Con MyReserve Matrix di Solarwatt l’accumulo diventa modulare

MyReserve Matrix 11 kWhIl sistema di accumulo MyReserve Matrix di Solarwatt – vincitore del EES Award 2017 – è la prima batteria fotovoltaica a uso domestico espandibile e modulare.
Si caratterizza per:

Matrix si installa sul lato corrente continua dell’impianto, tra i moduli e l’inverter: questo garantisce sia un’elevatissima efficienza all’intero sistema, sia l’energia non venga sprecata.

MyReserve Matrix di Solarwatt si distingue per la capacità di inseguire con elevata dinamicità le curve di carico rendendo il sistema efficace e particolarmente adatto alle installazioni domestiche: gli elettrodomestici, come il forno o il ferro da stiro, assorbono energia in modo intermittente, e in tempi rapidi (pochi millisecondi) passano dallo stato on allo stato off.

All’interno della batteria sono presenti processori di ultima generazione che consentono “tempi di risposta” dell’ordine dei millisecondi: in questo modo viene garantita la massima reattività sia alle esigenze di carico, sia nel passaggio dallo stato “cessione di energia” allo stato “ricarica”.

Apprezzato e riconosciuto dagli installatori tedeschi

Introdotto sul mercato tedesco negli ultimi 6 mesi, MyReserve Matrix è stato apprezzato dagli installatori e dagli utenti finali tedeschi. Questo testimonia il valore di un’offerta che spazia dai moduli vetro-vetro, alle batterie, al sistema di monitoraggio e gestione dell’energia per uso domestico.

Gli obiettivi e le strategie di crescita di Solarwatt sono confermati, intatti nel 2017 è stata raddoppiata la quota di mercato nei sistemi di accumulo, raggiungendo il 17% in Germania, con 4.500 sistemi di accumulo installati.

MyReserve Matrix e la tecnologia agli ioni di litio

I sistemi di accumulo Matrix sono stati sviluppati nel centro tecnologico Solarwatt Innovation in collaborazione con il Karlsruhe Institute of Technology (KIT), uno dei principali centri di ricerca sulla tecnologia agli ioni di litio.

Per garantire una lunga durata sono state scelte celle in grado di gestire fra i 4.000 e i 5.000 cicli di carica e scarica: prevedendo 250 cicli di carico e scarico all’anno le celle possono durare fino a quindici anni.

I semiconduttori all’interno dell’unità di controllo sono realizzati con carburo di silicio, un materiale innovativo che riduce il calore generato nei processi di conversione e rendendole particolarmente adatte a zone geografiche con temperature elevate.

Questo articolo è incluso nel Focus Accumulo di ElettricoMagazine.

Con Netsafe di Vimar la connettività è totale

La richiesta di connettività degli edifici è un trend in crescita, Vimar ha incrementato l’offerta Netsafe dedicata alla fibra con una gamma di prodotti sviluppati per rispondere alla nuova normativa CEI 306-22 e alla Legge 164/14 sul cablaggio strutturato residenziale per FTTH (Fiber to the Home).

L’offerta Netsafe composta da diversi elementi interdipendenti e interconnessi che danno vita ad un’infrastruttura multiservizio.
Cuore dell’impianto, il Centro Servizi Ottici di Edificio (CSOE) gestisce tutte le fibre relative ai servizi ottici provenienti dal terminale di testa (il punto in cui confluiscono i segnali della parte superiore dell’edificio) e dagli operatori telefonici per la connessione a banda ultralarga.

Dal CSOE si diramano i cavi in fibra diretti all’interno di ogni abitazione che terminano nelle Scatole di Terminazione Ottiche di Appartamento (STOA).
All’interno della casa il segnale raggiunge i singoli apparecchi connessi in ogni stanza grazie al quadro di distribuzione (QSDA) che è il cuore della connettività domestica.

All’interno del quadro, le tasche in plexiglass alloggiano gli apparati attivi adibiti a distribuire i segnali di rete (come i router, eventuali media converter o switch di rete), il pannello di permutazione inclinato garantisce la massima facilità nell’inserimento dei connettori assicurando ottime performance e una connessione perfetta alle prese dati negli ambienti domestici.
Il quadro di distribuzione si adatta ad ogni contesto grazie a un design curato e al colore bianco che ne favorisce il mimetismo sul muro.

NetsafeL’offerta Netsafe si arricchisce di nuove prese e connettori RJ45, cordoni e cavi in categoria 6A, prese HDMI con uscita cavo a 90° e armadi per offrire la massima flessibilità installativa.

Le soluzioni Vimar consentono di realizzare un vero impianto multiservizio per gestire con un’unica infrastruttura tutti quei servizi che prevedono l’installazione di impianti ad hoc: telefonia, TV satellitare e terrestre, internet, videosorveglianza, videocitofonia…

Vimar prese dati e telefonoI dispositivi Netsafe si caratterizzano per:

Tutti i cavi in rame e in fibra ottica, del sistema dati Netsafe e dell’offerta Vimar, sono conformi alla Norma CEI Unel 35016 che fissa – secondo prescrizioni normative installative Cenelec e CEI – le classi di reazione al fuoco in relazione al Regolamento CPR (UE 305/2011).

Intelligenza, più che videosorveglianza: il modello Mobotix

La miglior difesa non è l’attacco, ma l’intelligenza. Lo sa bene Mobotix, azienda tedesca specializzata in videosorveglianza, che sulla sicurezza ha posto le fondamenta di un successo che l’ha portata, nei suoi 18 anni di storia a proporre soluzioni scelte in molti ambiti sensibili, in primis gli aeroporti: non è un caso che a Malpensa, a Orio al Serio e a Fiumicino siano installate centinaia di sue soluzioni. E non è neppure un caso se il colosso giapponese Konica Minolta ha acquisito nel 2016 il 66% delle azioni.

Alberto Vasta MobotixParlare di produttore di telecamere è quanto mai riduttivo nel caso della realtà tedesca in quanto sviluppa e produce sistemi video IP intelligenti che garantiscono sicurezza completa, non solo intesa come quella che offre a chi installa i suoi prodotti, in ambito residenziale o industriale, ma è l’intrinseca virtù dei suoi prodotti: “I sistemi video Mobotix sono tra i più sicuri al mondo, dotati di un sistema di crittografia di assoluta avanguardia – spiega il regional sales manager per l’Italia e Malta, Alberto Vasta – Sono 14 anni che in Germania è presente una telecamera pubblica aperta alla sfida, con tanto di generoso premio attribuito a qualunque hacker lanci un cyberattacco e penetri nel sistema. Beh, Mobotix è ancora in attesa di assegnare il premio…”.

Proprio per questo lo stesso manager ci tiene a precisare che Mobotix “è da definirsi innanzitutto una software house, capace di proporre soluzioni perfettamente e completamente soddisfacenti le richieste del mercato”. Con lui affrontiamo alcuni temi che riguardano l’azienda, la sua evoluzione e quella del mercato, con le relative sfide da affrontare.

Nelle soluzioni Mobotix è forte l’accento posto sul termine “intelligenza”. Come si esprime e quali sono le peculiarità delle vostre soluzioni rispetto ai competitor?

Partendo dal punto di vista di considerarci una software house, la nostra duttilità ci porta a operare nell’ambito residenziale come nel mondo retail, fornendo soluzioni intelligenti perché capace di fornire soluzioni pronte a rispondere e, se possibile, ad anticipare, le richieste: per esempio, proprio in ambito retail abbiamo adottato soluzioni per il controllo accessi in grado di fornire anche preziose informazioni utili per le campagne marketing.

Se poi parliamo di sicurezza, miglior esempio non può essere che un ambiente sensibile come un aeroporto, che conta su tecnologie in grado di monitorare e analizzare diversi parametri in tempo reale. Da parte nostra possiamo ricordare l’installazione all’interno dei cargo di Malpensa e Fiumicino gestiti da Alha Group di oltre cento telecamere per il controllo della merce in smistamento o a Orio al Serio, dove 300 telecamere Mobotix ad altissima risoluzione sorvegliano gli ambienti interni ed esterni dell’aeroporto.

videosorveglianza telecamere Mx6 Mobotix

Tutte queste applicazioni possono avere un importante risvolto in ambito domestico, potendo contare su un aspetto di sicurezza totale…

Certamente. Mobotix intende operare con la stessa filosofia in qualsiasi settore verticale, offrendo telecamere dalle grandi prestazioni per rispondere al meglio in ogni circostanza. Non per niente sono anche definite “hardware con le lenti”. Al loro interno sono presenti una scheda madre, un processore e una RAM, proprio come un computer, cui sono associate ottiche.

Tra l’altro nella gestione della videosorveglianza abbiamo introdotto una funzione per il controllo perimetrale per cui Mobotix è all’avanguardia: si tratta di Activity Sensor, un applicativo per l’area perimetrale in grado di distinguere addirittura se si tratta di movimenti causati da particolari condizioni atmosferiche come vento, neve, pioggia o di un bagliore improvviso provocato da un lampo. L’allarme si attiva solo nel caso qualcuno effettivamente stia scavalcando la recinzione e si stia introducendo nella proprietà.

Mobotix videosorveglianzaCiò è possibile grazie all’introduzione di un algoritmo molto complesso, risultato del lavoro di due anni da parte del settore ricerca e sviluppo. Tutto questo si riesce a gestire da remoto attraverso una App scaricabile su smartphone o tablet.

A questa funzione Mobotix ha poi sviluppato un’ulteriore implementazione: MxMultiSense. Si tratta di una funzionalità, sotto forma di una piccola sfera che racchiude quattro sensori in uno: movimento, audio, luminosità e temperatura. Questi sensori sono collegabili alla telecamera e posti in vari punti della abitazione. Un esempio: nel caso di un appartamento, è possibile installare una telecamera all’ingresso e questi sensori alle finestre. Nel momento in cui avviene un’effrazione, uno o più sensori si attivano e anche in questo caso il proprietario può essere informato da remoto. Tutti questi esempi fanno capire che parlare di telecamere, nel caso di soluzioni Mobotix è riduttivo: è una vera e propria estensione alla domotica.

L’IoT come entra in gioco e che ruolo ha nella smartness dei prodotti?

L’internet of Things fa parte del dna Mobotix: l’interconnessione e l’integrazione sono concetti che hanno da tempo un risvolto pratico nelle nostre applicazioni e sotto diversi aspetti.

La telecamera Mobotix è l’unica ad applicare il protocollo di comunicazione SIP, che consente di trasmettere dati video utilizzando una rete locale o Internet o di effettuare videochiamate in maniera del tutto simile a un telefono. Questo permette alla telecamera di mettersi in contatto telefonico con il proprietario e avvisarlo di eventuali anomalie, inviando un messaggio preregistrato dallo stesso utente finale.

Le applicazioni tra videocamere intelligenti e altri sistemi permettono ampie possibilità: dall’antintrusione al controllo accessi, dal sistema antincendio all’illuminazione tutto è interconnesso e in maniera bidirezionale.

Torniamo ancora alla smart home, comparto che si sta espandendo sensibilmente a livello mondiale. Quali pensa potranno essere le caratteristiche determinanti e, volendo, “disruptive” alla base del presente e del prossimo futuro, specie nella dimensione della videosorveglianza?

Il concetto chiave è offrire il maggior grado di comfort all’utente finale. Scopo della tecnologia è sempre più quello di elevare la qualità di vita, permettendoci di avere più tempo a nostra disposizione.

La filosofia Mobotix va esattamente in questa direzione: l’evoluzione e la smartness tecnologica è quella che permette di soddisfare le esigenze del cliente, aprendoci anche a mercati nuovi e dalle possibilità inesplorate.

Un esempio: tra le soluzioni Mobotix ci sono anche le termocamere. Fino a qualche tempo fa era un genere di soluzioni applicato nel settore navale o militare. Da almeno due anni a questa parte le nostre soluzioni hanno avuto un picco significativo di richieste da comparti inaspettati, come quello dell’allevamento di animali. Ebbene, grazie alla possibilità di monitorare variazioni di temperatura anche sugli animali, è possibile tutelare il loro stato di salute in maniera mirata e tempestiva.

In ottica smart city, come si integra il concetto di sicurezza a quello di intelligenza e di interconnessione?

In questo ambito stiamo lavorando già da parecchio tempo con soluzioni differenti. Cito solo il caso della Liguria, in cui sono installate 850 telecamere in 12 Comuni. È già attuato il concetto di Mobotix City: dalla gestione intelligente dell’illuminazione a quella dei parcheggi, tramite connessione con software di terze parti, Mobotix si pone al servizio degli scenari più innovativi, quale anello della catena che permette a una città di mettere in atto politiche e strategie in ottica smart, permettendo una svariata serie di funzionalità.

Di recente si è saputo che alle Olimpiadi 2020, Tokyo sta pensando di adottare il sistema di riconoscimento facciale per identificare gli atleti. È possibile pensare a un utilizzo di questa tecnologia anche in ambito smart home, per quanto riguarda Mobotix?

Proprio nell’ultima riunione di aggiornamento aziendale è stata definita la roadmap del prossimo futuro e in tale occasione si è fatto proprio cenno potenziare ulteriormente gli investimenti di ricerca e sviluppo in ambito di soluzioni di video analisi. L’intenzione è perfezionare il software a bordo telecamera in modo da offrire una soluzione ancor più performante e con costi adeguati al mercato.

A proposito di software e di rete il pensiero corre anche a un altro tema di attualità: la cybersecurity. Come la affronta Mobotix?

Analisi video MobotixÈ un tema molto attuale e su cui abbiamo focalizzato l’attenzione prima di tutto con la nostra tecnologia, sicura anche in questo senso, e lanciando a febbraio una campagna di comunicazione e sensibilizzazione. Ha a che fare con il Cactus Concept, definendo un sistema unico per la protezione affidabile e completa dei sistemi video end-to-end contro gli attacchi informatici, una protezione in grado di bloccare chiunque tenti di trasformare un robusto ambiente IT in un deserto informatico. Tutto questo è possibile grazie ad un sistema video intelligente pronto da usare, in grado di proteggere dagli attacchi più complessi e di resistere alle moderne sfide in costante mutamento, ogni singolo giorno e senza costi aggiuntivi.

Klimahouse: 5 buoni motivi per vivere meglio con la ventilazione

Klimahouse 2018Negli ambienti interni, anche l’aria vuole la sua parte. E ce lo fa capire spesso con sgradevoli segnali quali odore di chiuso, umidità e muffa sulle pareti, sintomi di una mancanza di ricambio dell’aria e di una concentrazione di agenti inquinanti da “curare” con adeguati sistemi di ventilazione, soprattutto negli edifici di ultima generazione dall’elevato grado di isolamento termico.

Proprio queste tecnologie per la ventilazione meccanica controllata (VMC), fondamentali tanto per questioni di risparmio energetico e comfort, quanto per la qualità dell’aria e la salute di chi li occupa, hanno trovato ampio spazio nei padiglioni di Klimahouse 2018, annuale appuntamento altoatesino con le migliori innovazioni tecnologiche per accrescere efficienza energetica e sostenibilità in edilizia.

Perché dovremmo dunque abituarci a installare e a proporre ai nostri clienti sistemi di ventilazione? La risposta in 5 buoni motivi a nostro avviso comuni alle tante proposte toccate con mano visitando la fiera di Bolzano.

  1. Comfort: eliminazione dei cattivi odori senza sbalzi di temperature dovuti all’apertura delle finestre (responsabile del 50% delle dispersioni termiche medie di una casa).
  2. Salute e benessere: il ricambio automatico e continuo dell’aria rende salubri gli ambienti e contrasta la formazione di muffa e umidità, responsabili della proliferazione di batteri e acari.
  3. Risparmio energetico: grazie al recuperatore di calore, in fase di estrazione dall’interno l’aria cede parte del suo calore che viene poi nuovamente assorbito dall’aria di rinnovo, mantenendo adeguata la temperatura dell’aria proveniente dall’esterno senza costi energetici aggiuntivi.
  4. Risparmio economico: il sistema migliora l’efficienza energetica (ottimizzando gli interventi di isolamento termico) e classificazione dell’edificio, oltre a dare accesso ad agevolazioni fiscali in caso di ristrutturazione.
  5. Design: le soluzioni di ultima generazione sono al contempo performanti e gradevoli dal punto di vista estetico, trasformandosi in speciali complementi d’arredo.

Una valida terapia per la “sindrome dell’edificio malato” – termine coniato già nel 1986 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per definire le situazioni di inquinamento interno -, che contrasta l’insorgere di malesseri, malattie o problemi respiratori, mantenendo al contempo gli ambienti interni di appartamenti, case ed edifici termicamente isolati, confortevoli ed efficienti.

Tra i trend tecnologici di Klimahouse 2018, cresce l’importanza delle soluzioni per la ventilazione meccanica controllata negli ambienti interni

Proposte efficienti per la ventilazione meccanica controllata

tempero-eco-ceram-oerreIl nostro viaggio nelle ultime tecnologie per la ventilazione inizia dal mondo residenziale, con i recuperatori di calore decentralizzati ad alta efficienza della linea Tempero Eco 150 Ceram di O.Erre, soluzione capace di unire le più sofisticate tecnologie a un aspetto gradevole, per ogni stile architettonico.

Il sistema risulta ideale per l’installazione in ambienti singoli quali soggiorni e stanze da letto, mentre per un corretto bilanciamento dei flussi, il prodotto viene generalmente proposto in coppia, con flussi opposti e sincronizzati tra di loro. Come le altre unità della serie Tempero, Eco150 Ceram espelle l’aria viziata direttamente all’esterno e immette aria di rinnovo nel locale in cui è installato, attraversando lo scambiatore ceramico che recupera il calore dell’aria espulsa.

Tra le ulteriori qualità del prodotto, i consumi elettrici ridotti grazie al motore a commutazione elettrica (brushless), i due filtri anti-polvere classe G3 per la filtrazione dell’aria immessa a protezione dello scambiatore ceramico (Ø150), di semplice estrazione per le attività di manutenzione, e la serranda automatica di chiusura interna per evitare rientri d’acqua a prodotto spento. Quanto alla gestione del sistema, sono disponibili, oltre alla versione base, la Ceram Active, che consente la connessione filare tra le unità e la Ceram Wireless, per il controllo smart dell’impianto.

maico-sistemi recAltrettanto interessanti sono le unità di ventilazione con recupero di calore REC Duo, in mostra allo stand di Maico, sempre basate sul principio di funzionamento “push-pull”, ovvero con lo scambiatore di calore ceramico chiamato a immagazzinare il calore dell’aria estratta, per poi cederlo all’aria immessa.

REC Duo offre tre modalità di funzionamento – recupero di calore, by-pass e controllo umidità – in una soluzione flessibile, installabile a coppia in un mono o pluri-ambiente e semplice da assemblare, con minimo impatto visivo.

Il sistema è composto da un ventilatore-scambiatore al quale si abbinano un kit griglia di uscita dell’aria (a muro o a stipite di finestra), un pannello di controllo che comanda fino a 4 apparecchi, con possibilità di regolazione a 5 livelli di ventilazione, e un sensore igrostato opzionale (necessario per la modalità di funzionamento con controllo umidità).

soler e palau

Novità in casa Soler & Palau, il sistema di VMC per installazione a parete Domeo 210 garantisce un costante ricambio dell’aria in abitazioni di piccole dimensioni.

Il recuperatore con motori EC brushless è collegabile a impianti di automazione, per un controllo smart, e a sensori di CO2 o sonde di umidità dell’aria, sempre per ottimizzare le prestazioni del sistema.

Domeo 210 è dotato di by-pass per il contenimento dei consumi energetici e di filtri classe F5 o F7 in immissione e filtro classe G4 in estrazione.

Restando in tema di applicazioni residenziali, spiccano infine le soluzioni per la ventilazione meccanica presentate da Vortice nell’ampio stand di Klimahouse: il Vort HRW 20 Mono, recuperatore di calore decentralizzato, consigliato in caso d’installazioni in singoli ambienti, l’HRI Mini, per ambienti con contenuti spazi di installazione e il Vort HR 250 Neti, caratterizzato da una più elevata efficienza di scambio termico. Interessante anche il Vort HRW 60 HP Mono, sistema di ventilazione decentralizzato per singolo ambiente, con pompa di calore e recuperatore di calore in un unico prodotto.

Dalla casa all’edificio green, a Klimahouse anche le applicazioni professionali

A Bolzano si è parlato dunque di edilizia green, tecnologie, soluzioni e materiali innovativi per la casa del futuro, senza tuttavia dimenticare che in Italia vi sono migliaia di edifici da riqualificare anche in ambito professionale e commerciale.

drexel und weissAl mondo della scuola è dedicato per esempio Aeroschool 600, sistema di ventilazione per le aule targato Drexel und Weiss, produttore austriaco di soluzioni HVAC eco-friendly e ad alta efficienza energetica. Anche se di dimensioni molto compatte, la macchina offre, grazie alla condotta ottimale dell’aria, portata massima di 850 m3/h e un recupero del calore pari all’85%.

Tra le peculiarità della soluzione, insieme a silenziosità e filtri a lunga durata e la funzione di raffreddamento notturno: nelle stagioni estive, un by-pass integrato nell’unità consente di introdurre aria fresca negli ambienti durante la notte senza riscaldare lo scambiatore di calore, e praticamente senza costi aggiuntivi.

Inoltre, sempre al fine di ridurre i consumi elettrici, lo scambiatore viene sbrinato in maniera automatica tramite un sofisticato sistema di ricircolo, andando di fatto a eliminare la funzione elettrica antigelo che richiede potenze elevate. Nel caso di temperature esterne particolarmente rigide, è previsto un riscaldamento elettrico dell’aria non superiore a 400 W.

ensy a KlimahouseIn Italia dal 2016, l’azienda norvegese Ensy propone invece sistemi di ventilazione meccanica controllata con scambiatore rotativo di calore che non necessitano di scarico della condensa. Le unità della serie AHU contribuiscono alla salubrità dell’aria (utilizzando filtri classe F7) in tutti i tipi di ambienti interni: abitazioni, uffici, impianti produttivi, grandi costruzioni, spa, impianti sportivi e locali pubblici, con capacità da 200 a 700 m3/ora.

I modelli sono inoltre realizzati in conformità alle normative vigenti (TEK 10, standard norvegese) e rispondono alle direttive per lo standard Casa Passiva, che richiede una soglia minima nel recupero di calore superiore all’80%, un valore al nominale almeno dell’82%, o che il potere specifico del ventilatore nell’unità di ventilazione (SFP) sia inferiore a 1.5. Il sistema include, di serie per ogni modello, una batteria per il riscaldamento supplementare dell’aria in ingresso e un sensore per il controllo dell’umidità.

Può essere connesso a una cappa aspirante, a uno switch a impulsi per regolarne la ventilazione forzata con tre diverse velocità, oppure a un sensore di CO2. Il display multifunzione facilita monitoraggio e calibrazione della ventilazione, oltre a offrire diverse funzioni per la gestione personalizzata della VMC.

Tecnologia chiama design, anche nella ventilazione

Quando si pensa agli impianti di diffusione dell’aria o di ventilazione meccanica controllata, ci si preoccupa soprattutto del fatto che le caratteristiche tecniche del prodotto siano in grado di soddisfare le esigenze di temperatura, deumidificazione, ricambio e pulizia dell’aria.

airplast-schermi a KlimahousePochi ne considerano il lato estetico, che abbiamo invece posizionato tra i 5 buoni motivi per scegliere la VMC, in virtù della crescente presenza sul mercato di soluzioni volutamente attente al design e alla contestualizzazione della tecnologia nello stile architettonico delle abitazioni. Airplast risponde a questa duplice domanda di prestazioni efficienti e design con la collezione Flat.

Non più elementi di immissione ed estrazione dell’aria estranei e ingombranti, ma componenti che si integrano perfettamente con l’interior design, costruiti con materiali all’avanguardia. Le versioni personalizzabili permettono anche ai sistemi di VMC di mimetizzarsi completamente, così da concedere ad architetti e designer piena libertà di espressione.

Dalle linee essenziali degli schermi rettangolari e quadrati, agli schermi filomuro, entrambi costruiti in acciaio, sia in versione bianca sia in inox spazzolato. Grazie alla struttura del prodotto, il profilo della parete risulterà sempre inalterato e a filomuro, con la possibilità di rivestire lo schermo della cassetta terminale (unica parte visibile dell’impianto) con qualsiasi materiale, per nasconderlo o per valorizzarlo come oggetto di arredamento.

Regole per la connessione dei sistemi di accumulo

Gli impianti di produzione di energia elettrica di tipo fotovoltaico producono energia in presenza di irraggiamento solare. Tale energia può essere utilizzata istantaneamente per alimentare le utenze domestiche.
Qualora l’energia elettrica prodotta non venga consumata istantaneamente, questa può essere immessa sulla rete pubblica nazionale oppure essere immagazzinata attraverso appositi sistemi di accumulo.

Il principio di funzionamento del sistema di accumulo consiste nel fornire all’impianto fotovoltaico un serbatoio per “conservare” temporaneamente l’energia elettrica prodotta dall’impianto stesso e non sfruttata, in modo da consentirne il riutilizzo, a richiesta, in un momento successivo.
I sistemi di accumulo sono convenienti per diversi motivi:

I sistemi di accumulo sono costituiti da tre sottosistemi distinti:

In particolare, il sistema di conversione bidirezionale converte l’eccedenza di energia prodotta dall’impianto fotovoltaico da corrente alternata a corrente continua per poter caricare le batterie; inoltre, converte l’energia che viene rilasciata dalle batterie quando è richiesta dall’utenza e quando quella prodotta dall’impianto FV è bassa o nulla rispetto ai consumi.

Benefici dei sistemi di accumulo

grafico produzione energia giorno

Grafico consumi di energia giornaliera

Il grafico qui sopra è rappresentativo dei flussi di energia elettrica tipici che può avere una utenza domestica nel corso della giornata: il sistema di storage consente di sfruttare al meglio l’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico aumentando l’autoconsumo anche fino al 90% (valore medio 30%), contribuendo al risparmio sulle bollette di fornitura di energia elettrica.

Lo sfruttamento del sistema di accumulo può essere ottimizzato mediante l’utilizzo di elettrodomestici intelligenti che, attraverso la loro programmazione, possano entrare in funzione su richiesta del sistema di accumulo (batterie cariche e produzione di energia elettrica eccedente i consumi).
La funzione dei sistemi di accumulo non è solo quella di ottimizzare i flussi di energia all’interno dell’abitazione.
Il loro utilizzo, infatti, comporta parecchie migliorie anche per la rete elettrica nazionale:

Schemi di collegamento alla rete dei sistemi di storage

La delibera 642/2014/R/eel ha prescritto l’applicazione di requisiti, mediante la definizione di regole tecniche di connessione, che gli impianti di accumulo devono avere per poter essere allacciati alla rete elettrica nazionale ed essere eserciti.
Tali regole tecniche prevedono la possibilità di costruire impianti di accumulo secondo quattro diversi tipi di configurazione:

L’immagine qui sotto riporta un esempio degli schemi a blocco consentiti dalle regole tecniche di connessione.

Schemi connessione sistemi di accumulo

Schemi elettrici a blocco delle configurazioni consentite dalle regole tecniche di connessione

Iter burocratico per l’installazione dei sistemi di accumulo

Un sistema di storage può essere installato:

Nel secondo caso l’iter prevede:

Normative per l’installazione e l’esercizio dei sistemi di accumulo

L’Autorità per l’Energia con propri provvedimenti ha definito opportune disposizioni finalizzate a consentire l’integrazione del sistema di accumulo nel sistema elettrico nazionale:

Il quadro regolatorio attuale definisce:

I sistemi di accumulo, per essere costruiti ed eserciti, devono soddisfare i requisiti tecnici definiti dalle norme tecniche.
Il Comitato Elettrotecnico Italiano ha definito in ambito nazionale le prescrizioni tecniche per la connessione alle reti elettriche nazionali dei clienti attivi e passivi attraverso la Norma CEI 0-16 e la Norma CEI 0-21.

 

Logo GreenpowertechArticolo redatto per ElettrocoMagazine da Ing. Emanuele Bona di GreenPowerTech srl, società che opera nel settore dell’impiantistica elettrica e delle fonti rinnovabili: dalla progettazione all’installazione, dalla costruzione al collaudo e alla manutenzione. GreenPowerTech segue tutte le pratiche autorizzative e amministrative per un servizio chiavi in mano.

Questo articolo è incluso nel Focus Accumulo di ElettricoMagazine.

Micro-cogeneratore: investire sull’innovazione energetica

Legge di Bilancio 2018 ha inserito tra gli interventi incentivati l’acquisto e la posa in opera di un micro-cogeneratore in sostituzione di impianti esistenti: la misura introdotta garantirà una detrazione fiscale del 65%.

“Dopo un attento confronto con le istituzioni e gli operatori del settore, finalmente anche l’Italia ha una direzione chiara per quanto riguarda la micro-cogenerazione – ha sottolineato Stefano Modena, Direttore Vendite di Solidpower per l’Italia – Ci aspettiamo anche per quest’anno ulteriori progressi normativi in tal senso, per diffondere i benefici di questa tecnologia. La detrazione del 65% rende l‘investimento in Bluegen molto attrattivo, con tempi di rientro nell’ordine dei 3-5 anni in funzione del costo che l’utente paga ora per l’elettricità”.

Bluegen è il micro-cogeneratore di SolidpowerUn micro-cogeneratore è un sistema che può generare simultaneamente energia elettrica e riscaldamento, garantendo notevoli risparmi, sia in termini economici che ambientali.

Nella legge di Bilancio si legge che per poter accedere all’incentivo i micro-cogeneratori dovranno avere un PES (risparmio di energia primaria) pari almeno al 20%.

Bluegen di Solidpower è il sistema che riesce a conseguire un risparmio di energia primaria di oltre il 30% grazie alla sua innovativa tecnologia e all’elevato livello di efficienza.

Bluegen è un micro-cogeneratore a celle a combustibile, è principalmente un generatore di elettricità, anziché un sistema di riscaldamento che produce anche energia elettrica.

Genera fino a 13.000 kWh di elettricità per anno – funzionando in maniera continuata – coprendo così, completamente o in parte, il fabbisogno elettrico dell’edificio.

Il modulo integrato a celle a combustibile rappresenta uno dei sistemi di trasformazione del gas in elettricità più efficienti: il calore rilasciato durante la reazione elettrochimica viene recuperato per riscaldare l’acqua calda sanitaria o direttamente per riscaldare.

Ideale per installazioni in abitazioni, condomini, aziende, hotel, centri sportivi, negozi ed edifici pubblici, grazie ai vantaggi offerti dall’Ecobonus 2018 consente di tagliare i costi in bolletta e ridurre le emissioni di CO2 fino al 50%. Inoltre, grazie alle dimensioni compatte, è possibile installarlo anche i spazi ridotti.

Caratteristiche del micro-cogeneratore Bluegen

Funzionamento del micro-cogeneratore bluegen

Installazione tipica di BlueGEN, il micro-cogeneratore dalle dimensioni compatte, da installare in combinazione con l’esistente impianto di riscaldamento

SOLIDpower sarà presente con BlueGEN a MCE-Mostra Convegno Expocomfort al Pad 4 stand K 11.

Sistemi di accumulo, come sono fatti e come ottenere il massimo

Poter accedere a una riserva di energia pulita e rinnovabile, in qualsiasi momento della giornata, quando è maggiormente utile o conveniente: i sistemi di accumulo hanno reso possibile questo futuro grazie al corretto mix di tecnologie e prodotti.

Inverter, batterie e contatore

Fronius accumulo energy storageUn futuro caratterizzato da un approvvigionamento energetico composto al 100% da fonti rinnovabili è al centro della visione globale “24 Ore di Sole” e per realizzarlo occorrono produzione, accumulo, distribuzione e consumo intelligenti dell’energia rinnovabile. Accumulare energia, senza immetterla direttamente nella rete, diventa ogni giorno sempre di più l’obiettivo di tutte le parti in gioco, avendo come unico fine il produrre autonomamente la propria energia, sfruttandone il surplus durante il giorno per immagazzinarla e utilizzarla la notte, il tutto per abbattere radicalmente i costi della bolletta.
Sono tre quindi i componenti che Fronius ha previsto nel proprio sistema di accumulo: Fronius Symo Hybrid (l’inverter), la Fronius Solar Battery (l’accumulatore) e il Fronius Smart Meter (il contatore bidirezionale).

Sincronismo perfetto di ogni componente per i sistemi di accumulo

L’inverter trifase Fronius Symo Hybrid, certificato CEI 0-21, permette di guardare al futuro: al proprio interno unisce infatti le caratteristiche dell’inverter fotovoltaico tradizionale alle proprie funzioni di carica/scarica del pacco batteria, di bidirezionalità, di comunicazione (sia in WIFI sia in LAN) e di backup.

Fronius Solar Battery InverterInoltre, è predisposto per lavorare in backup: ciò significa che, in mancanza di rete, continua a fornire energia bilanciata sulla tre fasi, con uno squilibrio massimo del 25%. Affinché si possa normativamente lavorare in backup è necessario inserire un quadretto certificato CEI 0-21 con protezione di interfaccia inserita, i cui schemi elettrici necessari vengono forniti da Fronius. Quando viene meno la rete pubblica, la protezione di interfaccia entrerà in gioco: tutti gli inverter si staccheranno e dopo 1 minuto circa, il Fronius Symo Hybrid si riattiverà erogando l’energia necessaria.

L’autonomia è assicurata dalle batterie: per questo la Fronius Solar Battery è stata pensata per assicurare una lunga durata (più di 20 anni) e tre livelli di sicurezza massimi automatizzati a livello chimico/fisico e di comunicazione, grazie alla tecnologia Litio-Ferro-Fosfato. L’intensità massima di corrente in carica e scarica del sistema è pari a 16 A che, in sinergia con la tensione della batteria, variabile in funzione della quantità di rack collegati in serie (da 120 a 460 V), permette di far caricare rapidamente la batteria e fornire energia al cliente, sopperendo anche ai picchi di consumo in maniera rapida ed efficiente.

Fronius Smart MeterLa risposta del sistema deve infatti essere istantanea: a questo pensa la rapida reazione del contatore Fronius Smart Meter, che comunica tramite modbus al sistema ibrido e ottimizza l‘autoconsumo registrando le curve di carico delle utenze domestiche.
Il Fronius Smart Meter, inserito a valle del sistema, calcola il surplus di energia in gioco o la richiesta del carico, invia un segnale all’inverter Fronius Symo Hybrid il quale gestirà il flusso di energia, prelevandola dalla batteria (se necessario) o ricaricandola. Lo Smart Meter, nella versione con TA a bordo o con TA esterni, permette di mantenere monitorato il sistema del cliente studiandone i carichi e permettendo quindi di attuare una gestione degli stessi in maniera intelligente.

Questo articolo è incluso nel Focus Accumulo di ElettricoMagazine.

React, l’inverter fotovoltaico con batteria integrata

Attraverso la tecnologia REACT (Renewable Accumulator and Conversion Technology) che utilizza una batteria integrata ad alte prestazioni da 2 kWh, capace di accumulare l’energia non utilizzata, ABB ha fatto un ulteriore step nella gestione ottimale dell’energia prodotta da fotovoltaico in ambito domestico.

Il sistema è composto da un inverter monofase da 4,6 kW o da 3,6 kW con batteria agli ioni di litio integrata che permette di accumulare tutta l’energia in eccesso prodotta dall’impianto fotovoltaico e utilizzarla nei momenti della giornata in cui il fabbisogno è maggiore.

React Abb“Noi cerchiamo sempre di ottimizzare le prestazioni dei nostri prodotti facendo ricorso all’esperienza e attingendo il più possibile dai progressi tecnologici che il settore propone. – ha sottolineato Giovanni Frassineti, responsabile del settore energia solare di ABB – Siamo anche certi che le funzionalità dei nostri inverter di stringa, che abbiamo inserito nella soluzione React, renderanno altrettanto soddisfatti i nostri clienti per quanto riguarda l’accumulo dell’energia solare in ambito domestico.”

Grazie al gestore del carico integrato, ai due ingressi dell’MPPT (Maximum Power Point Tracker) e all’ampio intervallo di tensione in ingresso, React ottimizza l’utilizzo dell’energia allineandone la produzione ai livelli di consumo all’interno della casa.

Il sistema di accumulo di energia è stato progettato per durare a lungo: la batteria destinata a un ciclo di vita di dieci anni.

Quali sono i vantaggi che può offrire React?

Efficienza – React è una soluzione integrata inverter + batteria con tecnologia agli ioni di litio che garantisce un’efficienza elevata nella conversione dell’energia e una vita utile maggiore delle batterie perché la logica di funzionamento è sempre ottimale in ogni condizione

Risparmio – Grazie a React è possibile autoconsumare una grossa parte dell’energia fotovoltaica prodotta (fino all’80% nei periodi con più ore di luce) rispetto ad un inverter tradizionale (senza batteria). Questo garantisce un risparmio sulla bolletta elettrica.

Affidabilità – Le tecnologie innovative presenti in React garantiscono sicurezza di utilizzo, inoltre un unico supervisore assicura che – sia dal lato della produzione di energia, sia dal lato dell’accumulo in batteria – tutto sia sempre sotto controllo.

Semplicità – Collegare e mettere in funzione React è semplice come un normale inverter fotovoltaico, inoltre fornisce una ampia scelta di configurazioni compatibili con tantissime tipologie pannelli fotovoltaici.
React è dotato di un’intuitiva interfaccia utente. Inoltre, grazie a una porta Wi-Fi integrata, è possibile monitorare la produzione fotovoltaica e il consumo di energia attraverso Pc o smartphone e tablet. Infatti, attraverso una App è possibile programmare l’attivazione di alcuni elettrodomestici (funzione GO-GO relè), visualizzare grafici relativi al consumo e ricevere indicazioni su come sfruttare al meglio l’energia prodotta.

FlessibilitàLa modularità consente di scegliere la taglia più adatta e aggiungere – in caso di necessità – batterie per espandere la capacità di accumulare energia, fino a un massimo di 6 kWh con 3 unità).
In caso di black-out della rete elettrica è possibile alimentare alcuni dispositivi (fino a 4 elettrodomestici) attraverso l’uscita ausiliaria di React utilizzando l’energia accumulata.

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SENEC.Cloud, un nuovo modo di vivere l’energia

SENEC LOGOLa mission di SENEC non è semplicemente quella di produrre prodotti di qualità per l’accumulo e la gestione dell’energia elettrica, ma anche di fornire soluzioni per raggiungere il 100% di autonomia e di flessibilità nell’uso dell’energia stessa.
Con questi obiettivi, SENEC sta mettendo a punto per l’Italia un servizio che in Germania è già una solida realtà: SENEC.Cloud.

D’estate e durante il giorno, l’energia generata da un impianto fotovoltaico generalmente supera i consumi elettrici domestici. Di notte, in caso di maltempo o in inverno, i bisogni elettrici possono viceversa eccedere la produzione fotovoltaica. I sistemi di accumulo consentono di immagazzinare l’energia non consumata fino ad un’auto-consumo del 70-80% circa.

Per arrivare al 100% di autosufficienza e di indipendenza dalla rete elettrica pubblica, SENEC ha messo a punto SENEC.Cloud, un servizio che consente al consumatore di utilizzare al 100% energia prodotta da fotovoltaico e di gestire in piena libertà la sua energia.

Con SENEC.Cloud, l’energia prodotta e non utilizzata o non accumulata nella propria batteria viene conservata in una rete virtuale che consente di usufruirne quando e dove si vuole. SENEC.Cloud connette tutti gli utenti SENEC in un’unica rete, consentendo tra loro lo scambio di energia verde a seconda delle necessità.

Grazie a SENEC.Cloud non solo è possibile raggiungere la totale indipendenza dalla rete elettrica pubblica e dai tradizionali fornitori di energia, ma anche usufruire della propria energia persino al di fuori della propria abitazione.
Parliamo di un vero e proprio “conto corrente” dell’energia dal quale è possibile prelevare, in qualsiasi momento, l’energia di cui si ha bisogno. Ecco perché SENEC.Cloud è sinonimo di massima libertà.

SENEC.CloudQuali i vantaggi di SENEC.Cloud?

SENEC.Cloud è un nuovo modo di pensare e di vivere l’energia, che parla di libertà, flessibilità, condivisione, risparmio e sostenibilità ambientale.

Siamo di fronte a una nuova era dell’energia e della gestione della stessa, che consentirà di risolvere diverse problematiche oggi presenti e di vivere un futuro più indipendente e sereno con uno sguardo attento alla tutela dell’ambiente.

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Sistemi di accumulo di energia Varta Storage

Nel mercato italiano dell’accumulo Varta Storage è un brand relativamente giovane, ma che si sta rapidamente affermando grazie a una gamma completa di prodotti (monofase e trifase) con capacità di accumulo da 3,3 a 13 kWh, allo sviluppo attento di una filiera di operatori professionali Certificati Varta e a un servizio di assistenza qualificato.

In realtà Varta Storage GmbH si presenta come vero e proprio pioniere nel settore: l’azienda tedesca può vantare infatti 130 anni di esperienza e una affidabilità e solidità invidiabile, tanto da aver ricevuto recentemente grande apprezzamento nella quotazione alla Borsa di Francoforte.

Prodotti di qualità garantita

Varta elementSu queste fondamenta è stata costruita la reputazione di riferimento nel settore dell’accumulo di energia da fonti rinnovabili, specializzandosi nella produzione di sistemi con tecnologia agli ioni di litio sia per applicazioni residenziali che per applicazioni commerciali e industriali.

Ad esempio, i prodotti Varta Storage sono soluzioni “all-in-one”. Qual è la differenza tra una simile soluzione e un impianto composto da componenti di produttori diversi? Nel caso di Varta Storage, il sistema è completamente integrato e comprende la batteria, l’inverter e tutti i sistemi di gestione; si tratta di un dettaglio di grande importanza poiché la garanzia è fornita su tutto il sistema – incluse le batterie agli ioni di litio di elevata qualità e stabilità – da Varta Storage. A testimonianza dell’elevato livello qualitativo raggiunto, ottenuto grazie a numerosi test in fase di produzione e collaudo, i prodotti sono garantiti per 10 anni, così come è garantita la capacità che le batterie manterranno, superiore all’80% di quella iniziale.

 

Le soluzioni di Varta Storage

Varta pulseIl sistema di storage monofase Varta pulse è un prodotto che presenta caratteristiche innovative e uniche, come la capacità molto elevata rispetto alle ridotte dimensioni (pari a 60x69x19 cm), la semplicità di installazione e la possibilità di avere sotto controllo l’intera l’energia dell’utenza, attraverso un’unica applicazione. Varta pulse è disponibile nelle capacità di 3,3 e 6,5 kWh, tagli ideali per le esigenze domestiche, inclusi gli appartamenti.

Varta element è la soluzione di storage trifase modulare per le abitazioni con esigenze energetiche rilevanti e per il settore commerciale; è disponibile in quattro taglie fino a 13 kWh, con possibilità di future espansioni, e si contraddistingue per un rendimento molto elevato.

Varta pulse ed element si connettono senza nessun compromesso a tutti gli impianti fotovoltaici esistenti e a quelli di nuova costruzione poiché non necessitano di componenti esterni. I sistemi di accumulo diventano perciò componenti attivi nella moderna building automation: possono essere connessi in modo semplice e flessibile in diverse configurazioni e gestire in modo intelligente l’energia aumentando in modo significativo l’autoconsumo.
I sistemi Varta Storage possono essere richiesti ai Rivenditori e Installatori Certificati Varta, maggiori informazioni su www.varta-storage.com

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