Presentata alla fiera Light+Building di marzo, è disponibile oggi – sempre con la formula “free” (software scaricabile gratuitamente dal sito www.dialux.com) – la nuova versione di Dialux evo, il noto programma di modellazione, calcolo e rendering.
Tra le nuove funzioni offerte citiamo quelle che rendono più facile, veloce e intuitiva la fase della modellazione 2D e 3D. Con la versione 8 è possibile creare un ambiente composto da vari locali semplicemente tracciando con il mouse delle linee concatenate dopo avere fornito al programma lo spessore delle pareti e la distanza tra pavimento e soffitto (Figura 1).
Disegnando il perimetro interno di un locale si ottiene subito il modello 2D e 3D, pronto per l’inserimento di porte, finestre e arredi, tutto materiale già disponibile negli archivi del software; nessuna operazione di importazione di file, dunque, ma il semplice trasferimento dell’elemento di interesse – selezionato dall’elenco delle icone – alla pianta o direttamente nel modello tridimensionale del locale. L’operazione per disegnare un locale si ripete per tutti i locali di qualsiasi forma e altezza, fino alla composizione di interi edifici composti da vari piani.
Pavimento e soffitto sono generati automaticamente dalla pianta e comunque possono essere modificati in qualsiasi fase del lavoro. L’inserimento delle quote planimetriche, altimetriche e angolari può essere eseguito dalla tastiera del computer con la massima precisione.
Altra novità rilevante riguarda la modellazione a partire da una semplice immagine (fotografia, disegno, schizzo, scansione). Dialux evo permette di importare i file con estensione .dwg, di uso molto comune nel mondo CAD. Sono solitamente delle piante che fungono da guida per il disegno con il mouse. Funzionano in pratica come decalcomanie. Nella nuova versione è possibile importare anche file “raster” con estensioni .jpg, .png e .bmp (Figure 2 e 3).
Sono formati presenti in tutti i programmi di elaborazione grafica, come il diffuso Photoshop. Talvolta il progetto nasce da uno schizzo tradotto in file da uno scanner, oppure da una fotografia. Per esempio per disegnare un edificio si può partire da una foto dell’area ripresa dall’alto e catturata dallo schermo del proprio computer (immagine tratta da Google Map oppure prodotta da un drone).
Importato il file in Dialux evo si stabilisce l’origine delle coordinate e l’allineamento orizzontale delle pareti esterne del fabbricato. Si procede poi con la scalatura dell’immagine in modo che ci sia la precisa corrispondenza dimensionale tra le forme che contiene (strade, piazze, aree verdi, parcheggi) e i segmenti in metri che vanno a comporre il disegno.
Fissato il numero dei piani e la loro altezza, basta tracciare, avendo l’immagine di riferimento sullo sfondo, il perimetro esterno dell’edificio per ottenere il suo volume. Successivamente si procede con il disegno dei perimetri interni dei locali. Risulta così molto agevolato il lavoro di modellazione, lavoro che spesso impegna il progettista con procedure lunghe e noiose.
La possibilità di disegnare i corpi di fabbrica e il locali interni partendo da file grafici è un notevole vantaggio quando si lavora con poco materiale grafico e con tempi di lavoro ridotti. Si pensi, per esempio, alla necessità di sviluppare calcoli fotometrici e rendering in cantiere avendo a disposizione dei semplici schizzi di rilievo, oppure delle planimetrie su supporto cartaceo. E’ sufficiente fare una fotografia col cellulare e importare il file grafico sul portatile in cui sia installata l’ultima versione di Dialux evo.