Cosa hanno in comune eolico e IoT? Lo scopriremo entro il 2025

Secondo Frost & Sullivan IoT, big data e altre tecnologie digitali guideranno lo sviluppo del mercato eolico globale, che viaggerà con ritmi da 100 miliardi di dollari l'anno
eolico e IoT

“The Global Wind Power Market, Forecast to 2025” è il titolo della corposa analisi che Frost & Sullivan dedica al mercato eolico globale, già protagonista del settore rinnovabili negli ultimi cinque anni, ma pronto a spiccare il volo grazie a tecnologie digitali e IoT.

Se a fine 2016, infatti, più di 80 paesi avevano installato parchi eolici e circa 26 disponevano di oltre 1 GW in esercizio, oggi gli analisti prevedono che i servizi di energia eolica raggiungeranno i 24,97 miliardi di dollari entro il 2025. Sul piano geografico, il 49,9% dei ricavi a livello globale verrà dall’America del Nord e dall’Europa, mentre la Cina inciderà per il 39,3% sul fatturato dell’eolico nel 2025. Inoltre, alle performance dei quattro paesi principali (Cina, Stati Uniti, Germania e India) si aggiungeranno gli investimenti di Brasile, Francia, Spagna e Regno Unito, contribuendo a generare un giro d’affari di 100 miliardi di dollari l’anno fino al 2025.

Ma la vera novità evidenziata da Frost & Sullivan sta nell’ingresso di Internet of Things (IoT), big data e analytics come tecnologie abilitanti e utili ad aumentare l’efficienza degli impianti eolici e, di conseguenza, gli investimenti in tale settore. “L’integrazione con la rete elettrica, il ritiro degli incentivi governativi, l’instabilità politica e la riduzione dei progetti eolici rimangono sfide cruciali per le società che operano nel mercato eolico globale – osserva Swagath Navin Manohar, Industry Analyst di Frost & Sullivan -. Tuttavia, ci sono notevoli opportunità nei servizi abilitati per l’IoT nel settore eolico globale”.

IoT, monitoraggio smart e manutenzione predittiva nei parchi eolici

IoT, analytics e modelli predittivi, uniti a materiali di ultima generazione, sono alcune delle innovazioni dirompenti che potrebbero secondo gli analisti generare interessanti opportunità di business per i partecipanti al mercato concorrenziale.

“Nei prossimi anni – spiega Manohar -, vedremo turbine parlanti abilitate per l’IoT, droni e robot progettati per sostituire le ispezioni manuali di turbine e pale eoliche e materiali compositi leggeri ad alta resistenza il cui utilizzo promuoverà l’aumento delle dimensioni delle turbine eoliche. Un grande potenziale per le realtà già sul mercato e per quelle che vogliono farsi strada”.

Un settore destinato dunque a crescere e a far parlare di sé, se consideriamo che, già oggi, le società che gestiscono parchi eolici possono monitorare in maniera efficace, attraverso connettività IoT, le prestazioni delle turbine e dei relativi dispositivi connessi da remoto, senza alcun intervento manuale. Ci sarà spazio anche per analytics e cloud, in quanto le analisi predittive rappresentano un’importante risorsa per il mercato eolico, sia per la riduzione dei guasti sia per il miglioramento dell’efficienza operativa delle turbine.

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Maria Cecilia Chiappani

Copywriter e redattore per riviste tecniche e portali dedicati a efficienza energetica, elettronica, domotica, illuminazione, integrazione AV, climatizzazione. Specializzata nella comunicazione e nella promozione di eventi legati all'innovazione tecnologica.

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