Aurora, il climatizzatore per la gestione intelligente del comfort

Aurora è il climatizzatore in classe energetica A+++ di Carrier Air Conditioning dotato di interactive display e special I-Remote control per la gestione intelligente del comfort: gestisce fino a 6 impostazioni preferite e visualizza i codici errore.

Aurora – che si caratterizza per un’estetica sobria e lineare di colore bianco con un profilo silver che ne definisce la forma – fa parte della linea Home Solutions che Carrier DX ed è commercializzato attraverso una rete di rivenditori specializzati.

È disponibile per sistemi mono e multisplit nelle taglie da 9HP, 12HP fino a 18HP e 24 HP per l’installazione in ampie metrature. Le unità interne sono silenziose ed è possibile disattivare il segnale acustico e il display del climatizzatore con la funzione MUTO.

Basso impatto ambientale ed efficienza garantita

Aurora climatizzatore CarrierAurora è il climatizzatore realizzato per funzionare con gas refrigerante R32 che garantisce oltre a elevate prestazioni anche una riduzione dell’impatto ambientale. Il gas R32 è un refrigerante con un potenziale di riduzione dell’ozono pari a 0 e con un GWP (potenziale di riscaldamento globale) pari a 675, circa 1/3 rispetto al gas refrigerante R410A. Inoltre, con il gas R32 si riduce la carica di refrigerante del 15%, aumentando l’efficienza dei prodotti sia in raffrescamento sia in riscaldamento.

Dotato di tecnologia 3D inverter, permette il rapido raggiungimento della temperatura desiderata sia in modalità raffreddamento sia in riscaldamento a garanzia di un clima costante e bassi consumi energetici.
Dopo aver raggiunto rapidamente la temperatura impostata, il climatizzatore Inverter Carrier regola la potenza in uscita per mantenere una temperatura costante con oscillazioni minime e garantisce un ambiente piacevole e confortevole.

Inoltre, Aurora è dotato della tecnologia X-ECO per il risparmio energetico che riduce il consumo fino al 60% in 8 ore, rispetto ai climatizzatori tradizionali.

Comandare Aurora in qualsiasi momento

Carrier DX mette a disposizione dell’intera gamma residenziale la possibilità di gestione con WiFi integrato: in questo modo è possibile accendere, spegnere o modificare le temperature dei locali anche quando si è fuori casa.

L’intera gamma è stata realizzata per soddisfare le diverse esigenze abitative e Carrier DX a dimostrazione dell’affidabilità dei propri prodotti, offre una garanzia del compressore Inverter fino a 5 anni complessivi, a partire dalla data di acquisto da parte dell’utente finale.

Smart parking: perché cercare parcheggio non sarà più un problema

Cosa significa smart parking? Trasformare il parcheggio, ovvero quell’entità in grado di rovinare la giornata a chiunque, soprattutto nei centri urbani, in un’esperienza intelligente e gradevole. Dall’integrazione tra telecamere, sensori e oggetti connessi in applicazioni IoT, nasce infatti una proposta digitale per il parcheggio che ricoprirà un ruolo chiave nelle future smart city.

Quando parliamo di smart parking facciamo riferimento alla combinazione tra innovazione tecnologica – prodotti connessi, big data, cloud e analytics -, sostenibilità ambientale e benessere psicofisico derivanti dalla possibilità di posteggiare un’auto in poche mosse. Tradotto: i sistemi di smart parking permettono di scovare direttamente dal proprio smartphone o tablet gli spazi occupati e quelli disponibili, consultando una mappa in tempo reale dei parcheggi.

8 motivi per credere nello smart parking

Ma i risvolti positivi di questo tipo di applicazione digitale non si fermano al dire addio all’ansia da parcheggio.
Ecco almeno 8 motivi per supportare lo sviluppo e la diffusione di soluzioni di smart parking:

Così il parcheggio intelligente diventa un tassello non trascurabile, insieme alla mobilità elettrica, di una smart city sempre più raggiungibile.

Come si realizza un sistema di smart parking?

Sul lato pratico, un sistema di smart parking è composto da sensori e altri oggetti connessi, piattaforme per la raccolta dati in tempo reale, analytics e applicazioni per il pagamento automatico che, quando efficacemente coordinati da applicazioni IoT e intelligenza artificiale, consentono ai conducenti di trovare parcheggio nel luogo desiderato, versando anche in anticipo la somma dovuta.

Tornando agli smart device del sistema, si potrebbero per esempio installare telecamere sui pali della luce e sulle facciate degli edifici, oppure sensori nella pavimentazione del parcheggio. Un “embrione” di smart parking è già riscontrabile in alcuni garage dotati di semafori in grado di dare via libera o meno al conducente sulla base di dati rilevati da sensori collocati nelle diverse aree.

A questo punto, è sufficiente interconnettere gli oggetti in campo, raccoglierne le informazioni traducendole in dati fruibili in cloud e gestire questo prezioso aggregato attraverso una piattaforma di smart parking, offrendo una mappa sullo status, in tempo reale, di tutti i parcheggi cittadini a pagamento.

Da smart parking a smart city: serve integrazione

Se parcheggiare negli spazi autorizzati, evitando di girare a vuoto, è una prerogativa importante per lo sviluppo intelligente delle nostre città, lo smart parking non può e non deve rimanere un’iniziativa isolata. Le aree di parcheggio, infatti, andrebbero pensate come parte integrante di un’attenta pianificazione della mobilità urbana, insieme ad altre soluzioni di ITS (Intelligent Transportation System) come sistemi di controllo accessi nelle zone a traffico limitato o soluzioni digitali per la gestione intelligente del traffico.

Insomma, per rivoluzionare la mobilità urbana e generare smart city servono azioni sinergiche in grado di integrare, anche in questo caso, innovazione tecnologica, amministrazioni “illuminate” e sensibilità dei cittadini.

Per fare parcheggi intelligenti servono politiche integrate a favore della smart city

5 motivi per affidarsi a APC Smart-UPS On-Line

Le soluzioni di protezione dell’alimentazione elettrica Smart-UPS On-Line APC by Schneider Electric con batterie agli ioni di litio consentono affidabilità e sicurezza in un mondo sempre più connesso.

Oggi le strategie IT prevedono di distribuire potenza di calcolo, di elaborazione e di gestione dati in più sedi per cogliere i vantaggi dell’Edge Computing.
I rischi di gestione legati a malfunzionamenti e guasti aumentano, soprattutto perché le infrastrutture IT si possono trovare installate filiali e uffici, punti vendita, pavimenti industriali, persino siti all’aperto.

APC_SMART_UPS_LITIO by Schneider ElectricLa continuità elettrica richiede UPS in grado non solo di proteggere infrastrutture distribuite ovunque ma garantire efficienza e prestazioni elevate: un UPS con batterie a Ioni di Litio è la risposta a tutto questo.

Perché scegliere APC Smart-UPS On-Line?

Smart-UPS On-Line si caratterizzano per la tecnologia delle batterie agli ioni di litio che offre diversi vantaggi che rendono interessante e conveniente l’acquisto:

Tra i plus una garanzia di ben 5 anni sul prodotto.

Smart-UPS On-Line possono essere utilizzati in tantissime applicazioni come sistemi di vendita al dettaglio, back office, protezione di ogni tipo di macchina connessa, dal bancomat a prodotti come i distributori automatici.

Tutte le soluzioni APC Smart UPS agli Ioni di Litio possono connettersi alla piattaforma EcoStruxure IT basata su cloud che consente tenere sotto controllo l’infrastruttura critica, raccogliere dati, analizzarli al fine di mantenere il funzionamento ottimale del prodotto e gestirne le prestazioni e la manutenzione.

Scopri come monitorare un impianto fotovoltaico con i Webinar Fronius

La consapevolezza legata alla sostenibilità e ai consumi energetici inizia a farsi strada tra gli utenti finali. Infatti, sono disposti a sostenere un investimento iniziale più elevato per avere tecnologie smart che ottimizzino i consumi energetici ma al contempo siano garanzia di affidabilità ed elevate performance.

Fronius per rispondere a questa esigenza e per supportare al meglio i propri installatori, ha creato un percorso di 3 webinar, alla fine del quale è possibile ottenere 1 anno di Solar.web Premium gratuito.

Monitorare per conoscere

Monitorare un impianto fotovoltaico è il primo passo per ottimizzare i consumi e con Fronius è facilissimo: poche componenti, semplice da installare e da configurare e un portale online gratuito per la visualizzazione dei dati.

Il monitoraggio di oggi è l’efficienza del domani.

Per tutti gli installatori che utilizzano Fronius Solar.web per monitorare gli impianti fotovoltaici, ma che non stanno sfruttando al meglio le potenzialità, Fronius offre l’opportunità di corsi di approfondimento durante i quali verranno raccontate le diverse funzionalità del portale.

Monitorare al meglio gli impianti dei clienti, come analizzare nel dettaglio i dati di produzione, come comprendere le abitudini energetiche per offrire consigli per aumentare l’autoconsumo dei clienti, oppure proporre l’integrazione di tecnologie per migliorare l’efficienza energetica: questo e molto altro ancora!

I webinar Fronius studiati per gli installatori

Per approfondire queste tematiche e diventare Consulente Energetico Fronius, l’azienda ha pensato a 3 webinar:

  1. Come configurare la scheda Fronius Datamanager 2.0
  2. Tutte le funzionalità di Fronius Solar.web
  3. Garanzie Fronius per il 2019

Tutte le informazioni e le date in programma a questo link.

Ecobonus e bonus casa 2019: da oggi è attiva la trasmissione all’Enea

Sono attivi – da oggi 11 marzo 2019 – i siti Enea 2019 per la trasmissione dei dati relativi agli interventi di risparmio energetico con fine lavori nel 2019 che possono beneficiare dell’ecobonus e/o bonus casa. I siti sono raggiungibili dalle pagine detrazionifiscali.enea.it e acs.enea.it o dalla home page ENEA.

Ecobonus e bonus casa 2019: invio documentazione

È possibile inviare la documentazione degli interventi che accedono alle detrazioni fiscali per riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente (ex legge 296/2006) con incentivi del 50%, 65%, 70%, 75%, 80% e 85% (https://ecobonus2019.enea.it) e degli interventi di risparmio energetico e utilizzo di fonti rinnovabili (ex art.16 bis del DPR 917/86) che usufruiscono delle detrazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie (https://bonuscasa2019.enea.it).

Risposte alle domande più frequenti

Per aiutare gli utenti nella compilazione e a risolvere problemi di natura tecnica, sul portale Enea è a disposizione un’area con le risposte alle domande più frequenti (FAQ), un vademecum e la normativa di riferimento.

Inoltre, Enea ha creato “finestra per il cittadino” proprio per supportare le esigenze degli utenti: il lunedì (dalle 12.00 alle15.50) e il mercoledì (dalle 10.30 alle 14.00)  è possibile inviare quesiti ai consulenti cliccando sui link in verde.

Si ricorda che per gli interventi di ristrutturazione che NON comportano risparmio energetico, non è necessario inviare nulla.

Ecobonus e bonus casa 2019: quando inviare la documentazione

Il termine per la trasmissione dei documenti all’Enea è di 90 giorni dalla data di ultimazione dei lavori. Per gli interventi effettuati tra l’1 gennaio 2019 e l’11 marzo 2019, il termine di 90 giorni decorre dall’11 marzo, giorno in cui è stato messo Online il portale.

 

L’Agenzia delle Entrate ha aggiornato al mese di febbraio 2019 le guide “Le agevolazioni fiscali per il risparmio energetico”, “Ristrutturazioni edilizie: le agevolazioni fiscali” e “Bonus mobili ed elettrodomestici”. A questo link è possibile scaricarle o direttamente dal sito dell’Agenzia delle Entrate.

Come sono cambiati i canali di vendita per i prodotti Smart Home

Il mercato della Smart Home è stato trainato dal boom degli assistenti vocali, che ha favorito soprattutto i retailer online e offline, che insieme incidono per il 40% del mercato, a scapito della filiera tradizionale – produttori, architetti, costruttori edili, distributori di materiale elettrico e installatori – che mantiene un ruolo di primo piano ma perde terreno in termini di quote di mercato (dal 70% del 2017 al 50% di quest’anno). Più limitate per il momento le vendite da parte di telco, assicurazioni e utility, che raggiungono complessivamente una quota pari al 10% del mercato.

canali acquisto smart home

Sono questi alcuni dei risultati della ricerca sulla Smart Home dell’Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano.

La smart home e la filiera tradizionale

mercati vendita smart homeLa filiera tradizionale dei produttori e installatori non è stata per il momento in grado di sfruttare appieno le opportunità offerte dalle nuove soluzioni IoT per la casa, nonostante una crescita in termini assoluti, il peso si è ridotto dal 70% al 50% del 2018.

Tra le prime cause il lancio di nuove soluzioni smart autoinstallanti (DIY – Do It Yourself) come smart home speaker ed elettrodomestici connessi che ha portato con sé una progressiva evoluzione delle abitudini dei consumatori, sempre più disposti ad acquistare in autonomia i dispositivi per la Smart Home e a richiedere solo successivamente l’aiuto di un professionista per l’installazione.

L’Osservatorio Smart Home ha evidenziato che nel 2018 solo il 19% delle persone ha acquistato gli oggetti smart tramite l’installatore di fiducia, nel 2017 tale percentuale era del 33%.

Questo è dovuto anche a un approccio ancora troppo conservativo che ha tenuto poco in considerazione la rapida diffusione di prodotti autoinstallanti e l’evoluzione delle abitudini dei consumatori.

Per preservare un ruolo di primo piano è essenziale saper innovare, sfruttando al meglio gli asset distintivi ma al contempo aprendosi alle nuove opportunità offerte dal mercato.

Per quanto riguarda la valorizzazione dei propri asset, il primo cantiere di lavoro è certamente la community di installatori: alcuni produttori hanno puntato su una filiera fidelizzata per veicolare i nuovi prodotti smart. Un secondo asset chiave è la forza del brand: l’affidabilità del marchio è una delle componenti più rilevanti nel processo di acquisto.

Retailer online e offline: vendite smart in crescita

Home speaker smart homeNel corso del 2018 retailer multicanale ed eRetailer non solo hanno continuato a svolgere l’importante funzione di showroom avviata ormai da due anni, portando la Smart Home alla portata di un pubblico sempre più ampio, ma hanno per la prima volta anche ottenuto buoni risultati sul fronte delle vendite.

Per quanto riguarda i retailer multicanale (negozi di elettronica e del fai-da-te), il 2018 ha nuovamente portato alla ribalta questi prodotti. Sono due i driver che hanno: il lancio sul mercato degli smart home speaker, con un effetto traino anche per altri oggetti soprattutto legati al riscaldamento e all’illuminazione e la presenza a scaffale di brand affermati, in grado di trasmettere fiducia ai potenziali utenti.

Nonostante il trend di crescita, rimangono ancora alcune importanti barriere da superare come il personale nei negozi non adeguatamente formato e spesso la mancanza di servizi di installazione per tutti quei prodotti per i quali alcuni utenti potrebbero averne bisogno.

È stato un anno molto positivo anche per gli eRetailer rivolgendosi a un target di utenti web caratterizzato da un livello di familiarità con le tecnologie superiore alla media e in grado di svolgere in autonomia il processo di installazione, potendo contare spesso anche su video online a supporto. Inoltre, anche gli eRetailer hanno potuto avvantaggiarsi dalla maggiore notorietà dei brand che offrono prodotti dedicati alla casa smart.

Settore telecomunicazione: soluzioni on demand per crescere

smart-home-domotica-wirelessPur mantenendo una quota di mercato ancora limitata, le telco sono cresciute nel 2018: le vendite sono ancora limitate (21 milioni di euro nel 2018, 6% del mercato), ma si stanno muovendo in tre direzioni principali:

Purtroppo, tra le barriere il prezzo delle SIM e di queste soluzioni che risulta ancora elevato: occorre lavorare sulla riduzione dei costi e sulla possibilità di rateizzare l’acquisto iniziale. Tra i vantaggi sicuramente un conto telefonico già in essere con i clienti che consente la modalità di pagamento dilazionate nel tempo.

Anno di riflessione per il settore delle Utility

Nel corso del 2018 le utility hanno fatto registrare una crescita limitata: le offerte attualmente disponibili spaziano dalle soluzioni smart legate al core business aziendale, come il monitoraggio e la gestione dei consumi energetici (ad esempio termostati, caldaie, lampadine), fino a soluzioni più ampie, in cui si integrano anche prodotti per antrustione e la videosorveglianza, facendo leva sull’interesse dimostrato dai consumatori per la sicurezza.

Per il 2019 sono due le direzioni su cui le utility stanno lavorando: da un lato l’ulteriore estensione dell’offerta, includendo anche la gestione del fotovoltaico, la ricarica delle auto elettriche e servizi di manutenzione. Dall’altro la possibilità di sfruttare la crescente presenza di contatori elettrici (smart meter) di seconda generazione, la cui installazione è iniziata a gennaio 2017: essi permettono di raccogliere dati sui consumi in tempo quasi reale (ogni 15 minuti), utili per abilitare nuovi servizi per l’efficienza energetica.

Canale assicurativo: molte possibilità ancora da esplorare

Il canale assicurativo si ferma al 3% del mercato, mancando l’atteso salto di qualità, ma sono numerosi i trend che si riscontrano in Italia e all’estero e che fanno ben sperare per una rapida crescita del settore.

A fine 2018 sono dieci le compagnie assicurative propongono polizze casa che sfruttano la presenza di oggetti connessi (erano nove a fine 2017).

Nonostante i numeri non entusiasmanti, nel corso del 2018 si sono registrate alcune iniziative molto interessanti sia a livello internazionale sia in Italia, che fanno capire come quello della casa smart sia un settore su cui i grandi player assicurativi vogliono continuare a puntare nei prossimi mesi.

Una delle barriere è una filiera ancora troppo conservativa, con addetti alla vendita non sempre pronti a illustrare ai clienti le nuove soluzioni e i servizi associati.

Per superare queste difficoltà, negli Stati Uniti la compagnia assicurativa Travelers ha stretto una collaborazione con Amazon per offrire la polizza casa, il servizio di assistenza 24 ore su 24 e il kit di prodotti smart direttamente online, su una pagina dedicata.

In Italia è di pochi mesi fa l’annuncio della partnership tra Zurich e Vodafone, che prevede la possibilità di attivare gratuitamente la polizza casa e il servizio di assistenza in caso di imprevisti una volta effettuato l’acquisto di V-Home, la nuova offerta per la casa smart dell’operatore telefonico.

La capacità di sfruttare queste sinergie è un elemento fondamentale per favorire lo sviluppo del mercato, ma occorre sfruttare maggiormente i dati raccolti dagli oggetti smart, ad esempio per l’offerta di polizze – anche temporanee – nel momento del bisogno (“instant insurance”): si pensi ad esempio alla possibilità di proporre l’attivazione di una polizza casa per tutelarsi dal rischio di furti quando ci si trova in aeroporto e si sta per partire per un viaggio.

Mario l’Elettricista e l’illuminazione di emergenza

L’illuminazione di emergenza è tra gli elementi indispensabili per garantire la sicurezza delle persone, in un ambiente o edificio, qualora si presentino situazioni di pericolo.
Gli apparecchi di illuminazione di sicurezza (autonomi o centralizzati) devono garantire due funzioni fondamentali:

La sua importanza è confermata dall’obbligatorietà stabilita da leggi e regole tecniche.

Il D.M. 246/87 (Norme di sicurezza antincendi per gli edifici di civile abitazione) prevede che negli edifici con altezza antincendio superiore a 32 m debba essere obbligatoriamente presente un sistema di illuminazione di sicurezza che assicuri un’affidabile illuminazione e la segnalazione delle vie di esodo.
È bene ricordare che tale illuminazione di sicurezza, che può avere un’alimentazione centralizzata o autonoma, non è richiesta solo per gli edifici nuovi, ma anche per quelli esistenti.

L’illuminazione di emergenza per il residenziale e piccolo terziario

In questo video, Mario, l’elettricista ci spiega come l’illuminazione sia necessaria in un condominio e perché scegliere Exiway Easyled di Schneider Electric, l’apparecchio LED sicuro ed efficiente che riduce i costi di gestione al minimo ed è garantita 5 anni.

La fonte luminosa di Exiway Easyled ha un ciclo di vita di oltre 50.000 ore grazie ai LED di elevata qualità, mentre la progettazione e la componentistica consentono bassi consumi, alta efficienza e un concreto risparmio energetico.

Conforme alle vigenti normative Europee e certificata dal marchio ENEC 03, Exiway Easyled assicura i più elevati standard di sicurezza in tutte le fasi di installazione e per l’intero periodo di utilizzo.

Inoltre, grazie alle dimensioni e allo spessore ridotto è un punto di incontro tra discrezione estetica e visibilità funzionale: pensata e costruita con un design lineare ed essenziale, Exiway Easyled è l’apparecchio di emergenza in grado di integrarsi come elemento di arredo.

Per sapere di più sui prodotti e sulla normativa collegata all’illuminazione d’emergenza registrati nell’area riservata (www.se.com/it/installatori) che Schneider Electric ha realizzato per gli installatori elettrici e scopri approfondimenti, video tutorial, innovazioni tecniche, ma soprattutto servizi e vantaggi studiati e dedicati all’installatore elettrico.

Sistema di misurazione di parametri energetici chiavi in mano

Phoenix Contact presenta un nuovo sistema di misurazione di parametri energetici realizzato in collaborazione con Asita, azienda specializzata nella produzione e commercializzazione di strumentazione elettrica ed elettronica di misura.

Cosa è un sistema di misurazione di parametri energetici?

Sistema di misurazione di parametri energetici È una soluzione chiavi in mano di facile utilizzo che permette di ottimizzare l’efficienza energetica dell’impianto o dell’intera attività di produzione, attraverso sistemi di misurazione e di raccolta dati.
Il kit è composto da uno o più energy meter che comunicano con il sistema di raccolta dati del controllore di ultima generazione PLCnext, basato su PLCnext Technology, l’innovativa piattaforma di controllo aperta che permette di programmare i sistemi di controllo tramite diversi affermati strumenti software.

Stabilità e affidabilità

PLCnext offre la stabilità e le funzioni attese da un controllore moderno, come la possibilità di integrare codici software scritti con i più comuni linguaggi di programmazione (C, C++, Matlab, etc)

PLCnext può interagire con una vasta gamma di strumenti di misura Asita, specifici per l’analisi energetica in grado di raccogliere tutti i parametri necessari alla valutazione professionale delle prestazioni energetiche a partire dalle singole macchine o postazioni, sino ad arrivare ad impianti interi, tramite connessione Wi-Fi o su interfaccia RS485 (a seconda dello strumento scelto).

I parametri misurabili sono V, I, P, Q, PF, THD%, MD, hWh, kvarh: la loro misurazione permette di eseguire un monitoraggio accurato delle performance e un’analisi delle prestazioni elettriche dell’impianto.

L’utente può registrare le curve di carico dei processi industriali, elaborare i costi energetici delle attività sotto controllo, definire azioni di ottimizzazione dell’efficienza energetica.

Un facile webserver integrato

Inoltre, con PLCNext è possibile creare un archivio con i dati dei consumi energetici sia localmente, sia trasferendoli sul Cloud. Il sistema di raccolta dati è configurabile tramite webserver integrato e consente di accedere – in ogni momento – ai dati da remoto e da qualsiasi dispositivo.

Smart City e Digital Energy: a che punto siamo?

Il contesto urbano si sta evolvendo sempre di più verso quello che è un paradigma digitale all’interno del quale trovano spazio le rinnovabili e la generazione distribuita che, nel caso degli impianti fotovoltaici ha portato al concetto di prosumer (produttore e consumatore allo stesso tempo) legato alla diffusione dello storage.

L’avvento della generazione distribuita implica per la rete elettrica il passaggio da un funzionamento unidirezionale, caratterizzato da una produzione centralizzata, a un modello smart grid, caratterizzato da flussi di energia bidirezionali. In questo senso appare quindi necessario procedere a una digitalizzazione della rete elettrica attraverso una serie di strumenti che permettono di prevedere meglio quelli che sono i carichi e una miglior gestione degli impianti di generazione e delle reti di distribuzione.

Digitalizzazione necessaria anche per accogliere la progressiva diffusione della mobilità elettrica che influenza la rete elettrica per quanto riguarda l’incremento della domanda nazionale di energia elettrica. La mobilità urbana vede anche l’integrazione di nuovi servizi per il cittadino quali i servizi di mobility sharing consentendo e di ridurre il traffico grazie a un modello di trasporto più sostenibile.

La città si sta trasformando anche a livello di edificio adottando soluzioni di efficienza energetica e di connettività e intelligenza volte ad ottimizzare quello che è il comfort abitativo e la gestione dei consumi energetici.

Il Digital Energy Report – redatto dall’Energy&Strategy Group della School of Management del Politecnico di Milano – ha identificato e mappato l’utilizzo delle soluzioni di digital energy all’interno delle smart city evidenziando una crescita importante del numero di progetti anche se non ancora strutturati da rendere le città veramente smart.

I 3 filoni della Digital Energy

Sono tre i filoni dove la digitalizzazione energetica delle Smart City ha la possibilità di impattare maggiormente:

  1. Smart Living che individua le tecnologie per il consumo efficiente e monitoraggio dell’energia, applicabili sia agli edifici, sia alla pubblica illuminazione;
  2. Smart Mobility che rappresenta la famiglia di tecnologie e infrastrutture per la mobilità intelligente, applicabili a tutta la città;
  3. Smart environment che riguarda le tecnologie per una gestione ottimale dei consumi energetici sia a livello termico sia elettrico, applicabili a tutta la città, inclusa la gestione dei rifiuti.
ambiti smart city

I 3 filoni lungo i quali è possibile leggere la digitalizzazione energetica (fonte Report Digital Energy)

Il Digital Energy Report 2018 ha analizzato una grande varietà di soluzioni tecnologiche e possibili configurazioni che si differenziano per livello di digitalizzazione, grado di complessità e focus sui contesti energetici e ha individuato le tecnologie abilitanti per ogni filone.

Le tecnologie abilitanti – Smart Living

Per quanto riguarda lo smart living è stata posta l’attenzione al miglioramento della vivibilità per i cittadini in ambito urbano, attraverso l’ottimizzazione dei servizi pubblici offerti al cittadino e l’adozione di soluzioni tecnologiche per l’efficienza energetica in ambito domestico ed urbano. Per quanto riguarda lo smart building sono smart buildingstate analizzate:

Per quanto riguarda lo smart lighting (pubblico) sono state analizzate:

Le tecnologie abilitanti – Smart Mobility

Per quanto riguarda la smart mobility è stata posta l’attenzione sull’ottimizzazione della mobilità all’interno dell’ambito cittadino, attraverso la diffusione di soluzioni di trasporto innovative e sostenibili:

smart mobility

Le tecnologie abilitanti – Smart Environment

Per lo Smart Environment è stata posta particolare attenzione alla sostenibilità ambientale della città, attraverso l’utilizzo efficiente delle fonti energetiche disponibili, l’integrazione di nuove fonti di energia rinnovabile, la riduzione degli sprechi nella gestione delle risorse idriche e dei rifiuti. In particolare:

smart enviroment

Ma le nostre città sono veramente smart e connesse?

Dopo aver analizzato le diverse tecnologie che consentono di trasformare le nostre città in smart city, sono stati analizzati 353 progetti legati alla gestione sostenibile dell’energia e messi in campo nelle prime 15 città smart (Milano, Bologna, Venezia, Firenze, Torino, Padova, Bergamo, Vicenza, Reggio Emilia, Trieste, Modena, Ravenna, Rimini, Trento e Genova) e sono emersi dati che evidenziano un quadro fatto di luci e ombre.

Analizzando le tecnologie abilitanti individuate nei tre filoni, troviamo che i progetti hanno riguardato il 28% in ambito environment, il 40% mobility e il 32% living. Il 74% è analogico, cioè senza soluzioni digitali, il 21% è digital-enabled (abilitato al digitale) e appena il 5% è veramente digitale. Sono, quindi, ancora preponderanti i progetti dove il digitale quasi non viene usato o ha un impiego di base, legato alla connettività o alla disponibilità di informazioni.

Nonostante questo, vi è un substrato di apparati e infrastrutture che si sta costruendo e che può rappresentare un punto di partenza per lo sviluppo della digital energy nelle nostre città smart.

Come fare una manutenzione predittiva in maniera efficace

Negli ambienti industriali e di produzione, i guasti alle apparecchiature possono influire in modo significativo sulla redditività non solo tempi di inattività, ma perdita di produzione, costi di riparazione, rischi per la sicurezza …

Oggi la tecnologia consente di tenere sotto controllo i processi produttivi, le apparecchiature e gli impianti: i sensori IoT ad esempio sono in grado di comunicare e fornire informazioni sullo stato di funzionamento consentendo di intervenire prima che un guasto si verifichi. Questo processo è chiamato manutenzione predittiva, in cui i dati sono monitorati e analizzati al fine di interpretare qualsiasi anomalia delle apparecchiature, stimarne il ciclo di vita e modificare impostazioni per un funzionamento continuo ed efficiente.

La manutenzione predittiva aumenta l’aspettativa di vita dei componenti, riducendo i tempi di fermo macchina, assicurando elevate prestazioni, continuità di servizio e migliorando la complessiva efficienza produttiva.

6 passaggi per una manutenzione predittiva efficace

Effettuare un audit dell’infrastruttura per valutare le prestazioni, i bisogni e le priorità delle apparecchiature

Prevedere un ammodernamento degli impianti individuando le criticità e dove sia necessario prevedere un monitoraggio

Installare apparecchiature e software in grado di fornire tutte le informazioni necessarie per una analisi del funzionamento del processo

Formare il personale sulle nuove apparecchiature e sui dati per consentire un uso ottimale della tecnologia: questo ambito richiede delle competenze altamente specializzate in grado di incrociare dati di natura anche molto diversa tra loro

Monitorare i dati analizzandoli e comparandoli al fine di valutare l’efficienza di macchinari e componenti e prevenire malfunzionamenti e guasti

Aumentare l’affidabilità agendo preventivamente di dati raccolti

Includere nella strategia aziendale la manutenzione predittiva, dunque, porta con sé innumerevoli vantaggi poiché evita interventi di manutenzione di emergenza e manutenzione non necessaria indirizzando efficacemente le risorse, ma soprattutto consente di conoscere a fondo tutte le apparecchiature e di modificare la produttività e l’efficienza in base alle esigenze.