Mobotix: la sicurezza tra GDPR e Privacy

Privacy, cybersecurity e protezione dei dati. Mobotix ha anticipato le nuove norme europee contenute nel GDPR 2018 e propone il proprio “Cactus Concept”, per videocamere che diventano piattaforme informatiche impenetrabili

Il 25 maggio scorso è entrato in vigore il Nuovo Regolamento Europeo GDPR 2018 (General Data Protection Regulation) che in Italia sostituisce il Codice della privacy. Quali cambiamenti comporti per il comparto della videosorveglianza ce lo spiega Alberto Vasta, Regional Sales Manager Italy and Malta, presso Mobotix, a cui chiediamo se, nella protezione della privacy, la tecnologia sia da considerare un’alleata o una nemica.

Privacy e GDPR sono concetti distinti” spiega Vasta “il primo è relativo alla tutela del lavoratore in ambito lavorativo, mentre il secondo al tema della sicurezza informatica (cybersecurity) e della protezione dei dati”. Scegliere quale tra i due sia più importante è difficile, poiché si tratta di due canoni diversi.

Progresso tecnologico: privacy e cybersecurity

alberto vasta MobotixDal punto di vista della Privacy tecnicamente con le soluzioni Mobotix è possibile eseguire una registrazione che permetta di rispettare pienamente tutte le normative: per esempio si possono scegliere fasce orarie di registrazione o mascherare il volto del lavoratore con immagini pixellate. “Oltre a questo, ci avvaliamo anche della tecnologia termica: la nostra videocamera ha due occhi, uno che mostra in megapixel ciò che vede l’occhio umano, e uno che rileva invece soltanto il calore, mostrando la persona esclusivamente con un’immagine termica mentre l’ambiente è visualizzato in megapixel. Questa tecnologia permette quindi di monitorare anche aree estremamente sensibili, senza violare la privacy del lavoratore”.

Per quanto riguarda invece l’applicazione del GDPR, che è relativo alla sicurezza informatica, “per noi costituisce una sorta di rivincita perché, sin dall’inizio, abbiamo puntato a soluzioni altamente protette che ora sono completamente in linea con quanto richiesto dal nuovo regolamento europeo”.

Mobotix e il “Cactus Concept”

La nuova normativa, spiega Vasta, prevede una regolamentazione molto ferrea sia da un punto vista legale, sia tecnico: dalla cifratura dei dati fino alla gestione delle password di accesso e dei codec utilizzati.

“Mobotix in questo senso offre garanzie molto elevate ai propri clienti e ha lanciato il Cactus Concept, un progetto interamente dedicato alla sicurezza dei dati e al garantire la totale conformità dei propri sistemi alla normativa vigente”. L’immagine della telecamera è stata associata appositamente all’idea di un cactus, una pianta in grado di vivere in ambienti ostili, di autogestirsi e inaccessibile; “proprio come la nostra videocamera, che infatti può essere installata in qualsiasi ambiente e contesto senza difficoltà, non ha bisogno di terze parti per funzionare ed è impenetrabile, come testato di recente da alcuni esperti che si occupano di penetrazione di siti web e webcam”.

cactus concept MobotixMentre la tecnologia Mobotix risponde da tempo a esigenze quali la criptazione dei dati, effettuata ad ogni loro transitano dalla telecamera all’unità di registrazione, e il cambio password che viene richiesto dal sistema in modo automatico ogni mese, non tutte le soluzioni sul mercato hanno le stesse caratteristiche.

“I sistemi esistenti e non in linea con quanto richiesto dal Regolamento si possono rimodernare e adattare alla nuova normativa che però, essendo tecnicamente molto severa, prevede una serie talmente variegata di caratteristiche che non tutte le case produttrici riescono ad avere. Come Mobotix stiamo facendo leva su questi argomenti da ben prima dell’emissione della normativa, portando avanti il programma Vertical event, con convegni dedicati agli utenti finali – spesso Pubbliche Amministrazioni –, agli integratori di sistema e agli installatori elettrici. Incontri in cui spieghiamo i vantaggi della nostra tecnologia che garantisce la sicurezza dei dati”.

Consapevoli di cosa significa sicurezza

Ci vuole prima di tutto consapevolezza, in termini di cosa si possa chiedere alla tecnologia che si installa, di cosa si sceglie, della competenza delle persone a cui ci sia affida.

“Non solo i sistemi di videosorveglianza si stanno perfezionando, ma anche tutti gli apparati passivi, ovvero tutti i device che fanno parte di un sistema di videosorveglianza cominciano a essere più complessi proprio perché facilmente ‘bucabili’. Noi sottolineiamo sempre che la videocamera può essere il punto di arrivo di un attacco informatico ma anche il punto di partenza, ovvero l’accesso ai dati per hacker capaci. Per questo cerchiamo di dare quanta più sicurezza possibile, ragionando principalmente sulla telecamera come se fosse un elemento esclusivo dell’impianto”.

A questo scopo durante la Global Partner Conference 2018 svoltasi in Germania dal 26 al 30 ottobre alla presenza di tutti i partner di Mobotix, l’azienda ha presentato le sue novità, “non solo gli applicativi e i nuovi modelli di telecamere, ma anche un’infrastruttura di rete a marchio Mobotix ovvero dotata di una configurazione specifica per le nostre soluzioni. Con questa infrastruttura quindi ci occuperemo anche di archiviazione dei dati, in aggiunta a quanto sviluppato negli ultimi mesi. Le videocamere infatti saranno dotate di quattro sensoristiche a bordo: temperatura, luce, audio e movimento. Tanti occhi che non vedono ma sentono. Oltre a questo, abbiamo aggiunto anche switch industriali passivi e una serie di altri apparati passivi che andranno a costituire l’intera infrastruttura di un sistema di videosorveglianza interamente marchiato Mobotix”.

Pronti al futuro

Immaginare il futuro è difficile, afferma Vasta. “Ciò che c’è ora sul mercato è qualcosa di estremamente complesso, con applicazioni avveniristiche che fino a dieci anni fa si vedevano solo nei film. Noi però abbiamo deciso di dotare la nuova telecamera – che uscirà a breve – di un processore ancora più potente che ci consentirà di caricare nuovi applicativi che ancora non abbiamo pronti; semplicemente abbiamo messo in preventivo che in futuro ci verrà chiesto qualcos’altro. La nostra tecnologia infatti è fondamentalmente una piattaforma informatica e quindi, come un PC, abbiamo pensato di dotarla in modo tale da potervi integrare nuove eventuali applicazioni”, restando così pronti anche a un futuro difficile da immaginare.

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Alessia Varalda

Ingegnere elettrotecnico con esperienza come Project Manager presso un'importante multinazionale attiva nel settore dell'energia e dell'automazione. La curiosità verso le tecnologie innovative e le soluzioni all'avanguardia nel mondo delle energie (tradizionali e rinnovabili) mi ha portata a lavorare per 14 anni presso un importante editore di riviste tecniche di settore scrivendo di home&building automation, illuminazione, comfort, efficienza energetica e sostenibilità.
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