Efficienza energetica, avanza l’Italia

Il rapporto annuale ENEA mostra una crescita di investimenti in efficienza energetica in Italia. Gli ecobonus trainano il residenziale, l’industria migliora, ma la PA è indietro
rapporto annuale efficienza energetica RAEE Enea

Parlare di progresso dell’efficienza energetica in Italia significa guardare più in là degli oltre 3,7 miliardi di euro di investimenti attivati nel 2017 grazie agli ecobonus e un risparmio stimato di 112 ktep/anno. Tutto questo grazie alle 421.997 richieste di detrazione fiscale del 65% per interventi di riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare esistente.

Sono dati certo positivi, ancor più se confrontati con quelli del già ottimo 2016 in cui erano stati registrati investimenti per 3,3 miliardi per 95 ktep/anno risparmiati.
Il Rapporto annuale sull’Efficienza energetica 2018 dall’ENEA mostra altri segnali incoraggianti che hanno permesso di fare decisi passi avanti in questo senso. Vediamoli, allora.

Efficienza energetica, i numeri della crescita

efficienza energetica avanza ItaliaNel report dell’Agenzia Nazionale si leggono altri dati incoraggianti: per esempio i 5,8 milioni di Titoli di Efficienza Energetica emessi, che hanno consentito un risparmio di quasi 2 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio.

Ci sono poi le 43.227 richieste mediante il meccanismo del Conto Termico, corrispondenti a oltre 180 milioni di euro di incentivi, dei quali 62 milioni di euro relativi a interventi di efficienza energetica della Pubblica Amministrazione.

Vanno anche segnalati i 10 milioni di contatti raggiunti attraverso la seconda annualità del Programma Triennale di informazione e formazione (ex art. 13, D.Lgs 102/2014).

Il presidente ENEA Federico Testa, nell’introdurre il rapporto, ha parlato di un 2017 caratterizzato da importanti segnali che hanno permesso all’Italia di progredire sulla strada dell’efficienza, grazie a provvedimenti e strumenti strutturali messi in campo per superare varie barriere che rendevano molto complessa l’attuazione delle politiche nazionali specifiche.

Merito in primis della SEN, la Strategia Energetica Nazionale che, secondo il suo parere: “ha delineato per il settore edilizio, ritenuto il più critico anche a livello europeo, un percorso a lungo termine di riqualificazione del parco edifici, l’ottimizzazione delle detrazioni fiscali e l’utilizzo del Fondo Nazionale per l’efficienza energetica, meccanismo quest’ultimo pensato per ridurre le incertezze negli investimenti e stimolare i finanziamenti bancari.”

Lo stesso Testa ha ricordato i provvedimenti a vantaggio dei condomini e indirettamente ai soggetti che vivono nella difficoltà di non poter sfruttare altrimenti i benefit fiscali legati al fare efficienza – circa un cittadino italiano su dieci è in questa condizione. Tali provvedimenti a oggi non risultano sufficientemente sfruttati, ma esistono: per questo, ribadisce lo stesso presidente ENEA, va promossa una campagna di comunicazione che metta in luce questi benefici in modo che possano essere colti in modo sempre più diffuso.

Siamo a più di metà strada, ma non la PA…

Partiamo dal dato riguardante la domanda di energia primaria che nel 2016 è stata di 154,7 Mtep, in calo dello 0,9% rispetto al 2015, in linea con la decrescita dell’ultimo decennio, l’Italia mostra valori d’intensità energetica primaria inferiori sia alla media dei 28 Paesi UE che dei Paesi appartenenti alla Zona Euro.

In termini di approvvigionamento energetico le fonti fossili rappresentano ancora la maggior quota, con l’80% circa della domanda di energia primaria; va detto, però che nel 1990 rappresentava il 94% e oggi l’apporto del gas naturale (37,5%) è più elevato rispetto al petrolio (35,7%). Cresce la quota di consumo da fonti rinnovabili, in costante aumento, arrivata a pesare per il 16,8% nel 2016.

Rapporto annuale sull’Efficienza energetica

Venendo invece al tema dell’efficienza energetica, le misure incentivanti e le normative stringenti hanno portato a risultati incoraggianti. Segnala a proposito il rapporto: “rispetto all’obiettivo per il periodo 2011-2020, previsto nel PAEE 2014 e coerente con la SEN 2013, i risparmi energetici conseguiti al 2017 sono stati pari a poco più di 8 Mtep/anno, equivalenti a quasi il 52% dell’obiettivo finale.”

Tali obiettivi sono stati favoriti per il 37% dal meccanismo d’obbligo dei Certificati Bianchi e per oltre un quarto dalle detrazioni fiscali.

Rapporto annuale sull’Efficienza energetica ENEAMa, rispetto al traguardo del 2020, a che punto siamo?

Il residenziale ha in pratica già oggi raggiunto l’obiettivo atteso al 2020 (al 99,2%); per l’industria siamo a metà (49%) mentre siamo ancora indietro se guardiamo ai trasporti (30,7%) e ancor più al terziario (17, 5%).

Ed è in quest’ultimo comparto che rientra l’amministrazione pubblica, che ha potuto contare quest’anno su 62 milioni di euro per interventi di efficientamento nelle proprie strutture tramite il “Conto Termico”.

A guardare dati e obiettivi, stride la situazione degli immobili pubblici: la superficie interessata a interventi di riqualificazione, in termini di interventi già realizzati, in programmazione o pianificati è poco sopra il 3%.

Rapporto annuale sull’Efficienza energetica ENEA

Efficienza energetica nell’industria

Per quanto riguarda l’industria, la cui voce assomma a livello europeo al 98% dei consumi di energia finale (UE a 28 Stati membri) è da evidenziare l’aumento della spesa per la voce ricerca e sviluppo energetica in Italia, passata da 926 milioni di euro nel 2014 a più di 1,5 miliardi nel 2015 con un incremento del 65%, in particolare nel settore privato e largamente dovuta al contributo dell’efficienza energetica. Tale voce, nel 2015 rappresentava da sola oltre il 54% della spesa, un valore più che quadruplicato dal 2007.

A questo riguardo il rapporto ENEA segnala che: “l’efficienza energetica assieme alle fonti rinnovabili e le tecnologie per la conversione, la trasmissione, la distribuzione e lo stoccaggio di energia rappresentano circa i tre quarti della ricerca energetica italiana, quota più che raddoppiata negli ultimi 9 anni.”

Rapporto annuale sull'Efficienza energetica

Il ruolo della SEN nell’efficienza energetica italiana

L’ENEA sottolinea il ruolo della SEN nella transizione energetica italiana, promuovendo l’obiettivo del 30% di risparmio energetico: grazie alla Strategia energetica nazionale saranno attivati investimenti per 175 miliardi di euro, di cui 110 miliardi riguarderanno l’energy efficiency.

I suoi intendimenti sul settore residenziale sono positivi: si veda l’ampliamento del campo di interventi del Fondo Nazionale per l’Efficienza Energetica, “varato a marzo 2018, in modo da sostenere interventi che necessitano di un elevato investimento iniziale, stimolandone i finanziamenti da parte degli istituti di credito”, ricorda il rapporto, segnalando inoltre che il provvedimento prevede di ottimizzare il meccanismo dell’Ecobonus.

Altrettanta attenzione è posta per migliorare l’efficienza degli edifici pubblici, come pure nel settore industriale, potenziando e semplificando il meccanismo d’obbligo dei Certificati Bianchi e puntando sul Piano Impresa 4.0 e proseguirà la promozione dell’efficienza energetica nelle PMI, attraverso bandi di cofinanziamento degli audit energetici e dei sistemi di gestione dell’energia.

Altri provvedimenti virtuosi sono previsti anche in tema dei trasporti, puntando a ridurre il ricorso alla mobilità privata incentivando la transizione verso la smart mobility e il trasporto pubblico locale. Altre indicazioni importanti arrivano anche per la logistica.

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Andrea Ballocchi

Giornalista freelance, si occupa da anni di tematiche legate alle energie rinnovabili ed efficienza energetica, edilizia e in generale a tutto quanto è legato al concetto di sostenibilità. Autore del libro “Una vita da gregario” (La Memoria del Mondo editrice, prefazione di Vincenzo Nibali) e di un manuale “manutenzione della bicicletta”, edito da Giunti/Demetra.
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