Isom Digiware: sistema di controllo d’isolamento per sistemi IT

Il sistema 2 in 1 Isom Digiware di Socomec unisce monitoraggio energetico e controllo di isolamento di sistemi IT. Progettato per applicazioni nel settore industriale, marittimo, petrolchimico, della produzione di energia, delle infrastrutture e sanitario, rileva e individua istantaneamente qualsiasi avaria d’isolamento e garantisce continuità di servizio in caso di primo guasto, proteggendo beni e persone.

Le caratteristiche del sistema sono:

Isom Digiware: tanti componenti, unica soluzione

Essendo adatto a sistemi nuovi ed esistenti, integra diversi componenti aggiuntivi:

Questo sistema rileva l’isolamento complessivo del sistema e attiva automaticamente una mappatura regolare e dettagliata dell’isolamento in ogni circuito chiave. Grazie a un sistema predittivo, rileva il degrado dell’isolamento e anticipa i guasti d’isolamento reali.

Inoltre viene effettuato il controllo continuo del livello d’isolamento di ogni circuito e l’analisi simultanea dei parametri d’isolamento e monitoraggio per identificare la fonte dei guasti.

ISOM FP-60: sistema portatile di localizzazione

Dotato di modalità di misura d’isolamento e display di tipo oscilloscopio, ISOM FP-60 è lo strumento per rilevare i guasti d’isolamento dell’impianto elettrico. Le soluzioni includono il software Webview per visualizzare e gestire i dati di misura a distanza e in tempo reale.

L’efficienza energetica verso un ruolo centrale nella crescita del Paese

Un documento che si conferma, anche nel 2019, pieno di dati e spunti fondamentali per comprendere il presente energetico del nostro Paese e gettare uno sguardo su quello che sarà il destino dell’Italia nel breve e medio periodo. Stiamo parlando dell’8° Rapporto annuale sull’efficienza energetica (RAEE) redatto dall’Enea che è stato presentato a Roma. E poiché si avvicina ormai il 2020, ovvero il termine di scadenza per un importante obiettivo di risparmio energetico, il Rapporto ha rappresentato anche l’occasione per fare il punto sui risultati fin qui conseguiti.

In particolare, dal 2011 al 2018 i risparmi energetici ottenuti grazie a misure di efficienza energetica sono stati pari a 10,4 Mtep/anno di energia finale, il che ha significato raggiungere il 67% dell’obiettivo al 2020 previsto dal Piano d’Azione Nazionale per l’Efficienza Energetica (PAEE) e dalla Strategia Energetica Nazionale (SEN). Tali risparmi derivano per oltre il 50% dai Certificati Bianchi e dalle detrazioni fiscali, in parti pressoché uguali. A livello settoriale, il residenziale ha già ampiamente superato l’obiettivo atteso al 2020 mentre l’industria e i trasporti sono a metà del percorso previsto.

RAEE - Risparmi conseguiti con adozione di soluzioni di efficienza energetica

Anno molto positivo per l’Ecobonus e il Conto termico

Nel complesso, dunque, sono stati conseguiti poco più dei due terzi dell’obiettivo atteso al 2020. Va poi considerato che tutte le misure adottate nel settore dell’efficientamento a partire dal 2011 hanno portato nel 2018 a un risparmio di due miliardi e settecento milioni di euro per minori importazioni di gas naturale, evitando emissioni rispetto al 2005 per circa 39 milioni di tonnellate di CO2.

E proprio l’andamento del 2018 autorizza all’ottimismo per colmare il gap che separa il Paese dal raggiungimento dell’obiettivo PAEE/SEN. Ad esempio, l’Ecobonus ha consentito un risparmio complessivo di 16 milioni di MWh, pari al consumo medio annuo di energia elettrica e termica delle famiglie di una città di 2,5 milioni di abitanti.

Risultati molto positivi si sono riscontrati l’anno scorso anche per altre tipologie di incentivi: il Conto termico, destinato principalmente a iniziative per l’efficienza e per le rinnovabili nella Pubblica Amministrazione, ha registrato un balzo in avanti del 115% con 93 mila richieste totali e un incremento del 90% delle incentivazioni ottenute a 190 milioni di euro; il Programma di Riqualificazione Energetica della PA Centrale PREPAC ha raccolto 100 proposte progettuali per oltre 177 milioni di euro; i cosiddetti certificati bianchi per incentivare l’efficienza nelle imprese hanno invece comportato minori importazioni di energia elettrica e gas naturale per 14 milioni di MWh, con un risparmio di 400 milioni di euro sulla fattura energetica.

L’ambizioso obiettivo di efficienza energetica per il 2030

Per quanto riguarda il successivo obiettivo di efficienza energetica, l’Italia intende perseguire un traguardo indicativo di riduzione dei consumi al 2030 pari al 43% dell’energia primaria (39,7% in termini di energia finale) rispetto allo scenario di riferimento, con un target di riduzione dei consumi finali almeno dello 0,8% annuo nel periodo 2021-2030, come previsto dall’articolo 7 della Direttiva Efficienza Energetica dell’11 dicembre 2018.

Il 2030 si profila dunque come l’ulteriore traguardo di riferimento per valutare la riuscita delle strategie di efficienza energetica. Per quell’anno il consumo energetico nazionale è atteso al livello di 132,0 Mtep di energia primaria. E nello scenario proposto, oltre a quanto indicato dalla citata Direttiva Efficienza Energetica, viene inoltre previsto il conseguimento degli obiettivi relativi alle fonti rinnovabili e alla decarbonizzazione, portando a una riduzione di consumi di energia finale da politiche attive pari a circa 9,3Mtep/anno al 2030 ripartita nei diversi settori economici.

RAEE Misure per raggiungere efficienza energetica

Rapporto annuale Efficienza Energetica Enea – Strumenti con cui si prevede di conseguire i risparmi previsti

“L’efficienza energetica – ha dichiarato il presidente dell’Enea, Federico Testa – si conferma come una delle leve più efficaci per ridurre i consumi e la spesa per l’energia di famiglie, imprese e sempre più anche della Pubblica Amministrazione. Come Enea siamo impegnati nel promuovere la diffusione di best practice e l’utilizzo di strumenti, ad esempio le diagnosi energetiche nelle imprese e l’ecobonus condomìni con la cessione del credito, per rafforzare il ruolo dell’efficienza energetica come volano di crescita per una filiera industriale fortemente italiana”.

A questo link il Rapporto Annuale ENEA

 

Casa della Vite: tutta la viteria a misura di installatore

Hai urgenza di consegnare il tuo progetto, ma ti mancano delle viti speciali o alcuni tasselli difficilmente reperibili in pochi giorni? Da oggi puoi contare sulla nuova Casa della Vite di Castenedolo, alle porte di Brescia. Oltre 600 metri quadrati e 5.000 articoli in pronta consegna per supportare tutte le esigenze delle aziende e dei professionisti che si occupano di carpenteria metallica, impiantistica, manutenzione e automazione industriale.

Casa della vite Brescia“L’apertura della prima Casa della Vite, assoluta novità per il mondo Würth globale, rappresenta un grande passo avanti nella strategia di diversificazione della nostra offerta retail – commenta Sieghard Gschnell, direttore vendite della macroregione che comprende la Lombardia, durante l’inaugurazione ufficiale del 17 luglio -. Cosa c’è di diverso? Un classico negozio stocca circa 1.000 referenze del catalogo Würth. In questo format abbiamo quintuplicato i prodotti, e l’80% delle posizioni riguarda la viteria, senza dimenticare gli ulteriori servizi online e il supporto al cliente”.

Insomma, un ritorno alle origini del marchio Würth, nato proprio come specialista delle viti con un catalogo complessivo di circa 125mila prodotti, che punta a servire gli installatori lombardi e diverse realtà del Veneto e dell’Emilia-Romagna.

Cosa troverai nella Casa della Vite?

Tutto quello che serve alla tua lavorazione metallica: viti, metriche, autoforanti e autofilettanti, tasselli, rivetti, punte, abrasivi, mole da taglio, utensili a mano, utensili elettrici e prodotti chimici.

Tra i servizi smart della Casa della Vite:

In particolare, la funzione Click&Collect consente ai professionisti ordinare i prodotti direttamente sul sito o sull’app di Würth e di ritirarli in negozio dopo 60 minuti.

Arrivano i servizi su misura

La vera novità dalla Casa della Vite riguarda i progetti su commessa: il punto vendita bresciano riesce a garantire massima flessibilità in termini di confezionamento, anche quando servono poche unità e in tempi strettissimi, costruendo insieme al cliente vere e proprie collaborazioni personalizzate.

Alla professionalità su misura è dedicato lo spazio posteriore del negozio, un’area kanban con appositi scaffali e cassette, dove i grandi clienti possono anche toccare con mano soluzioni di logistica utili a ottimizzare le proprie scorte.

Casa delle Vite: un modello replicabile?

inaugurazione casa della vite BresciaIl progetto di Brescia è capofila di un percorso volto a “presidiare” specifiche nicchie di mercato da affiancare all’espansione dei negozi tradizionali Würth sul territorio italiano, che passeranno dagli attuali 160 a oltre 200 entro il 2020. “La prossima fermata della Casa della Vite è Vicenza – conferma Roberto Paglierani, responsabile Retail di Würth Italia -: abbiamo selezionato le due province con il maggiore numero di imprese legate alla lavorazione dei metalli. I prossimi mesi ci serviranno per capire come adeguare al meglio il servizio in base alle esigenze del cliente, per replicare modelli efficaci in tutta Italia”.

Una crescita che da Brescia e Vicenza approderà a Padova, per poi passare da Bergamo e da Milano, con l’obiettivo di inaugurare 12 punti vendita della Casa della Vite entro il 2025.

Casa della Vite: tutto quello che serve agli installatori con migliaia di referenze, forniture su misura e servizi online

Cosa c’è di nuovo nella smart home?

Pensiamo a una smart home “tascabile”, a portata di mano e di telefono, in ogni momento e in qualunque luogo. BTicino unisce design e funzionalità IoT nell’integrazione impiantistica residenziale, implementando il videocitofono Classe 100 e il termostato Smarther con connettività wi-fi.

Ecco, in sintesi, le novità della grande famiglia domotica di BTicino.

Smart home più sicura con il videocitofono connesso

Partiamo dalla videocitofonia, con il modello IoT Classe100X16E, disponibile dal 1 luglio.
Cosa cambia rispetto ai classici videocitofoni? Una volta connesso il dispositivo al proprio telefono, tramite la rete wi-fi domestica, ogni smartphone si trasforma in videocitofono virtuale, dal quale rispondere alle chiamate, azionare l’apertura delle serrature e attivare le telecamere in modo semplice e veloce, anche da remoto.

Al videocitofono connesso è associata l’App Door Entry Classe 100, utile per:

Come si installa il videocitofono Classe 100X16E

videocitofono classe 100 bticino smart homeDopo l’installazione dell’app, una procedura guidata consente l’associazione tra smartphone e Classe 100X16E. Creato l’account, dal menù del videocitofono si inizia la configurazione inquadrando con lo smartphone il QR Code che appare sullo schermo. Selezionata la rete wireless e inserita la password, l’app cerca il videocitofono, si connette e si configura automaticamente.

La connessione al cloud rende ancora più smart la rete di casa: il videocitofono trasferisce all’app tutta la configurazione dell’impianto (telecamere, serrature, attivazioni ecc.), dove sarà sempre possibile visualizzare i dispositivi associati e decidere quali scollegare. Le funzionalità connesse rendono il videocitofono Classe 100X16E ideale nelle ristrutturazioni. Negli impianti 2 fili, è infatti possibile sostituire i vecchi apparecchi con la soluzione IoT, senza cablaggi aggiuntivi.

Insomma: il lavoro dell’installatore non cambia, mentre l’utente ottiene numerosi vantaggi in termini di comodità e sicurezza.

Quando il termostato smart incontra i comandi vocali

La casa connessa di BTicino diventa tascabile anche grazie a Smarther, il termostato con wi-fi integrato compatibile con gli assistenti vocali di Google Home e Amazon Alexa. Non solo tecnologia e risparmio energetico: il display discreto e le finiture eleganti rendono Smarter adatto a tutti gli stili architettonici e alle linee civili già installate.

Grazie alla funzione geolocalizzazione dell’App BTicino Thermostat, il dispositivo sa sempre dove si trovano i padroni di casa, evitando inutili sprechi energetici quando cambiano le esigenze rispetto alla normale programmazione.

Smarther BTicino Assistenti vocali per la smart home

BTicino Thermostat, il comfort di casa sul proprio telefono

L’app del termostato Smarther, per la gestione di più dispositivi anche in abitazioni diverse, consente di:

Cosa succede se cade la connessione internet? Niente paura, il cronotermostato continua a funzionare seguendo il programma impostato. Tramite pulsante Help dell’app è anche possibile attivare l’assistente virtuale integrato o chiamare il servizio assistenza BTicino.

Facile da utilizzare e da installare, Smarther è disponibile in due versioni: per installazione su scatola da incasso (rettangolare o rotonda, per muratura o cartongesso) o a parete.

Il videocitofono e il termostato si integrano in qualunque stile architettonico trasformando l’abitazione in smart home

Climatizzatore: l’alleato per tutte le stagioni

Con il cambiamento climatico in atto, gli sbalzi termici, la forte umidità e le temperature che raggiungono i 40°, il climatizzatore è diventato un elemento di cui non è più possibile fare a meno, sia in casa, sia nei luoghi di lavoro.

Una volta veniva preso in considerazione solo durante il periodo estivo, oggi grazie alle nuove tecnologie, il climatizzatore offre benefici tutto l’anno, permettendo di risparmiare energia e creare un ambiente più confortevole in generale.

Grazie alla tecnologia a pompa di calore, è un’alternativa a stufette elettriche e termoventilatori sia in termini di sostenibilità sia in termini economici.

La soluzione targata Mitsubishi Electric

Mitsubishi Electric per la propria gamma di climatizzatori utilizza la tecnologia inverter che consente di variare in modo efficiente la velocità del compressore e, di conseguenza, la potenza erogata dal climatizzatore in base alla richiesta di raffreddamento o di riscaldamento, diminuendo di fatto i consumi elettrici.

MSZ-LN Kirigamine Style

I climatizzatori della serie MSZ-LN Kirigamine Style sono eleganti e si caratterizzano per design semplice e lineare e prestazioni elevate.

Efficienza energetica in classe A+++ sia in raffreddamento, sia in riscaldamento, filtro “Plasma Quad Plus” che abbatte inquinanti indoor, virus, batteri, odori e polveri sottili, refrigerante ecologico R32 che abbatte le emissioni di gas serra fino all’80% e non danneggia lo strato d’ozono, silenziosità sono solo alcuni dei plus di Kirigamine Style.

Inoltre, il sensore 3D Isee Sensor monitora la temperatura dell’ambiente e la posizione delle persone per una distribuzione ottimale dell’aria.

Climatizzatore a parete MSZ-AP

Il rispetto per l’ambiente e la sostenibilità sono fondamentali per Mitsubishi Electric, per questo anche le unità MSZ-AP, climatizzatori a parete dalle dimensioni compatte, utilizzano il refrigerante R32.

Tra le caratteristiche distintive: classe A+++ per quanto riguarda il raffrescamento (taglie 25 e 35) e classe A++ nel riscaldamento; filtro di serie purificatore dell’aria che rimuove polveri e cattivi odori; funzione “Night Mode” che diminuisce l’emissione sonora dell’unità esterna di 3dB. Per le taglie 25-50 è possibile aggiungere un ulteriore filtro agli ioni d’argento, che cattura batteri, polline e altri allergeni.

Per regalare un maggior comfort, Mitsubishi Electric ha progettato una miglior distribuzione dell’aria, con un flusso completamente orizzontale che evita fastidiose correnti e la possibilità di orientare il flusso nella direzione desiderata grazie alla presenza dell’oscillazione verticale e orizzontale motorizzata.

Sia la serie MSZ-AP sia MSZ-LN possono essere controllate da remoto grazie al modulo Wi-Fi e all’applicazione MELCloud, che consente di modificare tutti i parametri di funzionamento e monitorare i consumi energetici.

Tutti i climatizzatori Mitsubishi Electric sono assistiti da una capillare rete di Centri Servizi Tecnici e coperti da garanzia di 2 anni + 1 anno aggiuntivo sulle parti di ricambio.

Lo smart gateway per l’energia

HSI+ è lo smart gateway di Higeco Energy che permette di monitorare direttamente i consumi dai contatori e-distribuzione e l’eventuale autoproduzione di energia. Higeco Energy è un marchio di Higeco, nato per offrire – ai professionisti dell’efficienza e della gestione energetica – soluzioni complete per raccogliere e analizzare tutti i dati relativi al consumo di energia in ambito industriale, civile e commerciale.

Come funziona uno smart gateway?

ElettricoMagazine - Edifici Sostenibili e Connessi - Smart Gataway Higeco

Leggi e scarica il magazine digitale di ElettricoMagazine

HSI+ fa parte di una gamma dedicata all’analisi energetica, un gateway in grado di acquisire in maniera diretta i dati dai contatori elettronici in bassa tensione (BT) prodotti e tele-gestiti da e-distribuzione (ENEL), sia monofase sia trifase, e renderli accessibili da remoto tramite protocollo modbus TCP/IP e server FTP remoto. Tutti i dati possono essere poi consultati dai dispositivi mobili tramite app dedicata.

È una soluzione che può essere utilizzata in diverse situazioni. Alcune catene commerciali già lo hanno adottato per monitorare in maniera centralizzata, oltre al consumo dei punti vendita anche la climatizzazione, l’illuminazione e il contatore generale.

Nell’energy management per le PMI, HSI+ consente di avere sotto controllo il contatore generale e-distribuzione oltre alle utenze primarie.

Nella building automation, installato in condomini o appartamenti, permette la gestione dei dati generali del contatore e di eventuali fonti di produzione energetica, come un impianto fotovoltaico. Di rapida e facile installazione, HSI+ permette di conoscere non i consumi stimati, quanto quelli reali, dato che aggiorna i dati provenienti direttamente dal contatore e-distribuzione con una frequenza media di 15 minuti.

Nel caso di clienti prosumer, cioè consumatori che sono anche produttori di energia elettrica, HSI+ può rendere disponibili i dati sia del contatore di scambio, sia di quello di produzione.

Per gli installatori o i system integrator esiste inoltre la versione HSI, pensata per permettere di integrare facilmente la lettura diretta dei contatori in sistemi di raccolta dati di terze parti.

Leggi (o scarica) l’approfondimento contenuto nel magazine digitale Edifici sostenibili e connessi

Nuovi bandi accumulo: MyReserve risponde

Il Nord Italia punta decisamente su una strategia incentrata sulle rinnovabili e sull’autoconsumo dell’energia prodotta da fotovoltaico. Sia il Veneto sia la Lombardia hanno indetto due nuovi bandi accumulo per supportare l’installazione di batterie per i piccoli impianti fotovoltaici.
La Lombardia e il Veneto sono rispettivamente la prima e la seconda regione per autoconsumo fotovoltaico.
La giunta lombarda mette a disposizione 4,4 milioni di euro, mentre il Veneto pubblica un bando da 2 milioni.

MyReserve di Solarwatt risponde alle specifiche dei due bandi

Il sistema di accumulo MyReserve può essere proposto sia in retrofit sia per nuovi impianti per rispondere ai bandi della Regione Lombardia e della Regione Veneto.

Fronius Symo è l’inverter trifase adatto a impianti di qualsiasi dimensione: grazie al SuperFlex Design è infatti l’apparecchio ottimale per tetti spioventi o con diversi orientamenti.

La serie SMA Sunny Boy AV-41 completa la gamma degli inverter monofase SMA per il settore residenziale, grazie infatti alla funzione OptiTrac Global Peak è assicurata la massima resa anche in caso di ombreggiamento lieve.

Certificazione CEI 0-21

La CEI 0-21, norma che definisce la compatibilità degli impianti fotovoltaici con la rete elettrica, con riferimento specifico a inverter e sistemi di accumulo, è stata aggiornata lo scorso aprile.

Solarwatt prosegue gli investimenti per ottenere la certificazione CEI 0-21: l’11 luglio è stata ufficializzata la compatibilità di MyReserve con la gamma completa dei Fronius Symo, che copre anche gli inverter con classi di potenza fino a 20 kW. Inoltre la certificazione copre anche i Sunny Boy 41 di SMA.

Anche per la batteria MyReserve Solarwatt, che si collega all’impianto fotovoltaico sul lato corrente continua e non ha alcuna interfaccia diretta con la rete, è necessario l’attestato di compatibilità che testimoni gli esiti dei test con i diversi modelli di Inverter.

“In questi anni Solarwatt ha investito sul mercato italiano: oltre agli adempimenti burocratici e tecnici necessari per ottenere le certificazioni ha consolidato la rete commerciale e effettuato diversi corsi di formazione tecnici e commerciali per contribuire a consolidare il brand anche sul mercato degli utenti finali – afferma Fabrizio Limani, country manager di Solarwatt Italy – I nuovi bandi per i Sistemi di Accumulo sono un’opportunità: il nostro sistema, modulare e configurabile in funzione delle esigenze del singolo utente, è realizzato con celle di litio in grado di durare fino a 15 anni e una garanzia di 10 anni a cicli infiniti”.

L’Internet of Things aiuta le persone anziane

L’Internet of Things può contribuire a una maggiore indipendenza e all’assistenza delle persone che, per età o malattia, necessitano di speciali attenzioni. Vediamo due esempi.

In un articolo apparso su IEEE Computer Society, si dà notizia che alcuni ricercatori hanno sviluppato un sistema di informazione e comunicazione che, utilizzando dispositivi intelligenti, l’IoT e sensori di immagine, permette di aiutare le persone affette da Parkinson o Alzheimer a vivere in modo più autonomo. In particolare, esso comprende funzioni di cattura e combinazione dei dati per estrarre informazioni importanti sullo stato di salute del paziente e fornire raccomandazioni utili. L’analisi dei dati raccolti permette anche di rilevare tempestivamente e prevenire problemi più gravi, come eventuali emergenze.

La nuova piattaforma è stata provata su un gruppo di pazienti per un periodo di dieci settimane. I pazienti sono stati dotati di un certo numero di sensori progettati per monitorarne lo stato di salute, i comportamenti e i movimenti. Tra questi, sono stati impiegati braccialetti multisensoriali, che forniscono dati di salute e moto, e sensori on/off disposti su porte e cassetti che ne rilevano l’apertura o chiusura. Una telecamera RGB-D ha monitorizzato l’attività dell’utente e le sue condizioni, mentre una telecamera panoramica ha permesso una copertura più ampia delle aree interessate. Dispositivi collegati a una rete wireless di sensori (WSN) hanno monitorizzato in modo non intrusivo i segnali radio provenienti dai sensori.

Nel sistema descritto, fra gli eventi che attivano un allarme vi sono movimenti diurni e notturni anomali del paziente, disorientamento o confusione, segnali di apatia (troppo tempo trascorso in poltrona o a letto), numero di visite ai servizi igienici, cadute, incapacità di movimento, perdita di equilibrio e così via.

Progetto HABITAT: Internet of Things per l’assistenza

Un altro interessante progetto è HABITAT (Home Assistance Basata su Internet of Things per l’Autonomia di Tutti), un’iniziativa finanziata dalla Regione Emilia-Romagna che intende sviluppare, implementare e testare una strategia di reingegnerizzazione di oggetti di uso quotidiano, conferendo loro elementi di “intelligenza” per consentire una transizione naturale ed economica verso ambienti di vita adeguati ai requisiti di inclusività ed assistenza. L’obiettivo principale è fornire un sistema di monitoraggio “trasparente” dei comportamenti quotidiani degli utenti.
Per raggiungere questo obiettivo HABITAT impiegherà e integrerà tecnologie IoT quali identificazione a radio-frequenza (RF-ID), elettronica ‘indossabile’, reti WSN e intelligenza artificiale (IA). Essendo a basso consumo energetico, co-operanti, non invasive e distribuibili in grande numero, queste tecnologie si prospettano come estremamente promettenti per raggiungere lo scopo di HABITAT.

In particolare il progetto si propone di arricchire oggetti di vita quotidiana (come radio, poltrone, orologi, ecc.) con elementi d’intelligenza distribuita, rendendoli quindi smart object, tra loro interoperabili, col fine di realizzare ambienti di vita assistiti, anche a lungo termine.

Le soluzioni tecnologiche che verranno integrate in HABITAT hanno infatti l’obiettivo di consentire a persone bisognose di assistenza la permanenza il più possibile nella propria abitazione in condizioni di sicurezza, aiutandole a svolgere in autonomia la maggior parte delle attività legate al soddisfacimento dei bisogni primari.

Nuove tipologie di arredo e nuove funzioni conferite ad oggetti di uso quotidiano, governati da un’infrastruttura trasparente all’utente, daranno all’abitazione potenzialità di inclusività e di socializzazione, sostenendo azioni mirate alla deospedalizzazione e all’home-care. Per esempio, è stata sviluppata una poltrona intelligente che consente di valutare la postura da seduto e di rilevare l’intenzione di alzarsi, al fine di prevenire, specialmente in contesti comunitari, posizione scorrette e potenzialmente pericolose.

Una moderna radio a muro e gli smartphone degli utenti costituiscono la naturale interfaccia di restituzione dei dati monitorati dal sistema, mediante tecniche di intelligenza artificiale che ne consentono l’aggiornamento in maniera trasparente e senza la necessità di procedure complesse da parte dell’utente, sia egli la persona assistita o il familiare.

Indipendenza energetica? Perché provarci, anche in Italia

La transizione rinnovabile corre veloce, anche in Italia, così come migliorano le soluzioni tecnologiche e i servizi rivolti a un mercato elettrico sempre più rivolto a obiettivi di indipendenza energetica.

Va in questa direzione il nuovo sistema di accumulo sonnenBatterie 10: tutta la sicurezza e l’affidabilità della tecnologia al litio-ferro-fosfato, con capacità di accumulo maggiori. Si va dagli 11 kWh in un singolo cabinet, espandibile, fino ai 27,5 kWh per sistema. Aumenta anche la potenza nominale dell’inverter, fino a 4,6 kW, per ottenere prestazioni ancora più elevate, che proiettano la sonnenBatterie 10 in applicazioni intelligenti, magari connesse alla mobilità elettrica.

Indipendenza energetica nella smart home

Il nuovo accumulo sonnen è “nativamente” pronto a dialogare con la smart home: basta interconnettere gli impianti attraverso il protocollo KNX per collegare la batteria ad altre tecnologie sostenibili come la pompa di calore.

Inoltre, la piattaforma di energy management integrata nella sonnenBatterie ottimizza i consumi e tiene conto delle condizioni meteorologiche esterne, gestendo in modo autonomo e intelligente il processo di carica.

Non solo casa, autoconsumo e peak shaving per le aziende

sonnenBatterie 10 per indipendenza energeticasonnenBatterie 10 consente di installare fino a 9 dispositivi in cascata per una capacità che tocca i 247,5 kWh e una potenza di quasi 42 kW. Unendo questa piattaforma energetica alla sonnenBatterie PRO è possibile soddisfare anche i fabbisogni di industrie e spazi commerciali. Applicazioni professionali che consentono al cliente di usufruire dei benefici fiscali previsti dal superammortamento.

La proposta coniuga infatti la praticità di un sistema modulare alla concretezza di una applicazione trifase, con prestazioni adeguate alle esigenze energetiche di piccole e medie imprese. Il tutto, in due modalità:

Il futuro dei prosumer nella comunità energetica

Prosumer in viaggio verso l’indipendenza energetica: il supporto dei sistemi di accumulo e delle comunità sonnen

Dal singolo sistema alla rete elettrica, sonnen rinnova anche la formula della comunità energetica collegata all’accumulo. Come funziona la community? La batteria copre il 75% del fabbisogno annuo di energia elettrica: il restante 25% viene fornito direttamente dalla sonnenFlat. In cambio, il cliente mette a disposizione la propria sonnenBatterie per stabilizzare i servizi di rete nella stessa area geografica.

L’energia viene fornita direttamente da sonnen eServices, che inserisce in bolletta un bonus pari a 1500 kWh all’anno senza limiti mensili, a copertura dei kWh consumati. Quando l’utente supera il tetto, si pagano solo l’eccedenza e i costi passanti. sonnenFlat 1500 è anche smart: l’abbonamento include servizi digitali di monitoraggio da remoto e aggiornamenti software per ottimizzare l’autoconsumo.

Questo è possibile grazie al nuovo progetto pilota UVAM di Terna, che prevede il collegamento in rete di migliaia di sistemi di accumulo per formare una grande centrale elettrica virtuale. Un modo per compensare le fluttuazioni della rete in pochi secondi: se la produzione dei grandi impianti a fonte rinnovabile dovesse diminuire in modo improvviso, o nel caso di un guasto alla linea elettrica, i sistemi di accumulo intervengono per fornire una piccola componente di energia, “tamponando” immediatamente la problematica.

Ecco perché aderire alla comunità energetica sonnenFlat significa guadagnare indipendenza energetica al 100% e contribuire alla realizzazione di reti elettriche sostenibili, intelligenti e soprattutto affidabili.

Progetto Economia Circolare: recupero e rigenerazione dei gas refrigeranti

Innovazione, sviluppo delle tecnologie all’avanguardia, sostenibilità, efficienza energetica e riduzione delle emissioni di CO2 sono gli obiettivi di Daikin – azienda attiva nel settore della climatizzazione e del riscaldamento – che punta a diventare carbon neutral entro il 2050.

Consapevole delle proprie responsabilità come produttore di apparecchiature e di refrigerante e in linea con l’ultimo regolamento Europeo degli F-gas del 16 aprile 2014, Daikin si pone come precursore e anticipatore di nuove soluzioni (beneficio tangibile sull’ambiente), come con il gas refrigerante R32.

In questa ottica, Daikin si fa portavoce di un movimento circolare che unisce l’innovazione di prodotto con l’innovazione di processo, attraverso il recupero e la rigenerazione dei gas refrigeranti.

Progetto economia circolare Daikin recupero refrigeranti

Daikin traduce le opportunità della circular economy in progetti concreti: rigenerazione del gas refrigerante, produzione ed installazione di impianti con gas rigenerato

Progetto Economia Circolare

 Conferenza-stampa-remedia-Daikin-Progetto-economia-circolareDaikin in collaborazione con Remedia, consorzio per la gestione ecosostenibile dei rifiuti tecnologici, propone proprio il progetto Economia Circolare che ha lo scopo di recuperare i gas refrigeranti contenuti all’interno dei climatizzatori residenziali e rigenerarli.

Il progetto pilota – della durata di 9 mesi – è partito in Lombardia ed Emilia-Romagna – coinvolgendo gli operatori del settore sul territorio nazionale e sensibilizzandoli alla corretta gestione dei RAEE e degli F-Gas.

Recupero e rigenerazione dei refrigeranti

Giusto per dare qualche numero, un kg di questo refrigerante, se disperso, ha un impatto sull’atmosfera pari a quello di un’automobile di piccola cilindrata che percorre 18.477 km (circa 12 volte un viaggio Milano-Palermo). Con il progetto pilota, Daikin e Remedia stimano di:

Installatore Green qualificato Remedia

LogoRemedia Installatore green progetto economia circolareQuali sono i benefici del progetto Economia Circolare? Gli installatori che hanno aderito e quelli che aderiranno vengono certificati come Installatori Green qualificati Remedia. Grazie a un processo formativo, questi installatori rappresentano una scelta consapevole ed ecologica. Disinstallare e smaltire rispettando le normative vigenti e applicare le moderne procedure per il recupero dei gas refrigeranti significa prendersi cura del pianeta e dell’ambiente circostante, soprattutto per le generazioni future.

Come riconoscerli? Gli Installatori qualificati potranno esporre il bollino di Installatore Green, un elemento differenziante a vantaggio degli utenti.

L’obiettivo del progetto Economia circolare è educare l’installatore e rendere consapevole l’utente finale