Nell’ambito delle nuove costruzioni, il decreto rinnovabili, definendo una quota minima (ad oggi il 50%) di energia prodotta da rinnovabili per il riscaldamento, il raffrescamento e la produzione di acqua calda sanitaria, ha rivoluzionato il modo di concepire l’impianto di riscaldamento, aprendo la strada alle tecnologie più ecologiche ed efficienti, quali pompe di calore. Lo stesso decreto definisce una superficie minima di impianto fotovoltaico da installare, sancendo di fatto la coppia pompa di calore e fotovoltaico sui nuovi edifici.
Le pompe di calore non sono però una soluzione solo per le nuove costruzioni, ma possono essere un’interessante alternativa anche in caso di ristrutturazione o sostituzione di un generatore esistente come ci spiega Elena Marazzi, Product Manager di Daikin.
Sostituire la vecchia caldaia con una pompa di calore o un sistema ibrido composto da pompa di calore e caldaia a condensazione comporta da subito due notevoli vantaggi: prima di tutto un risparmio sulle bollette che può essere intorno al 35% o anche al 50% a seconda dei casi. Inoltre, la sostituzione del vecchio generatore a gas con una pompa di calore o ibrida di nuova tecnologia comporta un immediato aumento della classe di efficienza energetica dell’intero edificio con conseguente aumento di valore dell’immobile.
L’utente finale ha iniziato a prendere dimestichezza in questi anni con le pompe di calore e gli importanti vantaggi di risparmio energetico e di emissioni evitate che esse possono conseguire.
L’etichetta energetica applicata dal 2015 ai sistemi di riscaldamento sta svolgendo un’importante funzione di divulgazione: le caldaie a condensazione raggiungono una classe di efficienza in riscaldamento A, i sistemi ibridi A++ e le pompe di calore hanno invece classi di efficienza fino alla A+++ (etichetta in vigore dal 2019) come le nuove Altherma 3. È in elaborazione anche un piano di etichettatura delle caldaie esistenti, in concomitanza con la manutenzione obbligatoria, con lo scopo di rendere consapevole l’utente finale dell’inefficienza del sistema di riscaldamento esistente e dei possibili vantaggi conseguibili dalle nuove tecnologie.
Uno dei principali ostacoli fino ad oggi presenti era la necessità di dover cambiare i terminali dell’impianto di riscaldamento per passare da un impianto ad alta temperatura a radiatori ad un impianto a bassa temperatura, come ad esempio il pavimento radiante. Questo comportava interventi di ristrutturazione importanti. Ad oggi con le pompe di calore Altherma 3, che raggiungono temperature di mandata di 65°C, è possibile mantenere i radiatori esistenti riducendo drasticamente l’impatto economico della sostituzione.
Gli incentivi fiscali per gli interventi di riqualificazione energetica e il conto termico rappresentano inoltre un ruolo importante per la diffusione di tecnologie innovative ed efficienti. L’incentivo conto termico risulta particolarmente interessante per le pompe di calore grazie alla sua forma di erogazione: fino a 5.000 € il contributo è accreditato direttamente e in un’unica rata sul conto corrente del beneficiario.
Abbinare il fotovoltaico alle pompe di calore o a un sistema ibrido con pompa di calore e caldaia integrate è un’ottima soluzione. La pompa di calore permette di aumentare l’autoconsumo di energia elettrica e, allo stato attuale delle tariffe, riuscire a sfruttare al massimo l’energia prodotta mediante il proprio impianto fotovoltaico.
Grazie alla pompa di calore è possibile utilizzare l’elettricità autoprodotta per il riscaldamento e per la produzione dell’acqua calda sanitaria. La pompa di calore può inoltre trasformarsi in una vera e propria “pila termica” sfruttando i surplus di energia elettrica prodotta in alcuni momenti della giornata per aumentare la temperatura dell’accumulo ed accumulare calore che può essere utilizzato come integrazione al riscaldamento o produzione di acqua calda sanitaria in un secondo momento. Per fare questo le nostre pompe di calore sono dotate di funzione smart grid che ne ottimizza il funzionamento abbinato.
Le pompe di calore sono già in grado di fornire riscaldamento, raffrescamento e acqua calda sanitaria in un unico prodotto interfacciabile in una soluzione più completa che comprende anche la ventilazione meccanica controllata con il recupero di calore e la gestione dei terminali. Questi prodotti, sempre più integrati e caratterizzati da un design compatto e moderno, devono essere accompagnati da interfacce user friendly per gli utenti, e a servizi di configurazione e post vendita dedicati ai professionisti del settore: questa è la sfida dei prossimi anni!