Viva gli edifici integrati! Perché credere nelle tecnologie IoT

Connettere, monitorare e gestire sono i tre cardini di quell’idea di progettazione integrata che trasforma le tecnologie IoT in formidabile anello di congiunzione tra i tanti e diversi sistemi intelligenti di case, edifici, industrie e città. Un’inarrestabile evoluzione tecnologica, ma soprattutto culturale, che “costringe” la filiera impiantistica ad associare sempre più il concetto di building automation alla paradigmatica frontiera delle tecnologie IoT, abbracciando ogni aspetto del vivere quotidiano.

Se pensiamo alla marea di oggetti connessi disponibili sul mercato e alle infinite e trasversali possibilità di integrazione, cosa cercano building manager e clienti finali quando investono in soluzioni digitali? Anche in questo caso, la risposta è triplice:

Questi requisiti progettuali, uniti a tanta innovazione tecnologica, hanno “ispirato” la ricchezza contenutistica di Illuminotronica 2018 con dispositivi, piattaforme e strumenti smart volti migliorare la qualità della nostra vita grazie agli edifici integrati.

Integrazione pronta all’uso

hintegroRiprendendo il tema della semplicità di configurazione e di utilizzo, il primo tassello dell’integrazione in mostra a Bologna si chiama HiNTEGRO.

La soluzione personalizzabile proposta da Ciemme consente di gestire impianti e infrastrutture di case e interi edifici attraverso computer, smartphone e tablet (con app HiNTEGRO) e pannelli touch. Grazie al system integration server è possibile interconnettere tanti ambiti applicativi (room controller, controllo accessi, comfort, termoregolazione, illuminazione, automatismi tapparelle, elettrodomestici, videocitofonia, ecc.), integrando anche tecnologie di diversi brand.

Il “cervello” del nostro smart building si interfaccia infatti con i protocolli KNX, Modbus, Dali, VRF, VRV, BacNet, DMX, I2C, ONVIF e HDMI; comunica con gli standard MyHome Bticino, ByME Vimar, Tutondo, Vivaldi, Sonos e si può collegare ai più diffusi sistemi di sicurezza che “parlano” Risco, Tecnoalarm, CSI, Bentel e AVS. Oltre alla gestione intelligente di impianti ed edifici, HiNTEGRO garantisce il monitoraggio dei consumi, delle utenze e delle fonti energetiche, mettendo a disposizione dei building manager una precisa e immediata reportistica in tempo reale.

Edifici integrati e Industrial IoT: controllo wireless per ogni esigenza

kerberos x monitorInsieme al noto sistema di contabilizzazione e di termoregolazione smart MaggiorDomo, Kerberos ha portato a Illuminotronica 2018 X-Monitor, proposta Industrial IoT per il monitoraggio dei consumi e il controllo wireless di ambienti industriali e civili.

Il dispositivo 100% made in Italy è in grado di raccogliere e di trasmettere dati in modo affidabile e sicuro, attuando tutto il potenziale delle tecnologie IoT in un’infrastruttura concreta, basata su protocollo mesh X-MP. In ottica di riduzione dei consumi e di manutenzione predittiva, la soluzione X-Monitor è accompagnata dalla piattaforma X-Platform, che consente analisi avanzate con elaborazione KPI e sensori virtuali. L’ecosistema professionale Kerberos si applica ovunque vi siano necessità di monitoraggio, trasformazione dati e attuazione, in applicazioni legate a Industria 4.0, data center, edifici telecom, hospitality, centri commerciali, retail, aeroporti, parcheggi e grandi aree urbane.

Tecnologie IoT a servizio della smart home

F&f WAVETra le più interessanti presenze internazionali di Illuminotronica 2018, la realtà polacca F&F con il suo innovativo sistema radio per applicazioni domestiche F&Wave, soluzione semplice da installare e ideale nel caso di riqualificazioni e interventi non invasivi. La famiglia di dispositivi wireless consente infatti di gestire facilmente, da remoto, illuminazione (dimmer incluso), tapparelle, apertura/chiusura porte e altri “oggetti” della smart home attraverso palmari, telecomandi wireless e interruttori abilitati integrando il sistema radio all’impianto elettrico esistente.

Una proposta espressamente pensata per aumentare comfort ed efficienza energetica in modo efficace ed economicamente conveniente. Tra le caratteristiche dei ricevitori/attuatori F&Wave, spicca in particolare la possibilità di connettere gli ingressi per il controllo locale agli interruttori elettrici già operativi nell’abitazione, al fine di limitare il numero di comandi wireless e di ridurre al minimo il costo complessivo del sistema.

Illuminotronica 2018 ha sottolineato le sfide e le opportunità dell’integrazione di sistemi

Nel mondo integrato di KNX con esempi di edificio 4.0

La nostra carrellata di tecnologie e soluzioni per gli smart building si chiude con il doveroso cenno all’area demo promossa da KNX Italia e dai KNX Professionals. Impegnati nelle sessioni formative e nella zona espositiva, a supporto dei pannelli per la gestione e il controllo degli impianti nella nuova idea di edificio 4.0, i system integrator certificati KNX Partner hanno coinvolto i numerosi visitatori dello stand nella simulazione “domotica” di quattro contesti applicativi:

Un’integrazione multiforme, confortevole ed efficiente, accumunata dai tanti dispositivi KNX per gli edifici connessi.

Baxi: ogni nuova caldaia nasce da energia fotovoltaica

Sostenibilità, energia verde ed efficienza energetica sono le esigenze di ogni impresa, è il caso dell’impianto fotovoltaico da 1 MW per la fabbricazione delle caldaie dell’azienda Baxi a Bassano del Grappa (VI).

3.675 pannelli fotovoltaici FuturaSun FU270P, 6000 m2 di superficie, 19 Inverter, 8 km di cavi elettrici, 1.250.000 kWh di produzione di energia annua, 650 t/anno di CO2 risparmiate sono alcuni nei numeri dell’impianto fotovoltaico semi-integrato realizzato da Cpl Concordia (MO) e allacciato a maggio 2018.

FuturaSun modulo policristallino FU270PL’impianto eroga una potenza di 992 kWp che soddisfa il 25% del fabbisogno annuale di energia elettrica di tutto lo stabilimento e il 100% del fabbisogno per la fabbricazione delle caldaie. Grazie a questo impianto fotovoltaico è stato possibile rendere rinnovabile dal punto di vista energetico la linea di produzione caldaie.

I pannelli scelti di FuturaSun hanno celle ad alta efficienza riducono la perdita di corrente ed incrementano la potenza di uscita e si caratterizzano elevata resistenza alle alte temperature, vetro temperato da 3,2 mm, massima resistenza d’urto alla grandine.

Inoltre, garantiscono una resa contrattuale almeno del 90% fino al termine del 20° anno, e almeno dell’87% alla fine del 25° anno di vita del modulo fotovoltaico.
FuturaSun ha ottenuto le certificazioni TÜV Rheinland secondo i nuovi standard internazionali IEC 61215:2016 per la qualità dei moduli fotovoltaici e IEC 61730:2016 per la sicurezza dei moduli.

La qualità garantita dei prodotti, la disponibilità dei pannelli – grazie a un’ampia e versatile capacità produttiva – e l’assistenza specializzata dei tecnici sono alcuni dei plus che ha messo in campo FuturaSun.

Evoluzione tecnologica, sfida competitiva, garanzie alla clientela, con un alto profilo etico di salvaguardia dell’ambiente caratterizzano le tre aziende che hanno creduto, voluto e realizzato questo impianto.

Cosa vogliono i building manager? Approccio integrato ed edifici connessi

Dietro un edificio intelligente c’è sempre un pensiero integrato. Garantire ai building manager la possibilità di monitorare da una sola interfaccia lo status di impianti e dispositivi in strutture complesse, significa progettare il pieno controllo di ogni loro funzione, a prescindere dalle tecnologie che la compongono.

Un risultato di massima integrazione possibile solo quando tutta la filiera si impegna a uscire dal classico approccio verticale – fermandosi all’eccellenza nel proprio ambito di riferimento – per abbracciare una visione progettuale trasversale, volta alla connessione tra impianti, più volte sottolineata anche dai relatori intervenuti a Illuminotronica 2018.

Signori-Illuminotronica-convegno-building-manager“Le opportunità generate dalle tecnologie digitali – spiega Luigi Signori, integration provider di Domotica Labs, al pubblico dell’Arena IoT –, hanno molto a che vedere con la diffusione di quella “cultura” integrata che necessariamente precede la pianificazione e la realizzazione di ciascun elemento impiantistico dell’edificio. Le tecnologie sono in grado di raccogliere e di trasmettere informazioni, per monitorare le performance nel nostro building serve integrarle in unico grande cervello capace di gestire diversi organi, proprio come nel corpo umano”.

Non la tecnologia, non il materiale, non il marchio, ma il libero accesso ai dati circolanti e a tutti i dispositivi in campo consentirà ai building manager di ottenere il massimo dell’efficienza energetica e delle prestazioni dal sistema-edificio.

E questo ruolo egemonico del dato diventa discriminante nella scelta delle migliori soluzioni impiantistiche per ogni contesto applicativo, da effettuare in collaborazione con le altre figure professionali coinvolte nel progetto.

Come progettare smart building

Il moderno smart building, nell’ecosistema stilato da Luigi Signori, è composto da diversi impianti interconnessi, “costretti” a dipendere l’uno dall’altro e a condividere spazi installativi, componenti e, soprattutto, informazioni. In questa complessità multi-livello, fatta di impianti elettrici, energy management, illuminazione, comfort, ventilazione, elettrodomestici, sicurezza e molto altro, il trucco sta nell’impiegare tecnologie “assertive” e capire come gestirle tramite sistemi di supervisione che si interfaccino con ciascun elemento.

Tradotto, i progettisti che vogliono ottenere veri edifici connessi devono selezionare tecnologie riconoscibili e codificabili tramite standard internazionali per l’automazione degli edifici.

Che si tratti di KNX, ModBus o BACnet, per i sistemi cablati, oppure EnOcean, Z-Wave o ZigBee per la connessione wireless, l’importante è che i componenti del nostro edificio integrato consentano alle piattaforme di monitoraggio di “tradurre” il loro linguaggio.

“Non perdiamo tempo, tra protocolli open e proprietari, a cercare il singolo prodotto con una specifica porta – esorta Signori -, ma basiamoci su informazioni che consentono all’integratore di “studiare” come interfacciare il sistema integrato al singolo impianto o dispositivo. Fortunatamente abbiamo accesso a tecnologie fino a pochi anni fa davvero impenetrabili. Approfittiamone per affidare il nostro smart building a marchi universalmente noti, oggi più semplici da interpretare e da connettere”.

Ready for IoT, anche l’integrazione cambia pelle

Fatta chiarezza sull’approccio integrato ai sistemi di monitoraggio degli edifici, rimane un’ultima considerazione sul mondo dell’Internet of Things, attualmente soggetto allo stesso stato di fermento che caratterizzava le prime esperienze di building automation.

“Nessuno può sapere dove saremo tra cinque anni – conclude il system integrator -, ma lo scenario è sfidante, trovo stimolante osservarne la dinamicità. Il prodotto connesso sta cambiando le regole del mercato, aprendo la mente di tanti produttori internazionali in ottica di cloud e big data”. Tecnologie che entrano, giorno dopo giorno, negli scenari delle future smart city, trasferendo su scala urbana la stessa ricerca metodologica applicata all’edificio intelligente.

Ottimizzare la gestione degli edifici con sistemi integrati: il segreto è nel libero accesso ai dati e nella connessione, a monte, degli impianti

Creare edifici digitali connessi e ambienti lavorativi moderni

Come creare un ambiente di lavoro smart, orientato al futuro, flessibile ed ecosostenibile? Mettendo a fattor comune tecnologie e know how: questo ciò che hanno proposto Cisco, Panduit e Signify durante l’evento “Digital Building and Connected Lighting”.

La partnership tra Cisco, Panduit e Signify è un esempio vincente di integrazione di tecnologie avanzate per plasmare gli edifici del futuro, per consentire di trarre beneficio da tutto ciò che l’innovazione del settore è in grado di offrire.

Creare, dunque, edifici digitali connessi e ambienti lavorativi moderni, confortevoli e agili è oggi possibile.

I costruttori di impianti di edificio hanno sempre realizzato impianti autonomi e diversi, svincolati dagli altri impianti esistenti, che non erano in grado di comunicare tra loro.
Oggi la connettività e la comunicazione sono la base dei nuovi edifici, l’integrazione tra gli impianti è la chiave delle nuove realizzazioni.

Realizzare edifici digitali (Digital Building) è complesso, ma la tecnologia Power over Ethernet (PoE) viene in aiuto permettendo di ottenere infrastrutture unificate, e di semplificare la manutenzione, la gestione e il backup. Oggi i dispositivi digitali alimentabili con tecnologia PoE sono numerosissimi: sistemi di illuminazione, access point, lettori di badge, telecamere, sistemi di riconoscimento facciale, motori per serrande, sensori di temperatura, chiamate di emergenza, PC touchscreen, e tanto altro ancora.

Edifici digitali: l’importanza dell’infrastruttura fisica

L’infrastruttura fisica di collegamento è la parte meno visibile, ma è fondamentale per il funzionamento delle innovazioni tecnologiche e applicative. Panduit – che produce i componenti necessari a creare un’infrastruttura in grado di supportare gli sviluppi tecnologici – offre sostegno fisico di edifici attraverso l’Infrastruttura Fisica di Collegamento degli apparati.

Non basta un semplice cablaggio-dati, ma è necessaria un’infrastruttura fisica di collegamento, sicura non invasiva, che supporti alimentazioni anche fino a 90 W, in grado di dissipare il calore generato dal fascio-cavi, immune da archi elettrici sui punti di connessione e che supporti crescenti velocità trasmissive.

Il sistema di illuminazione connessa a supporto dello smart working

convegno edifici digitaliIl sistema di illuminazione connessa realizzato da Signify per Deloitte Digital sfrutta la tecnologia LED e il sistema di luce connessa “POE”, eliminando l’alimentazione elettrica e unendo l’infrastruttura IT di rete con quella di illuminazione.

Questa integrazione si completa con la piattaforma Interact, il nuovo software Signify che consente di raccogliere dati e trasmettere informazioni per una gestione degli spazi, oltre ovviamente a garantire risparmio energetico e ottimizzazione della luce.

L’illuminazione connessa è un’altra sfida vinta dalle LAN-Ethernet che oggi rappresentano il mezzo trasmissivo di riferimento, attraverso il quale alimentare corpi illuminanti (IP-PoE) ad alta efficienza e sensoristica, senza l’ausilio di un impianto elettrico tradizionale, rendendo sempre di più il network al centro dell’evoluzione di edifici e dei loro occupanti, sempre più connessi, digitalizzati ed efficienti” ha sottolineato Gian Piero De Martino, Network Infrastructure Business Unit Manager, Southern Europe di Panduit.

“Il sistema realizzato da Signify dimostra come, attraverso l’illuminazione connessa sia possibile creare ambienti di lavoro a misura di persone, sostenibili e flessibili. – ha aggiunto Roberto Brambilla, Market Leader Italia, Grecia e Israele di Signify – Interagire con l’ambiente di lavoro e sfruttare la tecnologia sono la chiave per una migliore efficienza energetica, ma anche per vivere gli ambienti e lavorare con maggior comfort, creando un’esperienza di livello superiore per i dipendenti.”

La connettività per gli edifici intelligenti

Per garantire la piena funzionalità degli impianti a LED progettati da Signify, Cisco ha introdotto nei nodi di rete, che costituiscono l’infrastruttura attiva di edificio. Le soluzioni UCS di Cisco al contorno garantiscono infine lo sviluppo e l’hosting di applicazioni di analitica, in grado di valorizzare sia gli investimenti fatti, sia le attività dei Facility Manager durante il ciclo di vita dell’edificio.

“Questo progetto è una ulteriore riprova del valore di un approccio convergente. Si tratta di una soluzione in grado di garantire massima produttività, risparmio energetico, riduzione dei costi e aumento del comfort, il tutto in un contesto di maggior sicurezza complessiva per coloro che “vivono” l’edificio stesso e con una modalità che rivoluzionerà la filiera del mondo Real Estate” ha concluso Michele Festuccia, system engineer leader di Cisco.

Elettromondo Rimini 2019: impiantistica integrata e fotovoltaico

L’ottava edizione di Elettromondo – l’evento fieristico dedicato all’elettricità ideato e promosso da Elettroveneta e Ferri Elettroforniture – si svolgerà in Fiera a Rimini il 22 e 23 marzo 2019.

A Elettromondo saranno presenti le novità, i prodotti e le soluzioni tecnologicamente più avanzate nei nove i settori merceologici in esposizione: dai complementi elettrici all’illuminazione e al fotovoltaico, dalla climatizzazione e riscaldamento all’automazione industriale e ai sistemi di sicurezza e televisivi, dagli accessori e attrezzature, alle soluzioni di sicurezza, ai prodotti per la termoidraulica.

La manifestazione, come di consueto, riserverà particolare attenzione all’aggiornamento professionale grazie ai convegni e ai workshop.

Focus dell’edizione 2019 l’impiantistica integrata e il fotovoltaico.

Si parte venerdì 22 marzo con il convegno “L’edificio connesso e sostenibile: l’impiantistica integrata” che illustrerà alcuni dei concetti chiave su cui si basa un edificio moderno: la fruibilità degli impianti, la riduzione dei consumi, la classificazione degli edifici in base ai sistemi di automazione presenti, la realizzazione di un’infrastruttura fisica multiservizio passiva interna. L’intervento vuole proporsi come un momento di aggiornamento sull‘integrazione smart dei sistemi e sulle normative vigenti per realizzare gli impianti a regola d’arte.

Sabato 23 marzo sarà la volta del fotovoltaico nel convegno “Impianti FV oggi e domani: nuove opportunità all’orizzonte”. Il fotovoltaico sta vivendo una seconda giovinezza, grazie anche allo sviluppo di tecnologie parallele (come le auto elettriche e i sistemi di accumulo domestici) e all’accorciarsi dei tempi di ritorno dell’investimento.

Un impianto completo offre più della somma delle singole tecnologie, poiché assicura le migliori prestazioni energetiche in tutte le condizioni di impiego. Sul nuovo, così come nelle riqualificazioni, pensare a un impianto integrato rappresenta la strategia migliore per incrementare la produttività dell’impianto stesso e il valore dell’edificio.

Un programma convegnistico decisamente interessante, che porta al centro l’impianto integrato come elemento progettuale in grado di migliorare l’efficienza e aumentare il valore dell’edificio. In questa logica la formazione e l’aggiornamento degli operatori del settore è necessaria per rassicurare il consumatore finale da un lato e per stare al passo con la nuova tecnologia adottata dalle aziende del comparto.

La partecipazione ai convegni darà diritto all’acquisizione di crediti formativi: maggiori dettagli saranno disponibili sul sito www.eventoelettromondo.it nella sezione Convegni e Workshop.

Saranno, inoltre, organizzati, i workshop curati dalle aziende espositrici e da alcune associazioni di categoria per un dialogo tra i produttori e operatori del settore elettrico, installatori e progettisti.

La partecipazione all’evento è gratuita previa registrazione obbligatoria sul sito o direttamente in fiera.

Exiway Easysign: semplice e versatile

L’essenzialità della forma, le dimensioni e lo spessore ridotto consentono a Exiway Easysign di Schneider Electric di integrarsi naturalmente in ogni ambiente.
Exiway Easysign è la risposta giusta per ogni esigenza di illuminazione di emergenza, è disponibile in 2 distanze di visibilità: 24 e 30 metri con pittogrammi adesivi inclusi nella confezione per una soluzione versatile ed economica.

Exiway EasysignSono disponibili diverse soluzioni di installazione: parete, bandiera, soffitto e sospensione con pratici accessori. I fori di fissaggio sono compatibili con le dimensioni delle scatole 503.
La staffa bandiera è inclusa nella confezione, mentre per le installazioni a soffitto e sospensione è necessario acquistare gli accessori dedicati.

Le caratteristiche che contraddistinguono Exiway Easysign:

Sono disponibili pittogrammi adesivi in 5 varianti: destra, sinistra, basso, alto e neutro. Inoltre, è possibile ordinare i pittogrammi con frecce a 45° per segnalare scale e dislivelli.

Sostituire la vecchia caldaia? Ecco perché conviene!

Comfort ed efficienza energetica, benessere e risparmio in bolletta: è possibile?  Sicuramente sì se la propria abitazione viene dotata di un impianto innovativo ed efficiente, soprattutto se la vecchia caldaia consuma troppo.

Oltre alla tecnologia performante ed efficiente sono disponibili diverse forme di incentivazione che rendono meno oneroso la sostituzione della caldaia con un nuovo sistema di riscaldamento.

Viessmann – azienda specializzata nella produzione di sistemi per il riscaldamento e condizionamento dall’ambito residenziale all’industriale, oltre che di sistemi per la refrigerazione – ha realizzato una pratica guida per orientare nella scelta e comprendere meglio il conto termico, le detrazioni fiscali 50% e l’ecobonus 65%.

Attualmente le formule incentivanti al 50% e 65% sono valide fino al 31 dicembre 2018 (per il 2019 siamo ancora in attesa di una conferma ufficiale).

Il Conto Termico

tool conto termico onlineIl Conto Termico è una tipologia di incentivazione che può essere utilizzata per interventi di efficientamento energetico o per l’utilizzo di fonti rinnovabili. Tra i vantaggi, il contributo viene direttamente sul conto corrente del richiedente dal Gestore Servizi Energetici e, per contributi fino a € 5.000, l’erogazione può avvenire in un’unica soluzione entro 60/90 giorni, diversamente l’erogazione avviene in due oppure in cinque anni, a seconda della potenza installata.

Il tool Conto Termico Online Viessmann consente di calcolare l’incentivo sui prodotti dell’azienda che utilizzano le fonti rinnovabili.

Accedono al conto termico diverse soluzioni come le caldaie a biomassa, le pompe di calore, i pannelli solari termici.

Ma non è tutto: hanno accesso al Conto Termico anche i sistemi di climatizzazione VRF Vitoclima 333-S, progettati per ottimizzare il risparmio energetico, garantire il comfort senza interruzioni di funzionamento e facilitare l’utilizzo e il controllo del sistema.

Questa soluzione consente di rispondere a ogni esigenza impiantistica: è possibile infatti collegare a ciascuna unità esterna – sia in pompa di calore, sia a recupero di calore – più unità interne anche di diverse tipologie (a parete, a cassetta, canalizzate o a pavimento / soffitto) e integrare anche sistemi di trattamento dell’aria; ciò assicura la massima flessibilità di installazione e manutenzione per realizzare impianti per il settore residenziale, commerciale e industriale.

Tra i vantaggi, quello di ottenere riscaldamento o raffrescamento da un singolo sistema.

Detrazioni fiscali 50% e 65%

Fino al 31 dicembre 2018:

Per quanto riguarda le caldaie, è necessario sottolineare che solo quelle in classe A possono rientrare nella detrazione fiscale Ecobonus.

Tra i prodotti più efficienti Viessmann propone Vitodens 200-W, la caldaia a condensazione con campo di modulazione fino a 1:20. Tra i caratteri distintivi: la qualità dei materiali e la tecnologia all’avanguardia, che caratterizzano lo scambiatore di calore Inox-Radial in acciaio inox, il bruciatore a irraggiamento MatriX e il nuovo software Lambda Pro Control Plus per controllo di combustione e portata d’aria, componenti brevettati Viessmann che garantiscono sempre la massima efficienza di funzionamento.

Abbinata a telecomando Vitotrol 200 o 300 (termoregolazione in classe VI) per una comoda gestione della caldaia da remoto, Vitodens 200-W accede alle detrazioni fiscali del 65%.

Per l’efficientamento energetico di un intero condominio, infine, sono previste detrazioni del 70% e del 75% per i lavori eseguiti sulle parti comuni dell’edificio tra il 1° gennaio 2017 e il 31 dicembre 2021.

Architettura smart alla Biennale di Venezia

Un progetto denso di significati e rimandi spirituali, il Padiglione Vatican Chapels alla Biennale di Venezia 2018, che l’architetto australiano Sean Godsell ha scelto di impreziosire con i sistemi di apertura automatica Nice. Per la prima volta ospite alla celebre mostra internazionale del capoluogo veneto, la Santa Sede ha proposto il percorso espositivo Vatican Chapels, articolato in undici opere firmate da altrettanti architetti internazionali – tra le quali anche l’installazione smart di Godsell – e ispirato alla Cappella nel bosco, progettata per il Cimitero di Stoccolma nel 1920 dall’architetto Gunnar Asplund.

Godsell per Vatican Chapels, tra spirito e automazione

L’installazione di Sean Godsell, in particolare, unisce arte, simboli religiosi e tecnologia partendo dal concept di un container rovesciato e sospeso in posizione verticale.

Con un semplice comando e i sistemi di automazione Nice, le 4 aperture laterali della cappella si inclinano fino a ricreare, dall’alto, la forma di una croce. Inoltre, all’interno della struttura uno spazio dorato esalta la luce naturale che dalla sommità giunge fino all’altare, mentre i banchi realizzati con i pali di attracco veneziani riciclati completano il suggestivo scenario dell’opera. Alla base del progetto per il padiglione vaticano, l’idea di realizzare una cappella trasferibile, da trasportare, erigere e utilizzare ovunque serva.

“La nostra tecnologia è parte integrante di questa installazione ricca di significati – commenta Lauro Buoro, fondatore e Presidente di Nice -. A esaltare la bellezza di questo progetto c’è la luce naturale, unita al concetto di movimento e apertura. Elementi che ritroviamo anche nel DNA della nostra azienda, realtà votata alla sperimentazione di soluzioni innovative attraverso la tecnologia”.

L’originale collaborazione con Godsell si inserisce in una più ampia volontà di promuovere design, cultura e ricerca del bello, anche tramite l’innovazione tecnologica, tradotta da Nice nella sponsorizzazione del Padiglione Italia, sempre nell’ambito della 16^ Mostra Internazionale di Architettura di Venezia.

Utility e transizione energetica, prove di accumulo in Calabria

Rinnovabili vs rete elettrica, una sfida alla non programmabilità dell’energia “pulita” che le utility non possono e non vogliono perdere, guardando i trend globali della transizione energetica verso la generazione distribuita e alla diffusione dei sistemi di accumulo. Proprio dal potenziale innovativo dell’integrazione tra rinnovabili e batterie – la “European Association for Storage of Energy” parla di un +49% della capacità installata di storage elettrico in Europa tra 2016 e 2017 -, nasce l’iniziativa pilota promossa da Edison nel proprio impianto fotovoltaico da 3,3 MW di Altomonte, in provincia di Cosenza.

L’operatore energetico italiano ha infatti associato al sito rinnovabile calabrese un sistema di accumulo da 822 kWh targato Electro Power Systems, che agisce a supporto della produzione da fonte solare, compensandone la tipica variabilità e testando la capacità delle batterie di fornire efficaci e affidabili servizi di rete.

edison Utility e transizione energetica accumulo“Le fonti rinnovabili sono per loro natura non programmabili – commenta Giovanni Brianza EVP Strategy, Corporate Development & Innovation di Edison -. L’uso delle batterie permette di immagazzinare l’energia in eccesso prodotta, in questo caso dal sole, rendendola di nuovo disponibile quando ce n’è effettivamente bisogno. Fare innovazione è cruciale, soprattutto in questa fase di sviluppo del sistema energetico, e la sperimentazione di nuove modalità di gestione dell’energia è uno dei pilastri della nostra strategia”.

Indirizzo tradotto da Edison nel “matrimonio” tra fotovoltaico e accumulo di Altomonte, volto a colmare la distanza tra previsioni ed energia realmente prodotta, verso nuove possibilità di partecipazione al bilanciamento della rete elettrica, ancora non del tutto abilitato dall’attuale regolamentazione del Mercato dei Servizi di Dispacciamento.

Il carattere discontinuo della produzione di energia da fonti rinnovabili può essere compensato dai sistemi di accumulo

Il sistema di accumulo smart di Altomonte in pillole

Visto dall’esterno, il nuovo sistema di accumulo installato in Calabria passa quasi inosservato, in quanto racchiuso in un container di 12 metri di lunghezza e oltre 5,5 tonnellate di peso, composto da 108 moduli di batterie agli ioni di litio e potenza pari a 500 kW. Eppure, nell’innovativo polo di Altomonte si concentrano:

edison Utility e transizione energetica accumulo calabriaNotevoli cifre alle quali aggiungere il lato smart della gestione dell’impianto cosentino, controllato, sia localmente ad Altomonte sia dalla sede Edison di Milano, attraverso comandi di accumulo o erogazione, oppure abilitando il sistema affinché intervenga automaticamente per ridurre gli sbilanciamenti rispetto al programma di funzionamento del fotovoltaico.

Facendo tesoro di quanto raccolto sul campo, le prestazioni delle batterie vengono inoltre monitorate in tempo reale dai laboratori di Ricerca, Sviluppo e Innovazione di Edison, per ottimizzare i processi di funzionamento e testare le performance dell’energy storage in vista di futuri investimenti rinnovabili.

Ogni ciclo completo dello storage calabrese potrebbe ricaricare 16 auto elettriche

Sistema di gestione intelligente ed efficiente ACP 5

LG Electronics presenta la quinta generazione del sistema di controllo ACP 5 che incorpora una serie di aggiornamenti relativamente a facilità d’uso e efficienza operativa per rispondere alle esigenze degli utenti.

Tra le caratteristiche chiave di ACP 5, sicuramente la configurazione di controllo intuitiva, in aggiunta alla possibilità di controllarlo da remoto con PC, tablet o smartphone.

Tramite l’interfaccia utenti – semplice e intuitiva – è possibile monitorare e controllare una grande varietà di funzioni come lo stato operativo, monitorare i consumi energetici e le condizioni ambientali, visualizzare se un’unità non funziona in modo ottimale, intervenire regolando il consumo di energia per ridurre l’inefficienza e di conseguenza i costi di gestione.

“LG è nota per le soluzioni all’avanguardia – afferma Gianluca Figini, Air Solution Director, LG Electronics Italia. – Grazie a funzionalità uniche, ACP 5 offre la comodità e l’integrazione richieste da tutti i nostri clienti. È importante, inoltre, sottolineare che il raggiungimento dell’efficienza operativa è reso più semplice grazie a un’interfaccia user-friendly che permette un facile monitoraggio delle informazioni sul consumo di energia”.

Sistema di gestione intelligente

Il controllo integrato di ACP 5 consente una gestione più semplice di un massimo di 256 unità interne e di altre apparecchiature distribuite in un’ampia area. In aggiunta al controllo integrato di più unità su base individuale, è possibile controllare le unità come gruppo.

Si possono creare gruppi di unità a più livelli che includano diverse zone, piani e edifici, gruppi di controllo personalizzati per aree ad alto traffico come sale VIP o sale riunioni. Inoltre, ACP 5, registrando gli andamenti operativi e di utilizzo, consente di visualizzare e valutare rapidamente le prestazioni di ciascuna unità.

Compatibilità estesa

Una maggiore compatibilità consente di offrire un controllo più efficiente e un’integrazione con una vasta gamma di prodotti HVAC senza la necessità di un gateway BMS (Building Management System) aggiuntivo per permettere la comunicazione con il protocollo BMS, BACnet IP e Modbus TCP.
LG ha migliorato l’accessibilità alla rete offrendo supporto per la versione più recente del protocollo Internet IPv6.

LG, inoltre, ha potenziato la funzione di interconnessione che consente oltre all’esecuzione automatica di attività come l’accensione e lo spegnimento, anche la gestione di attività più complesse con una sequenza definita.

Si possono impostare azioni predeterminate come un’operazione di spegnimento del sistema se un allarme – che segnala una perdita di refrigerante – suona continuamente per tre minuti.

Con ACP 5, una gestione energetica più efficiente

Grazie alla funzione di gestione energetica intelligente, è possibile regolare il consumo di energia per ridurre i costi. Una regolazione completa assicura un’efficienza ottimale, mantenendo il consumo di energia in linea con gli obiettivi stabiliti.