La luce “free” dei nuovi uffici

Cambiano i modi e gli strumenti di lavoro e con essi cambia il concetto di ufficio e di illuminazione: siamo nell'era della luce "free" che tiene conto della mobilità e dell’interscambio, dei gusti personali e dell’immagine aziendale

I nuovi strumenti di lavoro – specialmente quelli informatici ma non solo – hanno cambiato radicalmente tutte le attività che normalmente si svolgono negli uffici. La trasformazione del lavoro si è riflessa negli ambienti interni, nelle attrezzature, negli arredi e nell’impiantistica. Anche l’illuminazione è cambiata. Vediamo quali sono le tendenze in atto.

Fabbrica Italiana Luci

Controsoffitto metallico fornito di moduli luci integrati a tecnologia LED (documentazione e produzione Fabbrica Italiana Luci)

Oggi negli uffici si lavora ovunque: non esistono più le divisioni in stanze, anche il tradizionale concetto di open space appare superato. Le postazioni di lavoro sono informali e diffuse, spesso non esistono vere e proprie scrivanie bensì comode sedute abbinate a piani di vario genere.

Sappiamo che molte attività non richiedono altro che cellulari, tablet e computer portatili. Accanto alla postazione singola concepita per favorire la concentrazione e un certo grado di isolamento ci sono gli spazi aperti dedicati al co-working, cioè al lavoro collettivo, le sale per riunioni e meeting, le zone reception e quelle di ristoro, a volte gli show-room. Gli ambienti di lavoro e di studio sono diventati sempre più luoghi di incontro e di relazione, oltre che spazi di rappresentanza in cui offrire un’immagine della compagine sociale quanto più conforme al suo prestigio e alla sua mission.

Prima regola: luce flessibile

Questa grande varietà richiede soluzioni di lighting caratterizzate da grande flessibilità. Con semplici comandi locali, telecomandi o cellulari forniti di apposita app, è possibile non solo – banalmente – accendere e spegnere le lampade, ma anche regolarne i flussi luminosi, la tonalità della luce e modificarne l’orientamento, ottenendo così una nuova distribuzione della luce nell’ambiente.

Alcuni apparecchi sono privi di cavi perché si ricaricano di energia elettrica stando semplicemente appoggiati a un ripiano. Portandoseli appresso, l’operatore sceglie di volta in volta l’illuminazione necessaria a svolgere al meglio l’attività del momento.

Tale flessibilità è attuabile grazie alle sorgenti luminose di nuova generazione, quelle basate sulle tecnologie optoelettroniche: LED e OLED. Per citare i principali vantaggi ormai ben noti: minimi ingombri e pesi ridotti, attivazione immediata, facilità nella regolazione, ridotte emissioni termiche, alta efficienza (bassi consumi) e lunga durata di funzionamento.

Particolare del modulo LED integrato disattivato e acceso (documentazione e produzione Fabbrica Italiana Luci)

Oltre la luce ergonomica

moduli LED lineari continui Fabbrica Italiana Luci

Illuminazione diffusa realizzata con moduli LED lineari continui integrati nel controsoffitto (documentazione e produzione Fabbrica Italiana Luci)

Naturalmente restano valide le regole dell’illuminazione ergonomica tra cui quelle contemplate dalla norma tecnica di riferimento, la UNI EN 12464-1 “Illuminazione dei luoghi di lavoro”. Citiamo le principali: livelli di illuminamento adeguati (dai 200 ai 700 lx in funzione del tipo di attività e dell’età dei lavoratori), uniformità degli illuminamenti, controllo di tutte le forme di abbagliamento (diretto e riflesso), la giusta tonalità della luce e una buona resa dei colori.

Ma appare tramontato il tempo in cui per illuminare gli uffici ci si atteneva ai canonici principi consacrati dai canoni dell’illuminazione ergonomica. Siamo entrati nell’era della luce free che tiene conto della mobilità e dell’interscambio, dei gusti personali e dell’immagine aziendale.

La luce del luogo di lavoro contribuisce a comunicare al pubblico la qualità dei prodotti e dei servizi, in piena sintonia con i messaggi pubblicitari che connotano l’azienda nell’immaginario collettivo. In particolare negli spazi aperti al pubblico (ingressi, zone reception, sale d’attesa, sale meeting, spazi ristorazione) la luce è studiata anche con soluzioni di impronta scenografica, per creare ambienti accoglienti e comunicativi. L’ufficio è diventato un luogo gradevole, ospitale, in cui è piacevole stare.

 

Immagine di apertura: Illuminazione diretta per le postazioni di lavoro in ufficio a spazio aperto. Il motivo ad onda attira l’attenzione sul lungo tavolo di lavoro (documentazione e produzione Philips)

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Gianni Forcolini

Architetto e designer, docente in Lighting Design alla Facoltà del Design, Politecnico di Milano. Autore di libri, saggi e articoli. Si occupa di progettazione di oggetti e installazioni luminose, impianti, apparecchi e sistemi di illuminazione per ambienti interni ed esterni.
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