fumo e fiamme è spesso cruciale per salvare vite e strutture. Ma proprio negli ambienti più vasti da monitorare (tunnel, edifici pubblici o aree di stoccaggio) e in orari di bassa affluenza di personale, può risultare difficile un intervento precoce.

Per questo è stata sviluppata una nuova specifica tecnica ISO sui sistemi video rilevatori di incendi che consente di ottenere risultati più efficienti e affidabili.
Fino a oggi non esisteva una specifica internazionale globale per i rivelatori video di incendio: la nuova ISO / TS 7240-29 rappresenta perciò la prima piattaforma per il riconoscimento internazionale di una specifica uniforme.

Secondo il Centro di Statistica del Fuoco (CFS) dell’Associazione Internazionale dei Servizi di Incendio e Salvataggio (CTIF), dei 31 paesi che rappresentano il 14% della popolazione mondiale, nel 2015 i servizi antincendio hanno riportato 3,5 milioni di incendi, oltre 18.000 morti e più di 45.000 persone ferite.
La tecnologia di rilevamento video rileva, identifica e analizza il fumo al primo segnale di fuoco o fiamma. La capacità del dispositivo di valutare il “comportamento” del fumo (intensità, direzione ecc.) consente agli operatori in loco o in remoto di lanciare l’allerta e adottare tempestivamente le misure appropriate.

Come funzionano i sistemi video rilevatori di incendi?

Telecamere sorveglianzaI sistemi video rilevatori di incendi differiscono dagli altri innanzitutto poiché il rilevamento viene eseguito a distanza rispetto al fuoco, quindi quando ancora non vi è contatto tra le videocamere e le fiamme.

Il tutto avviene grazie all’analisi matematica dell’immagine attraverso particolari algoritmi: il software può determinare la presenza di fumo o fiamme – a seconda della capacità del sistema – visibile nell’immagine stessa. Una volta rilevati i segnali tipici di un incendio, viene fatto scattare un allarme.

La ISO / TC 7240-29: 2017 è stato preparato dal comitato tecnico ISO / TC 21, Apparecchi per la protezione contro gli incendi e anti-incendio, sottocomitato SC 3, Sistemi di rilevazione e allarme antincendio.

Tecnologie energetiche per competere

La domanda di energia efficiente e sostenibile si sta intensificando a causa dell’aumento globale degli standard di vita, della digitalizzazione, della interconnessione e le tecnologie energetiche intelligenti hanno la possibilità di supportare le sfide future.

I progressi tecnologici nelle piattaforme di gestione, le soluzioni di automazione e di controllo, le soluzioni di gestione energetica degli edifici, le micro reti stanno cambiando il settore dell’energia, rendendolo più intelligente e più rispettoso dell’ambiente. Il nuovo modello energetico sarà basato su reti intelligenti e decentrate.

Lo studio “Top Technologies in Energy and Utilities, 2017” (del programma TechVision (Sustainable Energy) Growth Partnership Subscription di Frost & Sullivan) analizza le tecnologie che avranno un impatto significativo sull’efficienza del settore energetico.

Tra queste troviamo le batterie al litio, i sistemi di gestione delle batterie, le micro reti, il recupero del calore di scarto, tecnologie per l’energia eolica offshore….

“A causa della proliferazione delle tecnologie intelligenti, quasi tutte le soluzioni energetiche sul mercato si avvalgono di soluzioni di comunicazione più veloci e di un migliore rilevamento e controllo. Le soluzioni per le energie rinnovabili hanno ancora molta strada da compiere prima di assurgere al ruolo di fonte primaria di energia”, osserva Guhan Sriram R V, analista del gruppo TechVision di Frost & Sullivan.

L’utilizzo di soluzioni per l’energia distribuita, l’aumento dei veicoli elettrici in circolazione porta allo sviluppo di nuove tecnologie energetiche come le piattaforme di gestione dell’energia e le batterie al litio. Queste tecnologie stanno combattendo contro questioni normative, tecniche e legate a un recupero a fine vita.

Un’altra sfida per la sicurezza energetica è rappresentata dalla volatilità dei mercati petroliferi globali e dalla fluttuazione dei prezzi internazionali del petrolio greggio: nei prossimi anni sono attesi notevoli investimenti nel settore delle energie rinnovabili, in particolare solare ed eolica.

Il programma globale TechVision di Frost & Sullivan è focalizzato sull’innovazione, il cambiamento e la convergenza delle tecnologie come il monitoraggio delle tecnologie in tempo reale. Il programma ETS (Emerging Technologies Service) identifica e valuta le più importanti tecnologie emergenti con potenziali di sviluppo e applicazioni.

Telecamere AHD 3 e 4 megapixel da Vimar

Nuove telecamere AHD da 3 e 4 megapixel e nuovi DVR che si aggiungono alla gamma di articoli TVCC Vimar sviluppati su tecnologia AHD.

Questi dispositivi sono in grado di coniugare l’elevata risoluzione di questa tecnologia con la facilità di installazione di quella analogica.

Le nuove telecamere AHD sono configurabili da OSD e gestibili da DVR, forniti con una nuova interfaccia grafica. 
Inoltre, consentono di trasmettere senza latenza segnali con risoluzione da HD a 4 Mpx fino a 400 m di distanza (720p) su comune cavo coassiale RG59.

Disponibili sia in versione Bullet, sia Dome queste nuove telecamere sono dotate di fuoco fisso 2,8 mm e varifocale da 2,7 a 13,5 mm e dispongono di un accesso alla regolazione di zoom e focus.  

La configurazione è facilitata grazie al comando per menù OSD montato su cavo oppure direttamente dall’interfaccia del DVR 4 Mpx e 1080p tramite la nuova funzione CsC (Controllo su Coassiale).

I nuovi DVR AHD, disponibili anche in kit, sono forniti di una nuova interfaccia grafica moderna e facilmente utilizzabile e consentono di espandere facilmente un impianto esistente mantenendo le telecamere analogiche.

L’Avvocato: mancato rispetto della regola dell’arte

La regola dell’arte deve intendersi come il complesso delle regole tecniche cui attenersi per assicurare uno standard minimo di accettabilità sia di un progetto, sia di un impianto, sia di un componente in termini di utilizzabilità, durata, affidabilità e sicurezza.

Nel primo articolo redatto dagli esperti di Unae si è parlato del concetto della regola dell’arte e l’installatore per poter affermare di lavorare a regola d’arte deve conoscere e applicare le norme giuridiche (Leggi) e le pertinenti norme tecniche.

Nel secondo articolo si evince che nel settore impiantistico elettrico, se gli impianti sono realizzati in conformità alle norme tecniche, per la legge italiana sono considerati a regola d’arte.

Ricevendo il progetto, l’installatore deve saperlo leggere correttamente e valutarne le macroscopiche carenze, nei limiti delle conoscenze tecniche che sono richieste per lo svolgimento dell’attività professionale.

Per quanto riguarda la parte operativa:

L’elenco non è sicuramente esaustivo, ma costituisce la base fondamentale per il presupposto della regola dell’arte.

Ma cosa succede se la regola dell’arte non viene rispettata?

Il mancato rispetto della regola dell’arte, a prescindere dal rispetto o meno delle singole pattuizioni contrattuali, determina sempre una responsabilità per danni, questo per pacifica e concorde giurisprudenza sia di merito (Giudici di Pace, Tribunali, Corti d’Appello) sia di legittimità (Corte di Cassazione).

Solo per citare un esempio, si richiama la sentenza pronunciata dalla Suprema Corte di Cassazione, n. 12995 del 31 maggio 2006. In essa si ribadisce che l’appaltatore, anche laddove si attenga alle indicazioni di un progetto eseguito da un professionista, può essere ritenuto responsabile per i vizi dell’opera in quanto, conservando in ogni caso una certa autonomia, è tenuto ad eseguire l’opera stessa secondo le regole dell’arte.

Da ciò discende come conseguenza immediata che se l’installatore, nei limiti delle cognizioni tecniche da lui esigibili, non segnala al committente le carenze e gli errori macroscopici dell’opera, nonostante sia stato il committente stesso o il suo progettista a predisporre il progetto e a fornire indicazioni sulla sua realizzazione, sarà comunque corresponsabile in caso di danno anche se ha eseguito fedelmente il progetto e le indicazioni contenute (ad esempio se nel progetto di un locale bagno è prevista una presa elettrica a 30 cm dal bordo vasca, l’installatore deve saper riconoscere l’errore progettuale in quanto trattasi di errore macroscopico che rientra nei limiti delle conoscenze tecniche che l’installatore deve avere).

Se invece il committente reso edotto da parte dell’installatore delle carenze e/o degli errori del progetto chiede a quest’ultimo di dare ugualmente esecuzione alle indicazioni di progetto, lo stesso installatore è esente da responsabilità essendo stato oggettivamente privato della libertà di decisione (nudus magister). In tal caso è indispensabile che l’installatore, a sua salvaguardia, ne dia comunicazione al committente con un documento scritto.

La Suprema Corte ha inoltre ritenuto che anche in assenza di una specifica norma tecnica che imponga determinati adempimenti è configurabile la responsabilità per danni derivanti dalla mancata osservanza delle generiche norme di salvaguardia.

È proprio per questo motivo che nel corso degli anni c’è stato un sempre maggiore affinamento delle indagini tecniche in campo processuale, volto a verificare l’esistenza di quell’accorgimento che, pur non essendo stato normato, avrebbe potuto evitare il verificarsi del danno.

In pratica la responsabilità dell’installatore non viene chiamata in causa quando egli ha seguito la norma tecnica (Regola dell’arte), ma quando il danno è provocato da un elemento che non è contenuto nella normativa ma che con il comportamento del Buon padre di famiglia (Perizia, Prudenza e Diligenza) l’installatore avrebbe potuto valutarlo e od eliminarlo.

Questa ipotesi nel campo dell’impiantistica elettrica è piuttosto rara in quanto è un settore molto normato e caratterizzato da norme tecniche molto dettagliate che entrano anche nei particolari realizzativi.

Il mercato dei gruppi elettrogeni diesel

Se da una parte si prevede che la bassa crescita economica manterrà il mercato dei gruppi elettrogeni diesel sottotono fino al 2020, diversi fattori sostengono il potenziale del mercato: crescita dei data center, aumento degli investimenti nelle infrastrutture, i bassi prezzi del diesel dovuti al calo dei prezzi del petrolio e le aste di capacità nel Regno Unito.

Si prevede che le normative ambientali e sulle emissioni in Europa giocheranno un ruolo chiave nel futuro utilizzo dei gruppi elettrogeni diesel che porterà le industrie a spostarsi verso sistemi di produzione di energia come le fonti rinnovabili e il gas. Le aziende che offrono prodotti a carburante diesel dalle emissioni ridotte, più nuovi e di alta qualità, come i gruppi elettrogeni ibridi, sono ben posizionate per la crescita.

Frost & Sullivan ha effettuato un’analisi approfondita del mercato europeo dei gruppi elettrogeni diesel, con un’attenzione particolare a opportunità, sfide e ostacoli che gli operatori del settore devono affrontare.

“Il segmento dei gruppi elettrogeni diesel nel range di potenza da 1MW è destinato, con l’intensificarsi della domanda, a beneficiare i data center, con i loro requisiti di alta potenza e l’esigenza di soluzioni con tempi rapidi di inizializzazione e massima affidabilità”, spiega Manoj Shankar, analista per il gruppo Energia e Ambiente di Frost & Sullivan. “Le reti di data center in tutta Europa stanno assistendo a investimenti crescenti da parte di aziende tecnologiche come Apple, Salesforce.com, IBM, Google e Amazon, per affrontare la creazione intensiva di dati, le leggi più severe sulla protezione dei dati e l’espansione delle banche e delle aziende tecnologiche in Europa.”

Alcuni sviluppi che influenzano il mercato europeo dei gruppi elettrogeni diesel sono:

“Con quasi il 40 per cento di risparmio sui costi previsto per i gruppi elettrogeni ibridi, dovuto al basso consumo di carburante diesel e al minor numero di interventi di manutenzione, si prevede che l’adozione e la preferenza dei consumatori cresceranno a un tasso elevato in Europa nel prossimo futuro”, osserva Shankar. “Le aziende dovrebbero investire nella ricerca e sviluppo per creare prodotti innovativi e sostenere così la crescita del mercato a lungo termine.”

Eco-Conscious Home: abitare sostenibile tra design, tecnologie e riciclo

Possono temi esistenziali quali rapporto tra uomo e natura e rispetto dei cicli vitali ispirare le scelte di arredamento, design e tecnologie nelle nostre abitazioni, nel concetto di Eco-Conscious Home? Le declinazioni di questa crescente sensibilità verso comportamenti e acquisti ecoconsapevoli, che necessariamente influenzano le proposte di aziende e designer di fama mondiale, sono al centro di una recente ricerca del Salone del Mobile di Milano.

Tutto ha origine nelle fascinazioni evocate dal caso letterario “Norwegian Wood”, il manuale di Lars Mytting dedicato all’arte, tutta scandinava, di tagliare la legna e accatastarla per l’inverno. Ma la correlazione tra queste pratiche e la suggestione generata in chi non ha nulla a che fare con le foreste, abitando magari in moderni appartamenti di città, sarebbe dovuta al fatto che i gesti descritti dallo scrittore norvegese toccano temi universali, legati al rapporto tra uomo e natura e al rispetto del ciclo di vita di un materiale nobile e naturale come il legno. Più che un metodo, quindi, una lezione di vita che incrocia la sensibilità sostenibile emergente in molti aspetti del mercato, nella ricerca di prodotti eco-friendly, intelligenti ed efficienti.

Una predilezione che sta raggiungendo anche le mura domestiche, sia nella scelta di mobili, illuminazione e materiali ecocompatibili sia nella gestione efficiente delle risorse energetiche.

Al fine di implementare efficienza energetica e abitare sostenibile, la filiera inizia a “digerire” e applicare questi principi di economia circolare nelle linee di produzione e nell’approvvigionamento delle materie prime, aprendo la strada al riciclo creativo o all’impiego di materiali biodegradabili. La generale tendenza legata al concetto di

Eco-Conscious Home, che recupera in mondo inedito e smart materiali di scarto, si articola in tre micro-trend che ne raccontano le diverse sfaccettature: Zero Waste Design, Upcycled Materials e Low Impact Living.

Zero Waste Design: riciclo e materiali poveri

Tradotto, ragionare in un’ottica di circolarità, minimizzando gli scarti della produzione e progettando accuratamente la durabilità degli oggetti e la loro disassemblabilità, oltre alle capacità di riciclo o di smaltimento. Zero Waste vuol dire anche implementare la ricerca su materiali che riducano l’impatto ambientale di mobili e arredi, rendendoli biodegradabili, come i rifiuti organici.

I mobili, le lampade, gli oggetti di design seguono sempre più il concetto di Eco-Conscious Home, basato su riciclo creativo, efficienza energetica e abitare sostenibile

 R16 Waarmakers Esempio preso dal mondo dell’illuminazione di questo processo imperniato sul design thinking è la lampada a LED R16. Lo studio Waarmakers prova a dare una risposta al tema critico dell’imballaggio che, nella maggioranza dei casi, dopo aver assolto alla sua funzione, diventa un rifiuto da smaltire.

Considerando la resistenza dei tubi di cartone e la loro estetica neutra, adatta a ogni tipo di ambiente interno, i designer Simon e Maarten hanno trasformato il packaging in una componente fondamentale del prodotto.

L’involucro, infatti, contiene la sorgente a LED e l’occorrente per montaggio e sospensione. Basta rimuovere una parte pretagliata dal packaging per ottenere lo spazio da cui passerà la luce e utilizzare una semplice matita per fissare il LED cilindrico.

Upcycled Materials: abitare sostenibile e ispirazione naturale

Dama LampConsiderare gli scarti una risorsa è alla base di ogni processo di riciclo creativo.

Materiali poveri, di recupero e i rifiuti generati dalla produzione o dal consumo, possono rappresentare una nuova frontiera per i designer, come nel caso di Lucirmás, studio con sede a Barcellona dell’italiana Lucia Bruni, che ha fatto propria la pratica dell’upcycling: tramite tecniche tradizionali di manifattura a mano, si trasformano le bottiglie di vetro in oggetti durevoli e funzionali per la casa.

LaFlor Lamp, per esempio, è una lampada a sospensione che combina una classica bottiglia di vetro a un paralume in rame, mentre il punto luce da tavolo Dama Lamp nasce dal riuso di una caraffa da 5 litri poggiata su una base di legno proveniente da foreste sostenibili e lavorata a mano da artigiani locali.

Low Impact Living: smart home ed efficienza energetica

Adottare stili di vita sostenibili si traduce, nel concetto di Eco-Conscious Home, anche in una maggiore attenzione all’efficienza energetica, con il supporto delle tecnologie smart di ultima generazione, che permettono di monitorare e ottimizzare i consumi energetici negli ambienti.

Netatmo, azienda francese specializzata in sistemi smart per la casa, ha ideato, in collaborazione con Philippe Starck, una serie di termovalvole intelligenti, controllabili anche da remoto tramite app, capaci di ridurre del 37% il consumo di energia per il riscaldamento domestico.

NetatmoGrazie all’integrazione di sensori, le valvole analizzano in tempo reale e con precisione gli elementi esterni (meteo, isolamento della casa, persone nella stanza, elettrodomestici in uso) e regolano automaticamente il funzionamento dei termosifoni.

Alla domotica si abbina il design intuitivo e minimale di Starck, che trasforma comuni termovalvole in cilindri traslucidi in plexiglass con display digitale, la cui tonalità di fondo può essere personalizzata a seconda delle esigenze estetiche.

Gli abitanti della smart home, efficiente e sostenibile, possono adattare la soluzione al proprio stile di vita e al livello di comfort desiderato, creando scenari integrati con gli altri dispositivi intelligenti della casa.