Passaggio di Sacchi al Gruppo SoneparItalia

Si è concluso il passaggio della maggioranza delle quote sociali di Sacchi Giuseppe S.p.A. al Gruppo Sonepar, leader mondiale nella distribuzione di materiale elettrico.

Sacchi mantiene la propria identità, ragione sociale e gruppo dirigente e la famiglia rimane come azionista, conservando un ruolo nel CDA. In continuità con il passato, Giorgio Brunetti (già Direttore Generale) è stato nominato Presidente e Amministratore Delegato.

“Sono certo che la sinergia derivante dalla profonda conoscenza di Sacchi del mercato locale insieme alla visione globale e alle estese competenze di Sonepar ci consentiranno di cogliere tutte le nuove opportunità che un mercato complesso e in costante cambiamento può offrire. – ha sottolineato Giorgio Brunetti – La gestione dell’azienda rimarrà invariata: verrà tutelata e preservata quell’attenzione al cliente, al collaboratore e al fornitore che ha sempre caratterizzato l’azienda”.

Sacchi e Sonepar Italia danno vita a una nuova entità nel mercato della distribuzione elettrica a livello nazionale, pur operando in regime separato di gestione manageriale e di obiettivi strategici. Le due realtà generano un fatturato composto di oltre un miliardo di euro, rendendole di fatto la più grande realtà distributiva di materiale elettrico italiano con quota di mercato superiore al 20%.

Con il passaggio delle quote azionarie si intensificherà l’implementazione del piano strategico Sacchi 2018-2022 con l’obiettivo di accrescere e consolidare le quote di mercato, lo sviluppo delle competenze specialistiche, l’innovazione digitale e l’espansione in nuovi territori.

Massimo comfort con LG Dual Cool

LG Electronics segna un ulteriore passo avanti nel mercato della climatizzazione presentando una gamma di climatizzatori residenziali LG Dual Cool che si distinguono per il compressore Dual Inverter e il gas refrigerante R32 per garantire la sostenibilità, l’efficienza energetica e la riduzione delle emissioni di CO2.
Fanno parte della gamma LG Dual Cool:

Tecnologia all’avanguardia con il compressore Dual Inverter

Il compressore è il cuore di un climatizzatore e la tecnologia Dual Inverter di LG garantisce efficienza e prestazioni eccellenti, per un climatizzatore che raffredda più velocemente, consente di risparmiare più energia rispetto ai compressori tradizionali e funziona in maniera più silenziosa. Dual inverter

Il compressore Dual Inverter consente un’operatività stabile e bilanciata, con una conseguente riduzione delle vibrazioni in fase di avvio e arresto del climatizzatore, principale causa di rumorosità. In questo modo si riduce anche la possibilità di eventuali rotture o danni alle tubazioni.

Nuovo refrigerante R32 per LG Dual Cool

R32

L’alto rapporto di compressione del refrigerante garantisce maggiore capacità rispetto a R410a e R22

Il cambiamento climatico impone l’esigenza di ridurre l’impatto ambientale dei gas refrigeranti e di sviluppare soluzioni in grado di rispettare l’ambiente. LG ha accettato la sfida e propone una gamma di climatizzatori refrigerante R32 garantendo oltre a vantaggi eco-friendly, offre anche prestazioni più elevate.

Il nuovo gas ha un impatto ambientale ridotto, con un valore di ODP (potenziale di impoverimento dello strato di ozono) pari a 0 e GWP (Global Warming Potential) pari a 675, un valore tre volte inferiore a quello di R410A.
Inoltre, con una quantità di gas inferiore del 15% rispetto al consueto utilizzo di R410A, si ottengono performance più efficienti.

Compressore Inverter garantito 10 anni

LG, forte della qualità e elevata affidabilità dei propri climatizzatori, offre 10 anni di garanzia sul compressore Inverter.
La tecnologia Inverter è in grado di modulare la potenza erogata in base alle necessità consentendo di mantenere la temperatura costante ed evitando sprechi di energia per una maggiore efficienza e il massimo risparmio energetico.

Mobilità sostenibile: auto sempre più ecofriendly

Secondo un recente studio, che prende in considerazione le immatricolazioni dei nuovi veicoli tra il 2014 al 2017, è emerso che l’ibrido e l’elettrico sono in costante crescita, non solo in Italia ma in tutta Europa. L’analisi prende in esame le auto ibride plug-in (le cui batterie possono essere caricate attraverso una presa per la corrente elettrica), le ibride pure (veicoli le cui batterie vengono caricate con l’energia creata dal motore termico e non hanno bisogno di fonti di energia esterna) e le auto elettriche, alimentati esclusivamente da energia elettrica.

Nei quattro anni presi in esame sono state immatricolati 38.271.446 nuovi veicoli. Il numero di nuove auto ibride è stato più alto rispetto a quello dei veicoli elettrici, con una quota media del 2,44% sul totale delle auto immatricolate rispetto allo 0,56% delle auto elettriche. Qual è il Paese europeo con il numero più alto di auto ibride ed elettriche? La Svezia: i dati mostrano un aumento di veicoli ecologici dal 4,98% del 2015 al 9,64% del 2017. A seguire l’Olanda, con una crescita costante, che va dallo 0,82% del 2015 al 2,23% del 2017.

E l’Italia? La sua crescita è stata molto più moderata, e si è passati dallo 0,03% allo 0,04% in quattro anni, esattamente come fatto da Spagna e Germania. Uno dei motivi del poco successo di vendite è la scarsa disponibilità delle colonnine per la ricarica, e la conseguente distribuzione non omogenea in tutti i Paesi europei: se in Olanda vi è una media di 191,3 stazioni di ricarica ogni 100 mila abitanti, l’Italia ne ha soltanto 4,5. Le differenze sono anche regionali, non solo fra Paesi europei: le colonnine sono distribuite in maniera diseguale sul territorio, con il Meridione fortemente svantaggiato.

Anche se la crescita negli ultimi quattro anni è stata molto frenata, gli esperti però confermano che nel giro di dieci anni le auto ecologiche riusciranno a raggiungere cifre soddisfacenti, con il 10% delle auto vendute ad essere ibride o elettriche.Tutte le Case automobilistiche stanno valutando inoltre di abbandonare lo sviluppo dei propulsori diesel per puntare solo su benzina, ibrido ed elettrico, lasciando alle auto ecologiche nuovi spiragli per l’insediamento.

Come rendere più efficiente la distribuzione dell’energia?

Il modo in cui viene prodotta e consumata l’energia è radicalmente cambiato: è più decarbonizzato, decentralizzato, digitalizzato ed efficiente. Questa trasformazione sta guidando la nuova era della distribuzione di energia per edifici di tutte le dimensioni e in tutti i settori.

Per risponde a questo cambio di paradigma nella produzione e nella domanda di energia, Schneider Electric ha introdotto EcoStruxure Power, un’architettura e una piattaforma digitale per la distribuzione e la gestione dell’energia negli edifici.

Maurizio Semeraro, Energy Business Marketing Manager in Schneider Electric racconta come fornire energia in un futuro digitale.

EcoStruxure Power sfrutta i progressi nell’IoT per offrire maggiore affidabilità, sicurezza, efficienza, sostenibilità e connettività ai professionisti del settore energetico, ai progettisti, agli energy manager e clienti finali.

Grazie a questa soluzione è possibile gestire in modo efficiente e sicuro sia l’implementazione di fonti rinnovabili, sia un’infrastruttura energetica innovativa.

Tre livelli di innovazione

Le soluzioni EcoStruxure Power sono organizzate organizzate attorno ai tre cardini dell’innovazione tecnologica:

Ma quali sono i reali vantaggi adottando EcoStruxure Power?

Ecostruxure PowerSicuramente affidabilità, qualità dell’alimentazione e sicurezza per gli edifici, basti pensare a ospedali, data center dove le interruzioni di corrente possono essere costose e potenzialmente pericolose.

Monitorare la rete significa quindi sicurezza di alimentazione, ma anche prevenzione. Scegliere il controllo totale con la possibilità di sfruttare dati in tempo reale e analisi intelligenti consente di effettuare la manutenzione preventiva.

Questo è fondamentale anche per edifici di piccole dimensioni dove ci sono esigenze specifiche di automazione, controllo e gestione della distribuzione di energia.

EcoStruxure Power fornisce apparecchiature elettriche che monitorano la qualità dell’alimentazione e lo stato delle risorse, ma anche soluzioni basate su cloud che automatizzano le operazioni di manutenzione e consentono di intervenire velocemente in caso di interruzione.

La qualità dell’energia è importante e con Ecostruxure Power, implementabile in base alle esigenze, Schneider Electric offre soluzioni innovative, conformi e pronte per il futuro della distribuzione di energia.

Personalizza Masterpact MTZ con i Moduli Digitali

I nuovi interruttori aperti Masterpact MTZ di Schneider Electric sono una nuova generazione di interruttori per bassa tensione ad alta potenza, che uniscono performance e affidabilità con nuove funzionalità digitali. Sono caratterizzati da importanti innovazioni digitali che li rendono “Pronti al futuro”.

La più importante novità è rappresentata dai Moduli Digitali, una vera e propria svolta nel mondo della personalizzazione.

Moduli digitali Masterpack MTZCosa sono i Moduli Digitali?

I Moduli Digitali sono dei pacchetti software a pagamento che consentono di estendere le funzionalità dell’unità di controllo Micrologic X di Masterpact MTZ.
Attraverso i Moduli Digitali è possibile ampliare le funzionalità di base in termini di: misure avanzate; protezioni avanzate; diagnostica e manutenzione.

4 i moduli digitali a disposizione:

  1. Energia di fase
  2. Cattura della forma d’onda in caso di sgancio
  3. Assistente al ripristino dell’alimentazione
  4. Assistente al funzionamento di Masterpact

Analizziamoli ora uno per uno per capire funzionalità e vantaggi: la personalizzazione dell’interruttore automatico non è mai stata così semplice. Inoltre. È bene sottolineare che i Moduli Digitali sono tra loro indipendenti e quindi è possibile configurare Masterpact MTZ in base alle esigenze.

Energia di fase

Il modulo digitale Energia per fase consente l’analisi del consumo di energia per ogni fase. È consigliabile per gli impianti in bassa tensione con molti carichi squilibrati. Nell punto di misura, questa funzione consente di calcolare e visualizzare l’energia consumata
e prodotta su ogni fase della rete, fornendo l’energia totale attiva, reattiva e apparente per fase.

I vantaggi: monitoraggio dell’energia per fase in presenza di molti carichi squilibrati negli impianti in bassa tensione o quando ogni fase supporta diversi carichi.

Cattura della forma d’onda in caso di sgancio

Dopo un qualunque sgancio attivato da una protezione a lungo ritardo, a corto ritardo, istantanea e di guasto a terra, il modulo digitale Cattura della forma d’onda consente di visualizzare le correnti interrotte di fase e di neutro.

I vantaggi: la registrazione automatica della forma d’onda aiuta l’operatore ad analizzare nei dettagli il guasto elettrico, individuandone la natura, la gravità (con ampiezza e durata) e l’eventuale danno all’impianto.

Masterpact MTZ Assistente al ripristino dell’alimentazione

L’intelligenza integrata negli interruttori automatici BT può aiutare l’utente a ripristinare l’alimentazione in modo rapido e sicuro, riducendo le conseguenze delle interruzioni di alimentazione.
Questa funzione serve ad assistere l’operatore nella procedura di ripristino dell’alimentazione, visualizzando tutte le informazioni sull’evento e sull’interruttore. Consente di stabilire le cause potenziali – apertura, sgancio manuale o elettrico per guasto o perdita di alimentazione – guidando nell’individuare le possibili soluzioni per il ripristino dell’alimentazione.

I vantaggi: ridurre i tempi di fermo dei carichi critici (tempo medio di riparazione) dopo uno sgancio, un’apertura o una perdita di alimentazione a monte.

Assistente al funzionamento di Masterpact

In molte installazioni critiche, i costi di un’interruzione di alimentazione possono essere molto costosi, oltre a mettere a rischio la sicurezza delle persone. Nella maggior parte dei casi, il rapido ripristino dell’alimentazione dopo uno sgancio è fondamentale.
Questa funzione supporta nella richiusura dell’interruttore automatico, fornendo istruzioni relative al reset (se applicabile) o alla molla di carica (se applicabile).
Visualizza lo stato dell’interruttore (ad es. pronto alla chiusura), lo stato della bobina
o quello della molla.

I vantaggi: richiudere l’interruttore a distanza di sicurezza all’interno del locale tecnico; riduzione del tempo di manovra, senza bisogno di documentazione ed una specifica formazione

Sistema RAEE: entra in vigore l’Open Scope

Sono numerosi i nuovi prodotti che, a partire dal 15 agosto 2018, entreranno a far parte dei Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE) in seguito all’entrata in vigore dell’Open Scope. Secondo il nuovo sistema, definito campo aperto di applicazione, gli adempimenti della normativa RAEE riguarderanno tutte le Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche per le quali non sia prevista specifica esclusione. Si tratta di fatto di un nuovo approccio, più inclusivo rispetto al passato, che porterà i sistemi collettivi come Ecolamp, consorzio senza scopo di lucro per il riciclo dei RAEE, ad occuparsi di un gran numero di nuove tipologie di rifiuti elettrici.

L’entrata in vigore dell’Open Scope stabilisce, quindi, un allargamento e una diversa classificazione delle Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (AEE): si passerà da dieci categorie a sei nuove categorie, di cui tre considerate aperte.

In termini pratici, prodotti come multiprese, bici elettriche, chiavette USB e molti altri, fino ad oggi non soggetti a riciclo, dovranno essere raccolti in modo differenziato e opportunamente trattati.

L’ampliamento dell’ambito di applicazione coinvolgerà anche nuovi Produttori e Importatori di AEE che, in base al principio di Responsabilità Estesa del Produttore (EPR), avranno l’obbligo di occuparsi anche della fase post-consumo dei propri prodotti: raccolta, trattamento, recupero e smaltimento dei RAEE secondo la normativa vigente affidansosi ai sistemi di gestione individuali o collettivi che operano sul territorio nazionale.

Il consorzio Ecolamp ha predisposto un servizio dedicato ai produttori e agli importatori di AEE per supportarli e guidarli nell’applicazione dell’Open Scope.

Abbiamo fatto un punto della situazione con il Direttore Generale Ecolamp Fabrizio D’Amico.

Fabrizio DAmico direttore generale EcolampQuali novità comporta nel concreto la novità dell’allegato III?

Il 15 agosto 2018 si conclude il cosiddetto periodo transitorio del decreto RAEE (DLgs 49/2014) e le Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche a cui andrà applicata la normativa saranno identificate attraverso l’allegato III e non più attraverso l’allegato I.

Si passerà quindi dalle dieci categorie attualmente in vigore, alle sei categorie. Il cambiamento più significativo è determinato da due categorie considerate aperte:

In queste, infatti, sarà più facile ricomprendere quelle Apparecchiature che nella classificazione precedente non trovavano collocazione, pur rispondendo alla definizione generale di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (AEE). In questo consiste, in estrema sintesi, il cosiddetto Open Scope o ambito aperto di applicazione.

Questa diversa classificazione non inficia la definizione di AEE. È corretto?

Esatto, continuerà a riferirsi alle Apparecchiature che dipendono, per un corretto funzionamento, da correnti elettriche o da campi elettromagnetici e alle apparecchiature di generazione, trasferimento e misurazione di queste correnti e campi e progettate per essere usate con una tensione non superiore a 1000 volt per la corrente alternata e a 1500 volt per la corrente continua.

A cambiare sarà invece il perimetro di competenza del sistema RAEE: l’introduzione di un diverso criterio di classificazione, infatti, determinerà anche l’ingresso nella raccolta differenziata di un maggior numero di prodotti.

L’entrata in vigore dell’Open Scope comporterà una inevitabile accelerazione per il sistema RAEE. Con quali risultati?

L’ambito di applicazione aperto introdurrà numerosi nuovi apparecchi elettrici, finora esclusi da ogni forma di raccolta differenziata e riciclo. Si parla addirittura di un possibile raddoppio dei prodotti e dei Produttori coinvolti, in un’ottica di economia circolare che si auspica beneficerà di un sostanzioso incremento di materie recuperate grazie al corretto trattamento di questi rifiuti.

Perché è importante riciclare questi apparecchi?

recycling-RAEE Open scopeI RAEE possono trasformarsi in importanti risorse e smaltirli correttamente aiuta a preservare l’ambiente.

Dal loro trattamento, infatti, si possono recuperare materie prime da utilizzare in nuove produzioni, come ad esempio metalli, plastica, vetro, schede elettroniche, motori e molto altro.

Inoltre, non bisogna dimenticare che molti degli apparecchi elettrici ed elettronici contengono sostanze inquinanti – come il mercurio delle lampadine fluorescenti – che negli impianti di riciclo dei RAEE vengono separati e smaltiti in sicurezza.

Cosa comporterà questo cambiamento a livello ambientale ed economico?

Sicuramente avrà un’importante ricaduta a livello ambientale perché potranno essere raccolti in modo differenziato e opportunamente trattati molti prodotti che fino al 15 agosto non erano soggetti alla normativa RAEE.

Per quanto riguarda l’aspetto economico, prevediamo un consistente incremento dei Produttori e degli Importatori coinvolti, un aumento progressivo dei rifiuti da gestire da parte del sistema RAEE, a beneficio di un migliore sfruttamento della capacità degli impianti di trattamento esistenti e della probabile esigenza di impiegare un maggiore numero di addetti nelle diverse fasi della raccolta e del riciclo. Non può che trattarsi di un effetto positivo tanto sull’economia quanto sull’ambiente.

Ecolamp_lampadina_2In che modo Ecolamp si adopera per il settore?

Ecolamp è attivo dal 2004 nella gestione dei RAEE. Nel corso degli anni ha sviluppato un sistema di raccolta e trattamento dei rifiuti elettrici ed elettronici ispirato dalla ferma volontà di salvaguardare l’ambiente, cercando soluzioni tecnologicamente innovative, economicamente sostenibili e operativamente efficaci.

Oggi il consorzio offre servizi che garantiscono elevati standard qualitativi, risposte tempestive e un supporto concreto ai propri aderenti, perché gli adempimenti della normativa RAEE risultino chiari, semplici e gestiti in sicurezza, senza che interferiscano con il core business dell’impresa.

Può darci qualche dato di mercato sull’andamento della raccolta e del riciclo di queste apparecchiature?

In base a quanto dichiarato dal Centro di Coordinamento RAEE, nel 2017 la raccolta differenziata di Rifiuti Elettrici ed Elettronici, in Italia, è cresciuta del 5% rispetto al 2016, per un totale di oltre 296mila tonnellate di RAEE correttamente gestiti dal sistema.

Negli ultimi anni abbiamo assistito a un rafforzamento della raccolta differenziata in Italia, un risultato che conferma il percorso virtuoso intrapreso dal nostro Paese, grazie anche agli oltre 4.000 centri di raccolta disseminati su tutto il territorio nazionale.

Per quanto riguarda il consorzio Ecolamp, sono salite a 3.320 le tonnellate di RAEE raccolte nel 2017, tra lampadine, apparecchi di illuminazione e piccoli elettrodomestici; attestando un andamento in continua crescita dall’inizio dell’operatività, nel 2008, ad oggi. In questi primi dieci anni, infatti, Ecolamp ha gestito oltre 30mila tonnellate di RAEE.

Cornice rinforzata per il modulo fotovoltaico N330 Panasonic

Per garantire un prodotto sempre più di qualità e dalle alte prestazioni, Panasonic Solar ha rafforzato la cornice del modulo fotovoltaico N330 (disponibile anche per la versione 325 W) portandola da 35 a 40 millimetri al fine di aumentare la resistenza a carichi di vento e neve fino a 5.400 Pa.

Il pannello fotovoltaico HIT N330 / N325 ha una potenza di 330 W e un’efficienza del modulo del 19,7%. Con una lunghezza inferiore a 160 cm, ha anche una maggiore potenza in uscita rispetto a un modulo solare standard da 60 celle di dimensioni simili, pari a 265 Watt.

Drenaggio acqua Modulo fotovoltaico N330Tutti i moduli HIT sono dotati del sistema Panasonic di drenaggio dell’acqua agli angoli della cornice, che evita i depositi facendo scivolare l’acqua dal vetro del modulo, migliorando l’autopulizia garantendo migliori prestazioni a lungo termine. Il modulo HIT N330 permette anche il montaggio delle staffe, e quindi l’installazione, sui lati più corti.

Panasonic con questa soluzione punta ad aumentare l’aderenza del pannello e soprattutto ad aumentare la capacità di carico. Nessun aumento di costo per la cornice rinforzata.

Panasonic a garanzia di qualità e affidabilità continua ad investire nei dettagli e infatti anche il pannello all black HIT Kuro – disponibile da giugno – è realizzato con la cornice da 40 mm di spessore e lo speciale sistema di drenaggio dell’acqua.

“Questo dimostra che Panasonic punta ad estendere a tutti i suoi moduli ad alte prestazioni le migliori strategie di qualità, per aumentarne l’efficienza” ha sottolineato Daniel Roca Senior Business Development di Panasonic Eco Solutions Europe.

Da giugno 2018, inoltre, la garanzia di rendimento lineare a 25 anni con prestazioni garantite dell’86,2% dopo 25 anni, è stata estesa anche al modulo fotovoltaico N330.

Per estendere la regolare garanzia del prodotto da 15 anni a 25 anni è sufficiente registrarsi gratuitamente su www.eu-solar.panasonic.net.

Intersolar 2018: le novità viste in fiera

La 27esima edizione di Intersolar Europe a Monaco di Baviera – svoltasi dal 20 al 22 giugno 2018 e che ha registrato 47mila visitatori – ha presentato molte novità nei settori del fotovoltaico, storage, termico e mobilità elettrica.

Per la prima volta la manifestazione si è svolta sotto l’insegna di The Smarter E Europe che riunisce la quinta edizione di Ees Europe, il salone dedicato ai sistemi di accumulo, e le fiere Power2Drive Europe e EM-Power, focalizzate su infrastrutture e batterie per la mobilità elettrica e impiego intelligente dell’energia negli edifici e nell’industria.

Tra i produttori di moduli il focus principale è stato quello legato all’alta efficienza, con proposte sul fronte dell’innovazione tecnologia di celle e moduli. La tre giorni ha proposto soluzioni tecnologiche innovative nel campo degli inverter, con ampio su digitalizzazione, impiego intelligente dell’energia negli edifici e nell’industria e ottimizzazione dei costi di installazione. Ecco alcune delle novità presenti a Intersolar 2018.

Moduli fotovoltaici ad alta efficienza

Moduli ad alte prestazioni NeON R con output fino 370 W per LG Solar con una nuova struttura a celle, priva di elettrodi sul lato frontale per il massimo assorbimento della luce solare incidente. Grazie alla maggior efficienza, il modulo a 60 celle è adatto per l’utilizzo in spazi limitati, come tetti piccoli o statici con limitata capacità di carico.

Il coefficiente di temperatura consente di raggiungere prestazioni elevate anche nelle giornate di sole intenso e avere stabilità nella stagione invernale. I

l modulo resiste a valori di pressione fino a 6.000 Pa, equivalente a 1,8 metri di neve, grazie alla struttura rinforzata del telaio.
Il modulo NeON R gode di un’estensione di garanzia del prodotto fino a 25 anni e una garanzia sulle prestazioni: LG garantisce almeno l’88,4% della potenza originaria del modulo dopo 25 anni.

Batteria con funzioni di backup della rete elettrica

solarwatt Intersolar 2018Continua la partnership tra Fronius e Solarwatt: da oggi MyReserve, il sistema di accumulo di Solarwatt e l’inverter Fronius Symo Hybrid sono in grado di garantire alimentazione anche in caso di interruzione della rete elettrica. È sufficiente installare, insieme alla batteria e all’inverter Fronius, il nuovo MyReserve Backup Power Kit, che in caso di problemi sulla rete elettrica, stacca automaticamente l’impianto elettrico di casa, che continuerà ad essere alimentato dai moduli fotovoltaici o dalla batteria. Il nuovo kit può essere installato anche in retrofitting, senza modifiche all’impianto.

A momento il kit opzionale per utilizzare la batteria come backup della rete elettrica non è ancora disponibile in Italia poiché sono necessari ulteriori test per soddisfare la normativa italiana.

Inverter e storage per ogni esigenza a Intersolar

ABB PVS_175_v001_002A Intersolar 2018 ABB ha presentato l’inverter di stringa ad alta potenza PVS-175, ideale per grandi impianti fotovoltaici installati a terra, e che può raggiungere un aumento della capacità di potenza esportata fino al 50% in più rispetto ai sistemi AC in bassa tensione.

Per il residenziale, React 2 il nuovo inverter con storage integrato che include una batteria agli ioni di litio di lunga durata e una capacità di accumulo che va dai 4 ai 12 kWh che garantisce fino al 10 % di efficienza energetica in più rispetto alle alternative a bassa tensione. React 2 offre ampia flessibilità di installazione, grazie alle diverse possibili configurazioni di montaggio, e un’installazione facile e veloce grazie alla connessione “plug and play” e ad una app specifica per installatori.

Infine, l’azienda introduce ABB Solar Care, un contratto di servizio a canone fisso annuale per rendere sicuro l’impianto fotovoltaico e proteggerlo durante il ciclo di vita utile.

SolarEdge, azienda specializzata nelle tecnologie smart energy, presenta i nuovi inverter trifase con potenza un incremento della potenza del 20% arrivando a 33 kW e 40 kW e la gamma dei propri inverter trifase con tecnologia synergy fino a 120kW.

Tra le nuove funzionalità, un’interfaccia utente rinnovata e semplificata che assicura un’installazione e messa in esercizio più semplici oltre al sistema anti-PID, integrato nell’inverter, che diminuisce e previene il verificarsi dell’effetto PID che, come è noto, riduce l’efficienza dell’impianto.
Tra le novità, l’ottimizzatore di potenza commerciale M1500 con due ingressi e due MPPT per connessione fino a 4 pannelli che permette fino al 35% di maggiore potenza per stringa, con stringhe fino a 20,5 kW.

Soluzioni di accumulo su misura

Fronius Intersolar 2018Per i proprietari degli impianti è fondamentale consumare in maniera ottimizzata l’energia elettrica autoprodotta possibile: la gamma di prodotti per l’accumulo di Fronius offre una serie completa di prodotti e soluzioni personalizzate che rispondono a tutte le esigenze

Presso lo stand a Monaco, gli inverter Fronius Eco e Fronius Symo con Fronius Smart Meter, che rappresentano la soluzione in ottica di integrazione fra settori nel ramo Commercial e consentono risparmi sui costi grazie al consumo mirato e alla misurazione e monitoraggio costanti.

Tra le novità, la soluzione a idrogeno targata Fronius: l’idrogeno consente di interconnettere ulteriormente energia elettrica, riscaldamento e mobilità, promuovendo così lo sfruttamento delle fonti di energia rinnovabili. Che si tratti di accumulo a lungo termine o di veicoli elettrici aziendali, questa tecnologia consente di compiere un passo avanti verso la realizzazione di “24 ore di sole”.

Ricaricare l’auto direttamente da casa

SonnenchargerSonnen presenta sonnenCharger, la stazione di ricarica, un intelligente wallbox che, collegato all’impianto fotovoltaico e alla sonnenBatterie, consente la ricarica dell’auto elettrica con energia pulita.
Due le modalità di funzionamento:

La stazione di ricarica ha un display touch intuitivo integrato, inoltre è possibile attraverso una App controllare il processo di ricarica del veicolo elettrico e visualizzare tutte le informazioni.È compatibile con i veicoli elettrici comuni con attacco IEC tipo 2.

Produzione smart, affidabile e sostenibile

SMA-Solar-ennexOS-Monitoring_webA Intersolar, SMA punta su soluzioni in grado di ottimizzare e accelerare la produzione e l’approvvigionamento energetico indipendente: sistemi interconnessi, integrazione dello storage, digitalizzazione e gestione intelligente dell’energia rendono possibile una produzione smart, affidabile e sostenibile.

Ampio risalto alla piattaforma ennexOS, per una gestione energetica intelligente a tutto tondo, adatta a tutti i settori. Grazie alla connessione di diversi ambiti di applicazione come impianti di riscaldamento, climatizzazione, elettricità e mobilità è possibile ottimizzare in maniera sostenibile i flussi di energia e ridurre costi.

Tra le novità, l’inverter Sunny Highpower Peak3 con una potenza fino a 150 kW può essere utilizzato in impianti fotovoltaici decentralizzati con tensione diretta di 1.500 V. Nelle centrali fotovoltaiche con architetture centrali, il nuovo Sunny Central 3000-EV garantisce costi specifici inferiori e una densità di potenza ancora migliore. Consente riduzioni dei costi di sistema fino al 10% e continuerà a funzionare a pieno regime anche a temperature fino a 35°C, grazie al sistema di raffreddamento intelligente OptiCool.

Videosorveglianza, la sicurezza è a tutto tondo

Se c’è un comparto particolarmente sensibile all’entrata in vigore del Regolamento europeo in materia di protezione dei dati personali (GDPR) è certamente quello della videosorveglianza. Stiamo parlando di un mercato globale stimato in forte crescita: secondo Marketsandmarkets, passerà dai 36,89 miliardi di dollari nel 2018 a 68,34 miliardi di dollari entro il 2023, con un CAGR del 13,1% tra il 2018 e il 2023. L’interesse quindi è crescente. ElettricoMagazine  ne ha parlato con Alberto Vasta, regional sales manager per l’Italia e Malta di Mobotix. 

Come è cambiato il mercato della videosorveglianza

Alberto Vasta Mobotix«Il mercato della sicurezza si è evoluto notevolmente in questi ultimi anni anche perché sono aumentati i rischi. Fino a pochi anni fa l’interesse era soprattutto focalizzato sulla risoluzione delle videocamere o sui sensori, quindi prescindendo da un discorso di qualità video. Con l’avvento del GDPR è emersa l’importanza della tutela della privacy e della cybersecurity»

L’azienda ha sempre posto la sicurezza tra i suoi punti di forza. Non per niente la sua tecnologia è impiegata in ambienti particolarmente sensibili come aeroporti: le applicazioni a Milano Malpensa, a Orio al Serio e a Fiumicino sono un esempio.

«Per noi l’applicazione del Regolamento europeo è stata una sorta di… rivincita perché sin dall’inizio Mobotix ha puntato su soluzioni altamente protette tanto che negli scorsi anni molti si chiedevano il perché di tanta ricerca di sicurezza, oltre che di un così elevato grado di innovazione tecnologica. Ora i fatti ci danno ragione. Inoltre, contare già oggi su soluzioni già rispettose della GDPR è un vantaggio considerevole, commercialmente parlando, specie rispetto a molti competitor che devono in qualche modo colmare le lacune e rispondere pienamente ai dettami normativi, sui quali Mobotix è conforme sin dall’inizio».

Tutto ciò significa, per la realtà tedesca, sentirsi libera di concentrarsi sulla ricerca e sviluppo e sul lancio di nuove soluzioni.

La criticità della tecnologia

Questo elevato grado tecnologico è una sfida cruciale e a forte rischio, perché si può avere il miglior prodotto al mondo, ma se poi non si riesce a comunicarlo in modo adeguato, il mercato sceglie altro, spinto magari da soluzioni low cost.

Mobotix formazione videosorveglianzaMobotix anche in questo senso è preparata: «la questione relativa alla comunicazione è fondamentale, ne siamo consapevoli: solo nell’ultimo mese stiamo portando avanti una serie di eventi dedicati ai system integrator sulla scia di un evento di presentazione di nuovi prodotti, un appuntamento internazionale cui sono state invitate diverse aziende. Inoltre Mobotix ha cominciato una campagna capillare d’informazione e comunicazione che ha riguardato installatori e integratori di sistemi. Ha creato un vero e proprio vademecum dedicato ai professionisti del settore della videosorveglianza, spiegato in modo semplice pur andando nel dettaglio tecnico, per aiutare a illustrare al cliente finale perché occorre scegliere soluzioni sicure».

Vasta fa un esempio quanto mai concreto: «ho avuto modo di spiegare a mio padre termini quali cybersecurity, attacchi hacker… Per una generazione come la sua rischiano di essere solo fantascienza. Tuttavia, proprio grazie al metodo di comunicazione usato da Mobotix, anche graficamente chiaro, può essere compreso il rischio e la necessità di far fronte con un’adeguata strumentazione. Solo la consapevolezza può far comprendere il valore della tecnologia in grado di tutelare davvero la privacy e mettere al sicuro l’ambiente in cui si vive e si lavora. Ecco perché siamo costantemente impegnati in un’attività di comunicazione a più livelli, dal professionista al cliente finale, cui sono rivolti almeno da tre anni iniziative dedicate, spiegando loro cosa significhi videosorveglianza intelligente».

Abbiamo parlato di professionisti e di utenti finali. Ma come è strutturato il canale distributivo di Mobotix in Italia per diffondere al meglio soluzioni e saperle comunicare al meglio?

«Da 15 anni, ovvero da quando si è avviata la filiale italiana, contiamo su tre distributori, due in Emilia-Romagna e uno in Lombardia. Si tratta di distributori specializzati, di alto livello, con cui costruiamo anche progetti integrati. Da qualche anno ci avvaliamo della catena distributiva per tutto ciò che concerne il supporto pre e post vendita oltre al supporto tecnico. Questo significa che ogni distributore ha una risorsa interna espressamente dedicata a Mobotix, formata e certificata presso la sede madre in Germania, che si occupa di tutto il supporto di primo livello. Se serve, la stessa azienda interviene direttamente, nel caso di progetti particolarmente complessi».

Indagine videosorveglianza: mercato in crescita

Quello della sicurezza è un comparto in crescita, oltre metà dei professionisti della sicurezza (56%) ha registrato nell’ultimo anno un aumento nella richiesta di soluzioni di videosorveglianza anche a doppia cifra come emerge dall’indagine survey rivolta agli installatori da RISCO Group.

In questa indagine RISCO ha voluto approfondire attraverso il confronto con i propri installatori i trend relativi alle soluzioni video, la conoscenza e la percezione da parte degli utenti finali. Se la videosorveglianza è tra le soluzioni più conosciute e richieste dai clienti (64%), la percentuale è più che dimezzata (27%) quando si parla di soluzioni di video verifica.

Sebbene il cliente finale risulti poco consapevole delle funzionalità e delle opportunità offerte dalla video verifica, questa viene proposta dagli installatori con una maggiore incidenza (75%) rispetto alla videosorveglianza (50%), soprattutto per rispondere alla crescente richiesta di avere sempre sotto controllo in tempo reale.

La video verifica e videosorveglianza permettono entrambe di verificare la situazione: la videosorveglianza permette di prendere visione a posteriori di quanto è stato registrato, mentre la video verifica consente di ricevere una notifica di allarme e quindi di prendere decisioni tempestive.

Il costo (63%) rappresenta ancora lo scoglio principale all’adozione di soluzioni video, seguito dalla poca dimestichezza con dispositivi abilitati (21%).

Tra i dati emerge chiara la preoccupazione e la diffidenza diffusa tra gli utenti italiani (9%) per quanto riguarda l’aspetto della privacy: la normativa GDPR recentemente entrata in vigore interessa anche i dispositivi di videosorveglianza e prevede, in alcuni casi, una specifica dichiarazione in merito.

L’indagine ha però evidenziato che solo un installatore su quattro conosce effettivamente la normativa.

“In RISCO Group riteniamo infatti fondamentale avere un dialogo costante con chi ogni giorno lavora con i consumatori e con le nostre soluzioni, per aiutarci a cogliere, e quando possibile anche anticipare, le evoluzioni del mercato. – ha dichiarato Ivan Castellan, Branch Manager di RISCO Group Italia – Il nostro vuole essere un dialogo a due vie, in cui RISCO si impegna ad offrire ai professionisti della sicurezza un percorso continuativo di attività di formazione, per fargli toccare con mano le nuove tecnologie che sviluppiamo ma anche per confrontarci su temi di interesse per l’intero mercato, come quello del GDPR e il tema privacy.”