Nuovi multimetri digitali: flessibilità e sicurezza

Conrad Business Supplies ha inserito a catalogo i multimetri digitali Gossen Metrawatt DM 62 e DM 61 della famiglia Metraline, una serie di strumenti che misurano il valore di tensioni e correnti AC/DC, resistenza, temperatura, frequenza, duty cycle, capacità, continuità/diodi.

I multimetri digitali Metraline a vero valore efficace (RMS) garantiscono un ottimo livello di qualità e affidabilità. Sono molto robusti grazie alla copertura in gomma per la protezione contro gli urti e la trazione

Il design compatto ed ergonomico degli strumenti garantisce flessibilità di utilizzo e sicurezza durante lo svolgimento delle misure. Gli strumenti sono dotati di un display digitale retroilluminato con barra analogica, oltre che di una memoria interna per registrare i risultati durante l’esecuzione delle misure.

Tra le particolarità: il sistema di blocco automatico dei terminali d’ingresso (ABS, Automatic Socket Lock) e la capacità di misurare il vero valore efficace (True RMS) su segnali alternati con larghezza di banda fino a 2 kHz (DM62). Tutti gli strumenti hanno una garanzia del costruttore di tre anni.

Il blocco automatico dei connettori impedisce meccanicamente che possa essere selezionata una funzione di misurazione errata nel caso di cavi di misura. Inoltre, viene impedito in maniera efficace l’inserimento dei cavi di misura in una presa di misurazione errata. In questo modo è impossibile produrre una disposizione errata e quindi pericolosa dei cavi di misura.

Le portate di misura disponibili sugli strumenti della famiglia Metraline vanno da 100 μV a 1000 V per le tensioni e da 10 μA a 10 A per le correnti, sia in continua sia in alternata. Gli strumenti hanno una classificazione di sicurezza CAT III 600 V e CAT IV 300 V. La portata di misura viene selezionata automaticamente dallo strumento.

FLIR GF77: termocamera non raffreddata per il rilevamento di gas metano

FLIR Systems presenta FLIR GF77 GasFindIR, la prima termocamera non raffreddata sviluppata per la rilevazione di metano. Questa termocamera portatile offre ai professionisti addetti alle ispezioni le funzionalità necessarie per rilevare fughe di metano invisibili e potenzialmente pericolose presso centrali a gas naturale, impianti di produzione di energia rinnovabile, stabilimenti industriali e altre ubicazioni che rientrano nella filiera del gas naturale.

Basata sul design della serie di termocamere FLIR T, la leggerissima GF77 presenta un design ergonomico, un touchscreen LCD vibrante e un mirino, per un utilizzo semplice e in qualsiasi condizione di illuminazione. La termocamera è progettata specificamente per rilevare il metano al fine di migliorare le ispezioni dei gas e ridurre la possibilità di letture errate. La GF77 offre anche la modalità High Sensitivity (HSM) brevettata da FLIR, che accentua i movimenti per rendere più visibili all’utente anche piccole emissioni di gas.

FLIR ha progettato la GF77 per includere le funzionalità tecniche più aggiornate, tra cui l’autofocus laser-assistito che consente agli ispettori di individuare le perdite di gas in modo più semplice e il miglioramento del contrasto one-touch, che fa risaltare i gas chiaramente sullo sfondo. Inoltre, un’interfaccia utente grafica a risposta rapida aiuta i professionisti ad aumentare l’efficienza consentendo loro di organizzare cartelle di lavoro, registrare appunti e aggiungere annotazioni di posizione GPS sulla termocamera.

La tecnologia di rilevazione ottica di gas è un vantaggio reale per le industrie che utilizzano o producono metano – ha affermato Jim Cannon, Presidente e CEO di FLIR Systems. – la termocamera FLIR GF77 GasFindIR è costruita attorno a un rivelatore a infrarossi a onda lunga non raffreddato, che costa meno da produrre rispetto alle nostre termocamere raffreddate con prestazioni più elevate, possiamo quindi fornirla ai clienti a un prezzo più interessante. Grazie a questa tecnologia, contribuiamo a migliorare la sicurezza dei professionisti sul posto di lavoro.”

Installa, connetti, guadagna: la promozione Fronius per gli impianti FV

Torna la garanzia di 10 anni sugli inverter di Fronius.
Questa volta, per tutti gli inverter Fronius acquistati nel 2019 e connessi a Solar.web nel corso dello stesso anno potrà essere acquistata un’estensione di garanzia fino a 10 anni.
Per gli inverter fino a 8,2 kW sono sufficienti 29 euro per ottenere la garanzia estesa; per i modelli da 10 a 12,5 kW l’importo necessario è di 49 euro; infine, per quelli da 15 a 27 kW basteranno 89 euro.
L’estensione di 2+8 anni di garanzia sarà disponibile da aprile 2019 e sarà acquistabile solo tramite il Webshop di Fronius Solar.web.

I vantaggi di Fronius Solar.web

Screenshot Fronius Solar.webL’estensione di garanzia a un prezzo scontato è sicuramente un valido motivo per connettere in rete il proprio impianto fotovoltaico, ma i vantaggi vanno ben oltre.
Solar.web permette infatti di controllare costantemente l’impianto fotovoltaico grazie all’accesso in ogni istante a tutti i dati del sistema, beneficiare di un servizio di assistenza facilitato, gestire i carichi in maniera più intelligente e rendere più efficienti le abitudini di consumo.

Inoltre, attraverso una semplice app disponibile per iOS, Android e Windows è possibile ottenere notifiche in tempo reale delle condizioni dell’impianto.
La app gratuita Fronius Solar.web Live offre una panoramica con i dati dell’impianto fotovoltaico con una chiara visualizzazione dei dati correnti, l’archivio degli ultimi 5 giorni e il totale (consumi istantanei, rendimento, risparmio di CO2 ecc.) del sistema monitorato.

Certificazione Great Place to Work 2019 per Sacchi Elettroforniture

La Certificazione Great Place to Work è un premio conferito a quelle aziende che, per l’attenzione alla qualità della propria cultura organizzativa e del proprio ambiente di lavoro, si sono distinte per avere persone estremamente motivate e con un’alta attrattività nei confronti del mercato del lavoro e dei migliori talenti.
“Sono orgoglioso di dire che lavoro per questa azienda”: così afferma il 90% degli oltre mille collaboratori del Gruppo Sacchi, esprimendo un senso di appartenenza che, tra numerosi altri parametri valutati, è valso all’azienda l’ottenimento di questo prestigioso riconoscimento.

La certificazione Great Place to Work

Logo Great Place To WorkLe aziende Certificate Great Place to Work vantano qualità particolari, che privilegiano l’ambiente di lavoro e i rapporti umani prima ancora del puro business.
Tutte peculiarità presenti da sempre nel Gruppo Sacchi, il più grande distributore di materiale elettrico e automazione industriale in Lombardia e uno dei più importanti in Italia.

Ai valori che determinano il DNA inconfondibile di questa azienda, si aggiunge una forte spinta all’innovazione, che l’ha vista protagonista di innovazioni pionieristiche nel settore delle elettroforniture, dalla creazione di un Centro Logistico all’avanguardia all’apertura di numerosi punti vendita con il format inedito del libero servizio assistito.

Credere nel valore delle persone e investire sulla loro crescita è il modo migliore per offrire al cliente un servizio eccellente: professionisti soddisfatti svolgono il proprio lavoro con entusiasmo e positività; per questo essere un Great Place to Work per i collaboratori significa anche essere un “Great Place to Work With” per Clienti e Fornitori” spiega Marco Giorgio Brunetti, Amministratore Delegato.

“Cosa rende Sacchi speciale? – Aggiunge Marco Valera, HR Director – Radici salde nell’imprenditoria italiana e appartenenza a un gruppo multinazionale con sfide globali e progetti di lavoro internazionali. Un ambiente sicuro, un’azienda stabile e allo stesso tempo in continua evoluzione. Un turnover ridotto e investimento costante sui giovani: negli ultimi tre anni sono stati inseriti quasi cento neodiplomati. Uno spirito di gruppo che ci fa “indossare una maglia” in cui crediamo ogni giorno. 250 bambini adottati a distanza nell’ambito di un ambizioso progetto di corporate social responsibility. Questo è quanto affermano i colleghi: la Sacchi è un luogo dove si coniugano umanità e professionalità, ambizione e attenzione all’altro, metodo e sensibilità, che deriva da una relazione autentica tra le persone”.

Shell punta allo storage domestico: verso l’acquisizione di sonnen

Dopo il primo, consistente investimento del 2018, Shell punta a completare l’acquisizione del 100% di sonnen. Si tratta di una mossa che permetterà al colosso del settore petrolifero di entrare con maggiore decisione nel mondo dei sistemi per lo storage intelligente dell’energia e dei servizi energetici dedicati alle famiglie.

Entusiasta il CEO e co-fondatore di sonnen Christoph Ostermann, che dichiara: “Shell New Energies è il partner strategico perfetto per aiutarci a crescere in un mercato che si sta espandendo velocemente. Con questo investimento siamo entusiasti di consentire a un numero sempre maggiore di famiglie di diventare indipendenti in ambito energetico e trarre beneficio da nuove opportunità nel mercato dell’energia. L’accordo porterà sonnen a crescere ulteriormente e ci aiuterà a velocizzare la trasformazione del sistema energetico”.

“sonnen è tra i leader globali nello stoccaggio e distribuzione intelligente dell’energia e ha un track record di innovazione focalizzata sui bisogni del cliente. – è l’altrettanto positivo commento di Mark Gainsborough, Executive Vice President New Energies di Shell – La proprietà totale di sonnen ci permetterà di offrire più possibilità di scelta ai nostri clienti che richiedono energia più pulita, affidabile ed economica. Insieme possiamo accelerare lo sviluppo di un sistema energetico focalizzato sul cliente, a supporto della strategia di Shell per offrire soluzioni energetiche più pulite”.

L’accumulo intelligente secondo sonnen

Per sonnen il concetto di stoccaggio supera le barriere dell’appartamento e del singolo accumulatore grazie alla piattaforma “sonnenCommunity”.
Si tratta di un servizio di stoccaggio intelligente dell’energia che permette, ad esempio, di ottimizzare di giorno l’uso dell’energia solare attraverso le sonnenBatterie e utilizzarla di notte.

Di recente, sonnen ha messo inoltre in funzione la più grande batteria virtuale della Germania, la quale utilizza un network di sistemi di accumulo domestico in tutto il Paese per contribuire a stabilizzare la domanda della rete elettrica.

L’accordo darà un forte impulso a entrambe le aziende nell’offerta di servizi energetici integrati, soluzioni per la ricarica di veicoli elettrici e per l’approvvigionamento di servizi di rete basati sulla “virtual battery pool” di sonnen.

Edifici a energia positiva, la nuova frontiera possibile dell’edilizia

Parlare di edifici a energia positiva oggi pare un’utopia. L’edilizia, infatti, sta faticosamente entrando nell’ordine delle idee di focalizzarsi sull’obiettivo nZEB. Eppure, non è irrealizzabile.
Tutt’altro. C’è spazio e possibilità per un nuovo modo di intendere l’edilizia che non solo azzeri i consumi energetici, attraverso un’attenta strategia di efficienza energetica, ma produca più energia di quanto ne richieda. Sono in molti a pensarla in questo modo a livello europeo e anche italiano.

Edifici a energia positiva, cosa si è fatto

Ma partiamo con ordine. Oggi la direttiva UE 2018/844 che modifica quella EPBD sulla prestazione energetica degli edifici, pone tra i suoi obiettivi di permettere, attraverso le ristrutturazioni, di arrivare a contare su un settore edile decarbonizzato e su un parco di edifici nZEB al 2050.

L’intento, quindi, è arrivare a costruire o a praticare interventi di riqualificazione energetica per arrivare alla soglia near zero energy.

Da qui si è mosso il Building Performance Institute Europe (BPIE), think tank indipendente e non profit che conta sul supporto di svariati partner e sponsor europei e internazionali. Già nel 2015 si domandava se fosse già possibile ragionare “oltre lo nZEB”, malgrado fosse in atto una complessa transizione verso obiettivi più stringenti per raggiungere valori prossimi allo zero in termini di fabbisogno energetico. “Le tecnologie esistono già, la sfida principale rimane la volontà politica di dare i segnali giusti al mercato”, affermava, segnalando dei progetti pilota che stavano andando in quella direzione in Francia (Bepos) e in Germania (Energy Positive House / Plus Energy House).

Ancora prima, l’organizzazione internazionale Global Buildings Performance Network (GBPN) era nata con l’obiettivo di migliorare le prestazioni energetiche e realizzare ambienti costruiti sostenibili già nel 2013. In collaborazione con la Renewable Energy ed Energy Efficiency Partnership (REEEP) aveva lanciato un progetto per un miliardo di metri quadri di edifici per l’energia positiva. Anche in quel caso si parlava di energy positive building come di un’opzione tecnicamente fattibile.

Oggi si sa che in Norvegia, nei pressi dell’aeroporto di Oslo, si sta lavorando a un progetto per realizzare una smart city energeticamente positiva. I lavori dovrebbero partire proprio quest’anno, con i primi edifici terminati nel 2022. Se vedrà la luce, sarà il primo centro urbano al mondo a energia positiva. Intanto, sempre nel Paese nord europeo, il raggruppamento di imprese Powerhouse Group sta realizzando il primo edificio per uffici energy plus. Non solo: si tratta molto probabilmente dell’edificio col maggiore surplus energetico al mondo.

Il progetto ZERO-PLUS

C’è poi un progetto, che vede coinvolta anche l’Italia e che terminerà nel 2020, che si pone l’obiettivo di realizzare energy positive building ed edifici nZEB in Europa usando tecnologie energetiche avanzate. Si chiama ZERO-PLUS rientra nel programma Horizon 2020 e conta sull’Università degli Studi di Perugia quale ente italiano attivo. Intende individuare soluzioni per progettare nuovi edifici ad alte prestazioni energetiche e a questo proposito verrà sviluppato, spiegano nel loro sito:“un sistema modulare integrato ed efficiente per insediamenti abitativi a consumo energetico netto pari a zero, che sarà attuato in una serie di casi studio nei territori della UE.”

villa1 a GranaroloI partner del progetto hanno ultimato la realizzazione in Italia, a Granarolo dell’Emilia (Bologna), di edifici ad energia positiva, due ville monofamiliari con rinnovabili integrate. I lavori in cantiere procedono qui e negli altri tre cantieri come segnala Anna Laura Pisello, docente presso il dipartimento di Ingegneria dell’Università di Perugia. «Sono stati quasi ultimati anche i lavori in Francia ed Inghilterra», mentre Cipro, seppure un po’ in ritardo, «è alla fase costruttiva», spiega la coordinatrice del gruppo accademico insieme al prof. Franco Cotana, occupandosi della parte tecnico-scientifica e di revisione-supporto della fase di progetto e costruttiva.

Il primo obiettivo è ridurre l’uso energetico in edifici residenziali fino a una media di 0-20 kWh/m² per anno, obiettivo ambizioso se confrontato con la media attuale di 70-230 kWh/m². Spiegano inoltre che per raggiungere questo livello di efficienza energetica si farà uso di varie soluzioni tecnologiche, compresa l’adozione di un isolamento termico ad alta efficienza, così come il riscaldamento e l’illuminazione, oltre a sistemi BEMS di gestione energetica degli edifici.

Trimod MCS Legrand: sistema di alimentazione centralizzata

I CPS (Central Power Supply) Trimod MCS Legrand sono sistemi di alimentazione centralizzata monofase e trifase, da 3 a 80 kW, con tecnologia PWM ad alta frequenza, tipologia On Line a Doppia Conversione, architettura modulare, con possibilità di configurazione N+X ridondante.

Tali sistemi sono progettati in conformità con la norma EN 50171 e sono adatti per l’installazione in edifici soggetti a norme di sicurezza antincendio, in particolare per l’alimentazione di sistemi di illuminazione di emergenza. Possono essere utilizzati anche per l’alimentazione di impianti d’allarme, apparecchiature di aspirazione fumi, rilevazione del monossido di carbonio e impianti specifici di sicurezza nelle zone sensibili.

I Trimod MCS Legrand sono sistemi di alimentazione On Line a Doppia Conversione VFI-SS-111 ad alta efficienza (fino al 96%), con fattore di potenza 1. Sono soluzioni adattabili, ridondanti e scalabili (configurazione delle fasi IN/OUT 3-1), con una manutenzione semplice e veloce e a basso impatto ambientale. Consentono di effettuare la diagnostica, il monitoraggio, la visualizzazione di dati storici e parametri direttamente dal display. Il foot print e le dimensioni sono ridotti, ma il cabinet con altezza maggiorata ha consentito di aumentare l’autonomia anche con le configurazioni standard (le soluzioni preconfigurate hanno di serie 1 ora di autonomia).

Offrono un’ampia varietà di funzioni che ne rendono sicuro il funzionamento e il monitoraggio puntuale, oltre a semplificare l’eventuale riconfigurazione nel caso di applicazioni specifiche.

Le funzioni disponibili: dual input (ingresso dedicato per la linea By-pass), Hot Swap, funzionamento continuativo fino al 120% del carico, protezione contro l’inversione di polarità delle batterie, uscita configurabile da display come “permanente” o “non permanente”, menù in 7 lingue, convertitore di frequenza fin 40-70Hz fout 50/60Hz (selezionabile), funzionamento con gruppo elettrogeno, fasi di uscita indipendenti, regolazione velocità intervento bypass, log eventi completi di data e ora, dati storici globali e di ogni singolo modulo potenza.

Semplicità ed efficienza per il supermercato del futuro

Eliwell e Schneider Electric saranno presenti alla prima edizione di Refrigera, l’evento dedicato all’intera filiera dell’industria della refrigerazione industriale, commerciale e logistica, in programma dal 20 al 22 febbraio 2019 a Piacenza Expo per rispondere alle esigenze di un mercato strategico, quello della refrigerazione, della climatizzazione, della ventilazione e della gestione integrata degli edifici, in qualità di fornitori di prodotti e soluzioni sviluppate in sinergia.

Una sinergia di know how che si esprime nella soluzione EcoStruxure Building, la piattaforma aperta che integra climatizzazione, refrigerazione, illuminazione e altro ancora, offrendo la più ampia e completa soluzione per la gestione efficiente degli edifici, supermercati, hotel, negozi.

Proprio la competenza di Eliwell nel settore HVAC e refrigerazione ha permesso di sviluppare la soluzione EcoStruxure for Supermarkets, che aiuta a migliorare la sicurezza, la continuità di esercizio, la sostenibilità e a creare valore attraverso una migliore esperienza di acquisto dei consumatori: non solo in termini di efficienza energetica, ma anche di integrazione, operatività, progettazione, monitoraggio e analisi dei dati.
“Il nostro approccio all’efficienza energetica nel Retail è un processo circolare, con l’obiettivo di offrire soluzioni che ottimizzano la capacità di gestire l’energia a 360 gradi: dalla diagnosi e misurazione dei consumi all’intervento per aggiornare o sostituire apparecchiature e sistemi, fino all’automazione, controllo, monitoraggio non solo dei sistemi HVAC-R ma anche degli altri sistemi” spiega Andrea Natale, Business Development and Marketing Manager EcoBuilding di Schneider Electric.

Soluzioni connesse, semplici ed efficienti

Eliwell, da sempre attenta alle esigenze del settore particolarmente energivoro come la refrigerazione, offre una gamma di prodotti e soluzioni che si caratterizzano per competitività, innovazione e integrazione focalizzate su efficienza, risparmio energetico e sostenibilità.

Tra le novità presenti a Refrigera DOMINO, la soluzione di controllo semplice ed efficiente per sistemi di refrigerazione a CO2, che si basa su un innovativo modello matematico per una gestione ottimale del surriscaldamento del banco; Coldface una soluzione completa ed efficiente per il controllo delle celle refrigerate; TelevisBlue l’innovativo sistema per il monitoraggio, il controllo e la gestione remota basato sul cloud e TelevisAir, soluzione cloud che permette di gestire i banchi a spina connessi da un unico punto.

Eliwell punterà anche l’attenzione sul tema “refrigeranti” dimostrando l’impegno dell’azienda verso la ricerca di soluzioni sempre più efficienti e sostenibili.
“In seguito alla progressiva necessità di utilizzo di refrigeranti a basso GWP, i sistemi di refrigerazione commerciale rischiano di divenire ogni giorno più complessi – spiega Mauro De Barba, Marketing Manager Refrigeration Systems e Digitization per Eliwell – Eliwell risponde a questa sfida offrendo soluzioni tecnologiche semplici da implementare, che offrono al tempo stesso prestazioni sempre più elevate a beneficio sia dei nuovi impianti che per il retrofit di impianti esistenti. Refrigera è per noi l’occasione ideale per incontrare i tecnici specializzati per gli impianti frigoriferi e confrontarci sulle possibilità e i vantaggi offerti grazie all’utilizzo di queste nuove soluzioni.”

L’Intelligenza Artificiale corre lungo la Smart Road

L’Intelligenza Artificiale troverà spazio nelle soluzioni per digitalizzare l’infrastruttura stradale. Una conferma arriva dalla piattaforma EcoStruxure di Schneider Electric che permette di integrare sensori e soluzioni che comunicano anche attraverso protocolli nuovi, ma altrettanto aperti e fruibili.

Tutti questi device riescono a fornire ancora più dati al livello superiore, Edge Control, che comprende soluzioni dotate di una certa intelligenza: PLC, sistemi per la gestione delle microgrid, sistemi di gestione e monitoraggio della funzionalità dei sensori IoT, traffic cam eccetera.

GianMarco Sola«Sono sistemi che prendono il dato e lo trasformano in informazione, permettendo poi di innescare azioni o reazioni sotto forma, per esempio, di segnale d’allarme o altro. In questo modo si possono gestire anche i sistemi indipendenti all’interno della Smart Road come Green Island, gestite all’interno EcoStruxure come vere e proprie microgrid, o Smart Tunnel, che consente di gestire in modo integrato tutti i sistemi di automazione e di sicurezza all’interno di un tunnel, in tempo reale e gestendo la Smart Road in totale sicurezza», afferma Gianmarco Sola, Head of Trasportation Segment Italy in Schneider Electric.

La gestione del traffico si fa evoluta

All’interno dell’architettura EcoStruxure è anche possibile sviluppare per ogni sottosistema logiche evolute e strettamente collegate con i sistemi di BPM per la Gestione del Traffico. È quanto avviene, nei tunnel, sviluppando algoritmi di analisi del rischio dinamico che consentono di stabilire in funzione delle condizioni reali di traffico a quali livelli di allerta i sistemi devono essere in grado di rispondere.

Allo stesso modo si possono sviluppare soluzioni che, partendo dal monitoraggio dei tratti stradali e delle condizioni di utilizzo, consentono di avere informazioni dettagliate sulle condizioni di un tratto stradale o meteo e informare gli utenti. «Un domani non lontano, quando transiteranno auto a guida autonoma, un sistema così “intelligente” permetterà con facilità di trasformare quello che oggi è un segnale di allarme per chi gestisce l’infrastruttura in uno scambio d’informazioni con il veicolo attraverso protocolli Infrastructure to Veichle I2V, consentendo ai sistemi del veicolo di adattarsi alle condizioni della strada» specifica Sola.

Il ruolo dell’Intelligenza Artificiale

L’intelligenza, quindi, è pronta a fare il suo ingresso anche all’interno dell’infrastruttura stradale, per il suo funzionamento coordinato, sicuro, efficiente e automatizzato: «molti dei processi oggi gestiti dall’uomo domani potranno essere gestiti in maniera automatica attraverso processi e procedure, lasciando alla gestione dell’uomo solo quelli strettamente necessari», afferma il manager.

Schneider Electric si avvale anche di un vero e proprio ecosistema di partner validi e certificati, che hanno competenze in questo ambito e contribuiscono a dare valore all’architettura stessa con sempre più funzionalità; per esempio, grazie ad Axatel, società partner del Gruppo Schneider Electric su temi legati all’integrazione della sensoristica su protocollo LoRaWan che ha anche contribuito a realizzare una demo della piattaforma, già oggi l’architettura EcoStruxure per Smart Road. Incorpora un tool di Business Process Management moderno ed efficiente, popolabile in modo autonomo dal gestore del tratto stradale, per gestire processi e procedure e allarmi nelle sale controllo, permettendo un intervento umano con un mix modellabile di possibilità di azione.

Entra in gioco il machine learning

Il terzo livello di EcoStruxure è quello più interessante e innovativo. Al suo interno vengono sviluppati tutti gli analitici dedicati: si entra così nella sfera del machine learning dedicato alla strada, ovvero l’Intelligenza Artificiale applicata: qui attraverso EcoStruxure Maintenance Advisor si potrà sviluppare un processo di gestione evoluta dell’infrastruttura e della sua manutenzione sulla base di algoritmi di condition maintenance dedicati; si potranno anche sviluppare logiche di automazione delle procedure, potendo arrivare gestire i flussi di traffico in base anche alle informazioni che ci vengono dall’infrastruttura, gestendolo anche con la quarta corsia dinamica dove presente, o una gestione dinamica delle microgrid attraverso servizi in modalità SaaS come Microgrid Resource Advisor di Schneider Electric per la gestione dinamica delle risorse energetiche e dello scambio con la rete delle Green Island.

Energie rinnovabili: 6 fattori che guidano lo sviluppo

Il rapporto “A New World. The geopolitics of the energy transformation 2019”, pubblicato dalla Global Commission on the Geopolitics of Energy Transformation e da IRENA (International Renewable Energy Agency) analizza l’influenza delle rinnovabili che al momento rappresentano circa un quinto della produzione globale di energia.
I progressi tecnologici e la riduzione dei costi hanno fatto crescere le energie rinnovabili più velocemente di qualsiasi altra fonte di energia. Molte tecnologie rinnovabili sono più competitive rispetto ai combustibili fossili, a prescindere dal loro contributo contro l’inquinamento atmosferico e il cambiamento climatico.

Vento, sole e altre fonti rinnovabili stanno trasformando in modo irreversibile il mondo dell’energia, tecnologie come veicoli elettrici e pompe di calore stanno modificando radicalmente il settore dei trasporti, dell’industria e degli edifici. Inoltre, innovazioni come la digitalizzazione e lo stoccaggio dell’energia stanno espandendo il potenziale per le energie rinnovabili.

Secondo il rapporto, proprio come i combustibili fossili hanno plasmato la mappa geopolitica negli ultimi due secoli questo, comporterà conseguenze geopolitiche e socioeconomiche: le fonti di energia rinnovabile porteranno sicurezza energetica e indipendenza energetica in molti Paese che spingerà gli Stati ad integrare sempre più le reti elettriche con i Paesi vicini facendo emergere alleanze e nuovi modelli commerciali.

Nasceranno nuovi leader in materia di energia e alcuni Paesi aumenteranno la propria influenza come la Cina che sta assumendo un ruolo guida nella corsa all’energia rinnovabile e si sta trasformando nel più grande produttore, esportatore e installatore di pannelli solari, turbine eoliche, batterie e veicoli elettrici.

6 fattori guidano lo sviluppo delle rinnovabili

Riduzione dei costi – Le tecnologie sono ormai mature, dal 2010, il costo medio dell’energia generata dal fotovoltaico ed eolico è diminuito del 73% e del 22 %. Il costo delle batterie agli ioni di litio per i veicoli elettrici è diminuito dell’80%. Questo equivale a dire che investire nelle tecnologie rinnovabili è sicuramente fonte di business.
Secondo il Rapporto, già dal 2020 i costi dell’elettricità generata dal fotovoltaico e dall’eolico saranno mediamente competitivi con quelli generati da fonti fossiIi.
Per quanto riguarda l’emobility, entro la metà del prossimo decennio, le auto elettriche avranno prezzi comparabili con quelli convenzionali.

Inquinamento e cambiamenti climatici – I problemi causati dai combustibili fossili, tra cui l’inquinamento atmosferico diffuso e i cambiamenti climatici hanno portato a riconoscere la necessità di decarbonizzare l’economia globale. Inquinamento, principalmente causato dalla combustione di petrolio e carbone, rende l’aria pericolosa per respirare in molte città. È necessario puntare su un incremento dell’energia prodotta da fonti sostenibili e a un amento dell’efficienza energetica.

Obiettivo sostenibilità – numerosi governi hanno individuato target ambiziosi e adottato misure per accelerare lo sviluppo di energie rinnovabili: 57 paesi hanno sviluppato piani per decarbonizzare il settore dell’energia e 179 hanno fissato obiettivi nazionali o statali.

Innovazioni tecnologiche – Moduli solari ad alta efficienza, turbine eoliche sempre più potenti, nuove generazioni di biocarburanti, digitalizzazione, tecnologie per lo stoccaggio di energia, hanno svolto un ruolo fondamentale nel trend positivo che stanno vivendo le rinnovabili. Le tecnologie digitali – dalle smart grid ai big data e all’intelligenza artificiale applicate all’industria energetica, ai sistemi di generazione e distribuzione – aumentano l’efficienza e espandono le possibilità di utilizzo delle energie rinnovabili. Nuove tecnologie sono in fase di sviluppo: lo stoccaggio di energia è vitale per le rinnovabili, ma anche le batterie dei veicoli elettrici hanno la possibilità di diventare un’importante tecnologia di stoccaggio. L’elettricità può anche essere immagazzinata in forma termica utilizzando caldaie, pompe di calore o acqua refrigerata.

Impegno delle imprese – Durante la Conferenza sul clima in Polonia (svoltasi a dicembre 2018) è stato chiesto di mettere un prezzo alle emissioni di carbonio, di abolire i sussidi alle fonti fossili e di fissare un termine per chiudere le centrali a carbone. Molte imprese puntano a produrre e consumare solo energia 100% rinnovabili.

Opinione pubblica – I cittadini possono fare la differenza nello sviluppo della sostenibilità ambientale. Una crescente quota di consumatori preferisce acquistare beni e servizi con una piccola impronta carbonica. Aziende, associazioni, università stanno insegnando la consapevolezza dell’uso delle risorse e dei consumi. Le tecnologie innovative in grado di supportare questo cambiamento ci sono, è necessario conoscerle e adottarle per dare slancio a un mondo nuovo.