Rapporto ENEA: gli italiani scelgono le tecnologie incentivate

È un quadro variegato, quello contenuto nel Rapporto ENEA 2019 sulle detrazioni Fiscali, e la cosa non stupisce visto che è relativo all’altrettanto variegato mercato italiano delle tecnologie incentivate. Ma si può senz’altro dire che, fra caldaie a condensazione, pompe di calore, pannelli solari, serramenti e finestre, l’andamento complessivo del 2018 porta un segno positivo, risultato niente affatto scontato considerata la difficile congiuntura economica del Paese.

Anno molto positivo per le caldaie a condensazione

Cominciamo dalle caldaie per dire che l’anno scorso ne sono state vendute ben 728.000 a condensazione, con un incremento delle vendite di circa il 9% rispetto al 2017. Di queste, 712.000 sono caldaie murali, 13.000 a basamento e 3.000 soffiate in acciaio. Della prima tipologia circa 700.000 hanno potenza inferiore o uguale a 35 kW mentre la stragrande maggioranza di queste (550.000 caldaie) sono in classe A e presentano un incremento delle vendite di circa il 10% rispetto alle caldaie dello stesso tipo vendute nell’anno precedente.

Va sottolineato come il trend positivo del mercato delle caldaie a condensazione in classe A sta continuando anche nel 2019 se è vero che raffrontando i primi quattro mesi dell’anno con i corrispettivi del 2018 risulta un incremento delle vendite di questi apparecchi di circa l’11%. Il tutto a confermare quanto sia stato saggio confermare l’aliquota di detrazione del 65% nel caso di interventi di installazione di caldaie a condensazione almeno in classe A corredate di sistemi di termoregolazione evoluti.

Tecnologie incentivate caldaie a condensazione da Rapporto ENEA

Tecnologie incentivate: le caldaie a condensazione – Fonte Assotermica

Rapporto ENEA: in crescita le pompe di calore

Consuntivo positivo pure per il mercato delle pompe di calore ad alta efficienza utilizzate come impianto primario di riscaldamento. Infatti, nel 2018 sono stati venduti circa 207.200 apparecchi, dei quali 145.000 pompe di calore di tipo monosplit e multisplit, 38.199 chiller reversibili condensati ad aria (30.653 di potenza fino a 17 kW, 4.336 di potenza da 18 kW a 50 kW, 3.210 di potenza oltre i 50 kW), 688 chiller reversibili condensati ad acqua, 23.303 sistemi VRF.

Dei sistemi monosplit e multisplit, la stragrande maggioranza (circa il 77%), è costituita dai primi che nel 2018 hanno registrato un incremento del 12% del numero di pezzi venduti e un incremento del 10% dei ricavi rispetto all’anno precedente. In linea con l’andamento positivo dei sistemi monosplit, anche i sistemi multisplit che nel 2018 hanno totalizzato un incremento del 13% del numero di pezzi venduti e un incremento del 14% dei ricavi.

Tecnologie incentivate pompe di calore Rapporto Enea

Pompe di calore split e multisplit vendute sul mercato nazionale utilizzate come impianto primario di riscaldamento, periodo 2011-2018

Il mercato dei pannelli solari in chiaroscuro

Segnali contrastanti giungono invece dal mercato dei pannelli solari. Per quanto attiene gli elementi a circolazione naturale, l’anno scorso si è registrato un lieve incremento del 4% delle vendite rispetto al 2017, a differenza del mercato dei pannelli a circolazione forzata, per i quali nel 2018 si è avuto un decremento delle vendite intorno all’8%. Ma se il mercato complessivo della circolazione forzata risulta ancora in fase di sofferenza secondo i dati del Rapporto ENEA, forse un primo segnale di una possibile inversione di tendenza può essere rappresentato dal sottosegmento relativo ai kit con bollitore di capacità superiore a 300 litri, che l’anno scorso ha segnato un incremento del 4%.

Il ruolo dei serramenti nella riqualificazione energetica

Prosegue poi la ripresa del settore dei serramenti, iniziata nel 2016 dopo anni di contrazione del fatturato. In particolare, rispetto all’anno precedente nel 2018 si è assistito ad un lieve incremento della domanda di serramenti e facciate continue, che ha raggiunto un totale di 4,69 miliardi di euro (di cui 2,9 nel settore residenziale e circa 1,78 nel settore non residenziale), con la previsione di un’ulteriore lieve crescita della domanda totale nell’anno in corso, stimata in circa 4,8 miliardi.

Ed ancora, a fronte di un incremento del fatturato, risultano pressoché stabili rispetto al 2017 le unità finestra vendute nel residenziale, che nel 2018 si sono attestate intorno ai 4,17 milioni di unità per il segmento del rinnovo e in 1,12 milioni di unità per quello del nuovo. Infine, nel comparto italiano dei serramenti trova conferma anche per il 2018 il trend positivo della quota di mercato (in valore) dei serramenti in PVC, che ha raggiunto il 31% con l’incremento di un punto percentuale rispetto al 2017.

Comfort efficiente e sostenibile con Therma V Split con gas refrigerante R32

Nuova linea di pompe di calore aria-acqua Therma V Split con gas refrigerante R32 per LG Electronics, una soluzione versatile adatta sia per nuove costruzioni, sia per ristrutturazioni. La nuova gamma è in grado di fornire un efficace riscaldamento e raffrescamento dell’ambiente e assicurare, inoltre, la fornitura di acqua calda sanitaria a uso domestico.

Le caratteristiche di Therma V Split

È dotata del nuovo compressore R1, un compressore tecnologicamente innovativo in grado di raggiungere una capacità di riscaldamento elevata.
Il compressore rappresenta fino al 90% del consumo energetico di un sistema, è dumque necessario ottimizzare efficienza e prestazioni.
La principale caratteristica è quella di essere il primo compressore ibrido al mondo, con una nuova struttura a compressione inferiore e ad albero passante. Il compressore R1 combina l’efficienza e le performance di un compressore scroll, con la capacità di gestione dell’olio e la semplicità strutturale di un compressore rotativo, per massimizzarne l’efficacia e l’efficienza.

La tecnologia LG ha consentito di eliminare le problematiche di flessione quando il sistema opera a basso carico ed il motore lavora a bassa velocità, aumentando l’efficienza operativa e garantendo un funzionamento altamente stabile.

Tra i plus, il campo di funzionamento (10-135 Hz) per ridurre al minimo le perdite di energia, bassa rumorosità e vibrazioni minime.
Therma V Split R32 ha un coefficiente di prestazione stagionale in riscaldamento (SCOP) di 4.65 e classe energetica (ErP) di A +++.

Facilità di utilizzo con il controllo intelligente

Come tutti i prodotti LG, Therma V Split si caratterizza per la facilità di utilizzo, un controllo intelligente per il monitoraggio e la gestione semplificata.
Grazie alla App Smart ThinQ è possibile monitorare e controllare le attività da remoto, selezionare o modificare la modalità operativa, impostare la temperatura e monitorare i consumi energetici.

Therma V Split R32 è una soluzione per il riscaldamento ecologica ed efficiente

È disponibile a partire dal mese di Agosto 2019.

Earth Overshoot Day 2019: Schneider Electric in prima linea

Anticipando l’Earth Overshoot Day, Schneider Electric annuncia il proprio impegno per promuovere la compatibilità con le risorse del nostro Pianeta come modello a cui adeguarsi necessariamente per assicurare alle aziende un successo nel lungo termine.

Schneider Electric presenterà – il 22 luglio – il White Paper “The business case for one-planet prosperity”, sviluppato in collaborazione con Global Footprint Network l’organizzazione internazionale dedicata alla sostenibilità, in cui si descrivono l’approccio e le metriche che permettono di misurare la compatibilità del consumo di risorse e la diffusione della prosperità. Il volume contiene strategie che possono aiutare a creare valore nel lungo termine, prendendo spunto da quanto fatto da molte aziende dei settori energia, alimentare, sanità, riciclo dei rifiuti.

Earth overshoot day 1970 2019L’Earth Overshoot Day indica il giorno dell’anno in cui la domanda umana di cibo, fibre, legno e assorbimento di anidride carbonica (l’impronta ecologica globale) supera l’ammontare di risorse biologiche che gli ecosistemi della terra sono in grado di rinnovare in un anno (biocapacità globale). Quest’anno succederà il 29 luglio.

Stiamo utilizzando le risorse biologiche 1,75 volte più velocemente rispetto alla capacità della natura di rinnovarle. Le emissioni di anidride carbonica rappresentano il 60% dell’impronta ecologica totale.

Soluzioni per migliorare la compatibilità con le risorse

Decarbonizzare l’economia, tagliare le emissioni di gas serra globali della metà consentirebbero di migliorare la situazione.

Schneider Electric lavora da due anni con Global Footprint Network per cercare delle soluzioni: se il 100% degli edifici e delle infrastrutture industriali esistenti fossero dotate delle tecnologie per l’efficienza energetica e per l’uso delle rinnovabili, sarebbe possibile spostare la data di tre settimane.

Questo con la sola riqualificazione energetica!

Se si riuscisse a spostare di cinque giorni ogni anno la data dell’Earth Overshoot Day, si tornerebbe a una situazione di compatibilità con le risorse del pianeta prima del 2050, in linea con gli accordi sul clima di Parigi.

Earth Overshoot Day 2019

Nel 2019, Schneider Electric e Global Footprint Network hanno collaborato per capire come intervenire.
Le aziende “one planet” sono quelle i cui beni e servizi contribuiscono a mantenere l’equilibrio tra ciò che l’uomo chiede alla Natura e ciò che gli ecosistemi della terra possono offrire, aziende che hanno molta più probabilità di ottenere successo economico nel lungo termine.
La prosperità misurata sulle risorse del Pianeta è un modo semplice per valutare le strategie facendosi due domande:

Il White Paper sarà presentato il giorno 22 luglio, alle 16.00, in una Tweet Chat aperta gestita da Schneider Electric e Global Footprint Network: per partecipare cercare #SEMoveTheDate.

PNIEC e obiettivi 2030: la risposta si chiama pompa di calore

Come affrontare il nuovo PNIEC, all’indomani della sua approvazione anche in sede europea? La pompa di calore è davvero il “cavallo vincente” degli obiettivi 2030? Non esiste, oggi, una chiara definizione di come l’Italia intenda procedere in concreto nella sfida della decarbonizzazione, ma le tecnologie sono pronte e il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima rappresenta un’indubbia opportunità per la filiera impiantistica.

Un percorso da sviluppare insieme, raccogliendo le istanze di tutti gli attori coinvolti negli scenari di transizione energetica ed elettrificazione degli edifici. Ne è convinto Roberto Saccone, presidente di Assoclima, intervenuto sul tema durante l’assemblea annuale del 10 luglio. “Bisogna innanzitutto verificare e migliorare gli strumenti utili alla diffusione delle pompe di calore nella climatizzazione, quali incentivi fiscali, conto termico e tariffe elettriche – esordisce Saccone -. Rinnoviamo oggi l’idea di una cabina di regia, di un tavolo di filiera che possa sottoporre ai decisori politici un pacchetto di proposte condivise a favore delle nostre aziende, dei consumatori e dell’economia italiana”.

Efficienza energetica nel full electric

La certezza full electric di Assoclima muove dal report “La pompa di calore tecnologia chiave per gli obiettivi 2030”, realizzato in collaborazione con gli Amici della Terra.

Prima considerazione, la trasformazione del mix energetico dei consumi nel residenziale tra 1990 e 2016 (elaborazione dati Eurostat): il peso dei prodotti petroliferi scende intorno al 7%, il gas naturale conferma il primato con il 53% di share e le biomasse costituiscono il 20% dei consumi energetici. L’elettricità si ferma al 17%, svelando scenari ancora tutti da conquistare.

consumi energetici residenziale 1990 -2016

La trasformazione del mix energetico dei consumi nel residenziale tra 1990 e 2016 (elaborazione dati Eurostat)

Sempre in tema di obiettivi 2030, lo studio ricorda che i consumi per riscaldamento e raffrescamento coprono i tre quarti del fabbisogno domestico. Ed è ancor più interessante incrociare questo dato con il “potenziale” impiantistico dell’energia termica stilato dall’ultimo censimento Istat (2011):

Non ci resta dunque che approfondire il ruolo delle pompe di calore sia nelle nuove costruzioni sia nella riqualificazione del patrimonio esistente, con particolare attenzione al ruolo del riscaldamento.

Obiettivi 2030: perché proprio la pompa di calore?

L’utilizzo della pompa di calore elettrica come impianto di riscaldamento principale nel residenziale è ancora molto limitato, intorno al 3% nel 2013. Ecco il punto di partenza per inquadrare i trend di sviluppo prospettati dal PNIEC entro il 2030.

Ma gli obiettivi recepiti dal PNIEC connettono l’elettrificazione alla sostenibilità delle fonti rinnovabili, da spingere al 32% entro il 2030. Anche qui, le pompe di calore sono pronte ad assolvere il “compito” energetico: con il 12% di share nel 2017, questi sistemi già costituiscono una fetta importante dei consumi totali di energia rinnovabile. Scenario pronto a raddoppiare entro il 2030, segnando un +111% in dieci anni.

Pompa di calore: lo strumento vincente per raggiungere gli obiettivi 2030 del PNIEC

Pompe di calore: cosa dice il mercato italiano

conferenza-Assoclima-elettrificazione-e-ruolo-pompa-di-caloreL’ultimo tassello del “puzzle” termico proposto da Assoclima riguarda il mercato nazionale delle pompe di calore. Il 2018 si è chiuso a quota 1,5 miliardi di euro, con un +11% sull’anno precedente e circa 1,4 milioni di macchine vendute.

La tecnologia più diffusa resta quella aria-aria, dove crescono sia le soluzioni mono e multi split sia gli impianti VRF e Roof Top. Bene anche le pompe di calore idroniche di tipo aria-acqua e acqua-acqua (geotermiche o idrotermiche), che concorrono dunque alla capacità di 8 GWt registrata dagli impianti di climatizzazione a pompa di calore nel 2018. Una crescita del 10% sul 2017 che proietta questa tecnologia nel panorama sostenibile della transizione energetica.

Vediamo in che modo: nelle abitazioni di piccole-medie dimensioni in edifici plurifamiliari con impianto autonomo, Assoclima prevede la significativa penetrazione delle pompe di calore aria-aria mono e multisplit; una tendenza già in atto nelle zone climatiche calde e medie.

Nell’ambito degli edifici monofamiliari (terra-tetto), cresceranno le installazioni di impianti integrati con pompa di calore, fotovoltaico e accumulo dell’energia elettrica in regime di scambio sul posto. In questo segmento subentrano anche le pompe di calore idroniche, ad alte temperature con impianti di distribuzione tradizionali o in abbinamento a interventi di ristrutturazione edilizia con pannelli radianti e/o lavori di riqualificazione con isolamento termico.
Quest’ultima tendenza tocca anche le strutture plurifamiliari con impianti centralizzati, dove la riqualificazione energetica con pompa di calore può fare la differenza.

Oltre la tecnologia, come raggiungere gli obiettivi 2030

L’ambizioso percorso tracciato da Assoclima non si ferma alle evidenze statistiche: la filiera della climatizzazione chiede risposte in termini di tariffe elettriche e incentivi. “Pur apprezzando gli sforzi del legislatore in termini di riduzione di consumi energetici ed emissioni climalteranti, esprimiamo alcuni dubbi sulle modalità di cessione del credito previste dal Decreto Crescita – conclude il presidente Sacconi -. Si auspicano interventi volti a evitare distorsioni del mercato a danno delle piccole imprese di installazione”.

Completano il quadro la necessità di formare e informare i professionisti del settore sulle potenzialità della pompa di calore e, rovescio della medaglia, di sensibilizzare un utente finale sempre più driver di scelte tecnologiche.

andamento pompa di calore al 2030

Scenario di adozione della pompa di calore nel parco immobiliare al 2030

Premi internazionali per i nuovi inverter di Fronius

Il nuovo inverter ibrido Fronius Primo GEN24 Plus di Fronius è stato eletto “Prodotto dell’anno” dalla giuria del premio tedesco Plus X Award, un riconoscimento internazionale per il design e l’innovazione qualitativa.
Fronius ha ottenuto un riconoscimento anche negli Stati Uniti: il PV Evolutions Lab ha incoronato l’inverter Symo Advanced “Top Performer 2019”.

Primo GEN24 Plus: la soluzione inverter tutto in uno

Primo GEN24 Plus è la soluzione “tutto in uno” con funzione di gestione energetica e alimentazione d’emergenza di base integrate. Disponibili sia in versione monofase (Primo GEN24 Plus) sia trifase (Symo GEN24 Plus) dal 2020 si caratterizzano per la rapida messa in funzione via App, il servizio di assistenza oltre ai noti vantaggi degli SnapINverter.

Primo GEN24 Plus è stato eletto prodotto dell’anno in ben 4 categorie: alta qualità, semplicità d’uso, funzionalità ed ecocompatibilità.

Tra gli aspetti da sottolineare sicuramente la facilità di messa in esercizio, il SuperFlex Design, il monitoraggio dell’impianto da dispositivi mobili e la possibilità di collegare più inverter contemporaneamente.

Con GEN24 Plus, Fronius offre un sistema energetico completo ed ecocompatibile in grado di soddisfare le esigenze di trasformazione energetica assicurando redditività all’impianto.

Riconoscimento negli Stati Uniti

Fronius si è aggiudicato un riconoscimento anche negli Stati Uniti: il PV Evolutions Lab (PVEL), laboratorio di prova indipendente per il settore fotovoltaico sito a Berkeley (California), ha premiato l’inverter FV Symo Advanced per le ottime prestazioni durante il funzionamento a temperature elevate, per i tempi di risposta e per il rilevamento degli archi voltaici. L’inverter si è aggiudicato il premio “Top Performer 2019”

L’Ecobonus fa il pieno di investimenti nel 2018

Oltre 39 miliardi di investimenti per interventi di riqualificazione energetica con un risparmio cumulato di circa 100 milioni di Megawattora (MWh). È questo, in estrema sintesi, il bilancio di 12 anni di Ecobonus, il meccanismo per incentivare l’efficienza energetica negli usi finali introdotto nel 2007.

Ad evidenziarlo è il recente Rapporto Annuale dell’ENEA, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile. Un consuntivo importante nel quale il 2018 risulta aver compiuto appieno il suo “dovere”, considerato che l’anno scorso si è confermato il trend di crescita degli interventi di riqualificazione con 3,3 miliardi di euro di investimenti attivati, 1.155 GWh/anno di risparmi ottenuti e l’incremento sostanziale nel mercato delle principali tecnologie di settore.

La componente più importante è la sostituzione dei serramenti

Il rapporto 2019 dell’ENEA analizza nel dettaglio le varie dinamiche legate all’Ecobonus.

Innanzitutto, l’anno scorso sono stati effettuati ben 334.000 interventi che ne hanno beneficiato:

Ragionando in termini di investimenti, degli oltre 3,3 miliardi di euro attivati l’anno scorso, oltre un miliardo ha riguardato la sostituzione dei serramenti, 900 milioni gli interventi per la coibentazione dell’involucro e poco più di 870 milioni derivano dalla sostituzione dell’impianto di climatizzazione invernale.

Per quanto riguarda gli interventi specifici eseguiti e le tecnologie installate, nel 2018 oltre 1,2 miliardi di euro sono stati appunto destinati alla sostituzione dei serramenti, più di 483 milioni di euro a interventi su pareti orizzontali e inclinate, oltre 528 milioni a interventi su pareti verticali. Ed anche analizzando l’intero quinquennio 2014-2018, la quota principale delle risorse stanziate, pari a oltre 7,3 miliardi di euro, ha riguardato la sostituzione di serramenti. Non stupisce, dunque, che i risparmi ottenuti l’anno scorso sono associabili in maggioranza alla sostituzione di serramenti (circa il 33%) e alla coibentazione di solai e pareti (poco più del 28%).

Si tratta, del resto, delle tipologie di interventi che, insieme alla riduzione del fabbisogno energetico per il riscaldamento dell’intero edificio, risultano essere caratterizzate dal miglior rapporto costo-efficacia, con un costo sostenuto tra i 9 e i 10 centesimi di euro per ogni kWh di energia risparmiato durante tutta la vita utile garantita dall’intervento.

Anche in termini di risparmi energetici conseguiti, nel 2018 il contributo principale è derivato dai serramenti (426 GWh/anno), mentre oltre un terzo del risparmio è stato conseguito grazie ad interventi sulle pareti (circa 362 GWh/anno).

Ecobonus gli interventi Rapporto Enea 2019

Ecobonus: interventi, investimenti (milioni di euro, M€), risparmi (energia finale, GWh/anno), vita utile (anni) e costo efficacia (€/kWh), anno 2018 – Fonte Enea

Ecobonus:  interventi su edifici costruiti prima degli anni Ottanta

Molto interessante è anche l’approfondimento, contenuto nel rapporto ENEA, che si occupa della tipologia degli immobili oggetto degli interventi e che hanno usufruito dell’Ecobonus.

Ebbene,  quasi il 77% degli investimenti attivati nel 2018 (2,56 miliardi di euro su oltre 3,3 complessivi) è stato dedicato ad edifici costruiti prima degli anni Ottanta; in particolare, circa il 35% delle risorse totali (oltre 1,1 miliardi di euro) è stato destinato ad edifici costruiti prima degli anni Sessanta. Circa il 36% degli investimenti (oltre 1,2 miliardi) ha riguardato una costruzione isolata
(ad esempio una villetta mono o plurifamiliare), mentre più del 50% delle risorse (pari a oltre 1,7 miliardi di euro) ha interessato interventi su edifici in linea e condomìni con più di tre piani fuori terra.

Ed ancora, la distribuzione dei risparmi ricalca sostanzialmente quella degli investimenti, con oltre 900 GWh/anno derivanti da interventi su edifici costruiti prima degli anni Ottanta. Gli interventi di riqualificazione dell’intero edificio e per la coibentazione di solai e pareti hanno attivato investimenti per circa 2,4 miliardi di euro e conseguito quasi il 70% dei risparmi complessivi osservati nel 2018 (803 GWh/anno).

Ecobonus 2 - Rapporto enea

Investimenti (M€) per epoca di costruzione e tipologia edilizia, anno 2018 – Fonte Enea

Easy UPS SMVS: la certezza di un mondo connesso

Schneider Electric amplia la gamma di UPS monofase dedicati al mondo elettrico con Easy UPS SMVS line interactive a onda sinusoidale adatta per la protezione dell’alimentazione anche nelle condizioni più instabili.

Adatto per le piccole e medie imprese Easy UPS SMVS è un UPS versatile sviluppato per gestire un ampio intervallo di tensioni e condizioni di alimentazione instabili, con un’uscita perfettamente sinusoidale in funzionamento da batteria.

Easy UPS SMVS si distingue per la funzionalità di gestione intelligente delle batterie, l’elevato fattore di potenza, la robustezza della struttura metallica, le prestazioni e le qualità dell’alimentazione.

Easy UPS SMVS line interactive a onda sinusoidaleLe principali caratteristiche di Easy UPS SMVS

Fattore di potenza: aumento della potenza di uscita reale con 0,7 F
Onda sinusoidale pura: il dispositivo in alimentazione di emergenza da batteria riceverà una forma pura di onda sinusoidale, ideata per emulare l’alimentazione di rete elettrica
Struttura metallica robusta che protegge i componenti elettrici cruciali e ne assicura l’utilizzo per applicazioni industriali
• Compatibile con i generatori, consente di adattare l’UPS per ottenere prestazioni ottimali in ambienti di alimentazione specifici o nelle applicazioni con generatori
Regolazione automatica della tensione (AVR) in base ai livelli idonei alle apparecchiature in campo
Display LCD per informazioni chiare e precise
• 6 uscite con protezione da sovratensioni
Connettore della batteria che consente di scollegare la batteria durante il trasporto evitando il problema della scarica profonda
• Porta a contatti puliti e slot intelligente: mette a disposizione contatti puliti per il monitoraggio remoto dell’UPS. Una slot consente di aggiungere una scheda di gestione (opzione) per consentire il monitoraggio remoto dell’UPS

L’aggiunta della scheda di rete consente non solo il controllo remoto di Easy UPS SMVS, ma lo abilita all’utilizzo di Ecostruxure IT, la piattaforma di Schneider Electric cloud based che garantisce una supervisione semplice via App, un sistema di analisi intelligente delle prestazioni Expert IT fino ad arrivare a una supervisione da parte di Schneider Electric 24 ore su 24 ore con Asset Advisor.

Per approfondimenti scopri (a questo link) come la scelta del corretto gruppo di continuità possa rappresentare un fattore di successo.

L’illuminazione IoT è il presente e il futuro della luce

Nei libri di Isaac Asimov si prefigurava un mondo, a partire dall’anno 2000, in cui ci sarebbero stati robot parlanti e porte automatiche, auto self-driver o luci autoregolanti. Teletrasporto a parte si è realizzato tutto, il futuro preventivato è ormai parte integrante della nostra vita. E una porzione di questo futuro è stata realizzata grazie alla ricerca di aziende come Aura Light Italia e alle sue applicazioni IoT.

Aura Light Italia descrive così lo IoT “ci si riferisce all’estensione di Internet al mondo degli oggetti e dei luoghi concreti. L’ evoluzione dell’uso del web porta gli oggetti (le “cose”) ad essere riconoscibili e acquisire intelligenza grazie al fatto di poter comunicare dati su sé stessi e accedere ad informazioni aggregate e decodificate attraverso la tecnologia. Tutti gli oggetti possono acquisire un ruolo attivo grazie al collegamento alla Rete”.

Seguendo questo approccio l’azienda ha messo a punto alcuni strumenti di gestione, controllo e regolazione della luce. Il suo Light as a Service è un sistema articolato di analisi e operatività applicabile a organismi complessi come la GDO o il terziario avanzato.

Gli oggetti diventano intelligenti e dialoganti

L’Internet of Things è un insieme di tecnologie che permette la trasmissione e la condivisione dei dati tra gli oggetti e gli utenti attraverso la Rete

Un oggetto, come una lampada, diventa intelligente quando è dotato di un chip che, grazie ad un trasmettitore, viene letto da un dispositivo (fisso o mobile) mentre le informazioni vengono elaborate e gestite da un software integrato nel gestionale aziendale.

Gli oggetti o gli spazi possono essere muniti di tag a radio frequenza, questi servono a comunicare e condividere informazioni in rete o ai dispositivi mobili. La trasmissione di questi dati avviene attraverso l’utilizzo di beacon e una rete mesh. La loro combinazione consente all’utente munito di apposito device, quando si avvicina a una lampada con sensore, di attivare un’azione sulla App dedicata sullo stesso dispositivo.

Le azioni che si possono attivare possono essere gestionali o manutentive, grazie al controllo punto/punto è possibile intervenire in maniera precisa sul singolo oggetto o lampada. Questo permette una velocità e una precisione d’intervento prima impensabile. Pensiamo anche ai visori VR di ultima generazione, impiegati per la manutenzione in remoto.

L’IoT sta cambiando profondamente il modo in cui viviamo i luoghi, interagiamo con le altre persone e con il nostro spazio di lavoro. Questa tecnologia applicata a un impianto di illuminazione permette di creare opportunità di business innovative per il retail e la creazione di un ambiente più produttivo e sostenibile per l’ambiente ufficio, lo Smart Office.

L’illuminazione IoT per spazi ufficio e retail

Illuminazione IoT Aura Light supermercato SuperLoria - LoreggiaDue esempi interessanti di applicazione dei sistemi IoT, per spazi ufficio e retail, sono la sede Aura Light Italia (BO) e il supermercato CRAI a Loreggia (PD).

Il primo progetto prevede l’introduzione di una App dedicata alla gestione degli spazi ufficio, degli incontri e appuntamenti.
L’applicazione permette, ad esempio, la regolazione del piano scrivania a seconda dell’utente, questo migliora sia l’ergonomia sia l’illuminamento del piano operativo. Soluzione che punta ad aumentare il comfort ambientale e le prestazioni del collaboratore, in maniera semplice e immediata.

Per il supermarket CRAI Aura ha introdotto il sistema Casambi grazie al quale è possibile regolare l’intensità della luce e impostare la temperatura colore da 2700K a 6000K per le luci dei reparti gastronomia e panetteria. Questo permette di creare diversi scenari di luce in base ai prodotti esposti. Attraverso questo sistema è possibile fare anche attività di Direct Marketing. In più, il servizio di Indoor Navigation facilita i percorsi tra le corsie e li agevola nella spesa, proponendogli il percorso più breve o segnalando una particolare promozione. Aura Light Italia ha fornito strumenti innovativi per competere con il mondo on line e, attraverso la luce, rendere l’esperienza di acquisto più piacevole.

Come governare sistemi illuminotecnici estesi e complessi

Auralight progetto Illuminazione IoTAura Light Italia utilizza l’applicazione Casambi per alcune delle sue soluzioni: abbiamo chiesto a Giovanni Piano, direttore tecnico dell’azienda di origine svedese, ma basata a Bologna, di spiegarci come funziona il loro sistema IoT per il retail e l’ufficio.

“L’applicazione Casambi permette di accendere e spegnere la luce, impostare l’intensità ideale per le postazioni di lavoro e per le aree comuni, creando l’atmosfera di maggior benessere personale anche nei luoghi di lavoro. L’applicazione (disponibile per Android e iOS) si connette tramite Bluetooth agli apparecchi di illuminazione dove è installata la tecnologia. Azionare l’illuminazione da remoto è semplice: basta scattare una foto delle stanze e posizionare i controlli delle lampade nelle immagini stesse così da poter gestire il tutto in maniera intuitiva.

L’ app può essere utilizzata da uno o più utenti ed è possibile comandare un solo punto, una stanza o un gruppo di elementi. Casambi è un sistema avanzato per il controllo dell’illuminazione basato sulla tecnologia Bluetooth Low Energy (BLE). BLE è una tecnologia wireless all’avanguardia, a basso consumo di energia, integrata in tutti i moderni smartphone e tablet. Il Bluetooth Low Energy, che non utilizza rete Wi-Fi, fornisce una rete mesh in cui tutta l’intelligenza del sistema viene replicata in ogni nodo e, in tal modo, crea un sistema senza singoli punti di errore. Tale rete mesh auto-organizzante può controllare un numero elevato di proiettori (fino a 62 elementi per gruppo) da qualsiasi punto.”.

La costante evoluzione delle tecnologie di Rete migliorano lo spazio lavorativo e aumentano comfort e benessere

La ricerca illuminotecnica e tecnologica è inarrestabile, nuove frontiere vengono esplorate e sviluppate quotidianamente. Questi strumenti grazie alle nuove reti di scambio dati, come l’imminente 5G, garantiscono una gestione affidabile, una sostenibilità effettiva e un controllo totale anche dei sistemi luminosi più articolati. La sfida per il prossimo futuro sarà quella di semplificare la complessità.

Chiamata wireless, come cambiano i servizi agli anziani

La tecnologia smart può migliorare la qualità della vita degli anziani? L’esempio dei sistemi di chiamata wireless installati nella RSA parmense Villa San Bernardo, testimonia gli innovativi sviluppi di un settore sempre più complesso da gestire, dal punto di vista operativo come sul lato strategico.

In particolare, all’interno delle RSA è indispensabile permettere al personale infermieristico e assistenziale di operare in modo efficiente. Un’attività delicata, dove gli ausili erroneamente sottovalutati possono fare la differenza: emblematico l’impiego dei sistemi di chiamata, ovvero i classici pulsanti posizionati a fianco dei letti di degenza. E qui risiedeva l’esigenza di rinnovamento della struttura soddisfatta da Legrand e BTicino, che hanno “rivoluzionato” in modo non invasivo i sistemi di chiamata della residenza gestita dall’Opera Diocesana San Bernardo degli Uberti.

Niente opere murarie con la chiamata wireless

Come tutte le strutture di questa natura, Villa San Bernardo disponeva già di un impianto di chiamata. Da tempo la direzione era alla ricerca di una soluzione più moderna ed efficace, realizzabile senza opere murarie e interventi invasivi, che avrebbero costretto la RSA a organizzare il temporaneo spostamento dei suoi 92 ospiti.

Un disagio del tutto evitato grazie al sistema Aid Call, soluzione totalmente wireless del gruppo Legrand per la chiamata in ambienti medicalizzati. “Il nostro primo obiettivo – spiega Stefano Fusco, coordinatore della manutenzione dell’Opera Diocesana San Bernardo Degli Uberti di Parma – era offrire a ospiti e personale una soluzione di chiamata efficace, senza che l’installazione interferisse con l’attività quotidiana”. Da subito l’impianto wireless è apparso una soluzione ideale.

Come funziona Aid Call? Efficienza e comfort al centro

sistema di chiamata wireless BTicinoLa pulsantiera di chiamata con collegamento a filo ha trovato posto in corrispondenza di ogni letto presente nei reparti dei due piani interessati dai lavori. Un dispositivo apparentemente identico al precedente, ma decisamente più smart: al contrario delle soluzioni cablate, il terminale paziente è privo di alimentazione elettrica e semplicemente installato a muro. Al suo interno, le batterie stilo con una vita media di tre anni garantiscono il funzionamento della chiamata wireless.

Gli anziani hanno potuto subito sperimentare il nuovo impianto senza nemmeno accorgersi dei lavori in corso, disponendo da subito di un tasto simile a quelli abituali che ingloba nuove funzionalità. L’intera installazione è stata infatti completata in due giorni e senza disturbare gli ospiti con rumori molesti. Anche in fase di configurazione acustica, le tonalità e i volumi delle suonerie di chiamata sono stati impostati per non disturbare gli anziani durante le ore di riposo.

Tra le caratteristiche dell’impianto, spicca il sistema antistrappo: a fronte di una tensione inopportuna, causata dall’ospite o dal personale, il sistema si disconnette avvertendo l’utente tramite il display. Allo stesso modo il personale di assistenza preme il pulsante per confermare l’arrivo e la conclusione dell’intervento, ottimizzando le risorse assistenziali.

Il “cervello” della chiamata wireless in un pannello

sistema di chiamata wireless BTicino per assistenza pazienti“Attraverso il software Call Logger – spiegano i responsabili di Villa San Bernardo -, raccogliamo le statistiche relative al numero di chiamate provenienti dai singoli ospiti e ai tempi di intervento del personale. Possiamo così ripartire al meglio i carichi di lavoro ed equilibrare la distribuzione degli ospiti più bisognosi tra i reparti, per garantire sempre la tempestività di intervento”.

Tutte le richieste di assistenza fanno capo a un pannello master, visibile dall’intero corridoio, e a un pannello secondario, installato nella stanza del personale infermieristico. Le registrazioni delle chiamate e degli interventi sono inoltre esportabili attraverso una comune porta Usb. Allo stesso modo, attraverso un ingresso RJ 45 i dati vengono remotizzati su un pc. Infine, tutte le configurazioni vengono salvate in automatico su una memoria microSD per poter essere reinstallate agevolmente su nuovi display.

Un ulteriore livello di accesso è riservato al personale tecnico, per modificare le impostazioni e instaurare una corrispondenza diretta tra pulsante di chiamata, numero di camera, nome dell’ospite ed eventuali sue necessità. Funzionalità apprezzata anche dal personale più esperto che può visualizzare immediatamente la situazione dell’intero reparto.

Un’altra interessante caratteristica del sistema Aid Call di Legrand è la possibilità di integrare i segnali dalle apparecchiature mediche cui sono collegati gli ospiti. In caso di allarme o di avaria dell’apparecchiatura stessa, il personale viene tempestivamente allertato da un segnale ad alta priorità anche sul pannello di controllo.

L’impianto smart tocca anche le porte

La presenza di persone anziane, che potrebbero allontanarsi dalla struttura in modo involontario, ha suggerito di allarmare le due porte al piano terra. Anche in questo caso, senza la necessità di stendere cavi, i tecnici hanno posizionato e indirizzato i sensori, programmandoli successivamente da remoto.

Insomma, quella di Villa San Bernardo si è rivelata un’installazione rapida, senza disagi per i pazienti e senza opere murarie, per la soddisfazione del personale e degli ospiti che possono finalmente fruire di un sistema di chiamata wireless sicuro ed efficiente.

Fantini Cosmi: una storia all’insegna dell’innovazione

Fondata nel 1931, Fantini Cosmi è un’azienda italiana che opera nel settore del comfort, della sicurezza, dell’efficienza impiantistica elettrica e idrotermosanitaria. In oltre 80 anni di storia ha sviluppato competenze in diversi settori, adattandosi alle mutate condizioni del mercato: dalla produzione di apparecchi elettrici industriali di manovra e interruzione alla realizzazione di termostati impiegati sugli aerei, dall’automazione civile alla climatizzazione, alla ventilazione e al trattamento dell’aria.

Conferenza stampa Fantini CosmiNel 1985 l’azienda ha presentato al mercato italiano realizzando il primo cronotermostato digitale, da qui è iniziata l’espansione dell’azienda che ora opera attraverso una rete commerciale mondiale in oltre 70 paesi.

Come riesce un’azienda a essere al passo con i tempi e vincere la sfida di nuovi paradigmi tecnologici? In due modi: tramite l’acquisizione di competenze dall’esterno e mediante una crescita organica, dall’interno, con investimenti continui.
Fantini Cosmi per perseguire questi obiettivi, negli anni tra il 2007 e il 2011, ha acquisito importanti realtà nel settore della termoregolazione e della ventilazione e ora il gruppo italiano include 4 brand: Fantini Cosmi, Aspira, FanAir e T&G.

I 3 capisaldi della strategia aziendale Fantini Cosmi

Il successo dell’azienda si basa su una strategia basata su tre capisaldi aziendali: innovazione, design e semplicità.

Grazie alla ricerca e sviluppo continua, i prodotti Fantini Cosmi si caratterizzano per qualità assoluta e un design moderno che coniuga estetica, semplicità e funzionalità.

3 capisaldi della strategia aziendale Fantini Cosmi

1 – Innovazione – Da sempre il cuore pulsante dell’azienda risiede nella ricerca e identificazione di bisogni ed esigenze che portano all’ideazione dei prodotti. Fantini Cosmi ha al suo interno un team di esperti e tecnici e ha instaurato partnership con università come il Politecnico di Milano con il quale sta sviluppando soluzioni e prodotti legati all’Internet of Things e all’intelligenza artificiale.

L’obiettivo è quello di fornire prodotti sempre più rispondenti alle esigenze del cliente, attraverso un miglioramento costante delle prestazioni puntando su affidabilità, qualità e rispondendo ai più severi standard internazionali di sicurezza.

2- Design – Oggi alla richiesta di prodotti funzionali e semplici si aggiunge quella legata all’estetica, alla capacità di adattarsi in qualsiasi ambiente. Proprio per questo l’azienda in fase di progettazione si avvale di designer in modo da rispondere alle esigenze di eleganza e di stile Made in Italy.

3 -Semplicità – Ultimo caposaldo la semplicità declinata in facilità di installazione per agevolare gli installatori e in semplicità di utilizzo per garantire all’utente finale una elevata user-experience.

A questi 3 capisaldi si aggiunge la ricerca costante di salute e benessere per tutti.

L’innovazione in una offerta multifunzionale

Cronotermostato Fantini Cosmi CH180WIFIFantini Cosmi propone un’offerta multifunzionale che copre i settori della Smart Home, del trattamento aria e industriale.

Si parte da una vasta gamma di prodotti per il comfort in grado di assicurare la giusta temperatura, efficienza energetica e risparmio, comandabili attraverso semplici App o con i comandi vocali.

Con il cronotermostato touchscreen wireless CH180RFWIFI è possibile comandare impianti di riscaldamento, raffrescamento e umidoregolazione tramite l’APP Intelliclima+ sia da smartphone sia da tablet. Il prodotto funge anche da supervisore per il sistema multizona wireless Intellicomfort+ per garantire il giusto benessere in ogni stanza della casa.

A questo si aggiunge la sostenibilità che abbraccia non solo regolazione e controllo di temperatura e umidità, ma anche ricambio e sanificazione dell’aria, per garantire la salute e il comfort delle persone.

Grazie alla gamma di soluzioni Fantini Cosmi per la Ventilazione Meccanica Controllata con recupero di calore è possibile rinnovare l’aria di un ambiente sostituendola con aria più pulita in modo costante, prevenendo la formazione di muffe e umidità, con un risparmio in termini di costi di riscaldamento e raffrescamento.

Ma Fantini pensa anche a rendere più salutare l’aria immessa. Con Rhinocomfort, il primo recuperatore di calore che sanifica e ricambia l’aria, le sostanze nocive presenti nell’aria immessa vengono disgregate e trasformate in sostanze innocue.

Una storia di qualità, scritta col cuore e che punta sulla qualità costruttiva dei prodotti, su un design raffinato e sulla funzionalità ed efficienza del prodotti. Un’azienda in grado di affrontare le sfide del mercato partendo dall’ideazione passando per progettazione fino alla realizzazione con un plus differenziante: il cuore italiano.