Le sovratensioni causate da fenomeni atmosferici (fulminazione indiretta) o da manovre sulla rete sono responsabili di molti guasti che si verificano ai dispositivi elettrici ed elettronici. Per proteggerle al meglio è necessario installare correttamente gli scaricatori di sovratensione di tipo 2 (SPD).
Negli schemi che seguono vediamo alcuni errori di installazione.
È importante sottolineare che anche la lunghezza del tratto di conduttura compresa tra l’SPD e le apparecchiature da proteggere è importante ai fini dell’efficacia della protezione: se eccessiva, la propagazione degli impulsi limitati dall’SPD è soggetta a fenomeni di riflessione di tipo oscillatorio, che possono dar origine ad un innalzamento della sovratensione sino a 2 UP/F (nel caso di rischio di fulminazioni dirette, si aggiunge la sovratensione dovuta a fenomeni di induzione elettromagnetica nella spira formata dai conduttori che connettono l’SPD agli apparecchi).
Tale effetto è trascurabile se la lunghezza della linea tra SPD e apparecchiature da proteggere (la più lontana) non supera i 10 m (figura 3). Nella maggior parte degli appartamenti, un SPD posto all’origine dell’impianto nel quadro principale è sufficiente a proteggere tutti i carichi.
Al contrario, nella maggior parte dei casi, un unico SPD installato in prossimità del collettore centrale di terra posto alla base dell’edificio non è adeguato perché è troppo lontano dalle apparecchiature da proteggere (figura 4).
Per impianti più estesi, la distanza dei carichi maggiore di 10 m non è più trascurabile e l’SPD posto all’origine dell’impianto – nel quadro principale – non è sufficiente.
La soluzione più semplice è installare ulteriori SPD a meno di 10 m di distanza dalle apparecchiature da proteggere (in un quadro secondario o nelle prese a spina) opportunamente coordinati con quello a monte (nel caso di SPD ABB di tipo 2, è sufficiente che siano installati ad almeno un metro di distanza perché siano coordinati). In alternativa all’installazione di SPD secondari è possibile ricorrere a SPD con UP più
bassa ma questa procedura non è sempre praticabile.
È chiaro che anche i quadri secondari devono essere raggiunti dal corrispondente cavo di protezione principale perché possa essere rispettata la regola dei 50 centimetri per il cablaggio efficace degli SPD (figure 5 e 6).
Articolo sulla variante 5 – Norma CEI 64-8: novità sulla protezione contro le sovratensioni di origine atmosferica
Articolo – Guida alla scelta degli SPD (surge protection device)
Articolo – Faq e approfondimenti sugli scaricatori di sovratensione
Articolo redatto dai tecnici di ABB per Elettricomagazine