Forum Engie: la rivoluzione energetica degli edifici

Il quinto forum Engie sull’energia è stato incentrato sulla “riqualificazione energetica degli edifici” che è in grado di dare una svolta all’economia e all’ambiente.

Prendendo in considerazione le regioni del Nord e del Centro Italia, solo il 7%, degli immobili residenziali e il 6% dei non residenziali è in una classe energetica di qualità elevata (A+, A, B), mentre la maggioranza degli immobili è in classe F e G.

L’80% degli edifici è stato costruito prima del 1990, anno in cui sono stati introdotti requisiti energetici per gli edifici. È necessario sottolineare che i consumi energetici degli edifici rappresentano ben il 40% dei consumi totali di energia.

 

Forum Engie

Status energetico degli edifici italiani al Centro Nord – Forum Engie

Quanto vale l’innovazione energetica?

Secondo gli studi realizzati da The European House Ambrosetti, il Politecnico di Milano e Anci, basterebbe intervenire sul 20% delle abitazioni del centro e nord Italia per generare, nel quinquennio 2018-2022:

Nello studio sono stati considerati sia edifici residenziali (villette, appartamenti) sia scuole, uffici ed alberghi, e si è ipotizzato di installare le principali soluzioni di efficienza energetica, partendo dalla sostituzione della caldaia ed integrando altri interventi come termostati intelligenti, illuminazione a led, fotovoltaico, serramenti e cappotto termico.

Questi interventi risultano particolarmente convenienti con un ritorno dell’investimento  dai 3 ai 9 anni, grazie agli incentivi, che rimangono fondamentali per un comportamento virtuoso.

“Risulta evidente il “salto” che il comparto dell’efficienza energetica in Italia potrebbe compiere grazie a provvedimenti normativi volti a promuovere la diffusione delle soluzioni di innovazione energetica, intesi a migliorare la fattibilità economica e finanziaria degli interventi ed a premiare le esternalità positive”. – ha evidenziato Vittorio Chiesa, direttore dell’Energy & Strategy Group – “ È necessario un superamento delle barriere di natura culturale ed informativa sul fronte della domanda che ad oggi ostacolano la diffusione su scala più ampia delle soluzioni di innovazione energetica. Inoltre è fondamentale la crescita in tema di consapevolezza e competenza dell’intera e complessa filiera dell’efficienza energetica, in particolare nel mondo degli edifici e dell’edilizia”.

Non solo risparmi in bolletta

5 Forum Engie energiaDurante il Forum Engie è stato sottolineato il miglioramento dell’attrattività dell’immobile riqualificato: gli edifici di elevata classe energetica possono valere fino al 30% in più, oltre ad offrire maggior comfort e ridurre le emissioni inquinanti.

Come emerso dallo Studio del Politecnico di Milano, il mercato dell’efficienza energetica relativo ad interventi nel settore residenziale ha un valore di oltre 3 miliardi di euro anno.

La riqualificazione e l’efficienza energetica sono ben identificati anche all’interno della Strategia Energetica Nazionale (SEN).

Le normative europee richiedono che i nuovi edifici privati siano a consumo energetico quasi zero (nZeb) entro il 2021 e una decarbonizzazione degli edifici esistenti entro il 2050.

“Tuttavia, accanto alle opportunità ci sono alcuni ostacoli da superare” – ha aggiunto Olivier Jacquier, Amministratore delegato ENGIE Italia – “Auspichiamo che la Legge di Bilancio 2018 possa dare una spinta decisiva, rafforzando le regole e gli incentivi per la riqualificazione energetica. ENGIE in Italia è impegnata nel promuovere l‘efficienza energetica, come dimostrano i 10.000 edifici, di cui 3.500 scuole, sui quali siamo intervenuti con progetti non solo in ambito energetico, ma finalizzati a migliorare la sicurezza e la qualità della vita e l’ambiente. L’efficienza energetica porterà crescita, risparmi, occupazione e benefici per l’ambiente”.

Una sfida da vincere per mettersi al pari delle nazioni europee e generare benessere.

MCE – Mostra Convegno Expocomfort: la strada per l’efficienza energetica

Presentati i dati della ricerca “L’efficienza energetica nel comparto industriale e nel terziario pubblico e privato”, commissionata all’Energy & Strategy Group del Politecnico di Milano, da MCE – Mostra Convegno Expocomfort, la manifestazione biennale dell’impiantistica civile e industriale, nella climatizzazione e nelle energie rinnovabili, che si svolgerà dal 13 al 16 marzo 2018 in Fiera Milano.

Frattini conferenza MCE 2018L’obiettivo della ricerca è quello di offrire una fotografia delle tecnologie per l’efficienza energetica più utilizzate nel mondo industriale e nel settore terziario, pubblico e privato e comprenderne costi, benefici e potenzialità di investimento.

Focus particolare sulle soluzioni di Digital Energy, che grazie alle tecnologie IoT, consentono un monitoraggio e controllo dei consumi energetici.

Le tecnologie sono ormai mature e emerge che – tra tecnologie tradizionali e digitali per l’efficienza energetica nel mondo industriale e nel terziario – l’attenzione alle applicazioni IT si stanno affermando garantendo miglioramenti delle performance e nuove opportunità di risparmio.

Dal punto di vista delle singole tecnologie emerge come il potenziale più elevato sia appannaggio dei sistemi di illuminazione e Smart Lighting System con una stima compresa tra 5,2 – 5,7 mld € dagli attuali di 1,160 mld €.

Ottime potenzialità per le pompe di calore ad alta efficienza, soprattutto per quanto riguarda le applicazioni residenziali e nel terziario, e delle soluzioni di isolamento termico a cappotto.

Investimenti in crescita anche per altre soluzioni che saranno presenti a MCE – Mostra Convegno Expocomfort, come le caldaie a condensazione che potrebbero crescere dagli attuali 330mld € a mercato di 1,5 a 1.6 mld € nel 2020, il solare termico da 260 mld € a 1,1-1,2 mld € nel 2020 e il fotovoltaico da 595 mld € a 2,1-2,5 mld € nel 2020.

Analizzando le soluzioni “Digital Energy”, il potenziale di sviluppo è tra i 705 e i 755 mln €, nei prossimi 4 anni.

Dall’analisi risulta chiaro che l’integrazione fra tecnologie sia la strada per l’efficienza energetica degli ambienti costruiti. Un’integrazione che anche per questa edizione sarà al centro di MCE, per raccontare la progettazione di un comfort abitativo sempre più energeticamente efficiente, connesso e conveniente.

MCE 2018 presenterà una panoramica completa dal riscaldamento all’attrezzeria e componentistica, dal condizionamento dell’aria alla refrigerazione e ventilazione, dalla tecnica sanitaria al trattamento dell’acqua, dalle energie rinnovabili alla home & building automation e alla mobilità elettrica.

Innovazione tecnologica intesa come digitalizzazione dei prodotti e dei processi, integrazione tra mondo elettrico e termico, tra fonti energetiche tradizionali e rinnovabili: sistemi in grado di assicurare qualità dell’aria, comfort, risparmio energetico, sicurezza e ottimizzazione delle risorse.

Energia futura: si leva il sole, non tramonta il petrolio

L’energia del domani farà più spazio al fotovoltaico, all’elettricità, a un mix energetico più green da parte della Cina, ma non è certo finita l’epoca del petrolio né tantomeno quella del gas.

domanda di energia primariaQuesta, in estrema sintesi, è l’immagine che emerge dal World Energy Outlook 2017 della Iea. Il report dell’International Energy Agency prefigura quattro cambiamenti fondamentali: il rapido calo dei costi delle tecnologie energetiche pulite, su tutte quella solare, il crescente processo di elettrificazione, il passaggio a un mix energetico più “pulito” del Dragone cinese, e la resilienza dello shale gas e del tight oil (“petrolio di giacimenti sigillati”) negli Stati Uniti.

La Iea parla di una rinascita della produzione di petrolio e gas dagli USA, e non è una buona notizia. Lo sono invece il forte calo dei costi delle energie rinnovabili che, insieme alla crescente elettrificazione, stanno cambiando il volto del sistema energetico globale e stanno modificando i tradizionali modi di soddisfare la domanda di energia, secondo il World Energy Outlook 2017. Altra buona notizia è quella relativa alla Cina, dove il fotovoltaico è destinato a guidare l’incremento di capacità; il fatto stesso che la Repubblica Popolare stia virando a una concezione energetica più green ha importanti implicazioni per i mercati energetici globali.

La domanda di energia sarà soddisfatta da rinnovabili e gas

Secondo quanto si legge nel WEO2017, nel corso dei prossimi 25 anni il crescente fabbisogno energetico mondiale sarà soddisfatto innanzitutto dalle fonti rinnovabili, oltre che dal gas naturale, poiché i costi in rapida decrescita trasformeranno l’energia solare nella fonte più economica di nuova generazione di elettricità.

La Iea rileva inoltre che la domanda globale di energia è destinata ad aumentare del 30% entro il 2040 e che “sono finiti gli anni di boom per il carbone”. Altro segnale da leggere positivamente è offerto dalle vendite di auto elettriche in aumento vertiginoso.

Come si è modificato il mix energetico

Torniamo però alle rinnovabili e al loro peso: il fotovoltaico è destinato a guidare l’incremento di capacità produttiva, spinto da Cina e India, mentre nell’Unione Europea sarà l’eolico la principale fonte di energia elettrica dopo il 2030.

Il solare sta avanzando nei mercati energetici globali proprio perché sta diventando la fonte più economica nella produzione elettrica in molti Paesi, tra cui quello cinese e indiano, i due Paesi dal consumo energetico più ampio al mondo: tra 2016 e 2040 la Cina richiederà 790 milioni di Mtep, l’India 1005 milioni. Negli USA la domanda addirittura decrescerà di 30 Mtep, mentre in Europa calerà addirittura di 200 Mtep. Per fare un confronto, la domanda energetica dell’intera Africa arriverà a 485 Mtep, quella di tutta l’area mediorientale a 480 Mtep.

Il petrolio non è affatto morto

Lo stesso direttore esecutivo della Iea, Faith Birol segnala che pur considerando l’aumento notevole di auto elettriche, anche grazie alle politiche incentivanti e ai costi in calo delle batterie, tutto ciò non sarà sufficiente ad affondare i combustibili fossili (“È prematuro scrivere il necrologio del petrolio”). La crescita della domanda di veicoli di trasporto su gomma, dei prodotti petrolchimici, di navi e aerei continua a spingere la domanda di petrolio.

Mentre le emissioni di carbonio si sono appiattite negli ultimi anni, il rapporto rileva che le emissioni globali di CO2 legate all’energia aumenteranno leggermente da qui al 2040, ma a un ritmo più lento rispetto alle proiezioni dello scorso anno. Tuttavia, questo non è sufficiente a evitare gravi impatti in termini di cambiamenti climatici.

La rivoluzione dello shale oil and gas negli Stati Uniti continua grazie alla notevole capacità dei produttori di sbloccare nuove risorse in modo economicamente efficace. Entro la metà del 2020, gli Stati Uniti sono destinati a diventare il più grande esportatore di gas naturale liquefatto del mondo e un esportatore netto di petrolio entro la fine di quel decennio.

Ciò sta avendo un forte impatto sui mercati del petrolio e del gas; è in atto una sfida con i fornitori storici e provoca un importante riorientamento dei flussi commerciali globali, con i consumatori in Asia destinati a rappresentare oltre il 70% delle importazioni globali di petrolio e gas entro il 2040.

Spazio all’efficienza energetica, fine del boom del carbone

Rispetto agli ultimi 25 anni, il modo di soddisfare la crescente domanda energetica è cambiato moltissimo nel nuovo scenario, che vede in vantaggio il gas naturale, ma anche il rapido aumento delle rinnovabili e dell’efficienza energetica.

I miglioramenti proprio in termini di efficienza giocano un ruolo enorme nel ridurre la richiesta energetica che altrimenti sarebbe più che raddoppiata.

Capacità produttiva per fonteNello scenario prefigurato le fonti energetiche rinnovabili soddisfano il 40% dell’aumento della domanda primaria e la loro crescita esplosiva nel settore energetico segna la fine del boom del carbone. Vero è che dal 2000, la capacità di produzione di energia elettrica da carbone è cresciuta di quasi 900 GW, ma da qui al 2040 se ne aggiungeranno “solo” 400 GW, per via degli impianti già in costruzione.

Ma se il carbone sembra imboccare il viale del tramonto, la domanda di petrolio continuerà a crescere fino al 2040, anche se in costante diminuzione. L’utilizzo di gas naturale aumenterà del 45% sempre nel periodo considerato. Infine, una considerazione sull’energia nucleare: pur diminuita rispetto a quanto previsto lo scorso anno, la Cina continua a guidare un graduale aumento della produzione, superando gli Stati Uniti entro il 2030 per diventare il più grande produttore di energia elettrica basata sul nucleare.

Rinnovabili, brilla il futuro

Le energie rinnovabili attraggono i due terzi degli investimenti globali in impianti elettrici entro il 2040, in quanto diventano, per molti paesi, la fonte meno costosa di nuova generazione.
Il rapido sviluppo del fotovoltaico, trainato da Cina e India, contribuisce a farla diventare la più importante fonte energetica a basse emissioni di CO2 entro il 2040, quando la quota di tutte le fonti rinnovabili raggiungerà il 40% della produzione energetica complessiva.

domanda di energiaLe energie rinnovabili attraggono i due terzi degli investimenti globali in impianti elettrici entro il 2040, in quanto diventano, per molti paesi, la fonte meno costosa di nuova generazione.
Il rapido sviluppo del fotovoltaico, trainato da Cina e India, contribuisce a farla diventare la più importante fonte energetica a basse emissioni di CO2 entro il 2040, quando la quota di tutte le fonti rinnovabili raggiungerà il 40% della produzione energetica complessiva.

Nell’Unione europea, le energie rinnovabili rappresenteranno l’80% della nuova capacità e l’energia eolica diventerà la principale fonte di energia elettrica subito dopo il 2030, a causa della forte crescita onshore e offshore. Proseguiranno in tutto il mondo le politiche volte a sostenere la produzione di elettricità rinnovabile in tutto il mondo. Il report sottolinea che la trasformazione del settore energetico è amplificata dal ruolo che giocano e giocheranno milioni di famiglie, comunità e aziende.

La crescita delle energie rinnovabili non si limiterà al settore energetico, ma interesserà anche il comparto termico e della mobilità.
Infine, un accenno doveroso va fatto al processo di elettrificazione, in costante crescita. L’elettricità sarà in grado di soddisfare il 40% dell’aumento del consumo energetico finale al 2040.

Cosa cerca l’utente nei moderni impianti di riscaldamento?

Quanto ne sanno gli italiani in tema di impianti di riscaldamento?
Tra classi di efficienza, nuove tecnologie, risparmio energetico, domotica e in generale aspettative sempre più elevate, il consumatore si trova immerso in una serie di quesiti ai quali Eumetra Mr ha cercato di dare una risposta attraverso una specifica indagine.
Sono state coinvolte ben 1800 famiglie attraverso un sondaggio on-line e i risultati sono stati esposti in occasione di un evento organizzato da Ariston.

Più informati sugli impianti di riscaldamento

Home ComfortÈ cambiato il profilo sociale del consumatore: più istruito e più consapevole nelle scelte d’acquisto, più veloce attraverso internet ad acquisire informazioni, ma con una auto-percezione di inadeguatezza delle proprie risorse economiche che nel corso degli ultimi anni è peggiorata.

È, quindi, un consumatore che riceve molte proposte commerciali, che possiede maggiori strumenti per valutarle, ma che vuole risparmiare. Quest’ultimo è un aspetto che ha inevitabilmente cambiato le aspettative dell’utente finale: è infatti più attento, vuole essere sorpreso (positivamente!) e cerca la soluzione più adatta alle proprie esigenze.

 

Le variabili che guidano il consumatore finale

Marco Manzone Marketing manager Ariston Thermo ItalySecondo l’indagine, in fase di acquisto il 42% del campione intervistato mette al primo posto la convenienza economica: sia dal punto di vista del prezzo di acquisto (23% degli interpellati), sia della migliore classe energetica (19%).
“L’innovazione oggi deve innanzitutto abbattere i costi, per esempio proporre apparecchi a prezzi accessibili ed efficienti allo stesso tempo – spiega Marco Manzone, Marketing Manager Ariston Thermo Italy – Ci troviamo di fronte a un consumatore più consapevole, che ricerca soluzioni adeguate alle proprie esigenze e per il quale le caldaie devono avere un costo abbordabile, consumare meno e, quindi, far risparmiare”.

Ma ci sono anche altri criteri che fanno pendere l’ago della bilancia del consumatore finale. Tra questi, sicuramente l’affidabilità tecnica del prodotto acquistato. Quasi la metà degli interpellati reputano indispensabile una “marca seria” e un quarto deve includere un’assistenza tecnica adeguata.

Ma c’è chi sarebbe disposto a spendere di più, a patto di avere un dispositivo che poi faccia risparmiare nell’uso quotidiano.
“In generale ci si aspetta che la nuova tecnologia migliori la classe energetica, ma da un apparecchio più costoso ci si attende un’efficienza ancora maggiore. – aggiunge Marco Manzone – Si è quindi disposti a spendere di più per spendere di meno”.

Sistemi BACS: corso norma UNI EN 15232

Con la pubblicazione del Decreto Ministeriale “Requisiti Minimi” del 26 Giugno 2015 e la sua applicazione sul territorio italiano di quanto previsto dalle direttive Europee sull’efficienza energetica degli edifici e prescrizioni costruttive, è obbligatorio – nel caso di nuova costruzione o ristrutturazione di primo livello o riqualificazione energetica in ambito non residenziale/terziario – un livello minimo di automazione per il controllo, la regolazione e la gestione delle tecnologie dell’edificio e degli impianti termici (sistemi BACS) corrispondente alla Classe B come definita dalla norma UNI EN 15232.

Il corso – tenuto dall’Ing Alessio Vannuzzi – ha lo scopo di illustrare quanto contenuto e richiesto dal Decreto Ministeriale, contestualizzandolo alla luce delle Direttive Europee in ambito di efficienza energetica passate, presenti e future.
Durante la giornata verranno analizzati gli aspetti di progettazione, classificazione, incidenza dei consumi energetici contenuti nella norma UNI EN 15232 ed esaminati gli aspetti realizzativi.

Verrà, inoltre, approfondita la metodologia di asseverazione della classe di appartenenza del sistema di automazione e controllo impiantistico BACS secondo la norma UNI TS 11651:2016. Nel pomeriggio saranno presentati alcuni casi pratici e realizzazioni.

Informazioni pratiche per partecipare al corso sui sistemi BACS

Il corso sulla norma UNI EN 15232 – della durata di otto ore (9:00-18:00) – si terrà presso la sede KNX Italia in Viale Vincenzo Lancetti 43 a Milano.

A questo link è possibile scaricare la scheda di partecipazione (la quota di partecipazione è di 100 euro + iva) da inviare alla segreteria organizzativa.

Per approfondimenti

La commissione tecnica CTI – Sistemi di automazione e controllo per la gestione dell’energia e del comfort negli edifici – ha pubblicato la specifica tecnica UNI CEI TS 11672 in materia di figure professionali che eseguono l’installazione e la manutenzione dei sistemi BACS – Building Automation Control System

Il Cei ha pubblicato la seconda edizione della Guida tecnica CEI 205-18 “Guida per l’utilizzo della EN 15232 – Classificazione dei sistemi di automazione degli impianti tecnici negli edifici, identificazione degli schemi funzionali, stima dei contributi di detti sistemi alla riduzione dei consumi energetici”

Le classi indicate nella norma – La norma stabilisce una classificazione di efficienza energetica dei sistemi di controllo degli impianti: da un minimo di “D” dove non sono presenti automazione o efficienza energetica a un massimo di “A” con le più avanzate tecnologie di building automation e controllo.

Smart Environments Roadshow fa tappa a Modena

Multimedialità e connettività per lavorare e studiare sono i temi portanti del sesto appuntamento con Smart Environments Roadshow in programma il 12 dicembre a Modena.

Smart Environments è una giornata di studio dedicata a architetti, ingegneri, progettisti, It manager, system integrator e installatori per approfondire le tematiche legate alla progettazione e alle tecnologie utilizzate nei moderni luoghi di lavoro.

La multimedialità rappresenta uno strumento per moltiplicare le possibilità di collaborazione e condivisione delle informazioni.

L’evento organizzato da Connessioni in collaborazione con AEES (Agenzia per l’Energia e lo Sviluppo Sostenibile) è un’occasione per creare momenti di incontro e confronto in grado di “connettere” domanda e offerta, mettendo in relazione le aziende del settore audiovideo professionale con tutta la filiera del mercato.

Durante la giornata verranno illustrate nuove tecnologie e le modalità di progettazione, gestione degli ambienti multimediali e connessi quali sale convegni, aule multimediali, huddle room, meeting room.

Smart Environments Roadshow – per supportare al meglio i partecipanti – mette a disposizione un’area demo e la possibilità di organizzare incontri one-to-one tra aziende e professionisti.

Un focus particolare sarà dedicato al nuovo ruolo dei system integrator e sul valore dell’integrazione.

Tra i relatori Stefano Cavese, progettista e formatore, Mauro Lavazza di Leading Technologies, Adriano D’Alessio di Lightware e rappresentanti delle maggiori associazioni di settore SIEC e AVIXA.

Informazioni pratiche per partecipare a Smart Environments Roadshow

La partecipazione a Smart Environments Roadshow del 12 dicembre è gratuita con registrazione che può essere fatta direttamente on-line sul sito dell’evento, dove è presente il programma aggiornato.

Il corso (9.00-16.00) si terrà presso la Camera di Commercio in Via Ganaceto 134 a Modena.

La partecipazione dà inoltre diritto a 6 crediti formativi per gli iscritti all’Ordine Architetti, all’Ordine Ingegneri, al Collegio Periti Industriali e Periti Industriali Laureati e al Collegio Geometri e Geometri Laureati.

Guida sulla predisposizione degli edifici alla banda ultralarga

Quali regole seguire per la corretta predisposizione e installazione della banda ultralarga negli edifici di nuova costruzione in ristrutturazione? La guida sulla predisposizione degli edifici alla banda ultralarga – voluta e condivisa da Confindustria Digitale, Assimpredil Ance e Anitec-Assinform, con il patrocinio di ANCI – ha l’obiettivo di divulgare i contenuti dei provvedimenti di legge in materia di predisposizione degli edifici alla ricezione a banda ultralarga e di sensibilizzare l’intera filiera rispetto agli obblighi e alle opportunità.

banda ultralargaL’Unione Europea considera fondamentale lo sviluppo delle reti di telecomunicazione a banda larga e con la Direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio del 15 maggio 2014 n. 61 ha delineato le “misure volte a ridurre i costi dell’installazione di reti di comunicazione elettronica ad alta velocità” con l’obiettivo che entro il 2020 il 100% della popolazione europea abbia possibilità di accesso ad una rete dati con una velocità pari o superiore ai 30 Mbit/secondo e che il 50% di essa superi i 100 Mbit/secondo.

Il Governo Italiano ha recepito i contenuti della direttiva europea inserendo il nuovo art. 135 bis del Testo Unico sull’Edilizia (DPR 6 giugno 2001 n. 380) che delinea le nuove Norme per l’infrastruttura digitale degli edifici.

La guida sulla predisposizione degli edifici alla banda ultralarga fornisce un quadro completo su:

I contenuti della guida spaziano dal quadro normativo con l’indicazione delle guide CEI di riferimento alla classificazione degli impianti di ricezione satellitare, dalla scelta dei cavi alle responsabilità.

Viene, inoltre, indicato come ridurre i costi di installazione e manutenzione degli impianti affinché siano adattabili a future richieste in termini di evoluzione tecnologica.

Le linee guida riguardano nello specifico quanto previsto dal nuovo art. 135 bis del DPR 6 giugno 2001 n. 380, il cui ambito di applicazione riguarda:

Installazione banda ultralarga: gli obblighi

La guida specifica immediatamente l’obbligo per tutti i nuovi edifici il cui permesso di costruire sia posteriore al 1° luglio 2015 e per tutte le ristrutturazioni profonde:

Il professionista dovrà, quindi, certificare che l’impianto sia stato realizzato a regola d’arte, nel rispetto di quanto previsto dalle guide CEI 306-2 e 64-100/1, 2 e 3.

Quali tipologie di cavi installare?

Le norme in materia di predisposizione alla ricezione a banda larga degli edifici nuovi e ristrutturati prevedono la stesura di cavi ottici per la trasmissione dati che rispondono ai requisiti essenziali di comportamento al fuoco per essere considerati sicuri.

Il Regolamento UE – entrato in vigore il 1° luglio 2017 – indica che tutti i produttori e importatori possono immettere sul mercato UE solo cavi elettrici e per la trasmissione dati che rispettino il Regolamento CPR per la certificazione della reazione al fuoco e della prestazione.

Con la pubblicazione della norma CEI 64-8 V4 si è concluso il progetto CPR

Banda ultralarga negli edifici: le responsabilità dei tecnici

La Guida evidenza anche le responsabilità, quella maggiore è del progettista che deve prevedere in fase di progettazione gli spazi installativi necessari alla realizzazione e implementazione futura dell’impianto e allegare il progetto dell’impianto multiservizio alla domanda di agibilità; seguono le responsabilità del tecnico della Pubblica Amministrazione, dell’impresa, degli agenti immobiliari e del notaio.

Per approfondimenti scarica la Guida Edifici Banda Ultralarga

Sicurezza e connettività per tutti: dall’esigenza alla soluzione

Il trend che emerge in modo predominante è che – sia che si tratti di proteggere il proprio appartamento o di garantire libertà ai cittadini – la sfida ormai si giochi sulla integrazione di tecnologie altamente innovative e soluzioni flessibili, studiate su misura e personalizzate per rispondere alle esigenze di ogni tipo di contesto di applicazione.

Le città si stanno trasformando per garantirne le funzionalità e il benessere degli abitanti e la sicurezza gioca un ruolo importante grazie a sofisticati sistemi di videosorveglianza rispondono alle richieste di strade e piazze più sicure.

Allo stesso modo cambia il concetto dell’abitare dove si parla di smart building dotati di impianti in grado di gestire in modo tecnologico tutte le diverse funzionalità dell’edificio stesso, dalla connettività all’integrazione con i nuovi impianti elettrici, dall’entertainment all’efficientamento energetico.

In una serie di articoli sull’integrazione tecnologica, le soluzioni per la protezione di beni e persone, per il controllo accessi, innovazioni nel settore dell’home e building automation stiamo raccontando attraverso un tour virtuale quanto presentato a Sicurezza 2017.

L’alta definizione con videosorveglianza over IP

La sicurezza tramite tecnologia IP rappresenta un altro interessante trend emerso dall’appuntamento milanese, in quanto permette di gestire con facilità ogni esigenza di dimensionamento della rete, riducendo costi di installazione e di revisione dell’impianto.

La gamma di videosorveglianza IP presentata nell’affollato stand di Fracarro offre infatti la possibilità di progettare impianti di elevata qualità senza limiti di risoluzione e con un’infrastruttura (LAN) capace di supportare eventuali espansioni o adeguamenti futuri.

Inoltre, le telecamere IP con processori embedded consentono operazioni di post-processing per una resa Full HD delle immagini, anche a lunghe distanze, assicurando altrettante performance in notturna, grazie alla funzione Day & Night con ICR meccanico e LED a infrarossi. Ma l’impianto IP presenta vantaggi anche in termini di gestione da remoto, come nel caso delle serie DVR e NVR POE, controllabili anche via app con smartphone e tablet, oppure tramite l’installazione su pc o tablet del software HEM per la visione di tutte le immagini riprese dalle telecamere e la gestione dell’impianto.

Avanguardia tecnologica, funzionalità e protezione con Prime

Prime Inim presentata a Sicurezza 2017Con la centrale Prime, Inim Electronics dà vita ad una piattaforma tutta nuova, tutta italiana e dalle grandi potenzialità di sviluppo.

La centrale Prime di ultima generazione si distingue per semplicità, accuratezza, ergonomia e affidabilità e soddisfa gli installatori e i professionisti che desiderano disporre di un sistema reattivo e versatile. Prime è una nuova piattaforma che consente l’integrazione tra le funzionalità di sicurezza e domotica attraverso la comodità di smartphone o tablet.

Disponibile in 3 modelli (60S – 120L – 240L) da 10 a 240 terminali con scheda di rete integrata è compatibile con tutte le periferiche Inim esistenti.

Prime nasce connessa a Internet, al Cloud di Inim e garantisce controllo e gestione in real-time tramite App per installatori e utenti con il vantaggio delle notifiche push.

Il sistema è conforme al grado 3 delle norme EN50131 e al grado ATS6 della EN50136: grado più alto anche come sistema di comunicazione allarmi.
Prime gestisce fino a 30 aree, ha la possibilità di avere fino a 4.000 eventi registrabili ed è dotata di Usb a bordo. La connettività LAN integrata con i servizi NTP consente ad esempio un aggiornamento data/ora automatico.

Inoltre, può essere dotata di una scheda LAN opzionale con funzioni webserver, mappe grafiche, email e video verifica ONVIF

Soluzioni domotiche al top con XTREAM

Xtream-AVS_ElectronicsXTream è il sistema di sicurezza globale di AVS Electronics gestibile via web con l’App MyAVSAlarm (IOs ed Android) e comandato da ICE, la nuova interfaccia utente touch screen da 4,3” perfettamente integrato per tutte le esigenze della domotica.

Semplice da utilizzare, flessibile alle richieste di siti medio-piccoli in ambito residenziale fino ai grandi siti industriali/commerciali con una capacità di gestire impianti da 10 a 640 zone, via filo o radio, il sistema XTream di AVS – abbinando la scheda di rete – è in grado di offrire molte funzionalità: dall’accensione allo spegnimento dell’impianto, fino ad attivazioni come riscaldamento, irrigazione grazie al web server integrato.

Il sistema Xtream può diventare parte integrante di sistemi più complessi basati su standard KNX e Modbus grazie al modulo XGate. La configurazione di Xgate avviene con tecnologie web residenti a bordo scheda, fruibili tramite un semplice browser Internet. Tutta la logica e la rappresentazione delle pagine di configurazione risiede a bordo di Xgate. Le pagine presentano una configurazione di base già disponibile e consentono la modifica parziale o totale di tutte le pre-configurazioni.

Un’offerta a 360 gradi per l’edificio in rete

Tra le aziende che hanno preso parte alla manifestazione Gewiss che ha presentato un panorama articolato ed esaustivo sul concetto di edificio in rete: dalla connettività Internet all’integrazione con i nuovi impianti elettrici, dall’entertainment fino ai sistemi di controllo che consentono l’efficientamento energetico.

“Gewiss ha deciso di partecipare al nuovo evento fieristico di Smart Building Expo, affiancato a Sicurezza 2017, per far scoprire le migliori proposte per applicazioni domotiche ed illuminotecniche. – ha sottolineato Luigi Rota, Trade Marketing Light Gewiss – I sistemi domotici riguardano soluzioni per la gestione intelligente della casa e dell’edificio, in grado di garantire sicurezza, comfort e risparmio energetico. Tutto con l’inconfondibile design italiano. I visitatori, inoltre, hanno mostrato particolare interesse verso il nuovo termostato Thermo Ice, dispositivo per la termoregolazione che consente di controllare in modo intelligente la temperatura dell’abitazione.

I sistemi d’illuminazione presentati, invece, che abbracciano la tecnologia LED, rispondono a tutte le esigenze dei contesti industriale e terziario, degli impianti sportivi e dell’illuminazione d’emergenza. Un valido esempio è Smart[4], una gamma di poliedrici dispositivi d’illuminazione che possono trasformarsi all’occorrenza in proiettori, riflettori o plafoniere, offrendo fotometrie diverse a seconda dei differenti contesti. O la nuova gamma di sistemi d’illuminazione Smart[3], che si compone delle versioni standard di Smart[3] e delle nuove versioni Smart[3] C e Smart[3] S”.

Visualizzazione semplice e intuitiva dei dati

Command and Control Suite è la tecnologia Honeywell dedicata agli smart building che trasforma i dati operativi degli edifici in suggerimenti e azioni per ottimizzare i costi operativi, ridurre i rischi e i tempi di downtime a vantaggio delle attività di business.
Combinando l’automazione intelligente, le tecnologie più evolute per l’analisi e la visualizzazione di informazioni semplificate, Command and Control Suite connette la building automation ai processi aziendali.

La soluzione offre una comprensione completa del sistema di sicurezza degli edifici intelligenti, realizzata attraverso sistemi di videosorveglianza, controllo accessi e rilevazione incendio, scambiando i dati con gli applicativi di gestione del personale. L’integrazione dei dati provenienti da diversi sistemi aiuta il personale addetto alla sicurezza nelle verifiche di presenza degli utenti, attivando le opportune azioni in caso emergenza, ottimizzando la sicurezza e la tutela del personale. Una “user experience” migliorata riduce i tempi di apprendimento degli operatori con conseguente riduzione dei costi.

Honeywell Command Wall è il cuore pulsante della soluzione: aiuta a prendere decisioni “consapevoli” fornendo dati estremamente dettagliati su un’interfaccia touch.

Schneider Electric e MIUR per Alternanza Scuola Lavoro

Schneider Electric punta sulla realizzazione di progetti di Alternanza Scuola Lavoro rivolti agli studenti di tutta Italia e su nuovi percorsi nuovi percorsi formativi e sperimentali in ambito IoT. Con la firma di un nuovo Protocollo di Intesa con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – avvenuta presso la Sala della Comunicazione del MIUR – viene ampliata la collaborazione avviata nel 2015.

“Vogliamo che l’Alternanza sia anzitutto un cambiamento culturale all’interno della scuola italiana dove l’apprendere in modo teorico non sia più scisso dal conoscere in modo pratico. – ha dichiarato Rosa De Pasquale, Capo Dipartimento per il Sistema Educativo di Istruzione e Formazione – La modalità didattica che abbiamo visto applicata in queste Accademie Formative di Schneider Electric, ha permesso ai ragazzi di sperimentarsi a livello interdisciplinare incrementando la voglia e la fiducia di essere protagonisti del proprio futuro”.

Alternanaza scuola lavoro Schneider electric presentazioneInvestire nei giovani è per noi motivo di orgoglio e soddisfazione – ha affermato Laura Bruni, Direttore Affari Istituzionali e Relazioni Esterne di Schneider Electric. – Le nostre Accademie sono nate prima dell’entrata in vigore della legge sull’Alternanza Scuola Lavoro, con una sperimentazione co-progettata con il MIUR. L’innovazione dei contenuti, dall’Efficienza Energetica all’Industria 4.0, nel quadro di Digitalizzazione e Sostenibilità hanno reso questa esperienza una leva sinergica per coinvolgere gli studenti in un percorso efficace di consapevolezza e apprendimento”

“Nel biennio 2016-2017 abbiamo formato quasi 4.000 studenti, con l’esperienza di Accademia trasversale riservata al quinto anno e i percorsi specialisti verticali per il terzo e quarto erogati dal nostro partner sul territorio Mondo Scuola Lavoro, toccando 17 regioni e 109 istituti scolastici di tutto il territorio nazionale. – ha sottolineato Gianfranco Mereu, Responsabile Attività Scuole di Schneider Electric – 25 ragazzi al termine di questo percorso hanno trovato un’occupazione qualificante grazie competenze acquisite.

Quali gli obiettivi futuri?

Schneider Electric è punto di riferimento nazionale anche per la formazione digitale, pronta a varare nuovi progetti rivolti all’IoT e alle competenze della filiera 4.0.

L’azienda punta a formare 10.000 studenti in 5 anni, investire in un nuovo progetto editoriale, “impiegare risorse di pregio per lo sviluppo dei giovani – continua Laura Bruni – produce valore globale per il Paese ed è il miglior modo di cui disponiamo per affrontare con fiducia il futuro”.

I risultati del progetto sono supportati dalle testimonianze e valutazioni di studenti, docenti e dirigenti scolastici che hanno aderito nel corso del biennio al programma di Alternanza Scuola Lavoro di Schneider Electric.

Stiamo assistendo a una trasformazione legata alla digitalizzazione, all’efficienza energetica e all’Internet of Things, è necessario, quindi puntare sull’innovazione e sulla conoscenza.

Durante l’evento è stata confermata la partnership con Kyoto Club ed è stato presentato un nuovo strumento didattico: il primo volume “Industria 4.0” della collana “Laboratori di Alternanza Scuola Lavoro – Percorsi formativi per le future Professioni”, co-progettata da Schneider Electric e Hoepli.

Questo nuovo progetto editoriale ha lo scopo di accompagnare giovani e professionisti emergenti nell’acquisizione e sperimentazione del sapere tecnologico multidisciplinare e dimostrare come integrazione, connessione e digitalizzazione siano fondamentali per un futuro sostenibile.

“Incontrare un attore del mercato, come Schneider Electric, che ha investito nell’Alternanza Scuola Lavoro ancora prima che fosse obbligatoria ci motiva a continuare verso la ricerca di un futuro migliore. Il percorso formativo multi-disciplinare e il metodo didattico interattivo e deduttivo, che porta i ragazzi a viversi come protagonisti del proprio avvenire, è davvero un elemento di speranza per tutti” ha concluso Rosa De Pasquale.

 

Nuova luce a Feltre, in ottica smart city

Chissà cosa avrebbe pensato Carlo Goldoni, tornando oggi a Feltre, ormai assurta a rango di smart city. Il celebre letterato arrivò 22enne nella cittadina bellunese e qui ebbe inizio la sua carriera di commediografo. Lui stesso scrisse che proprio in questa località ai piedi delle Dolomiti cominciò “a gustare il piacere dell’applauso e del pubblico aggradimento”.

Feltre panoramicaLo stesso gradimento pubblico lo potranno gustare i cittadini e i visitatori che tra poco vedranno il centro storico sotto… una nuova luce. Quella luce è parte integrante del progetto premiato con l’Ecohitech Award 2017 in occasione di Illuminotronica e riguarda innanzitutto la cittadella, il cuore storico del tessuto urbano. Ce lo raccontano gli ideatori e progettisti Albertin & Company e Consuline.

“Siamo partiti da un’idea che caratterizzasse la città, che non si limitasse a una pura sostituzione e adeguamento dell’impianto luminoso esistente, ma fosse mirata da una parte a recuperare le lanterne storiche della città, debitamente restaurate, dall’altra di dotarle di intelligenza” illustra l’architetto e lighting designer Francesco Iannone, dello studio Consuline.

Un progetto in ottica smart city

Lanterna FeltreIl progetto, infatti, parte dalla volontà di mantenere le storiche lanterne, espressione dell’antica arte fabbrile locale, opportunamente ri-elettrificate con apparati illuminanti a Led con luce bianca tunable white saturabile sino alla dominante pastello e bassa intensità. Questi manufatti vogliono restituire il senso dell’attuale, utilizzando tecnologia contemporanea.

“Abbiamo legato la comunicazione del colore a una caratteristica peculiare di Feltre. – prosegue Iannone – Abbiamo scoperto, infatti, parlando con gli abitanti che è ritenuta la città più fredda d’Italia d’inverno e la più calda d’estate. Su questi due elementi caratterizzanti abbiamo usato la luce per trasmettere immediatamente con un colore la temperatura giornaliera».

Si rimembra così un antichissimo detto dedicato alla città ovvero “Se ti vol patìr le pene dell’inferno, Trento d’estate Feltre d’inverno”.

«Non solo: ogni lampione sarà provvisto di tecnologia Beacon. La città diventa così smart city, parlando ai suoi cittadini e ai turisti. Il sistema permette alle persone, mediante app e smartphone, di avvicinarsi a un edificio di valenza storico-artistica e ricevere informazioni utili». Ma le potenzialità della luce per dar senso e voce ad altri concetti e servizi sono solo all’inizio.

Led e lanterne, hi-tech e artigianalità insieme

I Led utilizzati sono un’anteprima specificamente pensata per Feltre.

Feltre smart city“È un concept originale, come lo sono le lanterne, restaurate ad arte grazie al lavoro frutto dell’esperienza degli artigiani locali, che hanno la memoria storica dei manufatti”, racconta Daniele Pessotto, della società di engineering Albertin & Company. Un’altra sfida affrontata è stata quella di ripensare l’impianto luminoso della cittadella in modo da coniugare il rispetto delle normative alla volontà di ricreare un’atmosfera degna del dettato storico-artistico della città.

“Abbiamo creato un impianto che, oltre alle lanterne smart, valorizzi ulteriormente il fulcro urbano. A questo sono pensati i proiettori che svolgono non solo funzione di illuminare, ma anche di esaltare le manifestazioni che si svolgono nel corso dell’anno, primo tra tutti il Palio cittadino, un evento particolarmente apprezzato e partecipato”.

L’intervento ha compreso l’eliminazione di tutte le infrastrutture aggiunte negli anni per sostenere le luci “e che in qualche modo sporcavano le linee delle lanterne” aggiunge Pessotto. La soluzione adottata sono Led che scompaiono alla vista ma, in caso di necessità, attivano una luce che, nel contrasto con le lanterne, trasmette anche l’ombra di questi manufatti, con un piacevole gioco paragonabile, in pittura, all’effetto trompe l’oeil.

La luce sinonimo di identità

Feltre di notteAlla base del progetto c’è anche l’idea di appartenenza che può offrire la luce: spiega lo stesso Pessotto che la tonalità cromatica potrebbe assumere i colori della contrada vincitrice del Palio la sera conclusiva dell’evento.

“L’impiego cromatico non è quindi fine a se stesso, ma mirato a identificare meglio e rendere omaggio a contesti e appuntamenti definiti e collegati a quella che è l’anima di Feltre”. Da qui la vera interpretazione della smart lighting a servizio della smart city: un concetto non calato dall’alto, ma in grado di contestualizzare e interpretare davvero un servizio a misura del cittadino.
Il progetto è in fase di ultimazione e sarà ammirabile a partire da dicembre in occasione delle festività.