Efficienza energetica in Italia, una crescita certificata

L’Energy Efficiency report conferma gli indizi positivi in tema di efficienza energetica: gli investimenti crescono. L’home & building è predominante

In tema di efficienza energetica, in che periodo siamo oggi in Italia? «Stiamo vivendo una sorta di primavera». L’immagine più efficace la offre uno dei manager presenti alla tavola rotonda organizzata alla presentazione dell’Energy Efficiency report dell’Energy&Strategy Group, del 5 giugno a Milano.

Un’occasione importante in cui fare il punto su quanto accade nel mondo dell’efficienza energetica: un mondo complesso, non certo privo di difficoltà, ma capace di offrire molti spunti positivi e prospettive. I dati confermano che stiamo davvero vivendo una stagione promettente: gli investimenti hanno raggiunto nel 2017 i 6,7 miliardi di euro, con una crescita del 10% rispetto al 2016, certifica proprio il report.

Efficienza energetica, crescita e trend positivi

convegno Energy Efficiency ReportSi è parlato di grande fermento in Italia per il settore dell’efficienza energetica, “finalmente avviato su un sentiero di solida crescita”, ha sottolineato in una nota il think tank della School of Management del Politecnico di Milano, segnalando che oltre alla crescita degli investimenti anno su anno, è anche il trend cui si è assistito nell’ultimo quinquennio a offrire motivi di ottimismo. Lo conferma inoltre il CAGR dell’12% e, per l’anno in corso, le prospettive positive in termini di sviluppo.

«È un settore che esprime tassi di crescita molto interessanti in particolare se rapportati alla media dell’economia nazionale», afferma Vittorio Chiesa, direttore dell’Energy&Strategy Group. È lui a rilevare il ruolo trainante del segmento home e building, «che pesa per due terzi del mercato, il terzo restante va all’industria, mentre rimane marginale il ruolo della PA».

Home e Building, residenziale e retrofit protagonisti

A guidare la classifica degli investimenti in efficienza energetica è quindi l’Home e Building, con più del 65% del totale, circa 4,4 miliardi di euro. Al suo interno, la voce più forte è il residenziale con oltre l’80% degli investimenti destinati qui. A questo proposito, altrettanto predominanti sono gli interventi di retrofit (l’80%), rispetto a quelli sulle nuove costruzioni (20%).

In termini di tecnologie, le pompe di calore sono le più richieste in assoluto: da sole valgono il 21% del mercato, con 400/500mila unità installate, seguite dai sistemi di illuminazione efficiente (18% degli investimenti complessivi) e dalle superfici opache – cappotti termici  – col 16%. Se si analizza il contesto residenziale, il peso delle pompe di calore è ancora più forte, con il 38% del totale investito, seguite dagli interventi sulle superfici opache (25%) e sull’illuminazione (17%).

Sempre in tema di residenziale, la building automation sta cominciando a farsi strada. Sebbene nel triennio 2014-2016 gli investimenti abbiano cominciato a farsi sentire, seppur timidamente, dall’ultimo anno, è comunque una tecnologia che sta crescendo. Nel confronto tra 2016 e 2017, si è registrata una variazione positiva del 10%, la terza più elevata dopo le pompe di calore e le caldaie a condensazione.

Gli investimenti 2017 in efficienza energetica nel comparto Home e Building

Gli investimenti 2017 in efficienza energetica nel comparto Home e Building automation – Fonte Energy Efficiency Report

Si fa strada la Building Automation

Il report sottolinea l’importanza crescente dei sistemi di automazione: i sistemi di Building Automation rappresentano un trend positivo, secondo solo a pompe di calore e caldaie a condensazione. Sottolineano, infatti, che “il miglioramento dell’efficienza energetica è infatti adiuvato dall’implementazione di soluzioni ‘smart’ che consentono di ottimizzare i consumi all’interno di un edificio, agendo con un approccio integrato per la gestione intelligente dei carichi”.

I fattori decisivi per il futuro dell’efficienza energetica

Detto questo, quali saranno in generale i fattori che influenzeranno il mercato specifico nei prossimi anni? «Il primo aspetto positivo è che si assisterà a un consolidamento della filiera dell’efficienza», prospetta Chiesa, evidenziando il fermento positivo che si assiste nel comparto delle ESCo e i processi di aggregazione che proseguiranno.

Anche l’audit energetico con scadenza al 2019 farà sentire i suoi positivi effetti «anche in materia di consapevolezza e di cultura; è un fattore stimolante all’adozione di sistemi per la migliore gestione energetica – afferma il direttore E&S – Un terzo fattore positivo è l’avvento della cessione del credito d’imposta; nel lato home & building potrebbe rappresentare un importante elemento di spinta. Infine, con l’avvento delle nuove linee guida, segnalo anche positivamente il rilancio dei TEE che ultimamente ha sofferto».

Le difficoltà non mancano

Ci sono anche le criticità: ad esempio, la frammentata costellazione delle piccole Energy Service Company che faticano a fare aggregazione.
Un altro elemento critico riguarda le riforme degli oneri di sistema, gli sconti in bolletta derivanti dal decreto energivori e le agevolazioni per i nuovi gasivori che: “riducono fortemente il costo energetico delle imprese e potrebbero avere un impatto negativo sugli investimenti in soluzioni di efficienza energetica nei prossimi anni. I tempi di rientro degli investimenti, infatti, si allungano notevolmente, costituendo una possibile barriera alla diffusione degli interventi in efficienza energetica”.

Il 66% degli operatori sentiti dagli analisti considerano, infatti, i tempi lunghi di rientro dell’investimento un ostacolo alla realizzazione di interventi.

Gli investimenti da qui al 2021: superare quota 10 miliardi è possibile

Difficoltà a parte, le previsioni virano all’ottimismo. Il gruppo di analisi della School of Management del Polimi ha anche delineato tre scenari fino al 2021: da quel che emerge, in ogni caso, piccola o grande che sia la stima, la crescita ci sarà: «riteniamo che per il 2021 la possibilità di sfondare la soglia “psicologica” dei 10 miliardi di euro d’investimenti questo settore ce l’abbia ampiamente nelle sue corde», sottolinea Chiesa. E conclude: «l’industria ormai ha inteso l’efficienza energetica come elemento portante nel processo di ammodernamento; ci auguriamo che la cessione del credito possa essere una forte spinta al mondo dell’home & building e riteniamo ci siano prospettive migliori (quelle per il periodo 2018-2021) di quelle delineate lo scorso anno e una visione positiva per gli operatori».

La crescita del mercato dell’efficienza energetica è un segnale molto forte per gli operatori, coerente peraltro con una ripresa economica complessiva che pare cominciare a far veramente vedere i propri frutti anche in Italia, segnala nel report. È anche un “patrimonio” da conservare, mantenendo alta l’attenzione da parte del regolatore e facendo in modo che la maturazione tecnologica e di business e la crescita degli operatori del settore continui e anzi si rafforzi ulteriormente.

Le previsioni di mercato Energy Efficiency Report 2017

Le previsioni di mercato Energy Efficiency Report 2017

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Andrea Ballocchi

Giornalista freelance, si occupa da anni di tematiche legate alle energie rinnovabili ed efficienza energetica, edilizia e in generale a tutto quanto è legato al concetto di sostenibilità. Autore del libro “Una vita da gregario” (La Memoria del Mondo editrice, prefazione di Vincenzo Nibali) e di un manuale “manutenzione della bicicletta”, edito da Giunti/Demetra.
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