Piazza Santa Giulia risplende di luce con gli apparecchi Urban [O3] di Gewiss

La piazza di Rogoredo-Santa Giulia, inaugurata nel giugno 2017, nata con l’obiettivo di migliorare i collegamenti pedonali tra la vicina stazione e la promenade del circondario è stata illuminata con i dispositivi Urban [O3] di Gewiss che garantiscono sicurezza, risparmio e la migliore qualità della luce LED.

Committente del progetto è stato il Comune di Milano, con l’obiettivo di dar vita alla trasformazione di un luogo di passaggio in un vero e proprio luogo di ritrovo e aggregazione, fruibile in piena sicurezza e nel pieno rispetto dell’ambiente.

Lo sviluppo architettonico ha previsto anche lo studio specifico di un progetto illuminotecnico che andasse a soddisfare le richieste della committenza: favorire la percezione di sicurezza fisica e psicologica dei cittadini legata alla possibilità di vivere e frequentare la piazza a tutte le ore del giorno, offrendo la migliore illuminazione anche nelle ore serali, garantendo contemporaneamente un alto risparmio energetico e un ridotto livello di impatto ambientale.

Per soddisfare queste esigenze, l’illuminazione della piazza e dei percorsi pedonali è stata realizzata con apparecchi Urban [O3] di Gewiss. Un sistema di illuminazione urbana componibile, perfetto punto d’incontro fra design e innovazione, caratterizzato da una forma semplice e essenziale. Le geometrie eleganti e raffinate dei dispositivi della Serie si inseriscono con equilibrio nel contesto architettonico di Santa Giulia, valorizzando il paesaggio urbano della piazza anche nelle ore diurne.

apparecchi Urban Gewiss santa giulia

“Nel momento in cui abbiamo conosciuto gli apparecchi Urban [O3] abbiamo immediatamente capito che risultavano adatti al nostro progetto. – ha sottolineato Alessandro Meneghelli, Direttore Pianificazione Milano Santa Giulia e Responsabile unico del procedimento – Gewiss ci ha supportato con uno staff tecnico disponibile, preparato ed efficiente.

“Siamo orgogliosi di essere stati scelti come partner tecnologico per la realizzazione di questo progetto. – ha commentato Aldo Bigatti, Senior Advisor Lighting Strategy di Gewiss – La scelta di Urban [O3] ha permesso di raggiungere elevati obiettivi di risparmio energetico, qualità prestazionale e sostenibilità dell’impianto di illuminazione. Siamo contenti di aver potuto contribuire alla nascita di una delle più belle piazze del futuro di Milano, lavorando con reciproca soddisfazione secondo standard qualitativi sempre elevati”.

Accademie Schneider Electric, la forza della formazione multidisciplinare

Formazione multidisciplinare e didattica interattiva, si traducono nella sinergica “coralità” delle Accademie Schneider Electric in percorsi di alternanza scuola lavoro orientati all’apprendimento di competenze trasversali e di conoscenze tecniche imprescindibili per cogliere le opportunità professionali generate dalla trasformazione digitale. Da questa chiave di lettura evolutiva muovono anche le riflessioni di Gianfranco Mereu, Responsabile Relazioni con le Scuole e le Università di Schneider Electric, intervistato alla vigilia di una nuova e intensa edizione delle Accademie.

Gianfranco Mereu Schneider Electric“L’impegno per la formazione dei giovani è una parte fondamentale del nostro modo di essere impresa e nell’alternanza scuola lavoro abbiamo trovato uno strumento con cui moltiplicare l’impatto della nostra azione – spiega il responsabile dell’iniziativa, inserita a dicembre 2017 in un ampio protocollo d’intesa tra Schneider Electric e il MIUR, volto ad avvicinare ulteriormente formazione, imprese e associazioni in tutta Italia -. Partecipando alle Accademie Schneider, gli studenti diventano per cinque giorni dei veri e propri professionisti, testando in prima persona le competenze necessarie ad affrontare nel migliore dei modi l’impatto delle tecnologie smart e della digitalizzazione sul mercato del lavoro”.

Una mission vincente, se pensiamo che dal 2016 a oggi le tre Accademie Industria 4.0, Efficienza Energetica e Progettazione Elettrica hanno formato, nella sede di Stezzano (BG), ben 2.140 studenti delle classi quinte di oltre 100 istituti tecnici italiani. E il meglio, secondo Mereu, deve ancora venire…

Partnership e riconoscimenti per un percorso formativo integrato

La crescita del progetto di alternanza scuola lavoro targato Schneider Electric punta a raggiungere 10.000 giovani nei prossimi 3 anni, anche grazie al supporto di realtà come Mondo Scuola Lavoro (Essegi Domo). Risale infatti al 3 dicembre 2018 la sigla dell’accordo di collaborazione nel settore educational “Insieme per i giovani nell’era dell’Internet delle Cose (IoT)”, che trasforma di fatto Mondo Scuola Lavoro nella “lunga mano” di Schneider Electric sul territorio italiano.

“Mentre noi organizziamo le Accademie a Stezzano, riservate alle classi quinte degli istituti tecnici di diversi indirizzi – aggiunge Mereu -, il nostro nuovo partner si impegna a realizzare, direttamente presso gli istituti, progetti formativi dedicati a tutti gli studenti del terzo e del quarto anno, propedeutici alle selezioni per prendere parte, l’ultimo anno, all’esperienza Schneider Electric”.

Scuole selezionate, studenti meritevoli e una “fucina” di talenti integrati, pronti ad arricchire la trasformazione digitale italiana, che hanno fruttato all’iniziativa di Schneider Electric riconoscimenti come i bollini Confindustria BAQ (Bollino per l’Alternanza di Qualità) e Confindustria BITS (Bollini per Impresa in ITS), nonché la citazione dell’azienda tra i partner del piano nazionale Impresa 4.0. La validità dell’alternanza scuola lavoro Schneider ha destato inoltre l’interesse del colosso editoriale Hoepli, co-promotore, insieme alla multinazionale, di un’apprezzata collana dedicata proprio all’approccio multidisciplinare delle Accademie.

Le Accademie Schneider Electric generano reti di scuole, aziende e professionisti per lo sviluppo di competenze 4.0

Come saranno le Accademie Schneider 2019?

Tra le anticipazioni sull’edizione 2019, spicca la volontà di incrementare da tre a sette gli appuntamenti sul tema Industria 4.0, quattro dei quali saranno rivolti in particolare a istituti tecnici e ITS del Triveneto. Questo perché Schneider Electric è tra le 29 aziende private che hanno generato il competence center SMACT, firmandone l’atto costitutivo insieme a otto università, due enti di ricerca e alla Camera di Commercio di Padova.

“La collaborazione con il centro, e con l’Università di Padova per quanto riguarda l’alternanza scuola lavoro, ci consentono di ampliare il raggio d’azione delle Accademie, rafforzando il concetto di rete territoriale pensata per connettere scuola e imprese che ci lega agli obiettivi del MIUR e dei piani governativi per la diffusione di Industria 4.0”, commenta il manager.

Ma le novità non finiscono qui: nel 2019, una parte delle Accademie Schneider verrà “aperta” anche ai dottorandi delle università e ai professionisti del settore che vogliano incrementare le proprie competenze digitali per affrontare le nuove sfide dell’integrazione. Si conferma, invece, l’impegno divulgativo presso gli istituti tecnici con gli incontri dal titolo “Un viaggio alla scoperta dell’Internet of Things e della quarta rivoluzione industriale”, volti a sensibilizzare i ragazzi del quarto e del quinto anno circa l’importanza di questa nuova era tecnologica e culturale.

L’intenso lavoro di “semina” profuso da Schneider Electric ha già dato i primi frutti: dopo la frequentazione dei percorsi di alternanza scuola lavoro di Stezzano si è infatti registrato un incremento del 20%, rispetto agli inizi dell’attività formativa, degli studenti che hanno deciso di proseguire gli studi verso università e ITS, investendo di fatto nello sviluppo di competenze utili al proprio futuro.

“Il riscontro positivo di questo approccio multidisciplinare viene anche dai numerosi ragazzi che hanno trovato sistemazione presso Schneider Electric e aziende partner, anche grazie al supporto di Confapi e Confimi, che supportano gli associati nella selezione di personale formato nelle nostre Accademie” conclude Mereu.

Un impegno pienamente in linea con le direttive del MIUR, che genera e coordina efficacemente reti di aziende, di scuole e di professionisti, trasformando le Accademie in virtuosi esempi formazione tecnica.

Somfy presenta la smart home completa e aperta

Esistono diversi modi per migliorare la vita delle persone nella propria quotidianità. In ambito smart home, l’offerta relativa a illuminazione, gestione accessi, comfort e sicurezza è ampia e diversificata.
Somfy ha recentemente lanciato una serie di novità pensate proprio per venire incontro alle nuove necessità legate alla casa connessa.

Un ecosistema completo per la smart home

App TahomaTaHoma è la piattaforma che permette di connettere e controllare tutta la casa anche da remoto attraverso una sola interfaccia: tapparelle, tende interne ed esterne, impianto di illuminazione, sistema d’allarme, ecc. possono essere comandate con facilità.
Compatibile con Zigbee 3.0, TaHoma dialoga con oltre 250 famiglie di prodotti tra cui Amazon Alexa e Google Home e molti altri brand del settore grazie al linguaggio IFTTT.

La versione DIN-Rail di TaHoma è una smart home box che si integra direttamente nell’impianto elettrico degli edifici che offre una vasta gamma di protocolli wireless e fino a 4 moduli radio per consentire ai residenti di controllare i propri dispositivi intelligenti direttamente dall’applicazione TaHoma e visualizzare le statistiche sul consumo energetico di casa usando il modulo “Wiser Energy” di Schneider Electric.

Per l’illuminazione smart, Izymo è una nuova gamma di micro-moduli wireless sviluppata da Somfy che utilizza il protocollo io-homecontrol. Izymo può essere posizionato dietro l’interruttore, accanto alla sorgente luminosa o dietro la presa dell’apparecchiatura domestica.

In tema di “riscaldamento connesso” Somfy ha lanciato una valvola termostatica intelligente che permette di avere un maggior controllo sull’impianto di riscaldamento. Può impostare i parametri in modo differente da una stanza all’altra e ottimizzare i consumi sempre attraverso TaHoma.

Serratura connessa SomfyTra gli argomenti più sensibili, sicuramente quello della sicurezza vanta un posto speciale nei pensieri degli italiani.
Per questo Somfy ha sviluppato Home Keeper Pro, un sistema d’allarme ad alta protezione per il canale professionale facile da utilizzare e semplice sia per quanto riguarda l’istallazione, sia per la manutenzione.
Grazie alla modularità che lo caratterizza, il nuovo sistema di allarme di Somfy è pensato per adeguarsi a qualsiasi tipo di abitazione ed è in grado di evolvere insieme alla casa.
Dotato di numerosi accessori (sensori interni ed esterni, telecamere Outdoor Camera con sirena integrata e altro ancora) ed è compatibile con gli altri dispositivi Somfy e può essere gestito facilmente tramite l’app Somfy Protect.
Home Keeper Pro può essere abbinato a IntelliTAG, un sensore che attiva l’allarme nel caso sia rilevato il tentativo di forzare l’apertura di una porta o una finestra. Anche questi disponitivi sono compatibili con la piattaforma TaHoma e con i più diffusi sistemi smart home (Apple HomeKit, WorksWithNest, IFTTT, Amazon Alexa e Google Home).

Interessante, infine, la gestione degli accessi attraverso una nuova serratura connessa, più robusta rispetto alla precedente versione e ancora più completa in termine di gestione degli accessi grazie alla tastiera abbinata al lettore badge/card. L’installazione avviene semplicemente sostituendo il cilindro della serratura (in dotazione con il prodotto), la gestione è intuitiva tramite l’App Somfy Keys che permette di controllare da smartphone anche gli accessi individuali autorizzati.

Tahoma

Smart building alla conquista di ISE 2019

Integrated Systems Europe (ISE) non ha certo bisogno di presentazioni, così come ci sembra scontato commentare i nuovi record di una manifestazione che ha saputo catturare, successo dopo successo, gli sguardi globali del mercato dell’integrazione di sistemi, tra audio video professionale e smart building. Proprio da quest’ultimo contesto applicativo prende spunto invece una riflessione legata alla crescente trasversalità delle tendenze che hanno animato ISE 2019 (Amsterdam, 5-8 febbraio), sconfinando il tradizionale settore Audio Video (AV) per accogliere le nuove sfide della trasformazione digitale. A cominciare dall’appuntamento della vigilia, il 4 febbraio, con la nona Smart Building Conference.

Cosa significa fare smart building nel 2019? Il titolo di questa edizione, “Making Buildings Smart, Making Smart Buildings”, e gli interventi di esperti del settore – tanto sul lato residenziale quanto in ottica commerciale – hanno alzato l’asticella tecnologica degli edifici connessi, focalizzandosi su sicurezza, scalabilità e insights dei sistemi connessi, senza dimenticare il ciclo di vita dei prodotti e delle piattaforme smart.

Altro aspetto non trascurabile, potenziale chiave di lettura del percorso che unisce ISE 2019 al concetto di integrazione “totale”, la necessità di promuovere un approccio più orizzontale agli smart building, che chiede ai progettisti di partire dal campo, con i prodotti connessi, per risalire la piramide gestionale verso applicazioni IoT e dashboard per la gestione integrata di tutti gli impianti. Una giornata dedicata dunque a digitalizzazione, intelligenza artificiale, connettività IoT e sistemi integrati, che abbiamo avuto modo di tradurre nel concreto della visita alla manifestazione olandese, tra il padiglione Smart Building, le iniziative speciali e le novità dell’area espositiva.

L’unione fa la forza, nella casa connessa

bticinoSeguendo il filo conduttore degli smart building, declinati alle esigenze e alle aspettative del mercato italiano, l’ISE-experience di ElettricoMagazine inizia con una constatazione: la strategia di business delle grandi aziende del settore automazione si gioca sullo sviluppo di soluzioni integrate insieme a partner d’eccellenza.

Come nel caso di BTicino e Legrand, presenti a ISE 2019 con la proposta Living Now with Netatmo, versione smart della nota linea residenziale, realizzata in collaborazione con la società di soluzioni IoT, che consente di integrare impianto elettrico, luci, tapparelle ed energia per gestire l’impianto in locale, da remoto (App Home + Control) o tramite comandi vocali basati su assistenti Alexa, Google o Apple. In particolare, il voice control integrato Living Now di BTicino, primo al mondo nella sua categoria, è reduce dal successo globale del di Las Vegas, dove ha ottenuto il CES Innovation Award 2019 nella categoria “Smart Home”.

crestron Ise 2019Le partnership strategiche per la casa connessa caratterizzano anche il concept del nuovo sistema Crestron Home, supportato da OS 3, un pacchetto completo di soluzioni per integrare case intelligenti di tutte le dimensioni, pensato per offrire un’esperienza utente più semplice, su dispositivi mobili e touch panel TSW, oltre che un’implementazione molto rapida sul lato installazione.

Inoltre, l’integrazione perfetta targata Crestron sfrutta la potenza di Apple TV, Siri e HomeKit, oltre a consentire il controllo basato su IP di Apple TV, che include il riconoscimento dei comandi vocali tramite i telecomandi touchscreen TSR-310 e il supporto nel sistema operativo Crestron Home e SIMPL.

Che “lingua” parlano gli smart building?

Come accennato inizialmente, l’integrazione degli edifici intelligenti ha animato anche un ampio spazio espositivo del RAI Amsterdam, il padiglione 9, con la Smart Building Technology Zone. Protagonisti di quest’area, i più noti protocolli di comunicazione e le ultime novità tecnologiche per l’home automation.

knx ise 2019Non potevano mancare, infatti, i system integrator e le aziende dell’associazione internazionale KNX, presenti insieme a una collettiva di oltre 20 brand per rispondere alle esigenze dei professionisti e illustrare i vantaggi della casa connessa tramite standard KNX. Particolarmente apprezzati dai visitatori, gli approfondimenti legati a KNX IoT e alla sicurezza degli ecosistemi domestici connessi e digitali.

Si collega al “linguaggio” KNX anche la presenza in fiera del colosso della smart home Control4, che ha scelto il palcoscenico di ISE per lanciare la nuova linea di keypad KNX, che abbraccia soluzioni popolari come quelle targate Basalte, CJC Systems, Ekinex, Gira, Jung, Tense e Vitrium. “KNX è uno standard molto usato dai nostri dealer per la gestione di HVAC e luci, mentre è stato più difficile estenderne le potenzialità ai sistemi AV – spiega il Ceo di Control4 Martin Plaehn -. Grazie alla completa integrazione tra prodotti Control4 e tecnologia KNX, è finalmente possibile ampliare il raggio d’azione della nostra proposta per il controllo smart di entertainment, audio-video, illuminazione, comfort e molto altro”.

Restando in tema di comunicazione all’interno degli smart building, abbiamo visitato anche lo stand di Z-Wave Alliance e le sue otto aziende, con tutte le novità in ambito IoT per applicazioni residenziali e commerciali. Una presenza significativa anche sul fronte della formazione, che ha visto Mitchell Klein, Z-Wave Alliance Executive Director, protagonista di alcuni training promossi da CEDIA e di ulteriori momenti di networking con gli operatori del settore AV/IT circa l’integrazione con tecnologia Z-Wave.

Le tecnologie e i “linguaggi” degli smart building hanno animato l’area espositiva e le conferenze di ISE 2019

Sicurezza e AV si incontrano nei sistemi evac

pasoPer avvicinarci maggiormente al contesto italiano, quello con ISE è sempre un appuntamento speciale per Paso, che porta ogni anno ad Amsterdam una variegata proposta di soluzioni per diffusione sonora d’emergenza ed evacuazione vocale al 100% made in Italy.

Tra le novità, l’ampliamento della famiglia di sistemi all-in-one da parete EN54-16 PAW con due nuove proposte compatte: la serie PAW5500-VES (modelli PAW5502-V, PAW5504-V, PAW5506-V da 500 W a 2-4-6 zone) e la serie PAW51K-VES (modelli PAW51K4-V, PAW51K6-V da 1000 W a 4-6 zone).

Ma la soluzione “smart” di Paso si chiama MIM1000 (Music Internet Monitoring System), ed è pensata per la verifica dello stato dei sistemi di evacuazione vocale Paso. MIM1000 permette infatti all’utente di visualizzare direttamente su smartphone o tablet, tramite app, tutte le più importanti informazioni relative al sistema.

Molte le novità introdotte a ISE 2019 anche da RCF, altra azienda italiana del settore audio, che ha presentato sistemi di evacuazione, line array compatti e altre soluzioni tecnologiche attente al design per installazioni fisse, eventi e applicazioni live. Da notare, in particolare, gli speaker a soffitto e a parete MF33EN e WMF33EN, da integrare in sistemi di evacuazione e allarme.

Nell’integrazione, anche i cavi contano

vivolink 2Dai cavi professionali agli splitter, dai sistemi per videoconferenze alla distribuzione di segnale, la nostra ultima tappa è allo stand di EET Group, presente a ISE con il proprio marchio Vivolink. Insieme al sistema Meeting HUB 4K 2×1, il distributore ha portato in fiera gli splitter/scaler VLHDMISP1X4 HDMI 2.0 1×4 – ideali per distribuire il segnale AV in punti vendita, showroom o manifestazioni fieristiche -, che supportano HDMI 2.0 e risoluzione video fino a 4K@60Hz 4: 4: 4.

Scendendo nella “catena” dei prodotti necessari alla realizzazione di un networking efficace, troviamo Proadring 3C, anello adattatore Vivolink Pro HDMI + USB-C/B, definito dal management italiano di EET come un “must” per ogni sala riunioni che si rispetti. Chiude la nostra carrellata sulla connessione la guaina Vivolink Premium Cable Management, pensata per accorpare i cavi necessari ai sistemi AV e conferire agli ambienti professionali un aspetto più ordinato e gradevole.

Aggiornate le guide: Bonus ristrutturazioni, Ecobonus e Bonus mobili

L’Agenzia delle Entrate ha aggiornato al mese di febbraio 2019 – con le ultime novità fiscali contenute nella legge di bilancio 2019 varata il 30 dicembre 2018 – le tre guide:

Legge di Bilancio 2019 ha prorogato fino al 31 dicembre 2019 ecobonus, bonus casa e bonus mobili senza novità rilevanti rispetto al 2018.
Restano dunque inviate le tipologie di interventi che danno diritto all’agevolazione e le modalità di pagamento.

In questo articolo è possibile trovare tutto sul bonus casa 2019

Adempimenti introdotti nel 2018 ristrutturazioni edilizie

Per quanto riguarda i lavori di ristrutturazione nella propria abitazione per usufruire del bonus 50% dal 2018 è stato introdotto l’obbligo inviare la comunicazione all’Enea una comunicazione dei lavori effettuati, entro 90 giorni dalla data della loro ultimazione analogamente a quanto già previsto per la riqualificazione energetica degli edifici.

Per quelli terminati nel 2018, la trasmissione va fatta attraverso il sito http://ristrutturazioni2018.enea.it

Anche per alcuni elettrodomestici (forni, frigoriferi, lavastoviglie, piani cottura elettrici, lavasciuga, lavatrici), dallo scorso anno è obbligatorio comunicare il loro acquisto all’Enea.

Detrazione al 50% per chi installa le colonnine di ricarica elettrica

Tra le novità della legge di Bilancio 2019 troviamo la detrazione del 50% per chi installa le colonnine di ricarica elettrica, anche in condominio, a partire da marzo 2019 e fino a dicembre 2021.

Come per gli altri bonus è possibile ottenere una detrazione del 50% per le spese documentate sostenute per l’acquisto e la posa in opera di infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici e la detrazione viene ripartita in dieci quote di pari importo ed è calcolata su un ammontare massimo di 3.000 euro.

Bonus mobili

Come evidenziato nella prima pagina della Guida, si può usufruire della detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni), destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione.

 

Per maggiori informazioni puoi scaricare:

la guida Ristrutturazioni edilizie: le agevolazioni fiscali

la guida Le agevolazioni fiscali per il risparmio energetico

la guida Bonus mobili ed elettrodomestici

Edilizia antisismica, novità e startup per edifici sicuri

L’edilizia antisismica è un tema di stretta attualità in Italia. Non può essere altrimenti visto che il 44% del territorio nazionale è in area ad elevato rischio. Su di esso sorge più di un Comune su tre (36%), qui vivono 22,2 milioni di italiani e sorgono più di 6,1 milioni di edifici.

Ben vengano quindi soluzioni che possano rendere più sicuro il patrimonio costruito o permetta di realizzare nuovi edifici antisismici. Le novità ci sono e sono frutto di aziende, associazioni ma anche di startup. Alcune si sono messe in mostra a Klimahouse 2019.

La startup che fa l’identikit sismico dell’edificio

Si chiama Pronto Sisma ed è il servizio online che valuta la sicurezza sismica degli edifici, proponendo interventi personalizzati per migliorarla. Nasce come spin off della startup Greenovation e intende fornire un report sismico completo di specifiche tecniche e contenente i sistemi tecnologici più adatti a ogni caso analizzato. Lo scopo è rendere l’utente consapevole, fornendogli strumenti di conoscenza sull’edificio dove vive: si va dalla classe di rischio sismico alle info per accedere alle detrazioni fiscali previste col Sisma Bonus; ma soprattutto, permette di capire come renderlo più sicuro.

Chi accede al sito web ha subito la possibilità di effettuare un test in grado di offrirgli gli strumenti utili per una “istantanea” relativa allo stato del proprio edificio. L’idea è valsa alla realtà innovativa la selezione tra le finaliste al Klimahouse Startup Award.

Il cappotto si fa antisismico

Geniale Cappotto SismicoSi può abbinare la sicurezza sismica all’efficienza energetica? La risposta è sì e ha un esempio: Geniale Cappotto Sismico di Ecosism. L’idea dell’azienda, premiata col Klimahouse Trend per la categoria innovation si palesa sotto forma di un cappotto termico armato, contenente una maglia in acciaio zincato, costituito da una lastra sottile in calcestruzzo armato gettato in opera all’interno di due strati di materiale isolante.

Sviluppato in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell’Università degli Studi di Padova, è un prodotto “tagliato su misura”, sulla base del rilievo architettonico e in funzione del progetto strutturale sviluppato dal tecnico incaricato. Infatti, è possibile aumentare prestazioni sismiche ed energetiche scegliendo spessori e materiali differenti. L’azienda, inoltre spiega che “il getto, opportunamente dimensionato in fase di progetto, viene reso solidale alla struttura esistente mediante l’inserimento di opportuni ancoraggi che, disposti a livello delle fondazioni e dei cordoli di piano, garantiscono la massima collaborazione tra il nuovo sistema e la struttura stessa”.

Legno e cemento insieme nel sistema antisismico

Abbina le virtù di leggerezza ed elasticità del legno a quelle di robustezza del cemento il sistema costruttivo ideato e prodotto da Isotex con blocchi e solai in legno di abete e cemento Portland.

Il sistema antisismico è stato messo alla prova, con specifici test prima su un edificio campione, con l’Università di Bologna, poi su pareti e strutture attraverso prove sperimentali condotte al Laboratorio Eucentre dell’Università di Pavia. Non solo: l’azienda stessa segnala che delle 80mila abitazioni realizzate dal 1985 a oggi in tutta Italia, nessuno ha subito alcun tipo di danno.

Il software che calcola i cinematismi della muratura

Dalle infrastrutture al software si arriva alla tecnologia antisismica messa a punto da ANDIL e presentata anche a Klimahouse: si tratta di PRO_SAM, un software di calcolo che – spiega la stessa Associazione nazionale industriali dei Laterizi – esegue analisi multimodali, statiche lineari e non lineari , permettendo di calcolare, verificare e progettare edifici in muratura ordinaria, muratura armata o mista. Nello specifico si tratta di un plugin, integrabile con moduli di PRO_SAP uno dei quali è PRO_CineM per il calcolo dei cinematismi locali nella muratura.

SENEC.Cloud: sito dedicato al servizio energetico di Senec

SENEC.Cloud (www.senec-cloud.it) – il sito dedicato all’innovativo servizio energetico di SENEC per capire tutti i vantaggi e le modalità di accesso – è stato pubblicato il 7 febbraio.

SENEC.Cloud è la soluzione energetica che consente di sfruttare al 100% l’energia prodotta con il fotovoltaico e di ridurre la bolletta elettrica. Grazie a opportunità, i proprietari di impianti fotovoltaici con accumulo Senec possono ottenere, ad una tariffa fissa e omnicomprensiva, l’energia residua che non riescono a consumare direttamente o ad immagazzinare nell’accumulo.

Coloro che aderiscono all’offerta SENEC.Cloud Free hanno la possibilità di azzerare questa tariffa per due anni.

Il sito contiene tutte le informazioni necessarie per comprendere le caratteristiche e i vantaggi del servizio, le modalità per aderire, le promozioni in corso. È, inoltre, presente la pagina FAQ dove gli utenti possono trovare risposta alle domande più frequenti inerenti tariffe, bolletta, adesione/recesso.

“Abbiamo scelto di dedicare un apposito sito a SENEC.Cloud – sottolinea Valentina De Carlo, Responsabile Marketing di Senec Italia – perché si tratta di una proposta innovativa non solo nel mercato dello storage, ma anche dell’energia in generale. Come tale merita una certa visibilità e spiegazioni approfondite. In questo spazio web l’utente può trovare sezioni sia descrittive che di utilità, come la guida alla lettura della bolletta, il glossario, la modulistica. È stato pensato e progettato per fornire al cliente il quadro più esaustivo possibile sull’argomento”.

“SENEC.Cloud rappresenta un servizio vantaggioso per i clienti finali – aggiunge Vito Zongoli, Managing Director di Senec Italia – perché consente di incrementare la propria indipendenza energetica e stabilizzare i costi nel tempo, con un occhio di riguardo alla sostenibilità ambientale. Il sito web è il primo degli strumenti digitali che intendiamo impiegare per raggiungere il cliente finale e raccontargli i vantaggi di questo nuovo modo di vivere l’energia”.

Più efficienza (con meno gas refrigerante) con SMMSe ONE

VRF SMMSe ONE di Toshiba Italia Multiclima è il nuovo prodotto per il settore commerciale che completa la gamma dei sistemi Variable Refrigerant Flow (VRF) caratterizzata da alti standard di qualità e affidabilità di funzionamento nel tempo.

La nuova unità SMMSe ONE rappresenta la soluzione per tutte le applicazioni di piccole e medie dimensioni dove è richiesta una sola unità esterna collegata a unità interne di tipo standard.

Toshiba, da sempre impegnata nel miglioramento continuo della tecnologia applicata ai sistemi per il settore business, è riuscita a realizzare una soluzione a elevata prestazione energetica con un minor impatto ambientale.

Ed è proprio il rispetto per l’ambiente, uno dei punti cardine su cui è incentrata la progettazione delle nuove soluzioni.

SMMSe ONE utilizza il 50% in meno di carica di gas refrigerante R410, rispetto al modello SMMSe standard, migliorando sia l’efficienza energetica sia i valori dei coefficienti SEER e SCOP: l’unità da 8HP arriva a 6,42 (SEER) e 3,79 (SCOP).

Nello sviluppo della nuova unità è stata ripensata la progettazione del ciclo del sistema di refrigerazione con l’obiettivo di minimizzare la quantità di refrigerante e di semplificare il circuito.

Disponibile in tre potenze da 8HP,10HPe 12HP, la gamma SMMSe ONE può essere installata con diverse combinazioni di unità interne.

Installare SMMSe ONE conviene!

Tutte e tre le potenze hanno i requisiti prestazionali per richiedere l’incentivo del Conto Termico e la detrazione fiscale del 65% garantendo così un risparmio in fase di acquisto oltre che durante il ciclo di vita del sistema e il suo utilizzo.

SMMSe ONE può essere utilizzato in tutte le installazioni dove è presente una sola unità esterna e fino a 27 unità interne (per l’unità da 12HP). In più il prodotto è disponibile anche nella versione Heavy Protection con uno strato protettivo anti corrosione, pensata per le installazioni in ambienti salmastri.

Da smart city a smart citizens: la strategia digitale di Milano

Servizi smart, veloci, completi e accessibili anche da mobile: c’è una Milano a portata di clic nella mente di Roberta Cocco, assessore alla trasformazione digitale e ai servizi civici del Comune di Milano, e del suo staff, che naviga a vele spiegate verso un’innovativa definizione di smart city. “La nostra mission – spiega la dirigente di Microsoft, attualmente in forza nella giunta milanese -, è quella di trasformare Milano nel polo di riferimento europeo per le tecnologie digitali, partendo dalla pianificazione di un progetto ben preciso, che coinvolge tutti gli assessorati e l’intera città lombarda”.

Si tratta dunque di passare dal concetto di smart city a quello di smart citizens generando, attraverso la semplificazione delle procedure burocratiche e della quotidianità dei cittadini, un circolo virtuoso in grado di avvicinare i milanesi al mondo digitale e alle nuove prospettive di vita urbana. Scopriamo come, nel corposo piano d’azione già avviato dall’amministrazione milanese.

Come si trasforma Milano in smart city? I 4 pilastri della strategia digitale

La Milano digitale tracciata dall’assessore Cocco parrebbe irraggiungibile senza una visione favorevole alle sinergie tra pubblico e privato, accompagnata dalla connessione tra l’esperienza della realtà lombarda e i progetti innovativi di altre città italiane e internazionali.

L’unione fa la forza (digitale), nei 4 pilastri che stanno trasformando Milano in smart city:

infrastruttura: implementare wi-fi, 5G, broadband, telefonia, cyber security, ecc.;
servizi: facilitare l’accesso ai servizi, rendendoli disponibili anche via app;
educazione digitale: accompagnare i cittadini nel passaggio al digitale con percorsi formativi e iniziative speciali;
competenze digitali: supportare lo sviluppo di profili professionali adatti alla trasformazione digitale.

Quanto alla declinazione concreta di questo approccio, “la smart city del futuro sarà in grado di condividere informazioni, ovvero dati, progetti e soprattutto una cultura più sostenibile – aggiunge Roberta Cocco -. Per questo stiamo lavorando senza sosta all’implementazione di una piattaforma digitale basata su un’infrastruttura di nuova generazione, migrando al cloud e prestando massima attenzione alla protezione dei dati sensibili”.

Un processo di digitalizzazione che passa anche attraverso nuove governance per la gestione di processi, sistemi e dati, con l’introduzione di figure professionali quali CIO (Chief Information Officer), data lead, cyber security lead e interoperability lead, raramente “ingaggiate” nella pubblica amministrazione.

Grazie alla trasformazione digitale di Milano, i cittadini potranno gestire via app ogni esperienza civica

Condividere esperienze digitali

Se tra i compiti della smart city c’è soprattutto quello di condividere le conoscenze digitali, Milano si dichiara pronta a offrire il proprio know how alle eccellenze internazionali, prendendo contemporaneamente spunto dall’innovazione di New York, Tallinn, Chicago, Tel Aviv, Barcellona e Stoccolma – ma la lista è destinata ad ampliarsi -, per accelerare la trasformazione digitale e creare “digital bridge” globali. Guardando invece all’interno delle mura cittadine, invece, assume maggiore importanza la partecipazione diretta dei cittadini alla realizzazione della propria smart city, come testimoniato dalla “call for proposal” lanciata dal Comune in occasione della Milano Digital Week 2019 (13 – 17 marzo).

“L’obiettivo finale del mio mandato – conclude l’assessore Cocco -, è quello di generare una grande dashboard di Milano. Un vero e proprio cruscotto dove trovare, su diversi layer ma in modo del tutto digitale, le informazioni utili a cittadini, imprenditori, turisti e altre figure di settore. Alle quali si uniranno progetti di inclusione sociale, sostenibilità ambientale e diffusione della cultura digitale”.

Etichettare cavi e componenti con la stampante BradyPrinter M611

Stampante BradyPrinter M611La nuova stampante BradyPrinter M611 è pensata per fornire una postazione completa di stampa per etichette in qualunque condizione operativa.

È compatibile con l’ampia gamma di materiali appositamente pensata da Brady per le applicazioni industriali:iIn grado di resistere a temperature estreme, fuoco, sostanze chimiche, solventi, combustibili, umidità o sporco, questi materiali sono studiati per restare attaccati e leggibili nelle condizioni più difficili.

Sono inoltre disponibili sotto forma di etichette wire wrap, etichette autolaminanti, etichette a bandiera, targhette, cartellini ed etichette spessorate di alta qualità simile a quella delle targhe di identificazione.

Comando diretto o tramite App

La stampante BradyPrinter M611 può essere utilizzata attraverso il pannello touch screen a colori o sfruttando l’apposita App Etichette Express.

L’utente può progettare facilmente etichette complesse con codici 1D e 2D e codici a barre, serializzare, utilizzare una vasta libreria di immagini, nonché includere testo, stampa dell’orario e prelevare dati dal cloud. Comprende inoltre procedure guidate che permettono di creare velocemente specifiche etichette di identificazione.

I progetti creati vengono inviati alla stampante via Wifi o Bluetooth per la stampa immediata. Possono inoltre essere inviati e ricevuti da computer dell’ufficio in modo che gli utenti non debbano progettare ogni volta un’etichetta da zero. È sufficiente accedere ai progetti esistenti, modificarli e stamparli.