Smart mobility: trend e prospettive della nuova mobilità urbana

Un nutrito programma di convegni andrà ad arricchire la seconda edizione di That’s Mobility, l’evento dedicato alla mobilità elettrica sostenibile e connessa, organizzato da Reed Exhibitions Italia, in partnership con l’Energy&Strategy Group del Politecnico di Milano, in programma dal 25 al 26 settembre 2019 presso il Mico, Centro Congressi di Fiera Milano.

logo That's Mobility 2019

Il mercato della mobilità elettrica, le potenzialità di sviluppo, il fotovoltaico nella mobilità elettrica, le infrastrutture di ricarica, gli obiettivi a medio termine del piano nazionale, la necessità di un servizio efficiente, trasparente e standardizzato sono alcune delle tematiche che verranno affrontate nella due giorni milanese.

I convegni di That’s Mobility 2019

Smart Mobility Report

L’evento si aprirà – mercoledì 25 settembre – con un focus dedicato al mercato della mobilità elettrica, alle sue potenzialità di sviluppo, all’elettrificazione e alla condivisione (sharing). Verranno presentati i dati dello Smart Mobility Report che fotografa l’evoluzione del mercato a livello mondiale, europeo e italiano, con particolare riferimento alle autovetture ed alle altre tipologie di veicolo.

Verrà affrontato il quadro normativo a supporto della diffusione dei veicoli elettrici e dell’infrastruttura di ricarica in Italia, il potenziale di diffusione di veicoli elettrici e dell’infrastruttura di ricarica.

I dati dello studio saranno poi al centro di alcune tavole rotonde che affronteranno le tematiche: i fattori che sono necessari per un cambio di passo; le sfide che i technology provider devono affrontare e il ruolo atteso della Smart mobility per il sistema-Paese.

Fotovoltaico e Mobilità Elettrica, oltre la naturale convergenza

Il 25 settembre, andrà in scena l’evento a cura di Solare B2B nell’ottica di una convergenza tra fotovoltaico (e storage) e mobilità elettrica a vantaggio dell’intera filiera dell’energia che può supportare la transizione energetica e facilitare la diffusione della mobilità sostenibile.

Tra le tematiche verranno affrontate l’integrazione tra generazione distribuita, mobilità elettrica e rete elettrica e lo stato dell’arte della tecnologia per le colonnine di ricarica in abbinamento al fotovoltaico.

Mobilitaria 2030. Europa Tecnologie e soluzioni energetiche per la decarbonizzazione dei trasporti

Il 25 settembre Kyoto Club e CNR-IIA presentano il report “MobilitAria 2019” che offre una panoramica sulle politiche di mobilità e sui dati relativi alla qualità dell’aria delle 14 città metropolitane – Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Roma, Torino e Venezia – nel biennio 2017-2018.

Tra le principali novità, insieme ai dati delle città italiane saranno presentate in anteprima anche le statistiche delle principali città europee.

Tesla Owners Italia Forum: il punto di vista di chi usa tutti i giorni l’auto elettrica e non solo

A That’s Mobility 2019 saranno presentate le soluzioni a disposizione per contrastare il cambiamento climatico e che ciascuno di noi può applicare da subito.
Inoltre si parlerà delle peculiarità che rendono la realtà di business Tesla unica nel mondo automotive spaziando dalle auto all’accumulo energetico statico e al concetto di abitazione attiva che genera l’energia necessaria a viverci.

Gli italiani alle prese con la Smart Mobility

Saranno presentati i risultati delle indagini Business e Consumer relative agli italiani alle “prese” con la mobilità elettrica realizzate da Nuova Energia e Fleet Magazine. Due sondaggi indirizzati a un pubblico differente, per offrire un quadro esaustivo e di come il nuovo paradigma della auto elettrica stia modificando le città e se siamo pronti a questa.

L’ingresso è gratuito previa registrazione su: www.thatsmobility.it

Green New Deal: le belle ma generiche parole del nuovo governo

Un partito che subentra ad un altro, Pd al posto della Lega, per governare insieme al Movimento 5 Stelle con lo stesso premier: la nascita del nuovo governo ha suscitato interesse e polemiche non solo negli addetti ai lavori ma anche e soprattutto fra i cittadini. E se non è questa la sede per addentrarsi nell’analisi politica, di certo lo è per quanto riguarda ciò che il nuovo esecutivo potrà fare (e non fare) in tema di green economy.

Cominciamo dalle parole pronunciate dal presidente del Consiglio prima di ricevere la fiducia alle Camere: “Ci adopereremo affinché la protezione dell’ambiente e delle biodiversità, e auspico anche dello sviluppo sostenibile, siano inseriti tra i principi fondamentali del nostro sistema costituzionale – ha dichiarato Giuseppe Conte -. Tutto il sistema produttivo dovrà orientarsi verso la promozione di prassi socialmente responsabili per rendere più efficace la transizione ecologica verso un sistema produttivo di economia circolare”. Non solo, il riconfermato premier si è spinto ad evocare un “Green New Deal” preconizzando l’avvento di “una cultura del riciclo capace di dismettere definitivamente la cultura del rifiuto”.

Tutto bene, dunque, con l’Italia che si candida a diventare il paradiso dello sviluppo sostenibile? Non esattamente, anche perché l’esperienza purtroppo ci insegna che mai come nel nostro Paese fra il dire e il fare c’è di mezzo… Un sospetto che lo stesso presidente del Consiglio non è stato capace di cancellare nel citato discorso d’insediamento, visto che al di là dei suoi proclami ecologisti non ha fornito indicazioni più precise sui provvedimenti “green” che l’esecutivo da lui guidato si propone di affrontare nei mesi e negli anni a venire, con una legislatura che, se portata a termine, andrà a scadenza nel 2023.

Green new deal, una nuova strada verde che include economia circolare, lotta ai cambiamenti climatici, sostenibilità, rinnovabili…

Stop alle trivelle l’unico impegno concreto

Presidente del consiglio Giuseppe ConteIn realtà, a dirla tutta, un provvedimento il presidente del consiglio Giuseppe Conte lo ha annunciato: “Questo governo introdurrà una normativa che non consenta più il rilascio di nuove concessioni di trivellazione per l’estrazione di idrocarburi. Chi verrà dopo di noi se mai vorrà assumersi l’irresponsabilità di far tornare il Paese indietro, dovrà farlo modificando questa norma di legge”. Il che, viste le premesse dialettiche di cui sopra, ci sembra davvero il minimo da cui partire per percorrere la lunga strada dello sviluppo sostenibile.

Tanto più che per il fossile tira (finalmente) una brutta aria a livello continentale, se è vero che la Bei, Banca europea per gli investimenti, intende smettere di finanziare progetti relativi ai combustibili fossili entro la fine del 2020.

Nulla è invece dato sapere su ciò che l’esecutivo intende fare per l’anno prossimo, quindi a partire dall‘imminente Legge di Bilancio, a beneficio delle imprese che operano nella green economy. In particolare, sarebbe auspicabile una rimodulazione del sistema degli incentivi, con sgravi fiscali e ammortamenti mirati, in coerenza con l’assunto “contiano” della cultura del riciclo che deve sostituire quella del rifiuto. Si tratta, in sostanza, di premiare economicamente le aziende che producono secondo un’economia circolare, fin qui non troppo considerate, a parte qualche beneficio aggiuntivo in termini di iperammortamento previsto nel piano Industria 4.0 del 2017.

Nuove norme sulle rinnovabili dopo l’intervento Ue?

Per quanto riguarda le rinnovabili, il premier non ha parlato di ulteriori passi normativi dopo il varo, nel mese di luglio, del decreto FER1. Quest’ultimo è il provvedimento che ha l’obiettivo di sostenere la produzione di energia da fonti rinnovabili per il raggiungimento dei target europei al 2030 grazie all’incentivazione della diffusione di impianti fotovoltaici, eolici, idroelettrici e a gas di depurazione. Il decreto si pone l’obiettivo di aumentare la produzione da fonti rinnovabili di circa 12 miliardi di kWh, con investimenti attivati stimati nell’ordine di 10 miliardi di euro, ma non per questo consente all’esecutivo appena insediato di dormire sonni tranquilli.

Infatti, la Commissione europea sembra intenzionata nel breve periodo a spostare i paletti, alzando la percentuale del taglio delle emissioni climalteranti al 2030 dal 40% al 50-55%. Un intervento che costringerebbe comunque il governo italiano a rimettere mano alle normative sulle fonti rinnovabili. E, come si dice, meglio prevenire che curare…

Speciale That’s Mobility 2019: un viaggio fra i segreti della smart mobility

logo That's Mobility 2019Tutto pronto per la seconda edizione di That’s Mobility 2019 – il 25 e 26 settembre 2018 presso MiCo Milano Congressi – l’evento organizzato da Reed Exhibitions Italia in partnership con l’Energy & Strategy Group del Politecnico di Milano che promuove lo sviluppo della filiera industriale e l’efficientamento energetico per supportare il cambio di paradigma del mondo automotive.

Un evento unico per offrire una fotografia precisa e aggiornata sulla mobilità elettrica attraverso approfondimenti, convegni, tavole rotonde con opportunità di network e business. Inoltre è possibile vedere le ultime novità del settore: dispositivi e sistemi di ricarica, auto, moto, biciclette, sistemi di accumulo, ma anche società che forniscono servizi, fornitori di energia elettrica…

That’s Mobility 2019 si pone come un momento di confronto grazie a indagini esclusive che evidenziano come la mobilità elettrica si sta muovendo sia in Italia sia all’estero.

Durante la prima giornata verrà presentata la terza edizione del report sulla mobilità elettrica da parte dell’Energy&Strategy Group: un quadro aggiornato che si focalizzerà sul futuro di una mobilità connessa, condivisa, la smart mobility. Verranno inoltre approfonditi i progetti pilota connessi al V2G (Vehicle to Grid) a livello italiano ed internazionale e la loro ricaduta sul funzionamento del sistema elettrico.

“La mobilità elettrica è un settore in continua evoluzione. È necessario sensibilizzare tutti gli attori della filiera sul valore di questa rivoluzione – sottolinea Massimiliano Pierini, Managing Director di Reed Exhibitions Italia -. Vogliamo con questa seconda edizione rafforzare lo scambio di conoscenza, tecnologie e opportunità offrendo un quadro completo dell’evoluzione della e-mobility nel nostro Paese. Partecipare significa venire coinvolti in un palcoscenico che indicherà la strada per disegnare il futuro di città moderne connesse e sostenibili”.

Lo speciale verrà aggiornato con approfondimenti, interviste, notizie dagli espositori per offrire una visione di insieme sulla mobilità elettrica e sostenibile.

That’s Mobility 2019: approfondimenti

Joinon di Gewiss, mobilità elettrica e servizi integrati nella piattaforma Gewiss

La smart mobility secondo JOINON

Non solo ricarica: a That’s Mobility 2019 Gewiss ha presentato JOINON, ecosistema completo per le auto elettriche che trasforma i parcheggi in spazi sostenibili.
auto elettrica EON sfida alla ricarica elettrica

Spostamenti green: la sfida di E.ON alla ricarica elettrica

Soluzioni modulari per la ricarica, rete autostradale di ricarica elettrica “ultra-veloce”, servizio di cicloturismo elettrico, sono alcuni dei passi intrapresi da E.ON per supportare lo sviluppo della mobilità a zero.
Mobilità elettrica smart e integrata - Designed by senivpetro / Freepik

Mobilità elettrica connessa: se bastasse uno smartphone?

Dalle tecnologie abilitanti ai servizi integrati per la mobilità elettrica connessa, That’s Mobility 2019 decreta l’ascesa della gestione smart dell’infrastruttura di ricarica pubblica e privata
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Softeco, pronta per la mobility r.evolution

La società di soluzioni tecnologiche digitali offre software per la gestione delle infrastrutture di ricarica e per il controllo dei processi di mobilità.
La mobilità elettrica nella Pubblica Amministrazione

La mobilità elettrica nella Pubblica Amministrazione

Dalla mobilità sostenibile di Milano a quella di un piccolo gruppo di paesi nel bergamasco: le buone pratiche della Pubblica Amministrazione a That’s Mobility 2019.
mobilità sostenibile utility IrenGO

Come affrontano le utility la mobilità sostenibile

L'ingresso nella mobilità sostenibile può avvenire tramite offerte che comprendono sia il veicolo elettrico sia le infrastrutture di ricarica con i servizi collegati.
Ricarica smart per auto elettrica con Neogy

Auto elettrica: quando la ricarica smart è anche rinnovabile

Nasce un’infrastruttura di ricarica sostenibile, performante e intelligente: Neogy punta ad alimentare la mobilità elettrica italiana con energia 100% green
Nuovi mezzi elettrici per la mobilità sostenibile - designed by Freepik

Le 12 regole del Galateo per la mobilità sostenibile

Come contrastare l’anarchia stradale? Il Galateo per la mobilità sostenibile presentato a That’s Mobility 2019 offre qualche regola di buon senso per vivere la smart city in armonia e sicurezza
yess.energy colonnina di ricarica IoT

Yess.energy: la colonnina di ricarica in chiave IoT

L'azienda lombarda ha mostrato le sue molteplici soluzioni, dai punti di ricarica agli scooter elettrici, con attenzione anche a servizi e interoperabilità.
That’s Mobility 2019: la strada per la mobilità elettrica in 8 mosse

That’s Mobility 2019: la strada per la mobilità elettrica in 8 mosse

A That’s Mobility 2019 è emersa una fotografia reale e concreta della mobilità a zero emissioni dando risposta a domande quali: Come si sta muovendo la filiera italiana della mobilità elettrica? Che impatto hanno avuto gli ecobonus? Dove si trovano i punti di ricarica?
Auto elettrica e rinnovabili - designed by Freepik

Fotovoltaico e auto elettrica: pronti all’integrazione?

Nella prima giornata di That’s Mobility 2019 si è parlato di fotovoltaico e mobilità elettrica, i due lati ideali di una medaglia energetica integrata e smart
prostettive e terand auto elettrica a smart mobility report

Smart Mobility Report: mercato, previsioni, barriere della mobilità elettrica

L'Italia alla sfida del cambiamento green: il mercato italiano è ancora indietro rispetto ai principali partner europei, ma è un trend crescente come evidenziato nello Smart Mobility Report.
Filiera delle batterie European Battery Alliance

European Battery Alliance: cosa farà l’Italia per la filiera delle batterie

Più green economy e mobilità sostenibile, con la recente approvazione in Senato della risoluzione sull’attuazione del piano strategico lanciato dalla European Battery Alliance.
Auto elettrica a energia pulita

Auto elettriche: tutto quello che c’è da sapere

Vantaggi, normative, curiosità, e dati statistici: tutto sulle auto elettriche tra presente, passato e prospettive future.
Smart mobility: trend e prospettive della nuova mobilità urbana

Smart mobility: trend e prospettive della nuova mobilità urbana

Smart Mobility Report, infrastrutture di ricarica, obiettivi a medio termine del piano nazionale, evoluzione del mercato a livello mondiale, europeo ed italiano, indagini di mercato: gli ingredienti di That’s Mobility 2019.
TÜV SÜD_infrastrutture di ricarica elettrica

TÜV SÜD testa infrastrutture di ricarica e veicoli elettrici fino a 360 kW

La mobilità elettrica è in crescita: le infrastrutture di ricarica, i sistemi di ricarica rapida sono fondamentali per incrementare la diffusione dei veicoli elettrici.
smart mobility- la mobilità elettrica cambia le città

Smart city e innovazione: come cambia la mobilità

Si parla sempre di più di Smart Mobility, ovvero di una mobilità intelligente che si rinnova e ricorre a soluzioni tecnologiche e sostenibili. Ecco come cambia la mobilità nelle nostre città.
accordo that's mobility hardware forum

Sinergie tra Hardware Forum e That’s Mobility 2019

Due manifestazioni, un unico appuntamento con area espositiva e convegnistica per coinvolgere i professionisti del comparto elettrico, della mobilità sostenibile, distribuzione utensilerie e ferramenta
smart mobility a That's Smart 2019

That’s Mobility 2019: verso la smart mobility

Seconda edizione dell’evento sulla mobilità elettrica: That’s Mobility 2019 amplia gli spazi e si sposta al primo piano del MICO, Centro Congressi di Fiera Milano.

Serrature digitali: addio chiavi di casa (e paura di perderle)

Anche le chiavi diventano smart con le serrature digitali Vikey Lock, la soluzione sicura ed efficace per l’apertura di case e appartamenti che piace agli ospiti e semplifica la vita agli host.

Bastano infatti pochi minuti per installare Vikey Lock sulla porta al posto del cilindro europeo, eliminare le chiavi – con relativi smarrimenti e dimenticanze – e trasformare la serratura in un dispositivo completamente digitale e fruibile da cellulare.

Inoltre, la nuova tecnologia si integra con il sistema Vikey: per ogni prenotazione viene creato automaticamente un codice univoco e temporizzato che verrà trasmesso a Vikey Lock per l’apertura della porta a distanza.

Vikey Mini InstallatoCome funzionano le serrature digitali Vikey Lock

La soluzione smart consente di accedere alla struttura in diversi modi:

Tante funzionalità per una serratura che comporta il minimo impatto sulla location: prima dell’introduzione di Vikey Lock era infatti necessario elettrificare la porta per consentirne l’apertura a distanza.

Più vantaggi per tutti con la piattaforma smart

Ma Vikey non significa solo apertura digitale ed eliminazione delle chiavi. Dalla piattaforma accessibile da pc, tablet o cellulare è possibile gestire diverse pratiche relative agli ospiti: riscuotere tassa di soggiorno e altri pagamenti, ricevere i documenti di identità già nel formato richiesto dal portale alloggiati della Polizia di Stato, far firmare il contratto di locazione e molto altro.

Gli host possono quindi gestire la struttura ricettiva ovunque si trovino, con innegabili vantaggi in termini di tempo e di guadagno. Anche i clienti non mancheranno di apprezzare la novità intelligente, che scongiura del tutto il rischio di ritardi e disguidi durante il soggiorno.

“Le serrature digitali e il self check-in rivoluzioneranno il settore dell’home sharing – commentano i fondatori della start-up Vikey Luca Bernardoni e Matteo Caruso -. Gli ospiti arriveranno in città, sceglieranno un appartamento e potranno accedere immediatamente con la stessa semplicità con cui oggi si sceglie un film on-demand”.

L’innovativo cilindro rende più smart, veloce e sicura l’apertura delle case vacanza, eliminando del tutto le chiavi di casa

Generazione distribuita: perché il mondo punta sulle rinnovabili

Riusciranno generazione distribuita e rinnovabili a soddisfare un fabbisogno energetico globale in costante aumento? L’Agenzia Internazionale dell’Energia sostiene che entro il 2020 i Paesi in via di sviluppo utilizzeranno il doppio della potenza elettrica richiesta negli ultimi 25 anni. E che un’ampia fetta di questo output verrà dalle cosiddette DRen (distributed renewables energy sources).

Una convinzione condivisa dall’ultima Distributed Renewables Overview di Navigant Research e fondata sul calo dei costi e sull’evoluzione di strumenti creditizi utili a supportare lo sviluppo di grid parity e rinnovabili. Sul fronte ambientale, le comunità locali potranno finalmente ridurre le emissioni di carbonio e la dipendenza dai combustibili fossili, “elettrificando” anche i luoghi più remoti della Terra con installazioni rinnovabili behind-the-meter (BTM).

Distributed Renewables Overview in cifre

Da 85,3 miliardi di dollari nel 2019 a 165,7 miliardi nel 2028: il mercato delle DRen crescerà con un tasso medio annuale (CAGR) del 7,7%, trainato dalle regioni dell’Asia-Pacifico, pronte a balzare dagli attuali 51 miliardi a 110,4 miliardi di dollari.

Tradotto in capacità di generazione, nel 2028 si toccheranno 155,4 GW globali, contro i 56 GW del 2019, con CAGR del 12%. Il primato spetta naturalmente al fotovoltaico, dato a 162,7 GW entro il 2028 (106,4 GW solo nell’Asia-Pacifico), seguito dall’eolico con 2,1 GW.

Quanto al contesto applicativo, la fotografia della generazione distribuita green mostra diversi scenari. Le installazioni residenziali passeranno dagli odierni 19,6 GW a 55,6 GW, strizzando l’occhio all’indipendenza energetica ottenuta grazie agli impianti fotovoltaici smart, che integrano accumulo, HVAC e ricarica dei veicoli elettrici. Il segmento industriale dovrebbe invece guadagnare la maggior parte delle capacità annuali passando da 21,2 GW a quasi 60,7 GW entro il 2028.

generazione distribuita - fonte Navigant Research

I vantaggi della svolta DRen nella generazione distribuita

Investire in risorse DRen significa secondo Navigant Research ottenere maggiore sicurezza energetica, riducendo al contempo le emissioni inquinanti. In generale, le fonti energetiche rinnovabili distribuite vantano i seguenti plus:

Dal punto di vista tecnologico, i sistemi DRen possono essere implementati a livello locale in modo personalizzato, sulla base delle specifiche esigenze e tenendo conto dei limiti ambientali ed ecologici del luogo.

Le rinnovabili possono cambiare il volto del sistema energetico globale, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo e nelle località off-grid

Il futuro delle rinnovabili: 4 driver vs 4 limiti

Distributed Renewables Overview chiude con alcune considerazioni sull’evoluzione delle installazioni DRen nel mondo, e soprattutto nelle economie emergenti.

Partiamo dai pro, con i 4 driver del settore:

A questa spinta corrispondono 4 limiti alla diffusione delle rinnovabili:

In sostanza, il cambio di passo della generazione distribuita da fonti rinnovabili è affidato allo sviluppo di modelli di business capaci di sfruttare la flessibilità del sistema energetico, al miglioramento delle politiche governative e dei quadri normativi e alle iniziative energetiche intelligenti.

Inverter PVS-175 ABB per il nuovo parco fotovoltaico siciliano

51 mila pannelli fotovoltaici, 80 inverter di stringa, cinque campi solari, area di 52 ettari, produzione totale di energia di 17,6 MW: questi i numeri del nuovo parco fotovoltaico di Naro, in provincia di Agrigento.

Impianto a cui hanno partecipato Manni Energy, specializzata nella progettazione, realizzazione e gestione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili e ABB che ha fornito gli inverter di stringa necessari per la trasformazione e la distribuzione in rete dell’energia prodotta.

Tecnologia degli inverter ad alta potenza

impianto fotovoltaico Naro SiciliaPer la realizzazione di questo grande impianto a terra con architettura distribuita è stato scelto l’inverter PVS-175 di ABB, caratterizzato dalla più alta densità di potenza nel segmento degli inverter di stringa e in grado di generare una potenza massima di uscita di 185 kW.

La tensione massima di ingresso di 1500 V ha consentito il suo impiego con i pannelli fotovoltaici di nuova generazione, mentre la tensione di uscita di 800 V ha consentito l’ottimizzazione della distribuzione sul lato della corrente alternata.

Questa soluzione ha assicurato risparmi concreti in termini di materiale e tempi di installazione, oltre che nella logistica e nei costi di manutenzione.

Per sfruttare al massimo l’irraggiamento solare e incrementare ulteriormente la produzione di energia, ogni blocco di pannelli è dotato di tracker monoassiali che seguono il movimento del sole da est a ovest.

La presenza di 12 inseguitori MPPT, caratteristica peculiare degli inverter PVS-175, ha consentito una gestione ottimizzata dei 1700 tracker installati, permettendo di ricavare la massima energia disponibile in ogni condizione, con una resa energetica di 2.000 kWh per kilowatt di picco installato.

Comunicazione digitale integrata per l’inverter PVS-175

Inoltre la piattaforma di comunicazione digitale integrata, rende il PVS-175 all’avanguardia anche per la comunicazione e il controllo, offrendo un monitoraggio da remoto efficace e affidabile dei cinque impianti. La gestione dell’inverter con qualsiasi dispositivo mobile e connessione Wi-Fi e l’utilizzo di una procedura guidata hanno reso semplice la configurazione e il commissioning.

Installazione e manutenzione facilitata

L’impiego del PVS-175 ha comportato anche dei vantaggi in termini di risparmio di tempi e costi consentendo un’installazione semplice e veloce, grazie al design all-in-one senza componenti esterni, alla costruzione modulare con wiring box rimovibile dal modulo di potenza e alle connessioni plug and play. A questo si aggiunge semplicità di manutenzione grazie all’accesso diretto ai componenti interni.

Tecnologia innovativa, elevate performance, flessibilità e facilità d’installazione affidabilità ed economicità: le principali caratteristiche dell’inverter PVS-175, adatto anche per un impianto complesso e di grandi dimensioni.

TÜV SÜD testa infrastrutture di ricarica e veicoli elettrici fino a 360 kW

La mobilità elettrica è in crescita: le infrastrutture di ricarica, i sistemi di ricarica rapida sono fondamentali per incrementare la diffusione dei veicoli elettrici. La mobilità elettrica per le sue caratteristiche e impatti coinvolge più parti interessate: autorità internazionali, nazionali e locali, produttori, energy provider, enti regolatori come TÜV Italia e, ovviamente, i consumatori attenti alla sostenibilità ambientale.

Questa tendenza è spinta da una serie di fattori strategici come la necessità di diminuire l’inquinamento atmosferico ed acustico, la congestione delle strade, soprattutto di quelle urbane.

Esistono però dei fattori critici rappresentati dalla necessità di disporre di infrastrutture di ricarica diffuse su tutto il territorio. A questo si aggiunge la necessità dello sviluppo di una smart mobility che affianchi, oltre alla necessità di energia, la necessità di informazioni sulla sua reperibilità.

Il TÜV, da sempre, si occupa di certificazione, ispezione, testing, collaudi e formazione in ambito qualità, energia, ambiente, sicurezza e prodotto. I tecnici sono attenti alle nuove tecnologie, per questo TÜV SÜD ha ampliato le capacità del proprio laboratorio di Straubing per testare le diverse tipologie e punti di ricarica e i veicoli elettrici eseguendo test fino a una potenza di 360 kW.

“I principali mercati per la mobilità elettrica sono in Asia, Nord America ed Europa. Ampliando le capacità nel nostro laboratorio, possiamo ora fornire una gamma completa di test qualificati e affidabili secondo gli standard internazionali – sottolinea Sami Demircan, Senior Account Manager TÜV SÜD Product Service GmbH. – Offriamo supporto nelle fasi di progettazione e sviluppo per rispondere al meglio ai requisiti normativi”.

Testare le infrastrutture di ricarica

Il collaudo dei punti di ricarica con capacità di alimentazione fino a 360 kW presenta diverse problematiche:

Inoltre il laboratorio di prova di Straubing effettua anche test che riguardano le questioni legate alla comunicazione tra veicolo, punto di ricarica e rete.

Oltre al sistema europeo di ricarica combinata (CCS), viene testato il sistema giapponese CHAdeMO e quello cinese in accordo allo standard GB / T. Questi test di interoperabilità sono essenziali per garantire che qualsiasi veicolo possa essere caricato in ogni punto di ricarica in tutto il mondo, in modo sicuro e affidabile.

Smart city e innovazione: come cambia la mobilità

Le città si trasformano, diventano intelligenti e di pari passo si modifica anche il modo di viverle e di muoversi al loro interno. Il tema della mobilità è di grande attualità e aziende, università e consumatori stanno rivolgendo sempre più attenzione verso nuovi modelli, più sostenibili ed efficienti.

Che cos’è la Smart Mobility

La Smart Mobility, o mobilità intelligente, ha lo scopo di rendere più efficiente e sostenibile il modo in cui ci muoviamo nei centri urbani. Nelle città del futuro, la mobilità deve essere più flessibile, sicura, rispettosa dell’ambiente e integrata, in modo da rispondere in modo efficace alle nuove esigenze delle persone e della città stessa.

Smart Mobility significa veicoli elettrici, infrastrutture adeguate, pratiche di sharing e tutte quelle soluzioni che permettono di ridurre l’inquinamento, diminuire il traffico urbano, migliorare la logistica, ridurre tempi e costi per i movimenti di cose e persone.

Va specificato, quindi, che la mobilità delle Smart City includerà soluzioni e infrastrutture sia connesse e tecnologicamente innovative, che ecologiche, come l’incoraggiamento all’utilizzo della bicicletta e l’ampliamento delle piste ciclabili.

Dalla bicicletta all’automobile: parola d’ordine condivisione

ricarica auto elettrica

L’idea della condivisione parte dal concetto di ridurre i “posti vuoti” sui veicoli già circolanti, in modo da aumentare il numero di persone che si spostano, ma non il numero delle automobili. Nasce così il carpooling, ovvero la condivisione di mezzi privati, utilizzata molto nei paesi del Nord Europa e negli Stati Uniti. Nel tempo, si sono diffuse anche piattaforme che favoriscono l’organizzazione dei viaggi condivisi.

Altre pratiche di condivisione riguardano biciclette e automobili offerte da appositi servizi. In tutte le città europee e non solo, sono sempre più diffuse le stazioni di bike sharing, punti in cui i cittadini possono trovare biciclette “a noleggio” per muoversi in città in modo veloce e sostenibile. Il tutto è incoraggiato dalla sempre maggior attenzione alla mobilità dolce e allo sviluppo di piste ciclabili sicure e adeguate allo spostamento dei ciclisti.

Anche il noleggio di automobili per alcune ore, il car sharing, è sempre più diffuso e questo interesse crescente ha portato molte le società e aziende ad investire nel campo.

Condividere i mezzi di trasporto, può aiutare a combattere l’inquinamento e a ridurre il traffico cittadino.

bike sharing

La mobilità elettrica

I veicoli elettrici, ovvero mezzi di trasporto che per muoversi utilizzano l’elettricità al posto del combustibile tradizionale o della benzina, sono un’alternativa alla mobilità tradizionale. La diffusione dell’auto elettrica, che sta crescendo a livelli mondiali, cambia da un paese all’altro ed è correlata allo sviluppo parallelo di un apposito sistema infrastrutturale, che include ad esempio le colonnine di ricarica.

Per questo il tema delle infrastrutture è fondamentale per la crescita delle Smart City. Secondo le previsioni, comunque, le vendite dei veicoli elettrici sono destinate a crescere nei prossimi anni, anche grazie al fatto che sono economicamente sempre più accessibili. Secondo il report sulla e-Mobility dell’Energy & Strategy Group del Politecnico di Milano i veicoli elettrici venduti nel 2017 sono stati il 57% in più rispetto a quelli venduti nel 2016, arrivando a 1,2 milioni di vetture elettriche circolanti.

Inoltre, non si parla solo di auto elettriche, ma anche di mezzi leggeri come biciclette e monopattini, e addirittura i mezzi pubblici. Sono già diverse le città, anche italiane, che fanno uso di bus elettrici.

Infomobilità, servizi e gestione dei parcheggi

Applicazioni, parcheggi intelligenti, servizi di infomobilità, abbonamenti ai trasporti, tutto diventa intelligente e soprattutto accessibile ai cittadini.

Ad esempio, trovare un’auto di un servizio di car sharing è semplicissimo, in quanto le aziende promotrici di questi servizi hanno sviluppato delle apposite app. Con un semplice smartphone e pochi click si noleggia una bici, un’auto o un monopattino scegliendo tra quelli più vicini al punto in cui ci si trova.

Esistono servizi che aggiornano in tempo reale sullo stato dei mezzi pubblici, altri che aiutano a calcolare il modo più veloce o “eco” per raggiungere un determinato luogo in città, integrando tutti i mezzi di trasporto a disposizione, o altri ancora che permettono di trovare i parcheggi liberi in una zona.

In conclusione, ciò che rende la mobilità intelligente è l’integrazione di 3 fattori:

Klimahouse Lombardia 2019: riqualificare il patrimonio scolastico

Dall’Alto Adige alla Sicilia, dalla Lombardia alla Puglia, la necessità di riqualificare energeticamente e rinnovare il patrimonio scolastico è una priorità: a Klimahouse Lombardia ampio spazio a esempi virtuosi che fanno scuola.

In programma dal 4 al 6 ottobre presso Lario Fiere ad Erba in provincia di Como, Klimahouse Lombardia – promossa da Fiera Bolzano – è la fiera specializzata nel risanamento e nell’efficienza energetica in edilizia

Klimahouse Lombardia promuove lo sviluppo sostenibile attraverso azioni concrete volte a migliorare la qualità dell’ambiente e il benessere dell’uomo: oltre 70 aziende di settore e 40 eventi di contorno tra cui convegni, workshop e visite guidate.

Riqualificare il patrimonio scolastico: un esempio virtuoso

Klimahouse Lombardia_Palestra DesioIl Comune di Desio ha deciso di deciso di riqualificare la nuova palestra della Scuola Primaria Umberto Tagliabue non solo in termini di fabbisogno energetico e di impronta ambientale ma anche dal punto di vista della qualità indoor.

L’edificio si configura come edificio nZEB secondo gli standard della certificazione di qualità “CasaClima Nature” che garantisce prestazioni energetiche di eccellenza superando i minimi nazionali e regionali ed elevati livelli di benessere per chi usufruisce dello spazio.

Inoltre, soddisfa tutti i parametri della certificazione “CasaClima Nature” anche sul fronte della qualità dell’aria interna, dell’illuminazione naturale – con oltre il 70% delle superfici verticali esterne costituite da vetrate – e del comfort acustico, grazie alle elevate prestazioni di fonoisolamento.

La palestra scolastica è diventata un vero e proprio spazio d’incontro aperto a cittadini, con un campo da pallavolo e da basket e aree a disposizione per feste, assemblee ed eventi culturali.

Un ambiente polivalente a testimonianza del fatto che un edificio sostenibile non debba essere concepito come un sistema chiuso ma come uno spazio permeabile in continuo dialogo con ciò che lo circonda, da vivere e da condividere.

Strumenti multifunzione PowerLogic PM5300R Quick Click

PowerLogic PM5300R Quick Click è il nuovo power meter Schneider Electric dotato di un sistema di connessione plug & play che riduce fino al 75% il tempo di installazione, in quanto non è necessario nessun utensile, ma esclusivamente una porta RJ45.

È uno strumento di misurazione multifunzione ideale per impianti commerciali, impianti industriali e quadri elettrici a bordo macchina che permette di acquisire molteplici parametri: tensione, corrente, percentuale di sbilanciamento, timer, ore di funzionamento.

Lo strumento permettere una corretta allocazione dei corti, individuare gli sprechi e ottimizzare i profili di carico e realizzare bilanci energetici.

Strumenti multifunzione PowerLogic PM5300R Quick Click I principali plus di PowerLogic PM5300R

Mantenere la rete sicura e affidabile

Per analizzare al meglio la rete elettrica e individuare eventuali anomalie, i valori minimi e massimi sono disponibili con cronodatazione, con stampa cronologica in base ai parametri istantanei visualizzati; inoltre l’elevata frequenza di campionamento (64 campioni/ciclo per reti elettriche a 50/60HZ) si rivela essenziale per il rilevamento e l’acquisizione di eventi relativi alla Power Quality e misure precise dei parametri elettrici.

Gli strumenti multifunzione della gamma PowerLogic PM5300R rilevano e configurano automaticamente il rapporto dei trasformatori amperometrici (TA) senza bisogno di impostazioni manuali, l’inversione di fase e la polarità.

Il prodotto è disponibile in cinque taglie da 60 a 1.600 A, con le stesse dimensioni compatibili con i più diffusi interruttori scatolati, quali Compact NS e NSX. Ha certificazioni UP e CE in conformità allo standard UL/IEC 61010-1 Ed.3 ed è un prodotto Green Premium Schneider Electric: ovvero totalmente conforme alle politiche ambientali in ottica di materiali, riciclabilità e fine vita.