Rinnovabili e smart energy crescono. Ma è pronta l’Italia?

Boom d’investimenti nelle rinnovabili in Italia. Cresce anche la digital energy, sempre più strategica. Ma i dubbi sono legati al sistema elettrico e alla SEN
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Il mercato elettrico è in piena evoluzione. A cominciare dal Clean Energy Package, ovvero l’insieme delle iniziative che intendono rendere più competitiva l’Unione Europea nella transizione energetica e a ridisegnare il profilo del mercato elettrico europeo, integrando le rinnovabili e la generazione distribuita, tutto si sta muovendo in una direzione che vede crescere sempre più il ruolo della digitalizzazione dell’energia. Lo sottolinea anche il nuovo rapporto annuale IREX, realizzato da Althesys, giunto alla sua decima edizione.

Intitolato “L’evoluzione del mercato elettrico tra nuovi modelli di business e policy nazionali”, il report sottolinea diversi aspetti del mercato elettrico, tra cui proprio il tema della trasformazione digitale, destinata a essere il fattore di maggiore impatto, sia sul lato della domanda che dell’offerta. Si legge infatti: “La Digital Energy, favorita dallo sviluppo di soluzioni IoT, modificherà inevitabilmente le modalità di scambio, trasporto e consumo dell’energia. Le utility potranno ottimizzare la gestione delle operation, implementare modelli di business diversi e offrire nuovi servizi. I consumatori potranno avere un ruolo più attivo nel sistema, evolvendo verso schemi di prosumer e comunità energetiche. Reti, edifici, città e mobilità sono alcuni dei principali ambiti applicativi che saranno trasformati dalla rivoluzione smart”.

L’Italia in particolare, sarà pronta a questo cambiamento epocale? Prima di rispondere andiamo a vedere alcune evidenze registrate nel rapporto.

Rinnovabili, efficienza energetica, smart energy: la crescita in Italia è sorprendente

Innanzitutto, va segnalata la crescita “sorprendente” in termini di investimenti nei diversi segmenti delle rinnovabili, dell’efficienza energetica e della smart energy. Nel 2017 sono state registrate 201 operazioni per 13,5 miliardi di euro circa di valore stimato e una potenza coinvolta di 13,4 GW.

La potenza quasi raddoppia, il valore cresce dell’87,5% e le operazioni del 65%, segnala Althesys, precisando che gli investimenti internazionali ne sono la componente principale, ma nel 2017 sono ripartite anche le installazioni in Italia. Lo stesso Ceo di Althesys, Alessandro Marangoni ha evidenziato questo risultato: “L’aumento degli investimenti, in larga parte all’estero – ha spiegato in una nota – conferma in maniera inequivocabile che l’industria elettrica ha scelto le rinnovabili come asse centrale del sistema energetico futuro, tanto che le rinnovabili costituiscono l’85% della nuova capacità installata nel 2017”.

Nonostante il 55% delle operazioni sia in Italia, l’88% della potenza è all’estero. Le nuove iniziative nazionali sono state 1,1 GW per quasi 1,4 miliardi di euro, in sensibile ripresa rispetto al 2016 quando erano solo 400 MW.

Inoltre, le acquisizioni registrano 64 operazioni e 2.165 MW, per un controvalore di 3,15 miliardi di euro. La tecnologia prevalente per numero di deal è il fotovoltaico (44%) seguito dall’eolico (20%); terza voce importante è quella della Smart Energy col 12%.
Anche il mercato secondario degli impianti in Italia si è dimostrato molto attivo, con oltre 1.140 MW passati di mano, dei quali il 48% sono impianti eolici e il 42% fotovoltaici.

Dicevamo che è la decima edizione dell’IREX report: in questi dieci anni di analisi, un dato che emerge sensibilmente è il cambiamento straordinario vissuto dall’industria elettrica italiana nel periodo 2008-2017, con 1.909 operazioni, investimenti stimati per 94,7 miliardi di euro e una potenza di 64,5 GW.

IoT, digitalizzazione e storage: avanza la nuova era dell’energia

Accanto a un rafforzamento e consolidamento degli attori del settore delle rinnovabili si nota lo sviluppo di nuove strategie e aree di business innovative legate allo storage, all’Internet of Things e alla digitalizzazione.

A proposito di smart energy, è in questo ambito che sono emerse le novità più significative in termini di operazioni censite nel 2017. Althesys segnala: “Sebbene le iniziative inerenti soluzioni tecnologiche innovative siano ancora di dimensioni relativamente limitate, costituiscono segnali chiari della profonda trasformazione alla quale sta andando incontro il settore elettrico. La digitalizzazione e l’IoT portano a nuovi modelli di business, diversi servizi sui mercati e schemi di gestione degli asset avanzati per ottimizzare i processi.”

Anche nel mercato dello storage, seppure abbia ancora ampi margini di crescita dato che per ora il suo potenziale non è ancora espresso, è uscito ormai dalla fase embrionale e si sono registrati
accordi di collaborazione nel mercato retail, partnership per R&S, installazioni di accumuli di taglia industriale, nuove filiali o siti produttivi.

La SEN e le sfide dell’innovazione tecnologica

Veniamo così al quesito posto all’inizio: la Strategia Energetica Nazionale riuscirà a rispondere alle nuove sfide portate dall’innovazione tecnologica e dalla digitalizzazione energetica?

Pur ponendo obiettivi ambiziosi in questo quadro di cambiamento, rileva il rapporto, la SEN solleva anche interrogativi circa le possibili modalità per attuare la trasformazione digitale. Innanzitutto mancano ancora le misure per il periodo 2018-20 per il quale si prevedono aste tecnologicamente neutre e registri per i piccoli impianti. Il rinnovamento del parco eolico ed idroelettrico esistente è una delle prime azioni necessarie, ma anche quello fotovoltaico ha spazi di ottimizzazione. Bisogna creare un contesto regolatorio e di mercato adatto allo sviluppo dei PPA, anche mediante sistemi di garanzia di ultima istanza.

Serviranno nuovi investimenti nel termoelettrico e capacità di storage per sostenere la crescita delle rinnovabili. Azioni forti per l’innovazione tecnologica e l’efficienza energetica dovranno completare il quadro. Nel primo caso, si tratta di investire nelle smart grid, nel metering 2G e in tutto quello che rientra nel contesto per gestire la trasformazione in corso. Ma l’innovazione deve puntare anche a soluzioni per l’efficienza energetica, una leva fondamentale per cogliere gli obiettivi.
Infine, lo stoccaggio va sviluppato per sostenere la forte crescita delle fonti rinnovabili non programmabili, come visto nella valutazione dell’adeguatezza del sistema elettrico.

Su questo il rapporto Althesys ravvisa la necessità di una pluralità di soluzioni, centralizzate e distribuite: pompaggi idroelettrici, batterie di piccola taglia accoppiate alla generazione diffusa, storage utility scale al servizio delle reti. E conclude a proposito: “La SEN riconosce il ruolo degli accumuli, ma non pare fornire indirizzi specifici per la loro introduzione. Servono misure ad hoc per stimolare gli investimenti, favorendo soluzioni ibride che uniscono generazione non programmabile con lo storage.”

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Andrea Ballocchi

Giornalista freelance, si occupa da anni di tematiche legate alle energie rinnovabili ed efficienza energetica, edilizia e in generale a tutto quanto è legato al concetto di sostenibilità. Autore del libro “Una vita da gregario” (La Memoria del Mondo editrice, prefazione di Vincenzo Nibali) e di un manuale “manutenzione della bicicletta”, edito da Giunti/Demetra.

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