Bosch GTC 400 C Professional, la termocamera connessa

Termocamera Bosch GTC 400 C Professional quadro elettricoUna moderna termocamera può supportare i professionisti in molti modi: può verificare ad esempio che i caloriferi e i sistemi di riscaldamento sottopavimento funzionino correttamente, così come individuare dispersioni termiche, perdite di energia e fonti di correnti d’aria. Persino in ambito industriale, una termocamera è in grado di rilevare surriscaldamenti all’interno di installazioni elettriche.
Tutto questo a patto di disporre dello strumento giusto.
La termocamera Bosch GTC 400 C Professional risponde a tutte queste esigenze, con alcuni plus particolarmente apprezzati dagli artigiani e dai professionisti di svariati settori.

 

Semplice e connessa

Termocamera Bosch GTC 400 C Professional connessa smartphoneLa termocamera GTC 400 C non solo è in grado di identificare in maniera affidabile i punti problematici, fornendone una rapida panoramica (ad esempio, per evitare danni ad eventuali tubazioni di riscaldamento sottopavimento mentre si installano paratie in cartongesso). Consente infatti un rapido scambio di dati ed elaborazione tramite smartphone o PC grazie al modulo Wi-Fi di cui è dotata.
È semplice collegare un device smart allo strumento e importare le immagini termiche, dati di misurazione inclusi, nell’app Measuring Master Bosch.

Ciò consente di inoltrare le immagini termiche e i dati di misurazione a clienti, colleghi o a specialisti di altri settori. Le immagini acquisite sono modificabili direttamente sull’app ed è possibile aggiungervi note o informazioni aggiuntive. In alternativa, i dati non elaborati delle immagini termiche si possono trasferire su PC, tramite collegamento micro-USB, per poi modificarli mediante il GTC Transfer Software, disponibile gratuitamente, oppure per creare report e offerte.

Caratteristiche tecniche

La termocamera Bosch GTC 400 C Professional dispone di un angolo di rilevamento di 71 gradi. Le immagini, con risoluzione pari a 160×120 pixel, vengono visualizzate direttamente sul display da 3,5 pollici e possono essere inviate ad altri dispositivi connessi tramite Wifi. Grazie alla elevata sensibilità termica, lo strumento visualizza anche le più impercettibili differenze di temperatura.

Termocamera Bosch GTC 400 C Professional anomaliaLa termocamera è inoltre facile da usare: la funzione “Immagine nell’immagine”, ad esempio, si può attivare semplicemente premendo un pulsante. L’immagine termica verrà così visualizzata nel contesto di quella originale, consentendo di assegnare e localizzare più agevolmente le misurazioni. Per rendere ancora più visibili lievi differenze di temperatura o leggeri contrasti, gli utilizzatori possono scegliere fra varie modalità di colore nel visualizzare l’immagine termica.

Si può inoltre scegliere se contrassegnare automaticamente il pixel corrispondente al punto più freddo e a quello più caldo per localizzare, ad esempio, morsetti allentati all’interno di quadri elettrici.
Il doppio sistema di alimentazione risulta molto versatile: la GTC 400 C si può alimentare sia con una batteria ricaricabile da 12 Volt della gamma Professional, sia con 4 batterie alcaline AA non ricaricabili. Il grado di protezione IP53 contro polvere e acqua la rende adatta anche per l’impiego in cantiere.

Illuminotronica 2018: l’evoluzione tecnologica integrata trova casa

Illuminotronica 2018Illuminotronica si è distinta nelle ultime edizioni per essere riuscita a cogliere la trasformazione tecnologica e culturale di un settore in forte evoluzione: domotica, sicurezza, illuminazione, efficienza energetica si sono trasformati dando vita all’integrazione impiantistica intelligente e connessa.

L’edizione del 2018 percorrerà la strada digitale dell’efficienza attraverso la progettazione, l’installazione di tecnologie che mettono a fattor comune la semplificazione, l’integrazione e l’intelligenza.

“L’elettronica ha rivoluzionato prima il mercato del Lighting con il LED, poi con lo sviluppo dell’Internet of Things ha ridefinito le tecnologie al servizio del benessere della persona e della collettività – ha sottolineato Elena Baronchelli, direttore della manifestazione questa – la naturale trasformazione per le aziende che generano, gestiscono, applicano la luce e le tecnologie del visibile”.

Ma i cambiamenti non finiscono qui, infatti la settima edizione di Illuminotronica si svolgerà per la prima volta a Bologna il 29-30 Novembre e 1 Dicembre e sarà caratterizzata da 6 macro aree merceologiche: Lighting, Security, Electrics, Multimedia, Energy, Integration.

Illuminotronica è più di una fiera, poiché oltre alla tecnologia, alle soluzioni e alle applicazioni saranno presenti aree dimostrative, talk show, convegni, corsi di formazione dove esperti e aziende racconteranno le evoluzioni tecnologiche e normative, presenteranno le best practice del lighting e della home & building automation, dell’integrazione.

Illuminotronica 2018 punta alla formazione e all’informazione di professionisti – installatori, lighting designer, architetti, buyer, impiantisti, progettisti, periti, system integrator – poiché questa trasformazione richiede competenze multidisciplinari dato che il mercato non è più legato ambiti specifici e frammentati.

Proprio per questo sarà organizzata una vera e propria Academy per la formazione professionale di installatori, elettricisti e tecnici che desiderano aggiornarsi sulla scelta e l’applicazione delle soluzioni tecnologiche più moderne.

Internet of Minds

Iilluminotronica si caratterizza per la presenza di un Comitato Tecnico composto da esperti del mondo accademico, istituzionale e imprenditoriale che sta lavorando per dare vita a una mostra-convegno più dinamica e originale nei contenuti per creare nuove opportunità professionali e di business.

Gli obiettivi sono:

Internet of Minds è il circuito virtuoso che parte dalle competenze integrate degli esperti per arrivare, lungo la filiera, a produttori, distributori, applicatori e utenti finali.

Il Comitato Tecnico di Illuminotronica 2018 è composto da:
Nicoletta Boldrini, giornalista e blogger di Digital360.it
Francesco Cattaneo, fondatore di AT Embedded Solutions
Carla Conca, Presidente di SIEC
Gianluca Dho, system integrator e membro del consiglio direttivo di KNX
Patrizia Di Masi, architetto e Presidente di AILD
Fabio Gatti, Specialista IoT di Assodel
Salvatore Lamaestra, Product Development Director di Domotec
Franco Musiari, Direttore Tecnico di Assodel
dalla sottoscritta Alessia Varalda
Luca Vitti, Direttore Tecnico NT24

Refrigerante R-32 per le pompe di calore Altherma R-32 Daikin

Sviluppata per il mercato europeo, Daikin Italy presenta la nuova gamma di pompe di calore ad alta efficienza Altherma R-32, dal design moderno ed elegante, tecnologicamente avanzata e in grado di garantire prestazioni stagionali al top, riducendo al minimo i costi in bolletta e l’impatto ambientale.

La nuova gamma Altherma R-32 è la prima ad aria-acqua che utilizza il nuovo refrigerante R-32 a basso GWP.

Daikin Altherma R-32 IntegratedLa nuova gamma è dotata dell’innovativo compressore Inverter a R-32, con tecnologia Bluevolution, che insieme alla regolazione climatica, consente di raggiungere prestazioni elevate. In classe A+++, raggiunge un valore COP nominale di 5.4 a 7°C esterni e 35°C di mandata e un COP di 3.3 in produzione di acqua calda sanitaria (EN16147).

Le nuove unità garantiscono una temperatura di mandata fino a 65°C e sono adatte sia per il riscaldamento a pavimento, sia a radiatori in media temperatura. La pompa di calore è in grado di lavorare fino a temperature esterne di -25°C, garantendo un funzionamento affidabile e ottimale anche in caso di condizioni climatiche più rigide.

La funzione Smart Grid consente l’integrazione con un impianto fotovoltaico massimizzando l’autoconsumo di energia elettrica gratuita.

3 versioni per Daikin Altherma R-32

Per garantire flessibilità nell’installazione e soddisfare diverse esigenze, Daikin Altherma R-32 è disponibile in tre versioni a seconda dell’unità interna scelta:

Tutte le versioni sono disponibili nelle taglie 4, 6 e 8 kW, reversibili e quindi ideali sia per il riscaldamento, sia per il raffrescamento.

Grazie a una nuova procedura guidata è possibile configurare l’unità in pochi passi. La configurazione dell’unità, in base al tipo di impianto e alle esigenze, può avvenire anche da remoto, per essere poi caricata sulla scheda elettronica dell’unità il giorno dell’installazione tramite USB o SD Card.

Semplicità di gestione

Molto semplice anche regolare il comfort della propria abitazione, sia con il pannello di controllo, semplice e intuitivo, sia da remoto tramite l’App per smartphone Online Controller.
Il sistema può, inoltre, essere integrato con altri sistemi di controllo domestico, ad esempio IFTTT (acronimo di if this, then that), per la massima efficienza e comfort.

La nuova gamma di pompe di calore Altherma R-32 sarà esposta a MCE 2018 nello stand Daikin – padiglione 13 stand N17/19-R29 – dal 13 al 16 marzo 2018 presso Fiera Milano Rho.

MCE Lab: Vademecum dell’Energy Management

MCE Lab – osservatorio sul vivere sostenibile di Mostra Convegno Expocomfort – ha realizzato il Vademecum dell’Energy Management dedicato a chi si occupa della gestione dell’energia in imprese ed enti.

Secondo l’ultimo Energy Efficiency Report del Politecnico di Milano, gli investimenti in efficienza energetica realizzati in Italia nel 2016 sono stati di circa 6,13 miliardi di euro.
A guidare la classifica il residenziale con ben il 53% del totale, seguito dal comparto industriale con circa il 33% e per ultimo dal terziario con il 14% degli investimenti.
Il potenziale di mercato “atteso” nel periodo 2017-2020 per gli investimenti in efficienza energetica si attesta tra i 29,8 e i 34,4 mld euro, con un volume d’affari medio annuo compreso tra i 7,5 e i 8,6 mld euro.
Il 74% delle imprese italiane (dati Avvenia), negli ultimi 3 anni, ha investito in efficienza energetica ma la strada da percorrere è ancora lunga soprattutto se si pensa alla Pubblica Amministrazione, dove non sono ancora stati formulati piano strategico, ma solo alcuni interventi mirati.

Proprio per supportare la piccola e media impresa italiana e per la pubblica amministrazione è nato il Vademecum di Mce Lab, con un’analisi di dati di mercato e di modelli di incentivazione industriale per la produzione e commercializzazione di tecnologie avanzate per l’efficienza energetica.

“È di fondamentale importanza implementare nuove contromisure di efficientamento energetico – evidenzia Massimiliano Pierini – Diventa pertanto sempre più centrale l’Energy Management e la necessità di acquisire il know-how per gestire in modo proficuo gli interventi”.

Vademecum dell’Energy Management

Sviluppato assieme a enti di ricerca e partner di settore, il Vademecum dell’Energy Management di MCE Lab fornisce indicazioni sulle opportunità per una gestione efficace ed efficiente dell’energia, analizzando il ritorno dell’investimento con soluzioni e casi concreti.
Si compone di 5 capitoli:

A questo link è possibile scaricare il Vademecum dell’Energy Management.

Light + Building 2018: l’illuminazione biodinamica

A Light + Building, dal 18 al 23 marzo 2018 a Francoforte sul Meno, saranno presentate soluzioni e innovazioni nel settore dell’illuminazione e dei sistemi intelligenti di controllo della luce, con un focus sull’illuminazione biodinamica (Human Centric Lighting).

La luce solare svolge un ruolo fondamentale nella regolazione del ritmo biologico dell’uomo: il premio Nobel per la medicina 2017 è stato assegnato a tre ricercatori statunitensi (Jeffrey C. Hall, Michael Rosbash e Michael W. Young) che hanno dimostrato l’esistenza del cosiddetto “orologio biologico”, il meccanismo che regola il ritmo sonno-veglia di uomini, animali e piante.

Architetti, progettisti della luce e aziende di illuminazione stanno sviluppando soluzioni e sistemi basati sui criteri della Human Centric Lighting (HCL), tentando di supportare il processo biologico di regolazione ormonale e di simulare l’irraggiamento solare che favorisce attivamente questo processo naturale nel caso in cui sia carente.

Una lampada biologicamente efficace segue il ciclo solare e modifica il proprio colore garantendo così una soluzione di illuminazione più salutare.

Per ottimizzare l’effetto è necessario considerare l’intensità luminosa e il direzionamento della luce. Il sole ha un illuminamento compreso tra 3.000 lux (giornata invernale nuvolosa) e 100.000 lux (irraggiamento solare diretto), la luce diffusa del cielo occupa una parte considerevole del campo visivo dell’individuo.

In questo caso è auspicabile optare per una soluzione di illuminazione di grandi dimensioni nella parte superiore della stanza, perché raggiunge meglio la metà inferiore della retina in cui è concentrata la maggior parte delle cellule fotosensibili.

Light + Building presenta le soluzioni

illuminazione biodinamica sanitaSostanzialmente l’implementazione tecnica di un sistema di illuminazione biodinamica (HCL) può essere: una soluzione solitaria in cui singoli corpi illuminanti reagiscono individualmente oppure un sistema di controllo in rete che regola le singole lampade e garantisce l’appropriata interazione.

I campi di applicazione dell’illuminazione biodinamica sono molteplici dal mondo dell’ufficio al settore sanitario dove gli effetti positivi ottengono la massima efficacia.

L’adozione di un’illuminazione biodinamica negli uffici consente di migliorare le prestazioni professionali, ridurre le assenze per malattia.

L’utilizzo della giusta illuminazione nel settore sanitario potrebbe determinare una riduzione dei tempi di guarigione dei pazienti o delle persone in cura. Anche in altri settori, ad esempio, nel mondo emozionale dello shopping si possono ottenere effetti positivi grazie alla giusta illuminazione. Di fatto sistemi di illuminazione adeguati stimolano la curiosità, rafforzano la capacità decisionale, aumentano i tempi di permanenza all’interno dei negozi e suscitano entusiasmo.

L’impiego dell’illuminazione biodinamica è una scelta opportuna anche nell’industria: grazie alla giusta illuminazione durante il turno di notte i lavoratori vengono tenuti svegli, attenti e concentrati come se stessero lavorando la mattina presto, portando alla prevenzione degli errori e alla sicurezza sul lavoro.

Se si prendono in esame i requisiti necessari per un’illuminazione biodinamica totalmente efficace, si scopre che tutti gli apparecchi di illuminazione disponibili sul mercato possono essere utilizzati in modo efficiente solo se opportunamente combinati.

Gestione degli impianti con il regolatore Sauter RDT900

Semplicità, flessibilità e integrabilità sono le caratteristiche della flex HVAC vision composta anche dal nuovo regolatore universale Sauter RDT900 che Sauter Italia propone per l’automazione, la gestione e la supervisione degli edifici.

Il regolatore universale Sauter RDT900 raccoglie in un unico dispositivo facilmente configurabile le caratteristiche necessarie alla gestione di tutti i tipi di impianto, dalla ventilazione al condizionamento, dal riscaldamento al radiante, assicurando sempre regolazioni efficaci anche sotto l’aspetto del consumo energetico.

Grazie alla comunicazione attraverso il protocollo BACnet MS/TP (oppure selezionabile tra BACnet IP, Modbus RTU e IP) l’interfacciamento a sottosistemi per la regolazione ambiente, touch panel e sistemi di supervisione è veloce ed immediato. Molteplici possibilità di visualizzazione remota sono garantite dal web-server integrato e dai pannelli utente disponibili sia con display LCD (anche con sonda di temperatura ed umidità integrata per impianti radianti) che a colori TFT.

Sono disponibili due differenti hardware da 21 e 40 I/O (rispettivamente definiti dai codici RDT921F901 e RDT940F901) e decine di applicazioni direttamente scaricabili, complete di tutta la documentazione tecnica necessaria, dal sito. Una volta scaricata l’applicazione adatta alle esigenze specifiche dell’impianto, sarà possibile effettuare il download della stessa sul regolatore tramite una chiavetta USB, e se necessario effettuare la configurazione dei parametri direttamente tramite la tastiera presente sul display integrato o remoto, oppure tramite software PC.

Volete conoscere tutto ciò che è possibile fare con il regolatore universale Sauter RDT900? Sauter Italia organizza – nei mesi di febbraio e marzo – un roadshow proprio per presentare il regolatore e tutta la linea di prodotti flex HVAC vision.

Con MyReserve Matrix di Solarwatt l’accumulo diventa modulare

MyReserve Matrix 11 kWhIl sistema di accumulo MyReserve Matrix di Solarwatt – vincitore del EES Award 2017 – è la prima batteria fotovoltaica a uso domestico espandibile e modulare.
Si caratterizza per:

Matrix si installa sul lato corrente continua dell’impianto, tra i moduli e l’inverter: questo garantisce sia un’elevatissima efficienza all’intero sistema, sia l’energia non venga sprecata.

MyReserve Matrix di Solarwatt si distingue per la capacità di inseguire con elevata dinamicità le curve di carico rendendo il sistema efficace e particolarmente adatto alle installazioni domestiche: gli elettrodomestici, come il forno o il ferro da stiro, assorbono energia in modo intermittente, e in tempi rapidi (pochi millisecondi) passano dallo stato on allo stato off.

All’interno della batteria sono presenti processori di ultima generazione che consentono “tempi di risposta” dell’ordine dei millisecondi: in questo modo viene garantita la massima reattività sia alle esigenze di carico, sia nel passaggio dallo stato “cessione di energia” allo stato “ricarica”.

Apprezzato e riconosciuto dagli installatori tedeschi

Introdotto sul mercato tedesco negli ultimi 6 mesi, MyReserve Matrix è stato apprezzato dagli installatori e dagli utenti finali tedeschi. Questo testimonia il valore di un’offerta che spazia dai moduli vetro-vetro, alle batterie, al sistema di monitoraggio e gestione dell’energia per uso domestico.

Gli obiettivi e le strategie di crescita di Solarwatt sono confermati, intatti nel 2017 è stata raddoppiata la quota di mercato nei sistemi di accumulo, raggiungendo il 17% in Germania, con 4.500 sistemi di accumulo installati.

MyReserve Matrix e la tecnologia agli ioni di litio

I sistemi di accumulo Matrix sono stati sviluppati nel centro tecnologico Solarwatt Innovation in collaborazione con il Karlsruhe Institute of Technology (KIT), uno dei principali centri di ricerca sulla tecnologia agli ioni di litio.

Per garantire una lunga durata sono state scelte celle in grado di gestire fra i 4.000 e i 5.000 cicli di carica e scarica: prevedendo 250 cicli di carico e scarico all’anno le celle possono durare fino a quindici anni.

I semiconduttori all’interno dell’unità di controllo sono realizzati con carburo di silicio, un materiale innovativo che riduce il calore generato nei processi di conversione e rendendole particolarmente adatte a zone geografiche con temperature elevate.

Questo articolo è incluso nel Focus Accumulo di ElettricoMagazine.

Con Netsafe di Vimar la connettività è totale

La richiesta di connettività degli edifici è un trend in crescita, Vimar ha incrementato l’offerta Netsafe dedicata alla fibra con una gamma di prodotti sviluppati per rispondere alla nuova normativa CEI 306-22 e alla Legge 164/14 sul cablaggio strutturato residenziale per FTTH (Fiber to the Home).

L’offerta Netsafe composta da diversi elementi interdipendenti e interconnessi che danno vita ad un’infrastruttura multiservizio.
Cuore dell’impianto, il Centro Servizi Ottici di Edificio (CSOE) gestisce tutte le fibre relative ai servizi ottici provenienti dal terminale di testa (il punto in cui confluiscono i segnali della parte superiore dell’edificio) e dagli operatori telefonici per la connessione a banda ultralarga.

Dal CSOE si diramano i cavi in fibra diretti all’interno di ogni abitazione che terminano nelle Scatole di Terminazione Ottiche di Appartamento (STOA).
All’interno della casa il segnale raggiunge i singoli apparecchi connessi in ogni stanza grazie al quadro di distribuzione (QSDA) che è il cuore della connettività domestica.

All’interno del quadro, le tasche in plexiglass alloggiano gli apparati attivi adibiti a distribuire i segnali di rete (come i router, eventuali media converter o switch di rete), il pannello di permutazione inclinato garantisce la massima facilità nell’inserimento dei connettori assicurando ottime performance e una connessione perfetta alle prese dati negli ambienti domestici.
Il quadro di distribuzione si adatta ad ogni contesto grazie a un design curato e al colore bianco che ne favorisce il mimetismo sul muro.

NetsafeL’offerta Netsafe si arricchisce di nuove prese e connettori RJ45, cordoni e cavi in categoria 6A, prese HDMI con uscita cavo a 90° e armadi per offrire la massima flessibilità installativa.

Le soluzioni Vimar consentono di realizzare un vero impianto multiservizio per gestire con un’unica infrastruttura tutti quei servizi che prevedono l’installazione di impianti ad hoc: telefonia, TV satellitare e terrestre, internet, videosorveglianza, videocitofonia…

Vimar prese dati e telefonoI dispositivi Netsafe si caratterizzano per:

Tutti i cavi in rame e in fibra ottica, del sistema dati Netsafe e dell’offerta Vimar, sono conformi alla Norma CEI Unel 35016 che fissa – secondo prescrizioni normative installative Cenelec e CEI – le classi di reazione al fuoco in relazione al Regolamento CPR (UE 305/2011).

Intelligenza, più che videosorveglianza: il modello Mobotix

La miglior difesa non è l’attacco, ma l’intelligenza. Lo sa bene Mobotix, azienda tedesca specializzata in videosorveglianza, che sulla sicurezza ha posto le fondamenta di un successo che l’ha portata, nei suoi 18 anni di storia a proporre soluzioni scelte in molti ambiti sensibili, in primis gli aeroporti: non è un caso che a Malpensa, a Orio al Serio e a Fiumicino siano installate centinaia di sue soluzioni. E non è neppure un caso se il colosso giapponese Konica Minolta ha acquisito nel 2016 il 66% delle azioni.

Alberto Vasta MobotixParlare di produttore di telecamere è quanto mai riduttivo nel caso della realtà tedesca in quanto sviluppa e produce sistemi video IP intelligenti che garantiscono sicurezza completa, non solo intesa come quella che offre a chi installa i suoi prodotti, in ambito residenziale o industriale, ma è l’intrinseca virtù dei suoi prodotti: “I sistemi video Mobotix sono tra i più sicuri al mondo, dotati di un sistema di crittografia di assoluta avanguardia – spiega il regional sales manager per l’Italia e Malta, Alberto Vasta – Sono 14 anni che in Germania è presente una telecamera pubblica aperta alla sfida, con tanto di generoso premio attribuito a qualunque hacker lanci un cyberattacco e penetri nel sistema. Beh, Mobotix è ancora in attesa di assegnare il premio…”.

Proprio per questo lo stesso manager ci tiene a precisare che Mobotix “è da definirsi innanzitutto una software house, capace di proporre soluzioni perfettamente e completamente soddisfacenti le richieste del mercato”. Con lui affrontiamo alcuni temi che riguardano l’azienda, la sua evoluzione e quella del mercato, con le relative sfide da affrontare.

Nelle soluzioni Mobotix è forte l’accento posto sul termine “intelligenza”. Come si esprime e quali sono le peculiarità delle vostre soluzioni rispetto ai competitor?

Partendo dal punto di vista di considerarci una software house, la nostra duttilità ci porta a operare nell’ambito residenziale come nel mondo retail, fornendo soluzioni intelligenti perché capace di fornire soluzioni pronte a rispondere e, se possibile, ad anticipare, le richieste: per esempio, proprio in ambito retail abbiamo adottato soluzioni per il controllo accessi in grado di fornire anche preziose informazioni utili per le campagne marketing.

Se poi parliamo di sicurezza, miglior esempio non può essere che un ambiente sensibile come un aeroporto, che conta su tecnologie in grado di monitorare e analizzare diversi parametri in tempo reale. Da parte nostra possiamo ricordare l’installazione all’interno dei cargo di Malpensa e Fiumicino gestiti da Alha Group di oltre cento telecamere per il controllo della merce in smistamento o a Orio al Serio, dove 300 telecamere Mobotix ad altissima risoluzione sorvegliano gli ambienti interni ed esterni dell’aeroporto.

videosorveglianza telecamere Mx6 Mobotix

Tutte queste applicazioni possono avere un importante risvolto in ambito domestico, potendo contare su un aspetto di sicurezza totale…

Certamente. Mobotix intende operare con la stessa filosofia in qualsiasi settore verticale, offrendo telecamere dalle grandi prestazioni per rispondere al meglio in ogni circostanza. Non per niente sono anche definite “hardware con le lenti”. Al loro interno sono presenti una scheda madre, un processore e una RAM, proprio come un computer, cui sono associate ottiche.

Tra l’altro nella gestione della videosorveglianza abbiamo introdotto una funzione per il controllo perimetrale per cui Mobotix è all’avanguardia: si tratta di Activity Sensor, un applicativo per l’area perimetrale in grado di distinguere addirittura se si tratta di movimenti causati da particolari condizioni atmosferiche come vento, neve, pioggia o di un bagliore improvviso provocato da un lampo. L’allarme si attiva solo nel caso qualcuno effettivamente stia scavalcando la recinzione e si stia introducendo nella proprietà.

Mobotix videosorveglianzaCiò è possibile grazie all’introduzione di un algoritmo molto complesso, risultato del lavoro di due anni da parte del settore ricerca e sviluppo. Tutto questo si riesce a gestire da remoto attraverso una App scaricabile su smartphone o tablet.

A questa funzione Mobotix ha poi sviluppato un’ulteriore implementazione: MxMultiSense. Si tratta di una funzionalità, sotto forma di una piccola sfera che racchiude quattro sensori in uno: movimento, audio, luminosità e temperatura. Questi sensori sono collegabili alla telecamera e posti in vari punti della abitazione. Un esempio: nel caso di un appartamento, è possibile installare una telecamera all’ingresso e questi sensori alle finestre. Nel momento in cui avviene un’effrazione, uno o più sensori si attivano e anche in questo caso il proprietario può essere informato da remoto. Tutti questi esempi fanno capire che parlare di telecamere, nel caso di soluzioni Mobotix è riduttivo: è una vera e propria estensione alla domotica.

L’IoT come entra in gioco e che ruolo ha nella smartness dei prodotti?

L’internet of Things fa parte del dna Mobotix: l’interconnessione e l’integrazione sono concetti che hanno da tempo un risvolto pratico nelle nostre applicazioni e sotto diversi aspetti.

La telecamera Mobotix è l’unica ad applicare il protocollo di comunicazione SIP, che consente di trasmettere dati video utilizzando una rete locale o Internet o di effettuare videochiamate in maniera del tutto simile a un telefono. Questo permette alla telecamera di mettersi in contatto telefonico con il proprietario e avvisarlo di eventuali anomalie, inviando un messaggio preregistrato dallo stesso utente finale.

Le applicazioni tra videocamere intelligenti e altri sistemi permettono ampie possibilità: dall’antintrusione al controllo accessi, dal sistema antincendio all’illuminazione tutto è interconnesso e in maniera bidirezionale.

Torniamo ancora alla smart home, comparto che si sta espandendo sensibilmente a livello mondiale. Quali pensa potranno essere le caratteristiche determinanti e, volendo, “disruptive” alla base del presente e del prossimo futuro, specie nella dimensione della videosorveglianza?

Il concetto chiave è offrire il maggior grado di comfort all’utente finale. Scopo della tecnologia è sempre più quello di elevare la qualità di vita, permettendoci di avere più tempo a nostra disposizione.

La filosofia Mobotix va esattamente in questa direzione: l’evoluzione e la smartness tecnologica è quella che permette di soddisfare le esigenze del cliente, aprendoci anche a mercati nuovi e dalle possibilità inesplorate.

Un esempio: tra le soluzioni Mobotix ci sono anche le termocamere. Fino a qualche tempo fa era un genere di soluzioni applicato nel settore navale o militare. Da almeno due anni a questa parte le nostre soluzioni hanno avuto un picco significativo di richieste da comparti inaspettati, come quello dell’allevamento di animali. Ebbene, grazie alla possibilità di monitorare variazioni di temperatura anche sugli animali, è possibile tutelare il loro stato di salute in maniera mirata e tempestiva.

In ottica smart city, come si integra il concetto di sicurezza a quello di intelligenza e di interconnessione?

In questo ambito stiamo lavorando già da parecchio tempo con soluzioni differenti. Cito solo il caso della Liguria, in cui sono installate 850 telecamere in 12 Comuni. È già attuato il concetto di Mobotix City: dalla gestione intelligente dell’illuminazione a quella dei parcheggi, tramite connessione con software di terze parti, Mobotix si pone al servizio degli scenari più innovativi, quale anello della catena che permette a una città di mettere in atto politiche e strategie in ottica smart, permettendo una svariata serie di funzionalità.

Di recente si è saputo che alle Olimpiadi 2020, Tokyo sta pensando di adottare il sistema di riconoscimento facciale per identificare gli atleti. È possibile pensare a un utilizzo di questa tecnologia anche in ambito smart home, per quanto riguarda Mobotix?

Proprio nell’ultima riunione di aggiornamento aziendale è stata definita la roadmap del prossimo futuro e in tale occasione si è fatto proprio cenno potenziare ulteriormente gli investimenti di ricerca e sviluppo in ambito di soluzioni di video analisi. L’intenzione è perfezionare il software a bordo telecamera in modo da offrire una soluzione ancor più performante e con costi adeguati al mercato.

A proposito di software e di rete il pensiero corre anche a un altro tema di attualità: la cybersecurity. Come la affronta Mobotix?

Analisi video MobotixÈ un tema molto attuale e su cui abbiamo focalizzato l’attenzione prima di tutto con la nostra tecnologia, sicura anche in questo senso, e lanciando a febbraio una campagna di comunicazione e sensibilizzazione. Ha a che fare con il Cactus Concept, definendo un sistema unico per la protezione affidabile e completa dei sistemi video end-to-end contro gli attacchi informatici, una protezione in grado di bloccare chiunque tenti di trasformare un robusto ambiente IT in un deserto informatico. Tutto questo è possibile grazie ad un sistema video intelligente pronto da usare, in grado di proteggere dagli attacchi più complessi e di resistere alle moderne sfide in costante mutamento, ogni singolo giorno e senza costi aggiuntivi.

Klimahouse: 5 buoni motivi per vivere meglio con la ventilazione

Klimahouse 2018Negli ambienti interni, anche l’aria vuole la sua parte. E ce lo fa capire spesso con sgradevoli segnali quali odore di chiuso, umidità e muffa sulle pareti, sintomi di una mancanza di ricambio dell’aria e di una concentrazione di agenti inquinanti da “curare” con adeguati sistemi di ventilazione, soprattutto negli edifici di ultima generazione dall’elevato grado di isolamento termico.

Proprio queste tecnologie per la ventilazione meccanica controllata (VMC), fondamentali tanto per questioni di risparmio energetico e comfort, quanto per la qualità dell’aria e la salute di chi li occupa, hanno trovato ampio spazio nei padiglioni di Klimahouse 2018, annuale appuntamento altoatesino con le migliori innovazioni tecnologiche per accrescere efficienza energetica e sostenibilità in edilizia.

Perché dovremmo dunque abituarci a installare e a proporre ai nostri clienti sistemi di ventilazione? La risposta in 5 buoni motivi a nostro avviso comuni alle tante proposte toccate con mano visitando la fiera di Bolzano.

  1. Comfort: eliminazione dei cattivi odori senza sbalzi di temperature dovuti all’apertura delle finestre (responsabile del 50% delle dispersioni termiche medie di una casa).
  2. Salute e benessere: il ricambio automatico e continuo dell’aria rende salubri gli ambienti e contrasta la formazione di muffa e umidità, responsabili della proliferazione di batteri e acari.
  3. Risparmio energetico: grazie al recuperatore di calore, in fase di estrazione dall’interno l’aria cede parte del suo calore che viene poi nuovamente assorbito dall’aria di rinnovo, mantenendo adeguata la temperatura dell’aria proveniente dall’esterno senza costi energetici aggiuntivi.
  4. Risparmio economico: il sistema migliora l’efficienza energetica (ottimizzando gli interventi di isolamento termico) e classificazione dell’edificio, oltre a dare accesso ad agevolazioni fiscali in caso di ristrutturazione.
  5. Design: le soluzioni di ultima generazione sono al contempo performanti e gradevoli dal punto di vista estetico, trasformandosi in speciali complementi d’arredo.

Una valida terapia per la “sindrome dell’edificio malato” – termine coniato già nel 1986 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per definire le situazioni di inquinamento interno -, che contrasta l’insorgere di malesseri, malattie o problemi respiratori, mantenendo al contempo gli ambienti interni di appartamenti, case ed edifici termicamente isolati, confortevoli ed efficienti.

Tra i trend tecnologici di Klimahouse 2018, cresce l’importanza delle soluzioni per la ventilazione meccanica controllata negli ambienti interni

Proposte efficienti per la ventilazione meccanica controllata

tempero-eco-ceram-oerreIl nostro viaggio nelle ultime tecnologie per la ventilazione inizia dal mondo residenziale, con i recuperatori di calore decentralizzati ad alta efficienza della linea Tempero Eco 150 Ceram di O.Erre, soluzione capace di unire le più sofisticate tecnologie a un aspetto gradevole, per ogni stile architettonico.

Il sistema risulta ideale per l’installazione in ambienti singoli quali soggiorni e stanze da letto, mentre per un corretto bilanciamento dei flussi, il prodotto viene generalmente proposto in coppia, con flussi opposti e sincronizzati tra di loro. Come le altre unità della serie Tempero, Eco150 Ceram espelle l’aria viziata direttamente all’esterno e immette aria di rinnovo nel locale in cui è installato, attraversando lo scambiatore ceramico che recupera il calore dell’aria espulsa.

Tra le ulteriori qualità del prodotto, i consumi elettrici ridotti grazie al motore a commutazione elettrica (brushless), i due filtri anti-polvere classe G3 per la filtrazione dell’aria immessa a protezione dello scambiatore ceramico (Ø150), di semplice estrazione per le attività di manutenzione, e la serranda automatica di chiusura interna per evitare rientri d’acqua a prodotto spento. Quanto alla gestione del sistema, sono disponibili, oltre alla versione base, la Ceram Active, che consente la connessione filare tra le unità e la Ceram Wireless, per il controllo smart dell’impianto.

maico-sistemi recAltrettanto interessanti sono le unità di ventilazione con recupero di calore REC Duo, in mostra allo stand di Maico, sempre basate sul principio di funzionamento “push-pull”, ovvero con lo scambiatore di calore ceramico chiamato a immagazzinare il calore dell’aria estratta, per poi cederlo all’aria immessa.

REC Duo offre tre modalità di funzionamento – recupero di calore, by-pass e controllo umidità – in una soluzione flessibile, installabile a coppia in un mono o pluri-ambiente e semplice da assemblare, con minimo impatto visivo.

Il sistema è composto da un ventilatore-scambiatore al quale si abbinano un kit griglia di uscita dell’aria (a muro o a stipite di finestra), un pannello di controllo che comanda fino a 4 apparecchi, con possibilità di regolazione a 5 livelli di ventilazione, e un sensore igrostato opzionale (necessario per la modalità di funzionamento con controllo umidità).

soler e palau

Novità in casa Soler & Palau, il sistema di VMC per installazione a parete Domeo 210 garantisce un costante ricambio dell’aria in abitazioni di piccole dimensioni.

Il recuperatore con motori EC brushless è collegabile a impianti di automazione, per un controllo smart, e a sensori di CO2 o sonde di umidità dell’aria, sempre per ottimizzare le prestazioni del sistema.

Domeo 210 è dotato di by-pass per il contenimento dei consumi energetici e di filtri classe F5 o F7 in immissione e filtro classe G4 in estrazione.

Restando in tema di applicazioni residenziali, spiccano infine le soluzioni per la ventilazione meccanica presentate da Vortice nell’ampio stand di Klimahouse: il Vort HRW 20 Mono, recuperatore di calore decentralizzato, consigliato in caso d’installazioni in singoli ambienti, l’HRI Mini, per ambienti con contenuti spazi di installazione e il Vort HR 250 Neti, caratterizzato da una più elevata efficienza di scambio termico. Interessante anche il Vort HRW 60 HP Mono, sistema di ventilazione decentralizzato per singolo ambiente, con pompa di calore e recuperatore di calore in un unico prodotto.

Dalla casa all’edificio green, a Klimahouse anche le applicazioni professionali

A Bolzano si è parlato dunque di edilizia green, tecnologie, soluzioni e materiali innovativi per la casa del futuro, senza tuttavia dimenticare che in Italia vi sono migliaia di edifici da riqualificare anche in ambito professionale e commerciale.

drexel und weissAl mondo della scuola è dedicato per esempio Aeroschool 600, sistema di ventilazione per le aule targato Drexel und Weiss, produttore austriaco di soluzioni HVAC eco-friendly e ad alta efficienza energetica. Anche se di dimensioni molto compatte, la macchina offre, grazie alla condotta ottimale dell’aria, portata massima di 850 m3/h e un recupero del calore pari all’85%.

Tra le peculiarità della soluzione, insieme a silenziosità e filtri a lunga durata e la funzione di raffreddamento notturno: nelle stagioni estive, un by-pass integrato nell’unità consente di introdurre aria fresca negli ambienti durante la notte senza riscaldare lo scambiatore di calore, e praticamente senza costi aggiuntivi.

Inoltre, sempre al fine di ridurre i consumi elettrici, lo scambiatore viene sbrinato in maniera automatica tramite un sofisticato sistema di ricircolo, andando di fatto a eliminare la funzione elettrica antigelo che richiede potenze elevate. Nel caso di temperature esterne particolarmente rigide, è previsto un riscaldamento elettrico dell’aria non superiore a 400 W.

ensy a KlimahouseIn Italia dal 2016, l’azienda norvegese Ensy propone invece sistemi di ventilazione meccanica controllata con scambiatore rotativo di calore che non necessitano di scarico della condensa. Le unità della serie AHU contribuiscono alla salubrità dell’aria (utilizzando filtri classe F7) in tutti i tipi di ambienti interni: abitazioni, uffici, impianti produttivi, grandi costruzioni, spa, impianti sportivi e locali pubblici, con capacità da 200 a 700 m3/ora.

I modelli sono inoltre realizzati in conformità alle normative vigenti (TEK 10, standard norvegese) e rispondono alle direttive per lo standard Casa Passiva, che richiede una soglia minima nel recupero di calore superiore all’80%, un valore al nominale almeno dell’82%, o che il potere specifico del ventilatore nell’unità di ventilazione (SFP) sia inferiore a 1.5. Il sistema include, di serie per ogni modello, una batteria per il riscaldamento supplementare dell’aria in ingresso e un sensore per il controllo dell’umidità.

Può essere connesso a una cappa aspirante, a uno switch a impulsi per regolarne la ventilazione forzata con tre diverse velocità, oppure a un sensore di CO2. Il display multifunzione facilita monitoraggio e calibrazione della ventilazione, oltre a offrire diverse funzioni per la gestione personalizzata della VMC.

Tecnologia chiama design, anche nella ventilazione

Quando si pensa agli impianti di diffusione dell’aria o di ventilazione meccanica controllata, ci si preoccupa soprattutto del fatto che le caratteristiche tecniche del prodotto siano in grado di soddisfare le esigenze di temperatura, deumidificazione, ricambio e pulizia dell’aria.

airplast-schermi a KlimahousePochi ne considerano il lato estetico, che abbiamo invece posizionato tra i 5 buoni motivi per scegliere la VMC, in virtù della crescente presenza sul mercato di soluzioni volutamente attente al design e alla contestualizzazione della tecnologia nello stile architettonico delle abitazioni. Airplast risponde a questa duplice domanda di prestazioni efficienti e design con la collezione Flat.

Non più elementi di immissione ed estrazione dell’aria estranei e ingombranti, ma componenti che si integrano perfettamente con l’interior design, costruiti con materiali all’avanguardia. Le versioni personalizzabili permettono anche ai sistemi di VMC di mimetizzarsi completamente, così da concedere ad architetti e designer piena libertà di espressione.

Dalle linee essenziali degli schermi rettangolari e quadrati, agli schermi filomuro, entrambi costruiti in acciaio, sia in versione bianca sia in inox spazzolato. Grazie alla struttura del prodotto, il profilo della parete risulterà sempre inalterato e a filomuro, con la possibilità di rivestire lo schermo della cassetta terminale (unica parte visibile dell’impianto) con qualsiasi materiale, per nasconderlo o per valorizzarlo come oggetto di arredamento.