Efficienza energetica, miglioramento del comfort e del benessere, risparmio in bolletta, incremento del valore dell’immobile: tanti concetti che consentono di migliorare il proprio modo di vivere la casa. Ma quali tecnologie e accorgimenti per migliorare effettivamente la classe di efficienza energetica della propria abitazione?
L’efficientamento energetico di un edificio è il risultato di una serie di interventi che si pongono l’obiettivo di ridurre i consumi di energia e migliorare le prestazioni del fabbricato, favorendo contemporaneamente anche il comfort interno, la riduzione delle emissioni e bollette più leggere.
In Italia, la maggior parte delle abitazioni sono state costruite tra gli anni 60 e gli anni 70, quando le esigenze in termini di efficienza energetica erano ben diverse da quelle di oggi. Ma secondo la Strategia per la riqualificazione energetica del parco immobiliare nazionale (STREPIN) entro il 2050 si dovrebbe arrivare ad una quasi completa decarbonizzazione del settore civile e ad una drastica riduzione dei consumi energetici finali imputabili al settore residenziale (da 32 Mtep del 2020 a 13 Mtep nel 2050). Per fare ciò, sarebbe necessario riqualificare gli edifici con un tasso di almeno il 3,7% all’anno, valore decisamente superiore rispetto a quanto fatto finora.
Gli investimenti non sono comunque mancati, dato che secondo il Rapporto ENEA 2021, in Italia si sono investiti 53 miliardi per incentivare gli interventi di efficienza energetica, tramite misure come l’Ecobonus 65% e il Superbonus 110%. Oltretutto, questi incentivi hanno attirato ancor di più l’attenzione sul tema delle classi di efficienza energetica, dato che il Superbonus ha imposto il requisito minimo di un salto di due classi.
Oggi intervenire sul patrimonio edilizio esistente attraverso una serie di strategie di risanamento energetico ha numerosi vantaggi:
L’Attestato di Prestazione Energetica (APE) è uno strumento tramite cui tutto il patrimonio edilizio viene catalogato con una scala che va da A4 a G, tenendo in considerazione consumi di energia per il riscaldamento, per il raffrescamento e di energia elettrica. Questo significa che tanto maggiore sarà la classe energetica (avvicinandosi o raggiungendo la A), tanto minore sarà il fabbisogno energetico dell’edificio.
L’APE – oltre ad essere obbligatorio – consente al momento dell’acquisto o della locazione di un immobile, di fornire informazioni sul consumo energetico e confrontarlo con altre abitazioni di pari caratteristiche.
Nel caso in cui un edificio sia in una classe non soddisfacente, è possibile ricorrere alla riqualificazione energetica per migliorarne i risultati, con vantaggi in termini di risparmio economico, ambientali e anche di valore di mercato dell’immobile oggetto di intervento.
Quali sono però i primi passi da muovere per migliorare le caratteristiche energetiche dell’immobile?
Prima di entrare nel dettaglio e definire quali interventi favoriscono un miglioramento della classe energetica di un edificio, è importante specificare che ogni intervento di riqualificazione è a sé e strettamente correlato alle specifiche caratteristiche dell’edificio.
Proprio per questo, il primo passo da fare quando si vuole riqualificare un immobile è quello di eseguire una diagnosi energetica, ossia un’analisi approfondita delle caratteristiche costruttive dell’edificio e degli impianti installati. In base all’analisi effettuata e alle aspettative del Committente, vengono stabiliti gli obiettivi da raggiungere e le varie alternative di intervento e di spesa. Dopo di che, gli interventi da eseguire su un edificio per migliorare la classe energetica possono essere distinti in due macro categorie:
Per questo è opportuno affidarsi ad un tecnico competente per valutare attentamente l’intervento da eseguire e per garantire il risultato desiderato al minor costo possibile.
Gli interventi sull’involucro hanno l’obiettivo di aumentare le prestazioni dell’edificio, riducendo il fabbisogno di energia richiesto per il riscaldamento e il raffrescamento. Le principali opere che generalmente vengono eseguite sono:
Una volta ridotto il fabbisogno energetico per la climatizzazione dell’edificio, è necessario installare degli impianti efficienti e in grado di minimizzare ulteriormente i consumi energetici. Ecco gli interventi principali:
In conclusione, va aggiunto solo che è importante puntare a un intervento integrato e con la giusta sequenza di tutti queste operazioni per ottenere un risultato sicuro.
Una buona riuscita del risanamento dipende non solo da una buona progettazione, ma anche da una corretta esecuzione da parte dell’impresa costruttrice e grazie ad un attento controllo da parte del direttore dei lavori.
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