Mobilità elettrica: la strada è tracciata, ma ancora tutta da percorrere

Come preparare un territorio alla rivoluzione della mobilità elettrica? Jaguar Land Rover Italia e Eurac Research presentano i dati di una ricerca che mette in luce opportunità e sfide legate a un trend ormai ben avviato
auto full electric Jaguar I-Pace

La mobilità sta affrontando importanti cambiamenti volti a renderla più user friendly, ritagliata sui bisogni individuali e soprattutto più sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale ed economico. Tantissimi i fattori che influenzeranno la mobilità del futuro: dalle innovazioni tecnologiche alla digitalizzazione dell’energia, dall’aumento della popolazione alla maggiore urbanizzazione…

In Europa è il settore dei trasporti e della mobilità a contribuire in modo significativo alle emissioni di CO2 e al consumo finale di energia. L’unione Europea ha fissato obiettivi ambiziosi di riduzione delle emissioni di CO2 con misure volte a limitare l’impatto ambientale ed energetico dei trasporti. Proprio in questo ambito la mobilità elettrica gioca un ruolo importante.

Nel 2017 le nuove immatricolazioni di auto full electric e ibrido plug-in hanno superato a livello mondiale 1.2 milioni di unità e si stima che il parco auto elettrico globale potrebbe oscillare tra i 9 milioni e i 20 milioni entro il 2020 e tra i 40 milioni e i 70 milioni entro il 2025. Questo a conferma che l’elettrificazione è una delle colonne portanti del futuro della mobilità.

In Europa la quota di mercato dei nuovi veicoli elettrici è attorno all’1% e si stima che nel 2030 costituiranno il 30% della totalità delle vetture. Il paese più virtuoso è la Norvegia, mentre fanalino di coda è l’Italia, dove la quota di mercato dei veicoli elettrici è solo lo 0,25% e rappresenta un quinto di quella degli altri grandi Paesi europei (poco più dell’1%).

Mobilità elettrica: non solo veicoli

E l’infrastruttura per la ricarica delle auto elettriche? L’Europa conta circa 100.000 infrastrutture di ricarica, suddivise fra punti pubblici e privati, mentre l’Italia ne conta circa 3.000 pubbliche, che ammontano al 20% del totale presente sul territorio nazionale, limitando le possibilità di accesso agli automobilisti, dato che il restante 80% è privato. Attualmente stanno però partendo diversi progetti che hanno l’obiettivo di aumentare considerevolmente il numero delle colonnine di ricarica per supportare al meglio la trasformazione in atto.

Le regioni più attive in termini di mobilità elettrica sono Lombardia, Lazio e Trentino Alto Adige, che da sole registrano oltre la metà dei veicoli full electric.

ricarica wall box Jaguar I-Pace

L’Alto Adige vanta un posizionamento come “green region” perseguito anche nel settore della mobilità attraverso un sistema strutturato che non si limita alla mera incentivazione, ma la integra in un progetto più ampio che ha come obiettivo quello di rendere l’Alto Adige una regione modello per una mobilità alpina sostenibile entro il 2030.

Un mercato in crescita

Non a caso è stata scelta Bolzano come cornice per la presentazione dei risultati della ricerca sulla diffusione dei veicoli elettrici commissionata da Jaguar Land Rover Italia al Center for Advanced Studies e all’Istituto per le energie rinnovabili di Eurac Research, in collaborazione con Alperia.

La scelta di intraprendere questa ricerca nasce dalla strategia di Jaguar Land Rover volta a sviluppare tecnologie innovative e offrire versioni elettriche per ogni vettura, a partire dal 2020.

Jaguar I-Pace colonnina di ricarica elettricaJaguar, infatti, propone il nuovo suv I-PACE, un veicolo totalmente elettrico che grazie all’innovativa batteria agli ioni di litio da 90 kWh offre un’autonomia di 480 km (nel ciclo europeo WLTP). Utilizzando un dispositivo di ricarica rapida a corrente continua da 100 kW è possibile ricaricare la batteria, da 0 all’80%, in appena 40 minuti, mentre con un classico wall box domestico a corrente alternata da 7 kW èpossibile raggiungere lo stesso livello di ricarica in poco più di 10 ore.

Una suite di funzioni intelligenti e di app per smartphone consente il monitoraggio dello stato di carica del veicolo, sia l’autonomia durante un viaggio.

I risultati dell’indagine

Il sondaggio di Eurac Research e Jaguar Land Rover parte dall’Alto Adige e prosegue studiando lo scenario a livello nazionale e internazionale, con uno sguardo alle prospettive future prendendo in esame la diffusione dei veicoli ibridi plug-in (PHEV) e veicoli elettrici a batteria (BEV).

Emerge come stiano crescendo le immatricolazioni di veicoli elettrici sul territorio, raddoppiate nel 2017 rispetto al 2016. Questa crescita è accompagnata da un piano di installazione di circa 5.000 colonnine da parte di Alperia (provider di servizi energetici a
360 gradi).

La popolazione considera la mobilità elettrica una scelta possibile, ma sono necessarie più informazioni su consumi e risparmi conseguibili, oltre alla necessità di un ulteriore ampliamento della rete infrastrutturale e l’ottimizzazione dei tempi di ricarica.

Per quanto riguarda i turisti, nonostante il 91,3% arrivi in Alto Adige in auto, la ricerca ha evidenziato come utilizzerebbero volentieri in loco mezzi alternativi.

la mobilità elettrica secondo Jaguar

Le barriere alla diffusione della mobilità elettrica

A livello nazionale, Eurac Research e Jaguar Land Rover hanno cercato di individuare le principali barriere all’acquisto che sembrano di natura tecnologica, economica e ambientale.

Quelle identificate da Jaguar Land Rover – e confermate dalla ricerca – sono: poche colonnine di ricarica, l’autonomia e i lunghi tempi di ricarica, i costi d’acquisto superiori ai modelli tradizionali, la produzione e lo smaltimento delle batterie stesse.

A tutto questo si aggiungono le barriere psicologiche: una delle leve più importanti per l’acquisto consiste nel mettere in luce il risparmio economico a lungo termine.

I plus dei veicoli elettrici

Autonomia batteria Jaguar I-PaceMa, in definitiva, com’è guidare un veicolo full electric come Jaguar I-PACE? La sensazione al volante è che lasci grande libertà all’autista: con il “piede leggero” è possibile ottenere una interessante autonomia, merito anche del sofisticato sistema di recupero dell’energia in rilascio e frenata, insieme a un elevato comfort di viaggio.

In caso di necessità, però, I-PACE è capace di offrire performance di assoluto rilievo. L’accelerazione e la ripresa sono quelle tipiche delle auto elettriche ad alte prestazioni: senza esitazione, a qualsiasi regime.

Pulita, ecologica e sicura, la I-PACE offre prestazioni sportive sostenibili, un’intelligenza artificiale (AI) di prossima generazione e la tipica praticità dei SUV cinque posti, che consentono a Jaguar di essere all’avanguardia nel settore delle auto elettriche.

Rimane l’ansia da batterie: rispetto a quanto avviene con le vetture tradizionali, dove l’autonomia è meno sensibile allo stile di guida, con l’elettrico è buona norma tenere presente la durata del viaggio prima di lasciarsi prendere dall’entusiasmo di una guida sportiva.

Come evidenziato dalla ricerca commissionata da Jaguar Land Rover Italia, infatti, le colonnine di ricarica non sono ancora così diffuse, non tutte sono ad alta capacità e, talvolta, risulta frustrante arrivare e trovarle occupate da altri veicoli in fase di ricarica.

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Alessia Varalda

Ingegnere elettrotecnico con esperienza come Project Manager presso un'importante multinazionale attiva nel settore dell'energia e dell'automazione. La curiosità verso le tecnologie innovative e le soluzioni all'avanguardia nel mondo delle energie (tradizionali e rinnovabili) mi ha portata a lavorare per 14 anni presso un importante editore di riviste tecniche di settore scrivendo di home&building automation, illuminazione, comfort, efficienza energetica e sostenibilità.
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