Solar Lab 2018 di SolareB2B fa tappa a MCE

Solar lab 2018Il 15 marzo a MCE, nell’area That’s Smart si terrà la terza edizione del convegno Solar Lab di SolareB2B, dedicato al tema “Nuovi business per gli installatori fotovoltaici: dall’integrazione all’e-mobility”.

Solar Lab è l’appuntamento annuale organizzato dalla rivista SolareB2B per analizzare i trend e le prospettive future del settore fotovoltaico e dell’energy storage nei prossimi anni, cercando di offrire un quadro di quali sono le nuove aree di business su cui gli installatori possono puntare nel breve periodo.

Per la prima volta l’evento sarà aperto al pubblico e professionisti e installatori sono invitati su alcuni temi chiave per il futuro del mercato dell’energia solare.
L’evento in programma focalizzerà su tecnologie, applicazioni e modelli di business in grado di garantire risparmio ed efficienza energetica.

Il convegno sarà strutturato con una prima parte istituzionale con la presenza di esperti del settore e una seconda parte aperta al dibattito per cercare di rispondere alle esigenze di progettisti e installatori che affrontano un mercato nel quale è in atto una vera e propria transizione energetica.

6 gli interventi introduttivi che affronteranno il tema da differenti punti di vista, dalla produzione di moduli a quella di inverter, dalla termoidraulica alla mobilità elettrica, dalla distribuzione alle istituzioni fino alla formazione:

Informazioni pratiche per partecipare a Solar Lab

Solar Lab si terrà nella Business&Conference Area Padiglione 2, nell’area That’s Smart, l’area espositiva di MCE – Mostra Convegno Expocomfort dedicata alle tecnologie elettriche, al risparmio energetico e al fotovoltaico in particolare.

L’evento inizierà alle 10.30 del 15 marzo 2018.

Informazioni e regisrazione a questo link.

È possibile inviare alla redazione di SolareB2B (solare@solareb2b.it) le domande che si vorrebbero porre ai relatori. La redazione selezionerà le domande più rappresentative.

Multisensore 321 Helvar: elevate prestazioni di rilevamento

Helvar presenta Multisensore 321 un sensore che si caratterizza per elevate prestazioni di rilevamento abbinate a un minimo utilizzo di mA sul bus, un design compatto ed elegante e una facile installazione.

L’unità, progettata per essere incassata nei controsoffitti, è adatta per quelle applicazioni in cui per lunghi periodi di tempo vengono effettuati piccoli e brevi movimenti, come nel normale utilizzo di uffici o aule. Grazie alla migliorata sensibilità di rilevamento, è possibile utilizzare un numero inferiore di unità per la copertura di una determinata area.

Il Multisensore 321 è un sensore compatto che combina una fotocellula per il controllo della luce costante e un rilevatore di presenza passivo a infrarossi (PIR) per fornire il risparmio energetico a tutto il sistema DALI.

Il sensore di luce misura la luce riflessa dalla superficie direttamente al di sotto di essa, raccogliendo automaticamente la luce diurna e mantenendo un livello di luce costante, regolando le uscite degli apparecchi. Il sensore PIR permette di accendere le luci quando l’area di copertura è occupata, e le spegne in assenza di persone.

Big data ed energia, il futuro è digitale

Il presente e ancor più il prossimo futuro avranno almeno un comune denominatore: l’interesse per i Big Data.

Lo prevedeva già, tre anni fa, IDC in una guida dedicata, in cui si riportava che le entrate mondiali per big data e business analytics sarebbero passate da 130,1 miliardi di dollari nel 2016 a oltre 203 miliardi nel 2020. A motivare il raddoppio di un mercato già significativo la società di ricerca e analisi segnalava la disponibilità di dati, tecnologie di nuova generazione e uno “spostamento culturale verso il processo decisionale basato sui dati”, aveva dichiarato Dan Vesset, vicepresidente del gruppo, Analytics and Information Management, aggiungendo che la previsione IDC contemplava una crescita dell’11,3% nel 2016 a fronte del fatto che i ricavi globali avessero raggiunto i 122 miliardi di dollari nel 2015 e stimando un tasso di crescita annuale composto (CAGR) dell’11,7% fino al 2020.

A confermare le stime di crescita vi sono diversi studi, tra i quali quello più recente di Goldstein Research, secondo cui il mercato globale dei big data crescerà a un CAGR del 22,4% nel periodo 2016-2024 e raggiungerà i 200 miliardi di dollari entro il 2024.

Digitalizzazione dell’energia, l’importanza del dato

I settori interessati da quella che viene considerata da più parti come un’autentica rivoluzione, in termini di processi, infrastrutture, sviluppi, sono numerosi. Tra questi il mondo dell’energia ha certamente benefici e ricadute positive enormi: se si pensa alla crescita demografica, che porterà necessariamente allo sviluppo urbano e alla conseguente esigenza di maggiori quantitativi energetici, contare su strumenti che permettano una gestione oculata diventa cruciale.

Lo ha sottolineato anche l’International Energy Agency, in un’analisi dedicata alla digitalizzazione dell’energia. In essa afferma che i sistemi energetici digitalizzati in futuro potrebbero essere in grado di identificare chi ha bisogno di energia e soddisfarlo in maniera mirata e a costi minori. Certo, non sarà facile, ma la crescita delle tecnologie digitali, in cui rientrano i big data e la loro gestione, è sicuramente sensibile. Gli stanziamenti in tecnologie digitali da parte delle società energetiche sono aumentati notevolmente negli ultimi anni.

Ad esempio, l’investimento globale in infrastrutture e software per l’elettricità digitale è cresciuto di oltre il 20% annuo dal 2014, raggiungendo i 47 miliardi di dollari nel 2016. Questo investimento digitale nel 2016 era quasi il 40% più alto degli investimenti nella generazione di energia elettrica da gas in tutto il mondo (34 miliardi di dollari) e quasi uguale all’investimento totale nel settore elettrico dell’India (55 miliardi di dollari).

Nuovi modelli di business stanno emergendo, sottolinea la IEA, e in questi nuovi modelli è facile prevedere il ruolo dei Big Data nei processi decisionali.

Aumenta la gestione dei dati, gli esempi non mancano

Il legame tra la gestione dei dati e la soddisfazione delle esigenze energetiche è in crescita e trova sempre più iniziative illustri. Il Department of Energy degli Stati Uniti, per esempio, ha lanciato due iniziative: High Performance Computing for Mobility (HPC4Mobility) e Big Data Solutions for Mobility. Entrambe utilizzeranno le capacità di calcolo dei laboratori nazionali per trovare soluzioni alle sfide energetiche dei trasporti nel mondo reale.

Tuttavia, rileva Bloomberg New Energy Finance, sono poche le informazioni sul valore che la tecnologia digitale fornisce all’industria dell’energia. Per questo la stessa società ha voluto contribuire con una propria analisi, arrivando a prevedere un aumento dei benefici annui da 17 miliardi nel 2017 a 38 miliardi di dollari nel 2025. Lo ha rilevato proprio in questi giorni, segnalando che tecnologie più mature come i contatori intelligenti e le centrali di modernizzazione mostrano inizialmente i maggiori profitti, ma i servizi per fornire flessibilità alla rete e sfruttare i carichi di energia provenienti dal settore residenziale crescono più velocemente.

I vantaggi della digitalizzazione dell’energia per l’Italia

La stessa BNCF aveva sottolineato già in precedenza quanto le tecnologie digitali come big data, analytics e machine learning, blockchain, insieme alla gestione distribuita delle risorse energetiche e al cloud computing possono aiutare a superare alcune delle sfide chiave nel settore energetico, in particolare intermittenza, reti obsolete, provvedendo a generare miglioramenti nel sistema.

E lo aveva fatto in occasione della presentazione di un altro rapporto sempre dedicato alla digitalizzazione del settore energetico, in cui si prevede che il mercato specifico raggiungerà i 64 miliardi di dollari entro il 2025.

Julia Attwood, principale autrice del report, sottolineava come i Paesi con un’elevata penetrazione di energie rinnovabili distribuite, una buona infrastruttura di rete di comunicazione e solidi investimenti di capitale di rischio nelle tecnologie digitali “hanno probabili vantaggi nella digitalizzazione dell’energia”. E portava ad esempio l’Italia: “ tra i leader mondiali nel fotovoltaico su piccola scala, conta su una copertura pari a quasi il 100% in termini di rete ad alta velocità e una regolamentazione di supporto per le tecnologie digitali”.

Fronius, 10 anni di garanzia per gli inverter fotovoltaici

Fronius festeggia 10 anni di attività della propria filiale italiana e lo fa con un regalo inatteso quanto apprezzato: una estensione della garanzia dei propri inverter per il fotovoltaico di ulteriori 8 anni rispetto alla garanzia convenzionale di 2 anni.

Tutti i modelli fino a 10 kW di potenza installata acquistati nel corso del 2018, infatti, potranno godere di una copertura aggiuntiva sui materiali al prezzo simbolico di 10 euro.
L’estensione di 2+8 anni di garanzia è disponibile solo online attraverso il portale Fronius Solar.web nella sezione Webshop (attiva a partire da aprile 2018) previa registrazione del seriale dell’inverter.

La promozione è valida per tutti gli inverter della nuova gamma Fronius SnapINverter fino a 10 kW compresi: Galvo (1,5 – 3,1 kW), Primo (3,0 – 8,2 kW), Symo (3,0 – 10,0 kW) e Symo Hybrid (3,0 – 5,0 kW).
L’estensione aggiuntiva copre tutti i materiali (singoli componenti o inverter sostitutivi), escluso un contributo forfait per i costi di trasporto e di eventuale intervento.
Sempre sul portale Fronius Solar.web saranno presto presentate ulteriori promozioni per l’estensione di garanzia a 10 anni anche per inverter con potenze superiori ai 10 kW.

Architettura sostenibile: cos’è e perché è importante

Il tema della sostenibilità coinvolge diversi aspetti della vita e della realtà che ci circonda e corrisponde ad un principio imprescindibile da cui partire per poter attuare qualsiasi azione responsabile sulla Terra poiché le risorse non rinnovabili si stanno esaurendo e l’ecosistema si sta alterando a causa soprattutto del surriscaldamento del pianeta.

Uno dei campi su cui si può agire concretamente per uno sviluppo sostenibile è quello edilizio: le costruzioni sono infatti permanenti nel tempo e influiscono notevolmente sulla qualità ecologica dell’ambiente in cui esistono, sia quelle nuove che quelle esistenti.

Il concetto di sostenibilità applicato in architettura corrisponde ad un sinonimo di costruzione di qualità che garantisce un uso limitato delle risorse, un basso impatto ambientale e un alto livello di benessere alle persone.

I pilastri dell’architettura sostenibile

I criteri di valutazione per poter considerare un edificio sostenibile sono:

I principali vantaggi di un’architettura sostenibile sono sia di carattere ambientale attraverso un consumo ridotto di energia e di emissioni nell’atmosfera e l’uso limitato di risorse non rinnovabili, ma coinvolgono anche le persone che ci abitano per l’alto comfort abitativo che si crea all’interno dell’abitazione. Una casa, ufficio o scuola (per non dire albergo, fabbrica o edificio pubblico) costruito secondo i criteri di sostenibilità consente di vivere in un ambiente confortevole dal punto di vista della qualità dell’aria, della temperatura interna e della regolazione dell’umidità, consumando poca energia e di conseguenza diminuendo le emissioni nell’atmosfera.

RISCO Group: presenza capillare sul territorio

34 i distributori ufficiali – in grado di coprire la totalità del territorio italiano – per RISCO Group, azienda attiva a livello globale specializzata nello sviluppo, nella produzione e nella commercializzazione di soluzioni di sicurezza integrate e smart home.
Il 2017 ha visto il consolidamento della rete distributiva dell’azienda e il successo del programma Stars – nato per favorire la crescita e la competenza degli installatori– che ha registrato un numero di partner Gold più che raddoppiato (da 12 a 26 in soli dodici mesi) e 1 partner Platinum.

Il programma di RISCO Group presenta nuove iniziative volte a premiare i migliori partner, diventando partner Gold o Platinum sulla base della soglia di punti raggiunta durante l’anno tramite la scansione dei QR presenti sugli imballi delle soluzioni RISCO selezionate e del numero di certificazioni conseguite.

Ad arricchire l’offerta per i partner nasce AppSell, la nuova app per Android, gratuita per gli iscritti al programma Stars, che supporta nelle trattative di vendita. AppSell consente di mostrare – attraverso alcuni video – ai propri potenziali clienti i benefici della tecnologia RISCO; inoltre l’elaborazione di preventivi personalizzati da inviare direttamente via email.

Anche nel 2018 RISCO conferma il proprio impegno sulle certificazioni – disponibili online – sinonimo di elevata qualità, competenza e professionalità all’interno del suo intero circuito professionale: ad oggi sono oltre 1.100 le certificazioni conseguite da circa 570 aziende.
Al fine di garantire gli utenti, tutti i partner elencati sul sito RISCO Group dedicato agli utenti finali hanno conseguito le certificazioni sulle centrali Agility e LightSYS 2, adatte a applicazioni nel residenziale.

“Siamo molto soddisfatti per i risultati registrati nel 2017 dal programma Stars, che evidenziano la bontà del nostro progetto. La crescita esponenziale dei partner Gold sottolinea la professionalità e la qualità dei nostri partner e ci permette contestualmente di continuare a sostenerli e di assicurare agli utenti finali un accesso più facile a professionisti della sicurezza competenti a cui rivolgersi per qualsiasi tipo di consulenza. L’aumento dei distributori e la presenza consolidata sul territorio conferma, inoltre, il valore capillare del nostro canale distributivo” ha dichiarato Ivan Castellan, Branch Manager di RISCO Group Italia.

Ottimizzare le reti elettriche con EcoStruxure ADMS 3.8

Innovazioni alla suite di gestione per le reti elettriche EcoStruxure ADMS per Schneider Electric: funzionalità che consentono ai gestori delle reti elettriche di ottenere flessibilità e affidabilità, ottimizzando le risorse energetiche distribuite (DER) e migliorando la gestione degli asset grazie all’integrazione automatica dei flussi di lavoro generati dal sistema GIS EcoStruxure ArcFM.

3 motivi per scegliere EcoStruxure ADMS

EcoStruxure ADMS supporta nell’integrazione di risorse energetiche distribuite favorendone l’adozione da parte degli utenti, riducendo il costo totale di implementazione, manutenzione e aggiornamento di soluzioni IT/OT:

“Le utility si confrontano con uno scenario di cambiamento molto dinamico, che richiede una maggiore efficienza di gestione della rete e una capacità di dare ai clienti più strumenti. – ha commentato Jérome de Parscau, Senior Vice-President, Energy Digital Solutions, di Schneider Electric – Adottando EcoStruxure ADMS 3.8 le aziende possono incrementare l’affidabilità dell’energia e sostenere allo stesso tempo l’uso di fonti sostenibili, riducendo anche il costo totale associato alle loro soluzioni di modernizzazione della rete”.

Ricerca Schneider Electric sulla nuova economia dell’energia

Schneider Electric – azienda attiva nella trasformazione digitale dell’energia e dell’automazione – ha realizzato una ricerca con GreenBiz Research per capire come le aziende sviluppano le strategie in tema di energia e sostenibilità, come raccolgono e condividono i dati e come affrontano la trasformazione energetica.

L’infrastruttura energetico e il sistema elettrico sono sull’orlo della rottura: l’energia sta diventando decentralizzata, digitalizzata e le nuove tecnologie consentono alle imprese di produrre e consumare energia. Molte aziende stanno guardando a questi megatrend per trovare nuovi modi per ottenere efficienza, ottimizzare i processi, raggiungere obiettivi di sostenibilità e costruire resilienza.

I risultati si basano sulle risposte a un sondaggio online condotto con 236 esperti in materia di energia e sostenibilità che rappresentano diversi settori e aziende (con 100 milioni di dollari o più di fatturato).

Dall’analisi risulta che l’81% delle aziende ha aggiornato i programmi per l’efficienza energetica o pensa di farlo, ma il 30% ha preso in considerazione nuove opportunità come le microgrid o lo stoccaggio energetico.

Gli ostacoli al raggiungimento di energia e obiettivi di sostenibilità

Dalla ricerca risulta che le aziende non sono pronte per la nuova economia dell’energia, hanno ancora un approccio piuttosto convenzionale alla gestione dell’energia e alla lotta al cambiamento climatico.

Secondo lo studio, l’85% degli interpellati ha dichiarato che la loro azienda ha intenzione di mettere in campo entro i prossimi tre anni azioni per la riduzione delle emissioni di CO2, ma i progetti che sono stati avviati o sono in fase di sviluppo, puntano sulla conservazione dell’energia, dell’acqua e sul tema della gestione degli sprechi.

Analizzando i dati risulta che:

Ricerca Schneider Electric 2

I progetti realizzati o pianificati

Siamo nel bel mezzo di una trasformazione totale del modo in cui si consuma e produce l’energia” – ha commentato Jean-Pascal Tricoire, Presidente e CEO di Schneider Electric – “Il fatto che ci sia un focus condiviso sul tema della conservazione della risorsa energetica è positivo. Essere consumatori attenti è solo una parte di quel che serve per affrontare il cambiamento e avere successo. Le aziende devono prepararsi ad essere protagoniste attive, mettendo in campo quanto necessario per produrre energia e interagire con la rete. Chi manca di agire oggi è destinato a rimanere indietro”.

Tra gli ostacoli:

Ricerca Schneider Electric 1

Gli ostacoli al raggiungimento di energia e obiettivi di sostenibilità

Quali i progressi più significativi?

Sicuramente le rinnovabili, infatti oltre il 50% delle aziende ha avviato progetti per l’uso di energie rinnovabili o progetta di farlo soprattutto nel settore sanitario e dei beni di consumo.

Il ritorno sull’investimento è il metro di valutazione per le iniziative legate a energia e sostenibilità, ma anche l’impatto ambientale e il rischio organizzativo.

Ricerca Schneider Electric 3

I principali criteri di valutazione per la realizzazione di progetti per la gestione dell’energia

Le opportunità sono molte per avere successo a lungo termine adottando e implementando energia e iniziative di sostenibilità.
Tuttavia, questo non significa facile intraprendere la trasformazione: dalle aziende intervistate emerge che i progetti e le iniziative sono al momento sufficienti a raggiungere gli obiettivi soprattutto per una mancanza di condivisione dei dati, un’impostazione di priorità anche a lungo termine. Mancano una pianificazione ed esecuzione integrata delle strategie energetiche e di sostenibilità.

Ma nonostante questo è significativo il fatto che le aziende hanno compreso il valore di sfruttare il futuro energetico decentrato, ma è necessario un cambiamento di marcia per stare al passo della velocità di trasformazione.

“La sintesi emersa è coerente con lo scenario italiano: decentralizzazione, decarbonizazione e digitalizzazione sono oggi una realtà anche nel nostro paese. In questo contesto è necessario passare da un approccio inizialmente focalizzato al solo risparmio, ad uno più ampio di gestione dell’energia – ha commentato Giancarlo Terzi, VP Energy and Field Services di Schneider Electric in ItaliaEcoStruxure è l’architettura di Schneider Electric basata su prodotti intelligenti, comunicanti e connessi che alimentano sistemi e analitics per affrontare in modo integrato e armonizzato le opportunità offerte dalla convergenza IT/OT. Con EcoStruxure diamo l’opportunità ai nostri clienti di giocare un ruolo attivo in questa mercato in profonda trasformazione”.

Per una analisi dettagliata della ricerca e dei risultati è possibile consultare il report completo della ricerca.

Edilizia in chiave ecologica con AIR4ONE, la soluzione 4 in 1 MyDATEC

MyDATEC, marchio Telema per i sistemi innovativi per la climatizzazione ed il controllo della qualità dell’aria con recupero energetico, propone AIR4ONE la nuova soluzione 4 in 1 sviluppata in collaborazione con il marchio Elco (Ariston Thermo Group) che consente di ventilare, filtrare, climatizzare e fornire acqua calda sanitaria per un comfort ideale sia in nuove costruzioni sia in ristrutturazioni.

Questa soluzione è frutto di una filosofia aziendale basata sullo sviluppo di soluzioni all’avanguardia in grado di migliorare il comfort abitativo e la qualità dell’aria negli spazi interni per un’edilizia in chiave ecologica.

Air4ONE è un sistema integrato, dotato di un pannello di controllo che permette di monitorare e gestire il funzionamento di riscaldamento, raffrescamento, ventilazione ed acqua calda sanitaria anche a distanza.

In Italia, nonostante lo sviluppo di nuovi edifici ad alta efficienza energetica, il patrimonio edilizio esistente necessita di pesanti riqualificazioni energetiche. Proprio per offrire in un mercato un prodotto capace di soddisfare qualsiasi esigenza abitativa garantendo la massima efficienza energetica è nata la partnership tecnologica tra MyDATEC e Elco.

“Il mercato delle costruzioni sta evolvendo verso un nuovo modo di edificare volto all’alta efficienza e al miglior comfort abitativo possibile – ha sottolineato Mario Fornari, Direttore della Business Unit di MyDATEC e Direttore Generale di Telema – È indubbiamente una sfida complessa per la quale diventa necessario sviluppare tecnologie innovative. Con questo intento è nata la partnership tecnologica tra MyDATEC ed ELCO che si pone l’obiettivo di fornire la soluzione ideale per le nuove abitazioni NZEB senza perdere di vista anche le richieste del mercato immobiliare a bassa efficienza che in Italia rappresenta ancora una parte rilevante del patrimonio edilizio preesistente”

Come funziona Air4ONE?

Air4ONE la soluzione di MyDatecLa ventilazione meccanica controllata (VMC) Termodinamica espelle dall’abitazione odori ed inquinanti e recupera il calore con alta efficienza durante la stagione invernale, contribuisce a mantenere ideali condizioni di temperatura e umidità nella stagione estiva, garantendo un ricambio dell’aria sempre ottimale.

Il sistema idronico (Power Booster) offre oltre alla produzione di acqua sanitaria anche la possibilità di regolare la temperatura (caldo e freddo) grazie all’integrazione di potenza termica fino a 7 kW a -7° esterni.

La classe energetica A++ del Booster è assicurata dal sistema di pompa di calore splittato per la massima efficienza sia in riscaldamento sia in raffrescamento con prestazioni elevate anche con temperature esterne di -20°.

Tra le caratteristiche, la silenziosità e la compattezza.

Con EGO il sistema idrico diventa intelligente

L’acqua è una risorsa preziosa, purtroppo il sistema idrico italiano ha bisogno di interventi per ridurre le perdite, ottimizzare la gestione degli impianti di distribuzione, abbassare i consumi elettrici imputabili alla gestione dell’acqua come evidenziato nel Water Management Report dell’Energy&Strategy Group.

A causa della rilevanza delle perdite gli acquedotti italiani hanno un consumo medio energetico di 0,78 kWh al metro cubo di acqua, contro gli 0,49 kWh al metro cubo di acqua della media europea.
Il potenziale di risparmio energetico complessivo – associato all’utilizzo dell’acqua nella rete idrica italiana – risulta essere superiore a 3TWh.

I grandi consumatori di energia sono anche grandi consumatori di acqua come le aziende del settore della chimica, del settore siderurgico, della carta e del tessile.

mutti Ego“In sintesi energia=acqua, cioè dove si consuma molta acqua si consuma anche molta energia, quindi agire sulla variabile elettrica nei processi idrici può portare risparmi, la tecnologia e l’esperienza di una Energy Service Company può fare la differenza”, ha dichiarato Paolo Mutti Direttore Generale del Gruppo EGO durante la tavola rotonda dell’Energy&Strategy Group.

Ridurre i consumi energetici di un sistema idrico è possibile intervenendo sui sistemi di pompaggio, a partire dalla sostituzione di motori fino ad aumentare l’efficienza idraulica delle macchine e delle reti.

“La ESCo del gruppo EGO è pronta a cogliere questa opportunità” – ha affermato Paolo Mutti – “Disponiamo di tecnologia e di esperienza consolidata nell’ottimizzazione della spesa energetica, e operiamo in modo rigoroso nelle attività di misura dei consumi nei processi aziendali, requisiti fondamentali per ottenere i certificati bianchi. Siamo consapevoli che siano necessarie competenze ed esperienze specifiche di idraulica e di fluidodinamica. Per questo abbiamo sviluppato una partnership con Hydrodata, azienda che opera da 40 anni nel settore”.

La soluzione “EWO-Energy Water Optimization”– sviluppata insieme a Hydrodata, sarà supportata da esperti modellisti del settore e dello Studio Ing. Marco Fantozzi per la gestione delle perdite di rete.
Il contributo di EGO sarà la piattaforma tecnologica di “machine learning” che consente di ottenere risparmi di almeno il 5% nella conduzione della rete.

Oltre alle variabili di processo, sono stati elaborati e classificati i dati di misurazione di portata e di pressione in diverse situazioni che hanno dimostrato l’efficacia dei sistemi di intelligenza artificiale di EGO nella conduzione del sistema idrico.