Dal fotovoltaico alla mobilità elettrica, il passo è green

Il futuro della “vera” mobilità elettrica green, connessa a fotovoltaico e accumulo, nelle voci dei protagonisti del mondo rinnovabile riuniti da Solare B2B a That’s Mobility
fotovoltaico e mobilità sostenibile

Che mobilità elettrica sarebbe senza fotovoltaico? Non vi sono dubbi sui floridi anni a venire della prima, almeno guardando i dati dell’ultimo eMobility Report e le altrettanto chiare intenzioni delle case automobilistiche. Resta invece da approfondire il link tra trasporto elettrico e rinnovabili, per chiudere quel circolo virtuoso avviato dalla transizione energetica verso soluzioni green e decarbonizzate.

Questa la “provocazione” lanciata da Davide Bartesaghi, direttore di Solare B2B, in apertura della tavola rotonda “Fotovoltaico e mobilità elettrica: un binomio vincente?”, tra gli appuntamenti chiave del secondo giorno a That’s Mobility 2018.

Non basta elettrificare i trasporti per ottenere un sistema sostenibile e orientato al futuro – spiega il moderatore -. Perché si compia la rivoluzione e-mobility serve intervenire sulla fonte di produzione dell’energia necessaria ad alimentare i veicoli. Ci ritroviamo a un bivio: continuare a utilizzare fonti fossili, spostando il problema delle emissioni inquinanti dai gas di scarico alle centrali elettriche, oppure sostenere la connessione intelligente tra rinnovabili e mobilità elettrica. E non serve dire che la seconda opzione garantisce la vera innovazione”.

Una roadmap di economia circolare destinata ad affidarsi in primis al fotovoltaico, che già vanta ottima capillarità sul territorio italiano e un certo fermento legato alla realizzazione di impianti connessi a sistemi di accumulo e stazioni di ricarica per veicoli elettrici in contesti residenziali, condominiali e urbani.

Ma la transizione energetica corre veloce, con finestre tecnologiche pronte ad aprirsi e chiudersi in tempi tanto rapidi dal non concedere indugi alla filiera delle rinnovabili.

Ai rappresentanti delle principali aziende del settore, riunite al tavolo dei relatori, l’arduo compito di riflettere sul ruolo primario del fotovoltaico nell’avvento della smart mobility.

Come agganciare il binomio fotovoltaico – mobilità elettrica?

La prima considerazione spetta a Alberto Pinori, che dal duplice “osservatorio” di presidente di Anie Rinnovabili e direttore generale di Fronius conferma la tendenza a integrare le innovazioni legate al mondo elettrico. “Fotovoltaico ed e-mobility si stanno sposando anche a livello legislativo, come mostrerà il nuovo decreto rinnovabili. Il cambio di paradigma legato alla generazione distribuita si riflette anche a livello di sistema-Paese, dove l’autoconsumo assume connotazioni di ampio respiro verso obiettivi di indipendenza energetica”, esordisce Pinori.

Il fotovoltaico smart associato alla mobilità elettrica avrà dunque grandi possibilità nelle logiche commerciali di hotel, uffici, supermercati, luoghi pubblici, nella riqualificazione dei condomini e, soprattutto, nel car sharing, epocale transizione ideologica dall’auto di proprietà alla condivisione di mezzi pubblici. “Il tutto – aggiunge il presidente di Anie Rinnovabili -, senza dimenticare la grande opportunità di sviluppo per le utility in termini di rete e di servizi ad aziende e consumatori”.

tavola rotonda solare B2B mobilità elettrica e fotovoltaicoSull’importante ruolo del car sharing, nella trasformazione green dei nostri centri urbani e del trasporto pubblico, si sofferma anche Fabrizio Seghetti, sales area manager mobilità elettrica di Ingeteam, sottolineando gli affascinanti scenari di una mobilità elettrica vista come ponte tra generazione distribuita e automotive, nella nuova modalità di fruizione condivisa sia del veicolo sia delle stazioni di ricarica.

Tra i fattori chiave di questo “aggancio” vincente, Diego Trabucchi, head of e-mobility sales di Fimer, colloca anche le sinergie tra aziende del settore, volte a rendere più accattivante la mobilità elettrica, lavorando sulla comunicazione. Sarà infatti fondamentale fare leva sulla sensibilità degli utenti già legati al fotovoltaico per rilanciare proposte complete di ricarica dei veicoli. Come? “Dimostrando la sostenibilità di progetti di questo tipo, offrendo ai nostri clienti industriali solidi modelli di business, con particolare attenzione alla prospettiva del noleggio a lungo termine”, spiega il manager di Fimer.

La partita si gioca su accumulo e integrazione

Ai due componenti fondamentali della transizione energetica – fotovoltaico ed e-mobility – si aggiunge il doveroso apporto dei sistemi di accumulo, lungo il percorso dell’autoconsumo. Nell’opinione del progettista Mauro Moroni, Ceo di Moroni & Partners, lo storage rappresenta quel “tassello” in grado di abilitare definitivamente lo sviluppo della mobilità elettrica basata su fonti rinnovabili, verso un futuro fatto di impianti dimensionati, efficienti, in un sistema edificio-auto ottimizzato.

Sinergia confermata anche da chi, come ABB, da tempo unisce componente solare e trasporto elettrico: “Non dobbiamo più soffermarci sul singolo prodotto – precisa Paolo Ferré, product marketing specialist di ABB -, bensì sul sistema globale e sull’integrazione delle parti rinnovabili ed elettriche. Il passaggio fondamentale per approdare alla smart mobility è rappresentato dalla gestione automatica e intelligente dei carichi, nell’integrazione tra impianto fotovoltaico, accumulo e ricarica dei veicoli elettrici”.

Anche secondo Mario Cattaneo, sales manager north west Italy di SolarEdge la transizione energetica passa dall’integrazione nel nuovo concetto di sistema-casa, dove l’inverter intelligente è il centro focale della gestione dei carichi. Un’idea di fotovoltaico “su misura” per l’utente che vive l’abitazione, sia in termini di kiloWatt, sia in termini di componenti del sistema, con soluzioni espandibili anche in futuro.

Torna quindi l’idea di soluzione completa che non contempla prodotti fini a se stessi ma “mattoncini” connessi di un nuovo modo di abitare, che passa anche dalla mobilità elettrica.

La filiera è pronta alla mobilità green?

e-mobilityNon poteva mancare, nel panorama di aziende “convocate” da SolareB2B, la voce dei distributori, rappresentati da Giovanni Strapazzon, CTO di VP Solar. “La tecnologia è matura e pronta ad affrontare la sfida della ricarica “pulita”, per questo sentiamo il bisogno di trasferire ai professionisti il know how necessario per mettere in pratica questa connessione tra fotovoltaico e mobilità elettrica – sottolinea Strapazzon -. Rispetto al resto Europa, l’Italia vanta una posizione geografica privilegiata in termini di irraggiamento, dobbiamo favorire la diffusione dei veicoli elettrici alimentati dall’energia solare. Vogliamo essere interpreti di questo cambiamento tecnologico e “culturale” crescendo insieme ai nostri partner e lavorando incessantemente alla loro formazione”.

Una trasformazione che non si ferma alle sole competenze di installatori e system integrator, ma tocca anche la mente del cliente finale, come evidenzia il brand manager di Growatt Giovanni Marino: “Non credo assisteremo al boom della mobilità elettrica, come nel caso del fotovoltaico dieci anni fa, vedremo piuttosto un progressivo ma incisivo cambiamento nelle abitudini dei cittadini, delle aziende e delle pubbliche amministrazioni. La formazione diventa fondamentale sia per il professionista sia per il cliente finale, per non ripetere gli errori del passato serve trasmettere messaggi veritieri sulle possibilità offerte dall’integrazione di queste nuove tecnologie”, sostiene il relatore.

La tecnologia non basta se i professionisti non acquisiscono le competenze necessarie a installare sistemi di smart mobility

Affrontare l’e-mobility con “ponderato” entusiasmo

Gli attori del mercato fotovoltaico intervenuti a That’s Mobility concordano infine nel preferire ai facili entusiasmi degli investimenti a lungo termine, basati su solidi modelli di business e su piattaforme smart di gestione della ricarica dei veicoli elettrici che superino il concetto di semplice colonnina. Servirà inoltre accompagnare gli utenti finali nell’adeguamento a questo nuovo e flessibile modo di “fare benzina”, sfatando soprattutto il mito della range anxiety e promuovendo l’affidabilità della mobilità elettrica anche sulle lunghe distanze.

L’integrazione tra fotovoltaico ed e-mobility è fattibile, conveniente e vivamente consigliata… purché la qualità dei servizi non lasci mai spazio all’improvvisazione.

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Maria Cecilia Chiappani

Copywriter e redattore per riviste tecniche e portali dedicati a efficienza energetica, elettronica, domotica, illuminazione, integrazione AV, climatizzazione. Specializzata nella comunicazione e nella promozione di eventi legati all'innovazione tecnologica.
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