Italiani bocciati in energia: 3 su 4 non sanno neanche a quanto ammontano le bollette di luce e gas. Questo è quanto emerge dall’indagine di Cittadinanzattiva – all’interno del progetto SI(e)NERGIA: cittadini e imprese per la sostenibilità energetica – che ha evidenziato come molti non conoscano neanche le informazioni basilari relative al proprio contratto di fornitura di energia.
Oltre il 30% non sa se il proprio contratto è in regime di tutela o nel mercato libero, mentre il 64% non ha idea della spesa annua per la fornitura di luce e gas.
Una componente fondamentale della consultazione, l’accessibilità economica alla fornitura di energia presuppone bollette chiare e facilmente comprensibili (74,1%), agevolazioni e sconti per le fasce più deboli della popolazione (74,7%) e soprattutto la regolare disponibilità di documenti calcolati in base a consumi effettivi, per evitare conguagli e maxi bollette (76,8%).
Che le bollette siano ancora un ostacolo è testimoniato anche dal fatto che il 46,8% del campione, praticamente quasi la metà degli intervistati, ammette di leggerle per intero ma di non aver chiara la composizione delle voci e i relativi importi, mentre un altrettanto significativo 37,7% non la legge completamente soffermandosi solo su importo da pagare e scadenza.
Sempre in tema di scarsa conoscenza degli strumenti a disposizione dei cittadini, è ancora rilevante la percentuale (47,5%) di coloro che non sono al corrente del Bonus energia. Inoltre, all’interno del 15% che se ne dichiara a conoscenza, il 63,5% ritiene inadeguata la campagna informativa sul bonus e un altro 49% giudica negativamente gli importi destinati ai richiedenti.
Il report SI(e)NERGIA evidenzia una totale convergenza tra le risposte dei consumatori e la percezione delle aziende rispetto a quali siano le principali criticità attualmente avvertite dai consumatori in tema di affidabilità e correttezza dei fornitori di servizi energetici.
I fattori critici riguardano la formulazione di offerte chiare e trasparenti (54,6%), le pratiche aggressive e/o scorrette nell’acquisizione dei nuovi clienti (45,5%) e un servizio clienti non sempre in grado di rispondere rapidamente (36,8%). Le aziende, dal canto loro, risultano già consapevoli di come comportamenti corretti e offerte chiare siano fondamentali per “vincere” su un mercato poco propenso allo switching.
Il 59,5% degli intervistati dichiara infatti di non aver mai cambiato il fornitore di energia elettrica e/o gas. Nella decisione del 26,7% che ha cambiato entrambi, invece, sono prevalse con il 21,4% le informazioni ottenute tramite pubblicità radio/tv/web, seguite da siti internet non istituzionali di comparazione delle offerte, al 17,4%, e promotori commerciali (16,5%).
I cittadini chiedono ai fornitori di servizi energetici più chiarezza nelle offerte e agevolazioni tariffarie per le fasce deboli
Dai desiderata dei cittadini intervistati si evincono sostanzialmente cinque elementi: